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La San Marco SM 92, SM 97, SM LK, SM TK coffee grinder User manual
Below you will find brief information for coffee grinder SM 92, coffee grinder SM 97, coffee grinder SM LK, coffee grinder SM TK. The grinder-dispenser is a device designed to grind and dispense the coffee. To make a good espresso, the coffee should be ground to particle sizes ranging from about 1 mm to a powder finer than 150 µm. Powdered coffee offers a greater contact surface to water, allowing a greater extraction of soluble and insoluble substances.
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macinadosatore SM92-SM97 - SMLK - SMTK La San Marco S.p.A. Via Padre e Figlio Venuti, 10 34072 Gradisca d’Isonzo - Gorizia - Italy Tel. +39.0481.967111 Fax +39.0481.960166 http://www.lasanmarco.com E-mail: [email protected] It macinadosatore sm 92-97-LK-TK EN grinder-dispenser sm 92-97-LK-TK Fr moulin doseur sm 92-97-LK-TK de dosiermühle sm 92-97-LK-TK es molinillo-dosificator sm 92-97-LK-TK pt moinho-doseador sm 92-97-LK-TK EL ¢o™Imetpiko™ my§o™ kaºe sm 92-97-LK-TK italiano macinadosatore sm 92-97-LK-TK italiano Indice Generale 1. Note di carattere generale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 Il caffè espresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La conservazione del caffè in grani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il macinadosatore e la macinatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La conservazione del caffè macinato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La macchina per caffè espresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Condizioni climatiche - operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 3 3 3 3 3 3 3 2. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 2.1 Consultazione del manuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 2.2 Avvertenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 3. Caratteristiche tecniche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5 3.1 Caratteristiche generali dei vari modelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5 3.2 Caratteristiche tecniche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5 3.3 Disegno complessivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 6 4. Installazione del macinadosatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 Avvertenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Collegamento elettrico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Programmazione del tempo di macinatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regolazione della macinatura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sostituzione delle macine. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regolazione della dose del caffè macinato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 7 7 7 8 8 8 9 5. Istruzioni per il funzionamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9 5.1 Utilizzo del macinadosatore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9 5.2 Consigli pratici per l'operatore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9 6. Informazioni agli utenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10 7. Garanzia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10 8. Dichiarazione di conformità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10 9. Problemi e soluzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11 Manuale Cod. 7770.037 Revisione 02.09 2 italiano 1. Note di carattere generale • Nella prima parte di questo manuale d'uso è spiegato brevemente il metodo per la produzione del caffè espresso, le moderne attrezzature utilizzate e la funzione che svolge il macinadosatore all'interno di questo delicato processo. 1.1 Il caffè espresso L'espresso è un caffè preparato con un metodo d'estrazione particolare, che consente di ottenere una bevanda molto concentrata, sciropposa, dal gusto e dall'aroma intensi. Il metodo di preparazione dell'espresso consiste nell'estrarre le sostanze contenute nel caffè macinato mediante il flusso d'acqua calda sotto pressione (circa 9 bar) per un tempo variabile dai 25 ai 35 secondi; in questo modo le sostanze solubili (zuccheri e proteine) ed insolubili (grassi e colloidi) contenute nel caffè sono "trascinate" nella tazzina formando la crema caratteristica del vero espresso. La preparazione dell'espresso è un'operazione molto delicata; esistono diversi fattori che influiscono sulla riuscita di quest'operazione: la conservazione del caffè in grani, il macinadosatore e la macinatura, la conservazione del macinato, la macchina per caffè espresso, la variabilità delle condizioni climatiche, l'attenzione e la competenza dell'operatore addetto alla preparazione del caffè espresso. 1.2 La conservazione del caffè in grani Le varietà di caffè presenti in natura sono due: la qualità "arabica" e la qualità "robusta". Solitamente il caffè torrefatto utilizzato per produrre l'espresso contiene una miscela delle due varietà, opportunamente mescolate in percentuali variabili, che tengono conto delle caratteristiche organolettiche dei singoli componenti. La miscela di caffè torrefatto deve essere conservata chiusa ermeticamente all'interno della sua confezione. Il caffè in grani, dopo la torrefazione, contiene al suo interno tutte le sostanze e gli aromi caratteristici della varietà o della miscela; tali aromi svaniscono rapidamente quando i grani di caffè vengono a contatto con l'aria, la luce e l'umidità. 1.3 Il macinadosatore e la macinatura Il macinadosatore è un apparecchio che provvede alla macinazione del caffè in grani e alla sua dosatura. Per ottenere un buon espresso occorrono particelle di caffè macinato con diametro variabile da circa 1 mm, fino a polvere inferiore a 150 µm. Il caffè in polvere offre una maggiore superficie di contatto all'acqua, consentendo una più elevata estrazione delle sostanze solubili ed insolubili; variando la granulometria del macinato si potrà così modificare la resistenza offerta al passaggio dell'acqua. Se il macinato è composto di granuli troppo grossi, l'erogazione avviene in maniera troppo veloce, l'acqua non riesce ad estrarre completamente le qualità del macinato e si ottiene così un espresso di colore chiaro, acquoso, senza il gusto e l'aroma caratteristico del caffè. Quando il macinato è troppo fine, invece, l'espresso è di colore scuro, bruciato e freddo; il tempo d'erogazione è troppo lungo e l'acqua filtra con difficoltà in quanto la polvere offre una resistenza eccessiva al suo passaggio. Il caffè espresso risulta sovraestratto. 1.4 La conservazione del caffè macinato Il caffè macinato è molto più sensibile del caffè in grani: la dispersione delle sostanze aromatiche è molto veloce se viene conservato in recipienti aperti e in ambienti umidi. La macinazione del caffè in grani deve essere fatta su piccole quantità e il macinato deve essere utilizzato nel più breve tempo possibile. 1.5 La macchina per caffè espresso La macchina per caffè espresso è quell'apparecchiatura sostanzialmente costituita da una caldaia e da una serie di scambiatori, nella quale il riscaldamento dell'acqua è realizzato per mezzo di una resistenza elettrica o di un bruciatore a gas. L'acqua, portata ad elevata temperatura, attraversa il caffè macinato posto nella coppa porta filtro e ne estrae gli aromi. Quando nel presente manuale si parla di macchina per caffè espresso, ci si riferisce ai modelli ad "erogazione continua" con gruppo idraulico e a quelli a pistone manuale (detti a leva). I macinadosatori che La San Marco S.p.A. produce sono apparecchi professionali progettati e costruiti per essere affiancati a questi tipi di macchina per caffè espresso. 1.6 Condizioni climatiche - operatore Per ottenere un buon espresso, come detto, è indispensabile macinare il caffè secondo una certa granulometria. Il caffè macinato è molto igroscopico; "sente", in altre parole, l'umidità ambientale. La macinatura deve essere modificata al variare delle condizioni climatiche; un macinato con un tasso d'umidità elevato aumenta la resistenza al passaggio dell'acqua. Altri fattori importanti per la preparazione del caffè espresso sono la quantità e la pressatura del macinato all'interno della coppa porta filtro. Questi ultimi fattori (umidità, quantità e granulometria del macinato, pressatura) devono essere considerati e valutati dall'operatore addetto alla realizzazione dell'espresso. Per questi motivi l'operatore ha un ruolo fondamentale nel percorso della preparazione del caffè espresso. 3 italiano 2. Introduzione 2.1 Consultazione del manuale • Il presente manuale fornisce tutte le informazioni necessarie all'installazione, all'avviamento, all'utilizzo e alla manutenzione del macinadosatore. • Il personale addetto al normale uso e alla manutenzione ordinaria e il personale tecnico adibito agli interventi di manutenzione straordinaria e di riparazione devono aver letto attentamente ed assimilato il contenuto di tale manuale. • Questo manuale è parte integrante della macchina, deve essere conservato per tutta la durata della macchina a cui si riferisce e deve essere trasferito a qualsiasi altro utente o successivo proprietario. • Il manuale o copia di esso deve essere sempre vicino alla macchina per la consultazione da parte dell'operatore; deve essere conservato con cura, in luogo protetto da calore, umidità, polvere e agenti corrosivi. • Il macinadosatore La San Marco S.p.A. deve essere usato secondo le modalità descritte dal presente manuale; ogni uso improprio o difforme di tale apparecchio preclude ogni condizione di garanzia o responsabilità del costruttore. 2.2 Avvertenze • Il macinadosatore è stato progettato e costruito per provvedere alla macinazione del caffè in grani e alla sua dosatura. Ogni uso al di fuori di quanto specificato nel presente manuale è da considerarsi improprio e pertanto non autorizzato. Il costruttore declina ogni responsabilità per danni derivanti dall'uso improprio dell'apparecchio. • L'utilizzatore deve essere una persona adulta e responsabile, il quale deve attenersi alle norme di sicurezza vigenti nel paese d'installazione oltre che alle regole dettate dal comune buon senso. Per un uso corretto e sicuro della macchina, l'operatore deve osservare le regole di prevenzione degli infortuni ed ogni altro requisito di medicina e igiene del lavoro. • L'utilizzo dell'apparecchio e le operazioni di manutenzione ordinaria e pulizia sono riservate al solo personale addetto, delegato dal cliente sotto la sua responsabilità. • È severamente vietato far funzionare la macchina con le protezioni fisse e/o mobili smontate o con i dispositivi di sicurezza esclusi; è severamente vietato rimuovere o manomettere i dispositivi di sicurezza. • Mentre il macinadosatore è in funzione, non introdurre all'interno della tramoggia o del dosatore oggetti, quali utensili o simili (cacciaviti, cucchiai, ecc.). • Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione ordinaria o pulizia, staccare la spina d'alimentazione elettrica dalla presa di rete, se possibile, altrimenti disinserire l'interruttore onnipolare a monte della macchina. • Per le operazioni di pulizia evitare l'utilizzo di prodotti quali alcool, benzina o solventi in genere; utilizzare acqua o solventi neutri. • Per le operazioni di pulizia della carrozzeria è sufficiente utilizzare un panno umido o una spugna; non utilizzare mai getti d'acqua. Per la pulizia delle parti interne del dosatore, del gruppo di macinazione e della tramoggia utilizzare una spazzola. • Gli interventi di manutenzione straordinaria e riparazione devono essere eseguiti dal personale tecnico specializzato dei centri di assistenza tecnica La San Marco S.p.A. • Se il cavo di alimentazione è danneggiato, esso deve essere sostituito dal costruttore o dal suo servizio assistenza tecnica o comunque con qualifica similare. • In caso di guasti o rottura di qualche componente del macinadosatore rivolgersi al centro di assistenza autorizzato e richiedere l'utilizzo di ricambi originali La San Marco S.p.A.; l'utilizzo di ricambi non originali fa decadere le certificazioni di conformità che accompagnano la macchina. • È severamente vietato procedere alla realizzazione di operazioni delle quali non si è autorizzati e non si sono capite le esatte modalità; contattare la casa costruttrice per ogni necessità di informazioni, ricambi o accessori. • In caso di messa in disuso e smantellamento della macchina rivolgersi al fornitore oppure alle aziende municipalizzate che si occupano dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Non disperdere nell'ambiente. 4 italiano 3. Caratteristiche tecniche 3.1 Caratteristiche generali dei vari modelli I macinadosatori La San Marco sono attrezzature professionali che provvedono alla macinazione del caffè in grani e alla sua dosatura. La San Marco S.p.A. produce quattro modelli di macinadosatori e sono: SM 92; SM 97; Misto; Conico. Sono essenzialmente composti da : • Una carrozzeria 1 in alluminio verniciato. Le dimensioni, la forma e il volume sono identiche per tutti i modelli, tranne per i modelli “SM TK” e “SM LK”, in cui alla carrozzeria standard viene aggiunto uno zoccolo 2, che contiene i componenti elettrici ed elettronici. • Una tramoggia 4, in materiale plastico trasparente, posizionata nella parte superiore del macinadosatore. La tramoggia 4,6 litri è fissata al macinadosatore con una vite speciale 8; la rimozione della tramoggia è possibile solamente con l'ausilio di un utensile. All’interno della tramoggia c’è una griglia di protezione 7, che impedisce l’accesso alle macine con gli arti superiori. • Un motore elettrico sul quale viene collegato il gruppo di macinazione. Sul modello di macinadosatore conico al motore elettrico viene collegato un riduttore epicicloidale e quindi il gruppo di macinazione. • Un gruppo di macinazione. Il modello SM 92 e il modello SM 97 sono equipaggiati con un gruppo di macinazione a macine piane aventi il diametro di 64 mm il primo e di 84 mm il secondo. Il modello SM LK ha un gruppo di macinazione con una macina conica e due piane; il modello SM TK ha un gruppo di macinazione a macine entrambe coniche. • Una ghiera di regolazione della macinatura 10 con il pulsante di sblocco 9. Sulla parte superiore della ghiera ci sono le indicazioni per la regolazione della macinatura. Per modificare la granulometria del caffè macinato bisogna ruotare la ghiera in senso orario o antiorario. • Un dosatore 11 che consente la dosatura e il dosaggio del caffè macinato; ha un campo di regolazione che varia da 5 a 9 grammi o in configurazione per dosatura maggiorata, da 6 a 10 grammi. La dose del caffè macinato si può regolare agendo sul pomello di regolazione 13, posto all’interno del dosatore. La distribuzione del macinato si effettua tirando la leva di prelievo 15. Il pressino 14, disponibile nelle versioni cilindrica e conica, consente la pressatura del caffè macinato all’interno della coppa porta filtro. • Una forcella 16 di sostegno per la coppa porta filtro. • Una centralina elettronica che controlla l’avvio e l’arresto della macinatura. Programmando la centralina elettronica è possibile regolare il tempo di macinatura e inoltre far riavviare il macinadosatore dopo il desiderato numero di prelievi di caffè macinato. • Un interruttore generale 3 on/off con LED verde. 3.2 Caratteristiche tecniche capacità di dimensione macinazione macine (kg/h) Ø (mm) velocità macine (g/min) emissione esonora dB(A) Peso (Kg) 64 1350 72 13,8 8,5 64 1350 72 13,8 PIANE 8,5 64 1350 72 13,8 460 PIANE 13 84 880 69 13,8 245 460 PIANE 13 84 880 69 13,8 660 200 440 MISTE 13 / 660 73 18,6 1350 373 650 CONICHE 18 / 400 68 17 modello velocità motore (g/min) POTENZA motore (W) potenza assorbita (W) tipo di macine SM 92 1350 220 350 PIANE 8,5 SM 92A 1350 220 350 PIANE SM 92T 1350 220 350 SM 97 880 245 SM 97A 880 SM LK SM TK I modelli di macinadosatori La San Marco S.p.A. sono predisposti per le seguenti tensioni: • 110 V-1~ 60 Hz (disponibile solo per i modelli SM 92 / SM 97) • 230 V-1~ 50 Hz • 230 / 400 V-3N ~ 50 Hz • 240 V-1 ~ 50 Hz Le dimensioni esterne dell’imballo sono: 641 x 467 x 293 mm. 5 italiano 3.3 Disegno complessivo 5 7 4 9 10 12 6 8 13 11 1 15 14 3 16 17 2 18 LEGENDA 1 CARROZZERIA IN ALLUMINIO 2 ZOCCOLO PER CARROZZERIA 3 INTERRUTTORE GENERALE 4 TRAMOGGIA 5 COPERCHIO TRAMOGGIA 6 SERRANDA PER TRAMOGGIA 7 GRIGLIA DI PROTEZIONE MACINE 8 VITE SPECIALE DI BLOCCO TRAMOGGIA 9 PULSANTE DI SBLOCCO GHIERA 10 GHIERA DI REGOLAZIONE MACINATURA 11 DOSATORE 12 COPERCHIO DOSATORE 13 POMELLO DI REGOLAZIONE DOSE 14 PRESSINO 15 LEVA DI PRELIEVO CAFFÈ MACINATO 16 FORCELLA PER COPPA PORTA FILTRO 17 VASCHETTA RACCOGLI CAFFÈ 18 PIEDINO IN GOMMA 6 italiano 4. Installazione 4.1 Avvertenze L'installazione deve essere eseguita dal personale tecnico qualificato e autorizzato La San Marco S.p.A. Il macinadosatore è consegnato ai clienti in un apposito imballo di cartone e polistirolo. L'imballo contiene: il macinadosatore, i suoi accessori, il manuale d'uso e la dichiarazione di conformità. Dopo aver aperto l'imballo, assicurarsi dell'integrità del macinadosatore e dei suoi componenti; in caso di dubbio non utilizzare l'apparecchio e rivolgersi a personale qualificato e autorizzato dei centri d'assistenza tecnica La San Marco S.p.A.. L'imballo deve essere smaltito presso gli appositi centri di raccolta dei rifiuti, secondo le leggi vigenti nel paese d'installazione. Non disperdere nell'ambiente. Gli elementi dell'imballo (cartone, polistirolo, punti metallici, ecc.) possono causare una fonte di pericolo. Non lasciare alla portata dei bambini. Il macinadosatore deve essere posto su un piano perfettamente orizzontale, sufficientemente robusto per sostenerlo, stabile e asciutto. 4.2 Collegamento elettrico Disposizioni per un corretto collegamento elettrico del macinadosatore: • Prima di allacciare l'apparecchio alle rete elettrica, assicurarsi che i dati di targa del macinadosatore corrispondano con quelli dell'impianto di distribuzione elettrica; la targa è situata sotto il piattino raccogli fondi. • L'allacciamento deve essere eseguito conformemente alle disposizioni del paese d'installazione. • L'impianto elettrico predisposto dal cliente deve rispettare le norme vigenti; la presa di corrente deve essere dotata di un efficace impianto di messa a terra. La San Marco S.p.A. declina ogni responsabilità qualora le prescrizioni di legge non vengano rispettate. Un errata installazione può causare danni a persone o cose per le quali il costruttore non può essere considerato responsabile. • Nel caso si rendesse necessario l'uso di adattatori, prese multiple e prolunghe, è necessario utilizzare solamente prodotti conformi alle norme di sicurezza vigenti. • Per evitare eventuali surriscaldamenti del cavo d'alimentazione si raccomanda di svolgerlo per tutta la sua lunghezza. • I macinadosatori monofase sono equipaggiati con un cavo d'alimentazione a tre conduttori munito di spina per il collegamento elettrico alla presa di rete. • Per il collegamento elettrico dei modelli trifase è necessario installare un interruttore generale onnipolare a monte dell'impianto d'alimentazione elettrica, il quale deve essere dimensionato secondo le caratteristiche elettriche (potenza e tensione) riportate sulla targa dell'apparecchio. L'interruttore onnipolare si deve disinserire dalla rete con una apertura dei contatti di almeno 3 mm. • I macinadosatori trifase sono equipaggiati con un cavo d'alimentazione a cinque conduttori; il collegamento dei modelli trifase deve essere eseguito nel seguente modo: (collegamento a stella per la tensione 400V-3N~ e collegamento a triangolo per i modelli con alimentazione 230V-3~) Tensione Collegamento alla presa d’alimentazione elettrica L3 Collegamento alla centralina elettronica all’interno dell’apparecchio 2 4 6 legenda: L3 = marrone L1 L = nero GI BL BI NE VE MA 2 5 N L = nero 1 GI/VE N = neutro (blu) GI/VE = terra 1 2 3 4 5 6 L3 1 = giallo L2 230V-3~ 2 = blu L1 3 = bianco GI BL BI NE VE MA 4 = nero N 5 = verde GI/VE 6 = marrone • Al termine del collegamento elettrico accertarsi che il senso di rotazione del motore sia orario (guardando l'apparecchio dall'alto); se il senso è antiorario, invertire due fasi d'alimentazione. • Qualora si esegua una trasformazione da 400V-3N~ a 230V-3~ o viceversa, utilizzare le etichette adesive previste nel corredo, per aggiornare i dati riportati sull'etichetta incollata all'estremità del cavo d'alimentazione. 400V-3N~ L2 1 3 7 italiano 4.3 Programmazione del tempo di macinatura La centralina elettronica regola il tempo di macinatura e inoltre fa riavviare il macinadosatore dopo un certo numero di prelievi di caffè macinato; è programmata dal costruttore secondo dei valori prestabiliti (vedi tabella). Il macinadosatore, avviato con il pulsante 3, rimane attivo e si arresta prelievi di allo scadere del tempo di macinatura impostato oppure all’intervento tempo di modello caffè macinatura del microinterruttore “troppo pieno”, il quale azzera il timer. L’apparecchio macinato si riavvia dopo un certo numero di prelievi di caffè macinato, secondo sm 92-92A 80 s 12 gli impulsi dati dalla leva 15 e si arresta allo scadere del tempo di macinatura impostato oppure come già detto, a seguito dell’intervento del SM 97-97A 80 s 12 microinterruttore “troppo pieno”. L’installatore può modificare le impostazioni della centralina elettronica qualora l’utilizzatore dell’apparecSM LK 80 s 12 chio richieda dei parametri diversi da quelli preimpostati dal costruttore. Disposizioni per una corretta regolazione del tempo di macinatura: SM TK 50 s 18 • Disinserire l'alimentazione elettrica. • Adagiare il macinadosatore su un fianco e togliere il fondo; la centralina elettronica, che regola il tempo di macinatura, è posta all'interno del macinadosatore. • Stabilire, in accordo con l'utilizzatore dell'apparecchio, il tempo di macinazione e il numero di impulsi per l'avvio/arresto della macinatura. • Per impostare i parametri stabiliti regolare i dip switches posti all'interno della centralina elettronica (vedere tabella riportata in basso). I dip switches 1 e 2 regolano il tempo di macinatura; si può impostare un tempo di macinatura variabile da 30 a 120 secondi. I dip switches 3 e 4 controllano il riavvio del motore in funzione del numero di prelievi di caffè macinato; è possibile far riavviare il macinadosatore dopo 6, 12, 18 o 24 prelievi. configurazione dip sw dip sw1 dip sw2 tempo Off Off 30 s ON OF On Off 50 s Off On 80 s prelievi OF Off Off 6 OF On Off 12 Off On 18 On On 24 ON ON OF dip sw4 ON ON OF dip sw3 ON ON OF configurazione dip sw OF ON On On 120 s OF 4.4 Regolazione della macinatura Disposizioni per una corretta regolazione: • Riempire la tramoggia 4 con il caffè in grani e aprire la serranda 6. • Avviare il macinadosatore azionando il pulsante 3; macinare una piccola quantità di caffè e spegnere l’a parecchio premendo il pulsante 3. • Controllare la granulometria del caffè macinato. Fare uno o più caffè espresso e verificare l’erogazione in tazzina (l’erogazione “ideale” si ottiene con 6÷8 grammi di caffè macinato per tazzina con un tempo di 25÷35 secondi). Si possono verificare tre casi: a) L’erogazione del caffè in tazzina è lenta: la granulometria del caffè macinato è troppo fine (deve essere aumentata). La regolazione della granulosità si effettua premendo il pulsante di sblocco 9 e ruotando la ghiera di regolazione 10 in senso orario . b) L’erogazione del caffè in tazzina è veloce: la granulosità del caffè macinato è troppo grossa (deve essere diminuita). La regolazione della granulosità si effettua premendo il pulsante di sblocco 9 e ruotando la ghiera di regolazione 10 in senso antiorario . c) L’erogazione avviene in maniera corretta. 4.5 Sostituzione delle macine Quando si sostituiscono le macine è da tenere presente che la ghiera di regolazione deve essere inserita in modo che la vite di bloccaggio tramoggia (1) non interferisca con il perno di arresto macine (2). Il metodo corretto per eseguire l’operazione di sostituzione delle macine è il seguente: 1. Svitare completamente la vite di bloccaggio della tramoggia ed estrarre la tramoggia stessa. 2. Svitare i tre grani M5x12 che si trovano sulla ghiera porta macina ed estrarre la ghiera di regolazione. 8 1 2 2 Fig. 1 - Montaggio corretto. 1 Fig. 2 - Montaggio errato 4.6 Regolazione della dose del caffè macinato Disposizioni per una corretta regolazione della dose (grammatura) del caffè macinato: • La regolazione della dose si effettua agendo sul pomello di regolazione 13 posto all’interno del dosatore 11. • Per diminuire la dose, togliere il coperchio del dosatore e ruotare il pomello in senso orario; per aumentare la dose, ruotare il pomello in senso antiorario. • Si consiglia di prelevare dieci dosi di caffè macinato e di pesarle con una bilancia elettronica; la dose media deve essere circa 7 grammi (dose consigliata). 5. Istruzioni per il funzionamento 5.1 Utilizzo del macinadosatore Disposizioni per un corretto utilizzo dell’apparecchio: • Riempire la tramoggia 4 con il caffè in grani e aprire la serranda 6. • Modello Timer SM92T: avviare la macinatura ruotando il timer in senso orario; la macinatura si arresta allo scadere del tempo impostato. Riportare manualmente il timer a "zero" se si vuole interrompere anticipatamente la macinatura. • Modello Automatico SM92A - SM97A - SMLK - SMTK: avviare il macinadosatore azionando l’interruttore generale 3; all’interno del pulsante si accende il LED di colore verde segnalando che l’apparecchio è in tensione. La centralina elettronica arresta la macinatura allo scadere del tempo impostato, oppure all’intervento del microinterruttore “troppo pieno”; la macinatura si può arrestare in qualsiasi momento portando l’interruttore generale 3 in posizione “zero”. Il riavvio del motore in funzione del numero di prelievi di caffè macinato è programmabile e può avvenire dopo 6, 12, 18 o 24 prelievi. • Modello Manuale SM92 - SM97: stesse caratteristiche della versione automatica fatta eccezione della funzione di arresto macinatura per “troppo pieno” e riavvio del motore in funzione del numero di prelievi di caffè macinato. • Il prelievo del caffè macinato dal dosatore 11 si effettua con la leva 15. • Porre la coppa porta filtro sulla forcella 16 e tirare la leva (verso l’operatore) per il prelievo di una dose di caffè macinato; ogni movimento completo della leva corrisponde al prelievo di una dose. • Pressare il caffè macinato utilizzando il pressino 14; inserire la coppa porta filtro nel gruppo d’erogazione della macchina per caffè espresso e avviare l’erogazione. 9 italiano 3. Svitare il porta macina superiore ed estrarlo dalla propria sede. 4. Sostituire le macine e centrare la macina inferiore rispetto ai tre denti raschiatori (la distanza da tali denti è di 0.9 mm, per centrare la macina si consiglia l’uso di uno spessimetro). 5. Pulire accuratamente le sedi porta macine e la filettatura del porta macina superiore. 6. Avvitare il porta macina superiore fino a portare la macina superiore a sfiorare quella inferiore; tale manovra va eseguita con il macinadosatore in rotazione al fine di intercettare, con esattezza, il punto in cui le due macine cominciano a venire in contatto. 7. Infine, inserire la ghiera di regolazione facendo attenzione che la vite di bloccaggio della tramoggia si trovi in anticipo, in senso antiorario, rispetto al perno di arresto macine, così come rappresentato in figura 1. In fig.2 è mostrato, invece, un errato inserimento della ghiera di regolazione: la vite di bloccaggio tramoggia (1) si trova dopo il perno di arresto macine (2). E’ di fondamentale importanza far notare che in questo caso la vite di bloccaggio tramoggia non consentirà lo scavalcamento del perno di arresto macine in fase di apertura delle macine stesse per cui, trovandosi le macine già a contatto, risulterà impossibile raggiungere la giusta granulometria del macinato ed il caffè non scenderà dal beccuccio o scenderà a gocce. italiano 5.2 Consigli pratici per l’operatore • Conservare il caffè in grani all'interno di contenitori ermetici in ambiente secco e a temperatura ambiente. • Non lasciare mai grossi quantitativi di caffè macinato all'interno del dosatore per lunghi periodi (ad esempio: durante la giornata di riposo). • Verificare periodicamente la granulosità del caffè macinato e la sua dosatura, tenendo presente che le condizioni atmosferiche (umidità ambientale) influiscono notevolmente sulla preparazione del caffè espresso. Aumentare la granulosità del macinato quando aumenta l'umidità ambientale e diminuirla quando l'umidità cala. • Far verificare periodicamente dal personale tecnico autorizzato lo stato di usura delle macine, tenendo presente che le macine piane possono trattare non più di 300÷600 kg di caffè prima di essere inservibili, mentre quelle coniche non più di 600÷1200 kg.; è bene ricordare che la sostituzione deve riguardare entrambe le macine, ovvero quella fissa e quella mobile, in quanto una sostituzione parziale comporterebbe un sicuro mal funzionamento del macinadosatore. La sostituzione deve essere effettuata dal personale autorizzato dell’assistenza tecnica. • Pulire periodicamente il macinadosatore e i suoi componenti, soprattutto la tramoggia e il dosatore. • In caso di sosta prolungata (ferie, lavoro stagionale, ecc.) svuotare completamente la tramoggia e il dosatore e pulire con cura il macinadosatore in tutte le sue parti. 6. Informazione agli utenti • • Ai sensi dell’art. 13 del Decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 ”Attuazione delle Direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti” • Il simbolo del cassonetto barrato riportato sull’apparecchiatura o sulla sua confezione indica che il prodotto alla fine della propria vita utile deve essere raccolto separatamente dagli altri rifiuti. • La raccolta differenziata della presente apparecchiatura giunta a fine vita è organizzata e gestita dal produttore. L’utente che vorrà disfarsi della presente apparecchiatura dovrà quindi contattare il produttore e seguire il sistema che questo ha adottato per consentire la raccolta separata dell’apparecchiatura giunta a fine vita. L’adeguata raccolta differenziata per l’avvio successivo dell’apparecchiatura dismessa al riciclaggio, al trattamento e allo smaltimento ambientalmente compatibile contribuisce ad evitare possibili effetti negativi sull’ambiente e sulla salute e favorisce il reimpiego e/o riciclo dei materiali di cui è composta l’apparecchiatura. Lo smaltimento abusivo del prodotto da parte del detentore comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla normativa vigente. 7. Garanzia La • • • • • 10 garanzia decade se: Non si rispettano le istruzioni del presente manuale. Le operazioni di manutenzione straordinaria e riparazione sono eseguite da personale non autorizzato. Si utilizza l'apparecchio in modo diverso da quello previsto dal manuale d'uso. I componenti originali sono stati sostituiti con parti di diversa fabbricazione. La garanzia non si applica a danni provocati da incuria, uso ed installazione errati e non conformi a quanto prescritto dal presente manuale, cattivo uso, maltrattamento, fulmini e fenomeni atmosferici, sovratensioni e sovracorrenti, insufficiente o irregolare alimentazione elettrica. italiano 8. Dichiarazione di conformità La società costruttrice: La San Marco S.p.A. 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Italia – Via Padre e Figlio Venuti, 10 telefono (+39) 0481 967111 – fax (+39) 0481 960166 – http://www.lasanmarco.com dichiara sotto la propria responsabilità che la macchina per caffè espresso descritta in questo manuale ed identificata dai dati di targa posti sull’apparecchio è conforme alle direttive: 98/37/CE, 2006/95/CE, 2004/108/ CE, Regolamento (CE) n° 1935/2004. Per la verifica della conformità a dette direttive sono state applicate le norme armonizzate: EN 12100-1, EN 12100-2, EN 60335-1, EN 60335-2-64 Gradisca d’Isonzo, Febbraio 2009 Amministratore delegato Ing. Roberto Marri 9. Problemi e soluzioni Prima di richiedere l'intervento dell'assistenza tecnica eseguire i controlli sotto elencati: difetto causa soluzione 1) Il caffè scende velocemente dal beccuccio d'erogazione; la crema del caffè in tazzina è chiara. a) macinatura troppo grossa. b) pressatura debole. c) dose scarsa. a) diminuire la granulometria. b) aumentare la pressatura. c) aumentare la dose. 2) Il caffè scende lentamente (a gocce) dal beccuccio; la crema del caffè in tazzina è scura. a) macinatura troppo fine. b) pressatura forte. c) dose elevata. a) aumentare la granulometria. b) ridurre la pressatura. c) diminuire la dose. 3) Presenza di fondi di caffè nella tazzina. a) macinatura troppo fine. b) macine consumate. a) aumentare la granulometria. b) sostituire le macine. Se non è possibile risolvere il problema nel modo descritto, oppure si è verificato qualche altro difetto, rivolgersi al centro di assistenza tecnica autorizzato La San Marco S.p.A. La San Marco S.p.A. si riserva di applicare modifiche tecniche alle attrezzature, qualora lo ritenesse necessario, senza preavviso. 11 12 italiano english grinder-dispenser sm 92-97-LK-TK General Notes english 1. general notes . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 The espresso coffee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Storing the coffee beans . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . The grinder-dispenser and the grinding process . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Storing the ground coffee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . The espresso coffee machine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Climatic conditions - operator . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 15 15 15 15 15 15 2. Introduction . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16 2.1 Using the manual . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16 2.2 Warnings . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16 3. Technical characteristics. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17 3.1 General characteristics of the different models . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17 3.2 Technical characteristics . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17 3.3 Machine assembly . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 18 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4. installation . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19 Warnings . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Electrical connections . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Programming the grinding time . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Grinding adjustment . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Changing the coffee grinders . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Adjusting the quantity of ground coffee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 19 19 20 20 20 21 5. operating instructions. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21 5.1 Using the grinder-dispenser . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21 5.2 Practical suggestions for the operator . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21 6. Information for users in the European community . . . . . . . pag. 22 7. Warranty. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22 8. Declaration of conformity. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22 9. Problem solving. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23 MANUALE CODICE 7770.037 Rev. 02.09 14 1. General notes • The first part of this user's manual briefly explains the method of making espresso coffee, the modern equipment used and the function of the grinder-dispenser in this delicate process. Espresso is a coffee prepared with a particular brewing process, which makes it possible to make a very concentrated, syrupy beverage of intense taste and aroma. The method of preparation of espresso consists of extracting the substances contained in ground coffee by passing through it a flow of hot water under pressure (about 9 bar) for 25 to 35 seconds. In this manner, the soluble substances (sugars and proteins) and the insoluble materials (fats and colloids) in the coffee are "drawn out" into the cup, forming the characteristic cream of real espresso. The preparation of espresso is a very delicate process; various factors affect the success of this operation: the preservation of the coffee beans, the grinder-dispenser and the grinding process, the preservation of the ground coffee, the espresso coffee machine itself, the changeable weather conditions, and the care and attention of the operator in making the espresso coffee. 1.2 Storing the coffee beans There are two varieties of coffee found in nature: the "arabica" variety and the "robusta" strain. Normally, the roasted coffee used to make espresso contains a mixture of the two varieties, suitably blended in varying percentages, taking into account the organoleptic characteristics of the individual components. The blend of roasted coffee must be kept hermetically sealed inside its package. The roasted coffee beans contain within them all the principles and characteristic aromas of the variety or the blend; these aromas fade rapidly when the coffee beans come into contact with air, light and humidity. 1.3 The grinder-dispenser and the grinding process The grinder-dispenser is a device designed to grind and dispense the coffee. To make a good espresso, the coffee should be ground to particle sizes ranging from about 1 mm to a powder finer than 150 µm. Powdered coffee offers a greater contact surface to water, allowing a greater extraction of soluble and insoluble substances. By varying the particle sizes of ground coffee, it is thus possible to modify the resistance offered against the passage of water. If the ground coffee is made up of excessively coarse particles, the serving time is too short, the water does not manage to extract all the qualities of the ground coffee, and the resulting espresso is light in colour, thin, bland and lacking the characteristic coffee aroma. When the ground coffee is too fine, the espresso brewed is dark, burnt and cold; the serving time is too long and the water passage is too sluggish since the fine powder offers an excessive resistance to the water flow. The resulting espresso is too strong. 1.4 Storing the ground coffee Ground coffee is much more sensitive than coffee beans: the dispersion of aromatic substances takes place very rapidly if it is kept in open containers and in moist environments. The coffee beans should be ground in small quantities and the ground coffee should be used in the shortest time possible. 1.5 The espresso coffee machine The espresso machine is a device that consists essentially of a boiler and a series of heat exchangers, in which water is heated by an electric heating element or a gas burner. Water heated to a high temperature is made to flow through the ground coffee placed in the filter cup and extracts its aromas. When this manual talks about espresso coffee machines, this refers to all "continuous serving" models with hydraulic unit, and to the manual piston type (known as lever operated). La San Marco S.p.A. grinder-dispensers are professional devices designed and built to be used with this type of espresso coffee machine. 1.6 Climatic conditions - Operator As already mentioned, to make a good espresso it is essential that the coffee be ground to a proper particle size. Ground coffee is very hygroscopic; in other words, it "senses" the moisture in the air and grinding should therefore be modified to suit varying climatic conditions; a ground coffee with a high moisture content increases the resistance to the passage of water. Other important factors in the making of espresso are the quantity and compactness of the ground coffee inside the filter cup. These factors (moisture, quantity and coarseness of the ground coffee, compactness) must be considered and weighed by the operator making the espresso. For these reasons, the operator has a very important role in the espresso coffee-making process. 15 english 1.1 The espresso coffee 2. Introduction 2.1 Using the manual english • This manual provides all the necessary information for the installation, start-up, use and maintenance of the grinder-dispenser. • The persons in charge of normal use and maintenance and the technical personnel authorized to carry out extraordinary maintenance and repairs are expected to have read and adopted the contents of this manual. • This manual is an integral part of the machine. It should be kept for the life of the machine and transferred to any other user or subsequent owner. • The manual or a copy of the same should always be kept near the machine where the operator can readily look it up; it should be kept with care, in a place away from heat, moisture, dust and corrosive agents. • The La San Marco S.p.A. grinder-dispenser must be used in the manners described in this manual; all other improper or inappropriate uses of this device void the warranty conditions and the liability of the manufacturer. 2.2 Warnings • The grinder-dispenser is designed and built for metering and grinding the coffee beans in the desired amounts. All other uses outside those specified in this manual must be considered inappropriate and therefore not authorized. The manufacturer declines any liability for damage resulting from the improper use of the device. • The user must be a responsible adult, who is expected to comply with the safety procedures that apply in the country where the machine is installed, in addition to the rules of common sense. For a proper and safe use of the machine, the operator must comply with the rules of accident prevention and with all other requirements of health and hygiene in the workplace. • The use of the machine and the routine maintenance and cleaning operations are reserved exclusively for personnel authorized by the customer and under his own responsibility. • The machine must not be operated with the fixed and/or mobile guards removed or with the safety devices cut off; the safety devices must absolutely not be removed or tampered with. • While the grinder-dispenser is in operation, do not introduce any objects (screwdrivers, spoons, etc.) into the hopper or the dispenser. • Before carrying out any routine maintenance or cleaning of the machine, switch off the machine and pull out the plug from the power socket, if possible, or disconnect the omnipolar switch upstream of the machine. • Avoid using products such as alcohol, petroleum products or solvents in general to clean the machine; use water or neutral solvents. • A moist cloth or sponge is sufficient to clean the machine housing; never use jets of water. Use a brush to clean the internal parts of the dispenser, the grinding unit and the hopper. • Any extraordinary maintenance or repairs must be carried out exclusively by specialized personnel at La San Marco S.p.A. service centres. • If the power cord is damaged, it must be replaced by the manufacturer, the manufacturer’s service centre or a similarly qualified organization. • In case of malfunctions or breakdown of any grinder-dispenser components, contact the authorized service centre and request the use of original La San Marco S.p.A. spare parts. The use of any but original spare parts voids the warranty certificates provided with the machine. • The user must not carry out any unauthorized operations or any work without understanding the exact procedures; contact the manufacturer for any information, spare parts or accessories. • If the machine is to be discarded or disposed of, contact the supplier or the public utilities in charge of municipal waste disposal. Do not discard the machine in the environment! 16 3. Technical characteristics The La San Marco grinders-dispensers are professional equipment designed for grinding and metering coffee beans. La San Marco S.p.A. manufactures four basic grinder-dispenser models: SM 91; SM 96; SM MK; SM FK. They are essentially made up of: • A painted aluminium housing 1. The size, shape and volume are identical for all models, except models SM MK and SM FK, in which the standard housing is provided with a base 2 that contains the electrical and electronic components. • A hopper 4, made of transparent plastic material, positioned on top of the grinder-dispenser. The hopper 4,6 litre is fixed to the grinder-dispenser by a special screw 8. The hopper can only be removed with the help of an appropriate tool. Inside the hopper there is a safety grid 7 that prevents the upper limbs from accidentally coming into contact with the grinders. • An electric motor on which the grinding unit is connected. On the grinder-dispenser unit, model SM MK, an epicycloid reduction is connected between the motor and the grinding unit. • A grinding unit. Model SM 91 and model SM 96 are equipped with a grinding unit with flat grinders of 64 mm and 84 mm diameter, respectively. Model SM MK has a grinding unit with one conical and two flat grinders, while model SM FK has a grinding unit with conical grinders. • A grind adjustment ring 12 with a release button 11. The top of the ring shows the grinding adjustments possible. The ring is turned clockwise or counterclockwise to change the fineness of the ground coffee. • A dispenser 13 designed to measure and dispense the ground coffee; it has an adjustment range from 5 to 9 grams or, in the increased dose configuration, from 6 to 10 grams. The amount of ground coffee dispensed can be adjusted by operating on the control knob 15, located inside the dispenser.The ground coffee is dispensed by pulling on the coffee dispensing lever 17. The presser 16, available on cylindrical and conical versions, enables the ground coffee to be pressed down inside the filter cup. • A support fork 18 for the filter cup. • An electronic control unit that controls the coffee grinder start and stop. The grinding time can be programmed on the electronic control unit and the grinder-dispenser can be made to restart after a desired number of ground coffee servings. • An on/off main switch 3 with green LED. 3.2 technical characteristics model motor speed (rpm) MOTOR input (W) power input (W) type of grinder s grinding capacity (kg/h) grinder size Ø (mm) grinders noise level speed dB(A) (rpm) SM 92 1350 220 350 Flat 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92A 1350 220 350 Flat 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92T 1350 220 350 Flat 8,5 64 1350 72 13,8 SM 97 880 245 460 Flat 13 84 880 69 13,8 SM 97A 880 245 460 Flat 13 84 880 69 13,8 SM LK 660 200 440 Mixed 13 / 660 73 18,6 SM TK 1350 373 650 Conical 18 / 400 68 17 weight (Kg) The La San Marco S.p.A. grinder-dispensers are prearranged for the following voltages: • 110 V-1~ 60 Hz (available only for SM 92 / SM 97 models) • 230 V-1~ 50 Hz • 230 / 400 V-3N~ 50 Hz • 240 V-1 ~ 50 Hz The external dimensions of the pack are: 641 x 467 x 293 mm. 17 english 3.1 General characteristics of the different models 3.3 Machine assembly english 5 7 4 9 10 12 6 8 13 11 1 15 14 3 16 17 2 18 3.4 Legend 1 ALUMINIUM HOUSING 2 BASE FOR GRINDER HOUSING 3 MAIN SWITCH 4 HOPPER 5 GROUND-COFFEE HOPPER LID 6 HOPPER GATE 7 GRINDER SAFETY GRID 8 SPECIAL HOPPER LOCKING SCREW 9 GRIND ADJUSTMENT RING RELEASE BUTTON 10 GRIND ADJUSTMENT RING 11 DISPENSER 12 DISPENSER LID 13 QUANTITY CONTROL KNOB 14 PRESS 15 COFFEE DISPENSING LEVER 16 FORK FOR FILTER CUP 17 COFFEE COLLECTING TRAY 18 RUBBER FOOT 18 4. installation The machine must be installed by qualified technical personnel authorized by La San Marco S.p.A. The grinder-dispenser is delivered to the customers in a suitable cardboard and styrofoam package. The package contains the grinder-dispenser, its accessories, the user manual and the compliance declaration. After having opened the package, check the integrity of the grinder-dispenser and its components; in case of doubt, do not use the appliance and contact the qualified personnel of the La San Marco S.p.A. service centres. The package should be disposed of through the proper waste collection centres, in compliance with the laws of the country where it is installed. Do not discard it in the environment. The packing elements (carton, styrofoam, metal staples, etc.) can be hazardous. Keep away from children! Place the grinder-dispenser on a perfectly horizontal surface that is sufficiently sturdy to support it, stable and dry. 4.2 electrical connection Instructions for a proper electrical connection of the grinder-dispenser: • Before connecting the appliance to the power supply, make sure that the tag data of the grinder-dispenser are the same as the network power supply; the rating tag is located under the grounds collecting tray. • The connection must be made in accordance with the provisions of the country where the machine is in-stalled. • The electrical system prearranged by the customer must be in compliance with applicable standards. The power socket must be provided with a suitable ground conductor. La San Marco S.p.A. declines any liability if the prescriptions of the law are not complied with. An improper installation can cause damage or personal in-jury, for which the manufacturer cannot be considered liable. • If it is necessary to use adapters, multiple sockets and extensions, use only products in compliance with the safety standards in force. • Unwind the power cable completely to avoid overheating it. • The single-phase grinder-dispensers are provided with a three-conductor power cable and a plug for connec-tion to the power socket. • For the electrical connection of the three-phase models, install an omnipolar main switch upstream of the power supply; the main switch must have the same electrical characteristics (power and voltage) as shown on the machine rating tag. The main switch must be able to break the power supply with a contact gap of at least 3 mm. • The three-phase grinder-dispensers are equipped with a five-conductor power cable. The connection of the three-phase models must be carried out as follows: (star connection for the models with 400V-3N~ power supply and delta connection for the models with 230V-3~ power supply). Connection to the power socket Voltage L3 400V-3N~ Connection to the electronic control unit inside the machine 2 4 6 legend: L2 1 L1 3 L3 = brown L2 = black GI BL BI NE VE MA 5 N L1 = black GI/VE N = neutral (blue) GI/VE = ground 1 2 3 4 5 6 L3 1 = yellow L2 230V-3~ 2 = blue L1 3 = white GI BL BI NE VE MA 4 = black N 5 = green GI/VE 6 = brown • At the completion of the electrical connection, check that the motor turns in a clockwise direction (looking at the appliance from above); if it turns counterclockwise, reverse two power phases. • If the power is transformed from 400V-3N~ to 230V-3N~ or vice versa, use the adhesive labels provided with the machine to update the data shown on the label glued at the end of the power cable. 19 english 4.1 warnings english 4.3 Programming the grinding time The electronic control unit controls the grinding time and restarts the grinder-dispenser after a certain number of batches of ground coffee are dispensed. The unit is programmed by the manufacturer according to preset values (see table). The grinder-dispenser, started with the push button 3, remains active and stops at the end of the preset grinding time or is stopped by the action of the batches of grinding overflow limit switch, which resets the timer. The grinder-dispenser model ground time coffee starts again after a certain number of batches of ground coffee, based on the impulses given by the lever 15, and stops at the end of sm 92-92A 80 s 12 the preset grinding time or, as already mentioned, it is stopped by the action of the overflow limit switch. The installer can modify the setSM 97-97A 80 s 12 tings on the electronic control unit if the user of the appliance requests different parameters from those preset by the manufacturer. SM LK 80 s 12 Instructions for a proper adjustment of the grinding time: • Disconnect the power supply. SM TK 50 s 18 • Lean the grinder-dispenser on one side and remove the bottom; the electronic control unit, which controls the grinding time, is located inside the grinder-dispenser. • Set, in agreement with the user of the appliance, the grinding time and the number of impulses to start/ stop grinding. • To set the agreed parameters, adjust the dip switches located inside the electronic control unit (see figure). Dip switches 1 and 2 control the grinding time; it is possible to set a grinding time from 30 to 120 seconds. Dip switches 3 and 4 control the impulses given by the coffee dispensing lever; it is possible to restart the grinder-dispenser after 6, 12, 18 or 24 batches dispensed. dip sw configuration dip sw1 dip sw2 time ON OF Off Off 30 s On Off 50 s batches OF Off Off 6 OF On Off 12 Off On 18 On On 24 ON Off On 80 s On On 120 s ON OF dip sw4 ON ON OF dip sw3 ON ON OF dip sw configuration OF ON OF 4.4 Grinding Adjustment Instructions for a proper adjustment: • Fill the hopper 4 with the coffee beans and open the gate 6. • Start the grinder-dispenser by pressing the push button 3. Grind a small amount of coffee and switch off the unit by pushing the stop button 3. • Check the fineness of the ground coffee. Make one or more cups of espresso coffee and check the coffee served into the cup (the “ideal” quantity for brewing a cup of espresso is 6 to 8 grams of ground coffee, with a time of 25 to 30 seconds). There may be three different cases: a) The coffee brews too slowly: the coffee is ground too fine (it should be coarser). To make a coarser grind, press the release button 9 and turn the adjustment ring 10 clockwise. b) The coffee brews too fast: the coffee is ground too coarse (it should be finer). To make a finer grind, press the release button 9 and turn the adjustment ring 10 counterclockwise. c) The coffee brews at the proper speed. 4.5 Changing the coffee grinders When changing the coffee grinders, the adjusting ring nut must be inserted so that the hopper locking screw (1) does not interfere with the grinders stop pin (2). The proper grinder change procedure is as follows: Loosen the hopper locking screw completely and pull out the hopper. Loosen the three M5x12 grub screws located on the grinder support ring nut and remove the adjusting ring nut. 20 english Unscrew the upper grinder support and remove it from its seat. Replace the grinders and align the lower grinder with the three scraping teeth (the distance from these teeth is 0,9 mm; to center the machine we suggest using a thickness gauge). Clean the grinder seats and the thread of the upper grinder support accurately. Screw the upper grinder support down to where the upper grinder grazes the lower one; this operation 1 2 2 Fig. 1 - Proper installation. 1 Fig. 2 - Faulty installation should be carried out with the coffee grinder-dispenser in rotation in order to determine the exact point at which the two grinders come into contact with each other. Finally, insert the adjusting ring nut, making sure that the hopper locking screw is slightly ahead of the grinder stop pin, in a counterclockwise direction, as shown in figure 1. Figure 2 shows a faulty installation of the adjusting ring nut: the hopper locking screw (1) is after the grinder stop pin (2). It is important to remember that in this case the hopper locking screw will not allow the grinder stop pin to be passed in the grinder opening phase, which, since the grinders are already in contact with each other, would make it impossible to grind the coffee to the proper degree of fineness, and the brewed coffee would not flow out of the spout or would just drip out. 4.6 Adjusting the quantity of ground coffee Instructions for properly adjusting the quantity (grams) of ground coffee: • The batch of ground coffee is controlled by means of the adjusting knob 13 located inside the dispenser 11. • To decrease the amount, remove the lid from the dispenser and turn the knob clockwise; to increase the amount, turn the knob counterclockwise. • We suggest dispensing ten batches of ground coffee and weighing them with an electronic balance. The average batch should be about 7 grams (suggested quantity). 5. Operating instructions 5.1 Using the grinder-dispenser Instructions for a proper use of the appliance: • Fill the hopper 4 with coffee beans and open the gate 6. • Timer model SM92T: start the coffee grinding by turning the manual timer clockwise; grinding stops when the set time has elapsed. Turn the timer back to "zero" if you wish to stop grinding before the set time. • Manual model with the automatic timer SM92A - SM97A - SMLK - SMTK: start the grinder-dispenser by pressing the main switch 3; the green LED lights up in the push button (showing that the unit is connected). The electronic control unit stops grinding at the end of the set time; grinding can be stopped at any time by turning the main switch 3 to position "zero". Motor restart based on the number of ground coffee servings is programmable and may take place after 6, 12, 18, or 24 servings. • Manual model SM92 - SM97: same characteristics as the automatic version, except for the “overflow” grinding shutdown function and motor restart based on the number of ground coffee servings. • The ground coffee is dispensed from the dispenser 11 by operating the lever 15. • Place the filter cup on the support fork 16 and pull the lever (toward the operator) to dispense a batch of ground coffee. Every complete movement of the lever corresponds to one batch. • Press the ground coffee using the press 14; insert the filter cup in the machine serving unit and start the coffee serving. 21 english 5.2 Practical suggestions for the operator • Keep the coffee beans in sealed containers in a dry environment at room temperature. • Never leave large quantities of ground coffee inside the dispenser for long periods (for example: during the off day). • Check from time to time the fineness of the ground coffee and the quantities dispensed, bearing in mind that weather conditions (ambient humidity) have a considerable effect on the preparation of espresso coffee. Increase the coarseness of the ground coffee when ambient humidity increases and decrease it when the humidity decreases. • Have the state of wear of the grinders checked from time to time by authorised technical service personnel, bearing in mind that the flat grinding wheels cannot grind more than 300-600 kg of coffee beans before becoming useless, while the limit for conical ones is 600-1200 kg. Remember that both grinders must be replaced, i.e. both the fixed and the moving grinder, since replacement of one only would inevitably cause malfunctioning of the grinder-dispenser. Replacement must be carried out by authorised technical service personnel. • Clean the grinder-dispenser and its components from time to time, particularly the hopper and the dispenser. • In case of prolonged idle periods (holidays, seasonal shutdowns, etc.), empty the hopper and the dispenser completely and carefully clean every part of the grinder-dispenser. 6. Information for users in the European community. Pursuant to European Directive 2002/96/EC on electrical waste (WEEE), users in the European community are advised of the following. The symbol with the crossed-out dustbin on the appliance or its packaging indicates that at the end of the product’s life cycle, it must be collected separately from other waste. Suitable separate collection of the equipment for subsequent recycling, treatment and disposal contributes to preventing possible negative consequences for the environment and health, and favours the recycling of materials that the unit is made of. In accordance with European Directive 2002/96/EC, abusive disposal of the product by the user will result in application of penalties as set forth by local law. 7. Warranty The warranty becomes void if: • The instructions in this manual are not complied with. • The extraordinary maintenance and repair operations are carried out by unauthorized personnel. • The machine is used in manners not provided for in this user manual. • The original components are replaced with parts from different manufacturers. • The warranty does not cover damage caused by carelessness, improper use and installation, rough handling, lightning and weather agents, overvoltage and overcurrents, insufficient or irregular electrical power supply. 22 The manufacturer: La San Marco S.p.A. 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Italy – Via Padre e Figlio Venuti, 10 phone (+39) 0481 967111 – fax (+39) 0481 960166 – http://www.lasanmarco.com declares under its own responsibility that the espresso coffee machine described in this manual and identified by the data on the tag located on the machine, is compliant with directives 98/37/EC, 2006/95/EC, 2004/108/EC, Regulation (EC) No 1935/2004. For verification of compliance with said directives, the following harmonized standards have been applied: EN 12100-1, EN 12100-2, EN 60335-1, EN 60335-2-64 Gradisca d’Isonzo, February 2009 Managing director Mr Roberto Marri 9. Problem solving Before requesting the technical assistance of the service centre, carry out the following checks: problem cause solution 1) The coffee flows out of the serving nozzle fast; the cream of the coffee in the cup is light. a) coffee ground too coarse. b) weak pressing. c) insufficient batch. a) grind coffee finer. b) increase the pressing force. c) increase the batch amount. 2) The coffee flows out of the nozzle slowly (drop by drop); the cream of the coffee in the cup is dark. a) coffee ground too fine. b) excessive pressing. c) batch too large. a) grind coffee coarser. b) reduce the pressing force. c) reduce the batch amount. 3) Presence of coffee grounds in the cup. a) coffee ground too fine. b) grinders worn out. a) grind coffee coarser. b) replace the grinders. If it is not possible to solve the problem as suggested, or if problems other than those described above occur, please contact the La San Marco S.p.A. authorized technical service centre. La San Marco S.p.A. reserves the right to apply technical changes to the equipment should they become necessary, without advance notice. 23 english 8. Declaration of conformity 24 english français moulin doseur sm 92-97-LK-TK Sommaire 1. Notes de caractère général . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 27 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 Le café express . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La conservation du café en grains . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le moulin doseur et la mouture . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La conservation du café moulu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La machine pour café express . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Conditions climatiques - Opérateur . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 27 27 27 27 27 27 2. Introduction . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28 2.1 Consultation du manuel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28 2.2 Avertissements . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28 français 3. Caractéristiques techniques . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29 3.1 Caractéristiques des différents modèles . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29 3.2 Caractéristiques techniques . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29 3.3 Vued’ensemble . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 30 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4. Installation . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 31 Avertissements . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Connexion électrique . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Programmation du temps de mouture . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Réglage de la mouture . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Remplacement des broyeurs . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Réglage de la dose de café moulu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 31 31 32 32 32 33 5. Instructions pour le fonctionnement . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 33 5.1 Utilisation du moulin doseur . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 33 5.2 Conseils pratiques pour l’opérateur . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 34 6. Information pour les usagers de la Communauté Européenne. . . pag. 34 7. Garantie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 34 8. Déclaration de conformité . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 34 9. Problèmes et solutions . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 35 MANUEL CODE 7770.037 Révision 02.09 26 1. Notes de caractère général • La première partie de ce manuel contient de brèves explications sur la méthode de production du café express, les équipements modernes utilisés et la fonction du moulin doseur à l'intérieur de ce délicat processus. 1.1 Le café express L'express est un café préparé avec une méthode d'extraction particulière qui permet d'obtenir une boisson très concentrée, sirupeuse, d'un goût et d'un arôme intenses. La méthode de préparation du café express consiste à extraire les substances contenues dans le café moulu avec un flux d'eau chaude sous pression (environ 9 bars) pendant un temps variable de 25 à 35 secondes; de cette manière, les substances solubles (sucres et protéines) et insolubles (graisses et colloïdes) contenues dans le café sont "entraînées" dans la tasse en formant l'écume caractéristique du vrai café express. La préparation du café express est une opération très délicate; différents facteurs peuvent influencer la réussite de cette opération: la conservation du café en grains, le moulin doseur et la mouture, la conservation du café moulu, la machine pour café express, la variabilité des conditions climatiques, l'attention et la compétence de l'opérateur chargé de la préparation du café express. Il existe deux variétés de café présentes dans la nature: la qualité "arabica" et la qualité "robusta". Généralement, le café torréfié utilisé pour produire l'express contient un mélange des deux variétés, opportunément dosées en pourcentages variables qui tiennent compte des caractéristiques organoleptiques de chaque composant. Le mélange de café torréfié doit être conservé hermétiquement fermé à l'intérieur de son emballage. Le café en grains, après la torréfaction, contient toutes les substances et les arômes caractéristiques de la variété ou du mélange; ces arômes se perdent rapidement quand les grains de café entrent au contact de l'air, de la lumière et de l'humidité. 1.3 Le moulin doseur et la mouture Le moulin doseur est un appareil servant à moudre le café en grains et à le doser. Pour obtenir un bon express, il faut des particules de café moulu d'un diamètre variable d'environ 1 mm, jusqu'à une poudre inférieure à 150 µm. Le café finement moulu offre une plus grande surface de contact avec l'eau en permettant une extraction plus élevée des substances solubles et insolubles; en variant la granulométrie du café moulu, on pourra modifier ainsi la résistance offerte au passage de l'eau. Si le café moulu est composé de particules trop grosses, la sortie du café est trop rapide et l'eau ne parvient pas à extraire complètement les substances du café moulu et l'on obtient ainsi un express de couleur claire, aqueux, dépourvu du goût et de l'arôme caractéristique du café. Quand la mouture est trop fine, au contraire, l'express est de couleur foncée, brûlé et froid; le temps de passage de l'eau est trop long et l'eau filtre avec difficulté dans la mesure où la mouture offre une résistance trop élevée à son passage. Le café express subit une extraction excessive. 1.4 La conservation du café moulu Le café moulu est beaucoup plus sensible que le café en grains: la dispersion des substances aromatiques est très rapide s'il est conservé dans des récipients ouverts et dans des endroits humides. La mouture du café en grains doit être faite sur des petites quantités et le café moulu doit être utilisé le plus rapidement possible. 1.5 La machine pour café express La machine à café express est un appareil constitué substantiellement d'une chaudière et d'une série d'échangeurs, dans lequel le chauffage de l'eau est activé par une résistance électrique ou un brûleur à gaz. L'eau, portée à haute température, traverse le café moulu situé dans le porte-filtre et en extrait les arômes. Quand dans le présent manuel, on parle de machine pour café express, on se réfère à toutes les machines à "production continue" avec groupe hydraulique et à celles à piston manuel (dites à levier). Les moulins doseurs produits par La San Marco S.p.A. sont des appareils professionnels projetés et construits pour être associés à ces types de machine pour café express. 1.6 Conditions climatiques - Opérateur Pour obtenir un bon café express, comme nous l'avons dit, il est indispensable de moudre le café avec une certaine granulométrie. Le café moulu est très hygroscopique; il "sent", en d'autres termes, l'humidité ambiante et par conséquent, la mouture doit être modifiée selon les variations des conditions climatiques; un café moulu avec un taux d'humidité élevé augmente la résistance au passage de l'eau. Les autres facteurs importants pour la préparation du café express sont la quantité et le pressage du café moulu dans le portefiltre. Ces facteurs (humidité, quantité et granulométrie du café moulu, pressage) doivent être considérés et évalués par l'opérateur chargé de la préparation de l'express. C'est pourquoi ce dernier a un rôle fondamental dans le parcours de la préparation du café express. 27 français 1.2 La conservation du café en grains 2. Introduction 2.1 Consultation du manuel français • Le personnel préposé à l'utilisation et à l'entretien courant et le personnel technique préposé aux interventions de maintenance extraordinaire et de réparation doivent avoir lu attentivement et assimilé le contenu de ce manuel. • Ce manuel est partie intégrante de l'appareil, il doit être conservé pendant toute la durée de vie de l'appareil auquel il se réfère et doit être remis à tous les autres utilisateurs ou propriétaires successifs. • Le manuel ou une copie doit toujours se trouver près de l'appareil pour toute consultation de la part de l'opérateur; il doit être conservé avec soin, à l'abri de la chaleur, de l'humidité, de la poussière et de tout agent corrosif. • Le moulin doseur La San Marco S.p.A. doit être utilisé selon les modalités décrites par le présent manuel; toute utilisation impropre ou non conforme de cet appareil fait perdre le droit à la garantie et libère le constructeur de toute responsabilité. 2.2 Avertissements • Le moulin doseur a été projeté et construit pour moudre le café en grains et doser le café moulu. Toute utilisation autre que celle qui est précisée dans le présent manuel doit être considérée comme impropre et donc non autorisé. Le constructeur décline toute responsabilité pour les dommages dérivant d'une utilisation impropre de l'appareil. • L'utilisateur doit être une personne adulte et responsable qui doit s'en tenir aux normes de sécurité en vigueur dans le pays d'installation ainsi qu'aux règles dictées par le bon sens. Pour une utilisation correcte et sûre de l'appareil, l'opérateur doit observer les règles de prévention des accidents et toutes les autres conditions requises par la médecine et l'hygiène du travail. • L'utilisation de l'appareil et les opérations d'entretien courant et de nettoyage sont réservées exclusivement au personnel préposé, délégué par le client sous sa responsabilité. • Il est rigoureusement interdit de faire fonctionner l'appareil avec les protections fixes et/ou mobiles démontées ou avec les dispositifs de sécurité exclus; il est rigoureusement interdit d'enlever ou de modifier les dispositifs de sécurité. • Quand le moulin doseur est en fonction, ne pas introduire dans la trémie ou dans le doseur des objets tels que des ustensiles ou similaires (tournevis, cuillères, etc.). • Avant d'effectuer n'importe quelle opération d'entretien courant ou de nettoyage, retirer la fiche d'alimentation électrique de la prise de courant, si possible, ou bien actionner l'interrupteur omnipolaire en amont de l'appareil. • Pour les opérations de nettoyage, éviter l'utilisation de produits tels que l'alcool, l'essence ou les solvants en général; utiliser de l'eau ou des solvants neutres. • Pour le nettoyage de la carrosserie, il suffit d'utiliser un chiffon humide ou une éponge; ne jamais utiliser de jets d'eau. Pour le nettoyage des parties internes du doseur, du groupe de mouture et de la trémie, utiliser une brosse. • Les interventions de maintenance extraordinaire et de réparation doivent être effectuées par le personnel technique spécialisé des centres de service après-vente La San Marco S.p.A. • Si le câble d’alimentation est endommagé, celui-ci doit être remplacé par le constructeur ou par son service d’assistance technique ou dans tous les cas par un personnel avec une qualification analogue. • En cas de pannes ou de rupture d'un composant quelconque du moulin doseur, s'adresser au centre de service après-vente agréé et demander l'utilisation de pièces de rechange originales La San Marco S.p.A.; l'utilisation de pièces de rechange non originales annule la validité des certifications de conformité qui accompagnent l'appareil. • Il est rigoureusement interdit de procéder à la réalisation d'opérations en l'absence d'agrément spécifique et si on n'en a pas compris les modalités exactes; contacter le constructeur pour toutes les précisions utiles, les pièces de rechange ou les accessoires. • En cas de mise hors service et de démantèlement de l'appareil, s'adresser au fournisseur ou aux organismes municipaux qui s'occupent du ramassage et du recyclage des ordures. Ne pas abandonner l'appareil dans la nature! 28 3. Caractéristiques techniques Les moulins doseurs La San Marco sont des appareils professionnels servant à moudre le café en grains et à doser le café moulu. La San Marco S.p.A. produit quatre modèles de moulins doseurs: SM 92; SM 97; SM TK; SM LK. Ils sont composés essentiellement de: • Une carrosserie 1 en aluminium laqué. Les dimensions, la forme et le volume sont identiques pour tous les modèles, sauf pour les modèles SM TK et SM FK, où la carrosserie standard est complétée par un socle 2, qui contient les composants électriques et électroniques. • Une trémie 4, en matière plastique transparente, positionnée dans la partie supérieure du moulin doseur. La trémie 4,6 litres est fixée au moulin doseur par une vis spéciale 8; l'enlèvement de la trémie est possible uniquement à l'aide d'un outil. À l’intérieur de la trémie se trouve une grille de protection 7, qui empêche d’accéder aux broyeurs avec les mains. • Un moteur électrique sur lequel est connecté le groupe de broyage. Sur le modèle de moulin doseur SM LK, le moteur électrique est connecté d’abord à un réducteur épicycloïdal puis au groupe de broyage. • Un groupe de broyage. Le modèle SM 92 et le modèle SM 97 sont équipés d’un groupe de broyage à broyeurs plats d’un diamètre de 64 mm pour le premier et de 84 mm pour le second. Le modèle SM TK a un groupe de broyage avec un broyeur conique et deux broyeurs plats, tandis que le modèle SM TK a un groupe de broyage à broyeurs coniques. • Une frette de réglage de la mouture 10 avec bouton de déblocage 9. Les indications pour le réglage du broyage se trouvent sur la partie supérieure de la frette. Pour modifier la granulométrie du café moulu, il faut tourner la frette dans le sens des aiguilles d’une montre ou dans le sens contraire. • Un doseur 11 qui permet le dosage du café moulu; il a une plage de réglage qui varie de 5 à 9 grammes ou dans la version pour dosage majoré, de 6 à 10 grammes. La dose du café moulu peut être réglée en agissant sur le bouton de réglage 13, situé à l’intérieur du doseur. La distribution du café moulu s’effectue en tirant le levier de prise 15. Le presse-café 14, disponible dans les versions cylindrique et conique, permet de presser le café moulu à l’intérieur du porte-filtre. • Une fourche 16 de soutien pour le porte-filtre. • Une centrale électronique qui contrôle le démarrage et l’arrêt de la mouture. En programmant la centrale électronique, il est possible de régler le temps de mouture et de faire repartir le moulin doseur après un certain nombre de prises de café moulu. • Un interrupteur général 3 on/off avec voyant vert incorporé. 3.2 Caractéristiques techniques modèle vitesse moteur (tr/mn) PUISSANCE moteur (tr/mn) puisSance absorbée (W) type de capacité de dimension broyeurs broyeurs mouture (kg/h) Ø (mm) vitesse broyeurs (g/min) puissance sonore dB(A) poids (Kg) SM 92 1350 220 350 Plats 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92A 1350 220 350 Plats 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92T 1350 220 350 Plats 8,5 64 1350 72 13,8 SM 97 880 245 460 Plats 13 84 880 69 13,8 SM 97A 880 245 460 Plats 13 84 880 69 13,8 SM LK 660 200 440 Mixtes 13 / 660 73 18,6 SM TK 1350 373 650 Coniques 18 / 400 68 17 Les modèles de moulins doseurs La San Marco S.p.A. sont prévus pour les tensions suivantes: • 110 V-1~ 60 Hz (disponible seulement pour les modèles SM 92 / SM 97) • 230 V-1~ 50 Hz • 230 / 400 V-3N~ 50 Hz • 240 V-1 ~ 50 Hz Les dimensions extérieures de l’emballage sont: 641 x 467 x 293 mm. 29 français 3.1 Caractéristiques des différents modeles 3.3 Vue d’ensemble 5 7 4 9 français 10 12 6 8 13 11 1 15 14 3 16 17 2 18 LEGENDA 1 CARROSSERIE EN ALUMINIUM 2 SOCLE POUR CARROSSERIE 3 INTERRUPTEUR GÉNÉRAL 4 TRÉMIE 5 COUVERCLE TRÉMIE 6 CLAPET TRÉMIE 7 GRILLE DE PROTECTION BROYEURS 8 VIS SPÉCIALE DE BLOCAGE TRÉMIE 9 BOUTON DE DÉBLOCAGE FRETTE 10 FRETTE DE RÉGLAGE MOUTURE 11 DOSEUR 12 COUVERCLE DOSEUR 13 BOUTON DE RÉGLAGES DOSES 14 PRESSE-CAFÉ 15 LEVIER DE PRISE CAFÉ MOULU 16 FOURCHE PORTE-FILTRE 17 BAC COLLECTEUR CAFÉ 18 TAMPON EN CAOUTCHOUC 30 4. Installation L'installation doit être effectuée par du personnel technique qualifié et agréé La San Marco S.p.A. Le moulin doseur est livré aux clients dans un emballage en carton et polystyrène. L'emballage contient: le moulin doseur, ses accessoires, le mode d'emploi et la déclaration de conformité. Après avoir ouvert l'emballage, s'assurer de l'intégrité du moulin doseur et de ses composants; en cas de doute, ne pas utiliser l'appareil et s'adresser à du personnel qualifié et agréé des centres de service après-vente La San Marco S.p.A. L'emballage doit être mis au rebut dans les centres de recyclage des déchets suivant les lois en vigueur dans le pays d'installation. Ne pas l'abandonner dans la nature! Les éléments de l'emballage (carton, polystyrène, agrafes métalliques, etc.) peuvent constituer une source de danger. Ne pas le laisser à la portée des enfants! Le moulin doseur doit être placé sur un plan parfaitement horizontal, suffisamment robuste pour le soutenir, stable et sec. 4.2 Connexion électrique Dispositions pour une connexion électrique correcte du moulin doseur: • Avant de brancher l'appareil, s'assurer que les données de la plaque du moulin doseur correspondent à ceux du secteur; la plaque est située sous le bac collecteur du marc. • La connexion doit être effectuée conformément aux dispositions du pays d'installation. • L'installation électrique prévue par le client doit respecter les normes en vigueur; la prise de courant doit être munie d'une mise à la terre efficace. La San Marco S.p.A. décline toute responsabilité si les prescriptions ne sont pas respectées. Une installation incorrecte peut causer des dommages aux personnes et aux choses desquels le constructeur ne peut pas être considéré comme responsable. • Si l'utilisation d'adaptateurs, prises multiples ou rallonges est nécessaire, il faut utiliser exclusivement des produits conformes aux normes de sécurité en vigueur. • Pour éviter les éventuelles surchauffes du câble d'alimentation, il est recommandé de le dérouler sur toute sa longueur. • Les moulins doseurs monophasés sont équipés d'un câble d'alimentation à trois conducteurs munis de fiche pour la connexion électrique au secteur. • Pour la connexion des modèles triphasés, il faut installer un interrupteur général omnipolaire en amont de l'installation d'alimentation électrique, qui doit être calibré suivant les caractéristiques électriques (puissance et tension) indiquées sur la plaque de l'appareil. L'interrupteur omnipolaire doit se déclencher avec une ouverture des contacts d'au moins 3 mm. • Les moulins doseurs triphasés sont équipés d'un câble d'alimentation à cinq conducteurs; la connexion des modèles triphasés doit être effectuée de la façon suivante: (connexion en étoile pour la tension 400V-3N~ et connexion en triangle pour les modèles avec alimentation 230V-3~). Tension Connexion à la prise d’alimentation électrique L3 Connexion au bornier à l’intérieur de l’appareil 2 4 6 légende: L3 = brun 3 L1 L = noir GI BL BI NE VE MA 2 5 N L1 = noir GI/VE N = neutre (bleu) GI/VE = terre 1 2 3 4 5 6 L3 1 = jaune L2 230V-3~ 2 = bleu L1 3 = blanc GI BL BI NE VE MA 4 = noir N 5 = vert GI/VE 6 = brun • Après avoir connecté la machine, s'assurer que le moteur tourne bien dans le sens des aiguilles d'une montre (avec l'appareil vu d'en haut); s'il tourne dans le sens contraire, inverser deux phases d'alimentation. • En cas de transformation de 400V-3N~ à 230V-3~ ou vice versa, utiliser les étiquettes autocollantes fournies avec l'appareil pour mettre à jour les données figurant sur l'étiquette collée à l'extrémité du câble d'alimentation. 400V-3N~ L2 1 31 français 4.1 Avertissements français 4.3 Programmation du temps de mouture (mod. automatiques) La centrale électronique règle le temps de mouture et remet en marche le moulin doseur après un certain nombre de prises de café moulu; elle est programmée par le constructeur selon des valeurs préétablies (voir tableau). Le moulin doseur, mis en marche avec le bouton 3, reste prises de actif et s’arrête à la fin du temps de mouture programmé ou à l’intertemps de modèle café mouture moulu vention du microinterrupteur “trop plein”, qui met le temporisateur à zéro. L’appareil se remet en marche après un certain nombre de prism 92-92A 80 s 12 ses de café moulu, selon les impulsions données par le levier 15 et s’arrête quand le temps de mouture programmé s’est écoulé ou, SM 97-97A 80 s 12 comme nous l’avons déjà dit, suite à l’intervention du microinterrupteur “trop plein”. L’installateur peut modifier les réglages de la cenSM LK 80 s 12 trale électronique si l’utilisateur de l’appareil demande des paramètres différents de ceux qui ont été prévus par le constructeur. SM TK 50 s 18 Dispositions pour un réglage correct du temps de mouture: • Débrancher l'appareil. • Coucher le moulin doseur sur un côté et enlever le fond; la centrale électronique qui règle le temps de mouture est située à l'intérieur du moulin doseur. • Établir en accord avec l'utilisateur de l'appareil, le temps de mouture et le nombre d'impulsions pour la mise en marche et l'arrêt de l'appareil. • Pour programmer les paramètres désirés régler les dip switchs situés à l'intérieur de la centrale électronique (voir figure). Les dip switchs 1 et 2 règlent le temps de mouture; il est possible de régler un temps de mouture variable de 30 à 120 secondes. Les dip switchs 3 et 4 règlent les impulsions données par le levier de prise du café moulu; il est possible de faire redémarrer le moulin doseur après 6, 12, 18 ou 24 prises. configuration dip sw dip sw1 dip sw2 temps ON OF Off Off 30 s On Off 50 s prises OF Off Off 6 OF On Off 12 Off On 18 On On 24 ON Off On 80 s ON OF dip sw4 ON ON OF dip sw3 ON ON OF configuration dip sw OF ON On On 120 s OF 4.4 Réglage de la mouture Dispositions pour un réglage correct: • Remplir la trémie 4 avec le café en grains et ouvrir le clapet 6. • Mettre en marche le moulin doseur en actionnant le bouton 3; moudre une petite quantité de café et éteindre l’appareil en pressant le bouton 3. • Contrôler la granulométrie du café moulu. Faire un café express ou plus et vérifier la sortie du café dans la tasse (le café idéal s’obtient avec 6 à 8 grammes de café moulu par tasse et un temps de 25 à 35 secondes). Il existe trois cas de figure: a) La sortie du café dans la tasse est lente: la granulométrie du café moulu est trop fine (il faut l’augmenter). Ce réglage s’effectue en pressant le bouton de déblocage 9 et en tournant la frette de réglage 10 dans le sens des aiguilles d’une montre. b) La sortie du café dans la tasse est rapide: la granulométrie du café moulu est trop grosse (il faut la diminuer). Ce réglage s’effectue en pressant le bouton de déblocage 9 et en tournant la frette de réglage 10 dans le sens contraire aux aiguilles d’une montre. c) La sortie du café s’effectue de manière correcte. 4.5 Remplacement des broyeurs Quand on remplace les broyeurs, il faut tenir compte du fait que la bague filetée de réglage doit être montée de manière que la vis de blocage de la trémie (1) n’interfère pas avec le goujon d’arrêt des broyeurs (2). 32 1 2 Fig. 1 - Montage correct 2 français La méthode correcte pour remplacer les broyeurs est la suivante: 1. Dévisser complètement la vis de blocage de la trémie et extraire la trémie proprement dite. 2. Dévisser les trois goujons M5x12 qui se trouvent sur la bague filetée porte-broyeur et extraire la bague de réglage. 3. Dévisser le porte-broyeur supérieur et l’extraire de son logement. 4. Remplacer les broyeurs et centrer le broyeur inférieur par rapport aux trois dents racleuses (la distance par rapport à ces dents est de 0.9 mm, pour centrer le broyeur il est conseillé d’utiliser une jauge d’épaisseur). 5. Nettoyer soigneusement les logements des porte-broyeurs et le filet du porte-broyeur supérieur. 6. Visser le porte-broyeur jusqu’à ce que le broyeur supérieur effleure le broyeur inférieur; cette manoeuvre doit être effectuée avec le moulin-doseur en rotation afin de trouver le point précis où les deux broyeurs entrent en contact. 1 Fig. 2 - Montage erroné 7. Pour finir, mettre en place la bague filetée de réglage en faisant attention que la vis de blocage de la trémie se trouve en avant, dans le sens contraire aux aiguilles d’une montre, par rapport au goujon d’arrêt des broyeurs, comme l’indique la figure 1. La fig. 2 illustre quant à elle le montage erroné de la bague de réglage: la vis de blocage de la trémie (1) se trouve après le goujon d’arrêt des broyeurs (2). Il est très important de souligner que dans ce cas, la vis de blocage de la trémie ne permettra pas le dépassement du goujon d’arrêt des broyeurs en phase d’ouverture de ces derniers; par conséquent, les broyeurs se trouvant déjà en contact, il sera impossible d’obtenir la bonne granulométrie pour le café moulu et le café ne sortira pas du bec ou coulera au goutte à goutte. 4.6 Réglage de la dose de café moulu Disposition pour un réglage correct de la dose (poids) du café moulu: • Le réglage de la dose s’effectue en actionnant le bouton de réglage 13 situé à l’intérieur du doseur 11. • Pour réduire la dose, enlever le couvercle du doseur et tourner le bouton dans le sens des aiguilles d’une montre; pour augmenter la dose, tourner le bouton dans le sens contraire aux aiguilles d’une montre. • Il est conseillé de prélever 10 doses de café moulu et de les peser avec une balance électronique; la dose moyenne doit être d’environ 7 grammes (dose conseillée). 5. Instructions pour le fonctionnement 5.1 Utilisation du moulin doseur Dispositions pour une utilisation correcte de l’appareil: • Remplir la trémie 4 avec le café en grains et ouvrir le clapet 6. • mod. Temporisateur SM92T: lancer la mouture en tournant le temporisateur manuel dans le sens des aiguilles d’une montre ; la mouture s'arrêt quand le temps fixé s'est écoulé. Remettre manuellement le temporisateur à "zéro" si l'on désire interrompre la mouture avant la fin de temps fixé. • mod. Manuel avec temporisateur automatique SM92A - SM97A - SMLK - SMTK: mettre en marche le moulin-doseur en actionnant l'interrupteur général 3; à l'intérieur du bouton le voyant vert s'allume (en signalant ainsi que l'appareil est sous tension). La centrale électronique arrête la mouture à la fin du temps fixé; la mouture peut être interrompue à tout moment en mettant l'interrupteur général 3 sur "zéro". La remise en marche du moteur en fonction du nombre de prélèvements de café moulu est programmable et peut être effectuée après 6, 12 ou 24 prélèvements. • Modèle Manuel: SM92 - SM97 mêmes caractéristiques que la version automatique excepté la fonction d’arrêt de la moulure pour “trop plein” et la remise en marche du moteur en fonction du nombre de prélèvements de café moulu. • La prise de café moulu du doseur 11 s'effectue avec le levier 15. 33 • Mettre le porte-filtre sur la fourche 16 et tirer le levier (vers l'opérateur) pour la prise d'une dose de café moulu; chaque mouvement complet du levier correspond à la prise d'une dose. • Presser le café moulu en utilisant le presse-café 14; placer le porte-filtre dans le groupe de production de la machine pour café express et commander la sortie du café. français 5.2 Conseils pratiques pour l’opérateur • Conserver le café en grains à l'intérieur de récipients hermétiques dans un endroit sec et à température ambiante. • Ne jamais laisser de grosses quantités de café moulu à l'intérieur du doseur pendant de longues périodes (par exemple pendant le jour de repos). • Vérifier périodiquement la granulométrie du café moulu et son dosage, en tenant compte que les conditions atmosphériques (humidité ambiante) ont une influence considérable sur la préparation du café express. Augmenter la granulométrie du café moulu quand l'humidité ambiante augmente et la réduire quand elle diminue. • Faire contrôler périodiquement par du personnel technique agréé l’état d’usure des broyeurs, en tenant compte du fait que les broyeurs plats ne peuvent pas traiter plus de 300 à 600 kg après quoi il faudra les changer, tandis que la limite pour les broyeurs coniques est de 600 à 1200 kg. Il est bon de rappeler que le remplacement doit concerner les deux broyeurs, fixe et mobile, dans la mesure où le remplacement d’un seul des deux entraînerait à coup sûr le mauvais fonctionnement du moulin doseur. L’éventuel remplacement doit être effectué par le personnel du service après-vente. • Nettoyer périodiquement le moulin doseur et ses composants, surtout la trémie et le doseur. • En cas de pause prolongée (congés, travail saisonnier, etc.) vider complètement la trémie et le doseur et nettoyer avec soin toutes les parties constituant le moulin doseur. 6. Information pour les usagers de la Communauté Européenne Conformément à la Directive Européenne 2002/96/CE concernant les déchets électriques (WEEE), nous informons les usagers de la communauté européenne de ce qui suit : Le symbole de la poubelle barrée reportée sur l’appareil ou sur l’emballage indique que le produit à la fin de sa vie utile doit être collecté séparément des autres déchets. L’adéquat ramassage différencié pour l’envoi successif de l’appareil mis au rebut au recyclage, au traitement et à l’élimination compatible continue à éviter de possibles effets négatifs sur l’environnement et sur la santé et favorise la réutilisation et/ou le recyclage des matériaux avec lesquels est composé l’appareil. Conformément à la Directive Européenne 2002/96/CE, l’élimination abusive du produit, de la part du détenteur, comporte l’application des sanctions prévues par les normes locales en vigueur. 7. Garantie La • • • • • 34 garantie perd effet si: Les instructions du présent manuel ne sont pas respectées. Les opérations de maintenance extraordinaire et de réparation sont effectuées par du personnel non agréé. L'appareil est utilisé de manière différente par rapport aux indications données dans le manuel. Les pièces d'origine ont été remplacées par des pièces de fabrication différente. La garantie ne couvre pas les dommages provoqués par la négligence, une utilisation et une installation incorrectes et non conformes à ce qui est prescrit dans ce manuel, un mauvais fonctionnement, un mauvais traitement, la foudre et des phénomènes atmosphériques, les surtensions et les surintensités, une alimentation électrique insuffisante ou irrégulière. 8. Déclaration de conformité La société constructrice : La San Marco S.p.A. 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Italie – Via Padre e Figlio Venuti, 10 téléphone (+39) 0481 967111 – fax (+39) 0481 960166 – http://www.lasanmarco.com déclare sous sa responsabilité que la machine à café express décrite dans ce manuel et identifiée par les données sur la plaque d'identification placée sur l'appareil est conforme aux directives: 98/37/CE, 2006/95/ CE, 2004/108/CE, Règlement (CE) n° 1935/2004. Pour la vérification de la conformité à ces directives, les normes harmonisées suivantes ont été appliquées : EN 12100-1, EN 12100-2, EN 60335-1, EN 60335-2-64 français Gradisca d’Isonzo, Février 2009 Administrateur délégué Ing. Roberto Marri 9. Problèmes et solutions Avant de demander l'intervention du service après-vente, effectuer les contrôles ci-dessous: défaut cause solution 1) Le café coule rapidement du bec de sortie; la crème du café dans la tasse est claire. a) mouture trop grosse. b) café peu pressé. c) dose insuffisante. a) diminuer la granulométrie. b) presser davantage le café. c) augmenter la dose. 2) Le café coule lentement (goutte à goutte) du bec; la crème du café dans la tasse est foncée. a) mouture trop fine. b) café trop pressé. c) dose élevée. d) augmenter la granulométrie. e) presser moins le café. f) diminuer la dose. 3) Présence de marc de café dans la tasse. a) mouture trop fine. b) broyeurs usés. g) augmenter la granulométrie. h) remplacer les meules. S'il n'est pas possible de résoudre le problème de la manière décrite ou en présence d'un défaut diffèrent de ceux qui sont décrits ici, s'adresser au centre de service après-vente agréé par La San Marco S.p.A. La San Marco S.p.A. se réserve d'appliquer des modifications techniques à ses produits, si elle le juge nécessaire, sans obligation de préavis. 35 36 français deutsch dosiermühle sm 92-97-LK-TK Inhalt 1. Allgemeine hinweise . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 39 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 Der espresso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Lagerung der kaffeebohnen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Dosiermühle und mahlvorgang . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Lagerung des gemahlenen kaffee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Espressomaschine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Luftfeuchtigkeit - Zubereitung . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 39 39 39 39 39 39 2. Empfehlungen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 40 2.1 Nachschlagen der betriebsanleitung . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 40 2.2 Wichtige hinweise . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 40 3. Technische eigenschaften. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 41 3.1 Allgemeine merkmale der einzelnen modelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 41 3.2 Technische eigenschaften . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 41 3.3 Gesamtweichnung . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 42 4. Installation . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 43 deutsch 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 Wichtige hinweiseI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Elektrischer anschluss . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Voreinstellung der mahlzeit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regulierung der mahlstärke . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Austausch der mahlsteine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Einstellung der kaffeedosierung . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 43 43 44 44 44 45 5. Anleitungen für den betrieb. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 45 5.1 Gebrauch der dosiermühle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 45 5.2 Praktische tips für den benutzer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 46 6. Information für die benutzer innerhalb der Europäischen Gemeinschaft . pag. 46 7. Garantie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 46 8. Konformitäts-erklärung . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 46 9. Probleme und Lösungen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 47 BEDIENUNGSANLEITUNG CODE 7770.037 Version 02.09 38 1. Allgemeine hinweise • Der erste Teil dieser Bedienungsanleitung enthält eine kurze Beschreibung der Bereitung von Espresso, der modernen Geräte, die dazu eingesetzt werden und der Funktion der Dosiermühle in diesem heiklen Prozess. 1.1 Der espresso Der Espresso ist ein Kaffee, der nach einem besonderen Extrahierverfahren bereitet wird und ein sehr konzentriertes, dickflüssiges Getränk mit intensivem Geschmacksaroma ergibt. Die Methode der Bereitung von Espresso besteht in der Extrahierung der im gemahlenen Kaffee enthaltenen Substanzen durch Durchfluss von Heißwasser unter Druck (ca. 9 bar) für eine variable Dauer von 25 bis 35 Sekunden; auf diese Weise werden die im Kaffee enthaltenen löslichen (Zucker und Eiweiß) und unlöslichen (Fette und Kolloide) Substanzen in die Kaffeetasse "mitgerissen", wo sich die cremeartige Flüssigkeit bildet, die für den echten Espresso charakteristisch ist. Die Bereitung von Espresso ist ein sehr heikler Vorgang; verschiedene Faktoren beeinflussen seine Qualität: Lagerung der Kaffeebohnen, Dosiermühle und Mahlvorgang, Lagerung des gemahlenen Kaffee, Espressomaschine, Luftfeuchtigkeit, Sorgfalt und Sachkenntnis bei der Zubereitung. 1.2 Lagerung der kaffeebohnen In der Natur kommen vorwiegend zwei Kaffeesorten vor: der "arabische" Kaffee und der "Robusta"-Kaffee. Gewöhnlich besteht der geröstete Kaffee, der für die Bereitung von Espresso verwendet wird, aus einer Mischung der beiden Sorten in unterschiedlichen Anteilen, wobei die organoleptischen Merkmale jeder Sorte entsprechend berücksichtigt werden. Die geröstete Kaffeemischung muss hermetisch verschlossen in ihrer Verpackung aufbewahrt werden. Nach dem Rösten enthalten die Kaffeebohnen alle Substanzen und die charakteristischen Aromastoffe der Sorte oder Mischung; diese Aromastoffe verflüchtigen sich sehr rasch, wenn sie mit Luft, Licht oder Feuchtigkeit in Kontakt kommen. Die Dosiermühle ist ein Gerät, mit dem Kaffeebohnen gemahlen und der gemahlene Kaffee dosiert wird. Für einen guten Espresso benötigt man gemahlenen Kaffee in einer Körnung, die von rund 1 mm Durchmesser bis zu Kaffeepulver von unter 150 µm variieren kann. Kaffee in Pulverform bietet dem Wasser eine größere Angriffsfläche, wodurch eine höhere Extrahierung der löslichen und unlöslichen Substanzen erfolgt; so kann durch Einstellung der Feinheit des Mahlvorganges der Widerstand, der dem Durchfluss von Wasser entgegengesetzt wird, verändert werden. Bei zu grober Körnung des gemahlenen Kaffee erfolgt die Ausgabe sehr rasch, das Wasser kann die Substanzen nur teilweise extrahieren; der so erhaltene Kaffee ist von heller Farbe, wässrig, ohne das für Kaffee charakteristische Geschmacksaroma. Ist der Kaffee hingegen zu fein gemahlen, erhält man einen Espresso von dunkler Farbe, verbrannt und kalt; die Ausgabezeit ist zu lang, das Wasser sickert nur schwer durch, da ihm das Pulver einen zu hohen Widerstand entgegensetzt. Der Espresso ist überextrahiert. 1.4 Lagerung des gemahlenen kaffee Gemahlener Kaffee ist noch wesentlich empfindlicher als Kaffeebohnen: die Aromastoffe verflüchtigen sich bei Lagerung in offenen Behältern und feuchten Räumen äußerst rasch. Daher sollten nur kleine Mengen auf einmal gemahlen und der gemahlene Kaffee rasch verbraucht werden. 1.5 Espressomaschine Die Espressomaschine ist das im wesentlichen aus einem Kessel und einer Reihe von Wärmetauschern bestehende Gerät, in dem die Erwärmung des Wassers durch einen elektrischen Heizwiderstand oder einen Gasbrenner aktiviert wird. Das auf eine hohe Temperatur erhitzte Wasser fließt durch den gemahlenen Kaffee, der in den Filter einer Ausgabegruppe gefüllt wurde und extrahiert die Aromastoffe. Unter Espressomaschinen versteht man in dieser Betriebsanleitung alle Modelle für "kontinuierliche Ausgabe" mit hydraulischer Ausgabegruppe oder mit manuellen Kolben (Modellen mit Hebelbedienung). Die von La San Marco S.p.A. erzeugten Dosiermühlen sind gewerbliche Geräte, die für die Kombination mit dieser Art von Espressomaschinen konzipiert und konstruiert sind. 1.6 Luftfeuchtigkeit - Zubereitung Um einen guten Espresso zu erhalten, muss der Kaffee, wie bereits erwähnt, auf eine bestimmte Feinheit gemahlen werden. Gemahlener Kaffee ist äußerst hygroskopisch; das heißt in anderen Worten, er "fühlt" die Feuchtigkeit der Raumluft, so dass bei jeder Änderung der Raumfeuchtigkeit auch der Mahlvorgang geändert werden muss; gemahlener Kaffee mit hohem Feuchtigkeitsgehalt erhöht den Widerstand gegen den Wasserdurchlauf. Weitere wichtige Faktoren für die Qualität des Espresso sind die in den Filter eingefüllte Kaffeemenge und ihre Pressung. Alle genannten Faktoren (Raumfeuchtigkeit, Menge und Feinheit des gemahlenen Kaffee, Pressung) müssen bei der Bereitung von Espresso erwogen und berücksichtigt werden. Aus diesem Grund wird die Qualität des fertigen Kaffee wesentlich vom Bedienungspersonal beeinflusst. 39 deutsch 1.3 Dosiermühle und mahlvorgang 2. Empfehlungen 2.1 Nachschlagen der betriebsanleitung 1. Diese Betriebsanleitung liefert alle Informationen, die für Installation, Inbetriebnahme, Gebrauch und Wartung der Dosiermühle erforderlich sind. 2. Das für normalen Betrieb und ordentliche Wartung des Gerätes zuständige Personal sowie das technische Personal für außerordentliche Wartung und Reparaturen muss den Inhalt der Betriebsanleitung aufmerksam gelesen und verstanden haben. 3. Die Betriebsanleitung ist integrierender Bestandteil des Gerätes; sie muss für die gesamte Lebensdauer aufbewahrt und jedem allfällig späteren Benutzer oder Eigentümer gemeinsam mit dem Gerät übergeben werden. 4. Die Betriebsanleitung oder eine Kopie derselben muss stets in der Nähe des Gerätes zum raschen Nachschlagen für das Bedienungspersonal aufliegen; sie ist geschützt vor Hitze, Feuchtigkeit, Staub und korrosiven Wirkstoffen zu verwahren. 5. Die Dosiermühle La San Marco S.p.A. darf nur auf die in dieser Betriebsanleitung beschriebene Weise verwendet werden; eine unbefugte bzw. abweichende Verwendung des Gerätes führt zum Verfall jeglicher Garantie bzw. Haftung des Herstellers. 2.2 Wichtige hinweise deutsch • Die Dosiermühle ist geeignet konstruiert und hergestellt, um Kaffeebohnen zu mahlen und den gemahlenen Kaffee zu dosieren. Jede andere als die in dieser Betriebsanleitung beschriebene Verwendung gilt als unbefugt und ist daher unzulässig. Der Hersteller lehnt jede Haftung für eventuelle Schäden durch unzulässigen Gebrauch des Gerätes ab. • Das Gerät darf nur von einer verantwortungsbewussten, erwachsenen Person bedient werden, die neben den Regeln nach gesundem Menschenverstand alle in ihrem Land geltenden Sicherheitsvorschriften einhalten muss. Für einen korrekten und sicheren Gebrauch sind durch den Benutzer außerdem alle Vorschriften zur Verhütung von Unfällen und sonstigen Regeln im Rahmen von Arbeitsmedizin und Hygiene zu beachten. • Der Betrieb des Gerätes und die Arbeiten im Rahmen der ordentlichen Wartung und Reinigung, sind ausschließlich dem Personal vorbehalten, das vom Kunden eigenverantwortlich damit betraut wurde. • Es ist streng verboten, das Gerät mit ausgebauten fixen und/oder beweglichen Schutzvorrichtungen bzw. mit ausgeschlossenen Sicherheitseinrichtungen zu betreiben; es ist streng verboten, Sicherheitseinrichtungen des Gerätes auszubauen oder zu verändern. • Während das Gerät in Betrieb steht, keine Werkzeuge oder andere Gegenstände (Schraubenzieher, Löffel, usw.) in den Trichter oder Dosierbehälter einführen. • Bevor mit der Ausführung von Arbeiten zur ordentlichen Wartung oder Reinigung begonnen wird, unbedingt die Stromzufuhr zum Gerät abschalten; dazu, wenn möglich, das Gerätekabel aus der Steckdose ziehen, ansonsten den allpoligen Hauptschalter auf der Stromzuleitung der Dosiermühle ausschalten. • Zur Reinigung keine Produkte wie Putzalkohol, Benzin oder Lösungsmittel im allgemeinen einsetzen; nur Wasser oder neutrale Reinigungsmittel verwenden. • Die Außenflächen mit einem feuchten Tuch oder Schwamm reinigen; keinesfalls Druckwasser einsetzen. Die Innenreinigung des Dosierbehälters, des Mahlwerks und des Trichters kann mit einer Bürste vorgenommen werden. • Alle außerordentlichen Wartungs- und Reparaturarbeiten dürfen nur vom Kundendienstpersonal La San Marco S.p.A. ausgeführt werden. • Falls das Stromkabel beschädigt ist, muss es vom Hersteller, seinem technischen Kundendienst oder einem hierzu fachlich ausgebildetem Techniker ausgetauscht werden. • Bei einem eventuellen Defekt oder Bruch von Bestandteilen der Dosiermühle sich an einen autorisierten Kundendienst wenden und den Einbau von Originalersatzteilen La San Marco S.p.A. verlangen; der Einsatz von anderen als Originalersatzteilen führt zum Verfall der Konformitätserklärung, die mit dem Gerät geliefert wird. • Es ist streng verboten, Eingriffe am Gerät vorzunehmen, zu denen man nicht befugt ist bzw. deren korrekte Ausführung nicht verstanden wurde; bei Bedarf, sich für Informationen, Ersatzteile oder Zubehör mit dem Hersteller in Verbindung setzen. • Bei Außergebrauchnahme oder Abbau des Gerätes sich an den Lieferanten oder eine konzessionierte Fachfirma für die Entsorgung von festem Stadtmüll wenden. Altgeräte unbedingt vorschriftsmäßig entsorgen! 40 3. Technische eigenschaften Dosiermühlen La San Marco sind gewerbliche Geräte, die zum Mahlen von Kaffeebohnen und zur Dosierung von gemahlenem Kaffee dienen. La San Marco S.p.A. erzeugt vier Modelle von Dosiermühlen: SM 92; SM 97; SM TK; SM LK. Ihre wichtigsten Bauteile sind: • Ein Gehäuse 1 aus lackiertem Aluminium. Abmessungen, Form und Volumen sind für alle Modelle gleich, ausgenommen die Modelle SM TK und SM LK, wo das Standardgehäuse durch einen Sockel 2 ergänzt wird, in dem die elektrischen und elektronischen Bauteile untergebracht sind. • Ein durchsichtiger Trichter 4 aus Kunststoff, der oben auf der Dosiermühle angeordnet ist. Der Trichter 4,6 liter ist an der Dosiermühle mit einer Spezialschraube befestigt 8; der Trichter kann nur mit Hilfe eines Werkzeugs abgenommen werden. Im Inneren des Trichters ist ein Schutzgitter 7 vorgesehen, das den Zugang mit den Händen zu den Mahlsteinen verhindert. • Ein elektrischer Motor, der mit dem Mahlwerk verbunden wird. Beim Modell SM FK wird der elektrische Motor mit einem Planetenuntersetzungsgetriebe verbunden, das seinerseits mit dem Mahlwerk verbunden ist. • Ein Mahlwerk. Die Modelle SM 92 und SM 97 sind mit einem Mahlwerk mit flachen Mahlsteinen ausgestattet, Durchmesser der Mahlsteine beim ersten Modell 64 mm und 84 mm beim zweiten. Das Modell SM LK hat ein Mahlwerk mit einem konischen und zwei flachen Mahlsteinen, das Modell SM TK hat ein Mahlwerk mit konischen Mahlsteinen. • Eine Nutmutter zur Regulierung der Mahlstärke 10 und eine Taste zu ihrer Lösung 9. Im oberen Bereich der Nutmutter sind die Hinweise zur Regulierung der Mahlstärke angegeben. Die Körnung des gemahlenen Kaffee kann verändert werden, wenn die Nutmutter im Uhrzeigersinn oder gegen den Uhrzeigersinn gedreht wird. • Ein Dosierbehälter 11, mit dem der gemahlene Kaffee dosiert werden kann; der Einstellbereich des Behälters liegt zwischen 5 und 9 Gramm bzw. in der Ausführung mit erhöhter Mahlleistung zwischen 6 und 10 Gramm. Die Einstellung der gewünschten Menge erfolgt über den Regulierknopf 13, der im Dosierbehälter vorgesehen ist. Der gemahlene Kaffee wird durch Betätigung des Entnahmehebels 15 entnommen. Mittels Kaffeestopfer 14, erhältlich für die zylindrische und konische Ausführung, kann der gemahlene Kaffee im Filter zusammengedrückt werden. • Eine Gabel 16 für die Lagerung des Filters. • Eine elektronische Steuerung für die Auslösung von Start und Stop der Dosiermühle. Über die elektronische Steuerung kann die Mahlzeit voreingestellt und außerdem die Dosiermühle nach der gewünschten Anzahl von Entnahmen automatisch wieder gestartet werden. • Ein Hauptschalter 3 on/off mit grüner LED. 3.2 Technische eigenschaften modell motormotorleistungsart der geschwin- geschwin- aufnahme mahlsteine digkeit digkeit (W) mahlleistung (kg/h) durchmesser mahlgeschwinmahlsteine digkeit Ø (mm) (g/min) schallpegel dB(A) gewicht (Kg) SM 92 1350 220 350 Flach 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92A 1350 220 350 Flach 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92T 1350 220 350 Flach 8,5 64 1350 72 13,8 SM 97 880 245 460 Flach 13 84 880 69 13,8 SM 97A 880 245 460 Flach 13 84 880 69 13,8 SM LK 660 200 440 Gemischt 13 / 660 73 18,6 SM TK 1350 373 650 Konisch 18 / 400 68 17 Dosiermühlen La San Marco S.p.A. sind für folgende Spannungen vorgerüstet: * 110 V-1 ~ 60 Hz (Verfuegbar nur fuer Modelle SM 92 / SM 97) * 230 V-1~ 50 Hz * 230 / 400 V-3N~ 50 Hz * 240 V-1 ~ 50 Hz Außenmaße der Verpackung: 641 x 467 x 293 mm. 41 deutsch 3.1 Allgemeine merkmale der einzelnen modelle 3.3 Gesamtzeichnung 5 7 4 9 10 12 6 8 13 11 1 15 deutsch 14 3 16 17 2 18 LEGENDE 1 ALUMINIUMGEHÄUSE 2 GEHÄUSESOCKEL 3 HAUPTSCHALTER 4 TRICHTER 5 TRICHTERDECKEL 6 ABSPERRSCHIEBER FÜR TRICHTER 7 SCHUTZGITTER FÜR MAHLSTEINE 8 SPEZIALSCHRAUBE FÜR DIE FIXIERUNG DES TRICHTERS 9 TASTE LÖSUNG NUTMUTTER 10 NUTMUTTER REGULIERUNG DER MAHLSTÄRKE 11 DOSIERBEHÄLTER 12 DECKEL DOSIERBEHÄLTER 13 HANDKNOPF ZUR EINSTELLUNG DER DOSIERUNG 14 KAFFEESTOPFER 15 ENTNAHMEHEBEL GEMAHLENER KAFFEE 16 LAGERGABEL FÜR FILTER 17 SAMMELTASSE KAFFEERÜCKSTÄNDE 18 GUMMIFUSS 42 4. Installation 4.1 Wichtige hinweise Die Installation darf nur durch befugtes Personal des technischen Kundendienstes La San Marco S.p.A. ausgeführt werden. Die Dosiermühle wird in einer eigenen Verpackung aus Karton und Styropor geliefert. Die Verpackung enthält: die Dosiermühle und ihre Zubehöre, die Betriebsanleitung und die Konformitätserklärung. Nach dem Auspacken die Dosiermühle und ihre Bauteile auf eventuelle Beschädigungen untersuchen; im Zweifelsfall das Gerät nicht in Betrieb nehmen und sich an befugtes Personal des technischen Kundendienstes La San Marco S.p.A. wenden. Die Verpackung ist über die eigenen Müllsammelstellen nach den im Land des Benutzers geltenden Vorschriften zu entsorgen. Unbedingt vorschriftsmäßig entsorgen! Verpackungsmaterialien (Karton, Styropor, Metallspitzen, usw.) können eine Gefahrenquelle für spielende Kinder darstellen. Sie sind daher für Kinder unzugänglich zu verwahren! Die Dosiermühle ist auf einer vollkommen waagerechten, für ihr Gewicht ausreichend robusten, stabilen und trockenen Unterlage aufzustellen. Anleitungen für den korrekten elektrischen Anschluss der Dosiermühle: • Bevor das Gerät an das Stromnetz angeschlossen wird, die Übereinstimmung der auf dem Typenschild der Dosiermühle angegebenen Daten mit den Daten der Verteileranlage überprüfen; das Typenschild ist unter der Sammeltasse für Kaffeerückstände angebracht. • Der Anschluss ist nach den im Land des Benutzers geltenden Vorschriften auszuführen. • Die vom Kunden erstellte elektrische Anlage muss den geltenden Vorschriften entsprechen; die Stromzuleitung muss über eine wirksame Erdung verfügen. La San Marco S.p.A. lehnt jede Haftung ab, sollten die gesetzlichen Vorschriften nicht eingehalten werden. Durch fehlerhafte Installation können Personen- oder Sachschäden verursacht werden, für die der Hersteller nicht haftbar gemacht werden kann. • Müssen Adapter, Mehrfachsteckdosen oder Verlängerungskabel eingesetzt werden, ausschließlich Produkte verwenden, die den geltenden Sicherheitsvorschriften entsprechen. • Um eine Überhitzung des Speisekabels zu vermeiden, muss es in seiner ganzen Länge abgewickelt werden. • Einphasige Dosiermühlen sind mit einem Speisekabel mit drei Leitern und Stecker für den Anschluss an die Netzsteckdose ausgestattet. • Für den elektrischen Anschluss der Drehstrom-Modelle ist ein allpoliger Hauptschalter auf der Stromzuleitung des Gerätes zu installieren, der entsprechend den elektrischen Daten (Stromstärke und Spannung) auszulegen ist, die am Typenschild des Gerätes angegeben sind. Der allpolige Hauptschalter muss eine Unterbrecherleistung mit einer Trennstrecke von zumindest 3 mm aufweisen. • Drehstrom-Dosiermühlen sind mit einem Speisekabel mit fünf Leitern ausgestattet; der Anschluss der Drehstrom-Modelle ist wie folgt auszuführen: (Sternschaltung bei Spannung 400V-3N~ und Dreiecksschaltung bei Modellen mit Speisespannung 230V-3~). Anschluss an die Steckdose Spannung L3 Anschluss and das Klemmbrett im Gerät 2 4 6 legende: L3 = braun L1 L = schwarz GI BL BI NE VE MA 2 5 N L1 = schwarz GI/VE N = Nulleiter (blau) GI/VE = Erde 1 2 3 4 5 6 L3 1 = gelb L2 230V-3~ 2 = blau L1 3 = weiß GI BL BI NE VE MA 4 = schwarz N 5 = grün GI/VE 6 = braun • Nach Beendigung des elektrischen Anschlusses sich von der korrekten Drehrichtung des Motors nach rechts überzeugen (von oben gesehen); dreht der Motor nach links, zwei Phasen der Speiseleitung vertauschen. • Wird die Spannung von 400V-3N~ auf 230V-3~ bzw. umgekehrt geändert, das in der Geräteausstattung enthaltene Klebeetikett verwenden, um die Daten am Etikett zu berichtigen, das am Ende des Speisekabels aufgeklebt ist. 400V-3N~ L2 1 3 43 deutsch 4.2 Elektrischer anschluss 4.3 Voreinstellung der mahlzeit Die elektronische Steuerung reguliert die Mahlzeit und löst außerdem den erneuten Start der Dosiermühle nach einer bestimmten Anzahl von Entnahmen aus; sie wird vom Hersteller nach festgelegten Standardwerten (siehe Tabelle) vorprogrammiert. Die mit Taste 3 gestartete Dosiermühle bleibt aktiv und stoppt nach Ablauf der voreingestellten Mahlzeit oder entnahmen model mahlzeit gemahlner bei Auslösung des Überlauf-Mikroschalters, der den Zeitgeber kafee auf Null stellt. Das Gerät schaltet sich nach einer bestimmten Anzahl von Entnahmen, die durch die Impulse des Hebels 15 sm 92-92A 80 s 12 bestimmt werden, wieder ein und stoppt nach Ablauf der voreingegebenen Mahlzeit bzw. nach Auslösung des bereits erwähnten SM 97-97A 80 s 12 Überlauf-Mikroschalters. Bei Installation können die voreingestellten Standardwerte der elektronischen Steuerung geändert werSM LK 80 s 12 den, sollten vom Benutzer andere als die vom Hersteller voreingestellten Parameter gewünscht werden. Anleitungen für die SM TK 50 s 18 korrekte Einstellung der Mahlzeit: • Die Stromzufuhr zum Gerät abschalten. • Die Dosiermühle auf eine Seite umlegen und den Boden abnehmen; die elektronische Steuerung zur Regulierung der Mahlzeit ist in der Dosiermühle untergebracht. • Mahlzeit und Anzahl der Impulse für Stop/Start der Dosiermühle nach Absprache mit dem Benutzer festlegen. • Zur Eingabe der festgelegten Parameter, die in der elektronischen Steuerung vorgesehenen dip switches entsprechend einstellen (siehe Abbildung). Die dip switches 1 und 2 regulieren die Mahlzeit; es kann eine Mahlzeit zwischen 30 und 120 Sekunden eingestellt werden. Die dip switches 3 und 4 regulieren die Impulse, die vom Entnahmehebel erteilt werden; der erneute Start der Dosiermühle kann wahlweise nach 6, 12, 18 oder 24 Entnahmen eingestellt werden. deutsch aufbau dip sw dip sw1 dip sw2 zeit ON OF Off Off 30 s On Off 50 s entanhmen OF Off Off 6 OF On Off 12 Off On 18 On On 24 ON Off On 80 s ON OF dip sw4 ON ON OF dip sw3 ON ON OF aufbau dip sw OF ON On On 120 s OF 4.4 Regulierung der mahlstärke Anleitungen für eine korrekte Regulierung: • Trichter 4 mit Kaffeebohnen füllen und Absperrschieber 6 öffnen. • Durch Drücken der Taste 3 die Dosiermühle in Betrieb setzen; eine kleine Kaffeemenge mahlen und das Gerät durch Drücken der Taste 3 wieder ausschalten. • Feinheit des gemahlenen Kaffee kontrollieren. Einen oder mehrere Espresso bereiten und die Ausgabe in die Tasse kontrollieren (die “ideale” Ausgabe erhält man mit 6÷8 Gramm gemahlenem Kaffee pro Tasse bei einer Mahlzeit von 25÷35 Sekunden). Es gibt drei mögliche Fälle: a) Die Ausgabe in die Tasse erfolgt sehr langsam: die Mahlstärke des gemahlenen Kaffee ist zu fein (muß erhöht werden). Die Regulierung der Mahlstärke erfolgt durch Drücken der Auslösetaste 9 und Drehen der Nutmutter 10 im Uhrzeigersinn. b) Die Ausgabe in die Tasse erfolgt sehr schnell: die Mahlstärke des gemahlenen Kaffee ist zu grob (muß verringert werden). Die Regulierung der Mahlstärke erfolgt durch Drücken der Auslösetaste 9 und Drehen der Nutmutter 10 gegen den Uhrzeigersinn. c) Die Ausgabe erfolgt korrekt. 4.5 Austausch der mahlsteine Bei einem Austausch der Mahlsteine darauf achten, daß die Verstellmutter so eingesetzt wird, daß die Befestigungsschraube des Trichters (1) nicht in den Haltestift der Mahlsteine (2) eingreift. 44 Für den Austausch wie folgt verfahren: 1. Befestigungsschraube des Trichters vollständig ausschrauben und Trichter ausziehen. 2. Die drei Gewindestifte M5x12 auf der Befestigungsmutter der Mahlsteine abschrauben und Verstellmutter ausziehen. 3. Oberen Mahlsteinhalter abschrauben und aus seinem Sitz ausziehen. 4. Mahlsteine auswechseln und den neuen unteren Mahlstein mittig gegenüber den drei Abstreifzähnen einsetzen (der Abstand von den Zähnen beträgt 0.9 mm, für die mittige Einstellung wird der Einsatz eines Dickenmessers empfohlen). 5. Sitz der Mahlsteinhalter und Gewinde des oberen Mahlsteinhalters gründlich reinigen. 6. Oberen Mahlsteinhalter einschrauben, bis der obere Mahlstein am unteren Mahlstein streift; diese Einstellung ist bei eingeschalteter Dosiermühle auszuführen, damit die genaue Position erfaßt wird, in welcher der Kontakt der beiden Mahlsteine einsetzt. 2 2 Abb. 1 - korrekte Montage 1 Abb. 2 - falsche Montage 7. Abschließend die Verstellmutter montieren und darauf achten, daß sich die Befestigungsschraube des Trichters im Gegenuhrzeigersinn vor dem Haltestift der Mahlsteine befindet, wie dies in Abb. 1 gezeigt ist. Abb. 2 zeigt hingegen eine unrichtige Montage der Verstellmutter: die Befestigungsschraube des Trichters (1) befindet sich hinter dem Haltestift der Mahlsteine (2). Es wird dringend darauf hingewiesen, daß in diesem Fall die Befestigungsschraube des Trichters eine Überwindung des Haltestiftes in der Öffnungsphase der Mahlsteine nicht zuläßt; da daher die Mahlsteine bereits in Kontakt sind, kann die korrekte Feinheit der gemahlenen Kaffeebohnen nicht mehr eingestellt werden und es erfolgt keine oder eine nur tropfenweise Kaffeeausgabe. 4.6 Einstellung der kaffeedosierung Anleitungen für die korrekte Einstellung der Dosierung (Gramm) des gemahlenen Kaffee: • Die Einstellung der gewünschten Menge wird über den Regulierknopf 13 im Dosierbehälter 11 ausgeführt. • Um die Dosierung zu verringern, den Deckel des Dosierbehälters abnehmen und den Knopf im Uhrzeigersinn drehen; um die Dosierung zu erhöhen, den Knopf gegen den Uhrzeigersinn drehen. • Es wird empfohlen, zehn Dosierungen zu entnehmen und mit einer elektronischen Waage zu wiegen; der Mittelwert sollte ca. 7 Gramm betragen (empfohlene Dosierung). 5. Anleitungen für den betrieb 5.1 Gebrauch der dosiermühle Anleitungen für den korrekten Gebrauch des Gerätes: • Trichter 4 mit Kaffeebohnen füllen und Absperrschieber 6 öffnen. • Mod. Timer SM92T: Mahlvorgang durch Drehen des manuellen Timers im Uhrzeigersinn starten; nach Ablauf der voreingestellten Zeit wird der Mahlvorgang gestoppt. Timer von Hand auf "Null" stellen, wenn der Mahlvorgang vorzeitig abgebrochen werden soll. • Mod. Manuell mit automatischem Timer SM92A - SM97A - SMLK - SMTK: Dosiermühle durch Betätigung des Hauptschalters 3 starten; die grüne LED im Schalter leuchtet (zeigt an, dass das Gerät unter Spannung steht). Die Elektronik stoppt den Mahlvorgang nach Ablauf der voreingestellten Zeit; der Mahlvorgang kann jederzeit gestoppt werden, indem der Hauptschalter 3 auf Position "Null" gestellt wird. Der Neustart des Motors je nach Anzahl der Entnahmen des gemahlenen Kaffees ist programmierbar und kann nach 6,12, 18 oder 24 Entnahmen erfolgen. • Manuelles Modell SM92 - SM97: die gleichen Merkmale wie die automatische Ausführung, ausgenommen die Ausschaltung der Mahlung durch “Überlauf” und der Neustart des Motors je nach Anzahl der Entnahmen gemahlenen Kaffees. 45 deutsch 1 • Die Entnahme des gemahlenen Kaffee aus dem Dosierbehälter 11 wird mit dem Hebel 15 durchgeführt. • Den Filter auf die Gabel 16 aufsetzen und den Hebel zur Entnahme einer Kaffeedosis betätigen (Hebel zu sich ziehen); jede komplette Bewegung des Hebels entspricht der Entnahme einer Kaffeedosis. • Den Kaffee im Filter mit dem Kaffeestopfer 14 leicht zusammenpressen; den Filter in die Ausgabegruppe der Espressomaschine einsetzen und die Ausgabe auslösen. 5.2 Praktische tips für den benutzer deutsch • Kaffeebohnen in luftdicht verschlossenen Behältern in trockenen Räumlichkeiten und bei Raumtemperatur aufbewahren. • Größere Mengen von gemahlenem Kaffee nicht für längere Zeit im Dosierbehälter belassen (zum Beispiel: während des Ruhetages). • Regelmäßig Feinheit und Dosierung des gemahlenen Kaffee kontrollieren; dabei ist zu berücksichtigen, dass die Bedingungen der Raumluft (Raumfeuchtigkeit) die Qualität des fertigen Kaffee erheblich beeinflussen. Bei Zunahme der Raumfeuchtigkeit eine gröbere Einstellung und bei Abnahme der Feuchtigkeit eine größere Feinheit wählen. • Regelmäßig durch befugtes Personal des technischen Kundendienstes den Verschleißzustand der Mahlsteine überprüfen lassen; dabei ist zu berücksichtigen, daß flache Mahlsteine nach dem Mahlen von maximal 300÷600 kg Kaffee verschlissen sind, konische hingegen nach maximal 600÷1200 kg. Es wird daran erinnert, daß beide Mahlsteine, der fixe und der bewegliche, ausgetauscht werden müssen, da ein nur teilweiser Austausch zu einer Verformung der Dosiermühle führen würde. Der Austausch ist durch befugtes Kundendienstpersonal auszuführen. • Die Dosiermühle und ihre Bestandteile regelmäßig reinigen, vor allem Trichter und Dosierbehälter. • Bei längerem Stillstand (Betriebsurlaub, Saisonbetrieb, usw.) Trichter und Dosierbehälter vollständig entleeren und alle Teile der Dosiermühle gründlich reinigen. 6. Information für die benutzer innerhalb der Europäischen Gemeinschaft Gemäß der Europäischen Richtlinie 2002/96/CE über elektrischen Abfall (WEEE) wird zur Kenntnisnahme für die Benutzer innerhalb der Europäischen Gemeinschaft folgendes erklärt. • Das Symbol des durchgestrichenen Müllcontainers auf dem Gerät oder seiner Verpackung bedeutet, dass dieses Produkt bei seiner Unbrauchbarkeit nicht mit dem Hausmüll, sondern getrennt gesammelt werden muss. • Die Sammelstelle der getrennten Müllbeseitigung sorgt für die Weitergabe des Altgerätes an die Wiederverwertung, Behandlung und umweltfreundliche Entsorgung und trägt damit zum Vermeiden negativer Auswirkungen auf Umwelt und Gesundheit und zur Wiederverwertung des Materials, aus dem sich das Gerät zusammensetzt, bei. • Gemäß der Europäischen Richtlinie 2002/96/CE hat die gesetzeswidrige Entsorgung des Produkts durch den Benutzer, die Anwendung der von der örtlich geltenden, gesetzlichen Regelung vorgesehenen Strafmaßnahmen zur Folge. 7. Garantie Der Garantieanspruch verfällt wenn: • Die Anleitungen dieser Betriebsanleitung nicht eingehalten werden. • Außerordentlichen Wartungs- oder Reparaturarbeiten durch unbefugtes Personal durchgeführt werden. • Die Verwendung des Gerätes nicht der in dieser Betriebsanleitung beschriebenen entspricht. • Originalteile durch Ersatzteile anderer Hersteller ersetzt werden. • Von jeder Garantie ausgenommen sind Schäden, die durch Nachlässigkeit, falsche und nicht den Anleitungen in dieser Betriebsanleitung entsprechende Installation oder Bedienung, unachtsame Verwendung, grobe Behandlung, Blitzschlag oder Witterungseinflüsse, Überspannung oder Überstrom, ungenügende oder unregelmäßige Stromversorgung entstanden sind. 46 8. Konformitäts-erklärung Der Hersteller: La San Marco S.p.A. 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Italien – Via Padre e Figlio Venuti, 10 Telefon (+39) 0481 967111 – Fax (+39) 0481 960166 – http://www.lasanmarco.com erklärt auf eigene Verantwortung, dass die Espresso-Kaffeemaschine, die in diesem Handbuch beschrieben und durch die Daten auf dem Typenschild des Gerätes identifiziert wird, den Richtlinien: 98/37/EG, 2006/95/ EG, 2004/108EG, Verordnung (EG) Nr. 1935/2004 entspricht. Für die Feststellung der Konformität mit besagten Richtlinien wurden folgende harmonisierte Normen angewendet: EN 12100-1, EN 12100-2, EN 60335-1, EN 60335-2-64 Gradisca d’Isonzo, Februar 2009 Vertriebsleiter Ing. Roberto Marri 9. Probleme und Lösungen Bevor der technische Kundendienst angefordert wird, folgende Kontrollen durchführen: ursache behebung 1) Der Kaffee fließt sehr rasch aus dem Ausgießer; der Kaffee in der Tasse ist hell. a) Mahlvorgang zu grob. b) Kaffee zu wenig gepresst. c) Ungenügende Dosierung. a) Feinere Einstellung wählen. b) Stärker zusammenpressen. c) Dosierung erhöhen. 2) Der Kaffee fließt langsam (tropfenweise) aus dem Ausgießer; der Kaffee in der Tasse ist dunkel. a) Mahlvorgang zu fein. b) Kaffee zu stark gepresst. c) Zu hohe Dosierung. a) Gröbere Einstellung wählen. b) Weniger stark zusammenpressen. c) Dosierung verringern. 3. Sudrückstände in der Tasse. a) Mahlvorgang zu fein. b) Mahlsteine abgenutzt. a) Gröbere Einstellung wählen. b) Mahlsteine austauschen. Kann die Störung auf die beschriebene Weise nicht behoben werden bzw. bei sonstigen als den beschriebenen Fehlern, sich an einen autorisierten Kundendienst La San Marco S.p.A. wenden. La San Marco S.p.A. behält sich technische Änderungen an den Geräten ohne vorherige Ankündigung vor. 47 deutsch störung 48 deutsch espaÑol molinillo-dosificator sm 92-97-LK-TK Índice 1. Notas generales. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 51 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 El café exprés. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La conservación del café en granos. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . El molinillo-dosificador y la moledura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La conservación del café molido. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La máquina para café exprés. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Condiciones climáticas - Operador . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51 pag. 51 pag. 51 pag. 51 pag. 51 pag. 51 2. Introducción . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 52 2.1 Consultar el manual . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 52 2.2 Advertencias. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 52 3. Características técnicas. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 53 3.1 Características generales de los varios modelos. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 53 3.2 Características técnicas. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 53 3.3 Diseño general . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 54 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4. Instalación . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 55 Advertencias. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Conexión eléctrica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Programación del tiempo de moledura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regulación de la moledura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sustitución de las muelas del molinillo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regulación de la dosis de café molido . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 55 pag. 55 pag. 56 pag. 56 pag. 56 pag. 57 5. Instrucciones de funcionamiento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 57 5.1 Uso del molinillo-dosificador . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 57 5.2 Consejos prácticos para el operador. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 58 6. Información para los usuarios de la Comunidad Europea . pág. 58 7. Garantia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 58 espaÑol 8. Declaración de conformidad. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 58 9. Problemas y soluciones. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 59 MANUAL CÓDIGO 7770.037 Revisión 02.09 50 1. Notas generales • En la primera parte de este manual de uso se explica brevemente el método para la producción del café exprés, los equipos modernos usados y la función que cumple el molinillo-dosificador en este delicado proceso. 1.1 El café exprés El exprés es un café preparado con un método de extracción especial, que permite obtener una bebida muy concentrada, almibarada, de gusto y aroma intensos. El método de preparación del exprés consiste en extraer las sustancias contenidas en el café molido mediante un flujo de agua caliente a presión (aprox. 9 bar) por un tiempo variable que va de 25 a 35 segundos; de esta manera las sustancias solubles (azúcares y proteínas) e insolubles (grasas y coloides) contenidas en el café son "arrastradas" en la taza formando la característica crema del verdadero café exprés. La preparación del café exprés es una operación muy delicada; son muchos los factores que influyen en el resultado exitoso de esta operación: la conservación del café en granos, el molinillodosificador y la moledura, la conservación del café molido, la máquina del café exprés, la variabilidad de las condiciones climáticas, la atención y la capacidad del operador encargado de la preparación del café exprés. 1.2 La conservación del café en granos Las variedades naturales de café son dos: la calidad "arábica" y la calidad "robusta". Por lo general el café torrefacto utilizado para producir el exprés contiene una mezcla de las dos variedades, oportunamente mezcladas en porcentajes variables, que tienen en cuenta las características organolépticas de cada componente. La mezcla del café torrefacto se debe conservar herméticamente cerrada adentro de su confección. El café en granos, después de la torrefacción, contiene todas las sustancias y los aromas característicos de la variedad o de la mezcla, estos aromas se evaporan rápidamente cuando los granos de café entran en contacto con el aire, la luz y la humedad. 1.3 El molinillo-dosificador y la moledura 1.4 La conservación del café molido El café molido es mucho más sensible del café en granos: la dispersión de las sustancias aromáticas es muy rápida si se conserva en recipientes abiertos y en ambientes húmedos. La moledura del café en granos se debe hacer en cantidades pequeñas y el café molido se debe utilizar en el menor tiempo posible. 1.5 La máquina para café exprés La máquina para café exprés es un equipo constituido esencialmente por una caldera y por una serie de intercambiadores, en el cual se activa el calentamiento del agua mediante una resistencia eléctrica o un quemador de gas. El agua, llevada a temperatura elevada, atraviesa el café molido colocado en la copa porta filtro y extrae los aromas. Cuando en este manual se hablará de máquina para café exprés, se refiere a todos los modelos de "distribución continua" con grupo hidráulico o los modelos de pistón manual (llamados de palanca). Los molinillos-dosificadores fabricados por La San Marco S.p.A. son aparatos profesionales proyectados y construidos para ser usados junto con estas de máquina para café exprés. 1.6 Condiciones climáticas - Operador Como ya dicho, para obtener un buen café exprés, es indispensable moler el café según una cierta granulometría. El café molido es muy higroscópico; en otras palabras, éste "siente" la humedad ambiental, por lo cual la moledura debe ser modificada cuando varían las condiciones climáticas; una moldura con un porcentaje de humedad elevado aumenta la resistencia al pasaje del agua. Otros factores importantes para la preparación del café exprés son la cantidad y el prensado del café molido en el interior de la copa porta filtro. Estos últimos factores (humedad, cantidad y granulometría de la moldura, prensado) deben ser considerados y evaluados por el operador encargado de la preparación del exprés. Por este motivo el operador tiene una importancia fundamental durante la preparación del café exprés. 51 espaÑol El molinillo-dosificador es un aparato que muele el café en granos y lo dosifica. Para obtener un buen exprés se necesitan partículas de café molido con diámetro variable que va de aproximadamente 1 mm hasta polvo inferior a 150 µm. El café en polvo ofrece una superficie mayor de contacto con el agua, permitiendo una extracción más elevada de las sustancias solubles e insolubles; variando la granulometría de la moledura, se podrá modificar la resistencia al pasaje del agua. Si el café molido está compuesto por gránulos demasiado gruesos, el pasaje del agua es muy rápido y no llega a aprovechar completamente la calidad del café molido, se obtiene un exprés de color claro, aguoso, sin el gusto y el aroma característico del café. Cuando el café molido es demasiado fino, al contrario el exprés es de color oscuro, quemado y frío; el tiempo de pasaje del agua es muy largo y el agua filtra con dificultad, pues el polvo ofrece una resistencia excesiva al pasaje del agua. El café exprés resulta superconcentrado. 2. Introducción 2.1 Consultar el manual • Este manual ofrece todas las informaciones necesarias para la instalación, el arranque, el uso y el mantenimiento del molinillo-dosificador. • El personal encargado del uso normal y del mantenimiento de rutina así como el personal técnico encargado de las operaciones de mantenimiento extraordinario y de reparación debe haber leído atentamente y comprendido el contenido de este manual. • Este manual es parte integrante de la máquina, se debe guardar junto con la misma y debe ser entregado a cualquier otro usuario o propietario sucesivo. • El manual o copia del mismo debe estar siempre cerca de la máquina para que el operador lo pueda consultar; debe ser guardado con mucho cuidado, en lugar protegido contra el calor, la humedad, el polvo y los agentes corrosivos. • El molinillo-dosificador de La San Marco S.p.A. se debe usar de acuerdo con las modalidades descriptas en este manual; cualquier uso impropio o no conforme de este aparato excluye cualquier condición de garantía o responsabilidad del constructor. 2.2 Advertencias espaÑol • El molinillo-dosificador ha sido proyectado y construido para moler el café en granos y para dosificarlo. Cualquier uso diferente al especificado en este manual debe considerarse impropio y por lo tanto no autorizado. El fabricante declina cualquier responsabilidad por daños derivados del uso impropio de este aparato. • El usuario debe ser una persona adulta y responsable, que debe respetar las normas de seguridad en vigor en el país de instalación, junto a las reglas dictadas por el sentido común. Para usar la máquina en forma segura y correcta, el operador debe respetar las reglas de prevención de los accidentes y todos los requisitos de medicina e higiene del trabajo. • El uso del aparato y las operaciones de mantenimiento de rutina y de limpieza están reservadas solamente al personal encargado, delegado por el cliente bajo su propia responsabilidad. • Queda severamente prohibido hacer funcionar la máquina con las protecciones fijas y/o móviles desmontadas o con los dispositivos de seguridad desactivados; a su vez está terminantemente prohibido alterar los dispositivos de seguridad. • Durante el funcionamiento del molinillo-dosificador, no introducir en la tolva o en el dosificador objetos como utensilios u otros similares (destornilladores, cucharas, etc.). • Antes de efectuar cualquier operación de mantenimiento de rutina o limpieza, desconectar la alimentación eléctrica, si es posible desenchufando el aparato, de lo contrario desconectar el interruptor omnipolar antes de la máquina. • Para las operaciones de limpieza no usar productos con alcohol, gasolina o solventes en general; utilizar agua o solventes neutros. • Para las operaciones de limpieza de la estructura es suficiente utilizar un trapo húmedo o una esponja; nunca usar chorros de agua. Para la limpieza de las partes internas del dosificador, del grupo de moledura y de la tolva, utilizar un cepillo. • Las operaciones de mantenimiento extraordinario y de reparación deben ser efectuadas por personal técnico especializado de los centros de asistencia técnica de La San Marco S.p.A. • Si el cable de alimentación está dañado, debe ser sustituido por el fabricante o por su servicio de asistencia técnica, o una entidad de cualificación similar. • En caso de averías o roturas de algún componente del molinillo-dosificador dirigirse al centro de asistencia autorizado y solicitar el uso de repuestos originales La San Marco S.p.A.; el uso de repuestos no originales hace decaer los certificados de conformidad que acompañan la máquina. • Queda severamente prohibido efectuar operaciones no autorizadas o de las cuales no se han comprendido las modalidades exactas; contactar el fabricante para cualquier necesidad de información, repuestos o accesorios. • En caso de desuso o desmantelamiento de la máquina, dirigirse al proveedor o a las empresas municipalizadas que se ocupan de la eliminación de los desperdicios sólidos urbanos. ¡No abandonar en el ambiente! 52 3. CaracterÍsticas técnicas 3.1 Características generales de los varios modelos Los molinillos-dosificadores La San Marco son equipos profesionales que muelen el café en granos y lo dosifican. La San Marco S.p.A. produce cuatro modelos de molinillos-dosificadores, así denominados: SM 92; SM 97; SM TK; SM LK. Están compuestos esencialmente por: • Una estructura 1 de aluminio pintado. Las dimensiones, la forma y el volumen son idénticos para todos los modelos, excepto para los modelos SM FK y SM MK, en los cuales a la estructura estándar se agrega un zócalo 2 que contiene los componentes eléctricos y electrónicos. • Una tolva 4 en material plástico transparente, situada en la parte superior del molinillo-dosificador. La tolva 4,6 litros está fijada al molinillo-dosificador con un tornillo especial 8; la tolva se puede quitar de su posición solamente con la ayuda de una herramienta. Dentro de la tolva hay una rejilla de protección 7 que impide llegar a las muelas con las extremidades superiores. • Un motor eléctrico con el cual se conecta el grupo de moledura. En el modelo SM TK un reductor hepicicloidal y el grupo de moledura se conectan al motor eléctrico. • Un grupo de moledura. El modelo SM 92 y el modelo SM 97 están equipados con un grupo de moledura de muelas planas cuyo diámetro es de 64 mm el primero y de 84 mm el segundo. El modelo SM LK tiene un grupo de moledura con una muela cónica y dos planas, mientras el modelo SM TK tiene un grupo de moledura de muelas cónicas. • Una virola de regulación de la moledura 10 con un botón de desbloqueo 9. En la parte superior de la virola se encuentran las indicaciones para la regulación de la moledura. Para modificar la granulometría del café molido es necesario hacer girar la virola en sentido horario o antihorario. • Un dosificador 11 que permite dosificar el café molido; tiene un campo de regulación que varía de 5 a 9 gramos o configuración para estructura aumentada, de 6 a 10 gramos. La dosis del café molido se puede regular a través del pomo de regulación 13, colocado dentro del dosificador. La distribución del producto molido se efectúa tirando la palanca de toma 15. El prensador pequeño 14, disponible en las versiones cilíndrica y cónica, permite prensar el café molido en el interior de la copa portafiltro. • Una horquilla 16 de sostén para la copa porta filtro. • Una centralita electrónica controla la puesta en marcha y la parada de la moledura. Programando la centralita electrónica es posible regular el tiempo de moledura y también hacer arrancar nuevamente el molinillo- dosificador después de haber tomado el número deseado de café molido. • Un interruptor general 3 on/off con LED verde. modelo velocidad potencia potencia motor absorbida absorbida (Rpm) (W) (W) tipo de muelas capacidad de dimensión moledura muelas (kg/h) Ø (mm) velocidad muelas (Rpm) nivel de ruido dB(A) Peso (Kg) SM 92 1350 220 350 PLANAS 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92A 1350 220 350 PLANAS 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92T 1350 220 350 PLANAS 8,5 64 1350 72 13,8 SM 97 880 245 460 PLANAS 13 84 880 69 13,8 SM 97A 880 245 460 PLANAS 13 84 880 69 13,8 SM LK 660 200 440 MIXTAS 13 / 660 73 18,6 SM TK 1350 373 650 CÓNICAS 18 / 400 68 17 Los modelos de molinillos-dosificadores La San Marco S.p.A. están predispuestos para las siguientes tensiones: * 110 V-1~ 60 Hz (disponible sólo para los modelos SM 92 / SM 97) * 230 V-1~ 50 Hz * 230 / 400 V-3N~ 50 Hz * 240 V-1 ~ 50 Hz Las dimensiones externas del embalaje son: 641 x 467 x 293 mm. 53 espaÑol 3.2 Características técnicas 3.3 Diseno general 5 7 4 9 10 12 6 8 13 11 1 15 14 3 16 17 2 espaÑol 18 LEYENDA 1 ESTRUCTURA DE ALUMINIO 2 ZÓCALO PARA LA ESTRUCTURA 3 INTERRUPTOR GENERAL 4 TOLVA 5 TAPA DE LA TOLVA 6 COMPUERTA PARA TOLVA 7 REJILLA DE PROTECCIÓN MUELAS 8 TORNILLO ESPECIAL DE BLOQUEO TOLVA 9 BOTÓN DE DESBLOQUEO VIROLA 10 VIROLA PARA REGULAR LA MOLEDURA 11 DOSIFICADOR 12 TAPA DOSIFICADOR 13 POMO DE REGULACIÓN DOSIS 14 PRENSA 15 PALANCA DE TOMA CAFÉ MOLIDO 16 HORQUILLA PARA COPA PORTA FILTRO 17 RECIPIENTE PARA RECOGER EL CAFÉ 18 PATITA DE GOMA 54 4. Instalaćion 4.1 Advertencias La instalación debe ser efectuada por el personal técnico especializado y autorizado por La San Marco S.p.A. El molinillo-dosificador se entrega a los clientes en un embalaje apropiado de cartón y poliestireno. El embalaje contiene: el molinillo-dosificador, sus accesorios, el manual de uso y la declaración de conformidad. Cuando se abre el embalaje, verificar la integridad del molinillo-dosificador y de sus componentes; si tienen dudas no usar el aparato y dirigirse al personal especializado y autorizado de los centros de asistencia técnica de La San Marco S.p.A. El embalaje se debe eliminar a través de los centros de recolección desperdicios apropiados, respetando las leyes en vigor en el país de instalación. ¡No abandonar en el ambiente! Los elementos del embalaje (cartón, poliestireno, ganchos metálicos, etc.) pueden ser peligrosos. ¡No dejar al alcance de los niños! El molinillo-dosificador debe ser colocado sobre una superficie perfectamente horizontal, suficientemente robusta para sostenerlo, estable y seca. Disposiciones para una correcta conexión eléctrica del molinillo-dosificador: • Antes de conectar el aparato a la red eléctrica, verificar que los datos de placa del molinillo-dosificador correspondan con aquellos de la instalación de distribución eléctrica; la placa está situada debajo del plato recolector de fondos. • La conexión se debe efectuar en conformidad con las disposiciones del país de instalación. • La instalación eléctrica predispuesta por el cliente debe respetar las normas en vigor; la toma de corriente debe estar dotada de un sistema eficaz de puesta a tierra. La San Marco S.p.A. declina cualquier responsabilidad si no se respetan las prescripciones de ley. Una instalación incorrecta puede causar daños a personas o cosas para las cuales el fabricante no puede ser considerado responsable. • Si fuera necesario usar adaptadores, tomas múltiples o prolongaciones, adoptar solamente productos conformes a las normas de seguridad en vigor. • Para evitar posibles recalentamientos del cable de alimentación se recomienda desenrollarlo completamente. • Los molinillos-dosificadores monofásicos están equipados con un cable de alimentación de tres conductores dotado de clavija para la conexión eléctrica a la toma de red. • Para la conexión eléctrica de los modelos trifásicos es necesario instalar un interruptor general omnipolar antes de la instalación de alimentación eléctrica, dimensionado según las características eléctricas (potencia y tensión) indicadas en la placa del aparato. El interruptor omnipolar se debe desconectar de la red con una abertura de los contactos de al menos 3 mm. • Los molinillos dosificadores trifásicos están equipados con un cable de alimentación de cinco conductores; la conexión de los modelos trifásicos debe ser efectuada de la siguiente manera: (conexión a estrella para la tensión 400V-3N~ y conexión a triángulo para los modelos con alimentación 230V-3~). Tensión Conexión a la toma de alimentación eléctrica L3 Conexión a la bornera en ele interior del aparato 2 4 6 Leyenda: L3 = marrón 3 L1 L = negro GI BL BI NE VE MA 2 5 N L1 = negro GI/VE N = neutro (azul) GI/VE = tierra 1 2 3 4 5 6 L3 1 = amarillo L2 230V-3~ 2 = azul L1 3 = blanco GI BL BI NE VE MA 4 = negro N 5 = verde GI/VE 6 = marrón • Al final de la conexión eléctrica verificar que el sentido de rotación del motor sea horario (mirando el aparato desde arriba); si el sentido es antihorario, invertir dos fases de alimentación. • Si se efectúa una transformación de 400V-3N~ a 230V-3~ o viceversa, utilizar las etiquetas adhesivas previstas en el equipo, para actualizar los datos indicados en la etiqueta pegada en la extremidad del cable de alimentación. 400V-3N~ L2 1 55 espaÑol 4.2 Conexión eléctrica 4.3 Programación del tiempo de moledura La centralita electrónica regula el tiempo de moledura y hace arrancar nuevamente el molinillo-dosificador después de un cierto número de tomas de café molido; está programada por el fabricante según los valores prefijados (ver tabla). El molinillo-dosificador, arrancado con el pulsador 3, queda activo y se detiene cuando termina el tiempo de moledura programado o bien cuando tiempo de tomas de modelo interviene el microinterruptor “de rebose”, el cual ajusta en cero el moledura café molido temporizador. El aparato se vuelve a arrancar después de un cierto número de tomas de café molido, según los impulsos dados por la sm 92-92A 80 s 12 palanca 17 y se para cuando termina el tiempo de moledura configurado o también, como ya indicado, luego de la intervención del SM 97-97A 80 s 12 microinterruptor “de rebose”. El instalador puede modificar las conSM LK 80 s 12 figuraciones de la centralita electrónica si la persona que usará el aparato requiere parámetros diferentes de aquellos ya establecidos SM TK 50 s 18 por el fabricante. Disposiciones para una correcta regulación del tiempo de moledura: • Desconectar la alimentación eléctrica. • Apoyar el molinillo-dosificador sobre un costado y quitar el fondo, la centralita electrónica que regula el tiempo de moledura está situada adentro del molinillo-dosificador. • De acuerdo con el usuario del aparato, establecer el tiempo de moledura y el número de impulsos para el arranque/parada de la moledura. • Para configurar los parámetros establecidos regular los dip switch situados en el interior de la centralita electrónica (ver figura). Los dip switch 1 y 2 regulan el tiempo de moledura; se puede determinar un tiempo de moledura variable de 30 a 120 segundos. Los dip switch 3 y 4 regulan los impulsos dados por la palanca de toma del café; es posible hacer arrancar el molinillo-dosificador después de 6, 12, 18 o 24 tomas. configuración dip sw dip sw1 dip sw2 tiempo ON OF Off Off 30 s On Off 50 s espaÑol prelievi OF Off Off 6 OF On Off 12 Off On 18 On On 24 ON Off On 80 s ON OF dip sw4 ON ON OF dip sw3 ON ON OF configuración dip sw OF ON On On 120 s OF 4.4 Regulación de la moledura Disposiciones para una correcta regulación: • Llenar la tolva 5 ó 6 con el café en granos y abrir el registro 8. • Arrancar el molinillo-dosificador accionando el pulsador 3; moler una pequeña cantidad de café y apagar el aparato apretando el pulsador 4. • Controlar la granulometría del café molido. Preparar uno o más café exprés y verificar la distribución en la tacita (la distribución “ideal” se obtiene con 6÷8 gramos de café molino por tacita con un tiempo de 25÷35 segundos). Se pueden verificar tres casos: a) La distribución del café en la tacita es lenta: la granulometría del café molido es demasiado fina (debe ser aumentada). La regulación de la granulosidad se efectúa apretando el pulsador de desbloqueo 11 y girando la virola de regulación 12 en sentido horario. b) La distribución del café en la tacita es rápida: la granulosidad del café molido es demasiado gruesa (debe ser disminuida). la regulación de la granulosidad se efectúa apretando el pulsador de desbloqueo 11 y girando la virola de regulación 12 en sentido antihorario. c) La distribución se efectúa correctamente. 4.5 Sustitución de las muelas del molinillo Cuando se sustituyen las muelas recordar que el casquillo de regulación debe estar instalado en manera que el tornillo de bloqueo de la tolva (1) no interfiera con el perno de parada de las muelas (2). El método correcto para efectuar la sustitución de las muelas es el siguiente: 56 1. Destornillar completamente el tornillo de bloqueo de la tolva y extraerla. 2. Destornillar los tres tornillos prisioneros M5x12 que se encuentran en el casquillo portamuela y extraer el casquillo de regulación. 3. Destornillar el portamuela de arriba y sacarlo de su alojamiento. 4. Sustituir las muelas y centrar la muela de abajo respecto a los tres dientes raspadores (la distancia de estos dientes es de 0.9 mm, para centrar la muela se aconseja usar un calibre de espesor). 5. Limpiar cuidadosamente los alojamientos del portamuelas y la rosca del portamuelas de arriba. 6. Enroscar el portamuelas de arriba hasta que la muela de arriba llegue casi a rozar la de abajo; esta mani bra se debe efectuar con el molinillo dosificador en rotación para poder interceptar, con exactitud, el punto en el cual los dos muelas empiezan a entrar en contacto. 1 2 Abb. 1 - Montaje correcto 2 1 Abb. 2 - Montaje incorrecto 7. Para terminar, introducir el casquillo de regulación haciendo atención a que el tornillo de bloqueo de la tolva se encuentre antes, en sentido antihorario, respecto al perno de parada de las muelas, tal como se representa en la figura 1. En la Fig. 2 se muestra una instalación incorrecta del casquillo de regulación: el tornillo de bloqueo de la tolva (1) se encuentra después del perno de parada de las muelas (2). Es de fundamental importancia hacer notar que en este caso el tornillo de bloqueo de la tolva no permitirá que se supere el perno de parada de las muelas durante la abertura de las mismas, por lo cual, estando los muelas ya a contacto, resultará imposible obtener la granulometría exacta del café, el cual no bajará del vaporizador o bajará a gotas. Disposiciones para una correcta regulación de las dosis (gramaje) del café molido: • La regulación de la dosis se efectúa actuando en el pomo de regulación 13 situado adentro del dosificador 11. • Para disminuir la dosis, quitar la tapa del dosificador y girar el pomo en sentido horario; para aumentar la dosis, girar el pomo en sentido antihorario. • Se aconseja tomar diez dosis de café molido y pesarlas en una balanza electrónica; la dosis media debe ser aproximadamente de 7 gramos (dosis aconsejada). 5. Instrucciones de funcionamiento 5.1 Uso del molinillo-dosificador Disposiciones para un uso correcto del aparato: • Llenar la tolva 4 con el café en granos y abrir el registro 6. • mod. Timer SM92T: poner en marcha la moledura girando el timer manual en el sentido de las agujas del reloj; la moledura se detiene cuando termina el tiempo configurado. Poner manualmente el timer en "cero" si se desea interrumpir la moledura anticipadamente. • mod. Manual con timer automático SM92A - SM97A - SMLK - SMTK: poner en marcha el molinillo dosificador accionando el interruptor general 3; adentro del botón se enciende el LED de color verde (señala que el aparato está en tensión). La centralita electrónica detiene la moledura cuando termina el tiempo configurado; la moledura se puede detener en cualquier momento colocando el interruptor general 3 en posición "cero". La reanudación del funcionamiento del motor en función del número de extracciones de café molido se puede programar y puede producirse después de 6, 12, 18 ó 24 extracciones. • Modelo Manual SM92 - SM97: mismas características que la versión automática con excepción de la función de detención de moledura por “demasiado lleno” y reanudación del funcionamiento del motor en función del número de extracciones de café molido. 57 espaÑol 4.6 Regulación de la dosis de café molido • El café molido se saca del dosificador 11 mediante la palanca 15. • Poner la copa portafiltro en la horquilla 16 y tirar la palanca (hacia el operador) para sacar una dosis de café molido; cada movimiento completo de la palanca corresponde a la toma de una dosis. • Presionar el café molido usando el prensador pequeño 14; introducir la copa portafiltro en el grupo de distribución de la máquina para el café exprés y poner en marcha la distribución. 5.2 Consejos prácticos para el operador • Conservar el café en granos adentro de los contenedores herméticos en ambiente seco y a temperatura ambiente. • Nunca dejar grandes cantidades de café molido en el interior del dosificador por largos períodos (por ejemplo: durante el día de reposo). • Verificar periódicamente la granulosidad del café molido y su dosificación, recordando que las condiciones atmosféricas (humedad ambiente) influyen notablemente en la preparación del café exprés. Aumentar la granulosidad de la moledura cuando aumenta la humedad ambiental y disminuirla cuando la humedad disminuye. • Hacer verificar periódicamente por el personal técnico autorizado el estado de desgaste de las muelas, recordando que las muelas planas pueden tratar no más de 300÷600 kg de café antes de ser inservibles, mientras las muelas cónicas no más de 600÷1200 kg. Es importante recordar que la sustitución se refiere a ambas muelas, o sea la muela fija y la muela móvil, pues una sustitución parcial provocaría seguramente un mal funcionamiento del molinillo dosificador. La sustitución debe ser efectuada por el personal autorizado de la asistencia técnica. • Limpiar periódicamente el molinillo-dosificador y sus componentes, sobre todo la tolva y el dosificador. • En caso de parada prolongada (vacaciones, trabajo de temporada, etc.) vaciar completamente la tolva y el dosificador y limpiar con cuidado todas las partes del molinillo-dosificador. espaÑol 6. Información para los usuarios de la Comunidad Europea • De acuerdo con la Directiva Europea 2002/96/CE sobre los residuos eléctricos (WEEE), se pone en conocimiento de los usuarios de la Comunidad Europea lo siguiente. • El símbolo del contenedor tachado indicado en el aparato o en su embalaje indica que, al final de su vida útil, el producto debe ser recogido de manera separada de los demás residuos. • Una adecuada recogida separada, para el posterior reciclaje, tratamiento y eliminación del aparato desechado compatibles con el medio ambiente, contribuye a evitar posibles efectos negativos para el medio ambiente y para la salud, y favorece la reutilización y/o el reciclaje de los materiales de los que se compone el aparato. De acuerdo con la Directiva Europea 2002/96/CE, la eliminación incorrecta del producto por parte de su poseedor comportará la aplicación de las sanciones previstas por la normativa local vigente. 7. Garantía La • • • • • 58 garantía decae si: No se respetan las instrucciones de este manual. Las operaciones de mantenimiento extraordinario o de reparación son efectuadas por personal no autorizado. Se utiliza el aparato en modo diferente respecto al previsto en el manual de uso. Los componentes originales han sido sustituidos con piezas de fabricación diferente. La garantía no se aplica si los daños han sido provocados por negligencia, uso e instalación equivocados y no conforme a lo descripto en este manual, uso inapropiado, deterioros, rayos y fenómenos atmosféricos, sobretensiones y sobrecorrientes, alimentación eléctrica insuficiente o irregular. 8. Declaración de conformidad La empresa fabricante: La San Marco S.p.A. 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Italia – Via Padre e Figlio Venuti, 10 teléfono (+39) 0481 967111 – fax (+39) 0481 960166 – http://www.lasanmarco.com declara bajo su propia responsabilidad que la máquina de café exprés descrita en este manual e identificada con los datos de servicio de la placa colocada sobre el aparato se ajusta a las directivas: 98/37/CE, 2006/95/CE, 2004/108/CE, Reglamento (CE) n° 1935/2004. Para asegurar la conformidad con dichas directivas se han aplicado las normas armonizadas: EN 12100-1, EN 12100-2, EN 60335-1, EN 60335-2-64 Gradisca d’Isonzo, Febrero 2009 Administrador delegado Ing. Roberto Marri 9. Problemas y soluciones Antes de solicitar la intervención de la asistencia técnica, efectuar los controles aquí indicados: causa soluciÓn 1) El café baja rápidamente del pico de distribución; la crema del café en la tacita es clara. a) moledura demasiado gruesa. b) prensado débil. c) dosis escasa. a) disminuir la granulometría. b) aumentar el prensado. c) aumentar la dosis. 2) El café baja lentamente (a gotas) por el pico; la crema del café en la tacita es oscura. a) moledura demasiado fina. b) prensado fuerte. c) dosis elevada. a) aumentar la granulometría. b) reducir el prensado. c) disminuir la dosis. 3) Presencia de fondos de café en la tacita. a) moledura demasiado fina. b) muelas desgastadas. a) aumentar la granulometría. b) sustituir las muelas. Si no se puede resolver el problema en el modo descripto o bien si se verificaran defectos distintos de los indicados, consultar el centro de asistencia técnica autorizado de La San Marco S.p.A. La San Marco S.p.A. se reserva la facultad de aplicar las modificaciones técnicas en los equipos sin previo aviso, si lo considerase necesario. 59 espaÑol defecto 60 espaÑol portuguÊs moinho-doseador sm 92-97-LK-TK ÍNDICE 1. Informações de carácter geral. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 63 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 O café expresso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A conservação do café em grãos. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . O moinho-doseador e a moagem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A conservação do café moído. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A máquina de café expresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Condições climáticas - Operador. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 63 63 63 63 63 63 2. Introdução . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 64 2.1 Como consultar o manual . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 64 2.2 Advertências. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 64 3. Características tecnicas. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 65 3.1 Características gerais dos diversos modelos. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 65 3.2 Características tecnicas. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 65 3.3 Desenho . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 65 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4. Instalação. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 67 Advertências. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ligação eléctrica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Programação do tempo de moagem. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regulação da moagem. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Substituição das lâminas. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regulação da dose do café moído . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. pag. pag. pag. pag. pag. 67 67 68 68 68 69 5. Instruções para o funcionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 69 5.1 Utilização do moinho-doseador. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 69 5.2 Conselhos práticos para o operador. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 70 6. Informação aos utentes da comunidade europeia. . . . . . . pág. 70 7. Garantia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 70 8. Declaração de conformidade . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 70 portuguÊs 9. Problemas e soluções. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pág. 71 MANUAL CÓDIGO 7770.037 Revisão 02.09 62 1. Informações de caracter geral • Na primeira parte deste manual de uso, foi explicado rapidamente o método para fazer o café expresso, os equipamentos modernos utilizados e a função do moinho-doseador neste processo delicado. 1.1 O café expresso O café expresso é preparado com um método especial, que permite obter uma bebida muito concentrada, com consistência de xarope e de sabor e aroma intensos. O método de preparação do café expresso consiste em extrair as substâncias contidas no café moído mediante o fluxo de água quente sob pressão (cerca de 9 bar) por um tempo que varia de 25 a 35 segundos; desta maneira, as substâncias solúveis (açúcares e proteínas) e insolúveis (gorduras e colóides) presentes no café são "arrastadas" para a chávena e formam o creme característico do verdadeiro café expresso. A preparação do café expresso é uma operação muito delicada; há diversos factores que influenciam o resultado desta operação: a conservação do café em grãos, o moinho-doseador e a moagem, a conservação do café moído, a máquina de café expresso, a variabilidade das condições climáticas, a atenção e a competência do operador responsável pela preparação do café. 1.2 A conservação do café em grãos As variedades de café presentes na natureza são duas: a qualidade "arábica" e a qualidade "robusta". Geralmente, o café torrado utilizado para produzir o café expresso contém uma mistura das duas variedades, adequadamente misturadas em porcentagens variáveis, que consideram as características organolépticas de cada um dos componentes. A mistura de café torrado deve ser conservada fechada hermeticamente dentro da sua embalagem. O café em grãos, após a torrefacção, contém no seu interior todas as substâncias e os aromas característicos da variedade ou da mistura; tais aromas se dispersam rapidamente quando os grãos de café entram em contacto com o ar, a luz e a humidade. 1.3 O moinho-doseador e a moagem O moinho-doseador é um aparelho que mói o café em grãos e faz a sua dosagem. Para obter um bom café expresso, são necessárias partículas de café moído que tenham um diâmetro variável de cerca de 1 mm, até ao pó inferior a 150 µm. O café em pó oferece uma superfície maior de contacto com a água e permite uma extracção superior das substâncias solúveis e insolúveis; variando a granulometria do café moído, poder-se-á modificar a resistência oferecida à passagem da água. Se o café moído for composto de grãos muito grossos, o café sai de maneira muito rápida, a água não consegue extrair completamente as qualidades do café moído e obtém-se um café expresso de cor clara, aquoso, sem o sabor e o aroma característicos do café. Quando o café moído for muito fino, ao contrário, o café expresso terá uma cor escura, ficará queimado e frio; será necessário mais tempo para obter o café e a água filtrará com dificuldade, pois o pó oferece uma resistência excessiva à sua passagem. O café expresso resultará sobreextraído. 1.4 A conservação do café moído O café moído é muito mais sensível que o café em grãos. A dispersão das substâncias aromáticas é muito rápida se for conservado em recipientes abertos e em ambientes húmidos. A moagem do café em grãos deve ser feita em pequenas quantidades e o café moído deve ser utilizado o quanto antes. A máquina de café expresso é o aparelho formado basicamente de uma caldeira e de uma série de permutadores, na qual activa-se o aquecimento da água mediante uma resistência eléctrica ou um queimador a gás. A água, que alcança uma temperatura elevada, atravessa o café moído que está no suporte do filtro e extrai os aromas. Quando, neste manual, falar-se-á de máquina de café expresso, faz-se referência a todos os modelos de "distribuição contínua" com grupo hidráulico e aqueles de pistão manual (de alavanca). Os moinhos-doseadores que La San Marco S.p.A. fabrica são aparelhos profissionais projectados e fabricados para serem utilizados juntamente com estes tipos de máquinas de café expresso. 1.6 Condições climáticas - Operador Para obter um bom café expresso, como já dito, é indispensável moer o café com uma certa granulometria. O café moído é muito higroscópico, ou seja, ele "sente" a humidade ambiental e é por este motivo que a moagem deve ser modificada ao variar as condições climáticas; um café moído com uma taxa de humidade elevada aumenta a resistência à passagem da água. Outros factores importantes para a preparação do café expresso são a quantidade e a prensagem do café moído dentro do suporte do filtro. Estes últimos factores (humidade, quantidade e granulometria do café moído, prensagem) devem ser considerados e avaliados pelo operador que fará o café expresso. Por estes motivos, o operador tem um papel fundamental durante a preparação do café expresso. 63 portuguÊs 1.5 A máquina de café expresso 2. Introdução 2.1 Como consultar o manual • O presente manual contém todas as informações necessárias para a instalação, partida, utilização e manutenção do moinho-doseador. • O pessoal responsável pelo uso normal e pela manutenção ordinária e o pessoal técnico responsável pela manutenção extraordinária e pela reparação devem ter lido com atenção e devem conhecer o conteúdo deste manual. • Este manual faz parte integrante da máquina, deve ser conservado durante toda a vida útil da máquina à qual se refere e deve ser entregue ao novo utente em caso de transferência da máquina. • O manual ou cópia do mesmo deve ficar sempre próximo da máquina para poder ser consultado pelo operador; deve ser conservado com cuidado, em lugar protegido contra o calor, humidade, poeira e agentes corrosivos. • O moinho-doseador La San Marco S.p.A. deve ser utilizado segundo as instruções do presente manual; todo uso impróprio ou diferente de tal aparelho exclui a garantia ou a responsabilidade do fabricante. 2.2 Advertências portuguÊs • O moinho-doseador foi projectado e fabricado para moer o café em grãos e para fazer a sua dosagem. Todo uso que não seja aquele especificado no presente manual deve ser considerado impróprio e não autorizado. O fabricante declina toda e qualquer responsabilidade por avarias derivantes do uso impróprio do aparelho. • O utente deve ser uma pessoa adulta e responsável, que deve seguir as normas de segurança vigentes no país em que for instalado o aparelho, e também deve seguir as normas ditadas pelo bom senso. Para um uso correcto e seguro da máquina, o operador deve observar as normas de prevenção contra acidentes e todo outro requisito de medicina e higiene do trabalho. • O uso do aparelho, a manutenção ordinária e a limpeza ficam reservadas somente ao pessoal responsável, delegado pelo cliente sob a sua responsabilidade. • Fica severamente proibido deixar a máquina funcionar com as protecções fixas e/ou móveis desmontadas ou com os dispositivos de segurança desactivados; fica severamente proibido retirar ou modificar os dispositivos de segurança. • Quando o moinho-doseador estiver a funcionar, não introduza no interior da tremonha ou do doseador objectos, tais como utensílios ou similares (chaves de parafuso, colheres, etc.). • Antes de fazer toda manutenção ordinária ou limpeza, desligue a ficha de alimentação eléctrica da tomada da rede, se possível, caso contrário, desligue o interruptor omnipolar antes da máquina. • Para a limpeza, evite utilizar produtos tais como álcool, benzina ou solventes em geral; utilize água ou solventes neutros. • Para a limpeza do corpo da máquina basta utilizar um pano húmido ou uma esponja; nunca utilize jactos de água. Para limpar as partes internas do doseador, do grupo de moagem e da tremonha, utilize uma escova. • As manutenções extraordinárias e reparações devem ser feitas pelo pessoal técnico especializado dos centros de assistência técnica La San Marco S.p.A. • Se o cabo de alimentação estiver danificado, o mesmo deve ser substituído pelo fabricante ou junto ao seu serviço de assistência técnica ou de qualquer forma com qualificação similar. • Em caso de defeitos ou ruptura de um componente do moinho-doseador, recorra ao centro de assistência autorizado e solicite que sejam utilizadas peças de reposição originais La San Marco S.p.A.; o uso de peças de reposição não originais causa a invalidação das certificações de conformidade que acompanham a máquina. • Fica severamente proibido fazer operações sem a autorização e cujas instruções não foram compreendidas; recorra ao fabricante para solicitar todas as informações, peças de reposição ou acessórios. • Em caso de desactivação e desmancho da máquina, recorra ao fornecedor ou às empresas autorizadas pelo município que se ocupam do tratamento dos resíduos sólidos urbanos. Não os abandone no ambiente! 64 3. Características técnicas 3.1 Características gerais dos diversos modelos Os moinhos-doseadores La San Marco são aparelhos profissionais para moer o café em grãos e para fazer a sua dosagem. La San Marco S.p.A. fabrica quatro modelos de moinhos-doseadores, que são: SM 92; SM 97; SM LK; SM TK. São compostos essencialmente de: • Um corpo 1 em alumínio envernizado.As dimensões, a forma e o volume são idênticos para todos os modelos, com excepção dos modelos SM TK e SM LK, cuja corpo standard possui uma base 2 que contém os componentes eléctricos e electrónicos. • Uma tremonha 4, em material plástico transparente, posicionada na parte superior do moinho-doseador. A tremonha 4,6 litros é fixada no moinho-doseador com um parafuso especial 8; é possível retirar a tremonha somente se for utilizada uma ferramenta. Dentro da tremonha há uma grelha de protecção 7, que impede o acesso dos membros superiores às lâminas. • Um motor eléctrico no qual é ligado o grupo de moagem. No modelo de moinho-doseador SM TK, ao motor eléctrico é ligado um redutor epicicloidal e, então, o grupo de moagem. • Um grupo de moagem. O modelo SM 92 e o modelo SM 97 são equipados com um grupo de moagem de lâminas chatas de 64 mm de diâmetro e de 84 mm respectivamente. O modelo SM LK possui um grupo de moagem com uma lâmina cónica e duas chatas, enquanto o modelo SM TK possui um grupo de moagem de lâminas cónicas. • Um disco de regulação da moagem 10 com o botão de desbloqueio 9. Na parte superior do disco encontram- se as indicações para a regulação da moagem. Para modificar a granulometria do café moído, é necessário girar o disco no sentido horário ou anti-horário. • Um doseador 11 que permite dosear o café moído; possui um campo de regulação que varia de 5 a 9 gramas ou, quando programado, para doses maiores, de 6 a 10 gramas. A dose do café moído pode ser regulada mediante o regulador 13, da parte interna do doseador. A distribuição do café moído é feita a puxar a alavanca 15. O calcador 14, disponível nas versões cilíndrica e cónica, permite prensar o café moído dentro do suporte do filtro. • Uma forquilha 16 de apoio para o suporte do filtro. • Uma central electrónica que controla o arranque e a paragem da moagem. Programando a central electrónica é possível regular o tempo de moagem e também ligar o moinho-doseador após o número desejado de retiradas de café moído. • um interruptor geral 3 on/off com LED verde. 3.2 Características técnicas modelo velocidade potÊncia do motor do motor (rpm) (W) potÊncia absorvida (W) tipo de lÂmina capacidade dimensÃo velocidade pot. de moagem das lÂminas das lÂminas absorvida (kg/h) Ø (mm) (rpm) dB(A) Peso (Kg) 1350 220 350 CHATAS 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92A 1350 220 350 CHATAS 8,5 64 1350 72 13,8 SM 92T 1350 220 350 CHATAS 8,5 64 1350 72 13,8 SM 97 880 245 460 CHATAS 13 84 880 69 13,8 SM 97A 880 245 460 CHATAS 13 84 880 69 13,8 SM LK 660 200 440 MISTAS 13 / 660 73 18,6 SM TK 1350 373 650 CÓNICAS 18 / 400 68 17 portuguÊs SM 92 Os modelos de moinhos-doseadores La San Marco S.p.A. são preparados • 110 V-1~ 60 Hz (disponível somente para os modelos SM 92 / SM 97) • 230 V-1~ 50 Hz • 230 / 400 V-3N~ 50 Hz • 240 V-1 ~ 50 Hz As dimensões externas da embalagem são: 641 x 467 x 293 mm. 65 3.3 Desenho 5 7 4 9 10 12 6 8 13 11 1 15 14 3 16 17 2 18 portuguÊs LEGENDA 1 CORPO EM ALUMÍNIO 2 BASE PARA O CORPO 3 INTERRUPTOR GERAL 4 TREMONHA 5 TAMPA DA TREMONHA 6 FECHO PARA TREMONHA 7 GRELHA DE PROTECÇÃO DAS LÂMINAS 8 PARAFUSO ESPECIAL DE BLOQUEIO DA TREMONHA 9 BOTÃO DE DESBLOQUEIO DO DISCO 10 DISCO DE REGULAÇÃO DA MOAGEM 11 DOSEADOR 12 TAMPA DO DOSEADOR 13 REGULADOR DA DOSE 14 CALCADOR 15 ALAVANCA PARA AS DOSES DE CAFÉ MOÍDO 16 FORQUILHA PARA SUPORTE DO FILTRO 17 BANDEJA DE RECOLHER CAFÉ 18 PÉ DE BORRACHA 66 4. Instalaçao 4.1 Advertências A instalação deve ser feita por um técnico qualificado e autorizado de La San Marco S.p.A. • moinho-doseador é entregue aos clientes numa embalagem especial de papelão e poliestireno. A embalagem contém: o moinho-doseador, os seus acessórios, o manual de uso e a declaração de conformidade. Após ter aberto a embalagem, certifique-se de que o moinho-doseador e os seus componentes estejam íntegros; se houver dúvida, não utilize o aparelho e recorra a pessoal qualificado e autorizado dos centros de assistência técnica La San Marco S.p.A. A embalagem deve ser tratada pelos centros de recolha dos resíduos, segundo as leis vigentes no país onde a máquina será instalada. Não liberte no ambiente. Os componentes da embalagem (cartão, poliestireno, grampos metálicos, etc.) podem ser uma fonte de perigo. Não deixe ao alcance das crianças! • moinho-doseador deve ser colocado numa superfície perfeitamente horizontal, suficientemente sólida para servir de suporte, estável e seca. 4.2 Ligação eléctrica Instruções para a ligação eléctrica correcta do moinho-doseador: • Antes de fazer a ligação do aparelho com a rede eléctrica, certifique-se de que os dados da placa do moinho-doseador correspondam àqueles da instalação eléctrica; a placa encontra-se sob a bandeja de recolher o pó. • A ligação deve ser feita em conformidade com as disposições do país de instalação. • A instalação eléctrica feita pelo cliente deve respeitar as normas vigentes; a tomada de corrente deve ser dotada de uma ligação à terra eficiente. La San Marco S.p.A. declina toda e qualquer responsabilidade se tais prescrições legais não forem respeitadas. Uma instalação irregular pode causar danos a pessoas ou coisas, pelos quais o fabricante não pode ser considerado responsável. • Se for necessário utilizar adaptadores, tomadas múltiplas e extensões, é preciso utilizar somente produtos em conformidade com as normas de segurança vigentes. • Para evitar o sobreaquecimento do cabo de alimentação, recomenda-se desenrolá-lo completamente. • Os moinhos-doseadores monofásicos são dotados de um cabo de alimentação de três condutores com ficha para a ligação eléctrica com a tomada de rede. • Para a ligação eléctrica dos modelos trifásicos, é necessário instalar um interruptor geral omnipolar antes da instalação de alimentação eléctrica, o qual deve ser dimensionado segundo as características eléctricas (potência e tensão) transcritas na placa do aparelho. O interruptor omnipolar deve-se desligar da rede com uma abertura dos contactos de pelo menos 3 milímetros. • Os moinhos-doseadores trifásicos são dotados de um cabo de alimentação de cinco condutores; a ligação dos modelos trifásicos deve ser feita da seguinte maneira: ligação em estrela para a tensão 400V-3N~ e ligação em triângulo para os modelos com alimentação 230V-3~. Ligação com a tomada de alimentação eléctrica Ligação com a placa de terminais no interior do aparelho 2 L3 400V-3N~ 4 6 L2 1 L1 3 N GI BL BI NE VE MA GI/VE L3 230V-3~ 1 2 3 4 5 6 L2 L1 N GI/VE GI BL BI NE VE MA 5 legenda: L3 = castanho L2 = preto L1 = preto N = neutro (azul) GI/VE = terra 1 = amarelo 2 = azul 3 = branco 4 = preto 5 = verde 6 = castanho • Ao terminar de fazer a ligação eléctrica, certifique-se de que o sentido de rotação do motor seja horário (a olhar o aparelho pela parte superior); se o sentido for anti-horário, inverta duas fases de alimentação. • Se for feita uma transformação de 400V-3N~ para 230V-3~ ou vice-versa, utilize as etiquetas adesivas entregues com o aparelho, para actualizar os dados da etiqueta colada na extremidade do cabo de alimentação. 67 portuguÊs Tensão 4.3 Programaçao do tempo de moagem A central electrónica regula o tempo de moagem e também acciona o moinho-doseador após um certo número de retiradas de café moído; é programada pelo fabricante segundo os valores preestabelecidos (q.v. tabela). O moinho-doseador, ligado com o botão 3, fica activo e pára ao terminar extracções tempo de modelo de café o tempo de moagem programado ou ao intervir o microinterruptor do moagem moído “transvasamento” que zera o temporizador. O aparelho liga-se após um certo número de retiradas de café moído, segundo os impulsos da sm 92-92A 80 s 12 alavanca 15 e pára ao terminar o tempo de moagem programado ou, como já dito, após a intervenção do microinterruptor do “transvasamento”. SM 97-97A 80 s 12 O instalador pode modificar as programações da central electrónica se SM LK 80 s 12 o utilizador do aparelho solicitar parâmetros diferentes daqueles préprogramados pelo fabricante. Instruções para uma regulação correcta SM TK 50 s 18 do tempo de moagem: • Desligue a alimentação eléctrica! • Coloque o moinho-doseador sobre um lado e retirar o fundo. A unidade electrónica, que regula o tempo de moagem, encontra-se dentro do moinho-doseador. • Estabeleça, de acordo com o utilizador do aparelho, o tempo de moagem e o número de impulsos para o arranque/paragem da moagem. • Para programar os parâmetros definidos, regule os dip switches na parte interna da unidade electrónica (q.v. figura). Os dip switches 1 e 2 regulam o tempo de moagem; pode-se programar um tempo de moagem variável de 30 a 120 segundos. Os dip switches 3 e 4 regulam os impulsos dados pela alavanca para as doses de café; é possível fazer com que o moinho-doseador active-se após 6, 12, 18 ou 24 extracções. configuração dip sw dip sw1 dip sw2 tempo Off Off 30 s ON OF On Off 50 s Off On 80 s extracções OF Off Off 6 OF On Off 12 Off On 18 On On 24 ON ON OF dip sw4 ON ON OF dip sw3 ON ON OF configuração dip sw OF ON On On 120 s OF portuguÊs 4.4 Regulação da moagem Instruções para uma regulação correcta: • Encher a tremonha 4 com o café em grãos e abrir o fecho 6. • Ligar o moinho-doseador mediante o botão 3; moer uma pequena quantidade de café e desligar o aparelho mediante o botão 3. • Controlar a granulometria do café moído. Fazer um ou mais cafés e verificar como o café escorre para a chávena (a distribuição “ideal” é feita com 6÷8 gramas de café moído por chávena com um tempo de 25÷35 segundos). Podem ocorrer três casos: a) O café escorre para a chávena lentamente: o café foi moído muito fino (deve ser mais grosso). A regulação da granulosidade é feita carregando no botão de desbloqueio 9 e girando o disco de regulação 10 no sentido horário. b) O café escorre para a chávena rapidamente: o café foi moído muito grosso (deve ser mais fino). A regulação da granulosidade é feita carregando no botão de desbloqueio 9 e girando o disco de regulação 10 no sentido anti-horário. c) O café escorre para a chávena de maneira correcta. 4.5 Substituição das lâminas Ao substituir as lâminas, deve-se recordar de que o disco de regulação deve estar posicionado de modo que o parafuso de bloqueio da tremonha (1) não interfira com o perno de paragem das lâminas (2). O método correcto para substituir as lâminas é o seguinte: 68 1. Soltar completamente o parafuso de bloqueio da tremonha e retirar esta última. 2. Soltar os três parafusos sem cabeça M5x12 que se encontram no disco de suporte da lâmina e retirar o disco de regulagem. 3. Soltar o suporte da lâmina superior e retirá-lo da sua sede. 4. Substituir as lâminas e centrar a lâmina inferior em relação aos três dentes raspadores (a distância de tais dentes é de 0.9 mm, para centrar a lâmina recomenda-se utilizar um calibrador de folga). 5. Limpar muito bem as sedes das lâminas e o filete do suporte da lâmina superior. 6. Fixar o suporte da lâmina superior até que esta última fique rente àquela inferior; tal operação deve ser feita com o moinho-doseador em rotação a fim de localizar com exactidão o ponto no qual as duas lâminas começam a entrar em contacto. 1 2 Abb. 1 - Montagem correcta 2 1 Abb. 2 - Montagem incorrecta 7. Por fim, colocar o disco de regulação prestando atenção para que o parafuso de bloqueio da tremonha se encontre, no sentido anti-horário, antes do perno de paragem das lâminas, conforme ilustrado na figura 1. Na fig. 2 ilustra-se o posicionamento incorrecto do disco de regulação: o parafuso de bloqueio da tremonha (1) encontra-se depois do perno de paragem das lâminas (2). É muito importante notar que neste caso o parafuso de bloqueio da tremonha não permitirá superar o perno de paragem das lâminas durante a abertura das mesmas e, estando as lâminas já em contacto, vai ser impossível alcançar a granulometria correcta de moagem e o café não saíra pelo bico ou sairá em gotas. 4.6 Regulação da dose do café moído Instruções para uma regulação correcta da dose (gramatura) do café moído: • A regulação da dose é feita mediante o regulador 13 da parte interna do doseador 11. • Para diminuir a dose, retirar a tampa do doseador e girar o regulador no sentido horário; para aumentar a dose, girar o botão no sentido anti-horário. • Recomenda-se retirar dez doses de café moído e de as pesar com uma balança electrónica; a dose média deve ser de aproximadamente 7 gramas (dose aconselhada). 5. Instruções para o funcionamento Instruções para uma utilização correcta do aparelho: • Encha a tremonha 4 com o café em grãos e abrir o fecho 6. • mod. Temporizador SM92T: ligue a moagem girando o temporizador no sentido horário; a moagem pára ao terminar o tempo programado. Recoloque manualmente o temporizador em "zero" se deseja interromper antes a moagem. • mod. Manual com temporizador automático SM92A - SM97A - SMLK - SMTK: ligue o moinho-doseador mediante o interruptor geral 3; dentro do botão, acende-se o LED de cor verde (para indicar que o aparelho está ligado). A unidade electrónica interrompe a moagem ao terminar o tempo programado; a moagem pode ser interrompida a qualquer momento colocando o interruptor geral 3 na posição "zero". O reinício do motor em função do número de retiradas de café moído é programável e pode ser efectuado depois de 6, 12, 18 ou 24 retiradas. • Modelo Manual SM92 - SM97: mesmas características da versão automática com excepção da função de paragem da moagem devido a “excessivamente cheio” e reinício do motor em função do número de retiradas de café moído. 69 portuguÊs 5.1 Utilização do moinho-doseador • Para retirar o café moído pelo doseador 11 utiliza-se a alavanca 15. • Coloque o suporte do filtro na forquilha 16 e puxar a alavanca (na direcção do operador) para retirar uma dose de café moído; cada movimento completo da alavanca corresponde à retirada de uma dose. • Pressione o café moído utilizando o calcador 14; coloque o suporte do filtro no grupo de distribuição da máquina de café expresso e accione a distribuição de café. 5.2 Conselhos práticos para o operador • Conserve o café em grãos dentro de recipientes herméticos em ambiente seco e em temperatura ambiente. • Nunca deixe grandes quantidades de café moído dentro do doseador por longos períodos (por exemplo: durante o dia de repouso). • Verifique periodicamente a granulosidade do café moído e a sua dosagem, e lembre-se de que as condições atmosféricas (humidade ambiental) influem notavelmente na preparação do café expresso. Aumente a granulosidade do café moído quando aumenta a humidade ambiental e diminua-a quando a humidade abaixar. • Mandar controlar periodicamente, por técnico autorizado, o desgaste das lâminas, e lembrar-se de que as lâminas chata não podem tratar mais de 600÷1200 kg. Lembrar-se de que a substituição se refere a ambas as lâminas, ou seja, aquela fixa e aquela móvel, pois uma substituição parcial causaria certamente um funcionamento irregular do moinho-doseador. A substituição deve ser feita por pessoal autorizado da assistência técnica. • Limpe periodicamente o moinho-doseador e os seus componentes, principalmente a tremonha e o doseador. • Em caso de parada prolongada (férias, trabalho de temporada, etc.), esvazie completamente a tremonha e o doseador, limpe com atenção todas as partes do moinho-doseador. 6. Informação aos utentes da comunidade europeia Nos termos da Directiva Europeia 2002/96/CE sobre os lixos eléctricos (WEEE) comunicase aos utentes da comunidade europeia quanto a seguir. O símbolo do caixote de lixo barrado contido no aparelho ou na sua embalagem indica que o produto no fim da própria vida útil deve ser recolhido separadamente dos outros lixos. A recolha diferenciada apropriada para o encaminhamento sucessivo do aparelho desactivado à reciclagem, ao tratamento e à eliminação compatível com o ambiente, contribui para evitar possíveis efeitos negativos no ambiente e na saúde e favorece a reutilização e/ou a reciclagem dos materiais com os quais o aparelho é composto. De acordo com a Directiva Europeia 2002/96/CE a eliminação abusiva do produto, por parte do detentor, implica na aplicação das penalidades previstas pela norma local vigente. portuguÊs 7. Garantia A garantia decai se: • não forem respeitadas as instruções do presente manual; • as operações de manutenção extraordinária e reparação forem feitas por pessoa não autorizada; • o aparelho for utilizado de maneira diferente daquela prevista pelo manual de uso; • os componentes originais forem substituídos por peças de fabrico diferentes; • a garantia não é aplicada a danos provocados por descuido, uso e instalação irregulares e não em conformidade com o quanto prescrito pelo presente manual, uso incorrecto, tratamento indevido, raios e fenómenos atmosféricos, sobretemperatura e sobretensão, alimentação eléctrica insuficiente ou irregular. 70 8. Declaração de conformidade O fabricante_ La San Marco S.p.A. 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Itália – Via Padre e Figlio Venuti, 10 telefone (+39) 0481 967111 – fax (+39) 0481 960166 – http://www.lasanmarco.com declara sob a própria responsabilidade que a máquina de café expresso descrita neste manual e identificada pelos dados da placa aplicada no aparelho, é conforme às directivas: 98/37/CE, 2006/95/CE, 2004/108/CE, Regulamento (CE) n° 1935/2004. Para a verificação da conformidade a tais directivas foram aplicadas as normas harmonizadas: EN 12100-1, EN 12100-2, EN 60335-1, EN 60335-2-64 Gradisca d’Isonzo, Fevereiro 2009 Administrador delegado Eng. Roberto Marri 9. Problemas e soluções Antes de recorrer à assistência técnica, faça os controlos enumerados abaixo: defeito causa soluÇÃo 1. O café sai rapidamente do bico de distribuição; o creme do café na chávena é claro. a) moagem muito grossa. b) prensagem fraca. c) dose insuficiente. a) diminua a granulometria. b) aumente a prensagem. c) aumente a dose. 2. O café sai lentamente (em gotas) do bico de distribuição; o creme do café na chávena é escuro. a) moagem muito fina. b) prensagem forte. c) dose elevada. a) aumente a granulometria. b) reduza a prensagem. c) diminua a dose. 3. Presença de pó de café na chávena. a) moagem muito fina. b) lâminas desgastadas. a) aumente a granulometria. b) substitua as lâminas. portuguÊs Se não for possível solucionar o problema no modo descrito, ou se ocorrer um outro defeito que não se encontre entre aqueles enumerados, recorra ao centro de assistência técnica autorizado La San Marco S.p.A. La San Marco S.p.A. reserva-se o direito de efectuar modificações técnicas nos aparelho, se considerar necessário, sem aviso prévio. 71 72 portuguÊs e§§∏¡i∫a ¢o™Imetpiko™ my§o™ kaºe sm 92-97-LK-TK ¶∂ƒπ∂Ã√ª∂¡∞ 1. °∂¡π∫∂™ ¶∞ƒ∞∆∏ƒ∏™∂π™ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 75 75 75 75 75 75 2. ∂ÈÛ∙Á̂ÁË. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 76 76 3. ∆∂áπ∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 77 77 78 4. ∆√¶√£∂∆∏™∏. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 79 79 80 81 81 5. √¢∏°π∂™ §∂π∆√Àƒ°π∞™. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81 81 82 82 6. ¶§∏ƒ√º√ƒπ∂™ °π∞ ∆√À™ Ã∏™∆∂™ ∆∏™ ∂Àƒø¶∞´∫∏™ ∫√π¡√∆∏∆∞™. . . 82 7. ∂°°À∏™∏. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 8. ¢∏§ø™∏ ™Àªª√ƒºø™∏™. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 9. ¶ÚÔ‚Ï‹Ì∙Ù∙ Î∙È Ï‡ÛÂÈ̃. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 e§§∏¡i∫a 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 √ ∫∞º∂™ ∂™¶ƒ∂™√ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ∏ ¢π∞∆∏ƒ∏™∏ ∆ø¡ ∫√∫∫ø¡ ∆√À ∫∞º∂ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . √ ¢√™πª∂∆ƒπ∫√™ ªÀ§√™ ∫∞π ∆√ ∞§∂™ª∞ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ∏ ¢π∞∆∏ƒ∏™∏ ∆√À ∞§∂™ª∂¡√À ∫∞º∂ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ∏ ª∏Ã∞¡∏ ∆√À ∫∞º∂ ∂™¶ƒ∂™√ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ∫§πª∞∆π∫∂™ ™À¡£∏∫∂™ - Ã∂πƒπ™∆∏™ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.1 ∞¡∞°¡ø™∏ ∆√À ∂°Ã∂πƒπ¢π√À . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.2 ¶ƒ√∂π¢√¶√π∏™∂π™ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.1 °∂¡π∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ ∆ø¡ ¢π∞º√ƒø¡ ª√¡∆∂§ø¡ . . . . . . . . . . . . . . . 3.2 ∆∂áπ∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.2 °∂¡π∫√ ™Ã∂¢π√ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 ¶ƒ√∂π¢√¶√π∏™∂π™ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ∏§∂∫∆ƒπ∫∏ ™À¡¢∂™∏ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ¶ƒ√°ƒ∞ªª∞∆π™ª√™ ∆∏™ Ã√¡π∫∏™ ¢π∞ƒ∫∂π∞™ ∆∏™ ∞§∂™∏™. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ƒÀ£ªπ™∏ ∆∏™ ∞§∂™∏™ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ƒÀ£ªπ™∏ ∆∏™ ¢√™∏™ ∆√À ∞§∂™ª∂¡√À ∫∞º∂ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.1 Ã∏™∏ ∆√À ¢√™πª∂∆ƒπ∫√À ªÀ§√À . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.2 ¶ƒ∞∫∆π∫∂™ √¢∏°π∂™ °π∞ ∆√ Ã∂πƒπ™∆∏ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.3 ™YMBOY§E™ °IA THN E¶I§Y™H TYXON ¶POB§HMATøN . . . . . . . . . . . . . . Kø¢IKO™ E°XEIPI¢IOY: 7770.037 AÓ∙ıÂÒÚËÛË: 02/09 74 1. °∂¡π∫∂™ ¶∞ƒ∞∆∏ƒ∏™∂π™ • ™ÙÔ ÚÒÙÔ Ì¤ÚỖ ∙˘ÙÔ‡ ÙÔ˘ ÂÁˉÂÈÚȉ›Ô˘ Á›ÓÂÙ∙È Ì›∙ Û‡ÓÙÔÌË ÂÚÈÁÚ∙Ê‹ ÙÔ˘ ̂̃ ∙Ú∙Û΢¿˙ÂÙ∙È Ô Î∙ʤ̃ ÂÛÚ¤ÛÔ, Ù̂Ó Û‡ÁˉÚÔÓ̂Ó ÌËˉ∙ÓÒÓ Ô˘ ˉÚËÛÈÌÔÔÈÔ‡ÓÙ∙È Î∙È ÂÍËÁ›Ù∙È Ë ˉÚËÛÈÌÙËÙ∙ ÙÔ˘ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ‡ ̇ÏÔ˘ ¿ÏÂÛË̃ ÙÔ˘ Î∙ʤ Û’ ∙˘Ù‹ ÙË ÏÂÙ‹ ‰È∙‰ÈÎ∙Û›∙. 1.1 √ ∫∞º∂™ ∂™¶ƒ∂™√ √ Î∙ʤ̃ ÂÛÚ¤ÛÔ ∙Ú∙Û΢¿˙ÂÙ∙È Ì ̛∙ ÂȉÈ΋ ̤ıÔ‰Ô ‰È‹ıËÛË̃, Ô˘ Û∙Ó ∙ÔÙ¤ÏÂÛÌ∙ Ì∙̃ ‰›ÓÂÈ ¤Ó∙ ȉÈ∙›ÙÂÚ∙ Û˘Ì˘ÎÓ̤̂ÓÔ Î∙È ∙ˉ‡Ú¢ÛÙÔ ÚÊËÌ∙, Ì ¤ÓÙÔÓË Á‡ÛË Î∙È ¿Ú̂Ì∙. ∏ ̤ıÔ‰Ỗ ÙË̃ ∙Ú∙Û΢‹̃ ÙÔ˘ Î∙ʤ ÂÛÚ¤ÛÔ ‚∙Û›˙ÂÙ∙È ÛÙË ‰È∙‰ÈÎ∙Û›∙ ÙË̃ ‰È‹ıËÛË̃ Ù̂Ó Ô˘ÛÈÒÓ Ô˘ ÂÚȤˉÂÈ Ô ∙ÏÂṲ̂ÓỖ Î∙ʤ̃ ̤Û̂ ÙË̃ ‰È¤Ï¢ÛË̃ ÙÔ˘ ˙ÂÛÙÔ‡ ÓÂÚÔ‡ ˘ ›ÂÛË (ÂÚ›Ô˘ 9 bar), ÁÈ∙ ¤Ó∙ ˉÚÔÓÈÎ ‰È¿ÛÙËÌ∙ ∙ 25 ¤̂̃ 35 ‰Â˘ÙÂÚÏÂÙ∙. ªÂ ∙˘Ù ÙÔÓ ÙÚÔ ÔÈ ‰È∙Ï˘Ù¤̃ (Û¿Îˉ∙Ú∙ Î∙È Ú̂ÙÂʺÓẪ) Î∙È ∙‰È¿Ï˘ÙẪ Ô˘Û›Ẫ (Ï›Ë Î∙È ÎÔÏÏÔÂȉ‹) Ô˘ ÂÚȤˉÔÓÙ∙È ÛÙÔÓ Î∙ʤ “∙Ú∙Û‡ÚÔÓÙ∙È” ̤Û∙ ÛÙÔ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ, ÛˉËÌ∙Ù›˙ÔÓÙ∙̃ ÙËÓ ˉ∙Ú∙ÎÙËÚÈÛÙÈ΋ ÎÚ¤Ì∙ (Î∙˚Ì¿ÎÈ) ÙÔ˘ Ú∙ÁÌ∙ÙÈÎÔ‡ ÂÛÚ¤ÛÔ. ∏ ∙Ú∙Û΢‹ ÙÔ˘ Î∙ʤ ›Ó∙È Ì›∙ Ôχ ÏÂÙ‹ ‰È∙‰ÈÎ∙Û›∙. À¿ÚˉÔ˘Ó ÔÏϤ̃ ∙Ú¿ÌÂÙÚÔÈ Ô˘ Û˘Ì‚¿ÏÏÔ˘Ó ÛÙËÓ ÂÈÙ˘ˉ›∙ ÙÔ˘ ∙Ú∙Û΢∙˙ÌÂÓÔ˘ Î∙ʤ: Ë ‰È∙Ù‹ÚËÛË Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó ÙÔ˘ Î∙ʤ, Ô Ì‡ÏỖ Î∙È Ë ¿ÏÂÛË, Ë ‰È∙Ù‹ÚËÛË ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ, Ë ÌËˉ∙Ó‹ ÙÔ˘ Î∙ʤ, ÔÈ ÎÏÈÌ∙ÙÈΤ̃ Û˘Óı‹ÎẪ, Ë ÂÈ̤ÏÂÈ∙ Î∙È Ë ‰ÂÍÈÔÙÂˉÓ›∙ ÙÔ˘ ˉÂÈÚÈÛÙ‹ ÙË̃ ÌËˉ∙Ó‹̃. 1.2 ∏ ¢π∞∆∏ƒ∏™∏ ∆ø¡ ∫√∫∫ø¡ ∆√À ∫∞º∂ ™ÙËÓ Ê‡ÛË ˘¿ÚˉÔ˘Ó ‰‡Ô ÔÈÎÈÏ›Ẫ Î∙ʤ: Ô “∙Ú∙‚ÈÎ̃” Î∙È “∙ÓıÂÎÙÈÎ̃” Î∙ʤ̃. ™˘Ó‹ı̂̃, Ô Î∙‚Ô˘ÚÓÙÈṲ̂ÓỖ Î∙ʤ̃ Ô˘ ˉÚËÛÈÌÔÔÈ›Ù∙È ÁÈ∙ ÙËÓ ∙Ú∙Û΢‹ ÙÔ˘ Î∙ʤ ›Ó∙È ¤Ó∙ Ì›ÁÌ∙ Ù̂Ó ‰‡Ô ∙˘ÙÒÓ ÔÈÎÈÏÈÒÓ, Ì ‰È¿ÊÔÚẪ ÔÛÔÛÙÈ∙›Ẫ ∙Ó∙ÏÔÁ›Ẫ. °È∙ ÙÔÓ Î∙ıÔÚÈÛÌ ∙˘ÙÒÓ Ù̂Ó ∙Ó∙ÏÔÁÈÒÓ Ï∙Ì‚¿ÓÔÓÙ∙È ˘„Ë Ù∙ ÔÚÁ∙ÓÔÏËÙÈο ˉ∙Ú∙ÎÙËÚÈÛÙÈο Ù̂Ó ÂÈ̤ÚÔ˘̃ ÔÈÎÈÏÈÒÓ. ∆Ô Ì›ÁÌ∙ ÙÔ˘ Î∙‚Ô˘ÚÓÙÈṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ Ú¤ÂÈ Ó∙ Û˘ÓÙËÚ›Ù∙È Ì¤Û∙ ÛÙË Û˘Û΢∙Û›∙ ÙÔ˘, Ô˘ Ú¤ÂÈ Ó∙ ›Ó∙È ÂÚÌËÙÈο ÎÏÂÈÛÙ‹. √È ÎÎÎÔÈ ÙÔ˘ Î∙ʤ, ÌÂÙ¿ ÙÔ Î∙‚Ô‡ÚÓÙÈÛÌ∙, ÂÚȤˉÔ˘Ó Ì¤Û∙ ÙÔ˘̃ ÏẪ ÙÈ̃ Ô˘Û›Ẫ Î∙È Ï∙ Ù∙ ˉ∙Ú∙ÎÙËÚÈÛÙÈο ∙ÚÒÌ∙Ù∙ ÙË̃ ÔÈÎÈÏ›∙̃ ‹ ÙÔ˘ Ì›ÁÌ∙ÙỖ. T∙ ∙ÚÒÌ∙Ù∙ ‰È∙ˉ¤ÔÓÙ∙È Ôχ ‡ÎÔÏ∙ Ù∙Ó ÔÈ ÎÎÎÔÈ ÙÔ˘ Î∙ʤ ¤ÚˉÔÓÙ∙È Û’ Â∙Ê‹ Ì ÙÔÓ ∙¤Ú∙, ÙÔ Ê̂̃ Î∙È ÙËÓ ˘ÁÚ∙Û›∙. 1.3 √ ¢√™πª∂∆ƒπ∫√™ ªÀ§√™ ∫∞π ∆√ ∞§∂™ª∞ √ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎ̃ ̇ÏỖ ›Ó∙È Ì›∙ Û˘Û΢‹ Ô˘ ∙ϤıÂÈ ÙÔ˘̃ ÎÎÎÔ˘̃ ÙÔ˘ Î∙ʤ Î∙È ÌÂÙÚ¿ÂÈ ÙÈ̃ Û̂ÛÙ¤̃ ‰ÛÂÈ̃. °È∙ Ó∙ ÊÙÈ¿ÍÂÙ ¤Ó∙Ó Î∙Ï Î∙ʤ ÂÛÚ¤ÛÔ, Ë ‰È¿ÌÂÙÚỖ Ù̂Ó ÙÚÈÌÌ¿Ù̂Ó (ÌÔÚ›̂Ó) ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ Ú¤ÂÈ Ó∙ ΢Ì∙›ÓÂÙ∙È ÌÂÙ∙͇ ÂÚ›Ô˘ 1 ˉÈÏ. ¤̂̃ Î∙È 150 ÌÈÎÚÔˉÈÏÈÔÛÙÒÓ (ÛÎÓË). √ ∙ÏÂṲ̂ÓỖ Î∙ʤ̃ ÚÔÛʤÚÂÈ ÌÂÁ∙χÙÂÚË ÂÈÊ¿ÓÂÈ∙ Â∙Ê‹̃ ÛÙÔ ÓÂÚ, ÂÈÙÚ¤ÔÓÙ∙̃ ÙË ‰È‹ıËÛË Û ÌÂÁ∙χÙÂÚÔ ‚∙ıÌ Ù̂Ó ‰È∙Ï˘ÙÒÓ Î∙È ∙‰È¿Ï˘Ù̂Ó Ô˘ÛÈÒÓ. ªÂÙ∙‚¿ÏÏÔÓÙ∙̃ ÙÔ Ì¤ÁÂıỖ Ù̂Ó ÙÚÈÌÌ¿Ù̂Ó (ÌÔÚ›̂Ó) ÙÔ˘ Î∙ʤ, ∙ÏÏ¿˙ÂÈ Î∙È Ë ∙ÓÙ›ÛÙ∙Û‹ ÙÔ˘ ÛÙÔ ¤Ú∙ÛÌ∙ ÙÔ˘ ÓÂÚÔ‡. ∞Ó Ô ∙ÏÂṲ̂ÓỖ Î∙ʤ̃ ∙ÔÙÂÏ›Ù∙È ∙ Ôχ ˉÔÓÙÚÔ‡̃ ÎÎÎÔ˘̃, ÙÔ ÓÂÚ ÂÚÓ¿ ∙ ̤Û∙ Ôχ ‡ÎÔÏ∙ Î∙È ÁÚ‹ÁÔÚ∙ Î∙È ‰ÂÓ ÚÔÏ∙‚∙›ÓÂÈ Ó∙ Û˘Ì∙Ú∙Û‡ÚÂÈ ÏẪ ÙÈ̃ ÔÈÔÙÈΤ̃ Ô˘Û›Ẫ. ∫∙Ù¿ Û˘Ó¤ÂÈ∙, Ô Î∙ʤ̃ Ô˘ ∙›ÚÓÔ˘Ì ¤ˉÂÈ ∙ÓÔÈˉÙ ˉÚÒÌ∙, ›Ó∙È ÓÂÚÔ˘Ï̃ Î∙È ˉ̂Ú›̃ ÙÔ ˉ∙Ú∙ÎÙËÚÈÛÙÈÎ ¿Ú̂Ì∙ Î∙È ÙË ÁÓ̂ÛÙ‹ Á‡ÛË. ŸÙ∙Ó Ì̂̃ Ô ∙ÏÂṲ̂ÓỖ Î∙ʤ̃ ›Ó∙È Ôχ ÏÂÙÔÎÔÌ̤ÓỖ, Ô Î∙ʤ̃ ÂÛÚ¤ÛÔ ¤ˉÂÈ ÛÎÔ‡ÚÔ ˉÚÒÌ∙, Ì Á‡ÛË Î∙Ì̤ÓÔ˘ Î∙È Â›Ó∙È ÎÚ‡Ỗ. ∂ÎÙ̃ ∙˘ÙÔ‡, Ô ˉÚÓỖ ÙË̃ ÚÔ‹̃ ÙÔ˘ Î∙ʤ ›Ó∙È Ôχ ÌÂÁ¿ÏỖ Î∙È ÙÔ ÓÂÚ ‰È∙ÂÚÓ¿ÂÈ ∙ ÙÔ Ê›ÏÙÚÔ Ì ‰˘ÛÎÔÏ›∙, ÂÂȉ‹ Ë ÛÎÓË ÚÔ‚¿ÏÏÂÈ ÌÂÁ¿ÏË ∙ÓÙ›ÛÙ∙ÛË ÛÙÔ ¤Ú∙ÛÌ∙ ÙÔ˘ ÓÂÚÔ‡. ™ÙËÓ ÂÚ›Ù̂ÛË ∙˘Ù‹, Á›ÓÂÙ∙È ˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋ ‰È‹ıËÛË ÙÔ˘ Î∙ʤ. 1.4 ∏ ¢π∞∆∏ƒ∏™∏ ∆√À ∞§∂™ª∂¡√À ∫∞º∂ √ Î∙ʤ̃ ›Ó∙È Ôχ ÈÔ Â˘∙›ÛıËÙỖ Ù∙Ó Â›Ó∙È ∙ÏÂṲ̂ÓỖ ∙ ÙÈ Â›Ó∙È Ù∙Ó Â›Ó∙È Û ÎÎÎÔ˘̃. ∞Ó Ô Î∙ʤ̃ ‰È∙ÙËÚ›Ù∙È Û ∙ÓÔÈˉÙ¿ ‰Ôˉ›∙ ‹ Û ˘ÁÚ ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓ, Ë ‰È¿ˉ˘ÛË Ù̂Ó ∙Ú̂Ì∙ÙÈÎÒÓ Ô˘ÛÈÒÓ Â›Ó∙È Ôχ ÁÚ‹ÁÔÚË. ∏ ¿ÏÂÛË Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó ÙÔ˘ Î∙ʤ, Ú¤ÂÈ Ó∙ Á›ÓÂÙ∙È Û ÌÈÎÚ¤̃ ÔÛÙËÙẪ Î∙È Ô ∙ÏÂṲ̂ÓỖ Î∙ʤ̃ Ú¤ÂÈ Ó∙ Î∙Ù∙Ó∙ÏÒÓÂÙ∙È ÛÔ ÙÔ ‰˘Ó∙Ù ÈÔ Û‡ÓÙÔÌ∙. 1.5 ∏ ª∏Ã∞¡∏ ∆√À ∫∞º∂ ∂™¶ƒ∂™√ ∏ ÌËˉ∙Ó‹ ÙÔ˘ Î∙ʤ ÂÛÚ¤ÛÔ Â›Ó∙È Ì›∙ Û˘Û΢‹ Ù∙ ‚∙ÛÈο ̤ÚË ÙË̃ ÔÔ›∙̃ ›Ó∙È ¤Ó∙ ÌÈÏÂÚ Î∙È Ì›∙ ÛÂÈÚ¿ ÂÓ∙ÏÏ∙ÎÙÒÓ ıÂÚÌÙËÙ∙̃, ̤Û∙ ÛÙ∙ ÔÔ›∙ ıÂÚÌ∙›ÓÂÙ∙È ÙÔ ÓÂÚ, ̤Û̂ Ì›∙̃ ËÏÂÎÙÚÈ΋̃ ∙ÓÙ›ÛÙ∙ÛË̃ ‹ ÂÓ̃ Î∙˘ÛÙ‹Ú∙ ∙ÂÚ›Ô˘. ∆Ô ˙ÂÛÙ ÓÂÚ (Û ˘„ËÏ‹ ıÂÚÌÔÎÚ∙Û›∙) ÂÚÓ¿ÂÈ Ì¤Û∙ ∙ ÙÔÓ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ Î∙ʤ Ô˘ ›Ó∙È ÙÔÔıÂÙË̤ÓỖ ̤Û∙ ÛÙËÓ ÎÔ‡∙ ÙÔ˘ Ê›ÏÙÚÔ˘ Î∙È Û˘Ì∙Ú∙Û‡ÚÂÈ ÏẪ ÙÈ̃ ∙Ú̂Ì∙ÙÈΤ̃ Ô˘Û›Ẫ. ŸÙ∙Ó ÛÙÔ ∙ÚÓ ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ Á›ÓÂÙ∙È ÏÁỖ ÁÈ∙ “ÌËˉ∙Ó‹ Î∙ʤ ÂÛÚ¤ÛÔ”, ÂÓÓÔÔ‡ÓÙ∙È Ï∙ Ù∙ ÌÔÓÙ¤Ï∙ “Û˘ÓÂˉÔ‡̃ ÚÔ‹̃” Ì ˘‰Ú∙˘ÏÈÎ ÁÎÚÔ˘ Î∙È ÂΛÓ∙ Ô˘ ‰È∙ı¤ÙÔ˘Ó ˉÂÈÚÔΛÓÙÔ ¤Ì‚ÔÏÔ (‰ËÏ. Ì Ï‚Ȥ). √È ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ› ̇ÏÔÈ ÙË̃ La San Marco S.p.A. ›Ó∙È Â∙ÁÁÂÏÌ∙ÙÈΤ̃ Û˘Û΢¤̃ Ûˉ‰È∙Ṳ̂ÓẪ Î∙È Î∙Ù∙Û΢∙Ṳ̂ÓẪ ÁÈ∙ Ó∙ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁÔ‡Ó ÛÂ Û˘Ó‰˘∙ÛÌ Ì ∙˘ÙÔ‡̃ ÙÔ˘̃ Ù‡Ô˘̃ Ù̂Ó ÌËˉ∙ÓÒÓ Î∙ʤ ÂÛÚ¤ÛÔ. °È∙ Ó∙ ÊÙÂÈ¿ÍÂÙ ¤Ó∙ Î∙Ï ÂÛÚ¤ÛÔ, ̂̃ ‹‰Ë ¤ˉÔ˘Ì ›, ÔÈ ÎÎÎÔÈ (ÌÚÈ∙) ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ Ú¤ÂÈ Ó∙ ¤ˉÔ˘Ó ¤Ó∙ Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ Ì¤ÁÂıỖ. √ ∙ÏÂṲ̂ÓỖ Î∙ʤ̃ ›Ó∙È Ôχ ˘ÁÚÔÛÎÔÈÎ̃Ø ‰ËÏ∙‰‹, ÌÔÚԇ̠Ó∙ ԇ̠ÙÈ “∙ÈÛı¿ÓÂÙ∙È” ÙËÓ ˘ÁÚ∙Û›∙ ÙÔ˘ ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓÙỖ. °È’ ∙Ù ÙÔ ÏÁÔ, Ô ÙÚỖ ¿ÏÂÛË̃ ÙÔ˘ Î∙ʤ Ú¤ÂÈ Ó∙ ÚÔÛ∙ÚÌ˙ÂÙ∙È ÛÙÈ̃ ‰È¿ÊÔÚẪ ÎÏÈÌ∙ÙÈΤ̃ Û˘Óı‹ÎẪ. ∞Ó Ô ∙ÏÂṲ̂ÓỖ Î∙ʤ̃ ›Ó∙È Ôχ ˘ÁÚ̃, ∙˘Í¿ÓÂÙ∙È Ë ∙ÓÙ›ÛÙ∙Û‹ ÙÔ˘ ÛÙÔ ¤Ú∙ÛÌ∙ ÙÔ˘ ÓÂÚÔ‡. ÕÏÏÔÈ ÛËÌ∙ÓÙÈÎÔ› ∙Ú¿ÁÔÓÙẪ ÁÈ∙ ÙËÓ ∙Ú∙Û΢‹ ÙÔ˘ ÂÛÚ¤ÛÔ Â›Ó∙È Ë ÔÛÙËÙ∙ Î∙È Û˘Ì›ÂÛË (“¿ÙËÌ∙”) ÙÔ˘ ˘ÏÈÎÔ‡ ̤Û∙ ÛÙËÓ ÎÔ‡∙ ÙÔ˘ Ê›ÏÙÚÔ˘. ∞˘ÙÔ› ÔÈ ÙÂÏ¢Ù∙›ÔÈ ∙Ú¿ÁÔÓÙẪ (˘ÁÚ∙Û›∙, ÔÛÙËÙ∙ Î∙È Ì¤ÁÂıỖ Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ, Û˘Ì›ÂÛË) Ú¤ÂÈ Ó∙ Ï∙Ì‚¿ÓÔÓÙ∙È ˘„Ë Î∙È Ó∙ ˘ÔÏÔÁ›˙ÔÓÙ∙È ∙ ÙÔ ˉÂÈÚÈÛÙ‹ ÙË̃ ÌËˉ∙Ó‹̃. ∂›Ó∙È ÚÔÊ∙Ó¤̃ ÙÈ Ô ˉÂÈÚÈÛÙ‹̃ ÙË̃ ÌËˉ∙Ó‹̃ ÙÔ˘ Î∙ʤ ∙›˙ÂÈ ¤Ó∙ ÛËÌ∙ÓÙÈÎ ÚÏÔ ÁÈ∙ ÙËÓ ∙Ú∙Û΢‹ ÂÓ̃ ÂÈÙ˘ˉË̤ÓÔ˘ Î∙ʤ ÂÛÚ¤ÛÔ. 75 e§§∏¡i∫a 1.6 ∫§πª∞∆π∫∂™ ™À¡£∏∫∂™ - Ã∂πƒπ™∆∏™ 2. ∂ÈÛ∙Á̂ÁË 2.1 ∞¡∞°¡ø™∏ ∆√À ∂°Ã∂πƒπ¢π√À • ∆Ô ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ ∙˘Ù ÂÚȤˉÂÈ ÏẪ ÙÈ̃ ∙∙Ú∙›ÙËÙẪ ÏËÚÔÊÔÚ›Ẫ ÁÈ∙ ÙËÓ ÙÔÔı¤ÙËÛË, ÙËÓ ¤Ó∙ÚÍË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙̃, ÙË ˉÚ‹ÛË Î∙È ÙË Û˘ÓÙ‹ÚËÛË ÙÔ˘ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ‡ ̇ÏÔ˘. • ∆∙ ¿ÙÔÌ∙ Ô˘ ›Ó∙È ˘Â‡ı˘Ó∙ ÁÈ∙ ÙÔ ˉÂÈÚÈÛÌ, ÙËÓ ¤ÎÙ∙ÎÙË Û˘ÓÙ‹ÚËÛË Î∙È ÙËÓ ÂÈÛ΢‹ ÙË̃ Û˘Û΢‹̃, Ú¤ÂÈ ÚÒÙ∙ Ó∙ ¤ˉÔ˘Ó ‰È∙‚¿ÛÂÈ Ì ÚÔÛÔˉ‹ ÙÔ ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ. • ∆Ô ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ, Ô˘ ∙ÔÙÂÏ› ∙Ó∙Û∙ÛÙÔ Ì¤ÚỖ ÙË̃ Û˘Û΢‹̃, Ú¤ÂÈ Ó∙ Ê˘Ï¿ÁÂÙ∙È Î∙ıÏË ÙË ‰È¿ÚÎÂÈ∙ ˙̂‹̃ ÙË̃ Û˘Û΢‹̃ ÛÙËÓ ÔÔ›∙ ∙Ó∙ʤÚÂÙ∙È Î∙È Ó∙ ÌÂÙ∙‚È‚∙ÛÙ› ÛÙÔÓ Ó¤Ô È‰ÈÔÎÙ‹ÙË, Û ÂÚ›Ù̂ÛË ÒÏËÛË̃ ÙË̃ ÌËˉ∙Ó‹̃. • ∆Ô ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ, ‹ οÔÈÔ ∙ÓÙ›ÁÚ∙Ê ÙÔ˘ Ú¤ÂÈ Ó∙ ‚Ú›ÛÎÂÙ∙È ¿ÓÙÔÙ ÎÔÓÙ¿ ÛÙË ÌËˉ∙Ó‹, ÁÈ∙ Ó∙ ÌÔÚ› Ô ˉÚ‹ÛÙË̃ Ó∙ ÙÔ Û˘Ì‚Ô˘Ï‡ÂÙ∙È Ù∙Ó ˉÚÂÈ∙ÛÙ›. ∆Ô Ì¤ÚỖ Ô˘ Ê˘Ï¿ÁÂÙ∙È Ú¤ÂÈ Ó∙ ›Ó∙È ÚÔÛÙ∙ÙÂ˘Ì¤ÓÔ ∙ ÙË ıÂÚÌÙËÙ∙, ÙËÓ ˘ÁÚ∙Û›∙ Î∙È ∙ ¿ÏÏÔ˘̃ ‰È∙‚Ú̂ÙÈÎÔ‡̃ ∙Ú¿ÁÔÓÙẪ. • √ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎ̃ ̇ÏỖ ÙË̃ La San Marco S.p.A. Ú¤ÂÈ Ó∙ ˉÚËÛÈÌÔÔÈ›Ù∙È Û‡ÌÊ̂Ó∙ Ì ÙÈ̃ Ô‰ËÁ›Ẫ ÙÔ˘ ∙ÚÓÙỖ ÂÁˉÂÈÚȉ›Ô˘. ∏ ∙Ó¿ÚÌÔÛÙË ‹ ÌË Û̂ÛÙ‹ ˉÚ‹ÛË ÙË̃ Û˘Û΢‹̃ ÚÔÎ∙Ï› ÙËÓ ∙‡ÛË ÈÛˉ‡Ỗ ÙË̃ ÂÁÁ‡ËÛË̃ Î∙È ∙∙ÏÏ¿ÛÛÂÈ ÙÔÓ Î∙Ù∙Û΢∙ÛÙ‹ ∙ ÔÔÈ∙‰‹ÔÙ ¢ı‡ÓË. 2.2 ¶ƒ√∂π¢√¶√π∏™∂π™ e§§∏¡i∫a • √ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎ̃ ̇ÏỖ Ûˉ‰ȿÛÙËΠÎ∙È Î∙Ù∙Û΢¿ÛÙËΠÁÈ∙ ÙËÓ ÎÔ‹ (¿ÏÂÛË) Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó ÙÔ˘ Î∙ʤ Î∙È ÙË Ì¤ÙÚËÛË Ù̂Ó Û̂ÛÙÒÓ ‰ÛÂ̂Ó. √ÔÈ∙‰‹ÔÙ ¿ÏÏË ˉÚ‹ÛË ıÂ̂Ú›Ù∙È ∙Ó¿ÚÌÔÛÙË Î∙È, Û˘ÓÂÒ̃, ∙∙ÁÔÚ‡ÂÙ∙È. √ Î∙Ù∙Û΢∙ÛÙ‹̃ ‰Â ʤÚÂÈ Î∙Ì›∙ ¢ı‡ÓË ÁÈ∙ Ù˘ˉÓ ÊıÔÚ¤̃ Ô˘ ÚÔÎÏ‹ıËÎ∙Ó ÂÍ∙ÈÙ›∙̃ ∙Ó¿ÚÌÔÛÙË̃ ˉÚ‹ÛË̃ ÙË̃ Û˘Û΢‹̃. • √ ˉÂÈÚÈÛÙ‹̃ Ú¤ÂÈ Ó∙ ›Ó∙È ÂÓ‹ÏÈÎỖ Î∙È Ó∙ ¤ˉÂÈ ÁÓÒÛË Ù̂Ó Â˘ı˘ÓÒÓ ÙÔ˘. ¶Ú¤ÂÈ Ó∙ Û˘ÌÌÔÚÊÒÓÂÙ∙È Ì ÙÔ˘̃ Î∙ÓÔÓÈÛÌÔ‡̃ ∙ÛÊ∙Ï›∙̃ Ô˘ ÈÛˉ‡Ô˘Ó ÛÙË ˉÒÚ∙ ÙÔ˘ Î∙È, Ê˘ÛÈο, Ì ÙÔ˘̃ Î∙ÓÓẪ ∙ÛÊ∙Ï›∙̃ Ô˘ ÂÈ‚¿ÏÏÂÈ Ë ÎÔÈÓ‹ ÏÔÁÈ΋. °È∙ ÙË Û̂ÛÙ‹ Î∙È ∙ÛÊ∙Ï‹ ˉÚ‹ÛË ÙË̃ Û˘Û΢‹̃, Ô ˉÂÈÚÈÛÙ‹̃ Ú¤ÂÈ Ó∙ ÙËÚ› ÙÔ˘̃ Î∙ÓÓẪ ÚÏË„Ë̃ Ù̂Ó ∙Ù˘ˉËÌ¿Ù̂Ó Î∙È Ï∙ Ù∙ ̤ÙÚ∙ Ô˘ ∙ÊÔÚÔ‡Ó ÙËÓ ˘ÁÈÂÈÓ‹. • √ ÂÏ¿ÙË̃ ∙Ó∙Ï∙Ì‚¿ÓÂÈ ÙËÓ Â˘ı‡ÓË Ó∙ ∙Ó∙ı¤ÛÂÈ ÙË ˉÚ‹ÛË, ÙËÓ Ù∙ÎÙÈ΋ Û˘ÓÙ‹ÚËÛË Î∙È ÙÔÓ Î∙ı∙ÚÈÛÌ ÙË̃ Û˘Û΢‹̃ ÌÓÔ Û Î∙Ù¿ÏÏËÏÔ ÚÔÛ̂ÈÎ. • ∞∙ÁÔÚ‡ÂÙ∙È ∙˘ÛÙËÚ¿ Ë ˉÚ‹ÛË ÙË̃ Û˘Û΢‹̃, Û ÂÚ›Ù̂ÛË Ô˘ ¤ˉÔ˘Ó ∙Ê∙ÈÚÂı› Ù∙ ÛÙ∙ıÂÚ¿ ‹/Î∙È ÎÈÓËÙ¿ Î∙χÌÌ∙Ù∙ ‹ ∙Ó ¤ˉÔ˘Ó ∙ÂÓÂÚÁÔÔÈËı› ÔÈ ÚÔÛÙ∙Ù¢ÙÈΤ̃ ‰È∙Ù¿ÍÂÈ̃. ∞∙ÁÔÚ‡ÂÙ∙È ∙˘ÛÙËÚ¿ Ë ∙Ê∙›ÚÂÛË ‹ Ë ∙Ú∙Ô›ËÛË Ù̂Ó ÚÔÛÙ∙Ù¢ÙÈÎÒÓ ‰È∙Ù¿ÍÂ̂Ó. • ŸÙ∙Ó Ô ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎ̃ ̇ÏỖ ›Ó∙È Û ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙, ÌËÓ ÙÔÔıÂÙ›Ù ̤Û∙ ÛÙË ˉÔ¿ÓË ‹ ÛÙÔ ‰ÔÛÈÌÂÙÚËÙ‹ ͤÓ∙ ∙ÓÙÈΛÌÂÓ∙ (ÂÚÁ∙Ï›∙, Î∙ÙÛ∙‚›‰È∙, ÎÔ˘Ù¿ÏÈ∙, ÎÙÏ.). • ¶ÚÈÓ ÚԂ›Ù ÛÙËÓ Ù∙ÎÙÈ΋ Û˘ÓÙ‹ÚËÛË ‹ ÙÔÓ Î∙ı∙ÚÈÛÌ ÙË̃ Û˘Û΢‹̃, ‚Á¿ÏÙ ÙÔ ÊÈ̃ ∙ ÙËÓ Ú›˙∙, ∙Ó ˘¿ÚˉÂÈ ∙˘Ù‹ Ë ‰˘Ó∙ÙÙËÙ∙Ø ∙ÏÏÈÒ̃, ÎÏ›ÛÙ ÙÔ ‰È∙ÎÙË Ì ÙÔÓ ÔÔ›Ô Â›Ó∙È Û˘Ó‰Â̤ÓË Ë Û˘Û΢‹. • °È∙ ÙÔÓ Î∙ı∙ÚÈÛÌ ÙË̃ ÌËˉ∙Ó‹̃, ÌË ˉÚËÛÈÌÔÔț٠ÔÈÓÓ¢Ì∙, ‚ÂÓ˙›ÓË ‹ ‰È∙Ï˘ÙÈο. ÃÚËÛÈÌÔÔț٠ÌÓÔ ÓÂÚ ‹ Ô˘‰¤ÙÂÚ∙ ‰È∙Ï˘ÙÈο. • °È∙ ÙÔÓ Î∙ı∙ÚÈÛÌ Ù̂Ó ÂÍ̂ÙÂÚÈÎÒÓ ÂÈÊ∙ÓÂÈÒÓ ∙ÚΛ ¤Ó∙ ˘ÁÚ ∙Ó› ‹ ¤Ó∙ ÛÊÔ˘ÁÁ¿ÚÈ. ªËÓ Î∙ı∙Ú›˙ÂÙ ÔÙ¤ ÙË Û˘Û΢‹ Ì ڛ„Ë ÓÂÚÔ‡. °È∙ ÙÔÓ Î∙ı∙ÚÈÛÌ Ù̂Ó ÂÛ̂ÙÂÚÈÎÒÓ ÌÂÚÒÓ ÙÔ˘ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹, ÙÔ˘ ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛË̃ Î∙È ÙË̃ ˉÔ¿ÓË̃ ˉÚËÛÈÌÔÔÈ‹ÛÙ ̛∙ ‚Ô‡ÚÙÛ∙. • √È ÂÚÁ∙Û›Ẫ ¤ÎÙ∙ÎÙË̃ Û˘ÓÙ‹ÚËÛË̃ Î∙È ÂÈÛ΢‹̃ Ú¤ÂÈ Ó∙ ÂÎÙÂÏÔ‡ÓÙ∙È ÌÓÔ ∙ ÙÔ ÂÍÂȉÈÎÂ˘Ì¤ÓÔ ÚÔÛ̂ÈÎ ÙÔ˘ ΤÓÙÚÔ˘ ÙÂˉÓÈ΋̃ Â͢ËÚ¤ÙËÛË̃ (Û¤Ú‚È̃) ÙË̃ La San Marco S.p.A. • ∂¿Ó ÙÔ Î∙ÏÒ‰ÈÔ ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃ ¤ˉÂÈ Êı∙Ú›, Ú¤ÂÈ Ó∙ ∙ÓÙÈÎ∙Ù∙ÛÙ∙ı› ∙ ÙÔÓ Î∙Ù∙Û΢∙ÛÙ‹ ‹ ∙ ÙËÓ ˘ËÚÂÛ›∙ ÙÂˉÓÈ΋̃ ˘ÔÛÙ‹ÚÈÍ‹̃ ÙÔ˘ ‹ Û οı ÂÚ›Ù̂ÛË ∙ οÔÈÔÓ Ì ∙ÚÌÔÈ∙ ȉÈÙËÙ∙. • ™Â ÂÚ›Ù̂ÛË ÊıÔÚ¿̃ ‹ ‚Ï¿‚Ë̃ οÔÈÔ˘ ÂÍ∙ÚÙ‹Ì∙ÙỖ ÙÔ˘ ‰ÔÛÔÌÂÙÚÈÎÔ‡ ̇ÏÔ˘, ∙¢ı˘Óı›Ù ÛÙÔ ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ Î¤ÓÙÚÔ ÙÂˉÓÈ΋̃ Â͢ËÚ¤ÙËÛË̃ Î∙È ˙ËÙ‹ÛÙ Ó∙ ˉÚËÛÈÌÔÔÈËıÔ‡Ó Ù∙ ÁÓ‹ÛÈ∙ ∙ÓÙ∙ÏÏ∙ÎÙÈο ÙË̃ La San Marco S.p.A.. ™Â ÂÚ›Ù̂ÛË ˉÚ‹ÛË̃ ÌË ÁÓ‹ÛÈ̂Ó ∙Ó∙Ù∙ÏÏ∙ÎÙÈÎÒÓ, ÔÈ ÈÛÙÔÔÈ‹ÛÂÈ̃ Û˘Ì‚∙ÙÙËÙ∙̃ ÙË̃ Û˘Û΢‹̃ ∙‡Ô˘Ó Ó∙ ÈÛˉ‡Ô˘Ó. • ∞∙ÁÔÚ‡ÂÙ∙È ∙˘ÛÙËÚ¿ Ó∙ ÚÔ‚∙›ÓÂÙ Û ÂÓ¤ÚÁÂÈẪ ÁÈ∙ ÙÈ̃ ÔÔ›Ẫ ‰ÂÓ Â›ÛÙ ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔÈ ‹ Ô˘ ‰ÂÓ ¤ˉÂÙ Î∙Ù∙ÓÔ‹ÛÂÈ Â∙ÚÎÒ̃. °È∙ ÔÔÈ∙‰‹ÔÙ ÏËÚÔÊÔÚ›∙ ‹ ÁÈ∙ ÙËÓ ∙ÎÙËÛË ∙ÓÙ∙ÏÏ∙ÎÙÈÎÒÓ Î∙È ÂÍ∙ÚÙËÌ¿Ù̂Ó ∙¢ı˘Óı›Ù ÛÙËÓ Î∙Ù∙Û΢¿ÛÙÚÈ∙ ÂÙ∙lÚ›∙. • ªÂÙ¿ ÙËÓ ÔÚÈÛÙÈ΋ ∙‡ÛË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙̃ ‹ ÙË ‰È¿Ï˘ÛË ÙË̃ ÌËˉ∙Ó‹̃, ÁÈ∙ ÙËÓ ∙Ó∙·ÎÏ̂ÛË Ù̂Ó ÂÍ∙ÚÙËÌ¿Ù̂Ó ÙË̃, ∙¢ı˘Óı›Ù ÛÙËÓ ˘ËÚÂÛ›∙ ÙÔ˘ ‰‹ÌÔ˘ Ô˘ ¤ˉÂÈ ÙËÓ Â˘ı‡ÓË ÙË̃ ‰È¿ıÂÛË̃ Ù̂Ó ÛÙÂÚÂÒÓ ∙ÔÚÚÈÌ¿Ù̂Ó. ªËÓ Âٿ٠ÙË Û˘Û΢‹ ∙ÓÂͤÏÂÁÎÙ∙ ÛÙÔ ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓ! 76 ¶∂ƒπ°ƒ∞º∏ ∆∏™ ™À™∫∂À∏™ 3. ∆∂áπ∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ ∆ø¡ ¢π∞º√ƒø¡ ª√¡∆∂§ø¡ ª√¡∆∂§ø¡ 3.1 °∂¡π∫∞ °∂¡π∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ ∆ø¡ ¢π∞º√ƒø¡ √È ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ› ̇ÏÔÈÙË̃ Ù˘LaLaSan San Marco Marco Â›Ó·È Û˘Û΢¤˜ Ô˘ ÚÔÔÚ›˙ÔÓÙ·È ÁÈ· ÙÔ ¿ÏÂÛÌ· ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ √È ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ› ̇ÏÔÈ Â›Ó∙È·ÁÁÂÏÌ·ÙÈΤ˜ Â∙ÁÁÂÏÌ∙ÙÈΤ̃ Û˘Û΢¤̃ Ô˘ ÚÔÔÚ›˙ÔÓÙ∙È ÁÈ∙ ÙÔÙˆÓ ¿ÏÂÛÌ∙ ∂¶∂•∏°∏™∂π™ Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó ÙÔ˘ Î∙ʤ ÙˆÓ Î∙ÈηٿÏÏËÏˆÓ ÙË Ì¤ÙÚËÛË Ù̂Ó Î∙Ù¿ÏÏËÏ̂Ó ‰ÛÂ̂Ó. ∏ San Ù¤ÛÛÂÚ· Marco S.p.A. Î∙Ù∙Û΢¿˙ÂÈ ‰‡Ô ηʤ Î·È ÙË Ì¤ÙÚËÛË ‰fiÛˆÓ. ∏ San Marco S.p.A. ηٷÛ΢¿˙ÂÈ ‰È·ÊÔÚÂÙÈο ÌÔÓ٤Ϸ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÒÓ ‰È∙ÊÔÚÂÙÈο ÌÔÓÙ¤Ï∙ SM̤ÚË 95,·fi SM 95.ÔÔ›· ∆∙ ·ÚÈ∙ ̤ÚË ∙ ™∫∂§∂∆√™ ∞¶√ ∞§√Àªπ¡π√ 11 ∙ÔÙÂÏÔ‡ÓÙ∙È ∫√Àª¶π ∞¶∂ª¶§√∫∏™ ¢∞∫∆ Ì‡ÏˆÓ Î·Ê¤: SM 91,‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÒÓ SM 96, SM MK,̇Ï̂Ó SM1FK.Î∙ʤ: ∆· ·ÚÈ· Ù· ·ÔÙÂÏÔ‡ÓÙ·È Â›Ó·ÈÙ∙Ù·ÔÔ›∙ ÂÍ‹˜: ›Ó∙È•Ù∙ ÂÍ‹̃: 1 ·fi ‚·Ì̤ÓÔ ·ÏÔ˘Ì›ÓÈÔ. √È ™ÎÂÏÂÙfi˜ Ë ÌÔÚÊ‹ Î·È Ô fiÁÎÔ˜ Â›Ó·È ›‰ÈÔ˜ ÁÈ· fiÏ· Ù·12ÌÔÓ٤Ϸ, ÂÎÙfi˜ƒÀ£ªπ™∏™ ·fi Ù· ∞§∂™ 2 ‰È·ÛÙ¿ÛÂȘ, µ∞™∏ ¢∞∫∆À§π√™ • ™ÎÂÏÂÙ̃ ‚∙Ì̤ÓÔ √È ÛÙÔ ‰È∙ÛÙ¿ÛÂÈ̃, Ë ÚÔÛÙ›ıÂÙ·È ÌÔÚÊ‹ Î∙ÈηÈÔ Ì›· ÁÎỖ ›Ó∙È ›‰ÈỖ ÁÈ∙ Ï∙ Ù∙ ÌÔÓ٤Ϸ1SM∙ FK Î·È SM MK, ∙ÏÔ˘Ì›ÓÈÔ. ÛÙ· ÔÔ›·3¿Óˆ ΢ڛˆ˜ ÛÒÌ· ‚¿ÛË 2, ̤۷ ÛÙËÓ ÔÔ›· ÂÚÈÎÏ›ÔÓÙ·È ¢π∞∫√¶∆∏™ ∂∫∫π¡∏™∏™ 13 ¢√™πª∂∆ƒ∏∆∏™ ÌÔÓÙ¤Ï∙. Ù· ËÏÂÎÙÚÈο Î·È ËÏÂÎÙÚÔÓÈο ̤ÚË. 4˘ÏÈÎ, ¢π∞∫√¶∆∏™ ¶∞À™∏™ §∂π∆√Àƒ°π∞™ 14 ∏ ¢√™πª∂∆ƒ∏∆∏ •• ª›∙ ˉÔ¿ÓË, ∙ Ï∙ÛÙÈÎ Ô˘ ÛÙÔ ¿Ó̂ ̤ÚỖÀ¿Ú¯Ô˘Ó ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘. ̇ÏÔ˘. ∏∫∞¶∞∫π ˉÔ¿ÓË Â›Ó∙È • ª›· ¯Ô¿ÓË, ·fi‰È∙Ê∙Ó¤̃ ‰È·Ê·Ó¤˜ Ï·ÛÙÈÎfi ˘ÏÈÎfi, Ô˘ ‚Ú›ÛÎÂÙ·È ÛÙÔ ¿Óˆ ̤ÚÔ˜ ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘. ‰‡Ô ›‰Ë ¯Ô·ÓÒÓ, Ô˘ Â›Ó·È ª›∙ ˉÔ¿ÓË, ∙ ‰È∙Ê∙Ó¤̃ Ï∙ÛÙÈÎ ˘ÏÈÎ, Ô˘ ‚Ú›ÛÎÂÙ∙È ‚Ú›ÛÎÂÙ∙È ÙÔ˘ ˉÔ¿ÓË Â›Ó∙È 5 Ã√∞¡∏ 6 §π∆ƒø¡ 15 µ√§∞¡ ƒÀ£ªπ™∏™ ¢√™∏™ ÛÙÂÚÂ̤̂ÓË ¿Ó̂ ÛÙÔ Ì‡ÏÔ Ì ̛∙ ÂȉÈ΋ ‚›‰∙ 4. ∏ ˉÔ¿ÓË ÌÔÚ› Ó∙ ∙Ê∙ÈÚÂı› ÌÓÔ Ì ÙË ‚Ô‹ıÂÈ∙ ·ÚfiÌÔȘ ÌÂٷ͇ ÙÔ˘˜, Ì ¯ˆÚËÙÈÎfiÙËÙ· 4,6 Î·È 6 Ï›ÙÚ· ·ÓÙ›ÛÙÔȯ·. ∏ ¯Ô¿ÓË 6 ÙˆÓ 4,6 Ï›ÙÚˆÓ ¯ˆÚ¿ÂÈ 1,73 ÎÈÏ¿ ηʤ Û ÛÙÂÚÂ̤̂ÓË ¿Ó̂ ÛÙÔ Ì‡ÏÔ Ì ‚›‰∙ 10. ∏ ˉÔ¿ÓË ÌÓÔ Ì ÙË ‚Ô‹ıÂÈ∙ ÎfiÎÎÔ˘˜, ÂÓÒ Ë ¯Ô¿ÓË ÙˆÓ 5 ÙˆÓ 6 Ï›ÙÚˆÓ ¯ˆÚ¿ÂÈ 2,25 ÎÈÏ¿ ηʤ. ∏ ¯Ô¿ÓË ÛÙÂÚˆ̤ÓË ¿Óˆ ÛÙÔ Ì‡ÏÔ Ì›·8,ÂȉÈ΋ οÔÈÔ˘ ÂÚÁ∙Ï›Ԣ. ™ÙÔ ÂÛ̂ÙÂÚÈÎ ÙË̃ ˉÔ¿ÓË̃ ˘¿ÚˉÂÈ ¤Ó∙Â›Ó·È ÚÔÛÙ∙Ù¢ÙÈΠϤÁÌ∙ (Ûˉ¿Ú∙) 6ÙË̃ Ã√∞¡∏ 4,6 ˘¿ÚˉÂÈ §π∆ƒø¡ 16 ¶∞∆∏∆∏ƒπ οÔÈÔ˘ ÂÚÁ∙Ï›Ԣ. ™ÙÔ ÂÛ̂ÙÂÚÈÎ ˉÔ¿ÓË̃ ¤Ó∙ ÚÔÛÙ∙Ù¢ÙÈΠϤÁÌ∙ (Ûˉ¿Ú∙) 6,ÌÂÔ˘ °∂¡π∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ ∆ø¡ ¢π∞º√ƒø¡ ª√¡∆∂§ø¡ ‚›‰· 10.ÙËÓ ∏ ¯Ô¿ÓË ÌÔÚ› Ù̂Ó Ó· ·Ê·ÈÚÂı› ÌfiÓÔ Ì ÙËÃ√∞¡∏™ ‚Ô‹ıÂÈ· οÔÈÔ˘ ÂÚÁ·Ï›Ԣ. ™ÙÔ ÂÛˆÙÂÚÈÎfi 17 Ù˘ ª√ç√™ ¯Ô¿Ó˘ ˘¿Ú¯ÂÈ ¤Ó·∞§∂™ª∂¡ Ô˘ ∙ÔÙÚ¤ÂÈ ÙËÓ ÚÛ‚∙ÛË Ù̂Ó ˉÂÚÈÒÓ ÙÔ˘ ˉÂÈÚÈÛÙ‹ ÎÔÙÈο ÂÚÁ∙Ï›∙. ∙ÔÙÚ¤ÂÈ ÚÛ‚∙ÛË ˉÂÚÈÒÓ ÙÔ˘ ˉÂÈÚÈÛÙ‹ ÛÙ∙ÛÙ∙ ÎÔÙÈο ÂÚÁ∙Ï›∙. 7 ·ÁÁÂÏÌ·ÙÈΤ˜ ∫∞¶∞∫π ¶∞ƒ√Ã∏™ √È ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ› ̇ÏÔÈ Ù˘ La San Marco Â›Ó·È Û˘Û΢¤˜ Ô˘ ÚÔÔÚ›˙ÔÓÙ·È ÁÈ· ÙÔ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ϤÁÌ· (Û¯¿Ú·) Ô˘ ·ÔÙÚ¤ÂÈ ÙËÓ ÚfiÛ‚·ÛË ÙˆÓ ¯ÂÚÈÒÓ ÙÔ˘ ¯ÂÈÚÈÛÙ‹ ÛÙ·¿ÏÂÛÌ· ÎÔÙÈÎ¿ÙˆÓ ÂÚÁ·Ï›·. • ŒÓ∙ÚÔÛٷ٢ÙÈÎfi ËÏÂÎÙÚÈÎ ÌÔÙ¤Ú Ô˘ ›Ó∙È9,Û˘Ó‰Â̤ÓÔ Ì ÙÔ ÁÎÚÔ˘ (Û‡ÛÙËÌ∙) ¿ÏÂÛË̃. 8 ∏ San ∫∞§Àªª∞ Ã√∞¡∏™ 18 ¢πÃ∞§∞ ™À°∫ƒ∞∆∏™∏™ ∫√À¶ ηʤ•Î·È ÙË ËÏÂÎÙÚÈÎfi ̤ÙÚËÛË ÙˆÓ Î·Ù¿ÏÏËÏˆÓ Marco S.p.A. ηٷÛ΢¿˙ÂÈ Ù¤ÛÛÂÚ· ‰È·ÊÔÚÂÙÈο ÌÔÓ٤Ϸ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÒÓ ŒÓ· ÌÔÙ¤Ú Ô˘ ›ӷȉfiÛˆÓ. Û˘Ó‰Â̤ÓÔ Ì ÙÔ ÁÎÚÔ˘ (Û‡ÛÙËÌ·) ¿ÏÂÛ˘. SM FK, ÙÔ˘¿ÏÂÛË̃ ÌÔÙ¤Ú Î·È ÙÔ˘ • ŒÓ∙ηʤ: ÁÎÚÔ˘ (Û‡ÛÙËÌ∙) ¿ÏÂÛË̃. ∆Ô ÌÔÓÙ¤ÏÔ SM 90 Î∙È ÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ SM™ÙÔ 95ÌÔÓÙ¤ÏÔ ‰È∙ı¤ÙÔ˘Ó ¤Ó∙ÌÂٷ͇ ÁÎÚÔ˘ Ì‡ÏˆÓ SM 91, SM 96, SM MK, SM FK. ∆· ·ÚÈ· ̤ÚË ·fi Ù· ÔÔ›· ·ÔÙÂÏÔ‡ÓÙ·È Â›Ó·È Ù· ÂÍ‹˜: 9 ™Ã∞ƒ∞ ¶ƒ√™∆∞™π∞™ ∞¶√ ∆∞ ∫√¶∆π∫∞ 19 §∂∫∞¡∏ ¶∂ƒπ™À§§√°∏™ À¶√ ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘ ˘¿Ú¯ÂÈ ¤Ó·˜ ÂÈ΢ÎÏÔÂȉ‹˜ ÌÂȈًڷ˜.64 ˉÈÏ., ÙÔ ÚÒÙÔ, Î∙È 84 ˉÈÏ., ÙÔ ‰Â‡ÙÂÚÔ. Ì ›‰∙ ÎÔÙÈο ÂÚÁ∙Ï›∙ Ô˘ ¤ˉÔ˘Ó ‰È¿ÌÂÙÚÔ • ™ÎÂÏÂÙfi˜ 1 ·fi ‚·Ì̤ÓÔ ·ÏÔ˘Ì›ÓÈÔ. √È ‰È·ÛÙ¿ÛÂȘ, Ë ÌÔÚÊ‹ Î·È Ô fiÁÎÔ˜ Â›Ó·È ›‰ÈÔ˜ ÁÈ· fiÏ· Ù· ÌÔÓ٤Ϸ, ÂÎÙfi˜ ·fi Ù· 10 ∂π¢π∫∏ 20 §∞™∆πÃ∂¡π√ ¶√¢∞ƒ∞∫π • ŒÓ·‰∙ÎÙ‡ÏÈỖ ÁÎÚÔ˘ (Û‡ÛÙËÌ·) ¿ÏÂÛ˘. ÌÔÓÙ¤ÏÔ SMÔ˘ 91 µπ¢∞ Î·È ÙÔ™∆∂ƒ∂ø™∏™ ÌÔÓÙ¤ÏÔ SMÃ√∞¡∏ 96∙ÂÌÏÔ΋̃ ‰È·ı¤ÙÔ˘Ó ¤Ó· ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘ Ì ›‰· ÎÔÙÈο • ÌÔÓ٤Ϸ ŒÓ∙̃ Ú‡ıÌÈÛË̃ ÙË̃∆Ô¿ÏÂÛË̃ 7, ‰È∙ı¤ÙÂÈ ÎÔ˘Ì› 8. ™ÙÔ ¿Ó̂ ̤ÚỖ ÙÔ˘ SM FK Î·È SM MK, ÛÙ· ÔÔ›· ¿Óˆ ÛÙÔ Î˘Ú›ˆ˜ ÛÒÌ· ÚÔÛÙ›ıÂÙ·È Î·È Ì›· ‚¿ÛË 2, ̤۷ ÛÙËÓ ÔÔ›· ÂÚÈÎÏ›ÔÓÙ·È ÂÚÁ·Ï›·˘¿ÚˉÔ˘Ó Ô˘ ¤¯Ô˘Ó ‰È¿ÌÂÙÚÔ 64 ¯ÈÏ. ÙÔÙË ÚÒÙÔ Î·È 84ÙË̃ ¯ÈÏ. ¿ÏÂÛË̃. ÙÔ ‰Â‡ÙÂÚÔ. SM MK ¤Ó·Ù̂Ó ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘ Ì ÔÈ ÂӉ›ÍÂÈ̃ ÁÈ∙ Ú‡ıÌÈÛË °È∙∆ÔÓ∙ÌÔÓÙ¤ÏÔ ∙ÏÏ¿ÍÂÙ ÙÔ ‰È·ı¤ÙÂÈ Ì¤ÁÂıỖ ÎÎÎ̂Ó Ù·‰∙ÎÙ˘Ï›Ô˘ ËÏÂÎÙÚÈο Î·È ËÏÂÎÙÚÔÓÈο ̤ÚË. Î·È ‰‡Ô ¤Ó· ΈÓÈÎfi ÎÔÙÈÎfi ÂÚÁ·ÏÂ›Ô Â›Â‰·, ÂÓÒ ÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ SM FK ‰È·ı¤ÙÂÈ ¤Ó· ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘ Ì ΈÓÈο ÎÔÙÈο (ÌÔÚ›̂Ó) ÙÔ˘ Î∙ʤ Ï·ÛÙÈÎfi (ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›∙) ÂÚÈÛÙÚ¤„ÂÙ ÙÔ À¿Ú¯Ô˘Ó ‰∙ÎÙ‡ÏÈÔ‰‡Ô ∙ÚÈÛÙÂÚÛÙÚÔÊ∙ ‹ • ª›· ¯Ô¿ÓË, ·fi ‰È·Ê·Ó¤˜ ˘ÏÈÎfi, Ô˘ Ú¤ÂÈ ‚Ú›ÛÎÂÙ·È Ó∙ ÛÙÔ ¿Óˆ ̤ÚÔ˜ ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘. ›‰Ë ¯Ô·ÓÒÓ, Ô˘ Â›Ó·È ÂÚÁ·Ï›·. ‰ÂÍÈÛÙÚÔÊ∙. ·ÚfiÌÔȘ ÌÂٷ͇ ÙÔ˘˜, Ì ¯ˆÚËÙÈÎfiÙËÙ· 6 Ï›ÙÚ· ·ÓÙ›ÛÙÔȯ·. ∏ ¯Ô¿ÓË 6 ÙˆÓ ¯ˆÚ¿ÂÈÙÔ˘ 1,73 ÎÈÏ¿ ηʤ Û • ŒÓ·˜ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ˜ Ú‡ıÌÈÛ˘ Ù˘ ¿ÏÂÛ˘4,6 12,ηÈÔ˘ ‰È·ı¤ÙÂÈ ÎÔ˘Ì› ·ÂÌÏÔ΋˜ 11. 4,6 ™ÙÔÏ›ÙÚˆÓ ¿Óˆ ̤ÚÔ˜ ‰·ÎÙ˘Ï›Ô˘ ˘¿Ú¯Ô˘Ó • ÎfiÎÎÔ˘˜, ŒÓ∙̃ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹̃ 95Ô˘ ÂÈÙ¤ÂÈ ÙË Ì¤ÙÚËÛË Î∙Èηʤ. ÙËÓ ∏∙ÚÔˉ‹ Ù̂ÓÛÙÂÚˆ̤ÓË ‰ÛÂ̂Ó ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ. ∆Ô ÂÓÒ Ë ¯Ô¿ÓË ÙˆÓ ÙˆÓ 6 Ï›ÙÚˆÓ ¯ˆÚ¿ÂÈ 2,25 ÎÈÏ¿ ¯Ô¿ÓË Â›Ó·È ¿Óˆ ÛÙÔ Ì‡ÏÔ Ì ̛· ÂȉÈ΋ ÔÈ ÂӉ›ÍÂȘ ÁÈ· ÙË Ú‡ıÌÈÛË Ù˘ ¿ÏÂÛ˘. °È· Ó· ·ÏÏ¿ÍÂÙ ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ (ÌÔÚ›ˆÓ) ÙÔ˘ ηʤ (ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›·) Ú¤ÂÈ Â‰›Ô Ú‡ıÌÈÛ‹̃ ÙÔ˘ ∙ 5 ¤̂̃ ÁÚ∙ÌÌ¿ÚÈ∙ ‹, ÛÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ ÂÓÈÛˉ˘Ì¤ÓÔ ÛÎÂÏÂÙ, ∙¤Ó· 6 ‚›‰· 10.ÂÚÈÛÙÚ¤„ÂÙ ∏ ¯Ô¿ÓË ÌÔÚ› Ó· ·Ê·ÈÚÂı› ÌfiÓÔ Ì ÙË9‹‚Ô‹ıÂÈ· οÔÈÔ˘ ÂÚÁ·Ï›Ԣ. ™ÙÔÌ ÂÛˆÙÂÚÈÎfi Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ ˘¿Ú¯ÂÈ Ó· ÙÔ΢Ì∙›ÓÂÙ∙È ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ ·ÚÈÛÙÂÚfiÛÙÚÔÊ· ‰ÂÍÈfiÛÙÚÔÊ·. ¤̂̃ 10 ÁÚ∙ÌÌ¿ÚÈ∙. ∏ ‰ÛË ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ Ô˘ ∙Ú¤ˉÂÙ∙È ÌÔÚ› Ó∙ Ú˘ıÌÈÛÙ› ̤Û̂ ÙÔ˘ ‚ÔÏ¿Ó ÚÔÛٷ٢ÙÈÎfi ϤÁÌ· (Û¯¿Ú·) 9, Ô˘ ·ÔÙÚ¤ÂÈ ÙËÓ ÚfiÛ‚·ÛË ÙˆÓ ¯ÂÚÈÒÓ ÙÔ˘ ¯ÂÈÚÈÛÙ‹ ÛÙ· ÎÔÙÈο ÂÚÁ·Ï›·. • ŒÓ·˜ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹˜ 13 Ô˘ ÂÈÙ¤ÂÈ ÙË Ì¤ÙÚËÛË Î·È ÙËÓ ·ÚÔ¯‹ ÙˆÓ ‰fiÛÂˆÓ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ. ∆Ô Â‰›Ô Ú‡ıÌÈÛ‹˜ ÙÔ˘ Ú‡ıÌÈÛË̃ 11,ÌÔÙ¤Ú Ô˘5Ô˘ ‚Ú›ÛÎÂÙ∙È ÛÙÔ ‹, ÂÛ̂ÙÂÚÈΠ̤ÚỖ ÙÔ˘ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹. °È∙ ÙËÓ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ • ŒÓ· ËÏÂÎÙÚÈÎfi Â›Ó·È Û˘Ó‰Â̤ÓÔ Ì ÙÔ ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘. ™ÙÔ·fi ÌÔÓÙ¤ÏÔ SM FK, ÌÂٷ͇ÙÔ˘ ÙÔ˘ ÌÔÙ¤Ú ÙÔ˘ Î˘Ì·›ÓÂÙ·È ·fi ¤ˆ˜ 9 ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ· ÛÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ ÌÂ(Û‡ÛÙËÌ·) ÂÓÈÛ¯˘Ì¤ÓÔ ÛÎÂÏÂÙfi, 6 ¤ˆ˜ 10 ∙ÚÔˉ‹ ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ·. ∏ ‰fiÛË ÙÔ˘Î·È ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘ ˘¿Ú¯ÂÈ ¤Ó·˜ ÂÈ΢ÎÏÔÂȉ‹˜ ÌÂȈًڷ˜. Î∙ʤ, ∙ÚΛ Ó∙ ÙÚ∙‚‹ÍÂÙ ÙÔ ÌÔˉÏ (Ï‚Ȥ) ∙ÚÔˉ‹̃ 13. TÔ ∙ÙËÙ‹ÚÈ 12, Ô˘ ‰È∙Ù›ıÂÙ∙È Ì Ù∙ ΢ÏÈÓ‰ÚÈο ηʤ Ô˘ ·Ú¤¯ÂÙ·È ÌÔÚ› Ó· Ú˘ıÌÈÛÙ› ̤ۈ ÙÔ˘ ‚ÔÏ¿Ó Ú‡ıÌÈÛ˘ 15, Ô˘ ‚Ú›ÛÎÂÙ·È ÛÙÔ ÂÛˆÙÂÚÈÎfi ̤ÚÔ˜ ÙÔ˘ • ŒÓ· ¿ÏÂÛ˘. ∆Ô ÌÔÓÙ¤ÏÔ SM 91 Î·È ÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ 96Î∙ʤ ‰È·ı¤ÙÔ˘Ó ¤Ó· ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘ ÌÂÊ›ÏÙÚÔ˘. ›‰· ÎÔÙÈο Î∙ÈÁÎÚÔ˘ Î̂ÓÈο(Û‡ÛÙËÌ·) ÌÔÓÙ¤Ï∙, ÂÈÙÚ¤ÂÈ ÙËÓ Û˘Ì›ÂÛË ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ÛÙËÓ ÎÔ‡∙ ÙÔ˘17. ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹. °È· ÙËÓ ·ÚÔ¯‹ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ, ·ÚΛ Ó· SM ÙÚ·‚‹ÍÂÙ ÙÔ̤Û∙ ÌÔ¯Ïfi (Ï‚Ȥ) ·ÚÔ¯‹˜ TÔ ·ÙËÙ‹ÚÈ 16, Ô˘ Ô˘ ¤¯Ô˘Ó ‰È¿ÌÂÙÚÔ 64Î·È ¯ÈÏ.ΈÓÈο ÙÔ ÚÒÙÔ Î·ÈÙÔ˘ 84ÂÈÙÚ¤ÂÈ ¯ÈÏ. ÙÔ ‰Â‡ÙÂÚÔ. ∆Ô ÌÔÓÙ¤ÏÔ SM MK ‰È·ı¤ÙÂÈ ¤Ó·ÛÙËÓ ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘ Ì • ÂÚÁ·Ï›· ª›∙‰È·Ù›ıÂÙ·È ‰Èˉ¿Ï∙ 14 ÁÈ∙ ÙË ÛÙ‹ÚÈÍË ÙË̃ ÎÔ‡∙̃ Ê›ÏÙÚÔ˘. Ì ٷ ΢ÏÈÓ‰ÚÈο ÌÔÓ٤Ϸ, ÙËÓ Û˘Ì›ÂÛË ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ ̤۷ ÎÔ‡· ÙÔ˘ Ê›ÏÙÚÔ˘. ΈÓÈÎfi ÎÔÙÈÎfi ÂÚÁ·ÏÂ›Ô Î·È ‰‡Ô ›‰·, ÂÓÒ ÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ SM FK ‰È·ı¤ÙÂÈ ¤Ó· ÁÎÚÔ˘ ¿ÏÂÛ˘ Ì ΈÓÈο ÎÔÙÈο • ¤Ó· (MÓÔ ÛÙÔ ∙˘ÙÌ∙ÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ ™M 90Ô/95Ô). ª›∙ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰∙ Ô˘ ÂϤÁˉÂÈ ÙËÓ ÂÎΛÓËÛË Î∙È ÙËÓ • ª›· ‰È¯¿Ï· 18 ÁÈ· ÙË ÛÙ‹ÚÈÍË Ù˘ ÎÔ‡·˜ ÙÔ˘ Ê›ÏÙÚÔ˘. ÂÚÁ·Ï›·. ∙‡ÛË ÙË̃ ¿ÏÂÛË̃. ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÚ› Ó∙ ·‡ÛË ÚÔÁÚ∙ÌÌ∙ÙÈÛÙÂ›Ø Ó∙ ÌÔÓ¿‰· Ú˘ıÌ›ÛÂÙ • ª›· ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰· Ô˘ ÂϤÁ¯ÂÈ ÌÔÓ¿‰∙ ÙËÓ ÂÎΛÓËÛË Î·È ÙËÓ Ù˘ ¿ÏÂÛ˘. ∏ÌÔÚ›Ù ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÚ› Ó· • ŒÓ·˜ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ˜ÙÔÚ‡ıÌÈÛ˘ Ù˘ 12,ÁÈ∙ Ô˘Ó∙ ‰È·ı¤ÙÂÈ ÎÔ˘Ì› ·ÂÌÏÔ΋˜ 11.ÁÈ· ™ÙÔÓ·¿Óˆ ̤ÚÔ˜ ÙÔ˘¤Ó∙ ‰·ÎÙ˘Ï›Ô˘ ˘¿Ú¯Ô˘Ó Î∙Ù¿ÏÏËÏ∙ ˉÚÓÔ ÙË̃¿ÏÂÛ˘ ¿ÏÂÛË̃, ∙Úˉ›ÛÂÈ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ› ∙˘ÙÌ∙Ù∙ ÌÂÙ¿ ∙ Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ ÚÔÁÚ·ÌÌ·ÙÈÛÙÂ›Ø ÌÔÚ›Ù ӷ Ú˘ıÌ›ÛÂÙ ηٿÏÏËÏ· ÙÔÓ∙ ¯ÚfiÓÔ Ù˘ ¿ÏÂÛ˘, ·Ú¯›ÛÂÈ Ó· ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ› ·˘ÙfiÌ·Ù· ÌÂÙ¿ ·fi ÔÈ∙ÚÈıÌ ÂӉ›ÍÂȘ ÁÈ· ÙË Ú‡ıÌÈÛË Ù˘ϋ„ÂˆÓ ¿ÏÂÛ˘. °È· Ó· ·ÏÏ¿ÍÂÙ ϋ„Â̂Ó ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ.·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ¤Ó· Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ ·ÚÈıÌfi ηʤ. ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ (ÌÔÚ›ˆÓ) ÙÔ˘ ηʤ (ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›·) Ú¤ÂÈ Ó· •ÂÚÈÛÙÚ¤„ÂÙ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ ‰‡Ô ·ÚÈÛÙÂÚfiÛÙÚÔÊ· ‹ ‰ÂÍÈfiÛÙÚÔÊ·. ŒÓ·˜ ÁÂÓÈÎfi˜ÙÔ ‰È·ÎfiÙ˘ (ÂÎΛÓËÛË 3 Î·È ·‡ÛË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜ 4). • ŒÓ∙̃ ÁÂÓÈÎ̃ ‰È∙ÎÙË̃ ‰‡Ôı¤ÛÂˆÓ ı¤ÛÂ̂Ó 2 ÌÂÎ·È Ú¿ÛÈÓË ÂÓ‰ÂÈÎÙÈ΋ Ï˘ˉÓ›∙. • ŒÓ·˜ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹˜ 13 Ô˘ ÂÈÙ¤ÂÈ ÙË Ì¤ÙÚËÛË ÙËÓ ·ÚÔ¯‹ ÙˆÓ ‰fiÛÂˆÓ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ. ∆Ô Â‰›Ô Ú‡ıÌÈÛ‹˜ ÙÔ˘ Î˘Ì·›ÓÂÙ·È ·fi 5‰È∙ÎÙË̃ ¤ˆ˜ 9 ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ· ‹, ÛÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ Ì ÂÓÈÛ¯˘Ì¤ÓÔ ÛÎÂÏÂÙfi, ·fi 6 ¤ˆ˜ 10 ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ·. ∏ ‰fiÛË ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ • ŒÓ∙̃ ÁÂÓÈÎ̃ ‰‡Ô ı¤ÛÂ̂Ó 3 Ì ڿÛÈÓË ÂÓ‰ÂÈÎÙÈ΋ Ï˘ˉÓ›∙. ηʤ Ô˘ ·Ú¤¯ÂÙ·È ÌÔÚ› Ó· Ú˘ıÌÈÛÙ› ̤ۈ ÙÔ˘ ‚ÔÏ¿Ó Ú‡ıÌÈÛ˘ 15, Ô˘ ‚Ú›ÛÎÂÙ·È ÛÙÔ ÂÛˆÙÂÚÈÎfi ̤ÚÔ˜ ÙÔ˘ ∆∂áπ∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹. °È· ÙËÓ ·ÚÔ¯‹ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ, ·ÚΛ Ó· ÙÚ·‚‹ÍÂÙ ÙÔ ÌÔ¯Ïfi (Ï‚Ȥ) ·ÚÔ¯‹˜ 17. TÔ ·ÙËÙ‹ÚÈ 16, Ô˘ ∞¶√¢√™∏ ∂π¢√™ ÙËÓ Û˘Ì›ÂÛË ™∆∞£ª∏ ∆∞ÃÀ∆∏∆∞ ∞¶√ƒƒ√º√Àª. ∆∞ÃÀ∆∏∆∞ ¢π∞™∆∞™∂π™Î·Ê¤ 3.2 ∆∂áπ∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ ‰È·Ù›ıÂÙ·È Ì ٷ ΢ÏÈÓ‰ÚÈο Î·È ÎˆÓÈο ÌÔÓ٤Ϸ, ÂÈÙÚ¤ÂÈ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ̤۷ ÛÙËÓ ÎÔ‡· ÙÔ˘ Ê›ÏÙÚÔ˘. µ∞ƒ√™ ∞§∂™∏™ ∫√¶∆π∫ø¡ £√ƒÀµ√À ª√∆∂ƒ π™ÃÀ™ ∫√¶∆π∫ø¡ ∫√¶∆π∫ø¡ ª√¡∆∂§√ (kg) • ª›· ‰È¯¿Ï· 18 ÁÈ· ÙË(™ÙÚÔÊ./ÏÂ.) ÛÙ‹ÚÈÍË Ù˘ ÎÔ‡·˜ (Kg/h) ∂ƒ°∞§∂πø¡ dB(A) (W) ÙÔ˘ Ê›ÏÙÚÔ˘. (ÛÙÚ./ÏÂÙfi) Ø (mm) • ª›· ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰·taxythta Ô˘ ÂϤÁ¯ÂÈ ÙËÓ ÂÎΛÓËÛË Î·È ÙËÓA¶O¢O™H ·‡ÛË Ù˘¢IA™TA™EI™ ¿ÏÂÛ˘. ∏TAXYTHTA ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋™TA£MH ÌÔÓ¿‰· ÌÔÚ› Ó· taxythta a¶oppoºo ei¢o™ BAPO™13,8 72 1350 SM 91 motep 220ηٿÏÏËÏ· 64 1350 8,5 ÁÈ· monte§o ymenh i™xy™ ymenh i™xy™ ∂¶π¶∂¢∞ ko¶tikøN A§E™H™ KO¶TIKøN KO¶TIKøN £OPYBOY (kg) ÚÔÁÚ·ÌÌ·ÙÈÛÙÂ›Ø ÌÔÚ›Ù ӷ Ú˘ıÌ›ÛÂÙ ÙÔ ¯ÚfiÓÔ Ù˘ ¿ÏÂÛ˘, Ó· ·Ú¯›ÛÂÈ Ó· ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ› ·˘ÙfiÌ·Ù· ÌÂÙ¿ ·fi (™ÙÚÔÊ./ÏÂ.) (W) (W) EP°A§EIøN (kg/h) ‰È∙Ì. (mm) (ÛÙÚ./ÏÂÙ) dB(A) 13,8 69 1350 SM 96 ·ÚÈıÌfi 220 84 1350 13 ∂¶π¶∂¢∞ ¤Ó· Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ Ï‹„ÂˆÓ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ. • ŒÓ·˜ ÁÂÓÈÎfi˜ ‰È·ÎfiÙ˘ ı¤ÛÂˆÓ (ÂÎΛÓËÛË ·‡ÛË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜ E¶I¶E¢A SM 92 1350 ‰‡Ô 8,5 1350 72 73 13,8 18,6 700 SM MK 200350 3 Î·È 700220 13 4). 64/ ªπ∫∆∞ 17 68 400 SM FK 373 / 1350 18 ∫ø¡π∫∞ E¶I¶E¢A 220 SM 92A 1350 350 8,5 64 1350 72 13,8 ¶∂ƒπ°ƒ∞º∏ ∆∏™ ™À™∫∂À∏™ E¶I¶E¢A∞¶√¢√™∏ 220 SM 92T 1350 350 ∂π¢√™ 8,5 ¢π∞™∆∞™∂π™ 64 ∆∞ÃÀ∆∏∆∞ 1350 ™∆∞£ª∏ 72 13,8 ∆∞ÃÀ∆∏∆∞ ∞¶√ƒƒ√º√Àª. µ∞ƒ√™ ∞§∂™∏™ ∫√¶∆π∫ø¡ ∫√¶∆π∫ø¡Ì ÙȘ £√ƒÀµ√À ∫√¶∆π∫ø¡ ª√¡∆∂§√ √È ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ›ª√∆∂ƒ ̇ÏÔÈ Ù˘ Laπ™ÃÀ™ San Marco S.p.A. Â›Ó·È Û¯Â‰È·Ṳ̂ÓÔÈ ÁÈ· Ó· ÏÂÈÙÔ˘ÚÁÔ‡Ó ÂÍ‹˜ Ù¿ÛÂȘ ηÈ(kg) Û˘¯ÓfiÙËÙ˜ dB(A) (™ÙÚÔÊ./ÏÂ.) Ø (mm)84 (ÛÙÚ./ÏÂÙfi) E¶I¶E¢A (Kg/h)13 245 (W) SM 97 880 460∂ƒ°∞§∂πø¡ 880 69 13,8 Ú‡̷ÙÔ˜: 13,8 72 1350 SM 91V-1~ 60 Hz 64 1350 8,5 ∂¶π¶∂¢∞ • 110 (¢È·Ù›ıÂÙ·È220 ÌfiÓÔ ÁÈ· Ù· ÌÔÓ٤Ϸ SM 92/97) E¶I¶E¢A 13 13 • 97A 230 Hz 245 220 SM 460∂¶π¶∂¢∞ 13,8 6969 1350880 SM 96V-1~ 50880 84 84 1350 • 230 / 400 V-3N~ 50 Hz 18,6 73 700 SM MK 200 / 700 ªπ∫∆∞MIKTA 13 • 240 Hz 200 SM LK V-1 ~ 50 660 440 13 / 660 73 18,6 √È ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ› ̇ÏÔÈ ÁÈ∙ ÌÂ68ÙÈ̃ ÂÍ‹̃ Ù¿ÛÂÈ̃ 17 400 SM FK 373 Marco S.p.A. / Ó∙ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁÔ‡Ó 1350ÙË̃ La San 18 ∫ø¡π∫∞›Ó∙È Ûˉ‰È∙Ṳ̂ÓÔÈ Ú‡Ì∙ÙỖ: √È TK Â͈ÙÂÚÈΤ˜ ‰È·ÛÙ¿ÛÂȘ373 Ù˘ Û˘Û΢·Û›·˜ ›ӷÈ: 64118x 467 x 293 /¯ÈÏ. CøNICA SM 1350 650 (·Ì·Ï¿˙) 400 68 17 • 110 V-1 ~ 60 Hz • 230 V-1~ 50 Hz √È ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ› ̇ÏÔÈ Ù˘ La San Marco S.p.A. Â›Ó·È Û¯Â‰È·Ṳ̂ÓÔÈ ÁÈ· Ó· ÏÂÈÙÔ˘ÚÁÔ‡Ó Ì ÙȘ ÂÍ‹˜ Ù¿ÛÂȘ Î·È Û˘¯ÓfiÙËÙ˜ • 230 / 400 V-3N~ 50 Hz Ú‡̷ÙÔ˜: • 240 V-1 ~ 50 Hz • 110 V-1~ 60 Hz (¢È·Ù›ıÂÙ·È ÌfiÓÔ ÁÈ· Ù· ÌÔÓ٤Ϸ SM 92/97) • 230 V-1~ 50 Hz • 230 / 400 V-3N~ 50 Hz • 240 V-1 ~ 50 Hz √È Â͈ÙÂÚÈΤ˜ ‰È·ÛÙ¿ÛÂȘ Ù˘ Û˘Û΢·Û›·˜ (·Ì·Ï¿˙) ›ӷÈ: 641 x 467 x 293 ¯ÈÏ. 64 Α 77 e§§∏¡i∫a ΕΛΛΗΝΙΚΑ ∆∂áπ∫∞ Ã∞ƒ∞∫∆∏ƒπ™∆π∫∞ 3.3 °∂¡π∫√ ™Ã∂¢π√ 5 7 4 9 10 12 6 8 13 11 1 15 14 3 16 17 2 18 e§§∏¡i∫a ∂¶∂•∏°∏™∂π™ 1 ™∫∂§∂∆√™ ∞¶√ ∞§√Àªπ¡π√ 2 °ENIKO™ ¢IAKO¶TH™ 3 XOANH 4 ∫∞¶∞∫π Ã√∞¡∏™ 5 ∫∞§Àªª∞ Ã√∞¡∏™ 6 ™Ã∞ƒ∞ ¶ƒ√™∆∞™π∞™ ∞¶√ ∆∞ ∫√¶∆π∫∞ 7 ¢∞∫∆À§π√™ ƒÀ£ªπ™∏™ ∞§∂™∏™ °ENIKO™ ¢IAKO¶TH™ ¢AKTY§IOY 8 KOYM¶I A¶EM¶§OKH™ 9 ¢√™Oª∂∆ƒ∏∆∏™ 10 KA¶AKI ¢O™OMETPHTH 11 µ√§∞¡ ƒÀ£ªπ™∏™ ¢√™∏™ 12 ¶∞∆∏∆∏ƒπ 13 ª√ç√™ ¶∞ƒ√Ã∏™ ∞§∂™ª∂¡√À ∫∞º∂ 14 ¢πÃ∞§∞ ™À°∫ƒ∞∆∏™∏™ ∫√À¶∞™ ºπ§∆ƒ√À 15 §∂∫∞¡∏ ¶∂ƒπ™À§§√°∏™ À¶√§∂πªª∞∆ø¡ ∫∞º∂ 16 §∞™∆πÃ∂¡π√ ¶√¢∞ƒ∞∫π 78 4. ∆√¶√£∂∆∏™∏ 4.1 ¶ƒ√∂π¢√¶√π∏™∂π™ ∏ ÙÔÔı¤ÙËÛË Ú¤ÂÈ Ó∙ Á›ÓÂÈ ∙ ÂȉÈÎÂ˘Ì¤ÓÔ ÚÔÛ̂ÈÎ, ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ ∙ ÙËÓ La San Marco S.p.A. • ÔÛÈÌÂÙÚÈÎ̃ ̇ÏỖ ∙Ú∙‰›ÓÂÙ∙È ÛÙÔÓ ÂÏ¿ÙË Ì¤Û∙ Û ̛∙ ÂȉÈ΋ Û˘Û΢∙Û›∙ ∙ ˉ∙ÚÙÓÈ Î∙È ‰ÈÔÁÎ̤̂ÓË ÔÏ˘ÛÙÂÚ›ÓË (ÊÂÏÈ˙Ï). ª¤Û∙ ÙË Û˘Û΢∙Û›∙ ı∙ ‚Ú›ÙÂ: ÙÔ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈΠ̇ÏÔ, Ù∙ ∙ÚÂÏÎÌÂÓ¿ ÙÔ˘, ÙÔ ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ Ô‰ËÁÈÒÓ Î∙È ÙË ‰‹Ï̂ÛË Û˘ÌÌÚÊ̂ÛË̃. ŸÙ∙Ó ∙ÓÔ›ÍÂÙ ÙË Û˘Û΢∙Û›∙ ÂϤÁÍÙ ÙÔ Ì‡ÏÔ Î∙È Ù∙ ∙ÚÂÏÎÌÂÓ¿ ÙÔ˘, ÁÈ∙ Ó∙ ‚‚∙È̂ı›Ù ÙÈ Â›Ó∙È ∙ΤÚ∙È∙. ™Â ÂÚ›Ù̂ÛË ∙ÌÊÈ‚ÔÏÈÒÓ, ÌË ˉÚËÛÈÌÔÔț٠ÙË Û˘Û΢‹, ∙ÏÏ¿ ∙ÔÙ∙Óı›Ù ÛÙÔ˘̃ ÂȉÈÎÂ˘Ì¤ÓÔ˘̃ Î∙È ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ˘̃ ÙÂˉÓÈÎÔ‡̃ Ù̂Ó Î¤ÓÙÚ̂Ó ÙÂˉÓÈ΋̃ Â͢ËÚ¤ÙËÛË̃ ÙË̃ La San Marco S.p.A.. ∆∙ ‰È¿ÊÔÚ∙ ̤ÚË ÙË̃ Û˘Û΢∙Û›∙̃ Ú¤ÂÈ Ó∙ ∙Ú∙‰ÔıÔ‡Ó ÛÙ∙ ÂȉÈο ΤÓÙÚ∙ Û˘ÏÏÔÁ‹̃ ∙ÔÚÚÈÌÌ¿Ù̂Ó, ̂̃ ÚԂϤÂÙ∙È ∙ ÙÈ̃ ÈÛˉ‡Ô˘ÛẪ ‰È∙Ù¿ÍÂÈ̃ ÙË̃ ˉÒÚ∙̃ Û∙̃. ªËÓ Ù∙ Âٿ٠∙ÓÂͤÏÂÁÎÙ∙ ÛÙÔ ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓ! ∆∙ ‰È¿ÊÔÚ∙ ̤ÚË ÙË̃ Û˘Û΢∙Û›∙̃ (ˉ∙ÚÙÓÈ, ÊÂÏÈ˙Ï, ÌÂÙ∙ÏÏÈΤ̃ Û˘Ó‰¤ÛÂÈ̃, ÎÙÏ.) ÌÔÚ› Ó∙ ∙ÔÙÂϤÛÔ˘Ó ËÁ‹ ÎÈÓ‰‡ÓÔ˘. ªËÓ Ù∙ ∙Ê‹ÓÂÙ ÛÙÔ Â‰›Ô ‰Ú¿ÛË̃ Ù̂Ó ∙ȉÈÒÓ! • ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎ̃ ̇ÏỖ Ú¤ÂÈ Ó∙ ÙÔÔıÂÙËı› ¿Ó̂ Û ̛∙ ÛÙÂÁÓ‹, ÛÙ∙ıÂÚ‹ Î∙È ÂÓÙÂÏÒ̃ Â›Â‰Ë ÂÈÊ¿ÓÂÈ∙, Ô˘ Ó∙ ›Ó∙È Û ı¤ÛË Ó∙ ∙ÓÙ¤ÍÂÈ ÙÔ ‚¿ÚỖ ÙÔ˘. 4.2 ∏§∂∫∆ƒπ∫∏ ™À¡¢∂™∏ √‰ËÁ›Ẫ ÁÈ∙ ÙË Û̂ÛÙ‹ ËÏÂÎÙÚÈ΋ Û‡Ó‰ÂÛË ÙÔ˘ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ‡ ̇ÏÔ˘: • ¶ÚÈÓ Ó∙ Û˘Ó‰¤ÛÂÙ ÙË Û˘Û΢‹ Ì ÙÔ Ú‡Ì∙, ‚‚∙È̂ı›Ù ÙÈ Ù∙ ÛÙÔÈˉ›∙ Ô˘ ∙Ó∙ʤÚÔÓÙ∙È ÛÙËÓ ÈÓ∙Λ‰∙ ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘ Û˘Ì›ÙÔ˘Ó Ì Ù∙ ÛÙÔÈˉ›∙ ÙÔ˘ ËÏÂÎÙÚÈÎÔ‡ ‰ÈÎÙ‡Ô˘. ∏ ÈÓ∙Λ‰∙ ‚Ú›ÛÎÂÙ∙È Î¿Ù̂ ∙ ÙË ÏÂοÓË Û˘ÏÏÔÁ‹̃ Ù̂Ó ˘ÔÏÂÈÌÌ¿Ù̂Ó ÙÔ˘ Î∙ʤ. • ∏ ËÏÂÎÙÚÈ΋ Û‡Ó‰ÂÛË Ú¤ÂÈ Ó∙ Ú∙ÁÌ∙ÙÔÔÈËı› Û‡ÌÊ̂Ó∙ Ì ÙÔ˘̃ Î∙ÓÔÓÈÛÌÔ‡̃ Ô˘ ÈÛˉ‡Ô˘Ó ÛÙË ˉÒÚ∙ Û∙̃. • ∏ ËÏÂÎÙÚÈ΋ ÂÁÎ∙Ù¿ÛÙ∙ÛË Ô˘ ÚÔÂÙÔ›Ì∙ÛÂ Ô ÂÏ¿ÙË̃ Ú¤ÂÈ Ó∙ ›Ó∙È Û‡ÌÊ̂ÓË Ì ÙÈ̃ ÈÛˉ‡Ô˘ÛẪ ‰È∙Ù¿ÍÂÈ̃. ∏ Ú›˙∙ Ú¤ÂÈ Ó∙ ›Ó∙È Û˘Ó‰Â̤ÓË Ì ¤Ó∙ ∙ÔÙÂÏÂÛÌ∙ÙÈÎ Û‡ÛÙËÌ∙ Á›̂ÛË̃. ∏ La San Marco S.p.A. ∙ÚÓ›Ù∙È ÔÔÈ∙‰‹ÔÙ ¢ı‡ÓË, Û ÂÚ›Ù̂ÛË Ô˘ ‰ÂÓ ÙËÚËıÔ‡Ó ÔÈ ÈÛˉ‡Ô˘ÛẪ ‰È∙Ù¿ÍÂÈ̃. ∏ Ï∙Óı∙Ṳ̂ÓË ÙÔÔı¤ÙËÛË ÙË̃ Û˘Û΢‹̃ ÌÔÚ› Ó∙ ÚÔÎ∙ϤÛÂÈ Û̂Ì∙ÙÈΤ̃ ‚Ï¿‚Ẫ Û ¿ÙÔÌ∙ Î∙È ÊıÔÚ¤̃ Û ڿÁÌ∙Ù∙, ÁÈ∙ ÙÈ̃ ÔÔ›Ẫ Ô Î∙Ù∙Û΢∙ÛÙ‹̃ ‰Â ʤÚÂÈ Î∙Ì›∙ ¢ı‡ÓË. • ∞Ó ˉÚÂÈ∙ÛÙ› Ó∙ ˉÚËÛÈÌÔÔÈ‹ÛÂÙ ÚÔÛ∙ÚÌÔÛÙ¤̃ (∙ÓÙ¿ÙÔÚ), ÔÏÏ∙Ϥ̃ Ú›˙Ẫ ‹/Î∙È ÚÔÂÎÙ¿ÛÂÈ̃, Ú¤ÂÈ Ó∙ ˉÚËÛÈÌÔÔÈ‹ÛÂÙ ÚÔ˚ÓÙ∙ Î∙Ù∙Û΢∙Ṳ̂Ó∙ Û‡ÌÊ̂Ó∙ Ì ÙÈ̃ ÈÛˉ‡Ô˘ÛẪ ‰È∙Ù¿ÍÂÈ̃ ∙ÛÊ∙Ï›∙̃. • °È∙ Ó∙ ∙ÔÊ¢ˉı› Ë ˘ÂÚı¤ÚÌ∙ÓÛË ÙÔ˘ Î∙Ï̂‰›Ô˘ ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃, Û∙̃ Û˘ÓÈÛÙÔ˘Ì Ó∙ ÙÔ ÍÂÙ˘Ï›ÍÂÙ ÂÓÙÂÏÒ̃. • √È ÌÔÓÔÊ∙ÛÈÎÔ› ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ› ̇ÏÔÈ ‰È∙ı¤ÙÔ˘Ó ¤Ó∙ Î∙ÏÒ‰ÈÔ ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃ Ì ÙÚÂÈ̃ ∙Á̂ÁÔ‡̃, Ì ÊÈ̃ ÁÈ∙ ÙË Û‡Ó‰ÂÛË ÛÙËÓ Ú›˙∙ ÙÔ˘ ‰ÈÎÙ‡Ô˘. • °È∙ ÙËÓ ËÏÂÎÙÚÈ΋ Û‡Ó‰ÂÛË Ù̂Ó ÙÚÈÊ∙ÛÈÎÒÓ ÌÔÓÙ¤Ï̂Ó Ú¤ÂÈ ∙∙Ú∙ÈÙ‹Ù̂̃ Ó∙ ÂÁÎ∙Ù∙ÛÙ‹ÛÂÙÂ, ÌÂÙ∙͇ Û˘Û΢‹̃ Î∙È ËÏÂÎÙÚÈÎÔ‡ ‰ÈÎÙ‡Ô˘, ¤Ó∙ ÔÏ˘ÔÏÈÎ ‰È∙ÎÙË, Ô˘ Ó∙ ›Ó∙È Î∙Ù¿ÏÏËÏỖ ÁÈ∙ Ù∙ ËÏÂÎÙÚÈο ˉ∙Ú∙ÎÙËÚÈÛÙÈο ÙË̃ ÌËˉ∙Ó‹̃ (ÈÛˉ‡̃ Î∙È Ù¿ÛË), Ô˘ ∙Ó∙ʤÚÔÓÙ∙È ÛÙËÓ ÈÓ∙Λ‰∙. ∆Ô ¿ÓÔÈÁÌ∙ Ù̂Ó Â∙ÊÒÓ ∙˘ÙÔ‡ ÙÔ˘ ‰È∙ÎÙË, Ù∙Ó ∙ÔÛ˘Ó‰¤ÂÙ∙È ∙ ÙÔ Ú‡Ì∙, Ú¤ÂÈ Ó∙ ›Ó∙È ÙÔ˘Ï¿ˉÈÛÙÔÓ 3 ˉÈÏ. • √È ÙÚÈÊ∙ÛÈÎÔ› ̇ÏÔÈ ‰È∙ı¤ÙÔ˘Ó ¤Ó∙ Î∙ÏÒ‰ÈÔ ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃ Ì ¤ÓÙ ∙Á̂ÁÔ‡̃. ∏ Û‡Ó‰ÂÛË Ù̂Ó ÙÚÈÊ∙ÛÈÎÒÓ ÌÔÓÙ¤Ï̂Ó Ú¤ÂÈ Ó∙ Á›ÓÂÈ ̂̃ ÂÍ‹̃: Û‡Ó‰ÂÛË ∙ÛÙ¤Ú∙ ÁÈ∙ Ù¿ÛË 400V-3N~ Î∙È Û‡Ó‰ÂÛË ÙÚÈÁÒÓÔ˘ ÁÈ∙ Ù∙ ÌÔÓÙ¤Ï∙ Ì ٿÛË ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃ 230V-3~). ™˘Ó‰ÂÛÌÔÏÔÁ›∙ ÔÙËÓ ÎϤÌ∙ ÙË̃ Û˘Û΢‹̃ 2 L3 400V-3N~ 4 6 L2 1 L1 3 N GI BL BI NE VE MA GI/VE L3 230V-3~ 1 2 3 4 5 6 L2 L1 N GI/VE GI BL BI NE VE MA 5 EÂÍËÁ‹ÛÂÈ̃: L3 = Î∙ʤ L2 = Ì∙‡ÚÔ L1 = Ì∙‡ÚÔ N = Ô˘‰¤ÙÂÚÔ (ÌÏÂ) GI/VE = Á›̂ÛË 1 = ΛÙÚÈÓÔ 2 = ÌÏ 3 = ¿ÛÚÔ 4 = Ì∙‡ÚÔ 5 = Ú¿ÛÈÓÔ 6 = Î∙ʤ • ∞ÊÔ‡ ÙÂÏÂÈÒÛÂÙ ÙËÓ ËÏÂÎÙÚÈ΋ Û‡Ó‰ÂÛË, ‚‚∙È̂ı›Ù ÙÈ ÙÔ ÌÔÙ¤Ú ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÂÙ∙È ‰ÂÍÈÛÙÚÔÊ∙ (ÎÔÈÙ¿˙ÔÓÙ∙̃ ÙË Û˘Û΢‹ ∙ „ËÏ¿). ∞Ó ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÂÙ∙È ∙ÚÈÛÙÂÚÛÙÚÔÊ∙, ∙ÓÙÈÛÙÚ¤„Ù ÙÈ̃ ı¤ÛÂÈ̃ Ù̂Ó ‰‡Ô Ê¿ÛÂ̂Ó ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃. • ™Â ÂÚ›Ù̂ÛË ÌÂÙ∙ÙÚÔ‹̃ ∙ Ù∙ 400V-3N~ ÛÙ∙ 230V-3~ ‹ ∙ÓÙ›ÛÙÚÔÊ∙, ˉÚËÛÈÌÔÔÈ‹ÛÙ ÙÈ̃ ÂȉÈΤ̃ ÂÙÈΤÙẪ, Ô˘ ı∙ ‚Ú›Ù ̤Û∙ ÛÙË Û˘Û΢∙Û›∙, ÁÈ∙ Ó∙ ÂÓËÌÂÚÒÛÂÙ Ù∙ ÛÙÔÈˉ›∙ ÙË̃ ∙ÏÈ¿̃ ÂÙÈΤÙ∙̃ Ô˘ ›Ó∙È ÎÔÏÏË̤ÓË ÛÙËÓ ¿ÎÚË ÙÔ˘ Î∙Ï̂‰›Ô˘ ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃. 79 e§§∏¡i∫a ™˘Ó‰ÂÛÌÔÏÔÁ›∙ ÙË̃ Ú›˙∙̃ ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃ T¿ÛË ∆∏™ Ã√¡π∫∏™ ¢π∞ƒ∫∂π∞™¢π∞ƒ∫∂π∞™ ∆∏™ ∞§∂™∏™ ∆∏™ ∞§∂™∏™ (AYTOMATA 4.3 ¶ƒ√°ƒ∞ªª∞∆π™ª√™ ¶ƒ√°ƒ∞ªª∞∆π™ª√™ ∆∏™ Ã√¡π∫∏™ ¶ƒ√°ƒ∞ªª∞∆π™ª√™ ∆∏™ Ã√¡π∫∏™ ¢π∞ƒ∫∂π∞™ ∆∏™Î·È ∞§∂™∏™ ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰· Ú˘ıÌ›˙ÂÈ ÙË ¯ÚÔÓÈ΋ ‰È¿ÚÎÂÈ· Ù˘ ¿ÏÂÛ˘ ÙË ·˘ÙfiÌ·ÙË ¤Ó·ÚÍË Ù˘ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜, ÌÂÙ¿ ·fi ¤Ó· ÌÔÓÙ¤Ï∙) Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ ·ÚÈıÌfi Ï‹„ÂˆÓ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ. ∞fi ÙÔ ÂÚÁÔÛÙ¿ÛÈÔ ¤¯Ô˘Ó ÚÔÁÚ·ÌÌ·ÙÈÛÙ› ÔÚÈṲ̂Ó˜ ÚÔηıÔÚÈṲ̂Ó˜ ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰· Ú˘ıÌ›˙ÂÈÙËÙËˉÚÔÓÈ΋ ¯ÚÔÓÈ΋ ‰È¿ÚÎÂÈ∙ ‰È¿ÚÎÂÈ· Ù˘ ηÈÎ∙È ÙË ÙË ·˘ÙfiÌ·ÙË ¤Ó·ÚÍË Ù˘ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜, ÌÂÙ¿ ·fi ¤Ó· ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰∙ Ú˘ıÌ›˙ÂÈ ÙË̃¿ÏÂÛ˘ ¿ÏÂÛË̃ ∙˘ÙÌ∙ÙË ¤Ó∙ÚÍË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙̃, ÙÈ̤˜ √ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎfi˜ ̇ÏÔ˜ ·Ú¯›˙ÂÈ Ó·ÙË̃ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ› ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ ·ÚÈıÌfi Ï‹„ÂˆÓ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ. ∞fi(‚Ï. ÙÔ ›Ó·Î·). ÂÚÁÔÛÙ¿ÛÈÔ ¤¯Ô˘Ó ÚÔÁÚ·ÌÌ·ÙÈÛÙ› ÔÚÈṲ̂Ó˜ ÚÔηıÔÚÈṲ̂Ó˜ §‹„ÂȘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ÌÂÙ¿ ∙ ¤Ó∙(‚Ï. Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ ∙ÚÈıÌ Ï‹„Â̂Ó ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ. ∞ ÙÔ MÔÓÙ¤ÏÔ XÚfiÓÔ˜ ¿ÏÂÛ˘ ‰È·ÎfiÙË 3 Î·È ·Ú·Ì¤ÓÂÈ Û ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›· ÁÈ· fiÏÔ ÙÔÓ ÚÔÁÚ·ÌÌ·ÙÈṲ̂ÓÔ ÙÈ̤˜ ›Ó·Î·). √ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎfi˜ ̇ÏÔ˜ ·Ú¯›˙ÂÈ Ó· ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ› ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ Î·Ê¤ §‹„ÂȘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ÂÚÁÔÛÙ¿ÛÈÔ ¤ˉÔ˘Ó ÚÔÁÚ∙ÌÌ∙ÙÈÛÙ› ÔÚÈṲ̂ÓẪ ÚÔÎ∙ıÔÚÈṲ̂ÓẪ §‹„ÂÈ̃ MÔÓÙ¤ÏÔ XÚfiÓÔ˜ ¿ÏÂÛ˘ ¯ÚfiÓÔ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜ ‹ ̤¯ÚÈÛÂÓ·ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›· Â¤Ì‚Ë ÔÁÈ· ÌÈÎÚԉȷÎfiÙ˘ “˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋˜ smMovÙ¤Ïo 92-92A ‰È·ÎfiÙË 3 Î·È ·Ú·Ì¤ÓÂÈ fiÏÔ ÙÔÓ ÚÔÁÚ·ÌÌ·ÙÈṲ̂ÓÔ ¿ÏÂÛË̃ SM 91 Xpvõ 12 ∙ÏÂṲ̂vo˘ Î∙ʤ ηʤ 80 ‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ· ÙÈ̤̃ (‚Ï. ›Ó∙Î∙). ÛÙ¿ıÌ˘”, Ô ÔÔ›Ô˜ ÌˉÂÓ›˙ÂÈ Î·ÈÂ¤Ì‚Ë ÙÔ ¯ÚÔÓԉȷÎfiÙË (timer). “˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋˜ ∏ Û˘Û΢‹ ¯ÚfiÓÔ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜ ‹ ̤¯ÚÈ Ó· Ô ÌÈÎÚԉȷÎfiÙ˘ SM 97-97ASM 91 12 ‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ· 80‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ· SM 96 12 80 ·Ú¯›˙ÂÈ Î·È̇ÏỖ ¿ÏÈ Ó· ·Ï¤ıÂÈ ÌÂÙ¿ ·fi ¤Ó· Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ ·ÚÈıÌfi √ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎ̃ ∙Úˉ›˙ÂÈ Ó∙ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ› ∙ÙÒÓÙ∙̃ ÙÔ ‰È∙ÎÙË 2 ÛÙ¿ıÌ˘”, Ô ÔÔ›Ô˜ ÌˉÂÓ›˙ÂÈ Î·È ÙÔ ¯ÚÔÓԉȷÎfiÙË (timer). ∏ Ï‹„ÂˆÓ Û˘Û΢‹ LK SM A smSM90/95 96 80 12 Î∙È ∙Ú∙̤ÓÂÈ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Ì ÌÂÙ¿ ÙÔ fiÛ˜ ÂÓÂÁÔÔÈ‹ıËηÚÈıÌfi ÔˉÚÓÔ ÌÔ¯Ïfi˜ 17) 80‰Â˘Ù. ‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ· 12 SM MK 12 ·Ú¯›˙ÂÈ Û ηÈηʤ ¿ÏÈ(·Ó¿ÏÔÁ· Ó· ·Ï¤ıÂÈ ·fiÊÔÚ¤˜ ¤Ó· Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ Ï‹„ÂˆÓ 80 ‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ· ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙ ÁÈ∙ ÏÔ ÙÔÓ ÚÔÁÚ∙ÌÌ∙ÙÈṲ̂ÓÔ SM TK Î·È ÛÙ·Ì·Ù¿ÂÈ fiÙ·Ó Ô ÚÔÁÚ·ÌÌ·ÙÈṲ̂ÓÔ˜ ¯ÚfiÓÔ˜ ‹, fiˆ˜ ›·ÌÂ, ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ (·Ó¿ÏÔÁ· Ì ÙÔÔ fiÛ˜ ÊÔÚ¤˜ ÂÓÂÁÔÔÈ‹ıËÎÂ Ô ÌÔ¯Ïfi˜ 17) SM FK MK 50 12 ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙̃ 80‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ· ‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ· ‹ ̤ˉÚÈ Ó∙ÂÚ¿ÛÂÈ Â¤Ì‚Ë ÌÈÎÚÔ‰È∙ÎÙË̃ “˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋̃ SM 18 ·Ó Ô ÌÈÎÚԉȷÎfiÙ˘ ÛÙ¿ıÌ˘”.¯ÚfiÓÔ˜ √ Ù¯ÓÈÎfi˜ Ô˘ Â›Ó·È Î·ÈÂ¤Ì‚Ë ÛÙ·Ì·Ù¿ÂÈ fiÙ·Ó ÂÚ¿ÛÂÈ∙Úˉ›˙ÂÈ Ô“˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋˜ ÚÔÁÚ·ÌÌ·ÙÈṲ̂ÓÔ˜ ‹, fiˆ˜ ÛÙ¿ıÌË̃”, Ô ÔÔ›Ỗ ÌˉÂÓ›˙ÂÈ Î∙È ÙÔ ˉÚÔÓÔ‰È∙ÎÙË (timer). ∏ Û˘Û΢‹ Î∙È ¿ÏÈ Ó∙ ∙ϤıÂÈ ÌÂÙ¿ ∙›·ÌÂ, SM FK 18 50 ‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ· ˘Â‡ı˘ÓÔ˜ ÁÈ· ÙËÓ ÙÔÔı¤ÙËÛË, ÌÔÚ› Ó· ÌÂÙ·‚¿ÏÏÂÈ ÙȘ Ú˘ıÌ›ÛÂȘ Ù˘ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋˜ ÌÔÓ¿‰·˜, Û ÂÚ›ÙˆÛË Ô˘ Ô Ô˘ ÂÏ¿Ù˘ ·Ó Â¤Ì‚Ë Ô ÌÈÎÚԉȷÎfiÙ˘ “˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋˜ ÛÙ¿ıÌ˘”. √ Ù¯ÓÈÎfi˜ Â›Ó·È ¤Ó∙ Û˘ÁÎÂÎÚÈ̤ÓÔ ∙ÚÈıÌ Ï‹„Â̂Ó ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ (∙Ó¿ÏÔÁ∙ ÌÂÂÚÁÔÛÙ¿ÛÈÔ. ÙÔ ÛẪ ÊÔÚ¤̃ ÂÓÂÚÁÔÔÈ‹ıËÎÂ Ô ÌÔˉÏ̃ ˙ËÙ‹ÛÂÈ ‰È·ÊÔÚÂÙÈΤ˜ ÙÈ̤˜ ·fi ·˘Ù¤˜ ÛÙÔ ˘Â‡ı˘ÓÔ˜ ÁÈ· ÙËÓ ÙÔÔı¤ÙËÛË, ÌÔÚ›Ԣ Ó· ÚÔÁÚ·ÌÌ·Ù›ÛÙËÎ·Ó ÌÂÙ·‚¿ÏÏÂÈ ÙȘ Ú˘ıÌ›ÛÂȘ Ù˘ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋˜ ÌÔÓ¿‰·˜, Û ÂÚ›ÙˆÛË Ô˘ Ô ÂÏ¿Ù˘ 13) Î∙È ÛÙ∙Ì∙Ù¿ÂÈ Ù∙Ó ÂÚ¿ÛÂÈ Ô·˘Ù¤˜ ÚÔÁÚ∙ÌÌ∙ÙÈṲ̂ÓỖ ˉÚÓỖ ̂̃ ›∙ÌÂ, ∙Ó Â¤Ì‚Ë Ô ÌÈÎÚÔ‰È∙ÎÙË̃ √‰ËÁ›Â˜ ÁÈ· ÙË ÛˆÛÙ‹ Ú‡ıÌÈÛË ¯ÚfiÓÔ˘ ˙ËÙ‹ÛÂÈ ‰È·ÊÔÚÂÙÈΤ˜ ÙÈ̤˜ ·fiÙÔ˘ Ô˘ ¿ÏÂÛ˘: ÚÔÁÚ·ÌÌ·Ù›ÛÙËÎ·Ó ÛÙÔ‹,ÂÚÁÔÛÙ¿ÛÈÔ. “˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋̃ ÛÙ¿ıÌË̃”. √ ÙÂˉÓÈÎ̃ Ô˘ ›Ó∙È ˘Â‡ı˘ÓỖ ÁÈ∙ ÙËÓ ÙÔÔı¤ÙËÛË, ÌÔÚ› Ó∙ ÌÂÙ∙‚¿ÏÏÂÈ ÙÈ̃ √‰ËÁ›Â˜ ÁÈ· ÙË ÛˆÛÙ‹ Ú‡ıÌÈÛË ÙÔ˘ ¯ÚfiÓÔ˘ ¿ÏÂÛ˘: • � ¢È·Îfi„Ù ÙËÓ ·ÚÔ¯‹ ÙÔ˘ ËÏÂÎÙÚÈÎÔ‡ Ú‡̷ÙÔ˜. Ô˘ Ô ÂÏ¿ÙË̃ ˙ËÙ‹ÛÂÈ ‰È∙ÊÔÚÂÙÈΤ̃ ÙÈ̤̃ ∙ ∙˘Ù¤̃ Ú˘ıÌ›ÛÂÈ̃ ÙË̃ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋̃ ÌÔÓ¿‰∙̃, Û ÂÚ›Ù̂ÛË • � ¢È·Îfi„Ù ÙËÓ ·ÚÔ¯‹ ËÏÂÎÙÚÈÎÔ‡ Ú‡̷ÙÔ˜. Ô˘ ÚÔÁÚ∙ÌÌ∙Ù›ÛÙËÎ∙Ó ÛÙÔ ÙÔ˘ ÂÚÁÔÛÙ¿ÛÈÔ. • ¶Ï·ÁÈ¿ÛÙ ÙÔ Ì‡ÏÔÚ‡ıÌÈÛË ÛÙË Ì›· ÏÂ˘Ú¿ Î·È ·Ê·ÈÚ¤ÛÙ √‰ËÁ›Ẫ ÁÈ∙ ÙË Û̂ÛÙ‹ ÙÔ˘ ˉÚÓÔ˘ ¿ÏÂÛË̃:ÙË ‚¿ÛË ÙÔ˘. ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰·, Ô˘ Ú˘ıÌ›˙ÂÈ ÙÔ ¯ÚfiÓÔ ¿ÏÂÛ˘, ‚Ú›ÛÎÂÙ·È Ì¤Û· ÛÙÔ ÛÒÌ· ÙÔ˘ÏÂ˘Ú¿ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ‡ ̇ÏÔ˘. ÙË ‚¿ÛË ÙÔ˘. ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰·, Ô˘ Ú˘ıÌ›˙ÂÈ ÙÔ ¯ÚfiÓÔ ¿ÏÂÛ˘, • ¶Ï·ÁÈ¿ÛÙ ÙÔ Ì‡ÏÔ ÛÙË Ì›· Î·È ·Ê·ÈÚ¤ÛÙ • ¢È∙΄Ù ÙËÓ ∙ÚÔˉ‹ ÙÔ˘ ËÏÂÎÙÚÈÎÔ‡ Ú‡Ì∙ÙỖ. ‚Ú›ÛÎÂÙ·È Ì¤Û· ÛÙÔ ÛÒÌ· ÙÔ˘ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ‡ ̇ÏÔ˘. ÙË ‚¿ÛË ÙÔ˘. ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰∙, Ô˘ Ú˘ıÌ›˙ÂÈ ÙÔ • ¶Ï∙ÁÈ¿ÛÙ ÙÔ Ì‡ÏÔ Ì›∙ ÏÂ˘Ú¿ Î∙È ∙Ê∙ÈÚ¤ÛÙ • ÀÔÏÔÁ›ÛÙÂ, ·ÊÔ‡ ÛÙË ÚÔËÁÔ˘Ì¤Óˆ˜ Û˘ÓÂÓÓÔËı›Ù Ì ÙÔ ¯ÂÈÚÈÛÙ‹, ÙË ¯ÚÔÓÈ΋ ‰È¿ÚÎÂÈ· Ù˘ ¿ÏÂÛ˘ Î·È ÙÔÓ ·ÚÈıÌfi ÙˆÓ ˉÚÓÔ ¿ÏÂÛË̃, ‚Ú›ÛÎÂÙ∙È Ì¤Û∙ ÛÙÔÛ˘ÓÂÓÓÔËı›Ù ÛÒÌ∙ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎÔ‡ ̇ÏÔ˘. ηʤ ·ÊÔ‡ ÁÈ· ÙËÓÚÔËÁÔ˘Ì¤Óˆ˜ ¤Ó·ÚÍË/ÛÙ·Ì¿ÙËÌ· Ù˘ ÙÔ˘ ¿ÏÂÛ˘. • Ï‹„ÂˆÓ ÀÔÏÔÁ›ÛÙÂ, Ì ÙÔ ¯ÂÈÚÈÛÙ‹, ÙË ¯ÚÔÓÈ΋ ‰È¿ÚÎÂÈ· Ù˘ ¿ÏÂÛ˘ Î·È ÙÔÓ ·ÚÈıÌfi ÙˆÓ • ÀÔÏÔÁ›ÛÙÂ, ∙ÊÔ‡ ÚÔËÁÔ˘Ì¤Ó̂̃ Û˘ÓÂÓÓÔËı›Ù Ì ÙÔ ˉÂÈÚÈÛÙ‹, ÙË ˉÚÔÓÈ΋ ‰È¿ÚÎÂÈ∙ ÙË̃ ¿ÏÂÛË̃ Î∙È Ï‹„ÂˆÓ Î·Ê¤ ÁÈ· ÙËÓ ¤Ó·ÚÍË/ÛÙ·Ì¿ÙËÌ· Ù˘ ¿ÏÂÛ˘. • °È· Ó· ÚÔÁÚ·ÌÌ·Ù›ÛÂÙ ÙÈ̤˜ Ô˘ ÂÈı˘Ì›ÙÂ, Ú˘ıÌ›ÛÙ ٷ “DIP Ô˘ ‚Ú›ÛÎÔÓÙ·È ÛÙÔ ÂÛˆÙÂÚÈÎfi Ù˘ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋˜ ÙÔÓ ∙ÚÈıÌ Ù̂Ó Ï‹„Â̂Ó ÙȘ Î∙ʤ ÁÈ∙ ÙËÓ ¤Ó∙ÚÍË/ÛÙ∙Ì¿ÙËÌ∙ ÙË̃switch” ¿ÏÂÛË̃. (‚Ï. Û¯‹Ì·). ÙÈ̃ • °È∙ Ó∙ Ô˘ÂÈı˘Ì›ÙÂ, ÂÈı˘Ì›ÙÂ, Ú˘ıÌ›ÛÙ Ù∙ switch” “DIP switch” Ô˘ ‚Ú›ÛÎÔÓÙ∙È ÛÙÔ ÂÛ̂ÙÂÚÈÎ • ÌÔÓ¿‰·˜ °È· ÚÔÁÚ∙ÌÌ∙Ù›ÛÂÙ ӷ ÚÔÁÚ·ÌÌ·Ù›ÛÂÙ ÙȘ ÙÈ̤̃ ÙÈ̤˜ Ô˘ Ú˘ıÌ›ÛÙ ٷ “DIP Ô˘ ‚Ú›ÛÎÔÓÙ·È ÛÙÔ ÂÛˆÙÂÚÈÎfi Ù˘ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋˜ “DIP switch” 1 ÌÔÓ¿‰∙̃ Î·È 2 Ú˘ıÌ›˙Ô˘Ó ÙÔ ¯ÚfiÓÔ ∆∙ ¿ÏÂÛ˘, ÔÔ›Ô˜ ÌÔÚ› Î˘Ì·Óı› ·fi 30 ¤ˆ˜ 120 ‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ·. “DIP switch” ÌÔÓ¿‰·˜ (‚Ï. Û¯‹Ì·). ÙË̃∆· ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋̃ (‚Ï. Ûˉ‹Ì∙). “DIPÔswitch” 1 Î∙È 2Ó· Ú˘ıÌ›˙Ô˘Ó ÙÔ ˉÚÓÔ ¿ÏÂÛË̃, Ô ÔÔ›Ỗ∆· ÌÔÚ› 3 Î·È 4 Ú˘ıÌ›˙Ô˘Ó ÙÔ fiÛ˜ ÊÔÚ¤˜ Ú¤ÂÈ Ó· ÂÓÂÚÁÔÔÈËı› Ô ÌÔ¯Ïfi˜ Ï‹„˘ ÙÔ˘ ηʤ ÁÈ· Ó· ·Ú¯›ÛÂÈ Ë ·˘ÙfiÌ·ÙË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›· ∆· “DIP switch” 1 Î·È 2 Ú˘ıÌ›˙Ô˘Ó ÙÔ ¯ÚfiÓÔ ¿ÏÂÛ˘, Ô ÔÔ›Ô˜ ÌÔÚ› Ó· Î˘Ì·Óı› ·fi 30 ¤ˆ˜ 120 ‰Â˘ÙÂÚfiÏÂÙ·. ∆· Ó∙ ΢Ì∙Óı› ∙ 30 ¤̂̃ 120 ‰Â˘ÙÂÚÏÂÙ∙. ∆∙ “DIP switch” 3 Î∙È 4 Ú˘ıÌ›˙Ô˘Ó ÙÔ ÛẪ ÊÔÚ¤̃ Ú¤ÂÈ“DIP Ó∙switch” ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘. ªÔÚ›Ù ӷ Ú˘ıÌ›ÛÂÙ ÙËÓ ·˘ÙfiÌ·ÙË ¤Ó·ÚÍË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜ ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘ÙÔ˘ ÌÂÙ¿ ·fiÁÈ· 6, Ó· 12,·Ú¯›ÛÂÈ 18 ‹ 24ËÏ‹„ÂȘ ηʤ. 3 Î·È 4 Ú˘ıÌ›˙Ô˘Ó ÙÔ fiÛ˜ ÊÔÚ¤˜ Ú¤ÂÈ Ó· ÂÓÂÚÁÔÔÈËı› Ô ÌÔ¯Ïfi˜ Ï‹„˘ ηʤ ·˘ÙfiÌ·ÙË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›· ÂÓÂÚÁÔÔÈËı› Ô ÌÔˉÏ̃ Ï‹„Ë̃ ÙÔ˘ Î∙ʤ ÁÈ∙ Ó∙ ∙Úˉ›ÛÂÈ Ë ∙˘ÙÌ∙ÙË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙ ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘. ªÔÚ›Ù Ó∙ ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘. ªÔÚ›Ù ӷ Ú˘ıÌ›ÛÂÙ ÙËÓ ·˘ÙfiÌ·ÙË ¤Ó·ÚÍË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜ ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘ ÌÂÙ¿ ·fi 6, 12, 18 ‹ 24 Ï‹„ÂȘ ηʤ. Ú˘ıÌ›ÛÂÙ ÙËÓ ∙˘ÙÌ∙ÙË ¤Ó∙ÚÍË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙̃ ÙÔ˘ ̇ÏÔ˘ ÌÂÙ¿ ∙ 6, 12, 18 ‹ 24 Ï‹„ÂÈ̃ Î∙ʤ. ¢È·ÌfiÚʈÛË DIP SW ¢È·ÌfiÚʈÛË ONDIP SW ¢È∙ÌÚÊ̂ÛË DIP ON SW ON OF ON ON OFF ONOFF OF ON ON OFF ONOFF OF ON ON OFF OFF OF DIP SW2 DIP SW1 dip sw1 Off dip sw2 Off OFF ONOFF DIP SW2 DIP SW1 Off On Off Off On Off 50 ‰Â˘Ù. On On On On On 30 ‰Â˘Ù. Off Off Off Off Off Off On On XÚÓỖ 80 ‰Â˘Ù. On On On 120 ‰Â˘Ù. ÃÚfiÓÔ˜ ÃÚfiÓÔ˜ 30 sec 30 sec ¢È·ÌfiÚʈÛË DIP SW ¢È·ÌfiÚʈÛË DIP SW ¢È∙ÌÚÊ̂ÛË ON ON OFF DIP SW ON DIP SW3 DIP SW3 dip sw3 Off Off ONOFF 50 sec 50 sec ON OF OFF ON On 80 sec 80 sec ON OF OFF ON Off 120 sec 120 sec ON OF OFF ON OFF OF Off On dip sw4 Off §‹„ÂȘ ηʤ §‹„ÂȘ ηʤ §‹„ÂÈ̃ Î∙ʤ 6 Off Off 6 6 Off On Off ONOFF DIP SW4 Off On ONOFF DIP SW4 Off On 12 12 On Off On On On On 18 18 18 On On 12 24 24 24 ƒÀ£ªπ™∏ ∆∏™ ∞§∂™∏™ √‰ËÁ›Â˜ ÁÈ· Û̂ÛÙ‹ ÙË ÛˆÛÙ‹ Ú‡ıÌÈÛË: √‰ËÁ›Ẫ ÁÈ∙ ÙË Ú‡ıÌÈÛË: • °ÂÌ›ÛÙ ÙË ¯Ô¿ÓË 5 ‹ 6 Ì ηʤ Û ÎfiÎÎÔ˘˜ Î·È ÎÏ›ÛÙ ÙÔ Î¿Ï˘ÌÌ· 8. • °ÂÌ›ÛÙ ÙË ˉÔ¿ÓË 4 Ì Î∙ʤ Û ÎÎÎÔ˘̃ Î∙È ÎÏ›ÛÙ ÙÔ Î¿Ï˘ÌÌ∙ 6. • °ÂÌ›ÛÙ ÙË ¯Ô¿ÓË 5 ‹ 6 Ì ηʤ∙ÙÒÓÙ∙̃ Û ÎfiÎÎÔ˘˜ÙÔ Î·È ÁÂÓÈÎ ÎÏ›ÛÙ ‰È∙ÎÙË ÙÔ Î¿Ï˘ÌÌ· 8. ∞ϤÛÙ ̛∙ ÌÈÎÚ‹ ÔÛÙËÙ∙ Î∙ʤ Î∙È • µ¿ÏÙ ÙÔÙÔ̇ÏÔ • µ¿ÏÙ ̇ÏÔÛ Û ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›· ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ‰È·ÎfiÙË 3. ∞ϤÛÙ ̛·3.ÌÈÎÚ‹ ÔÛfiÙËÙ· ηʤ Î·È ÛÙ·Ì·Ù‹ÛÙ ÙË Û˘Û΢‹, ÛÙ∙Ì∙Ù‹ÛÙ ÙˉȷÎfiÙË Û˘Û΢‹ 4. 3. • ·ÙÒÓÙ·˜ µ¿ÏÙ ÙÔ ÙÔ Ì‡ÏÔ Û ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›· ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ‰È·ÎfiÙË 3. ∞ϤÛÙ ̛· ÌÈÎÚ‹ ÔÛfiÙËÙ· ηʤ Î·È ÛÙ·Ì·Ù‹ÛÙ ÙË Û˘Û΢‹, • ∂ϤÁÍÙ ÙÔ Ì¤ÁÂıỖ Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó (ÌÔÚ›̂Ó) ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ. ºÙÂÈ¿ÍÙ ¤Ó∙ ‹ ‰‡Ô ÂÛÚ¤ÛÔ Î∙È ∙Ú∙ÙËÚ‹ÛÙ ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ‰È·ÎfiÙË 4. ̤ÁÂıÔ˜ ÎfiÎÎˆÓ (ÌÔÚ›ˆÓ) ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ. ºÙÂÈ¿ÍÙ ‰‡Ô ÂÛÚ¤ÛÔ Î·È ·Ú·ÙËÚ‹ÛÙ ÚÔ‹ ÙÔ˘ ÙË• ∂ϤÁÍÙ ÚÔ‹ ÙÔ˘ÙÔÎ∙ʤ ÛÙÔÙˆÓ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ (Ë “ȉ∙ÓÈ΋” ÚÔ‹ ÂÈÙ˘Áˉ¿ÓÂÙ∙È Ì ¤Ó· 6-8 ‹ÁÚ∙ÌÌ¿ÚÈ∙ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ ÙË ∙Ó¿ ÛÙÔ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ “ȉ·ÓÈ΋” ÚÔ‹ ÂÈÙ˘Á¯¿ÓÂÙ·È Ì 6-8£∙ ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ· ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Î·È ¯ÚÔÓÈ΋ÙˉȿÚÎÂÈ· ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Î∙ÈÙÔ ˉÚÔÓÈ΋ ‰È¿ÚÎÂÈ∙ 25-35 ‰Â˘ÙÂÚÔϤÙ̂Ó). ∙ÚÔ˘ÛÈ∙ÛÙ› Ì›∙‹ ∙ ÙÈ̃·Ó¿ ÂÍ‹̃ ÂÚÈÙÒÛÂÈ̃: • ηʤ ∂ϤÁÍÙ ̤ÁÂıÔ˜(Ë ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ (ÌÔÚ›ˆÓ) ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ. ºÙÂÈ¿ÍÙ ¤Ó· ‰‡Ô ÂÛÚ¤ÛÔ Î·È ·Ú·ÙËÚ‹ÛÙ ÚÔ‹ ÙÔ˘ 25-35 £· ·ÚÔ˘ÛÈ·ÛÙ› Ì›· ·fi ÂÍ‹˜ ηʤ ÛÙÔ (Ë ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ “ȉ·ÓÈ΋” ÚÔ‹ ÂÈÙ˘Á¯¿ÓÂÙ·È Ì 6-8ÂÚÈÙÒÛÂȘ: ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ· ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ ·Ó¿ ÙÔ˘ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Î·È ¯ÚÔÓÈ΋ ‰È¿ÚÎÂÈ· ∙) ∏ ÚÔ‹‰Â˘ÙÂÚÔϤوÓ). ÙÔ˘ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Î∙ʤ ÛÙÔ Â›Ó∙È ∙ÚÁ‹: ÙÔÙȘ ̤ÁÂıỖ Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó (ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›∙) ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ 25-35 Ôχ ‰Â˘ÙÂÚÔϤوÓ). £· ·ÚÔ˘ÛÈ·ÛÙ› Ì›· ·fi ÙȘ ÂÍ‹˜ ÂÚÈÙÒÛÂȘ: ›Ó∙È ÌÈÎÚ (Ú¤ÂÈ Ó∙ ÙÔ ∙˘Í‹ÛÂÙÂ). ∏ Ú‡ıÌÈÛË ÙÔ˘ ÌÂÁ¤ıÔ˘̃ Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó ÙÔ˘ Î∙ʤ Á›ÓÂÙ∙È ·) ∏ ÚÔ‹ ÙÔ˘ ηʤ ÛÙÔ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Â›Ó·È ·ÚÁ‹: ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ (ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›·) ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ Â›Ó·È Ôχ ÌÈÎÚfi ∙ÙÒÓÙ∙̃ ÙÔ ÎÔ˘Ì› ∙ÂÌÏÔ΋̃ 9 Î∙È ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÔÓÙ∙̃ ÙÔ Ú‡ıÌÈÛË̃ 10 ÙÔ ‰ÂÍÈÛÙÚÔÊ∙. Ó· ÙÔ ·˘Í‹ÛÂÙÂ). ∏ Ú‡ıÌÈÛË ÙÔ˘ ÌÂÁ¤ıÔ˘˜ ÙˆÓÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘‰∙ÎÙ‡ÏÈÔ Î·Ê¤ Á›ÓÂÙ·È ·ÙÒÓÙ·˜ ÎÔ˘Ì› 11 ·) (Ú¤ÂÈ ∏ ÚÔ‹ ÙÔ˘ ηʤ ÛÙÔ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Â›Ó·È ·ÚÁ‹: ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÎfiÎÎˆÓ (ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›·) ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ·ÂÌÏÔ΋˜ Â›Ó·È Ôχ ÌÈÎÚfi ‚) ∏ ÚÔ‹ ÙÔ˘ Î∙ʤ ÛÙÔ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Â›Ó∙È ÁÚ‹ÁÔÚË: ÙÔ Ì¤ÁÂıỖ Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó (ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›∙) ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ Î·È ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÔÓÙ·˜ ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Ú‡ıÌÈÛ˘ 12 ‰ÂÍÈfiÛÙÚÔÊ·. (Ú¤ÂÈ Ó· ÙÔ ·˘Í‹ÛÂÙÂ). ∏ Ú‡ıÌÈÛË ÙÔ˘ ÌÂÁ¤ıÔ˘˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ηʤ Á›ÓÂÙ·È ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ÎÔ˘Ì› ·ÂÌÏÔ΋˜ 11 ›Ó∙ÈηÈÔχ ÌÂÁ¿ÏÔ (Ú¤ÂÈ Ó∙ ÙÔÚ‡ıÌÈÛ˘ ÌÂÈÒÛÂÙÂ). ∏ Ú‡ıÌÈÛË ÙÔ˘ ÌÂÁ¤ıÔ˘̃ Ù̂Ó ÎÎÎ̂Ó ÙÔ˘ Î∙ʤ Á›ÓÂÙ∙È ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÔÓÙ·˜ ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ 12 ‰ÂÍÈfiÛÙÚÔÊ·. ∙ÙÒÓÙ∙̃ ÙÔ Î·Ê¤ ÎÔ˘Ì› Î∙È ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÔÓÙ∙̃ ÙÔ ‰∙ÎÙ‡ÏÈÔ Ú‡ıÌÈÛË̃ 10 ∙ÚÈÛÙÂÚÛÙÚÔÊ∙. ‚) ∏ ÚÔ‹ ÙÔ˘ ÛÙÔ∙ÂÌÏÔ΋̃ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Â›Ó·È9 ÁÚ‹ÁÔÚË: ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ (ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›·) ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ Â›Ó·È Ôχ (Ú¤ÂÈ Ó·ÛÙÔ ÙÔ ÌÂÈÒÛÂÙÂ). ∏ Ú‡ıÌÈÛË ÙÔ˘ ÌÂÁ¤ıÔ˘˜ ÙˆÓÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘(ÎÔÎÎÔÌÂÙÚ›·) ηʤ Á›ÓÂÙ·È ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ÎÔ˘Ì› ·ÂÌÏÔ΋˜ Á) ‚) ∏ ÌÂÁ¿ÏÔ ÚÔ‹ ›Ó∙È Û̂ÛÙ‹. ∏ ÚÔ‹ ÙÔ˘ ηʤ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ Â›Ó·È ÁÚ‹ÁÔÚË: ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ Â›Ó·È Ôχ 11 Î·È ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÔÓÙ·˜ ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Ú‡ıÌÈÛ˘ ·ÚÈÛÙÂÚfiÛÙÚÔÊ·. ÌÂÁ¿ÏÔ (Ú¤ÂÈ Ó· ÙÔ ÌÂÈÒÛÂÙÂ). ∏ Ú‡ıÌÈÛË ÙÔ˘12 ÌÂÁ¤ıÔ˘˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ηʤ Á›ÓÂÙ·È ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ÎÔ˘Ì› ·ÂÌÏÔ΋˜ 11 Î·È ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÔÓÙ·˜ ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Ú‡ıÌÈÛ˘ 12 ·ÚÈÛÙÂÚfiÛÙÚÔÊ·. Á) ∏ ÚÔ‹ Â›Ó·È ÛˆÛÙ‹. Á) ∏ ÚÔ‹ Â›Ó·È ÛˆÛÙ‹. 80 67 67 ΕΛΛΗΝΙΚΑ e§§∏¡i∫a ÁÈ· ÙË ÛˆÛÙ‹ Ú‡ıÌÈÛË: ƒÀ£ªπ™∏ ∆∏™ ∞§∂™∏™ 4.4 √‰ËÁ›Â˜ ƒÀ£ªπ™∏ ∆∏™ ∞§∂™∏™ ANTIKATA™TA™H TøN KO¶TIKøN TøN¤¯Ù KO¶TIKøN 4.5 ANTIKATA™TA™H TøN KO¶TIKøN ŸÙ·ÓANTIKATA™TA™H ·ÓÙÈηıÈÛÙ¿Ù Ù· ÎÔÙÈο, ˘fi„Ë Û·˜ fiÙÈ Ô ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ˜ Ú‡ıÌÈÛ˘ Ú¤È Ó· ÙÔÔıÙËı› ηٿ Ù¤ÙÔÈÔ ÙÚfiÔ, ÒÛÙ Ë ‚›‰· ŸÙ·Ó̤ıÔ‰Ỗ ·ÓÙÈηıÈÛÙ¿Ù ÎÔÙÈο, ¤¯Ù ˘fi„Ë fiÙÈ Ô ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ˜ Ú‡ıÌÈÛ˘ Ú¤È(2 Ó·). ÙÔÔıÙËı› ηٿ Ù¤ÙÔÈÔ ÙÚfiÔ, ÒÛÙ Ë ‚›‰· ÛÙÚ¤ˆÛ˘ Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ÁÈ∙ (1Ù· )ÙËÓ Ó· ÌËÓ ·ÚÌÔ‰›˙È ÙÔÓÛ·˜ ›ÚÔ ÛÙ·Ì·Ù‹Ì·ÙÔ˜ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ H Û̂ÛÙ‹ ∙ÓÙÈÎ∙Ù¿ÛÙ∙ÛË Ù̂Ó ÎÔÙÈÎÒÓ Â›Ó∙È Ë ÂÍ‹̃: ÛÙÚ¤ˆÛ˘ Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ ( 1 ) Ó· ÌËÓ ·ÚÌÔ‰›˙È ÙÔÓ ›ÚÔ ÛÙ·Ì·Ù‹Ì·ÙÔ˜ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ (2). ÛˆÛÙ‹ ̤ıÔ‰Ô˜ ÁÈ· ÙËÓ ÙË ·ÓÙÈηٿÛÙ·ÛË ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ ›Ó·È Ë Í‹˜: 1.H •Â‚ȉÒÛÙ ÂÓÙÂÏÒ̃ ‚›‰∙ ÛÙÂÚ¤̂ÛË̃ ÙË̃ ˉÔ¿ÓË̃ (1)Ë Î∙È ‚Á¿ÏÙ ÙË ˉÔ¿ÓË. H ÛˆÛÙ‹ ̤ıÔ‰Ô˜ ÁÈ· ÙËÓ ·ÓÙÈηٿÛÙ·ÛË ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ ›Ó·È Í‹˜: 1. o‚ȉÒÛÙ ÓÙÏÒ˜ ÙË ‚›‰· ÛÙÚ¤ˆÛ˘ Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ Î·È ‚Á¿ÏÙ ÙË ¯Ô¿ÓË. 2. KÚ∙ÙÒÓÙ∙̃ ∙ÙË̤ÓÔ ÙÔ ÛÙÚ¤ˆÛ˘ ÎÔ˘Ì› ∙ÂÌÏÔ΋̃ (2),‚Á¿ÏÙ ÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ‰ÂÍÈÛÙÚÔÊ∙ ÙÔ ‰∙ÎÙ‡ÏÈÔ Ú‡ıÌÈÛË̃, ¤ÙÛÈ 1. o‚ȉÒÛÙ ÓÙÏÒ˜ ÙË ‚›‰· Ù˘ ¯Ô¿Ó˘¿Óˆ Î·È ÙË ¯Ô¿ÓË.Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛ˘ 2. o‚ȉÒÛÙ Ù· ÙÚ›· ·ÍÈÌ¿‰È· M5x12 Ô˘ ˘¿Ú¯Ô˘Ó ÛÙÔÓ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ ÙÔ˘ ÎÔÙÈÎÔ‡ Î·È ‚Á¿ÏÙ ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ 2. o‚ȉÒÛÙ Ù· ÙÚ›· ·ÍÈÌ¿‰È· M5x12 Ô˘ ˘¿Ú¯Ô˘Ó ¿Óˆ ÛÙÔÓ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ ÙÔ˘ ∙ ÎÔÙÈÎÔ‡ ‚Á¿ÏÙ ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ ÒÛÙ Ó∙ Í‚ȉ̂ı› Ô ¿Ó̂ ‰∙ÎÙ‡ÏÈỖ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛË̃ ÙÔ˘ ÎÔÙÈÎÔ‡ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛ˘ Î∙È ‚Á¿ÏÙ ÙÔÓ ÙËÓ Î·È ¤‰Ú∙ ÙÔ˘. Ú‡ıÌÈÛ˘. Ú‡ıÌÈÛ˘. 3. AÓÙÈÎ∙Ù∙ÛÙ‹ÛÙ o‚ȉÒÛÙ ÙÔÓ ¿Óˆ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛ˘ ÙÔ˘ ÎÔÙÈÎÔ‡ Î·È ‚Á¿ÏÙ ÙÔÓ ·fi ¤‰Ú·Ì ÙÔ˘. 3. Ù∙ ÎÔÙÈο Î∙È ÎÂÓÙÚ¿ÚÂÙ ÙÔ Î¿Ù̂ ÎÔÙÈÎ Û ÙËÓ Ûˉ¤ÛË Ù∙ ÙÚ›∙ ‰ÓÙÈ∙ ∙ÍÂÛË̃ (Ë 3. o‚ȉÒÛÙ ÙÔÓ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛ˘ ÙÔ˘ ÎÔÙÈÎÔ‡ ηÈÌ ‚Á¿ÏÙ ·fi ·fiÍÛ˘ ÙËÓ ¤‰Ú·(ËÙÔ˘. 4. ∙ÛÙ∙ÛË AÓÙÈηٷÛÙ‹ÛÙ Ù· ¿Óˆ ÎÔÙÈο Î·È ‰ÓÙÈ∙ ÎÓÙÚ¿ÚÙ ÙÔ Î¿Ùˆ0,9 ÎÔÙÈÎfi Ù·ÎÂÓÙÚ¿ÚÂÙ ÙÚ›·ÙÔÓ ‰fiÓÙÈ· ·fiÛÙ·ÛË ·˘Ù¿ Ù· ‰fiÓÙÈ· ∙ ∙˘Ù¿ Ù∙ ›Ó∙È ˉÈÏ. Û- Û¯¤ÛË ÁÈ∙ Ó∙ ÙÔ ÎÔÙÈÎ, Û∙̃ ·fi Û˘ÓÈÛÙԇ̠Ó∙ 4. 0,9 AÓÙÈηٷÛÙ‹ÛÙ Ù· ÎÔÙÈο ÎÓÙÚ¿Ú٠οو ÎÔÙÈÎfi Û Û¯¤ÛË Ì Ù· ÙÚ›· ·fiÍÛ˘ (Ë ·fiÛÙ·ÛË ·fi ·˘Ù¿ Ù· ‰fiÓÙÈ· ›Ó·È ¯ÈÏ. - ÁÈ· Ó· ÎÓÙÚ¿ÚÙ ÙÔ Î·È ÎÔÙÈÎfi Û·˜ÙÔÛ˘ÓÈÛÙÔ‡Ì Ó· ¯ÚËÛÈÌÔÔÈ‹ÛÙ ¤Ó· ‰fiÓÙÈ· ·¯‡ÌÙÚÔ). ˉÚËÛÈÌÔÔÈ‹ÛÂÙ ¤Ó∙ ∙ˉ‡ÌÂÙÚÔ). ›Ó·È 0,9 ¯ÈÏ. - ÁÈ· ÎÓÙÚ¿ÚÙ ÙÔ ÎÔÙÈÎfi Û˘ÓÈÛÙÔ‡Ì ¯ÚËÛÈÌÔÔÈ‹ÛÙ ¤Ó· ·¯‡ÌÙÚÔ). 5. K·ı·Ú›ÛÙ Ì È̤ÏÈ· ÙȘ Ó· ¤‰Ú˜ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ Î·ÈÛ·˜ ÙÔ Û›ÚˆÌ· ÙÔ˘Ó·‰·ÎÙ˘Ï›Ô˘ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛ˘ ÙÔ˘ ¿Óˆ ÎÔÙÈÎÔ‡. 4. K∙ı∙Ú›ÛÙ Ì ÂÈ̤ÏÂÈ∙ ÙÈ̃ ¤‰ÚẪ Ù̂Ó ÎÔÙÈÎÒÓ Î∙È ÙÔ Û›Ú̂Ì∙ ÙÔ˘ ‰∙ÎÙ˘Ï›Ô˘ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛË̃ ÙÔ˘Ë¿Ó̂ 5. K·ı·Ú›ÛÙ Ì È̤ÏÈ· ÙȘ ¤‰Ú˜ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ Î·È ÙÔ Û›ÚˆÌ· ÙÔ˘ ‰·ÎÙ˘Ï›Ô˘ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛ˘ ÙÔ˘ÛÙÔ ¿Óˆ ÎÔÙÈÎÔ‡. 6. BȉÒÛÙ ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛ˘ ÙÔ˘ ¿Óˆ ÎÔÙÈÎÔ‡ ̤¯ÚȘ fiÙÔ˘ ÙÔ ¿Óˆ ÎÔÙÈÎfi ·ÎÔ˘Ì‹ÛÈ Î¿Ùˆ. A˘Ù‹ Ó¤ÚÁÈ· 6. BȉÒÛÙ ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛ˘ ÙÔ˘ ¿Óˆ ÎÔÙÈÎÔ‡ ̤¯ÚȘ fiÙÔ˘ ÙÔ ¿Óˆ ÎÔÙÈÎfi ·ÎÔ˘Ì‹ÛÈ ÛÙÔ Î¿Ùˆ. A˘Ù‹ ËÓ· Ó¤ÚÁÈ· ÎÔÙÈÎÔ‡. Ú¤È Ó· ÎÙÏÛÙ› ÓÒ Ô Ì‡ÏÔ˜ ÚÈÛÙÚ¤ÊÙ·È, ÁÈ· Ó· ÌÔÚ¤ÛÙ Ó· ·ÓÙÈÏËÊı›Ù Ì ·ÎÚ›‚È· ÙË ÛÙÈÁÌ‹ Ô˘ Ù· ÎÔÙÈο ·Ú¯›˙Ô˘Ó Ú¤ÈÛ Ó· ÎÙÏÛÙ› ÓÒ Ô Ì‡ÏÔ˜ ÚÈÛÙÚ¤ÊÙ·È, ÁÈ· Ó· ÌÔÚ¤ÛÙ Ó· ·ÓÙÈÏËÊı›Ù Ì ·ÎÚ›‚È· ÙË ÛÙÈÁÌ‹ Ô˘ Ù· ÎÔÙÈο ·Ú¯›˙Ô˘Ó Ó· ¤Ú¯ÔÓÙ·È ·Ê‹. 5. BȉÒÛÙ ÙÔ ‰∙ÎÙ‡ÏÈÔ Û˘ÁÎÚ¿ÙËÛË̃ ÙÔ˘ ¿Ó̂ ÎÔÙÈÎÔ‡, ̤ˉÚÈ̃ ÙÔ˘ ÙÔ ¿Ó̂ ÎÔÙÈÎ ∙ÎÔ˘Ì‹ÛÂÈ ÛÙÔ ¤Ú¯ÔÓÙ·È Û ·Ê‹. ÙÔ ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Ú‡ıÌÈÛ˘, ÚÔÛ¤¯ÔÓÙ·˜ ÒÛÙ Ë ‚›‰· ÛÙÚ¤ˆÛ˘ Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ Ó· ‚Ú›ÛÎÙ·È ÈÔ ÌÚÔÛÙ¿ 7. ™ÙÔ Ù¤ÏÔ˜, ÙÔÔıÙ‹Û٠οÙ̂. A˘Ù‹ Ë ÙÔÔıÙ‹ÛÙ ÂÓ¤ÚÁÂÈ∙ ÙÔÚ¤ÂÈ Ó∙Ú‡ıÌÈÛ˘, ÂÎÙÂÏÂÛÙ› ÂÓÒ Ô ÒÛ٠̇ÏỖ ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÂÙ∙È, ÁÈ∙ Ó∙Ó·ÌÔÚ¤ÛÂÙ 7. ™ÙÔ Ù¤ÏÔ˜, ‰·ÎÙ‡ÏÈÔ Ë ‚›‰· ÛÙÚ¤ˆÛ˘ ‚Ú›ÛÎÙ·È ÈÔ Ó∙ ÌÚÔÛÙ¿ (ÎÔÈÙ¿˙ÔÓÙ·˜ ·ÓÙ›ıÙ· ·fi ÙË ÊÔÚ¿ ÙÔ˘ ÚÔÏÔÁÈÔ‡) ·fiÚÔÛ¤¯ÔÓÙ·˜ ÙÔÓ ›ÚÔ ÛÙ·Ì·Ù‹Ì·ÙÔ˜ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ,Ù˘ ¤ÙÛȯԿÓ˘ fiˆ˜ Ê·›ÓÙ·È ÛÙÔ Û¯‹Ì· 1. ∙ÓÙÈÏËÊı›Ù Ì ∙ÎÚ›‚ÂÈ∙ ÙË ÛÙÈÁÌ‹ Ô˘ Ù∙ ÎÔÙÈο ∙Úˉ›˙Ô˘Ó Ó∙ ¤ÚˉÔÓÙ∙È Û Â∙Ê‹. (ÎÔÈÙ¿˙ÔÓÙ·˜ ·ÓÙ›ıÙ· ·fi ÙË ÊÔÚ¿ ÙÔ˘ ÚÔÏÔÁÈÔ‡) ·fi ÙÔÓ ›ÚÔ ÛÙ·Ì·Ù‹Ì·ÙÔ˜ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ, ¤ÙÛÈ fiˆ˜ Ê·›ÓÙ·È ÛÙÔ Û¯‹Ì· AÓÙ›ıÙ·, ÛÙÔ Û¯. 2 Ê·›ÓÙ·È Ë Ï·Óı·Ṳ̂ÓË ÙÔÔı¤ÙËÛË ÙÔ˘ ‰·ÎÙ˘Ï›Ô˘ Ú‡ıÌÈÛ˘: Ë ‚›‰· ÛÙÚ¤ˆÛ˘ Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ (1) ‚Ú›ÛÎÙ·È ÌÙ¿ 1. AÓÙ›ıÙ·, ÛÙÔ 2 ÙˆÓ Ê·›ÓÙ·È Ë Ï·Óı·Ṳ̂ÓË ÙÔÔı¤ÙËÛË ÙÔ˘ ‰·ÎÙ˘Ï›Ô˘ Ú‡ıÌÈÛ˘: Ë ‚›‰· ÛÙÚ¤ˆÛ˘ Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ (1) ‚Ú›ÛÎÙ·È ÌÙ¿ 6. ÙËÓÛ¯. ¿ÏÂÛË, ̂̃ ÂÚÈÁÚ¿ÊÂÙ∙È ÛÙËÓ ÚÔËÁÔ‡ÌÂÓË ∙Ú¿ÁÚ∙ÊÔ. ÙÔÓP˘ıÌ›ÛÙ ›ÚÔÛÙ·Ì·Ù‹Ì·ÙÔ˜ ÎÔÙÈÎÒÓ (2). ÙÔÓ ›ÚÔÛÙ·Ì·Ù‹Ì·ÙÔ˜ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ (2Ë).‚›‰· ÛÙÚ¤ˆÛ˘ Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ ‰Ó ÈÙÚ¤È ÙËÓ ˘Ú‹‰ËÛË ÙÔ˘ ›ÚÔ˘ ÛÙ·Ì·Ù‹Ì·ÙÔ˜ ™ËÌ·ÓÙÈ΋ ·Ú·Ù‹ÚËÛË: Û ·˘Ù‹ ÙËÓ Ú›ÙˆÛË ™ËÌ·ÓÙÈ΋fiÙ·Ó ·Ú·Ù‹ÚËÛË: Û ·˘Ù‹ ÙËÓ Ë ‚›‰· ÛÙÚ¤ˆÛË˜Î·È Ù˘ ¯Ô¿Ó˘ ‰Ó ÈÙÚ¤È ÙËÓÎÔÙÈο ˘Ú‹‰ËÛË ÙÔ˘ ›ÚÔ˘ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ ·˘Ù¤˜ ‚Ú›ÛÎÔÓÙ·È ÛÙÔÚ›ÙˆÛË ÛÙ¿‰ÈÔ ÙÔ˘ ·ÓÔ›ÁÌ·ÙÔ˜ ηٿ Û˘Ó¤È·, ȉ‹ Ù· ‚Ú›ÛÎÔÓÙ·È ‹‰ËÛÙ·Ì·Ù‹Ì·ÙÔ˜ Û ·Ê‹, ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ fiÙ·Ó ·˘Ù¤˜ ‚Ú›ÛÎÔÓÙ·È ÛÙÔ ÛÙ¿‰ÈÔ ÙÔ˘ ·ÓÔ›ÁÌ·ÙÔ˜ Î·È Î·Ù¿ Û˘Ó¤È·, ȉ‹ Ù· ÎÔÙÈο ‚Ú›ÛÎÔÓÙ·È 4.6 ƒÀ£ªπ™∏ ∆∏™ ¢√™∏™ ∆√À ∞§∂™ª∂¡√À ∫∞º∂ ÙÔ Ì¤ÁıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ηʤ ‰Ó ı· ›Ó·È ÙÔ ÛˆÛÙfi Î·È Ô ·ÏṲ̂ÓÔ˜ ηʤ˜ ‰Ó ı· Ú¤È ·fi ÙÔ ÛÙfiÌÈÔ Ù˘ Ì˯·Ó‹˜ ÙÔ˘ ‹‰Ë Î·Ê¤Û ‹·Ê‹, ÙÔ Ì¤ÁıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ηʤ ‰Ó ı· ›Ó·È ÙÔ ÛˆÛÙfi Î·È Ô ·ÏṲ̂ÓÔ˜ ηʤ˜ ‰Ó ı· Ú¤È ·fi ÙÔ ÛÙfiÌÈÔ Ù˘ Ì˯·Ó‹˜ ÙÔ˘ ηʤ ‹ ı· Ú¤È Û ÛÙ·ÁfiÓ˜. √‰ËÁ›Ẫ ÁÈ∙ ÙË Û̂ÛÙ‹ Ú‡ıÌÈÛË ÙË̃ ‰ÛË̃ (Û ÁÚ∙ÌÌ¿ÚÈ∙) ÙÔ˘ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ: ı· Ú¤È Û ÛÙ·ÁfiÓ˜. • °È∙ ÙË Ú‡ıÌÈÛË ÙË̃ ‰ÛË̃, ÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ÙÔ ‚ÔÏ¿Ó Ú‡ıÌÈÛË̃ 11 Ô˘ ‚Ú›ÛÎÂÙ∙È Ì¤Û∙ ÛÙÔ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ 9. • °È∙ Ó∙ ÌÂÈÒÛÂÙ ÙË ‰ÛË, ‚Á¿ÏÙ ÙÔ Î∙¿ÎÈ ÙÔ˘ ‰ÔÛÈÌÂÙÚËÙ‹ Î∙È ÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ÙÔ ‚ÔÏ¿Ó ‰ÂÍÈÛÙÚÔÊ∙Ø ÁÈ∙ Ó∙ ÙËÓ ∙˘Í‹ÛÂÙÂ, ÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ÙÔ ∙ÚÈÛÙÂÚÛÙÚÔÊ∙. • ™∙̃ Û˘ÓÈÛÙԇ̠Ó∙ ¿ÚÂÙ ‰¤Î∙ ‰ÛÂÈ̃ Î∙ʤ Î∙È Ó∙ ÙÈ̃ ˙˘Á›ÛÂÙ Ì ̛∙ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ˙˘Á∙ÚÈ¿Ø Ô Ì¤ÛỖ ÚỖ ÙÔ˘ ‚¿ÚÔ˘̃ Ú¤ÂÈ Ó∙ ›Ó∙È ÂÚ›Ô˘ 7 ÁÚ∙ÌÌ¿ÚÈ∙ (Û˘ÓÈÛÙÔ‡ÌÂÓË ‰ÛË). 1 2 1 2 2 ™¯.1 ™ˆÛÙ‹ Û˘Ó·ÚÌÔÏfiÁËÛË ™¯.1 ™ˆÛÙ‹ Û˘Ó·ÚÌÔÏfiÁËÛË 2 1 1 ™¯.2 §·Óı·Ṳ̂ÓË Û˘Ó·ÚÌÔÏfiÁËÛË ™¯.2 §·Óı·Ṳ̂ÓË Û˘Ó·ÚÌÔÏfiÁËÛË ƒÀ£ªπ™∏ ∆∏™ ¢√™∏™ ∆√À ∞§∂™ª∂¡√À ∫∞º∂ ƒÀ£ªπ™∏ ∆∏™Ú‡ıÌÈÛË ¢√™∏™Ù˘∆√À ∞§∂™ª∂¡√À 4.6 √‰ËÁ›Â˜ ÁÈ· ÙË ÛˆÛÙ‹ ‰fiÛ˘ (Û ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ·)∫∞º∂ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ: ÁÈ· Ù˘ ÙË ÛˆÛÙ‹ Ù˘ ‰fiÛ˘ (Û ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ·) ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ • °È· √‰ËÁ›Â˜ ÙË Ú‡ıÌÈÛË ‰fiÛ˘,Ú‡ıÌÈÛË ÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ÙÔ ‚ÔÏ¿Ó Ú‡ıÌÈÛ˘ 15ÙÔ˘ Ô˘ ‚Ú›ÛÎÂÙ·Èηʤ: ̤۷ ÛÙÔ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ 13. ÙË Ú‡ıÌÈÛË Ù˘ ‰fiÛ˘, ÙÔ ‰ÔÛÈÌÂÙÚËÙ‹ ‚ÔÏ¿Ó Ú‡ıÌÈÛ˘ 15 Ô˘ ‚Ú›ÛÎÂÙ·È Ì¤Û·‰ÂÍÈfiÛÙÚÔÊ·Ø ÛÙÔ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ • °È· •Ó·°È· ÌÂÈÒÛÂÙ ÙË ‰fiÛË, ‚Á¿ÏÙÂÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ÙÔ Î·¿ÎÈ ÙÔ˘ Î·È ÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ÙÔ ‚ÔÏ¿Ó ÁÈ· Ó·13. ÙËÓ ·˘Í‹ÛÂÙÂ, • °È· Ó· ÌÂÈÒÛÂÙ ÙË ‰fiÛË, ‚Á¿ÏÙ ÙÔ Î·¿ÎÈ ÙÔ˘ ‰ÔÛÈÌÂÙÚËÙ‹ Î·È ÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ÙÔ ‚ÔÏ¿Ó ‰ÂÍÈfiÛÙÚÔÊ·Ø ÁÈ· Ó· ÙËÓ ·˘Í‹ÛÂÙÂ, ÂÚÈÛÙÚ¤„Ù ÙÔ ·ÚÈÛÙÂÚfiÛÙÚÔÊ·. ÂÚÈÛÙÚ¤„ÙÂÓ·ÙÔ¿ÚÂÙ ·ÚÈÛÙÂÚfiÛÙÚÔÊ·. • ™·˜ Û˘ÓÈÛÙԇ̠‰¤Î· ‰fiÛÂȘ ηʤ Î·È Ó· ÙȘ ˙˘Á›ÛÂÙ Ì ̛· ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ˙˘Á·ÚÈ¿Ø Ô Ì¤ÛÔ˜ fiÚÔ˜ ÙÔ˘ ‚¿ÚÔ˘˜ • ™·˜ Û˘ÓÈÛÙԇ̠ӷ7¿ÚÂÙ ‰¤Î·(Û˘ÓÈÛÙÔ‡ÌÂÓË ‰fiÛÂȘ ηʤ Î·È Ó· ÙȘ ˙˘Á›ÛÂÙ Ì ̛· ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ˙˘Á·ÚÈ¿Ø Ô Ì¤ÛÔ˜ fiÚÔ˜ ÙÔ˘ ‚¿ÚÔ˘˜ Ú¤ÂÈ Ó· Â›Ó·È ÂÚ›Ô˘ ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ· ‰fiÛË). Ú¤ÂÈ Ó· Â›Ó·È ÂÚ›Ô˘ 7 ÁÚ·ÌÌ¿ÚÈ· (Û˘ÓÈÛÙÔ‡ÌÂÓË ‰fiÛË). 5. √¢∏°π∂™ §∂π∆√Àƒ°π∞™ ΛΛΗΝΙΚΑ ΕΛΛΗΝΙΚΑ √‰ËÁ›Ẫ ÁÈ∙ ÙË Û̂ÛÙ‹ ˉÚ‹ÛË ÙË̃ Û˘Û΢‹̃: • °ÂÌ›ÛÙ ÙË ˉÔ¿ÓË 4 Ì Î∙ʤ Û ÎÎÎÔ˘̃ Î∙È ∙ÓÔ›ÍÙ ÙÔ Î¿Ï˘ÌÌ∙ 6. • ªÔÓÙ¤ÏÔ Ì ˉÚÔÓÔ‰È∙ÎÙË SM92T: ∙Úˉ›ÛÙ ÙËÓ ¿ÏÂÛË ÂÚÈÛÙÚ¤ÊÔÓÙ∙̃ ‰ÂÍÈÛÙÚÔÊ∙ ÙÔ ˉÚÔÓÔ‰È∙ÎÙË Ë ¿ÏÂÛË ÛÙ∙Ì∙Ù¿ÂÈ ÌÏÈ̃ Ï‹ÍÂÈ Ô ÚÔÎ∙ıÔÚÈṲ̂ÓỖ ˉÚÓỖ. ∞Ó ı¤ÏÂÙ Ó∙ ‰È∙΄ÂÙ ∙Úˉ‡ÙÂÚ∙ ÙËÓ ¿ÏÂÛË, Â∙Ó∙ʤÚÂÙ ÙÔ ˉÚÔÓÔ‰È∙ÎÙË Ì ÙÔ ˉ¤ÚÈ ÛÙË ı¤ÛË "Ìˉ¤Ó". • ∞˘ÙÌ∙ÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ SM92A - SM97A - SMLK - SMTK: ÂÎÎÈÓ‹ÛÙ ÙÔ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ ̤Û̂ ÙÔ˘ ÁÂÓÈÎÔ‡ ‰È∙ÎÙË 3 ̤Û∙ ÛÙÔ ‰È∙ÎÙË ∙Ó¿‚ÂÈ Ë Ú¿ÛÈÓË ÂÓ‰ÂÈÎÙÈ΋ Ï˘ˉÓ›∙ ÂÈÛËÌ∙›ÓÔÓÙ∙̃ ÙÈ Ë Û˘Û΢‹ ¤ˉÂÈ Ú‡Ì∙. ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰∙ ÛÙ∙Ì∙Ù¿ÂÈ ÙËÓ ¿ÏÂÛË ÌÏÈ̃ Ï‹ÍÂÈ Ô ÚÔÎ∙ıÔÚÈṲ̂ÓỖ ˉÚÓỖ, ‹ ÌÏÈ̃ ¤̂ÂÈ Ô ÌÈÎÚÔ‰È∙ÎÙË̃ "˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋̃ Ï‹Ú̂ÛË̃" ÌÔÚ›Ù Ó∙ ‰È∙΄ÂÙ ÙËÓ ¿ÏÂÛË ÔÙ ÂÈı˘Ì›ÙÂ, ÌÂÙ∙ÙÔ›˙ÔÓÙ∙̃ ÙÔ ÁÂÓÈÎ ‰È∙ÎÙË 3 ÛÙË ı¤ÛË "Ìˉ¤Ó". ∏ Â∙ÓÂÎΛÓËÛË ÙÔ˘ ÎÈÓËÙ‹Ú∙ ÛÂ Û˘Ó¿ÚÙËÛË Ì ÙÈ̃ Ï‹„ÂÈ̃ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ ÌÔÚ› Ó∙ ÚÔÁÚ∙ÌÌ∙ÙÈÛÙ› Î∙È Ó∙ Ú∙ÁÌ∙ÙÔÔÈ›Ù∙È ÌÂÙ¿ ∙ 6, 12, 18 ‹ 24 Ï‹„ÂÈ̃. 81 68 68 e§§∏¡i∫a 5.1 Ã∏™∏ ∆√À ¢√™πª∂∆ƒπ∫√À ªÀ§√À Ã∏™∏ ∆√À ¢√™πª∂∆ƒπ∫√À ªÀ§√À Ã∏™∏ ∆√À ¢√™πª∂∆ƒπ∫√À ªÀ§√À √‰ËÁ›Â˜ ÙË ÛˆÛÙ‹ Ù˘ Û˘Û΢‹˜: √‰ËÁ›Â˜ ÁÈ· ÙË ÁÈ· ÛˆÛÙ‹ ¯Ú‹Û˯ڋÛË Ù˘ Û˘Û΢‹˜: • °ÂÌ›ÛÙ ÙË ¯Ô¿ÓË 5 ‹ 6 Ì ηʤ Û ÎfiÎÎÔ˘˜ Î·È ·ÓÔ›ÍÙ ÙÔ Î¿Ï˘ÌÌ· 8. • °ÂÌ›ÛÙ ÙË ¯Ô¿ÓË 5 ‹ 6 Ì ηʤ Û ÎfiÎÎÔ˘˜ Î·È ·ÓÔ›ÍÙ ÙÔ Î¿Ï˘ÌÌ· 8. • µ¿ÏÙ ÙÔ Ì‡ÏÔ Û ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·, ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ‰È·ÎfiÙË 3. ∞Ó¿‚ÂÈ Ë Ú¿ÛÈÓË ÂÓ‰ÂÈÎÙÈ΋ Ô˘ÂÓۈ̷و̤ÓË Â›Ó·È ÂÓۈ̷و̤ÓË ÛÙÔ • µ¿ÏÙ ÙÔ Ì‡ÏÔ Û ªÔÓÙ¤ÏÔ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·, SM92 ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ‰È·ÎfiÙË ∞Ó¿‚ÂÈ Ë Ú¿ÛÈÓËÌ ÂÓ‰ÂÈÎÙÈ΋ Ï˘¯Ó›·Ï˘¯Ó›· Ô˘ Â›Ó·È • ÃÂÈÚ̂Ó∙ÎÙÈÎ - SM97: ›‰È∙ 3. ˉ∙Ú∙ÎÙËÚÈÛÙÈο ÙÔ ∙˘ÙÌ∙ÙÔ ÌÔÓÙ¤ÏÔ ÂÎÙ̃ ∙ ÛÙÔ ÙË ‰È·ÎfiÙË (ÛËÌ·›ÓÂÈ fiÙÈ Ë Û˘Û΢‹ ¤¯ÂÈ Ú‡̷). ‰È·ÎfiÙË (ÛËÌ·›ÓÂÈ fiÙÈ Ë Û˘Û΢‹ ¤¯ÂÈ Ú‡̷). ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›∙ ÛÙ∙Ì∙Ù‹Ì∙ÙỖ ÙË̃ ¿ÏÂÛË̃ ÏÁ̂ Ï‹Ú̂ÛË̃” Â∙ÓÂÎΛÓËÛË̃ ÙÔ˘ ÎÈÓËÙ‹Ú∙ • ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÛÙ·Ì·Ù¿ÂÈ ·˘ÙfiÌ·Ù· ÙË “˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋̃ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›· Ù˘ Û˘Û΢‹˜ fiÙ·ÓÎ∙È ÂÚ¿ÛÂÈ Ô ÚÔηıÔÚÈṲ̂ÓÔ˜ • ∏ ËÏÂÎÙÚÔÓÈ΋ ÌÔÓ¿‰·ÌÔÓ¿‰· ÛÙ·Ì·Ù¿ÂÈ ·˘ÙfiÌ·Ù· ÙË ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›· Ù˘ Û˘Û΢‹˜ fiÙ·Ó ÂÚ¿ÛÂÈ Ô ÚÔηıÔÚÈṲ̂ÓÔ˜ ¯ÚfiÓÔ˜¯ÚfiÓÔ˜ ‹ fiÙ·Ó‹ fiÙ·Ó ÛÂ Û˘Ó¿ÚÙËÛË Ì ÙÔÓ ∙ÚÈıÌ Ï‹„Â̂Ó ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ Î∙ʤ. ¤̂ÂÈ Ô ÌÈÎÚԉȷÎfiÙ˘ “˘ÂÚ ‚ÔÏÈ΋˜ ÛÙ¿ıÌ˘”. ∞Ó ı¤ÏÂÙÂ, ÌÔÚ›Ù ӷ ÛÙ·Ì·Ù‹ÛÂÙ Û ÔÔÈ·‰‹ÔÙ ÛÙÈÁÌ‹ ÙËÓ ¿ÏÂÛË Â¤Ì‚ÂÈ Ô ÌÈÎÚԉȷÎfiÙ˘ “˘ÂÚ ‚ÔÏÈ΋˜ ÛÙ¿ıÌ˘”. ∞Ó ı¤ÏÂÙÂ, ÌÔÚ›Ù ӷ ÛÙ·Ì·Ù‹ÛÂÙ Û ÔÔÈ·‰‹ÔÙ ÛÙÈÁÌ‹ ÙËÓ ¿ÏÂÛË ÙÔ˘¿ÚÂÙ ηʤ, ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ‰È·ÎfiÙË 4, ̤ۈ ÙÔ˘ ÔÔ›Ô˘ ‰È·ÎfiÙÂÙ·È Ë ·ÚÔ¯‹ Ú‡̷ÙÔ˜. • ÙÔ˘ °È∙ηʤ, Ó∙ Ì›∙ ‰ÛË Î∙ʤ ∙ ÙÔ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ 11, ÙÚ∙‚‹ÍÙ ÙÔ ÌÔˉÏ 15. ·ÙÒÓÙ·˜ ÙÔ ‰È·ÎfiÙË 4, ̤ۈ ÙÔ˘ ÔÔ›Ô˘ ‰È·ÎfiÙÂÙ·È Ë ·ÚÔ¯‹ Ú‡̷ÙÔ˜. • °È· Ó· ¿ÚÂÙ ̛· ‰fiÛËÊ›ÏÙÚÔ Î·Ê¤ÙÔ·fi ÙÔ Î∙ʤ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ 13, ÙÚ·‚‹ÍÙ ÙÔ ÌÔ¯Ïfi 17.Î∙È ÙÚ∙‚‹ÍÙ ÙÔ ÌÔˉÏ (ÚỖ Ù∙ • ∆ÔÔıÂÙ‹ÛÙ ÎÔ‡∙ ÙÔ˘ ÛÙËÓ ˘Ô‰Ôˉ‹ ‰Èˉ¿Ï∙̃ • °È· Ó· ¿ÚÂÙ ̛·ÙËÓ ‰fiÛË Î·Ê¤ ·fi ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ 13, ÙÚ·‚‹ÍÙ ÙÔÙË̃ ÌÔ¯Ïfi 17. 16 • ∆ÔÔıÂÙ‹ÛÙ ÙËÓ ÎÔ‡· ÙÔ˘ ηʤ ÛÙËÓ ˘Ô‰Ô¯‹ Ù˘ ‰È¯¿Ï·˜ 18 Î·È ÙÚ·‚‹ÍÙ ÙÔ ÌÔ¯Ïfi (ÚÔ˜ Ù· ÁÈ· ÂÛ¿˜) ÁÈ· Ó· ¿ÚÂÙ ÂÛ¿̃) ÁÈ∙ Ó∙ ∙ÏÂṲ̂ÓÔ˘ οı ϋÚË̃ ÌÔˉÏÔ‡ Û ‰ÛË. • ∆ÔÔıÂÙ‹ÛÙ ÙËÓ¿ÚÂÙ ÎÔ‡· Ì›∙ ÙÔ˘ ‰ÛË Î·Ê¤ ÛÙËÓ ˘Ô‰Ô¯‹Î∙ʤ Ù˘ ‰È¯¿Ï·˜ 18 Î·È ‰È∙‰ÚÔÌ‹ ÙÚ·‚‹ÍÙ ÙÔÙÔ˘ ÌÔ¯Ïfi (ÚÔ˜∙ÓÙÈÛÙÔÈˉ› Ù· ÂÛ¿˜) Ó·Ì›∙ ¿ÚÂÙ ̛· Ì›· ‰fiÛË ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ. ∫¿ı ϋÚ˘ ‰È·‰ÚÔÌ‹ ÙÔ˘ ÌÔ¯ÏÔ‡, ·ÓÙÈÛÙÔȯ› Û ̛· ‰fiÛË. • ‰fiÛË ™˘ÌȤÛÙ ÙÔÓηʤ. ∙ÏÂṲ̂ÓÔ Î∙ʤ‰È·‰ÚÔÌ‹ Ì ÙÔ ÙÔ˘ ∙ÙËÙ‹ÚÈ ÙÔÔıÂÙ‹ÛÙ ÙËÓ ÎÔ‡∙ Ê›ÏÙÚÔ ÛÙÔ ÁÎÚÔ˘ ÙË̃ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ∫¿ı ϋÚ˘ ÌÔ¯ÏÔ‡,14 ·ÓÙÈÛÙÔȯ› Û ̛· ‰fiÛË. • ™˘ÌȤÛÙ ÙÔÓ Ì ηʤ Ì ÙÔ ·ÙËÙ‹ÚÈ 16. ∆ÔÔıÂÙ‹ÛÙ ÙËÓ ÎÔ‡· ÛÙÔ ÁÎÚÔ˘ Ù˘ Ì˯·Ó‹˜ ÙÔ˘ ÂÛÚ¤ÛÔ Î·Ê¤ ÂÛÚ¤ÛÔ Î·È ·Ù‹ÛÙ • ™˘ÌȤÛÙ ÙÔÓ ÙÔ ·ÙËÙ‹ÚÈ 16.∙Ù‹ÛÙ ∆ÔÔıÂÙ‹ÛÙ ÙËÓ ÎÔ‡· ÛÙÔ ÁÎÚÔ˘ Ù˘ Ó∙ Ì˯·Ó‹˜ ÙÔ˘ Ëηʤ Î·È ·Ù‹ÛÙ ÌËˉ∙Ó‹̃ ÙÔ˘Î·Ê¤ Î∙ʤ ÂÛÚ¤ÛÔ Î∙È ÙÔ ∙ÓÙ›ÛÙÔÈˉÔ ‰È∙ÎÙË ÁÈ∙ ∙Úˉ›ÛÂÈ ÚÔ‹. ÙÔ ·ÓÙ›ÛÙÔÈ¯Ô ‰È·ÎfiÙË ÁÈ· Ó’ ·Ú¯›ÛÂÈ Ë ÚÔ‹. ÙÔ ·ÓÙ›ÛÙÔÈ¯Ô ‰È·ÎfiÙË ÁÈ· Ó’ ·Ú¯›ÛÂÈ Ë ÚÔ‹. ¶ƒ∞∫∆π∫∂™ √¢∏°π∂™ °π∞Ã∂πƒπ™∆∏ ∆√ Ã∂πƒπ™∆∏ 5.2 ¶ƒ∞∫∆π∫∂™ √¢∏°π∂™ °π∞ ∆√ • ¢È·ÛÙËÚ›Ù ÙÔ˘˜ ÎfiÎÎÔ˘˜ ÙÔ˘ ̤۷ ηʤ Û ̤۷ Û ·ÂÚÔÛÙÂÁ›˜ Û˘Û΢·Û›Â˜ ‹ ‰Ô¯Â›·, Û ÍËÚÔ‡˜ ¯ÒÚÔ˘˜ Û ıÂÚÌÔÎÚ·Û›· • ¢È·ÛÙËÚ›Ù ÙÔ˘˜ ÎfiÎÎÔ˘˜ ÙÔ˘ ηʤ ·ÂÚÔÛÙÂÁ›˜ Û˘Û΢·Û›Â˜ ‹ ‰Ô¯Â›·, Û ÍËÚÔ‡˜ ¯ÒÚÔ˘˜ Î·È ÛÂ Î·È ıÂÚÌÔÎÚ·Û›· ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓÙÔ˜. ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓÙÔ˜. ªËÓ ·Ê‹ÓÂÙ ÔÙ¤ ÛÙÔ Ì¤Û·‰ÔÛÈÌÂÙÚËÙ‹ ÛÙÔ ‰ÔÛÈÌÂÙÚËÙ‹ ÌÂÁ¿Ï˜ ÔÛfiÙËÙ˜ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ÁÈ· ÌÂÁ¿ÏÔ ¯ÚÔÓÈÎfi ‰È¿ÛÙËÌ· • ªËÓ• ·Ê‹ÓÂÙ ÔÙ¤ ̤۷ ÌÂÁ¿Ï˜ ÔÛfiÙËÙ˜ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ, ηʤ, ÁÈ· ÌÂÁ¿ÏÔ ¯ÚÔÓÈÎfi ‰È¿ÛÙËÌ· (ÁÈ· (ÁÈ· ·Ú¿‰ÂÈÁÌ·: fiÙ·Ó ¤¯ÂÙ ÚÂfi). ·Ú¿‰ÂÈÁÌ·: fiÙ·Ó ¤¯ÂÙ ÚÂfi). • ∂ϤÁ¯ÂÙ ηٿ ‰È·ÛÙ‹Ì·Ù· ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ ÙËÓ ÔÛfiÙËÙ· ÙˆÓ ‰fiÛˆÓ, ¤¯ÔÓÙ·˜ ¿ÓÙÔÙ • ∂ϤÁ¯ÂÙ ηٿ ‰È·ÛÙ‹Ì·Ù· ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ Î·È ÙËÓÎ·È ÔÛfiÙËÙ· ÙˆÓ ‰fiÛˆÓ, ¤¯ÔÓÙ·˜ ¿ÓÙÔÙ ˘fi„Ë fiÙÈ ÔÈ ·ÙÌÔÛÊ·ÈÚÈΤ˜ Û˘Óı‹Î˜ (˘ÁÚ·Û›·) ÂËÚ¿˙Ô˘Ó Û ÌÂÁ¿ÏÔ ‚·ıÌfi ÙËÓ ·Ú·Û΢‹ ÙÔ˘ ηʤ ÂÛÚ¤ÛÔ. ∞˘Í‹ÛÙ ˘fi„Ë fiÙÈ ÔÈ ·ÙÌÔÛÊ·ÈÚÈΤ˜ Û˘Óı‹Î˜ (˘ÁÚ·Û›·) ÂËÚ¿˙Ô˘Ó Û ÌÂÁ¿ÏÔ ‚·ıÌfi ÙËÓ ·Ú·Û΢‹ ÙÔ˘ ηʤ ÂÛÚ¤ÛÔ. ∞˘Í‹ÛÙ ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ,·˘Í¿ÓÂÙ·È fiÙ·Ó ·˘Í¿ÓÂÙ·È Ë ˘ÁÚ·Û›· ÙÔ˘ ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓÙÔ˜, Î·È ÌÂÈÒÛÙ ÙÔ,ËfiÙ·Ó Ë ˘ÁÚ·Û›· ÙÔ Ì¤ÁÂıÔ˜ ÙˆÓ ÎfiÎÎˆÓ ÙÔ˘ ·ÏÂṲ̂ÓÔ˘ ηʤ, fiÙ·Ó Ë ˘ÁÚ·Û›· ÙÔ˘ ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓÙÔ˜, Î·È ÌÂÈÒÛÙ ÙÔ, fiÙ·Ó ˘ÁÚ·Û›· ¯·ÌËÏÒÓÂÈ. ¯·ÌËÏÒÓÂÈ. • ∫·Ï¤ÛÙÂ, Û ٷÎÙ¿ ¯ÚÔÓÈο ‰È·ÛÙ‹Ì·Ù·, ÙÔ˘˜ ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ˘˜ Ù¯ÓÈÎÔ‡˜ Ó· ÂϤÁÍÔ˘Ó ÙÔ ‚·ıÌfi ÊıÔÚ¿˜ • ∫·Ï¤ÛÙÂ, Û ٷÎÙ¿ ¯ÚÔÓÈο ‰È·ÛÙ‹Ì·Ù·, ÙÔ˘˜ ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ˘˜ Ù¯ÓÈÎÔ‡˜ ÁÈ· Ó·ÁÈ· ÂϤÁÍÔ˘Ó ÙÔ ‚·ıÌfi ÊıÔÚ¿˜ ÙˆÓ ÙˆÓ ÎÔÙÈÎÒÓ ÂÚÁ·Ï›ˆÓ. Œ¯ÂÙ ˘fi„Ë fiÙÈ Ù· ›‰· ÎÔÙÈο ÂÚÁ·Ï›· ÌÔÚÔ‡Ó Ó· ·Ï¤ÛÔ˘Ó ÂÚ›Ô˘ 300-600 ÎÈÏ¿ ηʤ ÚÈÓ ÎÔÙÈÎÒÓ ÂÚÁ·Ï›ˆÓ. Œ¯ÂÙ ˘fi„Ë fiÙÈ Ù· ›‰· ÎÔÙÈο ÂÚÁ·Ï›· ÌÔÚÔ‡Ó Ó· ·Ï¤ÛÔ˘Ó ÂÚ›Ô˘ 300-600 ÎÈÏ¿ ηʤ ÚÈÓ Êı·ÚÔ‡Ó ÂÓÙÂÏÒ˜, ÂÓÒ Ù· ΈÓÈο ÂÚ›Ô˘ 600-1200 ÎÈÏ¿. � ™·˜ ˘ÂÓı˘Ì›˙Ô˘Ì fiÙÈ Ú¤ÂÈ Ó· ·ÓÙÈηıÈÛٿ٠ٷ˘Ùfi¯ÚÔÓ· Êı·ÚÔ‡Ó ÂÓÙÂÏÒ˜, ÂÓÒ Ù· ΈÓÈο ÂÚ›Ô˘ 600-1200 ÎÈÏ¿. � ™·˜ ˘ÂÓı˘Ì›˙Ô˘Ì fiÙÈ Ú¤ÂÈ Ó· ·ÓÙÈηıÈÛٿ٠ٷ˘Ùfi¯ÚÔÓ· ‰‡Ô ÎÔÙÈο (ÛÙ·ıÂÚfi Î·È ÎÈÓËÙfi), ÁÈ·Ù› ·Ó ·ÓÙÈηٷÛÙ‹ÛÂÙ ÌfiÓÔ Ô Ì‡ÏÔ˜ ı· ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ› ÚÔ‚ÏËÌ·ÙÈο. ∏ Î·È Ù· Î·È ‰‡ÔÙ·ÎÔÙÈο (ÛÙ·ıÂÚfi Î·È ÎÈÓËÙfi), ÁÈ·Ù› ·Ó ·ÓÙÈηٷÛÙ‹ÛÂÙ ÌfiÓÔ ÙÔ ¤Ó·ÙÔÔ ¤Ó· ̇ÏÔ˜ ı· ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ› ÚÔ‚ÏËÌ·ÙÈο. ∏ ·ÓÙÈηٿÛÙ·ÛË Ú¤ÂÈ Ó· Á›ÓÂÙ·È ·fi ÙÔ˘˜ Ù¯ÓÈÎÔ‡˜ ÙÔ˘ ΤÓÙÚÔ˘ Ù¯ÓÈ΋˜ Â͢ËÚ¤ÙËÛ˘ (ۤڂȘ). ·ÓÙÈηٿÛÙ·ÛË Ú¤ÂÈ Ó· Á›ÓÂÙ·È ·fi ÙÔ˘˜ Ù¯ÓÈÎÔ‡˜ ÙÔ˘ ΤÓÙÚÔ˘ Ù¯ÓÈ΋˜ Â͢ËÚ¤ÙËÛ˘ (ۤڂȘ). • ∫·ı·Ú›˙ÂÙ Û ٷÎÙ¿ ¯ÚÔÓÈο ‰È·ÛÙ‹Ì·Ù· ÙÔÎ·È Ì‡ÏÔ Ù· ÂÍ·ÚÙ‹Ì·Ù¿ ÙÔ˘Ø ÂȉÈο ÙË ¯Ô¿ÓË ÙÔ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹. • ∫·ı·Ú›˙ÂÙ Û ٷÎÙ¿ ¯ÚÔÓÈο ‰È·ÛÙ‹Ì·Ù· ÙÔ Ì‡ÏÔ Ù· Î·È ÂÍ·ÚÙ‹Ì·Ù¿ ÙÔ˘Ø ÂȉÈο ÙË ¯Ô¿ÓË Î·È ÙÔ Î·È ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹. • ∫·Ù¿ ÙȘ Ì·ÎÚ¤˜ ÂÚÈfi‰Ô˘ ·‡Û˘ Ù˘ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜ (‰È·ÎÔ¤˜, Âԯȷ΋ ÂÚÁ·Û›·, ÎÙÏ.) ·‰ÂÈ¿ÛÙ ÂÓÙÂÏÒ˜ ÙË ¯Ô¿ÓË • ∫·Ù¿ ÙȘ Ì·ÎÚ¤˜ ÂÚÈfi‰Ô˘ ·‡Û˘ Ù˘ ÏÂÈÙÔ˘ÚÁ›·˜ (‰È·ÎÔ¤˜, Âԯȷ΋ ÂÚÁ·Û›·, ÎÙÏ.) ·‰ÂÈ¿ÛÙ ÂÓÙÂÏÒ˜ ÙË ¯Ô¿ÓË Î·È ÙÔ Î·È ÙÔ ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ Î·È Î·ı·Ú›ÛÙ Ì ÂÈ̤ÏÂÈ· ÙÔ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎfi ̇ÏÔ Î·È Ù· ·ÚÂÏÎfiÌÂÓ¿ ÙÔ˘. ‰ÔÛÔÌÂÙÚËÙ‹ Î·È Î·ı·Ú›ÛÙ Ì ÂÈ̤ÏÂÈ· ÙÔ ‰ÔÛÈÌÂÙÚÈÎfi ̇ÏÔ Î·È Ù· ·ÚÂÏÎfiÌÂÓ¿ ÙÔ˘. ™YMBOY§E™ °IA E¶I§Y™H THN E¶I§Y™H TYXON ¶POB§HMATøN ™YMBOY§E™ °IA THN TYXON ¶POB§HMATøN Ó· ηϤÛÂÙ ÙÔ Î¤ÓÙÚÔ Ù¯ÓÈ΋˜ Â͢ËÚ¤ÙËÛ˘, ÙÔ˘˜ÂϤÁ¯Ô˘˜: ÂÍ‹˜ ÂϤÁ¯Ô˘˜: ¶ÚÈÓ Ó·¶ÚÈÓ Î·Ï¤ÛÂÙ ÙÔ Î¤ÓÙÚÔ Ù¯ÓÈ΋˜ Â͢ËÚ¤ÙËÛ˘, οÓÙ οÓÙ ÙÔ˘˜ ÂÍ‹˜ ¶ƒ√µ§∏ª∞ ∞π∆π∞ ∂¶π§À™∏ ¶ƒ√µ§∏ª∞ ∂¶π§À™∏ 6. ¶§∏ƒ√º√ƒπ∂™ °π∞ ∆√À™∞π∆π∞ Ã∏™∆∂™ ∆∏™ ∂Àƒø¶∞´∫∏™ 1) √ ηʤ˜ Ú¤ÂÈÁÚ‹ÁÔÚ· Ôχ ÁÚ‹ÁÔÚ· ·) ¯ÔÓÙÚ‹ ¶Ôχ ¯ÔÓÙÚ‹ ·) ªÂÈÒÛÙ ÙÔ ¿¯Ô˜ ÙÔ˘ ηʤ. ∫√π¡√∆∏∆∞™ 1) √ ηʤ˜ Ú¤ÂÈ Ôχ ·fi ÙÔ·fi·)ÙÔ¶Ôχ ¿ÏÂÛË.¿ÏÂÛË. ·) ªÂÈÒÛÙ ÙÔ ¿¯Ô˜ ÙÔ˘ ηʤ. ∆Ô Î·˚Ì¿ÎÈ ÙÔ˘ Â›Ó·È Î·Ê¤ Â›Ó·È ‚) ∂Ï·ÊÚ‡ ¿ÙËÌ·. ‚) ¶·Ù‹ÛÙ ηχÙÂÚ·. ÛÙfiÌÈÔ.ÛÙfiÌÈÔ. ∆Ô Î·˚Ì¿ÎÈ ÙÔ˘ ηʤ ‚) ∂Ï·ÊÚ‡ ¿ÙËÌ·. ‚) ¶·Ù‹ÛÙ ηχÙÂÚ·. Ôχ ·ÓÔȯÙfi¯ÚˆÌÔ. Á) ∂ÏÏÈ‹˜ Á) ∞˘Í‹ÛÙ ÙË ‰fiÛË. (WEEE) ™‡ÌÊ̂Ó∙ Ì ÙËÓ ∂˘Ú̂∙˚΋ √‰ËÁ›∙ 2002/96/∂∫ ÂÚ› ËÏÂÎÙÚÈÎÒÓ ∙ÔÚÚÈÌÌ¿Ù̂Ó Ôχ ·ÓÔȯÙfi¯ÚˆÌÔ. Á) ∂ÏÏÈ‹˜ ‰fiÛË. ‰fiÛË. Á) ∞˘Í‹ÛÙ ÙË ‰fiÛË. ÁÓ̂ÛÙÔÔÈÔ‡ÓÙ∙È ÛÙÔ˘̃ ˉÚ‹ÛÙẪ ÙË̃ ¢Ú̂∙˚΋̃ ÎÔÈÓÙËÙ∙̃ Ù∙ ÂÍ‹̃. 2) √ ηʤ˜ Ú¤ÂÈ (ÛÙ·ÁfiÓ˜) ·ÚÁ¿ (ÛÙ·ÁfiÓ˜) ·fi ·) „ÈÏ‹ ¶Ôχ¿ÏÂÛË. „ÈÏ‹ ¿ÏÂÛË. ·) ∞˘Í‹ÛÙ ÙÔ ¿¯Ô˜ ÙÔ˘ ηʤ. 2) √ ηʤ˜ Ú¤ÂÈ ·ÚÁ¿ ·fi ‰È∙ÁÚ∙Ì̤ÓÔ˘ ·) ¶Ôχ ·) ∞˘Í‹ÛÙ ÙÔ ¿¯Ô˜ ÙÔ˘Û˘Û΢∙Û›∙ ηʤ. ∆Ô Û‡Ì‚ÔÏÔ ÙÔ˘ ο‰Ô˘ Ô˘ ηʤ˜. ˘¿ÚˉÂÈ Â¿Ó̂ ÛÙË Û˘Û΢‹ ‹ ÛÙË ÙÔ ÛÙfiÌÈÔ. ∆Ô Î·˚Ì¿ÎÈ ÙÔ˘ ηʤ ‚) ¶Ôχ ·ÙË̤ÓÔ˜ ‚) ªËÓ ·Ù¿Ù Ôχ ÙÔÓ Î·Ê¤. ÙÔ ÛÙfiÌÈÔ. ∆Ô Î·˚Ì¿ÎÈ ÙÔ˘ ‚) ¶Ôχ ·ÙË̤ÓÔ˜ ‚) ªËÓ ·Ù¿Ù ÙÔÓ Î·Ê¤. ‰Â›ˉÓÂÈ ÙÈ Î·Ê¤ ÙÔ ÚÔ˚Ó ÛÙÔ Ù¤ÏỖ ÙË̃ηʤ˜. ‰È¿ÚÎÂÈ∙̃ ˙̂‹̃ ÙÔ˘ Ú¤ÂÈ Ó∙ Ôχ Û˘ÏÏÂˉı› ˉ̂ÚÈÛÙ¿ Â›Ó·È Ôχ ÛÎÔ‡ÚÔ. Á) ÀÂÚ‚ÔÏÈ΋ ‰fiÛË. Á) ªÂÈÒÛÙ ÙË ‰fiÛË. Â›Ó·È Ôχ ÛÎÔ‡ÚÔ. Á) ÀÂÚ‚ÔÏÈ΋ ‰fiÛË. Á) ªÂÈÒÛÙ ÙË ‰fiÛË. ∙ Ù∙ ¿ÏÏ∙ ∙ÔÚÚ›ÌÌ∙Ù∙. ∏ Î∙Ù¿ÏÏËÏË ‰È∙ÊÔÚÔÔÈË̤ÓË Û˘ÏÏÔÁ‹ ÁÈ∙ ÙËÓ ∙ÎÏÔ˘ıË ·) ÚÔÒıËÛË ÙË̃¿¯Ô˜. Û˘Û΢‹̃ ÁÈ∙ 3) ™ÙÔ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ ·Ú·Ì¤ÓÔ˘Ó ·) ÏÂÙ‹ ¶Ôχ ÏÂÙ‹ ¿ÏÂÛË. ∞˘Í‹ÛÙ ÙÔ 3) ™ÙÔ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ ·Ú·Ì¤ÓÔ˘Ó ·) ¶Ôχ ¿ÏÂÛË. ·) ∞˘Í‹ÛÙ ÙÔ ¿¯Ô˜. ÙËÓ ∙Ó∙·ÎÏ̂ÛË, ÙËÓ ÂÂÍÂÚÁ∙Û›∙ Î∙È ÙË ‰È¿ıÂÛË ̂̃ ∙ÚÚÈÌÌ∙ Ô˘ ›Ó∙È Û˘Ì‚∙Ù¤̃ Ì ÙÔ ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓ Î·Ù·Î¿ıÈ·. ‚) Œ¯Ô˘Ó Ù· ÎÔÙÈο ÂÚÁ·Ï›·. ‚) ∞ÓÙÈηٷÛÙ‹ÛÙ ٷ ÎÔÙÈο. ηٷοıÈ·. ‚) Œ¯Ô˘Ó Êı·Ú›Êı·Ú› Ù· ÎÔÙÈο ÂÚÁ·Ï›·. ‚) ∞ÓÙÈηٷÛÙ‹ÛÙ ٷ ÎÔÙÈο. Û˘Ì‚¿ÏÏÂÈ ÛÙËÓ ∙ÔÊ˘Á‹ ÂÓ‰ÂˉÌÂÓ̂Ó ∙ÚÓËÙÈÎÒÓ ÂÈÙÒÛÂ̂Ó ÛÙÔ ÂÚÈ‚¿ÏÏÔÓ Î∙È ÛÙËÓ ˘Á›∙ Î∙È ‚ÔËı¿ÂÈ ÛÙËÓ Â∙Ó∙ˉÚËÛÈÌÔÔ›ËÛË Î∙È/‹ ∙Ó∙·ÎÏ̂ÛË Ù̂Ó ˘ÏÈÎÒÓ ∙ Ù∙ ÔÔ›∙ ∙ÔÙÂÏ›Ù∙È Ë Û˘Û΢‹. e§§∏¡i∫a 7. ∂°°À∏™∏ ∏ La San Marco S.p.A. ‰È·ÙËÚ› ÙÔ ‰Èη›ˆÌ· ÌÂÙ·ÙÚÔ‹˜ ÙˆÓ Û˘Û΢ÒÓ, ∏ La San Marco S.p.A. ‰È·ÙËÚ› ÙÔ ‰Èη›ˆÌ· ÌÂÙ·ÙÚÔ‹˜ ÙˆÓ Û˘Û΢ÒÓ, ¯ˆÚ›˜ ÚÔÂȉÔÔ›ËÛË, ·Ó ·˘Ùfi ÎÚÈı› ·Ó·Áη›Ô. ¯ˆÚ›˜ ÚÔÂȉÔÔ›ËÛË, ·Ó ·˘Ùfi ÎÚÈı› ·Ó·Áη›Ô. Û ÂÚ›Ù̂ÛË Ô˘: ∏ ÂÁÁ‡ËÛË ∙‡ÂÈ Ó∙ ÈÛˉ‡ÂÈ • ¢ÂÓ ÙËÚËıÔ‡Ó ÔÈ Ô‰ËÁ›Ẫ ∙˘ÙÔ‡ ÙÔ˘ ÂÁˉÂÈÚȉ›Ô˘, • ∏ ¤ÎÙ∙ÎÙË Û˘ÓÙ‹ÚËÛË Î∙È Ë ÂÈÛ΢‹ Ú∙ÁÌ∙ÙÔÔÈËıÔ‡Ó ∙ ÌË ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ ÚÔÛ̂ÈÎ. 69 • H ÌËˉ∙Ó‹ ˉÚËÛÈÌÔÔÈËı› Î∙Ù¿ ÙÚÔ ‰È∙ÊÔÚÂÙÈÎ ∙ ∙˘ÙÓ Ô˘ ÚÔÙ›ÓÂÙ∙È ÛÙÔ ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ. • K¿ÔÈ∙ ÁÓ‹ÛÈ∙ ̤ÚË ÙË̃ ÌËˉ∙Ó‹̃ ∙ÓÙÈÎ∙Ù∙ÛÙ∙ıÔ‡Ó Ì ¿ÏÏ∙ ‰È∙ÊÔÚÂÙÈ΋̃ ÚԤϢÛË̃. • ∏ ÂÁÁ‡ËÛË ‰ÂÓ Î∙χÙÂÈ ÙÈ̃ ÊıÔÚ¤̃ Ô˘ ÚÔÎÏ‹ıËÎ∙Ó ÏÁ̂ ∙̤ÏÂÈ∙̃, Ï∙Óı∙Ṳ̂ÓË̃ ÙÔÔı¤ÙËÛË̃ Î∙È ˉÚ‹ÛË̃ (‹ Ì ÙÚÔ ‰È∙ÊÔÚÂÙÈÎ ∙ ∙˘ÙÓ Ô˘ ÚÔÙ›ÓÂÙ∙È Û’ ∙˘Ù ÙÔ ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ), ÌË ÔÚıÔ‡ ˉÂÈÚÈÛÌÔ‡, Î∙ÎÔÌÂÙ∙ˉ›ÚÈÛË̃, ÎÂÚ∙˘ÓÒÓ Î∙È ¿ÏÏ̂Ó ∙ÙÌÔÛÊ∙ÈÚÈÎÒÓ ∙Ú∙ÁÓÙ̂Ó, ˘ÂÚ‚ÔÏÈ΋̃ Ù¿ÛË̃ ‹ ¤ÓÙ∙ÛË̃, ∙ÓÂ∙ÚÎÔ‡̃ ‹ ∙Î∙ÓÓÈÛÙË̃ ÙÚÔÊÔ‰ÔÛ›∙̃. 82 69 ΕΛΛΗΝΙΚΑ ™‡ÌÊ̂Ó∙ Ì ÙËÓ ∂˘Ú̂∙˚΋ √‰ËÁ›∙ 2002/96/∂∫ Ë ∙˘ı∙›ÚÂÙË ‰È¿ıÂÛË ÙÔ˘ ÚÔ˚ÓÙỖ ̂̃ ∙ÚÚÈÌÌ∙, ∙ ∞Ó·fi ÌÂÙ¿·˘ÙÔ‡˜ ·fi ·˘ÙÔ‡˜ ÙÔ˘˜ ÂϤÁ¯Ô˘˜ ÙÔ Úfi‚ÏËÌ· ‰ÂÓÂÈÏ˘ı› ¤¯ÂÈ ÂÈÏ˘ı› ‹ ·Ó ·ÚÔ˘ÛÈ·ÛÙÔ‡Ó ÚÔ‚Ï‹Ì·Ù· Ô˘ ‰ÂÓ ÂÚÈÁÚ¿ÊÔÓÙ·È ∞Ó ÌÂÙ¿ ÙÔ˘˜ ÂϤÁ¯Ô˘˜ ÙÔ Úfi‚ÏËÌ· ‰ÂÓ ¤¯ÂÈ ‹ ·Ó ·ÚÔ˘ÛÈ·ÛÙÔ‡Ó ÚÔ‚Ï‹Ì·Ù· Ô˘ ‰ÂÓ ÂÚÈÁÚ¿ÊÔÓÙ·È ÙËÓ ÏÂ˘Ú¿ ÙÔ˘ ˉÚ‹ÛÙË, ÂÈʤÚÂÈ ÙËÓ ÂÊ∙ÚÌÔÁ‹ Ù̂Ó ‰ÈÔÈÎËÙÈÎÒÓ Î˘ÚÒÛÂ̂Ó Ô˘ ÚԂϤÔÓÙ∙È ∙ ÙÔÓ ÛÙÔÓ ·Ú·¿Óˆ ›Ó·Î·, ·Â˘ı˘Óı›Ù ÛÙÔ ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ Î¤ÓÙÚÔ Ù¯ÓÈ΋˜ Â͢ËÚ¤ÙËÛ˘ (ۤڂȘ) Ù˘ La San Marco ÛÙÔÓ ·Ú·¿Óˆ ·Â˘ı˘Óı›Ù ÛÙÔ ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ Î¤ÓÙÚÔ Ù¯ÓÈ΋˜ Â͢ËÚ¤ÙËÛ˘ (ۤڂȘ) Ù˘ La San Marco S.p.A. S.p.A. ÂıÓÈÎ ÙÔÈÎ ›Ó·Î·, Î∙ÓÔÓÈÛÌ. 8. ¢∏§ø™∏ ™Àªª√ƒºø™∏™ ∏ Î∙Ù∙Û΢¿ÛÙÚÈ∙ ÂÙ∙ÈÚ›∙: La San Marco S.p.A. 34072 Gradisca d’Isonzo (GO) Italia – Via Padre e Figlio Venuti, 10 ÙËϤÊ̂ÓÔ (+39) 0481 967111 – Ê∙Í (+39) 0481 960166 – http://www.lasanmarco.com ‰ËÏÒÓÂÈ ˘Â‡ı˘Ó∙ ÙÈ Ë ÌËˉ∙Ó‹ ÁÈ∙ Î∙ʤ ÂÛÚ¤ÛÔ Ë ÔÔ›∙ ÂÚÈÁÚ¿ÊÂÙ∙È ÛÙÔ ∙ÚÓ ÂÁˉÂÈÚ›‰ÈÔ Î∙È ÚÔÛ‰ÈÔÚ›˙ÂÙ∙È ∙ Ù∙ ÛÙÔÈˉ›∙ ÙË̃ ÈÓ∙Λ‰∙̃ Ô˘ ∙Ó∙ʤÚÔÓÙ∙È Â¿Ó̂ ÛÙË Û˘Û΢‹ ›Ó∙È Û˘Ì‚∙Ù‹ Ì ÙÈ̃ Ô‰ËÁ›Ẫ: 98/37/∂∫, 2006/95EK, 2004/108/EK, K∙ÓovÈÛÌ̃ (EK) ∙ÚÈı 1935/2004. °È∙ ÙËÓ ÂÍ∙ÎÚ›‚̂ÛË ÙË̃ Û˘ÌÌÚÊ̂ÛË̃ Ì ÙÈ̃ ÚÔ∙Ó∙ÊÂÚÌÂÓẪ Ô‰ËÁ›Ẫ ¤ˉÔ˘Ó ÂÊ∙ÚÌÔÛÙ› Ù∙ ÂÓ∙ÚÌÔÓÈṲ̂Ó∙ ÚÙ˘∙: EN 12100-1, EN 12100-2, EN 60335-1, EN 60335-2-64 Gradisca d’Isonzo, ºÂßÚou¿ÚÈỖ 2009 ¢È¢ı‡Ó̂Ó Û‡Ì‚Ô˘ÏỖ ªËˉ. Roberto Marri 9. ¶ÚÔ‚Ï‹Ì∙Ù∙ Î∙È Ï‡ÛÂÈ̃ ¶ÚÈÓ Ó∙ Î∙ϤÛÂÙ ÙÔ Î¤ÓÙÚÔ ÙÂˉÓÈ΋̃ Â͢ËÚ¤ÙËÛË̃, οÓÙ ÙÔ˘̃ ÂÍ‹̃ ÂϤÁˉÔ˘̃: ¶ƒ√µ§∏ª∞ ∞π∆π∞ ∂¶π§À™∏ 1) √ Î∙ʤ̃ Ú¤ÂÈ Ôχ ÁÚ‹ÁÔÚ∙ ∙ ÙÔ ÛÙÌÈÔ. ∆Ô Î∙˚Ì¿ÎÈ ÙÔ˘ Î∙ʤ ›Ó∙È Ôχ ∙ÓÔÈˉÙˉÚ̂ÌÔ. ∙) ¶Ôχ ˉÔÓÙÚ‹ ¿ÏÂÛË. ‚) ∂Ï∙ÊÚ‡ ¿ÙËÌ∙. Á) ∂ÏÏÈ‹̃ ‰ÛË. ∙) ªÂÈÒÛÙ ÙÔ ¿ˉỖ ÙÔ˘ Î∙ʤ. ‚) ¶∙Ù‹ÛÙ Î∙χÙÂÚ∙. Á) ∞˘Í‹ÛÙ ÙË ‰ÛË. 2) √ Î∙ʤ̃ Ú¤ÂÈ ∙ÚÁ¿ (ÛÙ∙ÁÓẪ) ∙ ÙÔ ÛÙÌÈÔ. ∆Ô Î∙˚Ì¿ÎÈ ÙÔ˘ Î∙ʤ ›Ó∙È Ôχ ÛÎÔ‡ÚÔ. ∙) ¶Ôχ „ÈÏ‹ ¿ÏÂÛË. ‚) ¶Ôχ ∙ÙË̤ÓỖ Î∙ʤ̃. Á) ÀÂÚ‚ÔÏÈ΋ ‰ÛË. ∙) ∞˘Í‹ÛÙ ÙÔ ¿ˉỖ ÙÔ˘ Î∙ʤ. ‚) ªËÓ ∙ٿ٠Ôχ ÙÔÓ Î∙ʤ. Á) ªÂÈÒÛÙ ÙË ‰ÛË. 3) ™ÙÔ ÊÏ˘Ù˙¿ÓÈ ∙Ú∙̤ÓÔ˘Ó Î∙Ù∙οıÈ∙. ∙) ¶Ôχ ÏÂÙ‹ ¿ÏÂÛË. ‚) ŒˉÔ˘Ó Êı∙Ú› Ù∙ ÎÔÙÈο ÂÚÁ∙Ï›∙. ∙) ∞˘Í‹ÛÙ ÙÔ ¿ˉỖ. ‚) ∞ÓÙÈÎ∙Ù∙ÛÙ‹ÛÙ Ù∙ ÎÔÙÈο. ∏ La San Marco S.p.A. ‰È∙ÙËÚ› ÙÔ ‰ÈÎ∙›̂Ì∙ ÌÂÙ∙ÙÚÔ‹̃ Ù̂Ó Û˘Û΢ÒÓ, ˉ̂Ú›̃ ÚÔÂȉÔÔ›ËÛË, ∙Ó ∙˘Ù ÎÚÈı› ∙Ó∙ÁÎ∙›Ô. 83 e§§∏¡i∫a ∞Ó ÌÂÙ¿ ∙ ∙˘ÙÔ‡̃ ÙÔ˘̃ ÂϤÁˉÔ˘̃ ÙÔ Ú‚ÏËÌ∙ ‰ÂÓ ¤ˉÂÈ ÂÈÏ˘ı› ‹ ∙Ó ∙ÚÔ˘ÛÈ∙ÛÙÔ‡Ó ÚÔ‚Ï‹Ì∙Ù∙ Ô˘ ‰ÂÓ ÂÚÈÁÚ¿ÊÔÓÙ∙È ÛÙÔÓ ∙Ú∙¿Ó̂ ›Ó∙Î∙, ∙¢ı˘Óı›Ù ÛÙÔ ÂÍÔ˘ÛÈÔ‰ÔÙË̤ÓÔ Î¤ÓÙÚÔ ÙÂˉÓÈ΋̃ Â͢ËÚ¤ÙËÛË̃ (Û¤Ú‚È̃) ÙË̃ La San Marco S.p.A. e§§∏¡i∫a 84 macinadosatore SM92-SM97 - SMLK - SMTK La San Marco S.p.A. Via Padre e Figlio Venuti, 10 34072 Gradisca d’Isonzo - Gorizia - Italy Tel. +39.0481.967111 Fax +39.0481.960166 http://www.lasanmarco.com E-mail: [email protected] It macinadosatore sm 92-97-LK-TK EN grinder-dispenser sm 92-97-LK-TK Fr moulin doseur sm 92-97-LK-TK de dosiermühle sm 92-97-LK-TK es molinillo-dosificator sm 92-97-LK-TK pt moinho-doseador sm 92-97-LK-TK EL ¢o™Imetpiko™ my§o™ kaºe sm 92-97-LK-TK
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Key Features
- grinding and dispensing coffee
- adjustable grinding size
- variable dose settings
- programming grinding time
- automatic or manual operation
- multiple models available
Frequently Answers and Questions
How do I adjust the grinding size?
You can adjust the grinding size by turning the grinding adjustment knob. Turn the knob clockwise to make the grind finer and counterclockwise to make it coarser.
How often should I replace the grinding burrs?
The grinding burrs should be replaced after grinding 300-600 kg of coffee for flat burrs and 600-1200 kg for conical burrs.
What is the recommended grinding time for my coffee?
The recommended grinding time is about 30-120 seconds. Refer to your manual for your specific model's recommended grinding time.