BAXI MAIN 24 Fi, i Caldera mural Manual de uso

BAXI MAIN 24 Fi, i Caldera mural Manual de uso

Below you will find brief information for Caldera mural MAIN 24 Fi, Caldera mural MAIN 24 i. The manual provides information regarding the operation and installation of the {detected_brand} MAIN 24 Fi, MAIN 24 i wall-mounted gas-fired boiler. It is essential to follow the instructions carefully to ensure the safe and efficient operation of the boiler.

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Manual de usuario BAXI MAIN 24 Fi, MAIN 24 i | Manualzz

MAIN 24 Fi

MAIN 24 i

Caldaia murale a gas ad alto rendimento

Caldera mural de gas de alto rendimiento

High efficiency wall-mounted gas-fired boilers

Yüksek Verimli Duvara Asılabilen Gaz Yakıtlı Kombi

Manuale per l’uso destinato all’utente ed all’installatore

Manual de uso destinado al usuario y al instalador

Manual para o uso destinado ao utente e ao instalador

ATC

Installer’s and User’s Instructions

Montaj ve Kullanma Kılavuzu

CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI

QUALITA' DELLE AZIENDE

UNI EN ISO 9001

BAXI S.p.A.

, fra le aziende leader in Europa nella produzione di apparecchi termici e sanitari per l’uso domestico (caldaie murali a gas, caldaie a terra, scaldacqua elettrici e piastre scaldanti in acciaio) ha ottenuto la certificazione CSQ secondo le norme UNI EN ISO 9001. Questo attestato accerta che il Sistema di Qualità in uso presso BAXI S.p.A. di Bassano del Grappa, dove è stata prodotta questa caldaia, soddisfa la più severa delle norme - la UNI EN ISO 9001 - che riguarda tutte le fasi organizzative ed i suoi protagonisti nel processo produttivo/distributivo.

BAXI S.p.A.

, entre las empresas leader en Europa en la producción de aparatos térmicos y sanitarios para el uso doméstico (calderas murales de gas, calderas de tierra, calentadores de agua eléctricos y placas calentadoras de acero) ha obtenido la certificación CSQ según las normas UNI EN ISO 9001. Esta atestación certifica que el Sistema de Calidad utilizado por BAXI S.p.A. en Bassano del Grappa, donde se ha producido esta caldera, satisface la norma más severa - la UNI EN ISO

9001 - que atañe a todas las fases de la organización y sus protagonistas en el proceso productivo/distributivo.

BAXI S.p.A.

, entre as empresas líder na Europa na produção de aparelhos térmicos e sanitários para o uso doméstico (caldeiras murais a gás, caldeiras de terra, esquentadores de água eléctricos e placas aquecedoras em aço) obteve a certificação CSQ segundo as normas UNI EN ISO 9001. Este atestado acerta que o Sistema de Qualidade em uso na BAXI S.p.A. de Bassano del Grappa, onde foi produzida esta caldeira, satisfaz a mais severa das normas - a UNI

EN ISO 9001 - que concerne a todas as fases organizativas e os seus protagonistas no processo produtivo/ distributivo.

BAXI S.p.A.

, one of the leading European enterprises to produce central heating and hot water devices for domestic use (wall-mounted gas-operated boilers, floor-standing boilers, electrical water-heaters and steel heating plates) has obtained the CSQ certificate of conformity to the UNI EN ISO 9001 norms. This certificate guarantees that the Quality System applied at the BAXI S.p.A. factory in Bassano del Grappa, where your boiler was produced, meets the standards of the UNI EN ISO 9001 norm, which is the strictest and concerns all organization stages and operating personnel involved in the production and distribution processes.

BAXI S.p.A., evde kullanılan merkezi ısıtma ve sıcak su cihazları (duvara monteli gazla çalışan kazanlar, yere kurulan kazanlar, elektrikli su ısıtıcıları ve çelik ısıtma levhaları) üreten önde gelen Avrupalı şirketlerden biri,

UNI EN ISO 9001 normlarına uygunluk CSQ sertifikasyonunu elde etti. Bu sertifika, sizin kazanınızın üretildiği Bassano del Grappa’daki BAXI S.p.A.

fabrikasında uygulanan Kalite Sisteminin UNI EN ISO 9001 normun Standartlarını karşıladığının garantisini oluşturmaktadır. Bu norm, üretim ve dağıtım sürecine katılan tüm organizasyon aşamaları ve de işletim personeli ile ilgili olup en sıkı şekilde denetlemektedir.

IT

SP

Gentile Cliente, la nostra Azienda ritiene che la Sua nuova caldaia soddisferà tutte le Sue esigenze.

L’acquisto di un prodotto BAXI garantisce quanto Lei si aspetta: un buon funzionamento ed un uso semplice e razionale.

Quello che Le chiediamo è di non mettere da parte queste istruzioni senza averle prima lette: esse contengono informazioni utili per una corretta ed efficiente gestione della Sua caldaia.

Le parti dell’imballo (sacchetti in plastica, polistirolo ecc.) non devono essere lasciate alla portata dei bambini in quanto potenziali fonti di pericolo.

PT

GB

TR

BAXI

S.p.A. dichiara che questi modelli di caldaie sono dotati di marcatura CE conformemente ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive:

- Direttiva gas 90/396/CEE

- Direttiva Rendimenti 92/42/CEE

- Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE

- Direttiva bassa tensione 73/23/CEE

Indice

Istruzioni destinate all'utente

Avvertenze prima dell'installazione

Avvertenze prima della messa in funzione

Messa in funzione della caldaia

Regolazione della temperatura ambiente

Regolazione della temperatura dell'acqua sanitaria

Riempimento impianto

Spegnimento della caldaia

Arresto prolungato dell'impianto. Protezione al gelo (circuito di riscaldamento)

Cambio gas

Segnalazioni-Intervento dispositivi di sicurezza

Istruzioni per l'ordinaria manutenzione

4

4

5

4

4

3

4

3

3

4

4

Istruzioni destinate all'installatore

Avvertenze generali

Avvertenze prima dell'installazione

Dima per il fissaggio della caldaia alla parete

Dimensioni caldaia

Installazione dei condotti di scarico-aspirazione

Allacciamento elettrico

Collegamento del termostato ambiente

Collegamento dell'orologio programmatore

Modalità di cambio gas

Dispositivi di regolazione e sicurezza

Regolazioni da effettuare sulla scheda elettronica

Posizionamento elettrodo di accensione e rivelazione di fiamma

Verifica dei parametri di combustione

Caratteristiche portata / prevalenza alla placca

Schema funzionale circuiti

Normativa

Caratteristiche tecniche

ROC

11

12

14

14

14

15

15

16-17

18-19

20

21

11

7

7

11

6

6

6

ATC

2

Istruzioni destinate all’utente

Avvertenze prima dell’installazione

Questa caldaia serve a riscaldare l’acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica. Essa deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria, compatibilmente alle sue prestazioni ed alla sua potenza.

Prima di far allacciare la caldaia da personale professionalmente qualificato, secondo la

Legge 5 marzo 1990 n° 46, far effettuare: a) Un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell’impianto onde rimuovere eventuali residui.

b) Una verifica che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. Questo è rilevabile dalla scritta sull’imballo e dalla targa presente sull’apparecchio.

c) Un controllo che il camino abbia un tiraggio adeguato, non presenti strozzature e non siano inseriti nella canna fumaria scarichi di altri apparecchi, salvo che questa non sia realizzata per servire più utenze secondo le specifiche Norme e prescrizioni vigenti.

d) Un controllo che, nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite poiché le scorie, staccandosi dalle pareti durante il funzionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi.

Avvertenze prima della messa in funzione

La prima accensione deve essere effettuata dal Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato che dovrà verificare: a) Che i dati di targa siano rispondenti a quelli delle reti di alimentazione (elettrica, idrica, gas).

b) Che l’installazione sia conforme alle normative vigenti (UNI-CIG 7129, 7131, Regolamento di Attuazione della Legge 9 gennaio 1991 n° 10 ed in specie i Regolamenti

Comunali) di cui riportiamo uno stralcio nel manuale tecnico destinato all’installatore.

c) Che sia stato effettuato regolarmente il collegamento elettrico alla rete più terra.

I nominativi dei Centri di Assistenza Tecnica autorizzati sono rilevabili dal foglio allegato.

Il mancato rispetto di quanto sopra comporta il decadimento della garanzia.

Prima della messa in funzione togliere il film protettivo della caldaia. Non utilizzare per lo scopo utensili o materiali abrasivi perché potrebbero danneggiare le parti verniciate.

Messa in funzione della caldaia

Procedere come di seguito descritto per le corrette operazioni di accensione:

1) alimentare la caldaia elettricamente;

2) aprire il rubinetto del gas;

3) ruotare la manopola del selettore (1) predisponendo la caldaia in posizione Estate

( ) o Inverno ( );

4) agire sulle manopole dei dispositivi di regolazione della temperatura del circuito di riscaldamento (12) e dell’acqua calda sanitaria (13) in modo da accendere il bruciatore principale.

Per aumentare la temperatura ruotare la manopola in senso orario e viceversa per diminuirla.

In posizione Estate ( ) il bruciatore principale risulterà acceso solo in caso di prelievo di acqua calda sanitaria.

Posizioni selettore Estate / Inverno / Reset

ATC

figura 1

ROC

Si consiglia in questo caso di ripetere le operazioni di accensione, fino all’arrivo del gas al bruciatore, posizionando momentaneamente la manopola (1) in ( ) (vedere anche figura 4).

GB

TR

PT

SP

IT

Inverno OFF Estate figura 2

Reset

3

IT

SP

Regolazione della temperatura ambiente

L’impianto deve essere dotato di termostato ambiente (DPR 26 Agosto 1993 n° 412 articolo 7 comma 6) per il controllo della temperatura nei locali.

In caso di temporanea assenza del termostato ambiente, nella fase di prima accensione,

è possibile realizzare un controllo della temperatura ambiente agendo sulla manopola

(12).

Per aumentare la temperatura ruotare la manopola in senso orario e viceversa per diminuirla. La modulazione elettronica della fiamma permetterà alla caldaia di raggiungere la temperatura impostata adeguando la portata del gas al bruciatore alle reali condizioni di scambio termico.

PT

Regolazione della temperatura dell’acqua sanitaria

GB

TR

La valvola del gas è dotata di un dispositivo di modulazione elettronica della fiamma in funzione del posizionamento della manopola (13) di regolazione dell’acqua sanitaria e della quantità d’acqua prelevata.

Questo dispositivo elettronico permette d’ottenere delle temperature dell’acqua, in uscita dalla caldaia, costanti anche per piccole portate di prelievo.

Per aumentare la temperatura ruotare la manopola in senso orario e viceversa per diminuirla.

Spegnimento della caldaia

Per lo spegnimento della caldaia occorre togliere l’alimentazione elettrica dell’apparecchio. Con il selettore (1) nella posizione (0) la caldaia rimane spenta, ma permane la presenza di tensione sui circuiti elettrici dell’apparecchio.

Arresto prolungato dell’impianto

Protezione al gelo

(circuito di riscaldamento)

E’ buona norma evitare lo svuotamento dell’intero impianto di riscaldamento poiché ricambi d’acqua portano anche ad inutili e dannosi depositi di calcare all’interno della caldaia e dei corpi scaldanti.

Se durante l’inverno l’impianto termico non dovesse essere utilizzato, e nel caso di pericolo di gelo, è consigliabile miscelare l’acqua dell’impianto con idonee soluzioni anticongelanti destinate a tale uso specifico (es. glicole propilenico associato ad inibitori di incrostazioni e corrosioni).

La gestione elettronica della caldaia è provvista di una funzione “antigelo” in riscaldamento

*

* che con temperatura di mandata impianto inferiore ai 5 °C fa funzionare il bruciatore fino al raggiungimento in mandata di un valore pari a 30 °C.

Tale funzione è operativa se:

*

* la caldaia è alimentata elettricamente; c’è gas; la pressione dell’impianto è quella prescritta; la caldaia non è in blocco.

Figura 3a

Cambio gas

Le caldaie possono funzionare sia a gas metano che a gas GPL.

Nel caso in cui si renda necessaria la trasformazione ci si dovrà rivolgere al Servizio di

Assistenza Tecnica autorizzato.

Riempimento impianto

Importante: Verificare periodicamente che la pressione, letta sul manometro (14), ad impianto freddo, sia di 0,7 - 1,5 bar. In caso di sovrapressione agire sul rubinetto di scarico caldaia (figura 3b). Nel caso sia inferiore agire sul rubinetto di caricamento della caldaia

(figura 3a).

E’ consigliabile che l’apertura di tale rubinetto sia effettuata molto lentamente in modo da facilitare lo sfiato dell’aria.

Durante questa operazione è necessario che il selettore Estate/Inverno (rif. 1 di figura 4) sia in posizione OFF (0).

Se si dovessero verificare frequenti diminuzioni di pressione chiedere l’intervento del Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato.

Segnalazioni-Intervento dispositivi di

1

Selettore Estate-Inverno-Reset

2

3

4

5

6

7

8

9

sicurezza

10

11

Segnalazione di blocco gas

Segnalazione intervento termostato di sicurezza

ROC

Le segnalazioni 2÷7 visualizzano la temperatura raggiunta o dall’impianto di riscaldamento o dell’acqua sanitaria a seconda sia in corso una richiesta di calore in riscaldamento o in sanitario.

In caso di anomalia viene visualizzato, mediante una segnalazione LAMPEGGIANTE, il tipo di anomalia.

Per quanto concerne la segnalazione (4), sul pannello comandi della caldaia può figurare

14

per i modelli a camera stagna a flusso forzato oppure il simbolo

Rubinetto di caricamento

ATC il simbolo i modelli a tiraggio naturale (privi di ventilatore) .

per

Figura 3b

14

Rubinetto di scarico

La caldaia è dotata di un pressostato idraulico che, in caso di mancanza d’acqua, non consente il funzionamento della caldaia.

4

Figura 4

Segnalazione anomalia

Led lampeggianti

Descrizione

Ripristino

Blocco gas

Intervento termostato di sicurezza

Mancanza tiraggio (MAIN 24 Fi)

Intervento termostato fumi

(MAIN 24 i)

Mancanza acqua nel circuito di riscaldamento

Portare momentaneamente il selettore 1 in posizione

Portare momentaneamente il selettore 1 in posizione

Chiamare il Servizio di Assistenza

Tecnica autorizzato

Portare momentaneamente il selettore 1 in posizione

Vedere capitolo riempimento impianto di pagina 4

Sonda sanitario guasta

Chiamare il Servizio di Assistenza

Tecnica autorizzato

Sonda riscaldamento guasta

Presenza calcare sul circuito sanitario

Chiamare il Servizio di Assistenza

Tecnica autorizzato

Chiamare il Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato. Portare momentaneamente il selettore 1 in posizione .

Nel caso d’intervento ripetuto di uno di questi dispositivi di sicurezza rivolgersi al Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato.

Istruzioni per l’ordinaria manutenzione

Per garantire alla caldaia una perfetta efficienza funzionale e di sicurezza è necessario, alla fine di ogni stagione, far ispezionare la caldaia dal Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato (vedere DPR 26 Agosto 1993 n° 412).

Una manutenzione accurata è sempre motivo di risparmio nella gestione dell’impianto.

La pulizia esterna dell’apparecchio non deve essere effettuata con sostanze abrasive, aggressive e/o facilmente infiammabili (es. benzina alcoli, ecc.) e comunque dev’essere effettuata con l’apparecchio non in funzione (vedi capitolo spegnimento della caldaia a pagina 4).

ATC

ROC

IT

SP

PT

GB

TR

5

IT

Istruzioni destinate all’installatore

SP

PT

TR

GB

Avvertenze generali

Attenzione: Con selettore (1) in posizione Inverno ( ) sono necessari alcuni minuti di attesa ad ogni intervento del dispositivo di regolazione riscaldamento (5). Per riavere immediatamente una nuova accensione del bruciatore principale portare il selettore (1) in posizione (0) e poi ancora in ( ). Tale attesa non riguarda la funzione sanitaria.

Le note ed istruzioni tecniche che seguono sono rivolte agli installatori per dar loro la possibilità di effettuare una perfetta installazione. Le istruzioni riguardanti l’accensione e l’utilizzo della caldaia sono contenute nella parte destinata all’utente.

Si fa presente che le Norme Italiane che regolano l’installazione, la manutenzione e la conduzione degli impianti d’uso domestico a gas sono contenute nei seguenti documenti:

• Norme UNI-CIG 7129-7131 e CEI 64-8

• Legge 9 gennaio 1991 n° 10 e relativo Regolamento d’Attuazione (DPR 26 Agosto

1993 n° 412).

• Disposizioni dei Vigili del Fuoco, dell’Azienda del gas ed in specie i Regolamenti

Comunali.

Inoltre, il tecnico installatore dev’essere abilitato all’installazione degli apparecchi per riscaldamento secondo la Legge 5 marzo 1990 n° 46.

Oltre a ciò va tenuto presente che:

• La caldaia può essere utilizzata con qualunque tipo di piastra convettrice, radiatore, termoconvettore, alimentati a due tubi o monotubo. Le sezioni del circuito saranno, in ogni caso, calcolate secondo i normali metodi, tenendo conto della caratteristica portata-prevalenza disponibile alla placca e riportata a pagina 21.

• Le parti dell’imballo (sacchetti in plastica, polistirolo ecc.) non devono essere lasciate alla portata dei bambini in quanto potenziali fonti di pericolo.

La prima accensione deve essere effettuata dal Servizio di Assistenza Tecnica auto• rizzato, rilevabile dal foglio allegato.

Il mancato rispetto di quanto sopra comporta il decadimento della garanzia.

Risulta inoltre indispensabile, al fine di preservare il corretto funzionamento e la garanzia dell’apparecchio, seguire le seguenti precauzioni:

1. Circuito sanitario:

se la durezza dell’acqua supera il valore di 20 °F (1 °F = 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua) si prescrive l’installazione di un dosatore di polifosfati o di un sistema di pari effetto rispondente alle normative vigenti.

2. Circuito di riscaldamento

2.1.

impianto nuovo:

Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere opportunamente pulito, allo scopo di eliminare residui di filettature, saldature ed eventuali solventi, utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato.

2.2.

impianto esistente:

Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere opportunamente pulito da fanghi e contaminanti utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato.

Devono essere utilizzati allo scopo prodotti non acidi e non alcalini, che non attacchino i metalli, le parti in plastica e gomma (es. SENTINEL X400 e X100) e per il loro utilizzo devono essere osservate le prescrizioni fornite con i prodotti stessi.

Ricordiamo che la presenza di depositi nell’impianto di riscaldamento comporta dei problemi funzionali alla caldaia (es. surriscaldamento e rumorosità dello scambiatore).

Avvertenze prima dell’installazione

Questa caldaia serve a riscaldare l’acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica. Essa deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria, compatibilmente alle sue prestazioni ed alla sua potenza.

Prima di collegare la caldaia è indispensabile effettuare: a) Una verifica che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. Questo è rilevabile dalla scritta sull’imballo e dalla targa presente sull’apparecchio.

b) Un controllo che il camino abbia un tiraggio adeguato, non presenti strozzature e non siano inseriti nella canna fumaria scarichi di altri apparecchi, salvo che questa non sia realizzata per servire più utenze secondo le specifiche Norme e prescrizioni vigenti.

c) Un controllo che, nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite poiché le scorie, staccandosi dalle pareti durante il funzionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi.

= LARGHEZZA CALDAIA 400 =

ATC

Installazione della caldaia

Determinata l’esatta ubicazione della caldaia fissare la dima alla parete.

ROC ne, forniti come accessori, come descritto nei successivi capitoli.

In caso d’installazione della caldaia a tiraggio naturale modello MAIN 24 i effettuare il collegamento al camino mediante un tubo metallico resistente nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all’azione dei prodotti di combustione e delle loro eventuali condense.

MR: mandata riscaldamento G 3/4

US: uscita acqua calda sanitaria G 1/2

GAS: entrata gas alla caldaia G 3/4

ES: entrata acqua fredda sanitaria G 1/2

RR: ritorno impianto di riscaldamento G 3/4

Figura 5

6

Dimensioni caldaia

MAIN 24 Fi MAIN 24 i

IT

SP

PT

GB

TR

Figura 6

Installazione dei condotti di scarico - aspirazione

(Modello MAIN 24 Fi)

L’installazione della caldaia può essere effettuata con facilità e flessibilità grazie agli accessori forniti e dei quali successivamente è riportata una descrizione.

La caldaia è, all’origine, predisposta per il collegamento ad un condotto di scarico - aspirazione di tipo coassiale, verticale o orizzontale. Per mezzo dell’accessorio sdoppiatore è possibile l’utilizzo anche dei condotti separati.

Devono essere utilizzati, per l’installazione, esclusivamente accessori forniti dal costruttore!

ROC

Figura 7

Tipo di condotti coassiali separati verticali separati orizzontali scarico

5 m

15 m

30 m

Per ogni curva a 90° installata la lunghezza max si riduce di

1 m

0,5 m

0,5 m

… condotto di scarico - aspirazione coassiale (concentrico)

Questo tipo di condotto permette lo scarico dei combusti e l’aspirazione dell’aria comburente sia all’esterno dell’edificio, sia in canne fumarie di tipo LAS.

La curva coassiale a 90° permette di collegare la caldaia ai condotti di scarico-aspirazione in qualsiasi direzione grazie alla possibilità di rotazione a 360°. Essa può essere utilizzata anche come curva supplementare in abbinamento al condotto coassiale o alla curva a 45°.

(*) Il diaframma presente in caldaia va tolto solamente nei casi in cui la lunghezza del condotto di scarico superi 1 metro.

In caso di scarico all’esterno il condotto scarico-aspirazione deve fuoriuscire dalla parete per almeno 18 mm per permettere il posizionamento del rosone in alluminio e la sua sigillatura onde evitare le infiltrazioni d’acqua.

La pendenza minima verso l’esterno di tali condotti deve essere di 1 cm per metro di lunghezza.

L’inserimento di una curva a 90° riduce la lunghezza totale del condotto di 1 metro.

L’inserimento di una curva a 45° riduce la lunghezza totale del condotto di 0,5 metri.

7

Per ogni curva a 45° installata la lunghezza max si riduce di

0,5 m

0,25 m

0,25 m

Giunto di fissaggio

Figura 8

Diaframma (*)

Diametro terminale camino

100 mm

133 mm

-

Diametro condotto esterno

100 mm

80 mm

80 mm

Manicotto elastico

020221_1200

IT

SP

PT

GB

TR

Esempi d’installazione con condotti orizzontali

L max = 5 m

L max = 5 m

L max = 5 m

L max = 4 m

Esempi d’installazione con canne fumarie di tipo LAS

Esempi d’installazione con condotti verticali

L’installazione può essere eseguita sia con tetto inclinato che con tetto piano utilizzando l’accessorio camino e l’apposita tegola con guaina disponibile a richiesta.

ATC

L max = 4 m

ROC

L max = 3 m L max = 4 m L max = 4 m

Per istruzioni più dettagliate sulle modalità di montaggio degli accessori vedere le notizie tecniche che accompagnano gli accessori stessi.

8

L max = 2 m

… condotti di scarico-aspirazione separati

Questo tipo di condotto permette lo scarico dei combusti sia all’esterno dell’edificio, sia in canne fumarie singole.

L’aspirazione dell’aria comburente può essere effettuata in zone diverse rispetto a quelle dello scarico.

L’accessorio sdoppiatore è costituito da un raccordo riduzione scarico (100/80) e da un raccordo aspirazione aria.

La guarnizione e le viti del raccordo aspirazione aria da utilizzare sono quelle tolte in precedenza dal tappo.

Il diaframma presente in caldaia va tolto in caso d’installazione con questi tipi di condotti.

La curva a 90° permette di collegare la caldaia ai condotti di scarico e di aspirazione in qualsiasi direzione grazie alla possibilità di rotazione a 360°. Essa può essere utilizzata anche come curva supplementare in abbinamento al condotto o alla curva a 45°.

ROC

IT

SP

PT

GB

TR

L’inserimento di una curva a 45° riduce la lunghezza totale del condotto di 0,25 metri.

9

IT

SP

PT

GB

TR

Esempi d’installazione con condotti separati orizzontali

Importante - La pendenza minima, verso l’esterno, del condotto di scarico deve essere di 1 cm per metro di lunghezza.

In caso d’installazione del kit raccogli condensa la pendenza del condotto di scarico deve essere rivolta verso la caldaia.

(L1 + L2) max = 30 m

NB: Per la tipologia C52 i terminali per l’aspirazione dell’aria comburente e per l’evacuazione dei prodotti della combustione non devono essere previsti su muri opposti all’edificio.

Il condotto di aspirazione deve avere una lunghezza massima di 10 metri. In caso di lunghezza del condotto di scarico superiore ai 6 metri è necessario installare, in prossimità della caldaia, il kit raccogli condensa fornito come accessorio.

Esempi d’installazione con condotti separati verticali

ATC

L max = 12 m

L max = 10 m

ROC

L max = 10 m

Importante: il condotto singolo per scarico combusti deve essere opportunamente coibentato, nei punti dove lo stesso viene in contatto con le pareti dell’abitazione, con un adeguato isolamento (esempio materassino in lana di vetro).

Per istruzioni più dettagliate sulle modalità di montaggio degli accessori vedere le notizie tecniche che accompagnano gli accessori stessi.

Regolazione registro aria per scarico sdoppiato

La regolazione di questo registro risulta essere necessaria per l’ottimizzazione del rendimento e dei parametri della combustione. Ruotando il raccordo aspirazione aria viene regolato opportunamente l’eccesso d’aria in funzione della lunghezza totale dei condotti di scarico ed aspirazione dell’aria comburente.

Ruotare questo registro in senso orario per aumentare l’eccesso di aria comburente e

10 viceversa per diminuirlo.

Per una maggiore ottimizzazione è possibile misurare, mediante l’utilizzo di un analizzatore dei prodotti di combustione, il tenore di CO

2 nei fumi alla massima portata termica, e regolare gradualmente il registro d’aria fino a rilevare il tenore di CO

2 la seguente, se dall’analisi viene rilevato un valore inferiore.

riportato nella tabel-

Per il corretto montaggio di questo dispositivo vedere anche le istruzioni che accompagnano l’accessorio stesso.

indice

Figura 9

apertura

POSIZIONE REGISTRO

1

2

3

G.20

6,7

CO2%

G.30

7,3

G.31

7,3

(L1+L2) MAX

0÷4

4÷18

18÷30

Allacciamento elettrico

La sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente collegato ad un efficace impianto di messa a terra, eseguito come previsto dalle vigenti Norme di sicurezza sugli impianti (Legge 5 marzo 1990 n° 46).

La caldaia va collegata elettricamente ad una rete di alimentazione 220-230 V monofase

+ terra mediante il cavo a tre fili in dotazione rispettando la polarità Linea-Neutro.

L’allacciamento dev’essere effettuato tramite un interruttore bipolare con apertura dei contatti di almeno 3 mm.

In casi di sostituzione del cavo di alimentazione dev’essere utilizzato un cavo armonizzato “HAR H05 VV-F” 3x0,75 mm 2 con diametro massimo di 8 mm.

…Accesso alla morsettiera di alimentazione

• togliere tensione alla caldaia mediante l’interruttore bipolare; svitare le due viti di fissaggio del pannello comandi alla caldaia; ruotare il pannello comandi; togliere il coperchio ed accedere alla zona collegamenti elettrici (figura 10).

Il fusibile, del tipo rapido da 2A, è incorporato nella morsettiera di alimentazione (estrarre il portafusibile colore nero per il controllo e/o la sostituzione).

(L) = Linea marrone

(N) =

( ) =

Neutro celeste terra giallo-verde

(1) (2) = contatto per termostato ambiente

ATC

Figura 10

(Vedere DPR 26 Agosto 1993 n° 412)

• accedere alla morsettiera di alimentazione (figura 11) come descritto al capitolo precedente; togliere il ponticello presente sui morsetti (1) e (2); introdurre il cavo a due fili attraverso il passacavo e collegarlo a questi due morsetti.

ROC

morsettiera di alimentazione

Collegamento dell’orologio programmatore

• collegare il motore del programmatore al connettore CN1 della scheda elettronica principale (morsetti 1 e 2); collegare il contatto in deviazione del programmatore ai morsetti (3 e 4) dello stesso connettore togliendo il ponticello esistente.

In caso che il programmatore utilizzato sia del tipo a batteria, senza alimentazione, lasciare liberi i morsetti (1 e 2) del connettore CN1.

Figura 11

11

IT

SP

PT

GB

TR

IT

SP

PT

Modalità di cambio gas

La caldaia può essere trasformata per l’uso a gas metano (G. 20) o a gas liquido (G. 30, G. 31) a cura del Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato.

Le modalità di taratura del regolatore di pressione sono leggermente differenti a seconda del tipo di valvola del gas utilizzata (HONEYWELL o

SIT vedi figura 12).

Le operazioni da eseguire in sequenza sono le seguenti:

A) sostituzione degli ugelli del bruciatore principale;

B) cambio tensione al modulatore;

C) nuova taratura max e min del regolatore di pressione.

Valvola Honeywell mod. VK 4105 M

Pc

Pb

Valvola SIT mod. SIGMA 845

TR

GB

A) Sostituzione degli ugelli

• sfilare con cura il bruciatore principale dalla sua sede; sostituire gli ugelli del bruciatore principale avendo cura di bloccarli a fondo onde evitare fughe di gas. Il diametro degli ugelli è riportato nella tabella 2.

B) Cambio tensione al modulatore

• togliere le 2 viti di fissaggio del coperchio del pannello comandi e ruotarlo verso l’alto; posizionare il ponticello o lo switch, a seconda del tipo di gas utilizzato, come descritto nel capitolo a pagina 14.

Pa

C) Taratura del regolatore di pressione

• collegare la presa di pressione positiva di un manometro differenziale, possibilmente ad acqua, alla presa di pressione (Pb) della valvola del gas (figura 12). Collegare, solo per i modelli a camera stagna, la presa negativa dello stesso manometro ad un apposito

“T” che permetta di collegare insieme la presa di compensazione

Figura 12

della caldaia, la presa di compensazione della valvola del gas (Pc) ed il manometro stesso. (Una pari misura può essere effettuata collegando il manometro alla presa di pressione (Pb) e senza il pannello frontale della camera stagna);

Una misura della pressione ai bruciatori effettuata con metodi diversi da quelli descritti potrebbe risultare falsata in quanto non terrebbe conto della depressione creata dal ventilatore nella camera stagna.

C1) Regolazione alla potenza nominale:

• aprire il rubinetto gas e ruotare la manopola (1) predisponendo la caldaia in posizio-

• ne Inverno ( ); aprire il rubinetto di prelievo dell’acqua sanitaria ad una portata di almeno 10 litri al minuto o comunque assicurarsi che ci sia massima richiesta di calore; togliere il coperchio del modulatore; regolare la vite in ottone (A) di Fig. 13 fino ad ottenere i valori di pressione indicati nella tabella 1 a pagina 13; verificare che la pressione dinamica di alimentazione della caldaia, misurata alla presa di pressione (Pa) della valvola del gas (figura 12) sia quella corretta (30 mbar per il gas butano, 37 mbar per il gas propano o 20 mbar per il gas naturale).

C2) Regolazione alla potenza ridotta:

• scollegare il cavetto di alimentazione del modulatore e svitare la vite (B) di Fig. 13

• fino a raggiungere il valore di pressione corrispondente alla potenza ridotta (vedi tabella 1 a pagina 13); ricollegare il cavetto;

C3) Verifiche conclusive

a

montare il coperchio del modulatore e sigillare.

applicare la targhetta aggiuntiva, in dotazione alla trasformazione, con specificato il tipo di gas e la taratura effettuata.

ATC

a

ROC

valvola Sit

9912221500

b

Figura 13

12

b

Tabella pressione al bruciatore - potenza resa

MAIN 24 Fi

4,5

5,2

5,9

6,8

7,6

8,6

9,5

10,6

11,2 mbar

G20

2,0

2,3

2,7

3,2

3,8

11,2

13,0

15,0

17,0

19,2

21,5

24,0

26,6

28,2 mbar

G30

5,1

5,7

6,6

8,0

9,6

1 mbar = 10,197 mmH

2

0

Tabella 1

Tabella ugelli bruciatore

14,4

16,7

19,1

21,8

24,6

27,6

30,7

34,0

36,1 mbar

G31

6,0

6,9

8,5

10,3

12,2 kW

17,4

18,6

19,8

20,9

22,1

23,3

24,0

9,3

10,5

11,6

12,8

14,0

15,1

16,3 tipo di gas diametro ugelli n° ugelli

Tabella 2

Consumo 15 °C - 1013 mbar

Potenza nominale

Potenza ridotta p.c.i.

Tabella 3

kcal/h

8.000

9.000

10.000

11.000

12.000

13.000

14.000

15.000

16.000

17.000

18.000

19.000

20.000

20.600

Potenza ridotta

Potenza nominale

5,2

6,1

6,9

7,9

8,9

10,0

11,1

12,3

13,1 mbar

G20

2,3

2,6

3,1

3,7

4,4

1 mbar = 10,197 mmH

2

0

Tabella 1

MAIN 24 i

11,0

12,7

14,6

16,6

18,7

21,0

23,4

25,9

27,5 mbar

G30

4,8

5,4

6,5

7,8

9,3

14,1

16,3

18,7

21,3

24,0

27,0

30,0

33,3

35,3 mbar

G31

6,3

6,7

8,3

10,1

12,0 kW

17,4

18,6

19,8

20,9

22,1

23,3

24,0

9,3

10,5

11,6

12,8

14,0

15,1

16,3

MAIN 24 Fi

G30

0,74

G31

0,74

G20

1,18

MAIN 24 i

G30

0,74

G20

1,28

G20

2,78 m 3 /h

1,12 m 3 /h

34,02 MJ/m 3

13

G30

2,07 kg/h

0,84 kg/h

45,6 MJ/kg

13

MAIN 24 Fi - MAIN 24 i

G31

2,04 kg/h

0,82 kg/h

46,3 MJ/kg

13 13 13

ROC

13

G31

0,74 kcal/h

8.000

9.000

10.000

11.000

12.000

13.000

14.000

15.000

16.000

17.000

18.000

19.000

20.000

20.600

IT

GB

SP

PT

TR

ATC

13

IT

SP

PT

GB

TR

Dispositivi di regolazione e sicurezza

La caldaia è costruita per soddisfare a tutte le prescrizioni delle Normative europee di riferimento, in particolare è dotata di:

Potenziometro di regolazione riscaldamento

Questo dispositivo definisce la temperatura massima dell’acqua di mandata del circuito di riscaldamento. Può essere impostato da un minimo di 30 °C ad un massimo di 80 °C.

Per aumentare la temperatura ruotare la manopola (12) in senso orario e viceversa per diminuirla.

Potenziometro di regolazione acqua sanitaria

Questo dispositivo definisce la temperatura massima dell’acqua sanitaria. Può essere impostato da un minimo di 35 °C ad un massimo di 55 °C a seconda della portata acqua di prelievo.

Per aumentare la temperatura ruotare la manopola (13) in senso orario e viceversa per diminuirla.

Pressostato aria (modello MAIN 24 Fi)

Questo dispositivo permette l’accensione del bruciatore principale solo in caso di perfetta efficienza del circuito di scarico dei fumi.

Con la presenza di una di queste anomalie:

• terminale di scarico ostruito

• venturi ostruito ventilatore bloccato

• collegamento “venturi” - pressostato interrotto la caldaia rimarrà in attesa e la spia (4) lampeggia.

• Termostato fumi (modello MAIN 24 i)

Questo dispositivo, il cui sensore è posizionato sulla parte sinistra della cappa fumi, interrompe l’afflusso del gas al bruciatore principale in caso di camino ostruito e/o mancanza di tiraggio.

In queste condizioni la caldaia va in blocco e solo dopo aver rimosso la causa dell’intervento è possibile ripetere l’accensione ruotando il selettore (1) momentaneamente in posizione ( ).

Regolazioni da effettuare sulla scheda elettronica

Con ponticelli in questa posizione (fig. 13a) si ha:

GPL

T-off funzionamento dell’apparecchio con gas METANO tempo di attesa in riscaldamento di 3 minuti

Figura 13a

Con ponticelli in questa posizione (fig. 13b) si ha:

GPL

T-off funzionamento dell’apparecchio con gas GPL tempo di attesa in riscaldamento di 10 secondi

Figura 13b

• Termostato di sicurezza

Questo dispositivo, il cui sensore è posizionato sulla mandata del riscaldamento, interrompe l’afflusso del gas al bruciatore in caso di surriscaldamento dell’acqua contenuta nel circuito primario. In queste condizioni la caldaia va in blocco e solo dopo aver rimosso la causa dell’intervento è possibile ripetere l’accensione ruotando il selettore (1) momentaneamente in posizione ( ).

NB. Le regolazioni descritte devono essere effettuate con caldaia non alimentata elettricamente.

E’ vietato mettere fuori servizio questo dispositivo di sicurezza

Rivelatore a ionizzazione di fiamma

L’elettrodo di rivelazione, posto nella parte destra del bruciatore, garantisce la sicurezza in caso di mancanza gas o interaccensione incompleta del bruciatore principale.

In queste condizioni la caldaia va in blocco.

É necessario ruotare il selettore (1) momentaneamente in posizione ( ) per ristabilire le normali condizioni di funzionamento.

Pressostato idraulico

Questo dispositivo permette l’accensione del bruciatore principale solamente se la pressione dell’impianto è superiore a 0,5 bar.

• Postcircolazione pompa

La postcircolazione della pompa, ottenuta elettronicamente, ha una durata di 3 minuti e viene attivata, nella funzione riscaldamento, dopo lo spegnimento del bruciaore principale per l’intervento del termostato ambiente.

Dispositivo antigelo (circuito riscaldamento)

La gestione elettronica della caldaia è provvista di una funzione “antigelo” in riscaldamento che con temperatura di mandata impianto inferiore ai 5 °C fa funzionare il bruciatore fino al raggiungimento in mandata di un valore pari a 30 °C.

Tale funzione è operativa se la caldaia è alimentata elettricamente, se c’è gas e se la pressione dell’impianto è quella prescritta.

Antibloccaggio pompa

ATC

E’ consigliabile raccordare la valvola di sicurezza ad uno scarico sifonato. E’ vietato utilizzarla come mezzo di svuotamento del circuito di riscaldamento.

Figura 14

e rivelazione di fiamma

14

Verifica dei parametri di combustione

Per la misura in opera del rendimento di combustione e dell’igienicità dei prodotti di combustione, come disposto dal DPR 26 Agosto 1993 n° 412, la caldaia è dotata di due prese destinate a tale uso specifico.

Una presa è collegata al circuito scarico dei fumi mediante la quale è possibile rilevare l’igienicità dei prodotti della combustione ed il rendimento di combustione.

L’altra è collegata al circuito di aspirazione dell’aria comburente nella quale è possibile

• verificare l’eventuale ricircolo dei prodotti della combustione nel caso di condotti coassiali.

Nella presa collegata al circuito dei fumi possono essere rilevati i seguenti parametri: temperatura dei prodotti della combustione; concentrazione di ossigeno (O

2

) od in alternativa di anidride carbonica (CO concentrazione di ossido di carbonio (CO).

2

);

La temperatura dell’aria comburente deve essere rilevata nella presa collegata al circuito di aspirazione dell’aria, inserendo la sonda di misura per circa 3 cm.

Per i modelli di caldaie a tiraggio naturale è necessario realizzare un foro sul condotto di scarico dei fumi ad una distanza dalla caldaia di 2 volte il diametro interno del condotto stesso.

Mediante tale foro possono essere rilevati i seguenti parametri:

• temperatura dei prodotti della combustione; concentrazione di ossigeno (O

2

) od in alternativa di anidride carbonica (CO concentrazione di ossido di carbonio (CO).

2

);

La misurazione della temperatura dell’aria comburente deve essere effettuata nei pressi dell’ingresso dell’aria nella caldaia.

Il foro, che deve essere realizzato dal responsabile dell’impianto in occasione della prima messa in servizio, deve essere chiuso in modo da garantire la tenuta del condotto di evacuazione dei prodotti della combustione durante il normale funzionamento.

Grafico 1

Caratteristiche portata/prevalenza alla placca

La pompa utilizzata è del tipo ad alta prevalenza adatta all’uso su qualsiasi tipo di impianto di riscaldamento mono o a due tubi. La valvola automatica sfogo aria incorporata nel corpo della pompa permette una rapida disaerazione dell’impianto di riscaldamento.

PORTATA l/h

ATC

ROC

IT

SP

PT

GB

TR

15

IT

Schema funzionale circuiti

MAIN 24 Fi

SP

PT

GB

TR

mandata uscita riscaldamento sanitario

ROC

gas entrata ritorno

sanitario riscaldamento

1 termostato di sicurezza

2 pressostato idraulico

3 valvola del gas

4 rampa gas con ugelli

5 elettrodo di accensione

6 scambiatore acqua-fumi

7 sonda NTC sanitario

8 convogliatore fumi

9 ventilatore

10 presa di pressione negativa

11 pressostato aria

12 presa di pressione positiva

13 sonda NTC riscaldamento

14 elettrodo di rivelazione di fiamma

15 bruciatore

16 vaso espansione

17 valvola automatica sfogo aria

18 pompa con separatore d’aria

19 manometro

20 valvola di sicurezza

21 by-pass automatico

22 sensore di precedenza sanitario

23 rubinetto di caricamento caldaia

24 rubinetto di scarico caldaia

16

Schema funzionale circuiti

MAIN 24 i

ROC

mandata uscita gas entrata ritorno

Figura 16

Legenda: riscaldamento sanitario

1 rubinetto di scarico caldaia

2 pressostato idraulico

sanitario riscaldamento

3 valvola del gas

4 rampa gas con ugelli

5 elettrodo di accensione

6 scambiatore acqua-fumi

7 sonda NTC sanitario

8 cappa fumi

9 termostato fumi

10 sonda NTC riscaldamento

11 elettrodo di rivelazione di fiamma

12 bruciatore

13 vaso espansione

14 valvola automatica sfogo aria

15 pompa con separatore d’aria

16 manometro

17 valvola di sicurezza

18 rubinetto di caricamento caldaia

19 sensore di precedenza sanitario

20 by-pass automatico

21 termostato di sicurezza

17

IT

SP

PT

GB

TR

IT

Diagrama conexión conectores

MAIN 24 Fi

SP

PT

GB

TR

ATC

ROC

18

Diagrama conexión conectores

MAIN 24 i

ATC

ROC

19

IT

SP

PT

GB

TR

IT

SP

PT

TR

GB

Normativa

Scarico dei prodotti di combustione per apparecchi tipo B

Gli apparecchi gas, muniti di attacco per tubo di scarico dei fumi, devono avere un collegamento diretto ai camini o canne fumarie di sicura efficienza: solo in mancanza di questi

è consentito che gli stessi scarichino i prodotti della combustione direttamente all’esterno.

Devono essere osservate le disposizioni dei Vigili del Fuoco, quelle dell’azienda del gas e quanto richiamato nella Legge 9 gennaio 1991 n. 10 e relativo Regolamento ed in specie i Regolamenti Comunali.

*

*

Le norme italiane che regolano l’installazione, la manutenzione e la conduzione delle caldaie a gas sono contenute nei seguenti documenti:

Tabella UNI-CIG n. 7129

Tabella UNI-CIG n. 7131

Il collegamento al camino e/o alle canne fumarie (Fig. A) deve:

* essere a tenuta e realizzato in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore, all’azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense;

*

* avere cambiamenti di direzione in numero non superiore a tre, compreso il raccordo di imbocco al camino e/o alla canna fumaria, realizzati con angoli interni maggiori di

90°. I cambiamenti di direzione devono essere realizzati unicamente mediante l’impiego di elementi curvi; avere l’asse del tratto terminale d’imbocco perpendicolare alla parete interna oppo-

*

* sta del camino o della canna fumaria; avere, per tutta la sua lunghezza, una sezione non minore di quella dell’attacco del tubo di scarico dell’apparecchio; non avere dispositivi d’intercettazione (serrande).

Si riporta, qui di seguito, uno stralcio delle norme 7129 e 7131.

Per tutte le indicazioni qui non riportate è necessario consultare le norme suddette.

Le sezioni delle tubazioni costituenti l’impianto devono essere tali da garantire una fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta, limitando la perdita di pressione tra il contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione non maggiore di:

- 1,0 mbar per i gas della seconda famiglia (gas naturale)

- 2,0 mbar per i gas della terza famiglia (GPL)

Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di Acciaio,

Rame o Polietilene.

a) I tubi di acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale. Le giunzioni dei tubi di acciaio devono essere realizzate mediante raccordi con filettatura conforme alla norma UNI ISO 7/1 o a mezzo saldatura di testa per fusione. I raccordi ed i pezzi speciali devono essere realizzati di acciaio oppure di ghisa malleabile.

E’ assolutamente da escludere, come mezzo di tenuta, l’uso di biacca minio o altri materiali simili.

b) I tubi di rame devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla UNI 6507. Per le tubazioni di rame interrato lo spessore non deve essere minore di 2,0 mm.

Le giunzioni dei tubi in rame devono essere realizzate mediante saldatura di testa o saldatura a giunzione capillare od anche per giunzione meccanica tenendo presente che tale giunzione non deve essere impiegata nelle tubazioni sottotraccia ed in quelle interrate.

c) I tubi di polietilene, da impiegare unicamente per le tubazioni interrate, devono avere caratteristiche qualitative non minori di quelle prescritte dalla UNI ISO 4437, con spessore minimo di 3 mm.

I raccordi ed i pezzi speciali dei tubi di polietilene devono essere realizzati anch’essi di polietilene. Le giunzioni devono essere realizzate mediante saldatura di testa per fusione a mezzo di elementi riscaldanti o mediante saldatura per elettrofusione.

Posa in opera dell’impianto

E’ vietato installare impianti per gas aventi densità relativa maggiore di 0,80 in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna.

Le tubazioni possono essere collocate in vista, sottotraccia ed interrate.

Non è ammessa la posa in opera dei tubi del gas a contatto con tubazioni dell’acqua.

E’ vietato l’uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di impianti e apparecchiature elettriche, telefono compreso.

E’ inoltre vietata la collocazione delle tubazioni del gas nelle canne fumarie, nei condotti per lo scarico delle immondizie, nei vani per ascensori o in vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici e telefonici.

A monte di ogni derivazione di apparecchio di utilizzazione e cioè a monte di ogni tubo flessibile o rigido di collegamento fra l’apparecchio e l’impianto deve essere sempre inserito un rubinetto di intercettazione, posto in posizione visibile e facilmente accessibile.

Se il contatore è situato all’esterno dell’abitazione bisogna anche inserire un analogo rubinetto immediatamente all’interno dell’alloggio.

I bidoni di GPL devono essere collocati in modo da non essere soggetti all’azione diretta di sorgenti di calore, capaci di portarli a temperature maggiori di 50 °C.

Ogni locale contenente bidoni di gas GPL deve essere aerabile mediante finestre, porte e altre aperture verso l’esterno.

In ogni locale adibito ad abitazione con cubatura fino a 20 m 3 non si può tenere più di un bidone per un contenuto di 15 kg. In locali con cubatura fino a 50 m

3 non si devono tenere installati più di due bidoni per un contenuto complessivo di 30 kg. L’installazione di recipienti di contenuto globale superiore a 50 kg deve essere fatta all’esterno.

Sotto finestra

Posa in opera degli apparecchi

L’installatore deve controllare che l’apparecchio di utilizzazione sia idoneo per il tipo di gas con il quale verrà alimentato.

Caldaie a flusso forzato

Da norma UNI 7129 (gennaio 1992).

installazione e manutenzione.

ATC

Posizionamento del terminale Distanza

A

Apparecchi oltre 16 fino a 35 kW mm

600

Figura A

Sotto apertura di aerazione

Sotto gronda

Sotto balcone

Da una finestra adiacente

Da un’apertura di aerazione adiacente

Da tubazione scarichi verticali od orizzontali

Da un angolo dell’edificio

Da una rientranza dell’edificio

Dal suolo o da altro piano di calpestio

Fra due terminali in verticale

Fra due terminali in orizzontale

Da una superficie frontale prospiciente senza aperture e terminale entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi

Idem, ma con aperture e terminale entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi

H

I

L

M

N

B

C

D

E

F

G

O

P

600

300

300

400

600

300

300

300

2500

1500

1000

2000

3000

Figura B

Per lo scarico diretto all’esterno (fig. B) non si devono avere più di due cambiamenti di direzione.

Ventilazione dei locali per apparecchi tipo B

E’ indispensabile che nei locali in cui sono installati gli apparecchi a gas possa affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas e dalla ventilazione del locale.

L’afflusso naturale dell’aria deve avvenire per via diretta attraverso:

- aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare che danno verso l’esterno;

- condotti di ventilazione, singoli oppure collettivi, ramificati.

Le aperture su pareti esterne del locale da ventilare devono rispondere ai seguenti requisiti: a) avere sezione libera totale netta al passaggio di almeno 6 cm 2 per ogni kW di portata termica installata con un minimo di 100 cm

2

; b) essere realizzate in modo che le bocche di apertura, sia all’interno che all’esterno della parete, non possono venire ostruite; c) essere protette ad esempio con griglie, reti metalliche, ecc. in modo peraltro da non ridurre la sezione utile sopra indicata; d) essere situate ad una quota prossima al livello del pavimento e tali da non provocare disturbo al corretto funzionamento dei dispositivi di scarico dei prodotti della combustione; ove questa posizione non sia possibile si dovrà aumentare almeno del 50% la sezione delle aperture di ventilazione.

ROC

A

F

B

D

I

H

G

L

20

Caratteristiche tecniche

Modello MAIN

Portata termica nominale

Portata termica ridotta

Potenza termica nominale

Potenza termica ridotta

Rendimento diretto nominale

Rendimento diretto al 30% della portata

Pressione massima acqua circuito termico

Capacità vaso espansione

Pressione del vaso d’espansione kW kW kW kcal/h kW kcal/h

%

% bar l bar

24 Fi

26,3

10,6

24

20.600

9,3

8.000

90,3

88

3

8

0,5

24 i

26,3

10,6

24

20.600

9,3

8.000

90,3

88

3

7

0,5

Pressione massima acqua circuito sanitario

Pressione minima dinamica acqua circuito sanitario

Portata minima acqua sanitaria

Produzione acqua sanitaria con ΔT=25 °C

Produzione acqua sanitaria con ΔT=35 °C

Portata specifica (*) bar bar l/min l/min l/min l/min

8

0,2

2,5

13,7

9,8

11

8

0,2

2,5

13,7

9,8

11

Diametro condotto di scarico concentrico

Diametro condotto di aspirazione concentrico

Diametro condotto di scarico sdoppiato

Diametro condotto di aspirazione sdoppiato

Diametro condotto di scarico

Portata massica fumi max

Portata massica fumi min.

Temperatura fumi max

Temperatura fumi min.

Tipo di gas

Pressione di alimentazione gas metano

Pressione di alimentazione gas butano

Pressione di alimentazione gas propano mm kg/s kg/s

°C

°C mm mm mm mm

— mbar mbar mbar

-

60

100

80

80

-

0,020

0,017

146

106

G20

20

28-30

37

-

-

-

120

0,021

0,018

120

86

G20

G30-G31 G30-G31

20

28-30

37

ROC

Tensione di alimentazione elettrica

Frequenza di alimentazione elettrica

Potenza elettrica nominale

Peso netto

Dimensioni altezza larghezza

Hz

W kg mm mm

50

170

33,5

734

400 profondità

Grado di protezione contro l’umidità e la penetrazione dell’acqua (**)

V mm

230

317

IP X4D

(*) secondo EN 625

(**) secondo EN 60529

230

50

110

29

734

400

317

IP X4D

IT

SP

PT

GB

TR

21

IT

SP

Estimado Cliente,

Nuestra Empresa opina que la nueva caldera que Ud. ha comprado satisfará todas sus exigencias.

La compra de un producto BAXI garantiza lo que Ud. se espera: un buen funcionamiento y un uso simple y racional.

Le pedimos que no ponga aparte estas instrucciones sin leerlas: contienen informaciones

útiles para una correcta y eficiente gestión de su caldera.

No se deben dejar las partes del embalaje (saquetes de plástico, poliestireno, etc.) al alcance de niños, en cuanto potenciales fuentes de peligro.

PT

GB

TR

BAXI

S.p.A. afirma que estos modelos de calderas están dotados de marcación

CE conforme a los requisitos esenciales de las siguientes Normas:

- Norma gas 90/396/CEE

- Norma Rendimientos 92/42/CEE

- Norma Compatibilidad Electromagnética 89/336/CEE

- Norma baja tensión 73/23/CEE

Indice

Instrucciones para el usuario

Advertencias antes de la instalación

Advertencias antes de la puesta en función

Puesta en función de la caldera

Regulación de la temperatura ambiente

Regulación de la temperatura del agua sanitaria

Llenado instalación

Apagamiento de la caldera

Larga parada de la instalación.

Protección contra el hielo (circuito de calefacción)

Cambio gas

Señales-Intervención de los dispositivos de seguridad

Instrucciones para el mantenimiento ordinario

Instrucciones para el instalador

Advertencias generales

Advertencias antes de la instalación

Plantilla de fijación de la caldera a la pared

Dimensiones caldera

Instalación de los conductos de descarga-aspiración

Conexión eléctrica

Conexión del termostato ambiente

Conexión del reloj programador

Modalidades de cambio gas

Características técnicas

ROC

27

27

31

31

31

32

34

34

34

35

35

36-37

38-39

40

26

26

26

24

24

24

23

23

23

24

24

24

24

25

ATC

22

Instrucciones para el usuario

Advertencias antes de la instalación

Esta caldera sirve para calentar el agua a una temperatura inferior a la de ebullición a presión atmosférica. Se debe conectar a una instalación de calefacción y a una red de distribución de agua caliente sanitaria, compatiblemente con sus prestaciones y su potencia.

Antes de que la caldera sea conectada por personal profesionalmente calificado, es necesario hacer efectuar: a) Un lavado esmerado de todas las tuberías de la instalación para remover eventuales residuos.

b) Un control de la caldera para ver si está predispuesta para el funcionamiento con el tipo de gas disponible, indicado en la inscripción sobre el embalaje y en la placa del aparato.

c) Un control de la chimenea para asegurarse de que posea un tiro adecuado, no presente estrangulaciones y no estén introducidos en el conducto de humo tubos de desagües de otros aparatos, a condición de que éste no se haya realizado para servir diferentes usuarios, según las específicas Normas y prescripciones vigentes.

d) Un control para ver si, en el caso de uniones en conductos de humo preexistentes,

éstas hayan sido limpiadas perfectamente, porque las escorias. separándose de las paredes durante el funcionamiento, podrían obstruir el flujo de los humos.

Advertencias antes de la puesta en función

El primer encendido debe ser efectuado por el Servicio de Asistencia Técnica autorizado, que tendrá que controlar: a) Que los datos de placa sean conformes a los de las redes de alimentación (eléctrica, hídrica, gas).

b) Que la instalación sea conforme a las normativas vigentes, de la cuales indicamos un extracto en el manual técnico destinado al instalador.

c) Que se haya efectuado regularmente la conexión eléctrica a la red más tierra.

La falta de conformidad con lo arriba mencionado compuerta la caducidad de la garantía.

Antes de la puesta en función, remover la película protectiva de la caldera. No utilizar a tal fin herramientas o materiales abrasivos porque podrían dañar las partes pintadas.

Puesta en función de la caldera

Obrar como descrito a continuación para las correctas operaciones de encendido:

1) alimentar la caldera eléctricamente;

2) abrir el grifo del gas;

3) hacer girar el botón del selector (1) predisponiendo la caldera en posición Verano

( ) o Invierno ( );

4) obrar sobre los botones de los dispositivos de regulación de la temperatura el quemador principal.

para disminuirla.

En posición Verano ( del circuito de calefacción (12) y del agua caliente sanitaria (13) para encender

Para aumentar la temperatura hacer girar el botón en sentido retrógrado y viceversa

) el quemador principal resultará encendido sólo en caso de toma de agua caliente sanitaria.

ATC

figura 1

ROC

En este caso se aconseja repetir las operaciones de encendido, hasta que el gas llegue al quemador, ubicando momentáneamente el botón (1) en ( ) (véase también figura 4).

GB

PT

TR

SP

IT

Invierno OFF Verano figura 2

Reset

23

IT

SP

Regulación de la temperatura ambiente

La instalación puede ser equipada con un termostato ambiente para el control de la temperatura en los locales.

En caso de falta del termostato ambiente es posible realizar un control de la temperatura ambiente obrando sobre el botón (12).

Para aumentar la temperatura hacer girar el botón en sentido retrógrado y viceversa para disminuirla. La modulación electrónica de la llama consentirá a la caldera alcanzar la temperatura programada adaptando el caudal del gas al quemador a las reales condiciones de cambio térmico.

PT

GB

TR

Regulación de la temperatura del agua sanitaria

La válvula del gas está provista de un dispositivo de modulación electrónica de la llama en función del posicionamiento del botón (13) de regulación del agua sanitaria y de la cantidad de agua tomada.

Este dispositivo electrónico consiente obtener temperaturas del agua, en salida de la caldera, constantes también para pequeños caudales de toma.

Para aumentar la temperatura hacer girar el botón en sentido retrógrado y viceversa para disminuirla.

Apagamiento de la caldera

Para apagar la caldera es necesario quitar la alimentación eléctrica del aparato. Con el selector (1) en la posición (0) la caldera permanece apagada, pero persiste la presencia de tensión en los circuitos eléctricos del aparato.

Larga parada de la instalación

Protección contra el hielo

(circuito de calefacción)

Es buena costumbre evitar el vaciado de toda la instalación de calefacción porque cambios de agua producen también inútiles y dañosos depósitos calcáreos dentro de la caldera y de los cuerpos calentadores.

Si durante el invierno la instalación térmica no es utilizada, y en el caso de peligro de hielo, se aconseja mezclar el agua de la instalación con idóneas soluciones anticongelantes destinadas a este uso específico (ej. glicol propilénico junto a inhibidores de incrustaciones y corrosiones).

La gestión electrónica de la caldera está provista de una función “antihielo” en calefacción que, con temperatura de impulsión instalación inferior a 5

°C, hace funcionar el quemador hasta alcanzar un valor de 30

°C en impulsión.

Esta función es operativa si:

* la caldera es alimentada eléctricamente;

* hay gas;

* la presión de la instalación es la prescrita;

* la caldera no está bloqueada.

Llenado instalación

Importante: Controlar periódicamente que la presión, leída en el manómetro (14), con instalación fría, sea 0,7 - 1,5 bar. En caso de sobrepresión obrar sobre el grifo de desagüe caldera (figura 3b). Si es inferior, obrar sobre el grifo de carga de la caldera (figura 3a).

Se aconseja abrir dicho grifo de manera muy lenta para facilitar la purga del aire.

Durante esta operación es necesario que el selector Verano/Invierno (ref. 1 de figura 4) esté en la posición OFF (0).

En caso de frecuentes disminuciones de presión, solicitar la intervención del Servicio de

Asistencia Técnica autorizado.

Figura 3a

Cambio gas

Las calderas pueden funcionar ya sea con gas metano como con gas GPL.

Dirigirse al Servicio de Asistencia Técnica autorizado, en el caso de que sea necesaria la transformación.

1

2

3

8

Señales- Intervención de los dispositivos de seguridad

humos

4 Señal falta tiro

5 Señal falta de agua

6

7

ROC

9 Señal funcionamiento en sanitario

10 Señal funcionamiento en calefacción

11 Señal de presencia de llama

Las señales 2

÷ 7 visualizan la temperatura alcanzada por la instalación de la calefacción o por el agua sanitaria según se encuentre en curso un pedido de calor en calefacción o en sanitario.

En caso de anomalía, una señal PARPADEANTE mostra el tipo de anomalía.

En relación a la señal (4), en el panel de mandos de la caldera puede figurar el símbolo

14

Grifo de carga

ATC para los modelos cámara estanca de flujo forzado o bien el símbolo modelos de tiro natural (sin ventilador).

para los

Figura 3b

14

Grifo de desagüe

La caldera está provista de un presóstato hidráulico que, en el caso de falta de agua, no consiente el funcionamiento de la caldera.

24

Figura 4

Señalización anomalía

Descripción

Led parpadeantes

Restablecimiento

Bloqueo gas

Llevar momentáneamente el selector 1 en posición

Intervención termostato de seguridad

Llevar momentáneamente el selector 1 en posición

Falta de tiro (MAIN 24 Fi)

Llamar el Servicio de Asistencia

Técnica autorizado

Intervención termostato humos

(MAIN 24 i)

Llevar momentáneamente el selector

1 en posición

Falta de agua en el circuito de calefacción

Ver capítulo llenado instalación de página 24

Sonda sanitario averiada

Llamar el Servicio de Asistencia

Técnica autorizado

Sonda calefacció n averiada

Llamar el Servicio de Asistencia

Técnica autorizado

Presencia caliza en el circuito sanitario

Llamar el Servicio de Asistencia Técnica autorizado. Llevar momentáneamente el selector 1 en posición .

En caso de intervención repetida de uno de estos dispositivos de seguridad, consultar con el Servicio de Asistencia Técnica autorizado.

Instrucciones para el mantenimiento ordinario

Para garantizar una perfecta eficiencia funcional y de seguridad de la caldera es necesario, al término de cada estación, hacer inspeccionar la caldera por el Servicio de Asistencia

Técnica autorizado.

Un mantenimiento esmerado asegura siempre un ahorro en la gestión de la instalación.

La limpieza externa del aparato no se debe efectuar con substancias abrasivas, agresivas y/o fácilmente inflamables (ej. gasolina, alcoholes, etc.) y, de todo modo, se debe efectuar cuando el aparato no está en función (véase capítulo apagamiento de la caldera en página 24).

ATC

ROC

IT

SP

PT

GB

TR

25

IT

Instrucciones para el instalador

SP

Advertencias generales

PT

GB

Atención: Con selector (1) en posición Invierno ( ) es necesario esperar unos minutos a cada intervención del dispositivo de regulación calefacción (5). Para obtener inmediatamente un nuevo encendido del quemador principal, mover el selector (1) en posición (0) y, después, otra vez en ( ). Esta espera no atañe a la función sanitaria.

TR

Las notas y las instrucciones técnicas indicadas a continuación se dirigen a los instaladores de modo que puedan efectuar una instalación perfecta. Las instrucciones concernientes el encendido y la utilización de la caldera están contenidas en la parte destinada al usuario.

El proyecto, la instalación y el mantenimiento de las instalaciones es competencia exclusiva de personal cualificado y deberá ser realizado de acuerdo con el vigente Reglamento de

Calefacción, Climatización y Agua Caliente Sanitaria e Instrucciones Técnicas

Complementarias (IT.IC.).

Además de lo arriba mencionado se debe tener presente que:

• La caldera puede ser utilizada con cualquier tipo de placa convectora, radiador, termoconvector, alimentados por dos tubos o monotubo. Las secciones del circuito serán, de todo modo, calculadas según los métodos normales, tomando en cuenta la característica caudal-diferencia de nivel disponible en la placa e indicada en página 35.

• En el caso de instalación externa (balcones, terrazas...) no se debe exponer la caldera a los agentes atmosféricos, como viento, agua, hielo, que podrían perjuiciar su funcionamiento y seguridad. La falta de conformidad con dicha prescripción compuerta la caducidad inmediata de la garantía.

A tal fin, se aconseja la creación de un alojamiento técnico amparado de la

• intemperie.

No se deben dejar las partes del embalaje (saquetes de plástico, poliestireno, etc.) al alcance de niños, en cuanto potenciales fuentes de peligro.

El primer encendido se debe efectuar por el Servicio de Asistencia Técnica • autorizado.

La falta de conformidad con lo arriba mencionado compuerta la caducidad de la garantía.

Advertencias antes de la instalación

Esta caldera sirve para calentar el agua a una temperatura inferior a la de ebullición a presión atmosférica. Se debe conectar a una instalación de calefacción y a una red de distribución de agua caliente sanitaria, compatiblemente con sus prestaciones y su potencia.

Antes de conectar la caldera, es indispensable efectuar: a) Un control de la caldera para ver si está predispuesta para el funcionamiento con el tipo de gas disponible, indicado en la inscripción sobre el embalaje y en la placa del aparato.

b) Un control de la chimenea para asegurarse de que posea un tiro adecuado, no presente estrangulaciones y no estén introducidos en el conducto de humo tubos de desagües de otros aparatos, a condición de que éste no se haya realizado para servir diferentes usuarios, según las específicas Normas y prescripciones vigentes.

c) Un control para ver si, en el caso de uniones en conductos de humo preexistentes,

éstas hayan sido limpiadas perfectamente, porque las escorias. separándose de las paredes durante el funcionamiento, podrían obstruir el flujo de los humos.

Además es indispensable, para preservar un funcionamiento correcto y la garantía del aparato, tener las siguientes precauciones:

1. Circuito sanitario: si la dureza del agua supera el valor de 20ºF (1ºF = 10 mg de carbonato de calcio por litro de agua) se prescribe la instalación de un dosificador de polifosfatos o de un sistema de igual efecto que responda a las normas vigentes.

2. Circuito de calefacción

2.1 instalación nueva:

Antes de proceder a la instalación de la caldera, el sistema debe ser oportunamente limpiado para eliminar residuos de filetes, soldaduras y eventuales solventes, utilizando productos idóneos disponibles en el comercio.

2.2 instalación existente:

Antes de proceder a la instalación de la caldera, el sistema debe ser oportunamente limpiado de lodo y contaminantes utilizando productos idóneos disponibles en el comercio.

Deben ser utilizados a este fin productos no ácidos ni alcalinos, que no ataquen los metales, las partes de plástico y goma (ej. Sentinel X 400 e X 100), y para su utilización deben ser observadas las prescripciones suministradas con los mismos productos.

Recordamos que la presencia de depósitos en la instalación de calefacción implica problemas funcionales a la calderas (ej. recalentamiento y rumorosidad del intercambiador).

Instalación de la caldera

Determinada la exacta ubicación de la caldera fijar la plantilla a la pared.

Efectuar la puesta en obra de la instalación empezando por la posición de las uniones hídricas y gas presentes en el travesaño inferior de la plantilla.

ROC conexion a la chimenea por medio de un tubo metálico resistente en el tiempo a los normales esfuerzos mecánicos, al calor y a la acción de los productos de combustión y de sus eventuales condensados.

DA CALDEIRA

MR: impulsión calefacción G 3/4

US: salida agua caliente sanitaria G 1/2

GAS: entrada gas en la caldera G 3/4

ES: entrada agua fría sanitaria G 1/2

RR: retorno instalación de calefacción G 3/4

Figura 5

26

Dimensiones caldera

MAIN 24 Fi MAIN 24 i

IT

SP

PT

GB

TR

Figura 6

Instalación de los conductos de descarga - aspiración

(Modelo MAIN 24 Fi)

La instalación de la caldera puede ser efectuada con facilidad y flexibilidad gracias a los accesorios suministrados y descritos a continuación.

Originalmente, la caldera está predispuesta para la conexión a un conducto de descarga

- aspiración de tipo coaxial, vertical o horizontal. Por medio del accesorio desdoblador se pueden utilizar los conductos también separadamente.

Para la instalación se deben utilizar exclusivamente accesorios suministados por el constructor!

ROC

Tipo de conductos coaxiales separados verticales separados horizontales

5 m

15 m

30 m

ATC tipo LAS. La curva coaxial de 90

° consiente conectar la caldera a los conductos de descarga-aspiración en cualquier dirección, gracias a la posibilidad de rotación de 360

°.

... conducto de descarga - aspiración coaxial (concéntrico)

Este tipo de conducto consiente la descarga de los productos de la combustión y la aspiración del aire comburente ya sea fuera del edificio, como en conductos de humo de

Figura 7

Por cada curva de 45

° instalada, el largo máx. se reduce de

0,5 m

0,25 m

0,25 m

La se puede utilizar también como curva suplemental acoplada al conducto coaxial o a la curva de 45

°.

(*) Se debe remover el diafragma presente en la caldera sólo si el largo del conducto de descarga supera 1 metro.

En el caso de descarga hacia afuera, el conducto descarga-aspiración debe salir de la pared por 18 mm, como mínimo, para consentir el posicionamiento del rosetón de aluminio y su selladura, a fin de evitar las infiltraciones de agua. La inclinación mínima hacia afuera de estos conductos debe ser 1 cm. por metro de largo.

La introducción de una curva de 90

° reduce el largo total del conducto de 1 metro.

La introducción de una curva de 45

° reduce el largo total del conducto de 0,5 metros.

Junta de fijación

Figura 8

Diafragma (*)

27

Diámetro terminal chimenea

100 mm

133 mm

-

Diámetro conducto externo

100 mm

80 mm

80 mm

Manguito elástico

020221_1200

IT

SP

PT

GB

TR

Ejemplos de instalación con conductos horizontales

L max = 5 m

L max = 5 m

L max = 5 m

L max = 4 m

Ejemplos de instalación con conductos de humo de tipo LAS

Ejemplos de instalación con conductos verticales

La instalación se puede efectuar ya sea con techo inclinado como con techo plano, utilizando el accesorio chimenea y la especial teja con la vaina disponible a pedido.

ATC

L max = 4 m

ROC

L max = 3 m L max = 4 m L max = 4 m

Para instrucciones más detalladas sobre las modalidades de montaje de los accesorios véase las noticias técnicas que acompañan los accesorios mismos.

28

L max = 2 m

... conductos de descarga-aspiración separados

Este tipo de conducto consiente la descarga de los productos de la combustión ya sea fuera del edificio, como en conductos de humo individuales.

La aspiración del aire comburente se puede efectuar en zonas diferentes a las de descarga.

El accesorio desdoblador se compone de una unión reducción descarga (100/80) y de una unión aspiración aire.

La empaquetadura y los tornillos de la unión aspiración aire a utilizar son los que se habían removido precedentemente del tapón. El diafragma presente en la caldera debe ser removido en caso de instalación con estos tipos de conductos.

La curva de 90

° consiente conectar la caldera a los conductos de descarga y de aspiración en cualquier dirección, gracias a la posibilidad de rotación de 360

°. La se puede utilizar también como curva suplemental acoplada al conducto o a la curva de 45

°.

La introducción de una curva de 90

La introducción de una curva de 45

ATC

ROC

29

IT

SP

PT

GB

TR

IT

SP

PT

GB

TR

Ejemplos de instalación con conductos separados horizontales

Importante - La pendiente mínima, hacia el exterior, del conducto de salida debe ser de

1 cm por metro de longitud.

En el caso de la instalación del Kit recolector de la condensación la pendiente del conducto de descarga debe estar dirigida hacia la caldera.

(L1 + L2) max = 30 m

NB: Para los tipos C52 las terminales para la aspiración del aire comburente y para la descarga de los productos de la combustión no deben ser situadas en paredes opuestas del edificio.

El conducto de aspiración debe tener una longitud máxima de 10 metros. Cuando la longitud del conducto de descarga es superior de 6 metros es necesario instalar, cerca de la caldera, el kit recolector de la condensación dotado como accesorio.

Ejemplos de instalación con conductos separados verticales

ATC

L max = 12 m

L max = 10 m

ROC

L max = 10 m

Importante: el conducto individual para descarga productos de la combustión debe ser adecuadamente aislado, en los puntos donde el mismo está en contacto con las paredes de la habitación, con un aislamiento idóneo (por ejemplo una colchoneta de lana de vidrio).

Para instrucciones más detalladas sobre las modalidades de montaje de los accesorios véase las noticias técnicas que acompañan los accesorios mismos.

Regulación del registro del aire para salida desdoblada

La regulación de este registro resulta necesaria para la optimización del rendimiento y de los parámetros de la combustión. Girando el tubo de aspiración del aire se regula oportunamente el exceso de aire en relación a la longitud total de los conductos de descarga y aspiración del aire comburente.

30

Girar este registro en sentido horario para aumentar el exceso de aire comburente y viceversa para disminuir lo.

Para una mayor optimización es posible medir, con el uso de un detector de los productos de la combustión, el tenor de CO

2 en los humos al máximo caudal térmico y regular gradualmente el registro de aire hasta registrar el tenor de CO

2 tabla, si con el análisis se obtiene un valor inferior.

descrito en la siguente

Para el correcto montaje de este dispositivo también ver las instrucciones que acompañan el mismo.

Figura 9 indice abertura

CO2%

(L1+L2) MAX

POSICIÓN REGISTRO

G.20

G.30

G.31

1

2

3

6,7 7,3 7,3

0

÷4

4

÷18

18

÷30

Conexión eléctrica

La seguridad eléctrica del aparato se obtiene sólo cuando el mismo está correctamente conectado a una eficaz instalación de puesta a tierra, realizado de conformidad con las

Normas vigentes de seguridad de las instalaciones.

La caldera debe ser conectada eléctricamente a una red de alimentación 220-230 V monofásica + tierra, por medio del cable de tres hilos del equipamiento base, respetando la polaridad Línea-Neutro.

La conexión debe ser efectuada por medio de un interruptor bipolar con abertura de los contactos de por lo menos 3 mm.

En el caso de substitución del cable de alimentación, se debe utilizar un cable armonizado

“HAR H05 VV-F” 3x0,75 mm 2 con diámetro máximo de 8 mm.

... Acceso al tablero de bornes de alimentación

• cortar tensión a la caldera por medio del interruptor bipolar; destornillar los dos tornillos de fijación del panel mandos a la caldera; hacer girar el panel mandos; remover el tapa y acceder a la zona conexiones eléctricas (figura 10).

El fusible, del tipo rápido de 2A, está incorporado en el tablero de bornes de alimentación

(extraer el portafusible negro para el control y/o la substitución).

(L) =

(N) =

Línea castaña

Neutro celeste

( ) = tierra amarillo-verde

(1) (2) = contacto para termostato ambiente

ATC

Figura 10

acceder al tablero de bornes de alimentación (figura 11) como descrito en el capítulo precedente; remover el puente sobre los bornes (1) y (2); introducir el cable de dos hilos a través del pasacabo y conectarlo a estos dos bornes.

ROC

tablero de bornes de alimentación

Conexión del reloj programador

• conectar el motor del programador al conector CN1 de la tarjeta electrónica principal

(bornes 1 y 2);

• conectar el contacto en desviación del programador a los bornes (3 y 4) del mismo conector, removiendo el puente existente.

Si el programador utilizado funciona con batería, sin alimentación, dejar libres los bornes

(1 y 2) del conector CN1.

Figura 11

31

IT

SP

PT

GB

TR

IT

Modalidades de cambio gas

El Servicio de Asistencia Técnica autorizado puede transformar la caldera de modo que sea utilizada con gas metano (G. 20) o gas líquido (G. 30, G. 31).

Válvula Honeywell mod. VK 4105 M

Válvula SIT mod. SIGMA 845

SP

PT

Las modalidades de calibrado del regulador de presión difieren ligeramente según el tipo de válvula del gas utilizada (HONEYWELL o Sit, véase figura 12).

Las operaciones a efectuar en secuencia son las siguientes:

A) substitución de los inyectores del quemador principal;

B) cambio tensión del modulador;

C) nuevo calibrado máx. y mín. del regulador de presión.

Pc

Pb

TR

GB

A) Substitución de los inyectores

• extraer con cuidado el quemador principal de su asiento; substituir los inyectores del quemador principal asegurándose de bloquearlos perfectamente para evitar escapes de gas. El diámetro de las toberas se muestra en la tabla 2.

B) Cambio tensión del modulador

• remover los 2 tornillos de fijación de la tapa del panel mandos y hacerlo girar hacia arriba; posicionar el puente o el interruptor, según el tipo de gas utilizado, como descrito en el cápitulo en página 34.

C) Calibrado del regulador de presión

Invierno ( ); abrir un grifo de toma del agua sanitaria a un caudal de pro lo menos 10 litros por minuto o de todas maneras asegurarse de que exista una máxima deman da de calor; remover la tapa del modulator; regular el tornillo de latón (A) Fig. 13 del manguito hasta obtener los valores de presión indicados en la tabla 1 en página 33; controlar que la presión dinámica de alimentación de la caldera, medida en la toma de presión (Pa) de la válvula del gas (figura 12), sea correcta (28 mbar para el gas butano, 37 mbar para el gas propano o 20 mbar para el gas natural).

Pa

• conectar la toma de presión positiva de un manómetro diferencial, posiblemente de agua, a la toma de presión (Pb) de la válvula del gas (figura 12). Conectar, sólo para los modelos a cámara estanca, la toma negativa del mismo manómetro a un especial “T” que consienta conectar entre ellos la toma de compensación de la caldera, la toma de compensación de la válvula del gas (Pc) y el manómetro mismo. (Se puede efectuar una medición equivalente conectando el manómetro a la toma de presión (Pb) y sin el panel frontal de la cámara estanca);

Una medición de la presión en los quemadores efectuada con métodos diferentes a los descritos podría resultar incorrecta, dado que no tomaría en cuenta la depresión creada por el ventilador en la cámara estanca.

C1) Regulación a la potencia nominal:

• abrir el grifo gas y hacer girar el botón (1), predisponiendo la caldera en posición

Figura 12

C2) Regulación a la potencia reducida:

• desconectar un cablecito de alimentación del modulador y destornillar el tornillo (B)

Fig. 13 hasta alcanzar el valor de presión correspondiente a la potencia reducida

• conectar el cablecito;

C3) Controles finales

a

(véase tabla 1 en página 33); montar la tapa del modulador y sellar.

aplicar la placa adicional indicante el tipo de gas y el calibrado efectuado.

ATC

a

ROC

9912221500

Válvula Sit b

Figura 13 b

32

Tabla presión en el quemador - potencia producida

MAIN 24 Fi

4,5

5,2

5,9

6,8

7,6

8,6

9,5

10,6

11,2 mbar

G20

2,0

2,3

2,7

3,2

3,8

11,2

13,0

15,0

17,0

19,2

21,5

24,0

26,6

28,2 mbar

G30

5,1

5,7

6,6

8,0

9,6

14,4

16,7

19,1

21,8

24,6

27,6

30,7

34,0

36,1 mbar

G31

6,0

6,9

8,5

10,3

12,2

1 mbar = 10,197 mmH

2

0

Tabla 1

Tabla inyectores quemadore

kW

17,4

18,6

19,8

20,9

22,1

23,3

24,0

9,3

10,5

11,6

12,8

14,0

15,1

16,3 kcal/h

8.000

9.000

10.000

11.000

12.000

13.000

14.000

15.000

16.000

17.000

18.000

19.000

20.000

20.600

tipo de gas diámetro inyectores n

° inyectores

Tabla 2

Consumo 15

°

C - 1013 mbar

Potencia nominal

Potencia reducida p.c.i.

Tabla 3

Potencia reducida

Potencia nominal

6,1

6,9

7,9

8,9

10,0

11,1

12,3

13,1 mbar

G20

2,3

2,6

3,1

3,7

4,4

5,2

1 mbar = 10,197 mmH

2

0

Tabla 1

MAIN 24 i

12,7

14,6

16,6

18,7

21,0

23,4

25,9

27,5 mbar

G30

4,8

5,4

6,5

7,8

9,3

11,0

16,3

18,7

21,3

24,0

27,0

30,0

33,3

35,3 mbar

G31

6,3

6,7

8,3

10,1

12,0

14,1 kW

18,6

19,8

20,9

22,1

23,3

24,0

9,3

10,5

11,6

12,8

14,0

15,1

16,3

17,4

MAIN 24 Fi

G30

0,74

G31

0,74

G20

1,18

MAIN 24 i

G30

0,74

G20

1,28

G20

2,78 m

3

/h

1,12 m

3

/h

34,02 MJ/m

3

13

G30

2,07 kg/h

0,84 kg/h

45,6 MJ/kg

13

MAIN 24 Fi - MAIN 24 i

G31

2,04 kg/h

0,82 kg/h

46,3 MJ/kg

13 13 13

ROC

13

G31

0,74 kcal/h

8.000

9.000

10.000

11.000

12.000

13.000

14.000

15.000

16.000

17.000

18.000

19.000

20.000

20.600

SP

IT

PT

GB

TR

ATC

33

IT

SP

PT

GB

TR

Dispositivos de regulación y seguridad

La caldera es construida para satisfacer todas las prescripciones de las Normativas europeas de referencia; en particular, está provista de:

Potenciómetro de regulación calefacción

Este dispositivo define la temperatura máxima del agua de impulsión del cir cuito de calefacción. Puede ser programado de un mínimo de 30

°C a un máximo de 80

°C.

Para aumentar la temperatura hacer girar el botón (12) en sentido retrógrado y viceversa para disminuirla.

Potenciómetro de regulación agua sanitaria

Este dispositivo define la temperatura máxima del agua sanitaria. Puede ser programado de un mínimo de 35

°C a un máximo de 55°C según el caudal de agua de extracción.

Para aumentar la temperatura hacer girar el botón (13) en sentido retrógrado y viceversa para disminuirla.

Presostato del aire(modelo MAIN 24 Fi)

Este dispositivo impide que se encienda el quemador principal si el circuito de evacuación de humos no es perfectamente eficiente.

En presencia de una de estas anomalías:

• terminal de descarga obstruido

Venturi obstruido ventilador bloqueado

• conexión Venturi-presostato interrumpida la caldera permanecerá en espera y la luz (4) parpadea.

• Termostato humos (modelo MAIN 24 i)

Este dispositivo, cuyo sensor está posicionado en la parte izquierda de la cam pana humos, interrumpe la entrada del gas en el quemador principal en caso de chimenea obstruida y/o falta de tiro.

En estas condiciones la caldera se bloquea y sólo después de haber eliminado la causa de la intervención es posible repetir el encendido girando el selector (1) momentáneamente en posición ( ).

Regulaciones a efectuar en la tarjeta electrónica

Sistema con puentes en esta posición (fig. 13a):

GPL

T-off funcionamiento del aparato con gas METANO tiempo de espera en calefacción de 3 minutos

Figura 13a

Sistema con puentes en esta posición (fig. 13b):

GPL

T-off funcionamiento del aparato con gas GPL tiempo de espera en calefacción de 10 segundos

Figura 13b

• Termostato de seguridad

Este dispositivo, cuyo sensor está posicionado en la salida de la calefacción, interrumpe el aflujo del gas al quemador en caso de sobrecalentamiento del agua contenida en el circuito primario. En estas condiciones la caldera se bloquea y sólo después de haber eliminado la causa de la intervención es posible repetir el encendido girando el selector (1) momentáneamente en posición ( ).

NB. Las regulaciones descritas deben ser realizadas con caldera no alimentada eléctricamente.

Está prohibido desactivar este dispositivo de seguridad

Detector por ionización de llama

El electrodo de detección, colocado en la parte derecha del quemador, garantiza la seguridad en caso de falta gas o interencendido incompleto del quemador principal.

En estas condiciones la caldera se bloquea.

Es necesario girar el selector (1) momentáneamente en posición ( ) para restablecer las normales condiciones de funcionamiento.

Presóstato hidráulico

Este dispositivo consiente el encendido del quemador principal sólo si la presión de la instalación es superior a 5 bar.

• Postcirculación bomba

La postcirculación de la bomba, obtenida electrónicamente, dura 3 minutos y es activada, en la función calefacción, después del apagamiento del quemador principal por la intervención del termostato ambiente.

calefacción que, con temperatura de impulsión instalación inferior a 5

°C, hace funcionar el quemador hasta alcanzar un valor de 30

°C en impulsión.

Dispositivo antihielo (circuito de calefacción)

La gestión electrónica de la caldera està provista de una función “antihielo” en

Esta función es operativa si la caldera es alimentada eléctricamente, si hay gas y si la presión de la instalación es la prescrita.

Antibloqueo bomba

ATC

Figura 14

encendido y detección llama

34

Control de los parámetros de combustión

Para la medición en obra del rendimiento de combustión y de la higienicidad de los productos de la combustión, la caldera está provista de dos tomas destinadas a este uso específico.

Una toma está conectada al circuito descarga de los humos y consiente medir la higienicidad de los productos de la combustión y el rendimiento de combustión.

La otra está conectada al circuito de aspiración del aire comburente, en la cual se puede controlar la eventual recirculación de los productos de la combustión, en el caso de productos coaxiales.

En la toma conectada al circuito de los humos se pueden medir los parámetros siguientes:

• temperatura de los productos de la combustión; concentración de oxígeno (O

2

) o, en alternativa, de gas carbónico (CO concentración de óxido carbónico (CO).

2

);

La temperatura del aire comburente se debe medir en la toma conectada al circuito de aspiración del aire, introduciendo la sonda de medici

&on para cerca 3 cm.

Para los modelos de calderas de tiro natural es necesario hacer un agujero en el conducto de desagüe de los humos a una distancia de la caldera de 2 veces el diámetro interno del

• conducto mismo.

Este agujero consiente medir los siguientes parámetros:

• temperatura de los productos de la combustión; concentración de oxígeno (O

2

) o, en alternativa, de gas carbónico (CO concentración de óxido carbónico (CO).

2

);

La medición de la temperatura del aire comburente se debe efectuar en las cercanías de la entrada del aire en la caldera.

El agujero, que se debe realizar por el responsable de la instalación en ocasión de la primera puesta en función, debe ser cerrado para asegurar la estanqueidad del conducto de evacuación a los productos de la combustión durante el normal funcionamiento.

Grafico 1

Características caudal/diferencia de nivel en la placa

La pompa utilizada es del tipo de alta diferencia de nivel, adecuada para el uso en cualquier tipo de instalación de calefacción mono o de dos tubos. La válvula automática purga aire incorporada en el cuerpo de la bomba consiente una rápida desaireación de la instalación de calefacción.

CAUDAD l/h

ATC

ROC

IT

SP

PT

GB

TR

35

IT

Diagrama funcional circuitos

MAIN 24 Fi

SP

PT

GB

TR

impulsión salida

calefacción sanitario

ROC

gas entrada retorno

sanitario calefacción

13

14

15

16

9

10

11

12

7

8

5

6

3

4

1

2

21

22

23

24

17

18

19

20 termostato de seguridad presóstato hidráulico válvula del gas rampa gas con inyectores electrodo de encendido cambiador agua-humos sonda NTC sanitario canalizador humos ventilador toma de presión negativa presóstato aire toma de presión positiva sonda NTC calefacción electrodo de detección de llama quemador depósito expansión válvula automática purga aire bomba con separador de aire manómetro válvula de seguridad by-pass automático sensor de precedencia sanitario grifo de carga caldera grifo de desagüe caldera

36

Diagrama funcional circuitos

MAIN 24 i

ROC

impulsión salida gas

calefacción sanitario

Figura 16

ATC

sanitario

9

10

11

12

13

14 termostato humos sonda NTC calefacción electrodo de detección de llama quemador depósito expansión válvula automática purga aire

15 bomba con separador de aire entrada retorno calefacción

16

17

18

19

20

21 manómetro válvula de seguridad grifo de carga caldera sensor de precedencia sanitario by-pass automático termostato de seguridad

37

IT

SP

PT

GB

TR

IT

Diagrama conexión conectores

MAIN 24 Fi

SP

PT

GB

TR

ATC

ROC

38

Diagrama conexión conectores

MAIN 24 i

ATC

ROC

39

IT

SP

PT

GB

TR

Características técnicas

IT

SP

Modelo MAIN

Caudal térmico nominal

Caudal térmico reducido

Potencia térmica nominal

PT

Potencia térmica reducida

GB

Rendimiento directo nominal

Rendimiento directo al 30% del caudal

Presión máxima agua circuito térmico

Capacidad depósito de expansión

Presión del depósito de expansión

TR

Presión máxima agua circuito sanitario

Presión mínima dinámica agua circuito sanitario

Caudal mínimo agua sanitaria

Producción agua sanitaria con

6T = 25

°C

Producción agua sanitaria con

6T = 35

°C

Caudal específico (*) kW kW kW kcal/h kW kcal/h

%

% bar l bar bar bar l/min l/min l/min l/min

24 Fi

26,3

10,6

24

20.600

9,3

8.000

90,3

88

3

8

0,5

24 i

26,3

10,6

24

20.600

9,3

8.000

90,3

88

3

7

0,5

8

0,2

2,5

13,7

9,8

11

8

0,2

2,5

13,7

9,8

11

Diámetro conducto de descarga concéntrico

Diámetro conducto de aspiración concéntrico

Diámetro conducto de descarga desdoblado

Diámetro conducto de aspiración desdoblado

Diámetro conducto de descarga

Alcance másico humos máx.

Alcance másico humos min.

Temperatura humos máx.

Temperatura humos min.

Tipo de gas

Presión de alimentación gas metano

Presión de alimentación gas butano

Pressão de alimentação gás propano mm kg/s kg/s

°C

°C mm mm mm mm

— mbar mbar mbar

-

60

100

80

80

-

0,020

0,017

146

106

G20

20

28-30

37

-

-

-

120

0,021

0,018

120

86

G20

G30-G31 G30-G31

20

28-30

37

ROC

Tensión de alimentación eléctrica

Frecuencia de alimentación eléctrica

Potencia eléctrica nominal

Peso neto

Dimensiones alto ancho

Hz

W kg mm mm

50

170

33,5

734

400 profundidad

Grado de protección contra la humedad y la penetración del agua (**)

V mm

230

317

IP X4D

(*) según EN 625

(**) según EN 60529

230

50

110

29

734

400

317

IP X4D

40

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Características clave

  • High efficiency wall-mounted gas-fired boilers
  • Electronic modulation of the flame
  • Anti-freeze function
  • Safety devices: overheat, smoke, draft and hydraulic
  • Easy to install and use
  • Versatile installation options: coaxial, separate vertical, separate horizontal
  • Suitable for various heating systems

Frequently Answers and Questions

¿Cómo se cambia el gas en la caldera?
La caldera se puede transformar para usar gas natural (G. 20) o gas licuado (G. 30, G. 31) por el Servicio de Asistencia Técnica autorizado.
¿Qué hacer en caso de un bloqueo de gas?
Llevar momentáneamente el selector 1 a la posición ( ) para restablecer las condiciones normales de funcionamiento.
¿Cómo se ajusta la temperatura del agua caliente sanitaria?
La válvula de gas está equipada con un dispositivo de modulación electrónica de la llama, que permite ajustar la temperatura del agua caliente sanitaria mediante la perilla (13). Para aumentar la temperatura, gire la perilla en el sentido de las agujas del reloj; para disminuirla, gírela en sentido contrario.
¿Qué hacer en caso de que la presión del sistema sea baja?
Abir el grifo de carga de la caldera (figura 3a). Es importante abrir el grifo lentamente para facilitar la salida del aire.
¿Cómo se realiza la limpieza de la caldera?
La limpieza externa de la caldera no debe realizarse con sustancias abrasivas, agresivas o inflamables (por ejemplo, gasolina, alcohol, etc.). La limpieza debe realizarse con la caldera apagada.
¿Qué tipo de conductos se pueden utilizar?
La caldera está preparada para la conexión a un conducto de descarga-aspiración coaxial, vertical u horizontal. Se puede conectar a conductos separados usando el accesorio desdoppiatore. En todos los casos, deben usarse únicamente los accesorios suministrados por el fabricante.

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