UNAC porta pedonale battente Guida

UNAC porta pedonale battente Guida

Below you will find brief information for porta pedonale battente. This guide provides information on the installation of automatic pedestrian doors. The document explains the safety requirements and the steps involved in installing and using the automatic door. The guide includes information about the various types of sensors and safety devices that should be installed to ensure the safe operation of the door.

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Guida UNAC N. 11 - Motorizzazione porte pedonali battenti | Manualzz

Installatore:

(Nome, indirizzo, telefono)

GUIDA UNAC N. 11

PER LA MOTORIZZAZIONE DELLE PORTE PEDONALI BATTENTI

IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME prEN 12650-1* - prEN 12650-2*

* Le norme citate sono provvisorie e sono riferite alla versione di gennaio 2002

Con la presente pubblicazione, UNAC intende informare e agevolare l’installatore nell’applicare le prescrizioni delle Direttive e delle Normative Europee riguardante la sicurezza d’uso delle porte motorizzate.

Si informa che chi vende e motorizza una porta manuale esistente, diventa il costruttore della macchina porta motorizzata e deve realizzare e conservare il fascicolo tecnico, come previsto dall’allegato V della Direttiva Macchine (98/37/CE). Il fascicolo tecnico dovrà contenere i seguenti documenti:

Disegno complessivo della porta motorizzata (solitamente presente nel manuale di installazione).

Schema dei collegamenti elettrici e dei circuiti di comando (solitamente presente nel manuale di installazione).

Analisi dei rischi comprendente (come indicato nelle pagine che seguono): l’elenco dei requisiti essenziali previsti nell’allegato I della Direttiva Macchine; l’elenco dei rischi presentati dalla porta e la descrizione delle soluzioni adottate.

Dovrà inoltre, conservare i manuali di installazione e manutenzione della porta e dei componenti.

Preparare le istruzioni per l’uso e le avvertenze generali per la sicurezza (completando eventualmente, quelle presenti nel manuale di installazione della porta) e consegnarne copia all’utilizzatore.

Compilare il registro di manutenzione e consegnarne copia all’utilizzatore (vedi facsimile in allegato 1).

Redigere la dichiarazione CE di conformità (vedi facsimile in allegato 3) e consegnare copia all’utilizzatore.

Compilare l’etichetta o la targa completa di marcatura CE e applicarla sulla porta motorizzata.

N.B. Il fascicolo tecnico deve essere conservato e tenuto a disposizione delle autorità nazionali competenti per almeno dieci anni a decorrere dalla data di costruzione della porta/cancello motorizzata.

Zone di rischio della porta a battente (figura 1)

I dati riportati sono stati redatti e controllati con la massima cura, tuttavia UNAC non può assumersi alcuna responsabilità per eventuali errori, omissioni o approssimazioni dovute ad esigenze tecniche o grafiche. UNAC ricorda che la presente guida non sostituisce quanto previsto dalle norme che il costruttore della porta/cancello motorizzato è tenuto a rispettare.

- 1 - Guida UNAC N. 11 – Maggio 2005

LEGENDA DEI RISCHI MECCANICI DOVUTI AL MOVIMENTO DELLA PORTA

Ai sensi della Direttiva Macchine, si intende per:

“Zone pericolose”, qualsiasi zona all’interno e/o in prossimità di una macchina in cui la presenza di una persona esposta costituisca un rischio per la sicurezza e la salute di detta persona.

“Persona esposta”, qualsiasi persona che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa.

ANALISI DEI RISCHI E SCELTA DELLE SOLUZIONI

IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12650-1, EN 12650-2

I rischi elencati di seguito sono ordinati in base alla sequenza delle attività di installazione. Tali rischi sono quelli comunemente presenti negli impianti delle porte/cancelli motorizzate; si dovrà quindi, a seconda delle diverse situazioni, considerare eventuali rischi aggiuntivi ed escludere quelli non applicabili. Le soluzioni da adottare sono quelle indicate dalle norme sopraccitate; nei casi di rischi non trattati si dovranno applicare i principi d’integrazione della sicurezza previsti dalla Direttiva Macchine (allegato

1 – 1.1.2).

DM

All. 1

1.3.1

1.3.2

Tipologia dei rischi

Rischi meccanici strutturali e di usura.

Criteri di valutazione e soluzioni da adottare

(Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata)

1.1.2

1.5.15

1.1.3

1.3.4

[1] Verifiche preliminari.

[2] Perdita di stabilità e caduta parti.

[3] Inciampo.

[4] Materiali.

F Prima di iniziare l’installazione o avviare una porta automatica, deve essere svolta una ispezione sul posto da parte di personale professionalmente competente.

Tale ispezione serve per la valutazione dei rischi e per scegliere e applicare le soluzioni più adeguate in funzione al tipo di traffico pedonale (intenso, limitato, monodirezionale, bi-direzionale, ecc.), alla tipologia degli utenti (compresi disabili, bambini, ecc.), alla presenza di potenziali pericoli o particolari situazioni locali.

Il risultato di tale ispezione viene registrato compilando la presente analisi dei rischi.

F Verificare la solidità della struttura presente (architravi, colonne, pareti, serramenti, cerniere e ante) in relazione al peso delle ante e alle forze sviluppate dal gruppo azionamento.

Eseguire il fissaggio del gruppo azionamento in modo stabile utilizzando materiali adeguati e rispettando le indicazioni presenti nel manuale di installazione.

F Verificare che la corsa delle ante venga limitata (in apertura e in chiusura) da dei fermi meccanici di adeguata robustezza. Verificare che le ante non possano uscire dai propri cardini o cerniere e cadere (ad esempio per sollevamento).

F Le eventuali soglie presenti nel pavimento del vano passaggio della porta devono essere opportunamente modellate ed evidenziate.

F Per la costruzione di ante scorrevoli e fisse, usare materiali la cui eventuale rottura non comporti rischi di ferimento alle persone. Per esempio con ante intelaiate usare vetro laminato di sicurezza, per ante senza telaio usare vetro temperato.

Le ante trasparenti devono essere opportunamente evidenziate.

N.B. Evitare il contatto tra il vetro e altri materiali rigidi (vetro, ferro, ecc.).

- 2 - Guida UNAC N. 11 – Maggio 2005

DM

All. 1

Tipologia dei rischi

Criteri di valutazione e soluzioni da adottare

(Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata)

1.3.7

1.3.8

1.4

Rischi meccanici dovuti al movimento della porta. Scegliere una tra le seguenti tipologie di installazione.

[5] SOLUZIONE 1

Impatto e schiacciamento sul bordo di chiusura

(figura 1, rischio A)

F Misurare le forze di chiusura (mediante l’apposito strumento richiesto dalla norma prEN 12650-1) come indicato in figura, e verificare che i valori misurati dallo strumento siano inferiori a quelli indicati nel grafico.

Nel grafico sono indicati i valori massimi delle forze operative dinamiche, statiche e residue, in relazione alle diverse posizioni della porta.

F Per evitare il rischio che le ante possano urtare le persone facendole cadere (ad esempio anziani che usano il bastone da passeggio), si consiglia l’installazione di sensori di apertura con il rilevamento della presenza di tutto il vano passaggio, eventualmente installanti sull’anta mobile.

Onde evitare passaggi laterali non monitorati, è possibile delimitare gli accessi mediante protezioni fisse.

[5] SOLUZIONE 2

Impatto e schiacciamento sul bordo di chiusura

(figura 1, rischio A)

F Installare dei sensori di presenza (conformi alla norma EN

12978) che rilevano l’area di movimento dell’ante in chiusura.

N.B. Il campione di prova per la rilevazione di presenza è un parallelepipedo (700 x 300 x 200 mm) avente 3 facce con superficie chiara e riflettente e 3 facce con superficie scura e opaca.

- 3 - Guida UNAC N. 11 – Maggio 2005

Tipologia dei rischi

[5] SOLUZIONE 3

Impatto e schiacciamento sul bordo di chiusura

(figura 1, rischio A)

F Installare una pedana di sicurezza (conforme alla norma

EN 12978) nell’area di movimento delle ante.

N.B. La pedana deve essere incassata a pavimento, oppure avere i bordi a rampa, in modo da non presentare una soglia a scalino.

Criteri di valutazione e soluzioni da adottare

(Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata)

[6] SOLUZIONE 1

Impatto e schiacciamento sul bordo di apertura (figura 1, rischio B)

F Verificare la presenza delle distanze di sicurezza indicate in figura, nei due differenti casi.

[6] SOLUZIONE 2

Impatto e schiacciamento sul bordo di apertura

(figura 1, rischio B)

F Misurare le forze di apertura (mediante l’apposito strumento richiesto dalla norma prEN 12650-1) come indicato in figura, e verificare che i valori misurati dallo strumento siano inferiori a quelli indicati nel grafico.

Nel grafico sono indicati i valori massimi delle forze operative dinamiche, statiche e residue, in relazione alle diverse posizioni della porta.

- 4 - Guida UNAC N. 11 – Maggio 2005

Tipologia dei rischi

[6] SOLUZIONE 3

Impatto e schiacciamento sul bordo di apertura

(figura 1, rischio B)

F Installare dei sensori di presenza (conformi alla norma

EN 12978) che rilevano l’area di movimento dell’anta in apertura.

N.B. Il campione di prova per la rilevazione di presenza è un parallelepipedo (700 x 300 x 200 mm) avente 3 facce con superficie chiara e riflettente e 3 facce con superficie

scura e opaca.

Criteri di valutazione e soluzioni da adottare

(Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata)

[7] Convogliamento delle mani nei punti di rotazione dell’anta battente (figura 1, rischio C).

F Verificare la presenza delle distanze di sicurezza indicate in figura, nei tre differenti casi; oppure

F Applicare un profilo in gomma resistente alla penetrazione delle dita.

[8] Convogliamento, uncinamento e taglio dovuti alla modellazione delle ante mobili.

F Eliminare o proteggere eventuali bordi affilati, maniglie, parti sporgenti, ecc. (ad esempio mediante coperture o profili in gomma).

DM

All. 1

Tipologia dei rischi

Criteri di valutazione e soluzioni da adottare

(Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata)

Rischi elettrici e di compatibilità elettromagnetica.

1.5.1

1.5.2

1.5.10

1.5.11

[9] Contatti diretti e indiretti.

Dispersione dell’energia elettrica.

[10] Rischi di compatibilità elettromagnetica.

F Utilizzare componenti e materiali marcati CE ai sensi della Direttiva Bassa

Tensione (73/23/CEE).

F Eseguire i collegamenti elettrici, il collegamento alla rete e i collegamenti di terra e le relative verifiche, in osservanza alle norme vigenti e come indicato nel manuale di installazione del gruppo azionamento.

N.B. Se la linea di alimentazione elettrica è già predisposta (sia mediante presa oppure mediante scatola di derivazione), non sono necessari dichiarazioni di

conformità alla legge italiana 46/90.

F Utilizzare componenti marcati CE ai sensi della Direttiva EMC (89/336/CEE).

Eseguire l’installazione come indicato nel manuale di installazione del gruppo azionamento.

- 5 - Guida UNAC N. 11 – Maggio 2005

DM

All. 1

1.2

1.5.3

1.2.3

1.2.4

1.5.14

1.2.4

1.2.5

Tipologia dei rischi

Criteri di valutazione e soluzioni da adottare

(Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata)

Sicurezza ed affidabilità del gruppo azionamento e dei dispositivi di comando e sicurezza.

[11] Condizioni di sicurezza in caso di avaria e in mancanza di alimentazione.

[12] Energie diverse dall’energia elettrica.

F Utilizzare gruppi di azionamento conformi alla norma prEN 12650-1, e dispositivi di sicurezza conformi alla norma EN 12978.

[13] Accensione e spegnimento del gruppo azionamento.

[14] Interruttore dell’alimentazione.

[15] Rischio di intrappolamento.

[16] Arresto di emergenza.

[17] Comandi di apertura.

F Se si utilizzano dei gruppi di azionamento idraulici, devono essere conformi alla norma EN 982; oppure

F se si utilizzano dei gruppi di azionamento pneumatici, devono essere conformi alla norma EN 983.

F Verificare che dopo un guasto o una interruzione dell’alimentazione, il gruppo di azionamento riprenda a funzionare in modo sicuro senza creare situazioni di pericolo.

F Installare un interruttore onnipolare per l’isolamento elettrico del gruppo di azionamento (oppure mediante una spina elettrica), conforme alle norme vigenti.

Tale interruttore (o spina) dovrà essere posizionato o protetto da attivazioni involontarie e non autorizzate.

F Verificare che la forza necessaria per aprire o chiudere la porta manualmente non superi 220 N.

F Se opportuno, installare un comando di arresto di emergenza conforme alla norma EN 418.

N.B. Assicurarsi che l’arresto di emergenza non introduca rischi aggiuntivi, vanificando il funzionamento dei dispositivi di sicurezza presenti.

F Se vengono usati i sensori di rilevamento del movimento, vanno installati in modo da rilevare un’area di almeno 1500 mm dall’anta (completamente aperta, nel caso di apertura contraria al senso di passaggio).

N.B. Verificare che i sensori di movimento vedano tutta la larghezza del vano passaggio. Onde evitare passaggi laterali non monitorati, è possibile delimitare gli

accessi mediante protezioni fisse.

F Se vengono usate delle pedane, vanno installate in modo da coprire tutta la larghezza del vano passaggio (meno 75 mm massimo) e in modo da coprire una distanza di 1000 ÷1500 mm dall’anta (completamente aperta, nel caso di apertura contraria al senso di passaggio).

Dovranno essere inoltre incassate a pavimento, oppure avere i bordi a rampa, in modo da non presentare una soglia a scalino.

Nel caso vengano affiancate 2 pedane, la distanza inattiva non deve superare 60 mm.

F Le fotocellule usate come comando di apertura sono adatte solo se utilizzate da personale addestrato.

Vanno installate a 1000 ÷1500 mm dall’anta (completamente aperta, nel caso di apertura contraria al senso di passaggio) e ad una altezza di 300 ÷1000 mm dal pavimento.

F Se vengono usati comandi manuali (ad esempio pulsanti, schede magnetiche, ecc.), devono essere opportunamente posizionati ed evidenziati in modo tale da impedire rischi o attivazioni involontarie.

- 6 - Guida UNAC N. 11 – Maggio 2005

DM

All. 1

1.5.7

1.5.6

1.7.1

1.7.2

1.7.3

1.7.4

1.6.1

1.1.2

Tipologia dei rischi

Rischi ambientali.

[18] Rischio di esplosione.

[19] Porte a bassa energia usate per il passaggio di disabili.

[20] Porte usate in vie di fuga e in uscite di emergenza.

[21] Porte taglia-fuoco.

Principi d’integrazione della sicurezza ed informazioni.

[22] Segnaletica.

[23] Marcatura.

[24] Istruzioni.

[25] Manutenzione.

[26] Rischi residui non protetti.

Criteri di valutazione e soluzioni da adottare

(Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata)

F Se la porta viene installata in ambienti con rischio di esplosione, deve essere conforme alle prescrizioni della direttiva ATEX (94/9/CE).

Le parti elettriche devono essere conformi alla norma EN 50020.

F Le porte battenti a bassa energia (non superiore a 1,6 J) devono poter essere regolate in modo che i tempi minimi di apertura e chiusura dell’anta (per fare 80°) siano conformi alla seguente tabella.

Larghezza dell’anta

750 mm

50 kg

3,0 s

60 kg

3,1 s

Peso dell’anta

70 kg

3,2 s

80 kg

3,3 s

90 kg

3,5 s

850 mm

1.000 mm

1.200 mm

3,1 s

3,2 s

3,8 s

3,1 s

3,4 s

4,2 s

3,2 s

3,7 s

4,5 s

3,4 s

4,0 s

4,8 s

3,6 s

4,2 s

5,1 s

Il tempo minimo di rallentamento dell’anta in chiusura (ultimi 10°) deve essere di 1,5 s. Il tempo di sosta dell’anta in posizione aperta non deve essere inferiore a 5 s.

La forza statica sviluppata dal gruppo di azionamento deve essere inferiore a 67 N

(misurata a 25 mm dal bordo principale di chiusura).

Le porte per disabili devono essere identificate da apposita segnaletica.

N.B. Se la valutazione dei rischi lo richiede, installare dei dispositivi di sicurezza in modo da impedire il contatto tra l’anta e la persona.

F L’anta della porta battente dovrà aprirsi nella direzione della fuga per effetto di una spinta non superiore a 220 N, applicata sul bordo di chiusura ad una altezza di

1000 mm.

N.B. Le porte usate in vie di fuga e taglia-fuoco (classe A) devono essere certificate

da un ente autorizzato.

F Il gruppo azionamento deve chiudere automaticamente la porta in seguito ad un comando di allarme fuoco o in mancanza di alimentazione.

F Nel caso di ante in vetro trasparente, applicare una marcatura chiaramente visibile.

F Eventuali dispositivi di sblocco manuale e pulsanti di emergenza devono essere adeguatamente segnalati.

F Evidenziare mediante apposita segnaletica l’utilizzo di porte con passaggio a senso unico (solo ingresso / sola uscita).

F Applicare inoltre, tutti quei segnali o avvertenze necessari per evidenziare eventuali rischi residui non protetti o per segnalare eventuali usi non conformi prevedibili.

F Applicare sulla porta l’etichetta di identificazione del prodotto e del costruttore, completa della marcatura CE.

F Consegnare all’utilizzatore le Istruzioni d’uso, le avvertenze per la sicurezza e la

Dichiarazione CE di conformità (vedi facsimile in allegato 3).

F Predisporre e attuare un piano di manutenzione.

Verificare il corretto funzionamento della porta e delle sicurezze almeno una volta all’anno.

F Registrare gli interventi fatti nel Registro di manutenzione (vedi facsimile in allegato 1).

F Informare l’utilizzatore per iscritto (ad esempio nelle istruzioni d’uso) della eventuale presenza di rischi residui non protetti e dell’uso improprio prevedibile.

- 7 - Guida UNAC N. 11 – Maggio 2005

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Caratteristiche principali

  • Installazione porte automatiche per pedoni
  • Requisiti di sicurezza
  • Sensori di sicurezza
  • Dispositivi di sicurezza
  • Procedure di installazione

Risposte e domande frequenti

Quali sono i requisiti essenziali di sicurezza per l'installazione di una porta pedonale battente motorizzata?
I requisiti essenziali di sicurezza per l'installazione di una porta pedonale battente motorizzata sono elencati nell'allegato I della Direttiva Macchine. Questi requisiti devono essere soddisfatti per garantire la sicurezza degli utenti e del personale durante l'utilizzo della porta. I requisiti includono, ad esempio, la presenza di sensori di sicurezza, dispositivi di arresto di emergenza e una forza di chiusura adeguata.
Quali sono i rischi associati all'utilizzo di una porta pedonale battente motorizzata?
I rischi associati all'utilizzo di una porta pedonale battente motorizzata includono l'impatto e lo schiacciamento tra l'anta della porta e le persone, l'intrappolamento delle dita nei punti di rotazione dell'anta e i rischi elettrici.
Quali sono le soluzioni da adottare per mitigare i rischi associati all'utilizzo di una porta pedonale battente motorizzata?
Le soluzioni da adottare per mitigare i rischi associati all'utilizzo di una porta pedonale battente motorizzata includono l'installazione di sensori di presenza, pedane di sicurezza e dispositivi di arresto di emergenza.
Cosa deve contenere il fascicolo tecnico della porta pedonale battente motorizzata?
Il fascicolo tecnico della porta pedonale battente motorizzata deve contenere il disegno complessivo della porta motorizzata, lo schema dei collegamenti elettrici e dei circuiti di comando, l'analisi dei rischi e i manuali di installazione e manutenzione della porta e dei componenti.
Come si deve eseguire la manutenzione di una porta pedonale battente motorizzata?
La manutenzione di una porta pedonale battente motorizzata deve essere eseguita almeno una volta all'anno per verificare il corretto funzionamento della porta e delle sicurezze. Gli interventi di manutenzione devono essere registrati nel registro di manutenzione.

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