RIELLO scheda tecnica caldaia condensazione tau premix

03/2011 < Back 9373633 - rev. 8 Professionale caldo Tau N - Tau N Premix - Tau N Componibile Sistemi condensazione a gas Rendimento ★★★★ secondo direttiva 92/42/CEE I gruppi termici in acciaio inox stabilizzato al titanio (AISI 316 TI) a condensazione a tre giri di fumo ad alto contenuto d’acqua TAU N PREMIX sono dotati di bruciatore RX di gas premiscelato a basse emissioni inquinanti e di quadro comando climatico RIELLOtech Clima Top riello.it PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas Tau N - Tau N Premix - Tau N Componibile DESCRIZIONE PRODOTTO TAU N La caldaia è stata progettata sul principio della stratificazione del calore: nella parte superiore del corpo si trova l’acqua a temperatura elevata, mentre nella parte inferiore, dove avviene la condensazione, rimane un quantitativo di acqua fredda elevato per garantire la condensazione. La struttura del generatore è stata progettata per contenere le dilatazione termiche. Particolare cura è stata posta nell’isolamento termico del corpo caldaia, delle pannellature e del portellone con l’impiego di lana minerale ad elevata densità e di fibra ceramica. Alcuni modelli sono disponibili anche in versione componibile. Il quadro di comando è da ordinare separatamente. -Basse emissioni inquinanti -Temperatura media del corpo ridotta e tempi di messa a regime rapidi -Molteplici soluzioni impiantistiche grazie all’abbinamento coi quadri di comando RIELLOtech -Scarico condensa integrato. DESCRIZIONE PRODOTTO TAU N PREMIX La caldaia è stata progettata sul principio della stratificazione del calore: nella parte superiore del corpo si trova l’acqua a temperatura elevata, mentre nella parte inferiore rimane un quantitativo di acqua fredda elevato per garantire la condensazione. Il bruciatore di tipo modulante a premiscelazione totale, dotato di apparecchiatura digitale che ottimizza i parametri di combustione, è fornito di valvole gas ad apertura proporzionale con comando pneumatico; il gas viene dosato in funzione dell’aria immessa alla testa di combustione che è di tipo cilindrico ad irraggiamento. Nei modelli TAU N Premix 150 e 210 la miscelazione dell’aria con il gas avviene all’interno del ventilatore del bruciatore (il ventilatore è a giri variabili) mentre negli altri modelli TAU N Premix 270, 350, 450 e 600 tale miscelazione avviene all’esterno del ventilatore (l’aria viene regolata mediante la serranda motorizzata). La fiamma premiscelata è caratterizzata da una geometria compatta, e da una contenuta rumorosità della fiamma, che si traduce in una limitata emissione sonora al camino, con evidenti vantaggi di comfort acustico. La modulazione della fiamma consente di variare la temperatura della mandata in funzione della temperatura esterna per ottimizzare i rendimenti. -Basse emissioni inquinanti (classe 5 rif UNI EN 297) -Manutenzione facilitata per la totale accessibilità ai componenti interni evitando di smontare il bruciatore -Dotato del quadro di comando elettronico RIELLOtech Clima Top per gestire cascate di caldaie, sistemi solari complessi, integrazione di più tipologie di generatori di calore, due zone miscelate, una diretta e la produzione dell’acqua calda sanitaria -Scarico condensa integrato -Dotate di piastra portabruciatore per bruciatori premiscelati. 2 Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile Modello caldaia TAU N 150 210 Combustibile gas gas 450 600 800 1000 1250 1450 gas gas gas gas gas gas B23 B23 B23 B23 B23 B23 B23 B23 B23 Tipo apparecchio Portata termica nominale (Q max) kW 150 210 270 349 450 600 800 1000 1250 Portata termica nominale (Q min) kW 111 151 211 271 350 451 601 801 1001 Potenza utile nominale massima (80°/60°C) - Pn max kW 147,8 207,3 269,9 346,7 445,2 593,6 791,2 989,4 1236,7 Potenza utile nominale minima (80°/60°C) - Pn min kW 108,2 147,2 205,7 265,6 339,5 437,5 583 777 971 Potenza utile nominale massima (40°/30°C) - Pn max kW 159,7 223,6 290,2 375,2 481,5 642 802,5 1070 1337,5 Rendimento utile Pn max (80°/60°C) % 98 98 98,1 98,1 98,3 98,3 98,3 98,3 98,3 Rendimento utile Pn min (80°/60°C) % 97,5 97,5 97,5 98 97 97 97 97 97 Rendimento utile Pn max (50°/30°C) % 106,5 106,5 106,5 106,5 106,5 106,5 106,5 106,5 106,5 Rendimento utile Pn max (40°/30°C) % 107,5 107,5 107,5 107,5 107,0 107,0 107,0 107,0 107,0 Rendimento utile 30% di Pn % 106,8 106,8 109 107,3 107,0 107,0 107,0 107,0 107,0 Perdite al camino per calore sensibile (Qmax) % 1,7 1,7 1,5 1,5 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 Perdite al mantello 70°C funzionante % 0,3 0,3 0,4 0,4 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 Perdite al mantello spento % 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 Perdite al camino bruciatore acceso % 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 Perdite al camino bruciatore spento % 1,7 1,7 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 Temperatura fumi (∆T) (*) °C <45÷75 <45÷75 <45÷75 <45÷75 <45÷75 <45÷75 <45÷75 <45÷75 <45÷75 Portata massica fumi (Qmax) (**) kg/s 0,07 0,09 0,12 0,15 0,20 0,26 0,33 0,43 0,54 Pressione focolare mbar 2 2,7 3,2 4,6 5 5,5 5,7 6,3 6,8 3 Volume focolare dm 172 172 241 279 442 496 753 845 1037 3 Volume totale lato fumi dm 253 277 413 482 737 860 1290 1454 1763 Superficie di scambio m2 6,1 8,8 13 16,3 21,8 28,8 39,6 46,5 56,2 Carico termico volumetrico (Q max) kW/m3 872,1 1220,9 1120,3 1250,9 1018,1 1209,7 996 1183,4 1205,4 Carico termico specifico kW/m2 23,75 23,10 20,4 20,9 20,1 20,3 18,5 21,0 21,7 Produzione massima di condensa kg/h 18,4 27,4 31,9 40,9 52,2 73,8 88,0 111,4 132,7 Pressione massima di esercizio bar 6 6 6 6 6 6 6 6 6 Temperatura massima ammessa °C 100 100 100 100 100 100 100 100 100 Temperatura massima di esercizio °C 80 80 80 80 80 80 80 80 80 Perdite di carico ∆T 10°C mbar 150,1 100,4 121,5 128,7 30,2 33,8 46,4 54 36 Perdite di carico ∆T 20°C mbar 36,3 28,4 30,6 28,7 8,5 9 13,4 16,3 10,2 Contenuto acqua l 323 360 495 555 743 770 1320 1395 1825 Peso caldaia kg 510 530 677 753 1095 1250 1870 2085 2515 Peso pannellatura kg 50 50 60 70 90 120 140 160 215 B23 1450 1251 1434,6 1213,5 1551,5 98,3 97 106,5 107,0 107,0 1,9 0,2 0,8 0,1 1,5 <45÷75 0,63 7,4 1249 2097 62,28 1160,9 22,6 159,5 6 100 80 43,2 11,3 1900 3050 230 Modello caldaia TAU N premix Combustibile Tipo apparecchio Portata termica nominale (Q max) Portata termica nominale (Q min) Potenza utile nominale massima (80°/60°C) - Pn max Potenza utile nominale minima (80°/60°C) - Pn min Potenza utile nominale massima (40°/30°C) - Pn max Potenza utile minima Rendimento utile Pn max (80°/60°C) Rendimento utile Pn min (80°/60°C) Rendimento utile Pn max (50°/30°C) Rendimento utile Pn max (40°/30°C) Rendimento utile 30% di Pn Perdite al camino per calore sensibile (Qmax) Perdite al mantello a bruciatore funzionante Perdite di mantenimento Temperatura fumi (∆T) (*) Portata massica fumi (Qmax) (**) Pressione focolare Volume focolare Volume totale lato fumi Superficie di scambio Carico termico volumetrico (Q max) Carico termico specifico Produzione massima di condensa Pressione massima di esercizio Temperatura massima ammessa Temperatura massima di esercizio Perdite di carico ∆T 10°C Perdite di carico ∆T 20°C Contenuto acqua Peso caldaia Peso pannellatura Peso bruciatore kW kW kW kW kW kW % % % % % % % % °C kg/s mbar dm3 dm3 m2 kW/m3 kW/m2 kg/h bar °C °C mbar mbar l kg kg kg 270 350 Componibile gas gas 150 gas 210 gas 270 gas 350 gas 450 gas 600 gas B23 150 111 147,8 108,2 159,7 30 98 97,5 106,5 107,5 106,6 1,5 0,3 <1 <45÷75 0,07 2 172 253 6,1 872,1 23,75 18,4 6 100 80 150,1 36,3 323 510 50 25 B23 210 151 207,3 147,2 223,6 42 98 97,5 106,5 107,5 106,8 1,5 0,3 <1 <45÷75 0,09 2,7 172 277 8,8 1220,9 23,10 27,4 6 100 80 100,4 28,4 360 530 50 25 B23 270 211 269,9 205,7 290,2 55 98,1 97,5 106,5 107,5 109 1,5 0,5 <1 <45÷75 0,12 3,2 241 413 13 1120,3 20,4 31,9 6 100 80 121,5 30,6 495 677 60 38 B23 349 271 346,7 265,6 375,2 84 99,3 98 106,5 107,5 107,3 1,5 1,0 <1 <45÷75 0,15 4,6 279 482 16,3 1250,9 20,9 40,9 6 100 80 128,7 28,7 555 753 70 40 B23 450 350 445,2 339,5 481,5 146 98,3 97 106,5 107,0 107,0 1,9 0,2 <1 <45÷75 0,20 5 442 737 21,8 1018,1 20,1 52,2 6 100 80 30,2 8,5 743 1095 90 70 B23 600 451 593,6 437,5 642 146 98,3 97 106,5 107,0 107,0 1,9 0,2 <1 <45÷75 0,26 5,5 496 860 28,8 1209,7 20,3 73,8 6 100 80 33,8 9 770 1250 120 70 (*) Dipendente dalla temperatura di ritorno (30-60°C) (**) A Pn max e Tm = 80°C, Tr = 60°C e CO2 = 9,7% La canna fumaria deve assicurare la depressione minima prevista dalle Norme Tecniche vigenti, considerando pressione “zero” al raccordo con il canale da fumo. Valori ottenuti in abbinamento ai bruciatori Riello modelli: BS - RS - RS.../M - RS.../M BLU. Dati tecnici dei bruciatori Premix RX 180/S PV, RX 250/S PV, RX 350 S/P e RX 500 S/P pag. 20. 3 PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas Dimensioni di ingombro MODELLI TAU N TAU N PREMIX A - Larghezza passaggio B - Larghezza L - Lunghezza L1 - Lunghezza basamento H - Altezza attacchi idraulici H1 - Altezza caldaia D - Asse bruciatore mm mm mm mm mm mm mm 150 150 640 740 1455 1295 1315 1300 925 210 210 640 740 1455 1295 1315 1300 925 270 270 750 850 1630 1470 1450 1437 1030 350 350 750 850 1830 1670 1450 1437 1030 450 450 790 900 2035 1875 1630 1615 1235 600 600 790 900 2035 2075 1630 1615 1235 800 1000 1250 1450 950 1060 2560 2400 1910 1900 1390 950 1060 2810 2650 1910 1900 1390 1070 1180 3010 2850 2030 2015 1495 1130 1225 3080 2850 2180 2167 1590 STRUTTURA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 4 Bruciatore Visore fiamma con presa di pressione Portello Pannellatura Mandata Attacco sicurezze Ritorno impianto (alta temperatura) Ritorno impianto (bassa temperatura) Tappo cieco Pozzetti bulbi/sonde strumentazione Camera di combustione Raccordo canale da fumo Cassa fumi Portina di ispezione Scarico condensa Scarico caldaia Turbolatori Tubi fumo Secondo giro fumi Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile ATTACCHI IDRAULICI Le caldaie TAU sono progettate e realizzate per essere installate su impianti di riscaldamento ed anche per la produzione di acqua calda sanitaria se collegate ad adeguati sistemi. Le caratteristiche degli attacchi idraulici sono riportate in tabella. La scelta e l’installazione dei componenti dell’impianto è demandato per competenza all’installatore, che dovrà operare secondo le regole della buona tecnica e della Legislazione vigente. Gli impianti caricati con antigelo obbligano l’impiego di disconnettori idrici. O MODELLI TAU N TAU N PREMIX 1 - Mandata Impianto 2 - Ritorno 1° (Bassa Temperatura) 3 - Ritorno 2° (Alta Temperatura) 4 - Attacco Sicurezze 5 - Attacco Scarico Caldaia 6 - Attacco Scarico Condensa 7 - Attacco Scarico Fumi Camino 8 - Pozzetto Bulbi/Sonde Rilevazione A - Distanza Testata/ Mandata B - Distanza Mandata/Ritorno 1° C - Distanza Ritorni 1° / 2° D - Distanza Ritorno 2°/ At.Sicurezze E - Distanza Mandata / At. Sicurezze F - Distanza Ritorno 1°/ Scarico Fumi G - Altezza Scarico Condensa H - Altezza Attacchi Caldaia I - Altezza Scarico Fumi L - Altezza Scarico Caldaia M - Asse Caldaia N - Distanza Testata / Portello O - Distanza da asse a scarico caldaia DN DN DN Ø “- DN Ø” Ø “- DN Ø mm n° x Ø “ mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm 150 150 65 65 50 1” 1/4 1” 1” 200 3 x 1/2” 300 685 200 285 400 200 160 1315 505 55 320 110 210 210 65 65 50 1” 1/4 1” 1” 200 3 x 1/2” 300 685 200 285 400 200 160 1315 505 55 320 110 270 270 65 65 50 1” 1/4 1” 1” 250 3 x 1/2” 300 1050 300 300 450 225 165 1450 545 55 375 120 350 350 80 80 65 1” 1/4 1” 1” 250 3 x 1/2” 315 1235 250 450 535 225 165 1450 545 55 375 120 450 450 100 100 80 1” 1/2 1” 1” 300 3 x 1/2” 311 1400 250 600 550 270 215 1630 645 75 395 125 85 600 600 100 100 80 1” 1/2 1” 1” 300 3 x 1/2” 311 1600 300 700 600 270 215 1630 645 75 395 125 85 800 1000 1250 1450 125 125 80 65 1”1/4 1” 350 3 x 1/2” 410 1800 350 750 700 325 195 1910 680 95 475 125 125 125 100 80 1”1/4 1” 350 3 x 1/2” 410 2050 350 850 855 325 195 1910 680 95 475 125 150 150 100 80 1”1/4 1”1/4 400 3 x 1/2” 430 2200 350 850 1000 345 225 2030 720 105 535 140 115 150 150 100 80 1”1/4 1”1/4 450 3 x 1/2” 440 2585 735 850 1000 560 235 2180 805 85 565 150 5 PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas circuito idraulico 6 Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile TRATTAMENTO ACQUA PREMESSA Il trattamento dell’acqua impianto è una condizione necessaria per il buon funzionamento e la garanzia di durata nel tempo del generatore di calore e di tutti i componenti dell’impianto. Fanghi, calcare e contaminanti presenti nell’acqua possono portare ad un danneggiamento irreversibile del generatore di calore, anche in tempi brevi e indipendentemente dal livello qualitativo dei materiali impiegati. Contrariamente a quello che spesso avviene - dove il trattamento è riservato solo ai vecchi impianti con elevata presenza di calcare, residui e fanghi - il trattamento acqua è condizione necessaria non solo in fase di intervento su impianti esistenti, ma anche nelle nuove installazioni, al fine di preservare la vita dei componenti e di massimizzarne l’efficienza. A tal proposito, per approfondimenti tecnici, si rimanda alla sezione seguente, dove potrete trovare l’analisi pubblicata da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Caldaie Acciaio) sull’argomento, e al capitolo “Trattamento acqua impianto”, in appendice, che riporta un estratto della norma UNI 8065 “Trattamento dell’acqua degli impianti termici ad uso civile”. Per informazioni aggiuntive sul tipo e sull’uso degli additivi rivolgersi al Servizio Tecnico di Assistenza Riello. Nei casi in cui non sia possibile operare un corretto trattamento dell’acqua dell’impianto, in presenza di un caricamento automatico dell’acqua non controllato, in mancanza di barriere che impediscano l’ossigenazione dell’acqua e in presenza di impianti a vaso aperto è necessario separare idraulicamente il generatore dall’impianto, attraverso l’utilizzo di un opportuno scambiatore di calore. L’acqua negli impianti di riscaldamento. Indicazioni per progettazione, installazione e gestione degli impianti termici. 1. Caratteristiche chimico-fisiche Valori prescritti ed indicazioni della norma di riferimento UNI-CTI 8065 “Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile” (edizione giugno 1989). La norma UNI-CT 8065 considera che le caratteristiche chimicofisiche dell’acqua siano analoghe a quelle di un’acqua potabile. Stabilisce, in tutti gli impianti, un condizionamento chimico dell’acqua per la protezione dei componenti dell’impianto e la filtrazione dell’acqua in ingresso per evitare l’introduzione di solidi sospesi, possibili veicoli di corrosione e depositi fangosi. Schema dei trattamenti dell’acqua previsti dalla norma uni-cti 8065 in funzione della potenza termica complessiva dell’impianto A Schema di trattamento necessario per impianti: - con potenza termica <350 kW ed acqua di alimentazione con durezza <35 °fr - con potenza termica >350 kW ed acqua di alimentazione con durezza <15 °fr - con potenza <350 kW il filtro è consigliato - con potenza >350 kW il filtro è obbligatorio B Schema di trattamento necessario per impianti: - con potenza ter mica <350 kW ed acqua di alimentazione con durezza >35 °fr - con potenza ter mica >350 kW ed acqua di alimentazione con durezza >15 °fr - con potenza <350 kW il filtro è consigliato - con potenza >350 kW il filtro è obbligatorio Parametri chimico-fisici dell’acqua richiesti dalla norma UNI-CT 8065 Parametri Acqua di riempimento Valore pH * Durezza totale (CaCO3) °fr < 15 Ferro (Fe) ** mg/kg Rame (Cu) ** mg/kg Aspetto limpida Acqua del circuito 7÷8 < 0,5 < 0,1 possibilmente limpida * Il limite massimo di 8 vale in presenza di radiatori ad elementi di alluminio o leghe leggere. ** Valori più elevati sono un segnale di fenomeni corrosivi. Identificazione dei trattamenti dell’acqua indicati nella norma UNI CTI 8065. L’addolcitore è classificato del tipo a resine a scambio ionico. Il filtro può essere con materiale filtrante lavabile o con elemento filtrante a perdere. L’idoneo trattamento chimico consiste nell’aggiunta di prodotti chimici (condizionanti) nell’acqua per: - Stabilizzare la durezza; - Disperdere depositi incoerenti inorg. e organici; - Deossigenare l’acqua e passivare le superfici; - Correggere l’alcalinità ed il pH; - Formare un film protettivo sulle superfici; - Controllare le crescite biologiche; - Proteggere dal gelo. 7 PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas I prodotti chimici usati per i trattamenti devono essere compatibili con le vigenti leggi sull’inquinamento delle acque. La norma UNI-CTI 8065, se correttamente applicata ad un impianto termico, è garanzia di sicurezza di funzionamento, ma tutto può essere vanificato da errori impiantistici o gestionali dell’impianto, tra cui gli eccessivi rabbocchi ed il circolo dell’acqua nei vasi di espansione aperti. In molti casi la norma viene disattesa; in particolare, negli impianti già esistenti, non si pone l’attenzione alle carattereistiche dell’acqua ed alla necessità di adottare i relativi provvedimenti. 2. Gli impianti di riscaldamento Fenomeni di corrosioni e incrostazioni, possibili cause Fino a qualche ventennio fa, il riscaldamento domestico era abbastanza limitato e realizzato con sistemi oggi superatissimi,per cui il problema dell’acqua era scarsamente sentito. La crisi energetica, l’uso generalizzato di impianti termici e la relativa normazione hanno stimolato i progettisti, i costruttori di caldaie e gli impiantisti ad ottenere con materiali più sofisticati e soluzioni più ingegnose (però spesso più delicate), impianti ad elevato rendimento termico, trascurando però l’elemento “acqua” per cui i miglioramenti in termini di rendimento ottenuti, molto spesso venivano vanificati dalla presenza di incrostazioni e corrosioni. Negli impianti di riscaldamento, si possono riscontrare: - rotture per surriscaldamento delle superfici riscaldate dovute all’isolamento termico provocato da depositi di calcare lato acqua. - corrosioni da ossigeno - corrosioni da sottodeposito - corrosioni da correnti vacanti (molto rare) - corrosioni acide diffuse e localizzate (dovute all’aggressività dell’acqua con pH < 7) 2.1 Depositi di calcare La formazione di calcare avviene perché i bicarbonati di calcio e magnesio , disciolti nell’acqua a temperatura ambiente, subiscono una trasformazione chimica quando l’acqua viene riscaldata. Il bicarbonato di calcio si trasforma in carbonato di calcio, acqua e anidride carbonica, mentre il bicarbonato di magnesio si trasforma in idrato di magnesio e anidride carbonica. Bicarbonato di calcio Ca(HCO3)2 ----aumento di temperatura----> CaCO3 + H2O + CO2 Bicarbonato di magnesio Mg(HCO3)2 ----aumento di temperatura----> Mg(OH)2 + 2CO2 Il carbonato di calcio e l’idrato di magnesio precipitano formando depositi insolubili aderenti e compatti (calcare), con un elevatissimo potere isolante termico: il coefficiente di scambio termico di uno strato di calcare di 3 mm è pari a quello di una lamiera di acciaio dello spessore di 250 mm! È stato calcolato che un’incrostazione generalizzata di calcare di 2 mm, provoca un aumento del consumo del 25%! Le reazioni che producono la formazione di depositi calcarei accelerano all’aumentare della temperatura: normalmente la grande maggioranza delle acque del nostro Paese, particolamente ricche in sali di calcio e magnesio (quindi “dure”), riescono a produrre incrostazioni calcaree già sopra i 40°C di temperatura. Il deposito di calcare nella caldaia avviene prevalentemente nelle zone più calde e sottoposte a un riscaldamento intenso: per questo è molto frequente trovare incrostazioni localizzate solo in determinati punti, in zone ad elevato carico termico. Un velo di calcare dello spessore di 1 centesimo di millimetro, inizia a diminuire il raffreddamento della lamiera sottostante. Un ulteriore aumento dello spessore del calcare provoca il surriscaldamento delle parti metalliche e la loro rottura per stress termico. I bicarbonati di calcio e magnesio contenuti nel volume d’acqua di primo riempimento non sono quasi mai sufficienti a produrre una quantità di calcare sufficiente a pregiudicare l’integrità della caldaia: sono i continui reintegri d’acqua a provocare l’incrostazione che porta alla rottura. 2.2 Corrosione da ossigeno La corrosione da ossigeno è conseguenza di un fenomeno naturale: l’ossidazione dell’acciaio. In natura il ferro non si trova allo stato puro, ma sempre sotto forma combinata e quasi sempre legata all’ossigeno (ossido di ferro). La separazione del ferro dall’ossido è possibile ed avviene solo nell’alto forno quando il minerale viene fuso. Un volta risolidificato sotto forma di acciaio (composto quindi con altri elementi), tenderà ad assorbire ossigeno (dall’aria o acqua) per ristabilire l’equilibrio originario (ossidazione). Nel caso delle lamiere o tubi di caldaie o tubazioni d’impianto, le stesse assorbono l’ossigeno non dalla molecola dell’acqua (H2O), ma dalle microbolle d’aria disciolte naturalmente in essa. Ricordiamo che l’aria disciolta nell’acqua ha un contenuto di ossigeno superiore che non allo stato libero, pari a circa il 35%. Ne consegue che l’acciaio a contatto con l’acqua, assorbe l’ossigeno contenuto nelle microbolle d’aria formando ossido di ferro Fe2O3 (ruggine), dal caratteristico colore rosso. 4Fe + 3O2 = 2Fe2O3 (ossido di ferro, ruggine) Continue ossidazioni portano inevitabilmente ad una riduzione dello spessore del metallo fino alla completa foratura. La corrosione è riconoscibile dalla formazione di avvallamenti circolari (simili a crateri) sulla superficie metallica. Quando la corrosione arriva alla foratura dello spessore, la perdita d’acqua è molto consistente. La corrosione da ossigeno interessa l’intera massa metallica dell’impianto e non solo determinati punti: per questo motivo è molto distruttiva, non riparabile e può provocare perdite d’acqua continue dal circuito. Se invece l’impianto rimane ben protetto con l’esterno e non ci sono continui rabbocchi d’acqua nuova, il contenuto d’ossigeno si riduce progressivamente, avviene cioè un’ossidazione parziale in carenza di ossigeno e si forma magnetite (Fe3O4) di colore nero, la quale ha un’azione protettiva contro eventuali possibili corrosioni. 3Fe + 2O2 = Fe3O4 (tetrossido di triferro, magnetite) 8 Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile 2.3 Corrosione da sottodeposito La corrosione da sottodeposito è un fenomeno elettrochimico, dovuto alla presenza di corpi estranei all’interno della massa d’acqua (sabbia, ruggine, ecc.). Queste sostanze solide si depositano generalmente sul fondo della caldaia (fanghi). In questo punto si può innescare una reazione chimica di micro corrosione a causa della differenza di potenziale elettrochimico che si viene a creare tra il materiale (acciaio) a contatto con l’impurità e quello circostante. 2.4 Corrosione da correnti vaganti La corrosione da correnti vaganti è oggi molto rara, può manifestarsi a causa di potenziali elettrici diversi tra l’acqua di caldaia e la massa metallica della caldaia o della tubazione per effetto catodo/ anodo. È opportuno quindi collegare a una buona massa terra i vari componenti metallici anche se è noto che queste corrosioni si manifestano con passaggio di corrente elettrica continua oggi ormai non più utilizzata. Il fenomeno lascia tracce inconfondibili e cioè piccoli fori conici regolari. 2.5 Corrosioni acide diffuse e localizzate Sono meno evidenti degli altri tipi di corrosione, ma potenzialmente altrettanto pericolose perchè interessano tutto l’impianto di riscaldamento e non solo la caldaia. Sono dovute principalmente all’acidità dell’acqua (pH < 7) causata: - dall’addolcimento non corretto dell’acqua e dalla presenza di anidride carbonica (che abbassa il valore pH). L’anidride carbonica si libera più facilmente nell’acqua addolcita e si crea anche nel processo di formazione di calcare. La corrosione è diffusa ed intacca più o meno in maniera uniforme tutto l’impianto; - da un lavaggio acido mal condotto (per es. senza passivante). In questo caso potrebbero manifestarsi corrosioni perforanti localizzate dovute alla mancata asportazione dell’acido in qualche punto dell’impianto. La presenza del processo corrosivo è facilmente rilevabile con un’analisi chimica dell’acqua: un contenuto anche minimo di ferro nell’acqua del circuito è indice che la corrosione è in atto. Le indicazioni tecniche di questa sezione sono espressamente dedicate agli impianti di riscaldamento civili ed industriali ad acqua calda con temperature di esercizio fino a 100 °C. In questi impianti (a differenza dagli impianti a vapore ed acqua surriscaldata) vengono sovente sottovalutati potenziali disfunzioni e danni provocati dalla mancanza di opportuni trattamenti dell’acqua e da errori impiantistici. Purtroppo il risultato è quasi sempre il danneggiamento della caldaia e dell’intero impianto. La legge 46/90, relativamente al trattamento delle acque ad uso potabile, prescrive all’art.7 che gli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria, devono essere realizzati secondo le norme UNI e CEI di riferimento (UNI 8065). In fase di progetto, in funzione delle caratteristiche dell’acqua greggia, si devono prevedere gli impianti di trattamento necessari per portarla alle caratteristiche previste dalla norma. Il gestore dell’impianto deve mantenerla entro le caratteristiche previste con i necessari controlli e gli interventi conseguenti. 3. I nuovi impianti di riscaldamento Errori da evitare e precauzioni Da quanto evidenziato risulta quindi importante evitare due fattori che possono portare ai fenomeni citati e cioè il contatto tra l’aria e l’acqua dell’impianto e il reintegro periodico di nuova acqua. Per eliminare il contatto tra aria ed acqua (ed evitare l’ossigenazione quindi di quest’ultima), è necessario che: - il sistema di espansione sia a vaso chiuso, correttamente dimensionato e con la giusta pressione di precarica (da verificare periodicamente); - l’impianto sia sempre ad una pressione maggiore di quella atmosferica in qualsiasi punto (compreso il lato aspirazione della pompa) ed in qualsiasi condizione di esercizio (in un impianto, tutte le tenute e le giunzioni idrauliche sono progettate per resistere alla pressione verso l’esterno, ma non alla depressione); - l’impianto non sia stato realizzato con materiali permeabili ai gas (per esempio tubi in plastica per impianti a pavimento senza barriera antiossigeno). L’acqua di riempimento e l’eventuale acqua di rabbocco dell’impianto dev’essere sempre filtrata (filtri con rete sintetica o metallica con capacità filtrante non inferiore ai 50 micron) per evitare depositi che possono innescare il fenomeno di corrosione da sottodeposito. Le fuoriuscite e relativi reintegri d’acqua possono essere causati, oltre che da una perdita nell’impianto, anche dall’errato dimensionamento del vaso di espansione e dalla pressione di precarica iniziale (la valvola di sicurezza apre in continuazione perchè la pressione nell’impianto aumenta per effetto espansione oltre il limite di taratura della stessa). Un impianto di riscaldamento, una volta riempito e disaerato, non dovrebbe subire più reintegri. In caso contrario è evidente che siamo in presenza di disfunzioni riconducibili a quanto descritto in precedenza. Eventuali necessari rabbocchi vanno monitorati (contatore), condotti e registrati sul libretto di centrale e non affidarsi, per esempio, alla “rassicurante” presenza dell’addolcitore abbinato a un sistema di carico automatico. Reintegrare continuamente anche acqua addolcita a 15 °fr su un impianto, provocherà comunque in breve tempo depositi/incrostazioni di calcare sulle membrature della caldaia, in particolare nelle zone più calde. La prima messa in funzione di un impianto deve avvenire lentamente e lo stesso dev’essere portato alla massima temperatura di esercizio per facilitare la disaerazione (una temperatura troppo bassa impedisce la fuoriuscita dei gas). Nel caso siano presenti più caldaie, devono essere tutte in funzione contemporaneamente per distribuire in maniera uniforme il limitato deposito iniziale di calcare. 9 PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas 4. La riqualificazione di vecchi impianti di riscaldamento Errori da evitare e avvertenze La riqualificazione di una centrale termica ad uso riscaldamento e precisamente la sostituzione della vecchia caldaia, avviene sovente senza che vi sia la possibilità di modificare l’impianto esistente. Altresì non porre la giusta attenzione al problema, mette a rischio in brevissimo tempo l’integrità della nuova caldaia. Un impianto vecchio ha accumulato negli anni di funzionamento uno strato di protezione di colore nero formato in gran parte da magnetite (Fe3O4 dovuta alla parziale ossidazione del ferro) che ha un buon potere protettivo contro la corrosione. Risulta conseguente che un’eventuale installazione nel circuito di nuovi elementi con superfici metalliche pulite, come ad esempio la caldaia, diventeranno l’anodo sacrificale di tutto l’impianto di riscaldamento. Nei casi in cui le perdite sull’impianto non possano essere riparate e quindi i rabbocchi si rendano indispensabili, è opportuno affrontare il problema con molta attenzione in particolare nella scelta dell’impianto trattamento acqua che dovrà essere simile a quello utilizzato negli impianti a vapore per decalcificare completamente l’acqua (durezza < 0,5°fr) mantenendo un pH non aggressivo. Sarà necessario inoltre il dosaggio di prodotti filmanti deossidanti ed una filtrazione fisica per l’eliminazione delle impurità in ingresso. La messa in funzione dev’essere eseguita come specificato in precedenza. Proponiamo di seguito di tenere in considerazione alcuni aspetti importanti che possono aiutare le operazioni di riqualificazione e garantire nel tempo il corretto funzionamento della caldaia. - In presenza di un impianto con vaso aperto, si deve sempre valutare la possibilità di trasformarlo in un sistema a vaso chiuso. Oggi è tecnicamente possibile fare questa modifica all’impianto mantenendo pressoché invariata la pressione idraulica. Tale soluzione consente di risolvere i molti problemi derivanti dal contatto dell’acqua di impianto con l’aria (corrosioni, ecc) e di evitare il condizionamento dell’acqua con prodotti deossidanti che dovrebbero, nel sistema a vaso aperto, essere dosati periodicamente. - In caso di impianti molto estesi ed impianti a pannelli radianti con tubo in plastica senza barriera antiossigeno, è necessario separare il circuito di caldaia interponendo uno scambiatore di calore realizzato in materiale resistente alla corrosione. In questa maniera si riesce a proteggere il circuito di caldaia anche in vecchi impianti non risanabili. SCARICO CONDENSA Le caldaie a condensazione TAU producono un flusso di condensazione dipendente dalle condizioni di esercizio. Il massimo flusso orario di condensa prodotta è indicato per ogni singolo modello nella tabella dei dati tecnici. Il sistema di scarico dei condensati deve essere dimensionato per tale valore e deve comunque non presentare in nessun punto sezioni inferiori ad 1” che è quello dell’attacco 7. Il collettore verso la rete fognaria deve essere eseguito seguendo la legislazione vigente nel rispetto di eventuali regolamentazioni locali. Per evitare la fuoriuscita in sala termica di prodotti di combustione è necessario inserire sul percorso di scarico un sifone che garantisca un battente minimo pari alla pressione della camera di combustione riportata nella tabella dei dati tecnici più 25 mm. I tratti di raccordo fra caldaia e sifone e fra sifone e lo scarico in fognatura devono presentare un’inclinazione di almeno 3° ed avere una conformazione tale da evitare qualsiasi accumulo di condensa. Esempio TAU 210 N: - Pressione max bruciatore RS 28 = 6 mbar = 60 mmca - S = altezza sifone = 60 + 25 = 85 mm S 10 Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile NEUTRALIZZAZIONE DELLA CONDENSA Unità di neutralizzazione L’unità di neutralizzazione è stata concepita per gli impianti dotati di pozzetto di scarico condensa della centrale termica posto più in basso dello scarico condensa della caldaia. Questa unità di neutralizzazione non necessita di collegamenti elettrici. Modelli Tipo Quantità granulato Dimensioni Raccordi 150-350 N2 25 400x300x220 1” 1/2 kg mm ø 450-800 N3 50 600x400x220 1” 1/2 Unità di neutralizzazione con pompa L’unità di neutralizzazione è stata concepita per gli impianti dotati di pozzetto di scarico condensa della centrale termica posto più in alto dello scarico condensa della caldaia. Il battente massimo che la pompa può vincere è a 3 metri. La pompa è comandata da un contatto elettrico di livello di cui è dotata l’unità di neutralizzazione. Questa unità di neutralizzazione necessita di collegamenti elettrici per i quali riferirsi alle istruzioni specifiche fornite dall’apparecchio. Il grado di sicurezza elettrica è IP44. Modelli Tipo Potenza elettrica assorbita Alimentazione Portata condensa* Dimensioni Quantità granulato Raccordi W V~Hz l/m mm kg ø 150-350 HN2 50 230~50 12 400x300x220 25 1” 1/2 450-800 HN3 80 230~50 22 600x400x220 50 1” 1/2 CAMINO La temperatura dei prodotti di combustione è legata alla temperatura di ritorno caldaia e varia fra 40°C e 70°C con umidità relativa anche oltre il 100%. I condotti di evacuazione lavorano pertanto in condizioni di umido e in ambiente con acidità (pH) tipicamente intorno a 4. Devono perciò essere impiegati nella loro costruzione materiali resistenti a tali condizioni (classe W1 ai sensi della UNI EN 1443 - tipicamente acciaio INOX o materiali plastici). È inoltre necessario garantire la tenuta dell’intero condotto di evacuazione nei confronti della permeabilità dei gas e del vapore/condensati ai sensi della normativa vigente (UNI EN 1443). I tratti di connessione fra camino e caldaia devono presentare una inclinazione minima di 3° verso la caldaia, in modo che l’eventuale condensa formatasi in questo tratto di condotto possa essere evacuata tramite i dispositivi di scarico della caldaia stessa. È comunque bene evitare che la condensa prodotta nel camino venga evacuata verso la caldaia. È per questo necessario prevedere al piede del camino un specifico sistema di scarico della condensa. Il dimensionamento della canna fumaria deve essere effettuato secondo la norma vigente e deve presentarsi il più rettilinea possibile senza occlusioni e/o restringimenti. È inoltre bene prevedere a circa 50 cm dallo sbocco della caldaia una presa per l’analisi dei prodotti di combustione. I componenti dei condotti devono essere adatti per il funzionamento con caldaie a condensazione e ad uso esclusivo secondo UNI EN 1443. Il dimensionamento con funzionamento a tiraggio naturale è possibile solo con funzionamento: - inverno: temperatura di ritorno impianto >25°C - estate: temperatura di ritorno impianto >40°C Con queste condizioni di funzionamento il tiraggio naturale si può ottenere con camini di altezza utile superiori ai cinque metri. 11 PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas INSTALLAZIONE Impianto: - Usare solo sistemi di termoregolazione integrati: comando bruciatore e regolazione impianto - Nessuna pompa di ricircolo fra mandata e ritorno impianto - Usare solo valvole miscelatrici a tre vie - È da preferire un sistema a portata variabile in caldaia e sull’impianto per sfruttare al massimo temperature basse sul ritorno - Negli impianti con grossi volumi di acqua è preferibile una bassa portata dell’impianto con alta temperatura in mandata e bassa temperatura sul ritorno. Lunghe soste e lunghi tempi di messa a regime. Locale d’installazione della caldaia La linea di alimentazione del gas deve essere realizzata in modo tale da permettere sia lo smontaggio della pannellatura, sia l’apertura del portello con il bruciatore montato. Tenere in considerazione gli spazi necessari per l’accessibilità ai dispositivi di sicurezza e regolazione e per l’effettuazione delle operazioni di manutenzione. Nel caso in cui il bruciatore sia alimentato con gas combustibile in peso specifico superiore a quello dell’aria, le parti elettriche dovranno essere poste ad una quota da terra superiore a 500 mm. L’apparecchio non può essere installato all’aperto perchè non è progettato per funzionare all’esterno. MODELLI B - Larghezza L - Lunghezza H - Altezza totale (caldaia+zoccolo) mm mm mm 150 750 1350 1420 210 750 1350 1420 270 850 1620 1540 350 850 1820 1540 450 900 1930 1700 600 900 2140 1700 800 1000 2400 2010 1000 1000 2700 2010 1250 1200 2920 2130 1450 1250 3100 2280 Locale caldaia: deve essere protetto dal gelo e ben aerato. Evitare: Umidità - lavanderie e similari Polveri Idrocarburi alogenati (negozi di parrucchieri, tipografie, lavanderie chimiche, laboratori, depositi di sostanze chimiche) Cloruri - non usare acido cloridrico per il lavaggio Ossigeno - non utilizzare impianti a vaso aperto - usare eventuali tubi in plastica impermeabile ai gas, eventualmente inserire un separatore Fanghi impianto - su vecchi impianti valutare bene la possibilità di presenza di fanghi ed eventualmente inserire un separatore. Prevedere: Sistema di trattamento acqua adeguato alle caratteristiche dell’acqua di alimentazione. 12 Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile ABBINAMENTI CONSIGLIATI GAS RS 160/E BLU RS 120/E BLU 3897630 (*) 3788030 (*) 4031187 RS 68/E BLU 3897430 (*) RS 35/E BLU 3910800 (*) 4031196 RS 25/E BLU 3910700 (*) RS 45/E BLU RS 160/M BLU 3788008 (*) 3897330 (*) RS 120/M BLU 3897604 (*) 4031187 RS 45/M BLU RS 68/M BLU 3897304 (*) 3897404 (*) RS 25/M BLU RS 35/M BLU 3910600 (*) Gulliver BS 3/M 3787620 3762300 (*) RS 130/M t.c. RS 190/M t.c. 3789800 3910500 (*) RS 70/M t.c. RS 100/M t.c. 3789700 RS 190 RS 50/M t.c. RS 130 t.c. 3785812 3781620 RS 100 t.c. 3785300 3785500 3789600 RS 70 t.c. RS 34/M MZ t.c. RS 50 t.c. 3785100 RS 44/M MZ t.c. RS 44 t.c. 3789100 3784700 3788700 RS 34 t.c. 3788800 Gulliver BS 3 D 4031196 RIELLO TAU 150 N 3789000 Contropressione in camera (mbar) modulante 3761716 (*) BISTADIO 2,0 RIELLO TAU 210 N 2,7 RIELLO TAU 270 N 3,2 RIELLO TAU 350 N 4,6 RIELLO TAU 450 N 5,0 RIELLO TAU 600 N 5,5 5,7 RIELLO TAU 1000 N 6,3 RIELLO TAU 1250 N 6,8 RIELLO TAU 1450 N 7,4 3002724 3001009 RIELLO TAU 800 N PiaStra porta bruciatore Testa lunga (*) Low NOx a basse emissioni inquinanti di ossidi di azoto. Per Riello Tau Premix i Bruciatori RX 180/S PV, RX 250/S PV, RX 350 S/P, RX 500 S/P ed RX 700 S/P sono già a corredo (vedi pagine 20÷23). Nel caso di sostituzione della sola caldaia o di utilizzo di bruciatori diversi da quelli consigliati verificare che: -il bruciatore soddisfi le normative EN676 (GAS); -le caratteristiche prestazionali del bruciatore siano coerenti con quelle richieste della caldaia; -il diametro del boccaglio sia compatibile con le dimensioni dell’apertura della porta sotto riportate. Una volta installato il bruciatore sulla caldaia, lo spazio tra il boccaglio del bruciatore ed il materiale refrattario del portello deve essere riempito con il materassino ceramico (A) fornito a corredo della pannellatura. MODELLI TAU N TAU N PREMIX L ø mm mm 150 150 160 130 210 210 216 140 270 270 216 140 350 350 216 140 450 450 216 263 600 600 800 1000 1250 1450 250 179 250 179 250 179 280 189 222 350 13 PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE Il canale da fumo ed il raccordo alla canna fumaria devono essere realizzati in conformità alle Norme ed alla Legislazione vigente, con condotti rigidi, resistenti alla condensa, adeguati alla temperatura dei prodotti della combustione, alle sollecitazioni meccaniche e a tenuta. La canna fumaria deve essere provvista di modulo di raccolta e di scarico della condensa ed il canale da fumo deve avere una pendenza, verso la caldaia, di almeno 3°. MODELLI TAU N TAU N PREMIX H - Altezza uscita fumi øi - Diametro attacco fumi mm mm 150 150 505 200 210 210 505 200 270 270 545 250 350 350 545 250 450 450 645 300 600 600 645 300 800 1000 1250 1450 680 350 680 350 720 400 450 805 La canna fumaria deve assicurare la depressione minima prevista dalle Norme Tecniche vigenti, considerando pressione “zero” al raccordo con il canale da fumo. Canne fumarie e canali da fumo inadeguati o mal dimensionati possono amplificare la rumorosità ed influire negativamente sui parametri di combustione. Le tenute delle giunzioni vanno realizzate con materiali adeguati (ad esempio stucchi, mastici, preparati siliconici). I condotti di scarico non coibentati sono fonte di potenziale pericolo. SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE RIELLOtech è la gamma di regolazioni RIELLO nata per la gestione di qualsiasi tipologia di impianto. Ideale per sistemi complessi così come per la gestione di installazioni più semplici. La gamma include: RIELLOtech Clima Top: è la regolazione climatica di sistemi complessi in installazioni plurifamiliari. Gestisce bruciatori modulanti, cascate di caldaie, sistemi solari complessi e l’integrazione di più tipologie di produttori di calore. Lato impianto gestisce 2 zone miscelate, una diretta e la produzione dell’acqua calda sanitaria. RIELLOtech Clima Comfort: è la regolazione climatica di sistemi anche complessi in installazioni mono-plurifamiliari. Gestisce bruciatori mono e bistadio (con apposito kit), cascate di caldaie, sistemi solari, e l’integrazione di più tipologie di generatori di calore. Lato impianto gestisce una zona miscelata (espandibile a 2 con apposito kit), una diretta e la produzione dell’acqua calda sanitaria. RIELLOtech Clima Mix: è la regolazione di impianto in grado di gestire 1 zona miscelata, espandibile a 2 con apposito kit. RIELLOtech Prime ACS: è la linea termostatica in grado di gestire bruciatori mono e bistadio (tramite apposito kit), la produzione di acqua calda sanitaria e una zona diretta. RIELLOtech Prime: è la linea termostatica in grado di gestire bruciatori mono e bistadio (tramite apposito kit) e una zona diretta. Le versioni RIELLOtech Clima Top e Comfort includono a corredo una sonda caldaia e una sonda esterna. Tutte le regolazioni RIELLOtech Clima sono integrabili via BUS. La serie Clima è anche disponibile in versione da quadro di centrale. Grado di protezione elettrica IPX4D. 14 Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile Modalità di applicazione BRUCIATORE CASCATA DI CALDAIE GENERATORE ALTERNATIVO Sonda a immersione o sonda a bracciale ACCESSORI OBBLIGATORI Sonda a immersione (solo per caldaia a biomassa) ACCESSORI FACOLTATIVI IMPIANTO SOLARE 2 sonde bollitore e 1 sonda collettore solare BOLLITORE ACQUA ZONA CALDA SANITARIA DIRETTA Sonda bollitore (per i quadri climatici) 1a ZONA MISCELATA 2a ZONA MISCELATA Sonda a immersione o sonda a bracciale Sonda a immersione o sonda a bracciale Sonda ambiente o Sonda ambiente o Remote Control RC2 Remote Control RC2 RIELLOtech CLIMA TOP 1 21 RIELLOtech CLIMA COMFORT Bistadio con apposito kit con kit gestione zona mix aggiuntiva con kit gestione zona mix aggiuntiva RIELLOtech CLIMA MIX 1 21 RIELLOtech Prime Bistadio con apposito kit 1 RIELLOtech Prime ACS 21 Bistadio con apposito kit 15 PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas bruciatore premix Dati tecnici ModellI Tipo Potenza* Max. Min. RX 180/S PV 908 T 180 155 30 26 kW Mcal/h kW Mcal/h Combustibile Potere calorifico inferiore kWh/Nm3 Mcal/Nm3 Densità assoluta kg/Nm3 Portata massima Nm3/h Pressione alla portata massima** mbar Impiego standard Temperatura ambiente °C Temperatura aria comburente °C max CO al minimo - al massimo mg/kWh NO2 al minimo - al massimo mg/kWh Alimentazione elettrica V Hz Motore elettrico rpm W V A Condensatore motore µF/V Trasformatore d’accensione V1 - V2 I1 - I2 Potenza elettrica assorbita W max Grado di protezione G20 G25 9,45 8,13 8,2 7,0 0,71 0,78 41 48 7,1 10,7 0-40 60 230 ~ +/- 10% 50/60 - monofase 5830 360 220 - 240 230 V - 2x5 kV 1,45 A - 50 Hz - 30 mA IP 40 Conformità direttive CEE Rumorosità*** Peso dBA kg RX 250/S PV 903 T 250 215 42 36 RX 350 S/P RX 500 S/P RX 700 S/P 851 T2 852 T2 854 T2 390 510 730 335 439 628 55 84 146 47 72 126 G20-G21-G22-G23-G25 G20 G25 G20 G25 G20 G25 G20 G25 9,45 8,13 10 8,6 10 8,6 9,45 8,13 8,2 7,0 8,6 7,4 8,6 7,4 8,2 7,0 0,71 0,78 0,71 0,78 0,71 0,78 0,68 0,75 58 67,6 38,2 50 50 61,4 77,2 89,8 9 13,5 11,5 16,9 14,7 19 17,5 23 caldaie: ad acqua, a vapore, ad olio diatermico 0-40 0-40 0-40 0-40 60 60 60 60 8-2 3-5 20 - 49 35 - 70 230 ~ +/- 10% 230 ~ +/- 10% 230-400 con neutro ~ +/- 10% 230-400 con neutro ~ +/- 10% 50/60 - monofase 50 - monofase 50 - trifase 50 - trifase 5830 2800 2800 2800 360 300 650 1100 220 - 240 220 - 240 220/240 - 380/415 220/240 - 380/415 2,5 3-1,7 4,8-2,8 12,5/260 230 V - 2x5 kV 220/240 V - 2x12 kV 230 V - 2x5 kV 1,45 A - 50 Hz - 30 mA 55 VA - 30 mA 1,45 A - 50 Hz - 30 mA 370 750 1400 IP 40 IP 44 IP 44 IP 40 90/396 - 89/336 - 2004/108 90/396 - 89/336 - 73/23 - 92/42 73/23 - 2006/95 - 92/42 68 72 75 38 40 70 * Condizioni di riferimento: Temperatura ambiente 20°C - Pressione barometrica 1000 mbar - Altitudine 100 m s.l.m. ** Pressione alla presa 5)(A) p.8 con pressione zero in camera di combustione. *** Pressione sonora misurata nel laboratorio combustione del costruttore, con bruciatore funzionante su caldaia di prova, alla potenza massima. Dimensioni RX 180/S PV - RX 250/S PV RX 150 S/P RX 210 S/P 16 mm mm A 443 443 B C 637 637 D 417 417 D1 E 371 371 F 465 465 G 320 320 H 119 119 I 306 306 L 134 134 M Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile RX 350 S/P - RX 500 S/P RX 350 S/P RX 500 S/P A 476 476 mm mm B 474 474 C 580 580 D 575 590 D1 180 180 E 140 155 F 352 352 G 164 164 H 680 680 I 108 108 L 168 168 M 1” 1/2 1” 1/2 RX 700 S/P F L A C M O H N D G B E I RX 700 S/P mm A 511 B 296 C 215 D 555 E 840 F 540 G 203 H 430 I 1161-1296 L 214 M 134 N 221 O 2” RIELLO TAU N DESCRIZIONE BREVE Caldaia ad acqua calda a condensazione del tipo a basamento con corpo caldaia a tre giri di fumo, pressurizzata per gas metano e GPL. Le parti della caldaia a contatto con i prodotti della combustione sono in Acciaio Inox stabilizzato al titanio. Portata termica (focolare) min/max compresa tra 111- 1450 kW Rendimento utile a Pn max con temperatura 80°/60°C del 96,6-98% Rendimento utile a Pn max con temperatura 50°/30°C del 106,5% Rendimento utile a Pn max con temperatura 40°/30°C del 106,5-107,5% Rendimento utile al 30% Pn max del 106,6-109% Temperatura fumi compresa tra 40°C e 75°C dipendente dalla temperatura di ritorno. Massima pressione di esercizio 6 bar. Possibile fornitura anche da saldare in centrale termica per i modelli 150-450 (modelli componibili). DESCRIZIONE PER CAPITOLATO Caldaia ad acqua calda a tre giri di fumo, funzionante a condensazione e a bassa temperatura scorrevole, composta da: - portata termica (focolare) min/max compresa tra 111-1450 kW - potenza utile nominale min/max compresa tra 108,2-1406,5 con temperatura 80°/60°C - potenza utile nominale max compresa tra 159,7-1551,5 con temperatura 40°/30°C - rendimento utile a Pn max con temperatura 80°/60°C del 96,6-98% - rendimento utile a Pn max con temperatura 50°/30°C del 106,5% - rendimento utile a Pn max con temperatura 40°/30°C del 106,5-107,5% - rendimento utile al 30% Pn max del 106,6-109% - temperatura fumi compresa tra 40°C e 75°C dipendente dalla temperatura di ritorno 17 PROFESSIONALE CALDO Gruppi termici a condensazione a gas - mantello esterno formato da pannelli in lamiera d’acciaio verniciata a fuoco, assemblati con innesti a scatto e rimovibili per una totale accessibilità alla caldaia con apertura completa sia del portello anteriore che della camera di combustione - portello anteriore con apertura ambidestra senza necessità di togliere il bruciatore - coibentazione termica con un doppio materassino di lana di vetro di spessore pari a 100 mm ad alta densità e protetto da un foglio di alluminio - superfici di scambio termico a contatto con i prodotti della combustione in acciaio inox austenitico legato al molibdeno e stabilizzato al titanio AISI 316Ti, così composto:17,5% di Cromo, 12% di Nichel, 2% di Molibdeno e 0,5% di Titanio (secondo DIN 1.4571) - superficie in acciaio inox al carbonio a contatto con il fluido termovettore - saldature eterogenee realizzate con filo legato al niobio in AISI 347 per INOX-INOX e AISI 309 per INOX-FERRO - cassa fumi in acciaio AISI 316Ti - a grande volume di acqua con effetto stratificazione: bassissimo contenuto di acqua nella parte calda, veloce messa a regime, e grande riserva di acqua nella parte fredda sottostante, per massimo sfruttamento del fenomeno di condensazione - nessun limite sulla temperatura di ritorno, e nessun limite sulla portata di acqua - smaltimento delle sovratemperature effettuato automaticamente dal sistema di circolazione interna - scambiatore a tre giri di fumo effettivi per favorire le basse emissioni di NOx e con nessun limite sulla potenza minima bruciata - tubi fumo lisci con andamento sub-orizontale per un ottimale drenaggio della condensa, riduzione al minimo dei depositi di fango, con effetto autopulente di spessore di 1,6 mm - turbolatori in acciaio inox AISI 430 per favorire lo scambio termico anche a bassissime temperature dei gas di combustione - lunetta raccolta condensa posta alla base del generatore (alla base della camera di inversione) in AISI 310S - un circuito di mandata impianto - due circuiti di ritorno impianto; uno per alta temperature ed una per bassa temperatura con ingresso dell’acqua in caldaia all’altezza del secondo giro fumi - collegamento a tubo di sicurezza - pozzetti porta-sonde e regolazioni a norma di legge - scarico impianto - scarico condensa - zona di raccolta fanghi flangiata, posta nella parte bassa della caldaia, utile per le sostituzioni della caldaia in impianti esistenti - previsto abbinamento con pannello di comando di tipo climatico e/o gestione cascata/sequenza con bruciatore monostadio, bistadio o modulante, necessario per il funzionamento della caldaia - possibile funzionamento con bruciatore misto gas-gasolio con sistema automatico di inibizione della condensazione per funzionamento a gasolio - pulizia e controllo della camera di combustione e dello scambiatore di condensazione eseguibili totalmente dalla parte frontale - conforme alle norme EN 303 ed EN 676 - conforme alla direttiva 90/396/CEE (gas) - marcatura CE - conforme alla direttiva 2004/108/CE (ex 89/336/CEE) (compatibilità elettromagnetica) - conforme alla direttiva 2006/95/CE (ex 73/23/CEE) (bassa tensione) - conforme alla direttiva 92/42/CEE (rendimenti) – 4 stelle Materiale a corredo - materassino ceramico - libretto di istruzioni - certificato di garanzia dell’apparecchio - copia del certificato di prova idraulica - targhetta di identificazione prodotto da applicare alla mantellatura all’atto dell’installazione La caldaia viene fornita in colli separati: 1) corpo caldaia coibentato con busta documenti 2) pannellatura completa degli accessori di montaggio Possibile saldatura in loco per modelli da 150 a 450. RIELLO TAU N PREMIX DESCRIZIONE BREVE Gruppo termico formato da caldaia ad acqua calda a condensazione del tipo a basamento con corpo caldaia a tre giri di fumo, pressurizzata per gas metano e GPL, e da bruciatore PREMIX (brevetto Riello) modulante a basse emissioni inquinanti. Le parti della caldaia a contatto con i prodotti della combustione sono in Acciaio Inox stabilizzato al titanio. Portata termica (focolare) min/max compresa tra 30- 349 kW Rendimento utile a Pn max con temperatura 80°/60°C del 96,6-98% Rendimento utile a Pn max con temperatura 50°/30°C del 106,5% Rendimento utile a Pn max con temperatura 40°/30°C del 106,5-107,5% Rendimento utile al 30% Pn max del 106,5-109% Temperatura fumi compresa tra 45°C e 75°C dipendente dalla temperatura di ritorno. Massima pressione di esercizio 6 bar. 18 Tau N - Tau N Premix - Tau N componibile DESCRIZIONE PER CAPITOLATO Caldaia ad acqua calda a tre giri di fumo, funzionante a condensazione e a bassa temperatura scorrevole, composta da: - portata termica (focolare) min/max compresa tra 30-600 kW - potenza utile nominale max di 593,6 kW con temperatura 80°/60°C - potenza utile nominale max di 642 kW con temperatura 40°/30°C - rapporto di modulazione 7÷1 - rendimento utile a Pn max con temperatura 80°/60°C del 98,0-99,3% - rendimento utile a Pn max con temperatura 50°/30°C del 106,5% - rendimento utile a Pn max con temperatura 40°/30°C del 107,0-107,5% - rendimento utile al 30% Pn max del 106,6-109% - temperatura fumi compresa tra 40°C e 75°C dipendente dalla temperatura di ritorno - mantello esterno formato da pannelli in lamiera d’acciaio verniciata a fuoco, assemblati con innesti a scatto e rimovibili per una totale accessibilità alla caldaia con apertura completa sia del portello anteriore che della camera di combustione - portello anteriore con apertura ambidestra senza necessità di togliere il bruciatore - coibentazione termica con un doppio materassino di lana di vetro di spessore pari a 100 mm ad alta densità e protetto da un foglio di alluminio - superfici di scambio termico a contatto con i prodotti della combustione in acciaio inox austenitico legato al molibdeno e stabilizzato al titanio AISI 316Ti, così composto:17,5% di Cromo, 12% di Nichel, 2% di Molibdeno e 0,5% di Titanio (secondo DIN 1.4571) - superficie in acciaio inox al carbonio a contatto con il fluido termovettore - saldature eterogenee realizzate con filo legato al niobio in AISI 347 per INOX-INOX e AISI 309 per INOX-FERRO - cassa fumi in acciaio AISI 316Ti - a grande volume di acqua con effetto stratificazione: bassissimo contenuto di acqua nella parte calda, veloce messa a regime, e grande riserva di acqua nella parte fredda sottostante, per massimo sfruttamento del fenomeno di condensazione - nessun limite sulla temperatura di ritorno, e nessun limite sulla portata di acqua - smaltimento delle sovratemperature effettuato automaticamente dal sistema di circolazione interna - scambiatore a tre giri di fumo effettivi per favorire le basse emissioni di NOx e con nessun limite sulla potenza minima bruciata - tubi fumo lisci con andamento sub-orizontale per un ottimale drenaggio della condensa, riduzione al minimo dei depositi di fango, con effetto autopulente di spessore di 1,6 mm - turbolatori in acciaio inox AISI 430 per favorire lo scambio termico anche a bassissime temperature dei gas di combustione - lunetta raccolta condensa posta alla base del generatore (alla base della camera di inversione) in AISI 310S - un circuito di mandata impianto - due circuiti di ritorno impianto; uno per alta temperature ed una per bassa temperatura con ingresso dell’acqua in caldaia all’altezza del secondo giro fumi - collegamento a tubo di sicurezza - pozzetti porta-sonde e regolazioni a norma di legge - scarico impianto - scarico condensa - zona di raccolta fanghi flangiata, posta nella parte bassa della caldaia, utile per le sostituzioni della caldaia in impianti esistenti - previsto abbinamento con pannello di comando di tipo climatico e/o gestione cascata/sequenza con bruciatore monostadio, bistadio o modulante, necessario per il funzionamento della caldaia - pulizia e controllo della camera di combustione e dello scambiatore di condensazione eseguibili totalmente dalla parte frontale - conforme alle norme EN 303 ed EN 676 - conforme alla direttiva 90/396/CEE (gas) - marcatura CE -conforme alla direttiva 2004/108/CE (ex 89/336/CEE) (compatibilità elettromagnetica) -conforme alla direttiva 2006/95/CE (ex 73/23/CEE) (bassa tensione) - conforme alla direttiva 92/42/CEE (rendimenti) – 4 stelle. DESCRIZIONE PER CAPITOLATO RIELLO RX/S PV - RX S/P completo di rampa Il bruciatore RX/S PV - RX S/P con tecnologia premix, brevetto Riello, bistadio progressivo o modulante, con kit specifici o regolazione idonea, completamente automatico, rapporto di modulazione 7÷1, è composto da: - cofano silenziatore in materiale plastico coibentato che racchiude tutti i componenti dell’apparecchio - carcassa in lega leggera con flangia di attacco al generatore di calore - circuito di aspirazione aria con materiale a bassa trasmissione del rumore - ventilatore centrifugo con pale ricurve indietro a bassa rumorosità - portata d’aria controllata da un servomotore a camma variabile - servomotore che controlla l’accensione indipendentemente dalla potenza richiesta -partenza del motore 5830 rpm, monofase 230V, 50 Hz per modelli RX/S PV - partenza del motore a 2800 rpm, monofase 230V, 50 Hz per modello RX 300 S/P - partenza del motore a 2800 rpm, trifase 400V con neutro, 50 Hz per modello RX 500 S/P - testa di combustione di brevetto Riello, a basse emissioni, composta da: - cilindro metallico in acciaio inox resistente alla corrosione e alle alte temperature - calza di maglia metallica senza cuciture e saldature che ricopre il cilindro - elettrodi di accensione - sonda di ionizzazione per la rilevazione della fiamma - miscelazione aria-gas a valle del ventilatore 19 - pressostato gas di massima per interrompere l’afflusso di combustibile nel caso di pressione elevata - pressostato di sicurezza lato aria per mandare in blocco il bruciatore nel caso di mancato o anomalo funzionamento del ventilatore - apparecchiatura ciclica di comando e controllo del bruciatore - pannello esterno che visualizza lo stato di funzionamento del bruciatore a mezzo di led - morsettiera per il collegamento elettrico - interruttore per funzionamento manuale/automatico - guide scorrevoli per interventi di ispezione e manutenzione del bruciatore - predisposizione per l’aggiunta di apposito kit che permetta di trasformare il funzionamento in modulante, cioè la possibilità erogare qualsiasi valore di potenza tra il minimo ed il massimo, in funzione della richiesta istantanea del carico oppure per il collegamento ad una regolazione che gestisce la modulazione - conforme alle norme CEI - grado di protezione elettrica IP44 - rampa gas, conforme alla norma DIN EN 161, completa di filtro gas, stabilizzatore di pressione, valvola di sicurezza, pressostato gas di minima e valvola di regolazione auto-adattante - conforme alle norma EN 676 (bruciatore e rampa) - conforme alla direttiva 90/396/CEE (gas) - marcatura CE -conforme alla direttiva 2004/108/CE (ex 89/336/CEE) (compatibilità elettromagnetica) -conforme alla direttiva 2006/95/CE (ex 73/23/CEE) (bassa tensione) - conforme alla direttiva 92/42/CEE (rendimenti). Materiale a corredo - materassino ceramico - libretto di istruzioni - certificato di garanzia dell’apparecchio - copia del certificato di prova idraulica - targhetta di identificazione prodotto da applicare alla mantellatura all’atto dell’installazione. Il gruppo termico viene fornito in colli separati: 1) corpo caldaia coibentato con busta documenti 2) pannellatura completa degli accessori di montaggio 3) bruciatore 4) rampa gas. ACCESSORI Piastra portabruciatore Kit neutralizzatore N2 (TAU N 150 ÷ 350 N Premix) Kit neutralizzatore HN2 (TAU N 150 ÷ 350 N Premix) Kit neutralizzatore N3 (TAU N 450 ÷ 1450 N Premix) Kit neutralizzatore HN3 (TAU N 450 ÷ 1450 N Premix) Mensola di sostegno per Riello 5000 (TAU N 450 ÷ 1450) Quadri comando. RIELLO S.p.A. - 37045 Legnago (VR) tel. +39 0442 630111 - fax +39 0442 630371 www.riello.it Poichè l'Azienda è costantemente impegnata nel continuo perfezionamento di tutta la sua produzione, le caratteristiche estetiche e dimensionali, i dati tecnici, gli equipaggiamenti e gli accessori, possono essere soggetti a variazione.
* Your assessment is very important for improving the work of artificial intelligence, which forms the content of this project
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