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FREQUENCY CONVERTERS
Applicazione
Sezionale_S/P
FOR SMOOTH CONTROL
Vacon Applicazione Sezionale rev. 1.1 Pagina 2
Applicazione Sezionale S/P
INDICE
1 CARATTERISTICHE GENERALI …………………………………………….. 3
1.1 Kit di file della applicazione ………………………………………………..….. 4
2 MESSA IN SERVIZIO …………………………………………………………. 5
3 I/O DI CONTROLLO……………………………………………………………. 7
4 PARAMETRI ………………………………………………………………….. 9
4.1 Parametri Base G2.1 …………………………………………………………. 9
4.1.1 Descrizione parametri gruppo G2.1 ………………………………………… 10
4.2 Parametri Configurazione Segnali di Ingresso G2.2……………….. ……. 12
4.2.1 Descrizione parametri gruppo G2.2 ………………………………………… 16
4.3 Parametri regolatore PID G2.3 ………………………………………………. 25
4.3.1 Descrizione parametri gruppo G2.3 ……………………………………….. 25
4.4 Parametri Bus di Campo G2.4 ………………………………………………. 28
4.4.1 Descrizione parametri gruppo G2.4 ……………………………………….. 29
4.5 Parametri Configurazione Segnali di Uscita G2.5 …………………………. 31
4.5.1 Descrizione parametri gruppo G2.5 ……………………………………….. 33
4.6 Parametri Controllo Azionamento G2.6 …………………………………… 36
4.6.1 Descrizione parametri gruppo G2.6………………………………………… 36
4.7 Parametri Controllo Motore G2.7 …………………………………………….. 39
4.7.1 Descrizione parametri gruppo G2.7 ………………………………………… 39
4.8 Parametri Protezioni G2.8……………………………………………………. 44
4.8.1 Descrizione parametri gruppo G2.8 ………………………………………… 45
4.9 Parametri Riavvio Automatico G2.9 ……………………………………….. 50
4.9.1 Descrizione parametri gruppo G2.9 ………………………………………… 50
5 VARIABILI DEL MENU MONITOR …………………………………………. 52
6 CONTROLLO DA PANNELLO………………………….………………….. 53
7 SCHEDE ESPANSIONE ………………………………….………………….. 54
IDENTIFICAZIONE PROGRAMMA: APITF031_V103 (ASITF031_V103)
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1. CARATTERISTICHE GENERALI
Il software applicativo "Sezionale" è stato sviluppato per il controllo del motore nelle situazioni in cui l’inverter debba adeguare automaticamente la velocità alle condizioni del sistema (ad es. mantenimento della tensione del materiale in una linea di lavorazione).
Risulta comunque idoneo a svariate applicazioni, risultando in tal senso una alternativa al software “Multifunzione” del pacchetto All in One.
Sono previsti 3 modi di funzionamento:
Standard: l’applicazione prevede la gestione di una velocità base, il cui riferimento può essere letto da ingresso analogico (con campionamento veloce su versione P), da canale di bus di campo o attraverso il system bus Vacon. La velocità può anche essere impostata mediante selezione di valori prefissati attraverso segnali digitali o variata con una logica di potenziometro motorizzato.
Correzione percentuale: alla velocità base viene sommato un termine correttivo, rappresentato da un valore percentuale della velocità base attuale. Tale termine è variato attraverso un segnale analogico (con campionamento veloce su versione P) o un canale di bus di campo. Mediante parametrizzazione è possibile differenziare l’entità della correzione in aumento/diminuzione, con possibilità di regolazione asimmetrica. Il segno della correzione (o il suo annullamento) per motore comandato in rotazione inversa è configurabile.
Sono poi disponibili due step di correzione, attivabili mediante segnali digitali.
PID Velocità: alla velocità base viene sommato un termine correttivo, determinato da un regolatore PID che lavora in base ad un segnale di set point e ad un segnale di valore attuale della grandezza da controllare. La banda di correzione può essere costante, o variare proporzionalmente alla velocità base, con valore minimo configurabile.
La correzione negativa può determinare l’inversione del senso di rotazione del motore o essere limitata al suo arresto.
Il segno della correzione (o il suo annullamento) per motore comandato in rotazione inversa è configurabile
E’ gestita la situazione di assenza di velocità base, in cui il regolatore PID genera l’intero riferimento di velocità.
Sono parametrizzabili due delle modalità di controllo, selezionate in alternativa mediante ingresso digitale.
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Altre caratteristiche:
•
Sono disponibili due set di rampe di accelerazione e decelerazione; la selezione è attuata mediante ingresso digitale o in modo automatico, al raggiungimento di una soglia di frequenza. E’ inoltre disponibile una rampa di arresto veloce, attivata da ingresso digitale.
•
Sono predisposti comandi di jog, con velocità e rampe specifiche. E’ possibile impostare comandi distinti per l’avanti/indietro e determinare se questi comandi portino in marcia, in modo autonomo rispetto al comando di start, l’inverter.
•
Per tutte le modalità di controllo, è possibile attivare un limite di coppia, fisso o variabile mediante segnale analogico. Tale limite può operare in stato di funzionamento come motore e come generatore, oppure solo in una delle modalità.
•
E’ attivabile una logica di marcia autoritenuta, che ritarda l’esecuzione del comando di arresto finchè la velocità base non è scesa al di sotto di una soglia.
Questo è utile per sincronizzare l’arresto di azionamenti slave che ricevono il riferimento di velocità base da un azionamento master, nel caso il comando di stop venga dato contemporaneamente e a velocità non nulla.
•
L’abbinamento dei segnali di controllo alle risorse hardware dell’inverter è totalmente configurabile, mediante i parametri del gruppo G2.2 Segnali di
Ingresso e del gruppo G2.5 Segnali di Uscita.
•
Il controllo attraverso bus di campo è supportato in modo completo. Oltre alla all’utilizzo del bus per l’invio di tutti i segnali logici di comando e delle grandezze di controllo relative alle funzioni descritte (con possibilità di configurazioni “miste”),
è possibile acquisire segnali digitali e analogici attraverso gli ingressi dell’inverter non utilizzati, nonché gestire l’uscita analogica e fino a quattro uscite digitali.
Il controllo da bus è bypassabile mediante ingresso digitale, trasferendo il controllo ai segnali di morsettiera (con modalità Standard), per movimentazioni locali o in caso di anomalia del master.
Importante: quanto sopra è totalmente realizzabile utilizzando Profibus o
Modbus; per altri bus possono esistere limitazioni dovute allo specifico protocollo, che vanno valutate caso per caso.
1.1 Kit di file dell'applicazione:
APITF031_v103.vcn :file necessario per utilizzare l’interfaccia di configurazione
NCDrive con l’applicazione Sezionale.
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2. MESSA IN SERVIZIO
•
•
Viene riportato uno schema di operazioni da eseguire per la messa in servizio dell’azionamento, nei casi più comuni di utilizzo.
Queste note completano quelle di carattere più generale riportate sul Manuale Utente dei convertitori Vacon NX al paragrafo 8.
•
In base ai segnali analogici utilizzati, verificare ed eventualmente modificare i jumpers di configurazione presenti sulla scheda NXOPTA1, sullo slot A.
Consultare la figura a pag. 9 per le impostazioni.
Successivamente accedere al Menù M7 Schede Espansione e, nell’area Parametri relativa a questa scheda, impostare il range di segnale utilizzato.
•
Se è utilizzato l’encoder, verificare l’impostazione della tensione di alimentazione mediante i jumpers sulla scheda NXOPTA4/5.
Nel menù M7 Schede espansione impostare il numero degli impulsi.
•
Impostare i parametri motore da P2.1.2 a P2.1.6. Se è utilizzata la regolazione ad anello chiuso inserire anche il valore della corrente magnetizzante in P2.7.12.1; se questo valore non è noto, misurare attraverso il valore monitor V1.4 la corrente a vuoto, facendo marciare il motore in controllo di frequenza (P2.7.1=0) a circa 2/3 della velocità nominale.
Se è utilizzata la resistenza di frenatura, abilitare il chopper mediante P2.6.7.
Selezionare la sorgente del riferimento di velocità base in P2.1.7, impostare i valori minimo e massimo in P2.1.8 e P2.1.9, e le rampe di accelerazione/decelerazione in P2.1.10 e P2.1.11. Mediante i parametri del gruppo G2.2.2 personalizzare eventualmente la gestione del riferimento di velocità.
•
Se è utilizzato l’encoder motore, far girare dapprima il motore in anello aperto
(P2.7.1=0);nella sezione Monitor della scheda encoder, all’interno del Menù M7
Schede Espansione, verificare che il valore di frequenza letto corrisponda al valore di riferimento impostato. Un valore negativo in marcia avanti indica un collegamento invertito dei segnali dell’encoder. Questo può essere corretto impostando il relativo parametro nello stesso Menù M7. Il valore zero indica invece che vi sono problemi con l’encoder, verificare alimentazione e segnali.
Attivare poi la regolazione in anello chiuso (P2.7.1=2) ed eventualmente ottimizzare la regolazione in condizioni di carico, mediante i parametri del gruppo G2.7.12.
•
Se viene utilizzata una correzione di velocità, impostare P2.2.1.1 con il modo di controllo desiderato. Eventualmente impostare un secondo modo in P2.2.1.2, se è prevista la commutazione.
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•
Se si utilizza correzione percentuale: attraverso il gruppo G2.2.3 verificare o reimpostare il canale del segnale e definire entità e segno della correzione. Abilitare la correzione mediante P2.2.7.9, assegnando l’indirizzo di un ingresso se l’abilitazione è gestita, o il valore 0.2 se deve essere sempre attiva. Se utilizzati, impostare gli step di correzione in P2.2.1.10 e P2.2.1.11 e i segnali di comandi in
P2.2.7.10 e P2.2.7.11.
•
Se si utilizza la correzione PID: attraverso i gruppi G2.2.4 e G2.2.5 definire gli ingressi dei segnali. Abilitare la correzione mediante P2.2.7.12, assegnando l’indirizzo di un ingresso se l’abilitazione è gestita, o il valore 0.2 se deve essere sempre attiva. Nel gruppo G2.3 impostare la banda di correzione e valori iniziali per i guadagni, da ottimizzare sperimentalmente.
•
•
Impostare eventualmente le altre funzioni ritenute utili: velocità prefissate, comandi di jog, arresto rapido, marcia autoritenuta, cambio automatico di rampa.
•
Se si utilizza il limite di coppia: attraverso il gruppo G2.2.6 definire il segnale di controllo e gli estermi del limite. Abilitare il limite mediante P2.2.7.13, assegnando l’indirizzo di un ingresso se l’abilitazione è gestita, o il valore 0.2 se deve essere sempre attiva.
Se viene utilizzato il bus di campo, nel gruppo G2.4 assegnare i canali di processo ai segnali di controllo e alla word dei comandi. Se il bus controlla il comando di marcia, è necessario programmare Fieldbus come posto di controllo attivo nel
Menù M3 Controllo da Pannello. Per il resto valgono le note ai punti precedenti.
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3. I/O DI CONTROLLO
NXOPTA1
Morsetto Segnale
1 +10V ref
Uscita per riferimento
2 AI1+
Ingresso analogico 1
Range: 0 - 10V / 0 –20 mA/
Descrizione
Tensione potenziometro, ecc.
Riferimento Velocità Base
4 AI2+
Ingresso analogico 2
Range: 0 –10V / 0 – 20mA/
Segnale Correzione Percentuale
6 +24V Uscita tensione di controllo
7 GND Massa I/O Massa per riferimento e controlli
8 DIN1 Marcia avanti Contatto chiuso = marcia avanti
10 DIN3 Programmabile
CMA
11 Comune per DIN 1—DIN 3 Collegare a GND o +24V
Contatto chiuso = marcia indietro
12 +24V Uscita tensione di controllo Tensione per contatti (si veda #6)
13 GND Massa I/O Massa per riferimento e controlli
14 DIN4 Programmabile
15 DIN5 Programmabile
16 DIN6 Programmabile
17 CMB Comune per DIN4—DIN6 Collegare a GND o +24V
18 AO1+ Uscita analogica
19 AO1-
Gamma 0—20 mA
R
L
max. 500
Ω
20 DO1
Uscita digitale
Collettore aperto, I
≤50mA,
U
≤48 VDC
NXOPTA2
21 RO1
22 RO1
23 RO1
Uscita relè 1
24 RO2
25 RO2
26 RO2
Uscita relè 2
Frequenza di uscita
Segnalazione Pronto
Segnalazione Marcia
Segnalazione Guasto
. CONFIGURAZIONE DEGLI I/O DI DEFAULT .
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Configurazione segnali analogici
Blocco ponticelli X1:
Modalità Al1
A B C D
Blocco ponticelli X2:
Modalità Al2
A B C D
Mod. AI1: 0...20mA; Ingresso corrente
A B C D
Mod. AI2: 0...20mA; Ingresso corrente
A B C D
Mod. AI1: Ingresso tensione; 0...10V
A B C D
Mod. AI2: Ingresso tensione; 0...10V
A B C D
Mod. AI1: Ingresso tensione; 0...10V (differenziale) Mod. AI2: Ingresso tensione; 0...10V (differenziale)
A B C D
A B C D
Md. AI1: Ingresso tensione; -10...10V
Mod. AI2: Ingresso tensione; -10...10V
Blocco ponticelli X6:
Modalità AO1
A B C D
Mod. AO1: 0...20mA; Uscita corrente
A B C D
Blocco ponticelli X3:
Coll. terra CMA e CMB
CMB collegato a GND
CMA collegato a GND
CMB isolato da GND
CMA isolato da GND
CMB e CMA collegati insieme internamente, isolati da GND
Mod. AO1: Uscita tensione; 0...10V
= Default di fabbrica
Selezione dei ponticelli per la scheda NXOPTA1
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4. PARAMETRI ( Menù M2)
4.1 Parametri Base G2.1
Indice Parametro Campo
2.1.1 Limite
× I
H
-2
× I
H
2.1.2
Tensione nominale motore
180 - 690 V
Risoluz.
0.1 A
1 V
Default
I
L
NX2: 230
NX5: 400
NX6: 690
Descrizione
Limite corrente uscita
Tensione nominale dalla targa del motore
2.1.3
2.1.4
2.1.5
2.1.6
2.1.7
Frequenza nominale motore
Velocità nominale motore
Corrente nominale motore
Cos fi motore
Sorgente riferimento velocità base
30 - 320 Hz
300 - 20000 rpm
0.3
× I
H
- 2
× I
H
0.30 - 1
0 – 5
0.01 Hz
1 rpm
0.1 A
0.01
1
50.00 Hz
1440
I
H
0.85
0
Frequenza nominale f n
dalla targa del motore
Velocità a carico nominale n n
dalla targa del motore **)
Corrente nominale I n
dalla targa del motore
Fattore di potenza nominale dalla targa del motore
0= I/O
1= Pannello
3= Bus di campo
4= Motopotenziometro
5= Vacon System bus
2.1.8
2.1.9
2.1.10
2.1.11
Frequenza minima base
Frequenza massima base
Tempo accelerazione automatico
Tempo decelerazione automatico
0-P2.1.9
P2.1.8-320 Hz
0.01-300.00 s
0.01-300.00 s
2.1.12
Tempo arresto veloce
0.01-300.00 s
2.1.13 Riferimento Hz
2.1.14
2.1.15
Tempo accelerazione jog
Tempo decelerazione jog
0.01-300.00 s
0.01-300.00 s
0.01 Hz
0.01 Hz
0.01 s
0.01 s
0.01 s
0.01 Hz
0.01 s
0.01 s
0.00 Hz Frequenza base minima
50.00 Hz Frequenza base massima
3.00 s Tempo da 0 a f max
(P2.1.8)
3.00 s Tempo da 0 a f max
(P2.1.8)
1.00 s Tempo da 0 a f max
(P2.1.8)
5.00 Hz Riferimento velocità per marcia jog
5.00 s Tempo da 0 a f max
(P2.1.8) in jog
5.00 s Tempo da 0 a f max
(P2.1.8) in jog
2.1.16 Marcia da jog
2.1.18 Velocità prefissata 1
2.1.19 Velocità prefissata 2
2.1.20 Velocità prefissata 3
2.1.21 Velocità prefissata 4
2.1.22 Velocità prefissata 5
0-1
0-P2.1.8
0-P2.1.8
0-P2.1.8
0-P2.1.8
0-P2.1.8
1 0
0= il comando di jog richiede marcia
1= il comando di jog determina la marcia
0= la direzione in jog dipende dal
1 comando principale
1= la direzione è determinata dai
0.01Hz segnali jog + e jog-
5.00 Hz Velocità fissa selezionabile
0.01Hz
0.01Hz
0.01Hz
0.01Hz
10.00 Hz Velocità fissa selezionabile
15.00 Hz Velocità fissa selezionabile
20.00 Hz Velocità fissa selezionabile
30.00 Hz Velocità fissa selezionabile
2.1.23 Velocità prefissata 6
2.1.24 Velocità prefissata 7
0-P2.1.8
0-P2.1.8
0.01Hz
0.01Hz
40.00 Hz Velocità fissa selezionabile
50.00 Hz Velocità fissa selezionabile
*) se P2.1.2 è maggiore della velocità nominale del motore, verificarne la compatibilità col motore e gli organi di trasmissione
**) valore dipendente dalla taglia, adeguato a un motore a 4 poli della stessa taglia dell'inverter
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4.1.1 Descrizione parametri gruppo G2.1
P2.1.1 Limite di corrente
Il parametro determina la corrente massima di uscita che l'inverter può erogare al motore.
P2.1.2 Tensione nominale del motore
Questo valore viene riportato sulla targa del motore. Scegliete quello corrispondente al collegamento effettivamente utilizzato, qualora siano possibili più schemi di collegamento. Assegnando questo parametro si stabilisce automaticamente anche il valore della tensione al punto di indebolimento campo, parametro P2.7.5, pari al 100% della tensione nominale del motore.
NOTA: Se la tensione nominale del motore è inferiore a quella di alimentazione, verificate che l’isolamento del motore sia adeguato.
P2.1.3 Frequenza nominale del motore
Questo valore f n
viene riportato sulla targa del motore.
Assegnando questo parametro si stabilisce anche il punto di indebolimento campo, parametro P2.7.4, allo stesso valore.
P2.1.4 Velocità nominale del motore
Velocità del motore a pieno carico e frequenza nominale. Questo valore n n
viene riportato dalla targa del motore.
NOTA: I motori a norma NEMA indicano in targa la velocità a vuoto (sincrona).
Deve essere invece utilizzata la velocità a carico.
P2.1.5 Corrente nominale del motore
Questo valore I n
viene riportato dalla targa del motore. Scegliete quello corrispondente al collegamento effettivamente utilizzato, qualora siano possibili più schemi di collegamento. Questo valore viene utilizzato come valore di riferimento della funzione protezione interna del motore.
P2.1.6 Fattore di potenza nominale del motore
Questo valore cos fi viene riportato dalla targa del motore.
P2.1.7 Riferimento velocità base
Definisce la sorgente per il riferimento di velocità base.
0= I/O
1= Pannello
2= Bus di campo
3= Motopotenziometro
4= Vacon System Bus
P2.1.8 - 9 Frequenza base massima/ minima
Definiscono i valori di frequenza base in corrispondenza al minimo e al massimo del riferimento analogico (o da bus di campo) e gli estremi di variazione della velocità regolata da motopotenziometro. Il valore massimo rappresenta il limite per la velocità di jog e le velocità prefissate.
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P2.1.10 - 11 Tempo di accelerazione/decelerazione automatico
Definiscono il tempo necessario per far variare la frequenza di uscita da zero al valore massimo (P2.1.8), quando non è selezionato il comando di jog.
Normalmente questi valori influenzano la variazione di frequenza complessiva, risultante dalla somma della frequenza base e della eventuale correzione (vedere anche P2.2.1.3).
P2.1.12 Tempo di arresto rapido
Il parametro indica il tempo di arresto dal momento in cui cade il segnale di arresto rapido (selezionato con P2.2.7.4), con riferimento alla massima velocità base.
L’arresto rapido è determinato dalle seguenti situazioni:
- cade il segnale e non è attiva la logica di marcia autoritenuta (si veda P2.2.1.5).
- cade il segnale, è attiva la logica di marcia autoritenuta e la velocità di linea è al di sotto della soglia
La funzione non è attiva se è stato programmato l’arresto per inerzia (P2.6.9 = 0).
L’arresto conseguente alla caduta della abilitazione marcia avverrà invece sempre per inerzia.
NOTA: in caso di tempi di arresto molto brevi, in regolazione ad anello chiuso, è opportuno programmare il parametro P2.7.12..5 a 1000-2000 ms (tempo mantenimento 0 Hz all’arresto).
P2.1.13 Riferimento velocità di jog
Definisce la velocità di jog selezionata mediante l'ingresso digitale.
L’attivazione del comando di jog comporta l’invio di questo riferimento di frequenza al comando motore, indipendentemente dal tipo di controllo e dalla sorgente del riferimento base.
P2.1.14 - 15 Tempo di accelerazione/decelerazione jog
Definiscono il tempo necessario per far variare la frequenza di uscita da zero al valore massimo (P2.1.8), quando è selezionato il comando di jog.
P2.1.16 Marcia con jog
Definisce la possibilità di portare in marcia l’inverter con il comando di jog:
0= è richiesto il comando di marcia
1= il comando di jog determina lo stato di marcia.
P2.1.17 Jog avanti/indietro
Definisce il controllo di direzione con il comando di jog:
0= la direzione è controllabile con il segnale (digitale o bit da FB) di reverse
1= vengono utilizzati i segnali di jog avanti e jog indietro.
P2.1.18 - 24 Velocità prefissate 1-7
Definiscono i valori di frequenza base selezionati mediante ingressi digitali (o bit da
FB); le eventuali correzioni di velocità si sovrappongono a questi valori. Vedere descrizione parametri P2.2.7.21 – 23.
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4.2 Parametri configurazione segnali di ingresso G2.2
Gruppo G2.2.1 Impostazioni base
Indice Parametro Campo
0-2
0-2
Risoluz.
1
1
Default
0
0
Descrizione
0: Standard
1: Correzione percentuale
2: Correzione PID velocità
0: Standard
1: Correzione percentuale
2: Correzione PID velocità
Solo Anello Chiuso:
2.2.1.3
Bypass rampa su correzione
1: Nessuna rampa su correzione
0: DIN1=marcia avanti
DIN2=marcia indietro
1: DIN1=marcia
DIN2= indietro
2.2.1.4
Logica di marcia avanti/indietro
0 –2 1 0
2:DIN1=marcia
DIN2=indietro solo in modo jog
Direzione da segno riferimento velocità base (+/- 10V).
2.2.1.5
2.2.1.6
Logica marcia autoritenuta
Freq minima marcia autoritenuta
0-1 1 0
1: Attiva
0-20 % 1% 2%
Frequenza di soglia per mantenimento marcia
0: nessun reset
2.2.1.7
Memoria riferimento motopotenziometro
2: reset allo spegnimento
2.2.1.8
2.2.1.9
2.2.1.10
2.2.1.11
Rampa aumento motopotenziometro
Rampa diminuzione motopotenziometro
Step 1 correzione velocità
Step 2 correzione velocità
1-2000 Hz/s
1-2000 Hz/s
-300%
+300 %
-300 %
+300 %
0,1 Hz/s
0,1 Hz/s
0,01 %
0,01 %
5,0 Hz/s
5,0 Hz/s
Rampa aumento velocità da motopotenziometro.
Rampa diminuzione velocità da motopotenziometro.
0,00 % Step 1 di correzione, da ingresso digitale
0,00 % Step 2 di correzione, da ingresso digitale
Gruppo G2.2.2 Velocità base
Indice
2.2.2.1
2.2.2.2
Parametro
Selezione ingresso analogico
Autocalibrazione
(valori custom)
Campo
0.1 – E.10
Risoluz. Default
A.1
Descrizione
Ingresso analogico abbinato al segnale.
0-1 1 0
1 = range da autocalibrazione
2.2.2.3
2.2.2.4
Valore minimo autocalibrazione
Valore massimo autocalibrazione
0 – 300%
0 – 300%
0.01%
0.01%
0%
0%
Seleziona il minimo segnale di ingresso
Seleziona il massimo segnale di ingresso
2.2.2.5 Frequenza minima 0 – P2.2.2.6
2.2.2.7
Inversione riferimento
2.2.2.8 Isteresi per joystick
P2.2.2.5 –
P2.1.9
0 –1
0 –20 %
0.01 Hz
0.01 Hz
1
0,01 %
0 Hz
0 Hz
0
0,00 %
Seleziona la frequenza corrispondente al segnale di riferimento minimo
Se P2.2.2.5=P2.2.2.6=0, viene
considerato P2.1.8
Seleziona la frequenza corrispondente al segnale di riferimento massimo
Se P2.2.2.5=P2.2.2.6=0, viene considerato P2.1.9
0 = Nessuna inversione
1 = Riferimento invertito
Isteresi per l’inversione di direzione, nel funzionamento con segnale bidirezionale
-5000
+5000
1 0 analogico
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Gruppo G2.2.3 Correzione di velocità
Indice Parametro Campo
2.2.3.1
2.2.3.2
2.2.3.3
2.2.3.4
2.2.3.5
Selezione ingresso analogico
Autocalibrazione
(valori custom)
Valore minimo autocalibrazione
Valore massimo autocalibrazione
Valore zero autocalibrazione
0.1 –E.10
0-1 1 0
1 = range da autocalibrazione
0 – 300%
0 – 300%
0 – 100%
Risoluz.
0.01%
0.01%
0.01%
Default
A.2
0%
0%
Descrizione
Ingresso analogico abbinato al segnale.
Seleziona il minimo segnale di ingresso
Seleziona il massimo segnale di ingresso
50,00% Seleziona il segnale di correzione nulla
2.2.3.8 Azione in Reverse
-300 %
+300 %
-300 %
+300 %
0-2
-5000
+5000
0.01 %
0.01 %
1
0 %
0 %
2
Correzione percentuale corrispondente al segnale di riferimento minimo
Correzione percentuale corrispondente al segnale di riferimento massimo
0: come avanti
1: inversione della correzione
2: nessuna correzione
Termine additivo per correzione offset analogico
Gruppo G2.2.4 Set Point PID
Indice
2.2.4.1
2.2.4.2
2.2.4.3
Parametro
Selezione ingresso analogico
Autocalibrazione
(valori custom)
Valore minimo autocalibrazione
Campo
0.1 –E.10
0 – 300%
Risoluz.
0 = range standard
0-1 1 0
1 = range da autocalibrazione
0.01%
Default
0.1
0%
Descrizione
Ingresso analogico abbinato al segnale.
Seleziona il minimo segnale di ingresso
2.2.4.4
Valore massimo autocalibrazione
0 – 300% 0.01% 0% Seleziona il massimo segnale di ingresso
2.2.4.5
2.2.4.6
Valore minimo set point
Valore massimo set point
0 – 300%
0 – 300%
2.2.4.8 Inversione 0
0.01 %
0.01 %
0.01 s
1
0 %
0 %
Seleziona il set point (in %) corrispondente al segnale di ingresso minimo
Se P2.2.4.5=P2.2.4.6, viene considerato
0%
Seleziona il set point (in %) corrispondente al segnale di ingresso massimo
Se P2.2.4.5=P2.2.4.6, viene considerato
100%
Costante di tempo del filtro passa-basso
0.00 s sul segnale (0=nessun filtraggio).
0 = Nessuna inversione
0
1 = Segnale invertito
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Gruppo G2.2.5 Valore attuale PID
Indice Parametro Campo
2.2.5.1
2.2.5.2
2.2.5.3
2.2.5.4
Selezione ingresso analogico
Autocalibrazione
(valori custom)
Valore minimo autocalibrazione
Valore massimo autocalibrazione
0.1 –E.10
0 – 300%
0 – 300%
Risoluz.
0.01%
0.01%
Default
0.1
Descrizione
Ingresso analogico abbinato al segnale.
0 = range standard
0-1 1 0
1 = range da autocalibrazione
0%
0%
Seleziona il minimo segnale di ingresso
Seleziona il massimo segnale di ingresso
2.2.5.5
2.2.5.6
Valore attuale minimo
Valore attuale massimo
0 – 300%
0 – 300%
2.2.5.8 Inversione 0
0.01 %
0.01 %
0.01 s
1
0 %
0 %
Seleziona il valore attuale (in %) corrispondente al segnale di ingresso minimo
Se P2.2.5.5=P2.2.5.6, viene considerato
0%
Seleziona il valore attuale (in %) corrispondente al segnale di ingresso massimo
Se P2.2.5.5=P2.2.5.6, viene considerato
100%
0.00 s
Costante di tempo del filtro passa-basso sul segnale (0=nessun filtraggio).
0 = Nessuna inversione
0
1 = Segnale invertito
Gruppo G2.2.6 Controllo di coppia
Indice Parametro Campo
2.2.6.1
2.2.6.2
2.2.6.3
2.2.6.4
Selezione ingresso analogico
Autocalibrazione
(valori custom)
Valore minimo autocalibrazione
Valore massimo autocalibrazione
0.1 –E.10
0 – 300%
0 – 300%
Risoluz.
0.01%
0.01%
Default
0.1
Descrizione
Ingresso analogico abbinato al segnale.
0-1 1 0
1 = range da autocalibrazione
0%
0%
Seleziona il minimo segnale di ingresso
Seleziona il massimo segnale di ingresso
2.2.6.5
2.2.6.6
Limite di coppia minimo
Limite di coppia massimo
0 – 300%
0 – 300%
2.2.6.8 Inversione 0
0 - 2
0.1 %
0.1 %
0.01 s
1
1
0,0 %
100.0 %
Seleziona il limite di coppia (in % del valore nominale del motore) corrispondente al segnale di ingresso minimo
Seleziona il limite di coppia (in % del valore nominale del motore) corrispondente al segnale di ingresso massimo
0.10 s
0 = Nessuna inversione
0
1 = Segnale invertito
0: in funzionamento motore e generatore
0
Costante di tempo del filtro passa-basso sul segnale (0=nessun filtraggio).
1: solo in funzionamento motore
2: solo in funzionamento generatore
2.2.6.10
Guadagno proporzionale
0-30000 1 3000 di coppia
1 200
Guadagno integrale regolatore limite di coppia
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Gruppo G2.2.7 Funzioni ingressi digitali
Indice Parametro Campo Risoluz.
2.2.7.3 Reverse 0.1 –E.10 rapido 0.1
Default
0.1
Descrizione
Attiva il modo controllo 2, definito in
2.2.1.2
A.1
A.2
Attiva lo stato di marcia dell’inverter.
In base a P2.2.1.4, comanda marcia indietro o determina inversione
0.2
Se a livello basso, comanda l’arresto con la rampa in P2.1.12
0.1
0.1
0.1
Attiva comando di jog
Attiva comando di jog indietro, in base a
P2.1.17
Aumenta riferimento velocità da motopotenziometro
Diminuisce riferimento velocità da motopotenziometro
2.2.7.7
2.2.7.8
2.2.7.9
2.2.7.10
2.2.7.11
2.2.7.12
2.2.7.13
2.2.7.14
2.2.7.15
2.2.7.16
Motopotenziometro aumenta
Motopotenziometro diminuisce
Abilitazione correzione percentuale
Step1 correzione percentuale
Step 2 correzione percentuale
Abilitazione regolatore PID
Abilitazione limite di coppia
Inversione senso rotazione motore
Guasto esterno chiuso
Guasto esterno aperto
Reset guasto
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.1
0.2
Abilita correzione percentuale di velocità
(solo modo controllo 1)
Attiva correzione 1 (P2.2.1.10)
Attiva correzione 2 (P2.2.1.11)
Abilita regolatore PID (solo modo controllo
2)
Abilita limitazione di coppia
Inverte il senso di rotazione del motore, mantenendo inalterate le altre funzioni
Attiva condizione di guasto se a livello alto.
Attiva condizione di guasto se a livello basso.
Cancella stato di guasto. 2.2.7.17 0.1 –E.10 A.3
2.2.7.18 Abilitazione 0.1 –E.10 0.2 Abilita rotazione motore.
2.2.7.19
Selezione set 2 rampe acc/dec
0.1 –E.10 0.1 Attiva il secondo set di rampe (P2.6.2-4)
2.2.7.20 Controllo –E.10
2.2.7.21
2.2.7.22
2.2.7.23
Sel velocita fissa bit1
Sel velocita fissa bit2
Sel velocita fissa bit3
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1 –E.10
0.1
Forza il controllo dell’ inverter (in modo
Standard) dai segnali di morsettiera.
0.1
0.1
0.1
Selezione velocità prefissate, con codifica binaria.
Selezione velocità prefissate, con codifica binaria.
Selezione velocità prefissate, con codifica binaria.
Tutti i parametri del gruppo Ingressi Digitali sono essere programmati secondo la
Programmazione da Morsetto a Funzione (TTF) illustrata nel dettaglio nel manuale applicazioni “All in One”.
Nota! In sede di modifica della funzione di un ingresso, si consiglia di eliminare le precedenti selezioni dell'ingresso in questione. Qualora necessario, è comunque possibile collegare diverse funzioni ad un unico identico ingresso
.
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4.2.1 Descrizione parametri gruppo G2.2
G2.2.1 Impostazioni Base
I parametri di questo gruppo consentono di definire le principali funzionalità dell’inverter, in particolare come risposta ai segnali di comando in ingresso.
P2.2.1.1 – 2 Modo di controllo 1 e 2
Il primo parametro imposta la modalità di controllo attiva quando il segnale digitale di cambio modo (configurato con P2.2.7.1) non è definito o attivo.
Il segnale di cambio attiva la modalità di P2.2.1.2.
0: Standard. L’inverter comanda il motore alla velocità determinata da
Velocità Base.
1: Correzione % Alla Velocità Base viene sommato (o sottratto) un termine percentuale, determinato dal segnale Correzione velocità
2: PID velocità. Alla Velocità Base viene sommato un termine computato da un regolatore PID, in base ai segnali di Set point e Valore
Attuale. Il regolatore PID può anche costituire l’ unica sorgente del riferimento di velocità.
P2.2.1.3 Bypass rampa su correzione
Il parametro è attivo solo quando la regolazione del motore è ad anello chiuso
(encoder).
1: attivo. riferimento base a monte del generatore di rampa.
Il generatore di rampa opera solo sul riferimento base; la correzione
è applicata successivamente.
NOTA: con bypass rampa attivo, quando cade il comando di marcia il termine di correzione viene annullato istantaneamente. Questo solitamente determina una improvvisa variazione di velocità. E’ allora opportuno comandare l’arresto solo quando la velocità base si è annullata (considerando anche il tempo di rampa) o utilizzare la logica di marcia autoritenuta di P2.2.1.5.
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P2.2.1.4 Logica di marcia avanti indietro
Definisce la logica di comando marcia avanti/indietro.
0 Marcia contatto chiuso = marcia avanti; contatto aperto = arresto
Reverse contatto chiuso = marcia indietro; contatto aperto = arresto
NOTA: con entrambi i contatti chiusi, viene impostata la direzione indietro.
1 Marcia contatto chiuso = marcia; contatto aperto = arresto
Reverse contatto aperto = direz. avanti contatto chiuso = direz. indietro
NOTA: In caso di controllo da bus di campo, la funzione di reverse (indietro) è attivata mediante un apposito bit sulla parola di comando ( vedere descrizione P2.4.1).
Reverse ininfluente in stato automatico; contatto aperto = arresto; solo con comando jog attivo e P2.1.17=0: contatto aperto = direz. avanti; contatto chiuso = direz. Indietro;
In stato di controllo automatico la marcia avanti/indietro è determinata dal segno del riferimento di velocità base (tipicamente segnale +/- 10V).
In caso di controllo della velocità base da bus di campo, la marcia avanti/indietro è determinata dal segno del riferimento di velocità.
NOTA: Per l’inversione del senso di rotazione del motore, mantenendo inalterati i comandi di direzione e le altre funzionalità ad essi legati, deve essere usato l’ingresso digitale configurato mediante P2.2.7.14 o il bit equivalente nella parola di comando del bus di campo.
P2.2.1.5 –6 Autoritenuta marcia
Questa logica può essere utilizzata, abilitandola con P2.2.1.5=1, qualora il controllo della linea comandi l’arresto di tutti gli azionamenti simultaneamente, con velocità base non ancora nulla. Per mantenere in tensione il materiale durante la rampa di arresto, l’azionamento è mantenuto in marcia finché il riferimento di velocità base scende al disotto del valore del parametro P2.2.1.6
La logica è bypassata se l’arresto è comandato mediante il segnale di Arresto
Rapido (arresto controllato) o il segnale di Abilitazione Marcia (arresto per inerzia).
P2.2.1.7 Memoria riferimento da motopotenziometro
0: nessun reset del riferimento
1: reset allo stop e allo spegnimento
2: reset allo spegnimento
P2.2.1.8 – 9 Rampe aumento e diminuzione motopotenziometro
Rampe di variazione del riferimento di velocità, quando è utilizzato il motopotenziometro.
P2.2.1.10 -11 Step correzione percentuale 1 e 2
Mediante segnali digitali, è possibile sommare alla velocità base due correzioni percentuali, impostabili mediante questi parametri.
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G2.2.2 Velocità base
I parametri di questo gruppo consentono di stabilire la relazione tra la velocità base e il segnale di riferimento su ingresso analogico. Condizionano anche il riferimento da bus di campo.
P2.2.2.1 Selezione ingresso analogico
Definisce l’ingresso analogico sul quale viene letto il valore della velocità base.
P2.2.2.2 Autocalibrazione (custom)
0: è utilizzato il range standard, selezionato nel Menù M7 Schede Espansione
1: sono applicati i valori P2.2.2.3 -4
P2.2.2.3 Valore minimo autocalibrazione (custom)
P2.2.2.4 Valore massimo autocalibrazione (custom)
Consentono di impostare i valori minimo e massimo del segnale analogico di comando, considerando che il range 0–10 V (o 0-20mA) corrisponde a 0-100%.
Esempio: segnale in tensione, P2.2.2.3=30%, P2.2.2.4=80%: il minimo del segnale risulta 3V, il massimo risulta 8V.
Nel caso di segnale joystick si deve considerare che il range –10V…+10V viene comunque rapportato a 0-100%.
Esempio: segnale joystick
±
10V , P2.2.2.3=30%, P2.2.2.4=80%: il minimo del segnale risulta -4V, il massimo risulta +6V, il punto di zero risulta a +1V.
Nel caso di velocità controllata da bus di campo, i parametri agiscono solo sul valore e non sul segno, permettendo di modificare il campo di variazione rispetto allo standard 0-10000.
NOTA: Premendo il pulsante ENTER, sul parametro viene memorizzato il valore attuale dell’ingresso analogico. Se si vuole impostare manualmente, è necessario mantenere premuto anche il pulsante RESET.
P2.2.2.5 Valore minimo frequenza
P2.2.2.6 Valore massimo frequenza
Definiscono il minimo e massimo valore della velocità base linea, corrispondenti al minimo e massimo segnale.
Relazioni tra i limiti dei parametri: 0
≤ P2.2.2.5 ≤ P2.2.2.6 ≤ P2.1.9.
Se il parametri P2.2.2.5 e P2.2.2.6 sono 0, il fattore di scala è inattivo e la velocità base può variare tra P2.1.8 e P2.1.9.
P2.2.2.7 Inversione
Inverte la relazione tra riferimento e velocità: a riferimento minimo corrisponde la massima velocità.
P2.2.2.8 Isteresi per joystick
Imposta una isteresi sull’inversione del comando di direzione in funzione del segno del riferimento.
P2.2.2.9 Offset analogico
Permette di correggere un eventuale offset sull’ingresso analogico. Per segnali in tensione, 1 count equivale a 1mV.
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G2.2.3 Correzione velocità
I parametri di questo gruppo consentono di stabilire la relazione tra la correzione percentuale di velocità e il corrispondente segnale di riferimento su ingresso analogico. Condizionano anche il riferimento da bus di campo.
P2.2.3.1 Selezione ingresso analogico
Definisce l’ingresso analogico sul quale viene letto il valore della correzione.
P2.2.3.2 Autocalibrazione (custom)
0: è utilizzato il range standard, selezionato nel Menù M7 Schede Espansione
1: sono applicati i valori P2.2.3.3 -4
P2.2.3.3 Valore minimo autocalibrazione (custom)
P2.2.3.4 Valore massimo autocalibrazione (custom)
Consentono di impostare i valori minimo e massimo del segnale analogico di comando, considerando che il range 0–10 V (o 0-20mA) corrisponde a 0-100%.
Esempio: segnale in tensione, P2.2.3.3=30%, P2.2.3.4=80%: il minimo del segnale risulta 3V, il massimo risulta 8V.
P2.2.3.5 Valore zero autocalibrazione (custom)
Consente di impostare il valore di segnale per cui si ha correzione nulla, spostandolo dal consueto punto centrale
NOTA: Premendo il pulsante ENTER, sui parametri viene memorizzato il valore attuale dell’ingresso analogico. Se si vuole impostare manualmente, è necessario mantenere premuto anche il pulsante RESET.
P2.2.3.6 Valore minimo correzione
P2.2.3.7 Valore massimo correzione
Definiscono l’entità della correzione corrispondente al minimo e massimo segnale.
I valori andranno impostati generalmente con segno, considerando che un valore negativo superiore a 100% determina inversione del senso di rotazione.
I valori dei due parametri possono essere differenti, consentendo situazioni di regolazione asimmetrica
P2.2.3.8 Azione in reverse
Definisce la correzione, quando è comandata la marcia indietro.
0: come avanti Un segnale di correzione che comporti aumento della velocità ha lo stesso effetto nelle due direzioni.
Un segnale di correzione che comporti aumento della velocità in marcia avanti, determina riduzione in marcia
2: nessuna indietro.
Nessuna correzione per il motore in marcia indietro.
NOTA: viene considerato lo stato di marcia indietro solo se attivato da specifico comando, e non come risultato di una correzione negativa. Il cambio di funzionalità avviene inoltre solo quando la velocità attuale del motore è congruente con il comando di direzione.
P2.2.3.9 Offset analogico
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Permette di correggere un eventuale offset sull’ingresso analogico. Per segnali in tensione, 1 count equivale a 1mV.
G2.2.4 Set point PID
I parametri di questo gruppo consentono di stabilire la relazione tra il set point del regolatore PID e il corrispondente segnale di riferimento su ingresso analogico.
Condizionano anche il riferimento da bus di campo.
P2.2.4.1 Selezione ingresso analogico
Definisce l’ingresso analogico sul quale viene letto il valore del set point.
P2.2.4.2 Autocalibrazione (custom)
0: è utilizzato il range standard, selezionato nel Menù M7 Schede Espansione
1: sono applicati i valori P2.2.4.3 -4
P2.2.4.3 Valore minimo autocalibrazione (custom)
P2.2.4.4 Valore massimo autocalibrazione (custom)
Consentono di impostare i valori minimo e massimo del segnale analogico di comando, considerando che il range 0–10 V (o 0-20mA) corrisponde a 0-100%.
Esempio: segnale in tensione, P2.2.4.3=30%, P2.2.4.4=80%: il minimo del segnale risulta 3V, il massimo risulta 8V.
NOTA: Premendo il pulsante ENTER, sui parametri viene memorizzato il valore attuale dell’ingresso analogico. Se si vuole impostare manualmente, è necessario mantenere premuto anche il pulsante RESET.
P2.2.4.5 Valore minimo set point
P2.2.4.6 Valore massimo set point
Definiscono l’entità del set point corrispondente al minimo e massimo segnale.
Il valore è espresso come percentuale, con un campo di variazione tra 0 e 100%.
P2.2.4.7 Tempo filtro
L'assegnazione a questo parametro di un valore superiore a 0 attiva la funzione che, filtrandoli, elimina i disturbi provenienti dal segnale analogico in entrata.
Un tempo lungo di filtraggio rallenta la dinamica di regolazione.
P2.2.4.8 Inversione
Inverte la relazione tra riferimento e set point: a riferimento minimo corrisponde il massimo set point.
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G2.2.5 Valore attuale PID
I parametri di questo gruppo consentono di stabilire la relazione tra il valore attuale del regolatore PID e il corrispondente segnale di riferimento su ingresso analogico. Condizionano anche il riferimento da bus di campo.
P2.2.5.1 Selezione ingresso analogico
Definisce l’ingresso analogico sul quale viene letto il valore del valore attuale.
P2.2.5.2 Autocalibrazione (custom)
0: è utilizzato il range standard, selezionato nel Menù M7 Schede Espansione
1: sono applicati i valori P2.2.5.3 -4
P2.2.5.3 Valore minimo autocalibrazione (custom)
P2.2.5.4 Valore massimo autocalibrazione (custom)
Consentono di impostare i valori minimo e massimo del segnale analogico di comando, considerando che il range 0–10 V (o 0-20mA) corrisponde a 0-100%.
Esempio: segnale in tensione, P2.2.5.3=30%, P2.2.5.4=80%: il minimo del segnale risulta 3V, il massimo risulta 8V.
NOTA: Premendo il pulsante ENTER, sui parametri viene memorizzato il valore attuale dell’ingresso analogico. Se si vuole impostare manualmente, è necessario mantenere premuto anche il pulsante RESET.
P2.2.5.5 Valore attuale minimo
P2.2.5.6 Valore attuale massimo
Definiscono l’entità del valore attuale corrispondente al minimo e massimo segnale.
Il valore è espresso come percentuale, con un campo di variazione tra 0 e 100%.
P2.2.5.7 Tempo filtro
L'assegnazione a questo parametro di un valore superiore a 0 attiva la funzione che, filtrandoli, elimina i disturbi provenienti dal segnale analogico in entrata.
Un tempo lungo di filtraggio rallenta la dinamica di regolazione.
.
P2.2.5.8 Inversione
Inverte la relazione tra riferimento e valore attuale: a riferimento minimo corrisponde il massimo valore attuale.
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G2.2.6 Controllo coppia
I parametri di questo gruppo consentono di stabilire la relazione tra il limite di coppia e il corrispondente segnale di riferimento su ingresso analogico.
Condizionano anche il riferimento da bus di campo.
P2.2.6.1 Selezione ingresso analogico
Definisce l’ingresso analogico sul quale viene letto il valore del limite di coppia.
P2.2.6.2 Autocalibrazione (custom)
0: è utilizzato il range standard, selezionato nel Menù M7 Schede Espansione
1: sono applicati i valori P2.2.6.3 -4
P2.2.6.3 Valore minimo autocalibrazione (custom)
P2.2.6.4 Valore massimo autocalibrazione (custom)
Consentono di impostare i valori minimo e massimo del segnale analogico di comando, considerando che il range 0–10 V (o 0-20mA) corrisponde a 0-100%.
Esempio: segnale in tensione, P2.2.6.3=30%, P2.2.6.4=80%: il minimo del segnale risulta 3V, il massimo risulta 8V.
NOTA: Premendo il pulsante ENTER, sui parametri viene memorizzato il valore attuale dell’ingresso analogico. Se si vuole impostare manualmente, è necessario mantenere premuto anche il pulsante RESET.
P2.2.6.5 Limite minimo
P2.2.6.6 Limite massimo
Definiscono l’entità del limite di coppia corrispondente al minimo e massimo segnale.
Il valore è espresso come percentuale del valore di coppia nominale del motore.
P2.2.6.7 Tempo filtro
L'assegnazione a questo parametro di un valore superiore a 0 attiva la funzione che, filtrandoli, elimina i disturbi provenienti dal segnale analogico in entrata.
Un tempo lungo di filtraggio rallenta la dinamica di regolazione.
P2.2.6.8 Inversione
Inverte la relazione tra riferimento e limite di coppia: a riferimento minimo corrisponde il massimo limite.
P2.2.6.9 Modalità del limite
Definisce in quale condizione di lavoro del motore viene attivato il limite.
0: stato motore e generatore
1: solo stato motore
2. solo stato generatore
P2.2.6.10 Guadagno proporzionale
P2.2.6.11 Guadagno integrale
Guadagni del regolatore interno che opera sul limite di coppia.
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G2.2.7 Funzioni ingressi digitali
I parametri di questo gruppo permettono di associare un ingresso digitale al segnale di comando per le seguenti funzioni.
P2.2.7.1 Modo controllo 1-2
Il segnale alto sull’ingresso attiva il modo di controllo 2, programmato in P2.2.1.2.
P2.2.7.2 Marcia
Il segnale alto sull’ingresso attiva il comando di marcia avanti (vedere descrizione
P2.2.1.4).
P2.2.7.3 Reverse
Il segnale alto sull’ingresso attiva il comando di marcia indietro (vedere descrizione P2.2.1.4).
P2.2.7.4 Arresto rapido
Se configurato, il segnale basso su questo ingresso determina l’arresto del motore con la rampa programmata in P2.1.12).
P2.2.7.5 Jog avanti
Il segnale alto sull’ingresso attiva la velocità e le rampe di jog (parametri P2.1.13
–15), escludendo le correzioni. Se P2.1.16=1, determina anche lo stato di marcia.
La direzione è avanti se P2.1.17=1 o in dipendenza del comando principale di reverse se P2.1.17=0.
P2.2.7.6 Jog indietro
Il segnale alto sull’ingresso attiva la velocità e le rampe di jog (parametri P2.1.13
–15), escludendo le correzioni. Se P2.1.16=1, determina anche lo stato di marcia.
La direzione è indietro se P2.1.17=1 o in dipendenza del comando principale di reverse se P2.1.17=0.
P2.2.7.7 Motopotenziometro aumenta
P2.2.7.8 Motopotenziometro diminuisce
Il segnale alto sull’ingresso aumenta o diminuisce il riferimento di velocità.
P2.2.7.9 Abilitazione correzione percentuale
Il segnale alto sull’ingresso abilita la correzione di velocità, quando P2.2.1.1 o
P2.2.1.2 sono uguali a 1.
P2.2.7.10 Step 1 correzione
P2.2.7.11 Step 2 correzione
Il segnale alto sull’ingresso imposta le correzioni percentuali programmate in
P2.2.1.10 –11.
P2.2.7.12 Abilitazione regolatore PID
Il segnale alto sull’ingresso abilita il regolatore PID, quando P2.2.1.1 o P2.2.1.2 sono uguali a 2.
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P2.2.7.13 Abilitazione limite di coppia
Il segnale alto sull’ingresso abilita la limitazione di coppia.
P2.2.7.14 Inversione senso rotazione motore
Il segnale alto sull’ingresso inverte il senso di rotazione del motore, mantenendo inalterate le funzionalità legate al senso di rotazione.
P2.2.7.15 Guasto esterno chiuso
Il segnale alto sull’ingresso determina stato di fault.
P2.2.7.16 Guasto esterno aperto
Se configurato, il segnale basso sull’ingresso determina stato di fault.
P2.2.7.17 Reset guasto
Il segnale alto sull’ingresso cancella lo stato di fault, se la causa non è più presente.
P2.2.7.18 Abilitazione marcia
Se configurato, il segnale alto sull’ingresso consente la rotazione del motore.
L’arresto conseguente alla caduta della abilitazione avviene per sempre per inerzia.
P2.2.7.19 Selezione set 2 rampe
Il segnale alto sull’ingresso attiva il secondo set di rampe di accelerazione e decelerazione (parametri P2.6.2 – 4).
NOTA: l’attivazione del set 2 non è efficace se sono attivi i comandi di jog.
P2.2.7.20 Controllo da morsettiera
Lo scopo di questo segnale è bypassare agevolmente il controllo da bus di campo, in caso di anomalia o per comando locale. Con segnale alto, i comandi di marcia avanti/indietro vengono acquisiti dai segnali digitali di morsettiera, il riferimento di velocità è acquisito dal canale analogico configurato in P2.2.2.1 ed
è forzato il modo di controllo Standard (nessuna correzione).
P2.2.7.21 Selezione velocità fissa bit1
P2.2.7.22 Selezione velocità fissa bit2
P2.2.7.23 Selezione velocità fissa bit3
I segnali alti determinano l’impostazione della velocità base ad un valore prefissato.
Sono attivi solo se P2.1.7=0 o se è attivo il segnale di Controllo da morsettiera.
Bit 3 Bit 2 Bit 1 Velocità
0 0 1 P2.1.18
0 1 0 P2.1.19
0 1 1 P2.1.20
1 0 0 P2.1.21
1 0 1 P2.1.22
1 1 0 P2.1.23
1 1 1 P2.1.24
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Indice
4.3 Parametri regolatore PID G2.3
2.3.1
2.3.2
2.3.4
2.3.5
Parametro
Massima correzione
Minima correzione
Campo
1-300 %
Risoluz.
0,1%
Default
20,0%
Descrizione
Correzione percentuale massima apportata dal PID, espressa come % della velocità base attuale.
Minima banda di correzione a disposizione per la correzione PID, espressa come % di 0-300 % 0,1% 1,0%
P2.1.9
Rampa per raggiungimento del set point
%/s 1%/s 10%/s allo start.
Guadagno proporzionale
0.00-100.00 0.01 0.00 Guadagno proporzionale regolatore
Costante tempo integrale
0.00-100.00s 0.01s 0.00s regolatore; se =0 esclude azione. integrale 0.00-100.00s Ritardo attivazione azione integrale
2.3.8
Costante tempo filtro su calcolo derivata
Tempo filtro derivata 0.00-10.00s 0.01s 0.00s dell’errore PID.
2.3.9 Segno 0-1
Imposta il segno della correzione del
1 0 regolatore.
0 = positiva
1 = negativa
2.3.10 Azione in Reverse 0-2
0-1
1
1
2
0
0: come avanti
1: inversione della correzione
2: nessuna correzione
Definisce se la correzione PID può invertire il senso di velocità o coppia.
4.3.1 Descrizione parametri gruppo G2.3
Il regolatore PID nel modo 2 ha la funzione di correggere il riferimento di velocità per il motore, in base alla differenza fra il segnale di set point e il segnale di valore attuale. La correzione è sommata al valore di velocità base.
La massima correzione, apportata quando il regolatore è saturo (uscita al 100%),
è programmabile con P2.3.1 come percentuale della velocità base attuale.
E’ inoltre possibile programmare con P2.3.2 un valore minimo di banda di correzione, espresso come percentuale della massima velocità base (P2.1.9), per avere adeguato margine anche in condizioni di velocità bassa o nulla. Si veda figura.
Programmando P2.3.1=P2.3.2 si avrà una banda di correzione costante su tutto il campo di funzionamento.
Mediante il parametro P2.3.11 si può stabilire se la correzione può invertire il senso di rotazione del motore.
Varianti di funzionamento:
1) Se il set point è costante (es. posizione di un ballerino), è possibile non assegnare il canale analogico (P2.2.4.1=0.1) e impostare
P2.2.4.5=P2.2.4.6=set point.
2) Se il regolatore PID deve generare il riferimento di velocità, piuttosto che agire come correttore, è possibile non assegnare il canale alla velocità base
(P2.2.2.1=0.1) oppure attivare una velocità prefissata a zero. La massima frequenza generata dal PID risulta comunque dal prodotto di P2.3.2 per il valore di P2.1.9. Con P2.3.11 si determina se il riferimento deve essere bidirezionale.
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Banda regolatore PID .
P2.3.1 Correzione Massima
P2.3.2 Correzione Minima
I parametri determinano la banda di correzione del regolatore PID, come descritto nella parte introduttiva.
La correzione massima è espressa come percentuale della velocità base attuale.
La correzione minima è espressa come percentuale del valore massimo della velocità base.
P2.3.3 Rampa riferimento
Quando il motore è fermo, o la regolazione non è attiva, in ingresso al regolatore viene forzato un valore di set point pari al valore attuale. Nel momento dell’attivazione il set point raggiunge il valore impostato mediante una rampa; questo consente una variazione progressiva della velocità motore, anche partendo da una condizione di errore elevato.
Il parametro rappresenta la variazione percentuale del set point per secondo.
P2.3.4 Guadagno proporzionale
Il parametro definisce il guadagno proporzionale del regolatore.
Es: P 2.3.4= 1,00%; un errore pari al 10% determina una correzione pari al 10%.
P2.3.5 Costante di tempo integrale
Il parametro definisce la costante di tempo dell’azione integrale del regolatore.
Il valore 0.00 annulla l’azione integrale.
Es: P2.3.5=1.00s; un errore costante pari al 10% determina una variazione di correzione pari al 10% per ogni secondo.
P2.3.6 Ritardo azione integrale
L’azione integrale può essere inserita con un tempo di ritardo, definito da questo parametro, rispetto alla partenza del motore e all’attivazione della regolazione.
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P2.3.7 Guadagno derivativo
Il parametro definisce il guadagno dell’azione derivativa del regolatore.
Il valore 0.00 annulla l’azione derivativa.
Es: P2.3.7=1.00s; una variazione di errore pari al 10% in un secondo determina una variazione di correzione pari al 10% .
P2.3.8 Filtro derivata
L’azione derivativa può essere filtrata per eliminare componenti di disturbo o avere una azione più progressiva.
P2.3.9 Segno correzione
0 un errore positivo (valore attuale < setpoint) incrementa la velocità
1 un errore positivo decrementa la velocità
P2.3.10 Azione in reverse
Definisce l’azione del regolatore, quando è comandata la marcia indietro.
0: come avanti La correzione che, in corrispondenza ad un certo errore, comporti aumento della velocità ha lo stesso effetto nelle
1: inversa due direzioni.
La correzione che comporti aumento della velocità in marcia avanti, determina riduzione in marcia indietro.
2: nessuna Nessuna correzione per il motore in marcia indietro.
NOTA: viene considerato lo stato di marcia indietro solo se attivato da specifico comando, e non come risultato di una correzione negativa. Il cambio di funzionalità avviene inoltre solo quando la velocità attuale del motore è congruente con il comando di direzione.
P2.3.11 Inversione consentita
0 la correzione di frequenza è limitata in modo da non consentire inversione rispetto alla velocità base
1 la correzione di frequenza può determinare inversione rispetto alla velocità base
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4.4 Parametri Bus di campo G2.4
Indice Parametro Campo
0-8
Risoluz.
1
Default Descrizione
Stabilisce il canale per la gestione dei segnali corrispondenti alle funzioni degli ingressi digitali.
0= locale (solo input digitali)
1=PD1
0
2=PD2
3=PD3
4=PD4
5=PD5
6=PD6
7=PD7
8=PD8
Stabilisce il canale corrispondente al segnale di correzione percentuale
0= locale (input analogico)
1=PD1
2=PD2
2.4.2
Canale correzione percentuale
4=PD4
5=PD5
6=PD6
7=PD7
8=PD8
2.4.3 Canale set point PID 0-8 1 0
Stabilisce il canale corrispondente al segnale di set point per il PID
Codifica come P2.4.2
Stabilisce il canale corrispondente al
2.4.4
Canale valore attuale
PID
Codifica come P2.4.2.
Stabilisce il canale corrispondente al
2.4.5
Canale limite di coppia
1
1
1
1
1
1
1
1
Codifica come P2.4.2
0
ID della variabile trasmessa sul canale
PDO1
0
ID della variabile trasmessa sul canale
PDO2
0
ID della variabile trasmessa sul canale
PDO3
0
ID della variabile trasmessa sul canale
PDO4
0
ID della variabile trasmessa sul canale
PDO5
0
ID della variabile trasmessa sul canale
PDO6
0
ID della variabile trasmessa sul canale
PDO7
0
ID della variabile trasmessa sul canale
PDO8
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4.4.1 Descrizione parametri gruppo G2.4
Mediante questo menù vengono assegnati i canali di processo del bus di campo associati alle grandezze di controllo dell’avvolgitore e ai comandi funzionali.
Il valore di Velocità base, quando controllato da bus, deve sempre essere scritto sulla word del riferimento di velocità.
Il range può essere 0 – 10000 (0,00% –100,00%) se la marcia indietro è gestita mediante bit di comando, oppure –10000 / +10000 (-100,00% / +100,00%) se la direzione è gestita con il riferimento di velocità.
Il valore numerico è condizionato dai parametri del gruppo G2.2.2 .
P2.4.1 Canale comandi
0 (locale): i comandi per le funzionalità specifiche sono assegnati ad ingressi digitali, selezionati mediante i parametri del gruppo G.
Da 1 (PD1) a 8 (PD8): i comandi sono associati ai bit della parola del canale di processo selezionato, con la seguente codifica: bit 1: jog avanti bit 2: jog indietro bit 3: motopot. aumenta bit 4: motopot. diminuisce bit 5: abilita correzione % bit 6: step 1 correzione % bit 7: step 2 correzione % bit 8: abilitazione regolatore PID bit 9: abilitazione limite coppia bit 10: inversione rotazione motore bit 11: guasto esterno bit 12: reset guasto bit 13: selezione set 2 rampe bit 14: selezione modo controllo 2
(vedere descrizione P2.2.7.5)
(vedere descrizione P2.2.7.6)
(vedere descrizione P2.2.7.7)
(vedere descrizione P2.2.7.8)
(vedere descrizione P2.2.7.9)
(vedere descrizione P2.2.7.10)
(vedere descrizione P2.2.7.11)
(vedere descrizione P2.2.7.12)
(vedere descrizione P2.2.7.13)
(vedere descrizione P2.2.7.14)
(vedere descrizione P2.2.7.15)
(vedere descrizione P2.2.7.16)
(vedere descrizione P2.2.7.17)
(vedere descrizione P2.2.7.1)
NOTA: i bit dei comandi sono computati in “OR” con gli ingressi digitali corrispondenti; è quindi possibile una gestione “mista” o la duplicazione del comando.
Il bit di reverse è invece in “OR esclusivo” con il segnale da ingresso digitale.
P2.4.2 Canale correzione percentuale
0 (locale): il segnale di correzione è associato ad ingresso analogico
da 1 (PD1) a 8 (PD8): il segnale di correzione è associato al canale di processo selezionato. Il range è 0 –10000.
Il valore numerico è condizionato dai parametri del gruppo G2.2.3.
P2.4.3 Canale set point PID
0 (locale): il segnale di set point è associato ad ingresso analogico
da 1 (PD1) a 8 (PD8): il segnale di set point è associato al canale di processo selezionato. Il range è 0 –10000, corrispondente a 0,00% –100,00% della grandezza da controllare.
Il valore numerico è condizionato dai parametri del gruppo G2.2.4.
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P2.4.4 Canale valore attuale PID
0 (locale): il valore attuale è associato ad ingresso analogico
da 1 (PD1) a 8 (PD8): il valore attuale di tiro è associato al canale di processo selezionato. Il range è 0 –10000, corrispondente a 0,00% –100,00% della grandezza da controllare.
Il valore numerico è condizionato dai parametri del gruppo G2.2.5
P2.4.5 Canale limite di coppia
0 (locale): il segnale di limite è associato ad ingresso analogico
da 1 (PD1) a 8 (PD8): il segnale di limite è associato al canale di processo selezionato. Il range è 0 –10000.
Il valore numerico è condizionato dai parametri del gruppo G2.2.6.
P2.4.6 – 13 Selezione variabili per PDO1 - 8
I parametri definiscono l’assegnazione di otto canali di uscita ad altrettante variabili, consentendone il monitoraggio; il parametro rappresenta l’ID della variabile.
ID Variabile
1
25
2
3
4
5
6
7
8
15
16
1605
17
26
1557
1579
1563
1601
1553
1570
1610
1609
1602
1603
1606
1607
1608
1555
1556
37
Frequenza di uscita
Riferimento di frequenza
Velocità motore
Corrente motore
Coppia motore
Potenza motore
Tensione al motore
Tensione DC-link
Temperatura inverter
DIN1,DIN2,DIN3
DIN4,DIN5,DIN6
DIN 1,2,3,4,5,6
D01,R01,R02
Uscita analogica
Uscita analogica 2
Velocità encoder
Modo controllo
Velocità base in %
Velocità base in Hz
Segnale correzione %
Correzione %
Correzione % in Hz
Set point PID
Valore attuale PID
Errore PID
Uscita PID
Correzione PID in Hz
Limite coppia motore
Limite coppia generatore
Codice guasto attivo
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4.5 Parametri configurazione segnali di uscita G2.5
Gruppo G2.5.1 Uscita Analogica
Indice Parametro Campo Risoluz. Default Descrizione
0= Non usato
1= Frequenza uscita
2= Velocità motore
3= Corrente motore
4= Coppia motore
5= Potenza motore
6= Tensione motore
7= Tensione bus CC
2.5.1.1
Funzione uscita analogica
2.5.1.2 Filtro 0- 10 s 0.01 s 1.00 s
10= Velocità base / Velocità max
10= Riferimento frequenza
11= Correzione %
12= Set point PID
13= Valore attuale PID
14= Errore PID
15=Uscita PID
16= Canale PD1
Costante di tempo filtro uscita analogica
(0 = nessun filtraggio)
2.5.1.3
2.5.1.4
2.5.1.5
Inversione
Minimo
Scala
0 – 1
0 – 1
10 - 1000%
1
1
1 %
0
0
0 = Non invertito
1 = Invertito
0 = 0 mA
1 = 4 mA
100 % Scala output analogico
Gruppo G2.5.2 Uscita Analogica 2
Indice Parametro Campo Risoluz. Default Descrizione
2.5.2.1 Selezione canale uscita 0.1 –E.10 0.1 Uscita analogica abbinata al segnale.
2.5.2.2
Funzione uscita analogica
2.5.2.3 Filtro 0- 10 s
2.5.2.4 Inversione 0 – 1
2.5.2.5
2.5.2.6
Minimo
Scala
0 – 1
10 - 1000%
0.01 s
1
1
1 %
1.00 s
0
0
Costante di tempo filtro uscita analogica
(0 = nessun filtraggio)
0 = Non invertito
1 = Invertito
0 = 0 mA
1 = 4 mA
100 % Scala output analogico
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Gruppo G2.5.3 Segnali di uscita Digitali
Indice Parametro Campo Risoluz. Default
2.5.3.1 Pronto 0.1-E.10
2.5.3.2 Marcia 0.1-E.10
2.5.3.3 Guasto 0.1-E.10
A.1
B.1
Descrizione
Stato di pronto
Stato di marcia
Stato di guasto generico
Stato di guasto, inverso
2.5.3.5
Sovratemperatura inverter
0.1-E.10 Allarme
2.5.3.6 Guasto
2.5.3.7 Guasto
2.5.3.8 Allarme 0.1-E.10
Anomalia su riferimento 4-20mA
Stato di allarme generico
2.5.3.9 Reverse 0.1-E.10
Velocità a regime
Supervisione soglia frequenza
0= non attivo
2.5.3.12
Funzione superv. frequenza
2=superv. limite superiore
2.5.3.13
2.5.3.14
2.5.3.15
2.5.3.16
2.5.3.17
2.5.3.18
2.5.3.19
Limite superv. frequenza
Sovratemperatura motore
FB DigIn 1
FB DigIn 2
FB DigIn 3
FB DigIn 4
Uscita ritardata 1
0-320Hz
0.1-E.10
0.1-E.10
0.1-E.10
0.1-E.10
0.1-E.10
0.01Hz 0 Valore soglia per segnalazione
0.1-E.10 sovratemperatura motore
2.5.3.20 Contenuto
2.5.3.21 Ritardo ON 0-300 s
2.5.3.22 Ritardo 0-300 s
2.5.3.23 Uscita ritardata 2
2.5.3.24 Contenuto
2.5.3.25 Ritardo ON
0.1-E.10
0-300 s
0,01 s
0,01 s
0,01 s
DigIn 1 da Fieldbus
DigIn 2 da Fieldbus
DigIn 3 da Fieldbus
DigIn 4 da Fieldbus
Uscita con temporizzazione 1
0= Non usata
1= Pronto
2= Marcia
3= Guasto
4= Guasto, Inverso
5= Sovratemperatura drive
6= Guasto esterno
7= Guasto riferimento
8= Allarme
9= Reverse
10= Velocità raggiunta
11= Supervisione frequenza
12= Sovratemperatura motore
13= FB DigIn 1
14=FB DigIn 2
15= FB DigIn 3
16= FB DigIn 4
0,00 s Ritardo attivazione
0,00 s Ritardo disattivazione
Uscita con temporizzazione 2
0,00 s Ritardo attivazione
2.5.3.26 Ritardo 0-300 s 0,01 s 0,00 s Ritardo disattivazione
Tutti i parametri del gruppo Uscite Digitali vengono programmati secondo la
Programmazione da Morsetto a Funzione (TTF) illustrata nel dettaglio nel manuale applicazioni “All in One”.
Nota! In sede di modifica della assegnazione di una uscita, si raccomanda di eliminare le precedenti selezioni dell'uscita in questione. La configurazione di più segnali logici sullo stesso canale di uscita è sempre origine di malfunzionamenti
.
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4.5.1 Descrizione parametri gruppo G2.5
G2.5.1 Uscita analogica
I parametri di questo gruppo consentono di associare le variabili alla uscita analogica, e di condizionarne il segnale.
P2.5.1.1 Funzione uscita analogica
Seleziona la variabile associata all’uscita analogica.
Valore
1
2
3
4
5
6
7
8
Corrente motore
Coppia motore
Potenza motore
Tensione motore
Tensione DC link
Velocità base
Variabile
Frequenza uscita
Velocità motore
9 Velocità base/ velocità max
10 Riferimento di frequenza
11 Correzione percentuale
12 Set point PID
13 Valore attuale PID
14 Errore PID
15 Uscita PID
16 Canale PD1
Scalatura
100%= max frequenza totale
100%= velocità nominale motore
100%= corrente nominale motore
100%= coppia nominale motore
100%= potenza nominale motore
100%= tensione nominale motore
100%= 1000 V
100%= max velocità base
100%= max velocità totale
100%= max frequenza totale
0% = correzione a –100%
50% = correzione a 0%
100%= correzione a +100%
100%= set point a 100%
100%= valore attuale a 100%
0% = errore a –100%
50% = errore a 0%
100%= errore a +100%
0% = uscita a –100%
50% = uscita a 0%
100%= uscita a +100%
100%= PD1 a 10000
P2.5.1.2 Filtro
Costante di tempo del filtro sull’uscita analogica.
P2.5.1.3 Inversione
Inverte la relazione tra la variabile e l’entità del segnale elettrico.
P2.5.1.4 Minimo
Consente di impostare il segnale dell’uscita sul range 4-20mA (2-10V).
P2.5.1.5 Scala
Consente di impostare la scalatura del segnale di uscita.
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G2.5.2 Uscita analogica 2
I parametri di questo gruppo consentono di associare le variabili ad una seconda uscita analogica (opzionale), e di condizionarne il segnale.
P2.5.2.1 Selezione canale uscita
Assegnazione del segnale a canale di uscita.
P2.5.2.2 Funzione uscita analogica
P2.5.2.3 Filtro
P2.5.2.4 Inversione
P2.5.2.5 Minimo
P2.5.2.6 Scala
Analoghi al gruppo G2.5.1
G2.5.3 Segnali di uscita digitali
I parametri di questo gruppo consentono di associare le funzioni logiche alle uscite digitali.
P2.5.3.1 Pronto
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di pronto.
P2.5.3.2 Marcia
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di marcia.
P2.5.3.3 Guasto
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di guasto generico.
P2.5.3.4 Guasto, inverso
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione inversa di guasto generico.
P2.5.3.5 Sovratemperatura inverter
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di sovratemperatura inverter.
P2.5.3.6 Guasto esterno
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di guasto esterno.
P2.5.3.7 Guasto riferimento
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di anomalia riferimento 4-
20 mA.
P2.5.3.8 Allarme
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di allarme generico.
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P2.5.3.9 Reverse
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di marcia indietro.
P2.5.3.10 Velocità raggiunta
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di riferimento di velocità raggiunto.
P2.5.3.11 Supervisione soglia frequenza
Seleziona l’uscita digitale associata alla supervisione di frequenza.
P2.5.3.12 Funzione supervisione di frequenza
0= nessuna funzione
1= limite inferiore
2= limite superiore
P2.5.3.13 Limite supervisione frequenza
Frequenza di soglia per la segnalazione.
P2.5.3.14 Sovratemperatura motore
Seleziona l’uscita digitale associata alla segnalazione di sovratemperatura motore.
P2.5.3.15 – 18 FB DigIN 1,2,3,4
Selezionano le uscite digitali associate ai bit 11-14 della Control Word scritta da bus di campo.
P2.5.3.19 Uscita ritardata 1
Seleziona l’uscita digitale associata alla uscita ritardata 1.
P2.5.3.20 Funzione uscita ritardata 1
Seleziona la funzione logica della uscita.
P2.5.3.21 Ritardo ON
Ritardo all’eccitazione dell’uscita, rispetto all’istante in cui lo stato logico è vero.
P2.5.3.22 Ritardo OFF
Ritardo alla diseccitazione dell’uscita, rispetto all’istante in cui lo stato logico è falso.
P2.5.3.23 Uscita ritardata 2
Seleziona l’uscita digitale associata alla uscita ritardata 1.
P2.5.3.24 Funzione uscita ritardata 2
Seleziona la funzione logica della uscita.
P2.5.3.25 Ritardo ON
Ritardo all’eccitazione dell’uscita, rispetto all’istante in cui lo stato logico è vero.
P2.5.3.26 Ritardo OFF
Ritardo alla diseccitazione dell’uscita, rispetto all’istante in cui lo stato logico è falso.
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4.6 Parametri controllo azionamento G2.6
Indice Parametro Campo Risoluz. Default
2.6.1
2.6.2
Rampe a S set 1
Rampe a S set 2
0-100 s
0-100 s
0,1 s
0,1 s
0,0
0,0
Descrizione
0 : rampa lineare
>0: tempo rampa a S
0 : rampa lineare
>0: tempo rampa a S
2.6.3
2.6.4
Tempo accelerazione set 2
Tempo decelerazione set 2
0.01-300.00 s
0.01-300.00 s
0.01 s
0.01 s
10.00 s Tempo da 0 a f max
(P2.1.8)
10.00 s Tempo da 0 a f max
(P2.1.8)
0= non attiva
2.6.5
Selezione automatica set 2
2= superiore a limite
2.6.6
Soglia selezione automatica set 2
0-320 Hz 0,01 hz 10,00 Hz Soglia di selezione
2.6.7 Chopper frenatura 0 - 5
0-1
1 0
0 = Chopper inattivo
1= Chopper esterno
2 = Chopper frenatura attivo in ready
3 = Chopper frenatura attivo in run
4 = Chopper frenatura attivo in ready con test
5 = Chopper frenatura attivo in run con test
0= Rampa
1 0
1= Aggancio in velocità
2.6.10 Corrente frenatura CC
0.15
× I
N
– 1.5
× I
N
2.6.11 CC:Stop-Tempo
2.6.12 CC:Stop-Frequenza
2.6.13 CC:Start-Tempo
0.1-10Hz
2.6.14 Frenatura a flusso
0-1
0-1
1 1
1= Rampa
0.1 A I
N
Corrente frenatura CC
0.001 s 0.000 s 0 = frenatura in CC non attiva
0.1Hz 1.5Hz Frequenza inizio iniezione CC
0.001 s 0.000 s 0 = frenatura in CC non attiva
0= non attiva
1= attiva
2.6.15
Corrente frenatura a flusso
0 - I
N
4.6.1 Descrizione parametri gruppo G2.6
P2.6.1 Curva S rampa di accelerazione/decelerazione 1
P2.6.2 Curva S rampa di accelerazione/decelerazione 2
L'assegnazione a questo parametro del valore 0.1…10 secondi genera una accelerazione/decelerazione a S.
P2.6.3 Tempo di accelerazione 2
P2.6.4 Tempo di decelerazione 2
Questi parametri consentono di impostare le rampe per il set 2.
Il set 2 è attivato mediante ingresso digitale o mediante l’attivazione automatica in base alla frequenza attuale.
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P2.6.5 Selezione automatica set 2
P2.6.6 Soglia selezione automatica set 2
Consente l’attivazione automatica del set 2 di rampe, in funzione di una soglia di frequenza.
0: non attiva
1: inferiore. Set 2 è attivo per frequenza inferiore alla soglia P2.6.6
2:superiore. Set 2 è attivo per frequenza superiore alla soglia P2.6.6.
NOTA: l’attivazione del set 2 non è efficace se sono attivi i comandi di jog.
P2.6.7 Chopper frenatura
Imposta la modalità di funzionamento del chopper di frenatura.
Quando l’inverter fa decelerare il motore, l’inerzia del motore e del carico viene dissipata dalla resistenza di frenatura esterna. Questo permette all’inverter di decelerare il carico mantenendo la coppia uguale al quella dell’accelerazione, se la resistenza di frenatura è selezionata in maniera corretta. Si veda il manuale di installazione della resistenza di frenatura.
P2.6.8 Funzione start
0 Rampa: l’inverter parte da 0 Hz ed accelera fino a raggiungere la frequenza di riferimento entro il tempo di accelerazione indicato
1 Aggancio in velocità:
L’inverter riesce ad agganciarsi in velocità applicando una piccola corrente al motore e cercando una frequenza che corrisponda alla velocità del motore. La ricerca inizia dalla frequenza massima e va verso la frequenza reale fino a quando viene rilevato il valore corretto.
Da questo momento la frequenza di uscita verrà aumentata/diminuita fino al valore di riferimento secondo i valori dei parametri di accelerazione/decelerazione.
P2.6.9 Funzione stop
0 Inerzia:
Dopo il comando di arresto l’inverter blocca immediatamente la tensione
1 di uscita e il motore rallenta senza alcun controllo da parte dell’inverter.
Rampa:
Dopo il comando di arresto l’inverter riduce la frequenza secondo il parametro di decelerazione attivo, fino all’arresto. Se l’energia rigenerata
è elevata può essere necessario utilizzare una resistenza di frenatura esterna per ottenere una decelerazione più veloce.
P2.6.10 Corrente di frenatura in CC
Definisce il valore di corrente mandato al motore durante la frenatura in CC.
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P2.6.11 Tempo di frenatura in CC all’arresto
Controlla l’attivazione e la durata della frenatura in CC all’arresto. La funzione della frenatura in CC dipende dalla Funzione Stop, P2.6.9.
0 la frenatura in CC non è utilizzata
>0 la frenatura in CC è utilizzata con modalità che dipende da P2.6.9
P2.6.9 = 0 (arresto per inerzia):
Dopo il comando di arresto, il motore si ferma per inerzia senza controllo da parte dell’inverter.
Con l’iniezione di corrente continua, il motore può essere arrestato in un tempo molto più breve, senza utilizzare alcuna resistenza di frenatura esterna opzionale.
Il tempo di frenatura viene modulato secondo il valore di frequenza presente all’istante di inizio della frenatura in CC. Se la frequenza è maggiore della nominale del motore (P2.1.3), la durata della frenatura è pari al valore di P2.6.11.
Se la frequenza è minore del 10 % della frequenza nominale del motore, il tempo di frenatura è 10% del valore di P2.6.11.
P2.6.9=1 (arresto in rampa).
Dopo il comando di arresto, la velocità del motore si riduce secondo il parametro di decelerazione attivo, fino a raggiungere la velocità definita da P2.6.12 dove inizia la frenatura in CC. Il tempo di frenatura è il valore di P2.6.11.
NOTA : se l’inerzia è elevata si raccomanda di utilizzare una resistenza di frenatura esterna per ottenere una decelerazione rapida.
P2.6.12 Frequenza di frenatura in CC
Definisce il valore di frequenza sotto al quale, con arresto in rampa, inizia l’iniezione di corrente continua.
P2.6.13 Tempo di frenatura in CC allo start
Definisce il tempo di mantenimento di una eventuale iniezione di corrente continua alla partenza del motore.
P2.6.14 Frenatura a flusso
Attiva frenatura a flusso, ottenuta per sovramagnetizzazione del motore.
P2.6.15 Corrente frenatura a flusso
Modula l’intensità della frenatura a flusso.
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4.7 Parametri controllo motore G2.7
Indice Parametro Campo Risoluz. Default
2.7.1
2.7.2
2.7.3 Selezione rapporto V/f
2.7.4
2.7.5
2.7.6
2.7.7
2.7.8
Controllo motore
Ottimizzazione V/f
Punto Indebolimento
Campo
Tensione al PIC
V/f Mid Freq
V/f Mid Tensione
Tensione a freq 0
0 - 2
0 –1
0 –3
30 – 320 Hz
10–200% di P2.1.7
0 – P2.7.4
0.00-100,00%
0.00- 40.00%
0 - 1
1
1
1
0
0
0
Descrizione
0= controllo V/F
1= controllo sensorless
2= controllo anello chiuso
0 = Non usata
1 = Boost automatico di coppia
0 = Lineare
1 = Quadratico
2 = Programmabile
3 = Lineare + ottimizzazione flusso
0,01Hz
1%
0,011 Hz
0.01 %
50,00Hz
100 %
5,00 Hz
10.00 %
Frequenza di inizio indebolimento campo.
Tensione al punto d’inizio indebolimento campo.
Frequenza punto intermedio caratteristica V/f.
Tensione punto intermedio caratteristica
V/f.
0.01 % 0.00 % Tensione a frequenza zero.
Frequenza di commutazione, valore di
0.1kHz 10kHz fabbrica dipendente dalla taglia
1 1
0 = Controllo non attivo
1 = Controllo attivo
2.7.11 Contr .Sottotensione 0 - 2 1 1
0 = Controllo non attivo
1 = Controllo attivo
2 = Contr. Attivo + Chopper
Gruppo G2.7.12 Anello chiuso
Indice Parametro
2.7.12.5 Tempo 0Hz allo stop
Campo
0-32000 ms
Risoluz.
1ms
Default
100ms
Descrizione
2.7.12.1
2.7.12.2
Corrente magnetizzante
Kp regolatore velocità
0.0-1000.0A 0.1A 0.0A
Corrente magnetizzante (corrente a vuoto) del motore
Guadagno proporzionale regolatore di
0-1000 1 30 velocità
2.7.12.3 Ti regolatore velocità 0.0-500.0
2.7.12.4 Tempo 0Hz allo start 0-32000 1ms
30.0ms
100ms
Costante di tempo integrale regolatore di velocità
Tempo mantenimento velocità nulla allo start.
Tempo mantenimento velocità nulla allo stop.
2.7.12.6
Kp regolatore corrente filtro
0.00-300.00% 0.01% 40,00%
Guadagno proporzionale regolatore di corrente
1ms 0ms
Costante di tempo filtro su segnale encoder
0-500% 1% 100% Taratura fine dello scorrimento
Modifica della caratteristica carico 0-100% 0,01% 0,00% coppia/velocità
4.7.1 Descrizione parametri gruppo G2.7
P2.7.1 Modo controllo motore
0 = regolazione di frequenza
1 = regolazione vettoriale ad anello aperto (senza encoder sul motore)
2 = regolazione vettoriale ad anello chiuso (con encoder: si vedano i parametri del gruppo G2.7.12)
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P2.7.2 Ottimizzazione V/f (solo anello aperto)
0 = nessuna ottimizzazione
1= boost automatico di coppia
La tensione del motore cambia automaticamente permettendogli di produrre una coppia sufficiente ad avviarsi e girare a basse frequenze. Il boost automatico può essere usato in applicazioni in cui la coppia di spunto è alta a causa dell’attrito.
NOTA: in applicazioni caratterizzate da coppia alta e bassa velocità, è probabile che il motore si surriscaldi.Se il motore deve girare a lungo in queste condizioni, bisogna prestare molta attenzione al raffreddamento, utilizzando ventilazione forzata.
P2.7.3 Selezione rapporto V/f
0 = lineare
1= quadratica
2= programmabile
3= lineare con ottimizzazione di flusso
Lineare: la tensione del motore cresce linearmente con la frequenza nell'intervallo da 0 Hz fino al punto di indebolimento campo (P2.7.4), dove viene fornita al motore la tensione nominale, così che in questo tratto il flusso magnetico è circa costante. Nelle applicazioni a coppia costante dovrebbe essere utilizzato il rapporto U/f lineare. In caso di
dubbio si mantenga questa impostazione di fabbrica.
Quadratica: la tensione del motore cresce in proporzione al quadrato della frequenza nell'intervallo da 0 Hz fino al punto di indebolimento campo
(P2.7.4), dove viene fornita al motore la tensione nominale. Il flusso magnetico è ridotto al disotto della velocità nominale e produce una coppia ridotta e minore rumorosità. Questa impostazione può essere utilizzata in applicazioni in cui la richiesta di coppia del carico è proporzionale al quadrato della velocità, ad esempio nei ventilatori e nelle pompe centrifughe.
Programmabile: la curva U/f può essere programmata con tre punti diversi, mediante i parametri P2.7.4 a P2.7.8. Si può utilizzare la curva programmabile U/f se le altre scelte non soddisfano le esigenze applicative.
Ottimizzazione flusso: l’inverter corregge la caratteristica lineare, in funzione del carico, per ridurre l’erogazione di corrente e la rumorosità. E’ da utilizzare in applicazioni a coppia costante, in cui la precisione nel controllo di velocità non debba essere elevata.
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P2.7.4 Punto di indebolimento campo
P2.7.5 Tensione al punto di indebolimento campo
Il punto di indebolimento campo è la frequenza di uscita nel punto in cui la tensione di uscita raggiunge il valore massimo (P2.7.4). Al di sopra di questa frequenza la tensione di uscita resta al valore massimo. Al disotto di questa frequenza la tensione di uscita dipende dal valore dei parametri della curva V/f,
P2.7.3, P2.7.6, P2.7.7, P2.7.8.
Quando i parametri P2.1.2 e P2.1.3 (tensione e frequenza nominale del motore) vengono assegnati, anche i parametri P2.7.4 e P2.7.5 sono automaticamente assegnati agli stessi valori rispettivamente. Se sono necessari valori diversi da quelli di targa del motore, modificate P2.7.4 e P2.7.5 dopo aver assegnato
P2.1.2 e P2.1.3.
P2.7.6 Curva V/f, frequenza intermedia
Se è stata selezionata la curva V/f programmabile col parametro P2.7.3, questo parametro definisce la frequenza del punto intermedio della curva.
P2.7.7 Curva V/f, tensione intermedia
Se è stata selezionata la curva V/f programmabile col parametro P2.7.3, questo parametro definisce la tensione del punto intermedio della curva.
P2.7.8 Curva V/f, tensione di uscita a frequenza zero
Se è stata selezionata la curva V/f programmabile col parametro P2.7.3, questo parametro definisce la tensione di frequenza zero della curva.
P2.7.9 Frequenza di commutazione
Si può minimizzare il rumore del motore utilizzando una elevata frequenza di commutazione. Aumentando la frequenza di commutazione si riduce però la potenza disponibile dell’inverter. Prima di aumentare la frequenza rispetto al valore di fabbrica consultare il manuale utente circa l’eventuale declassamento dell’inverter.
P2.7.10 Controllo sovratensione
P2.7.11 Controllo sottotensione
Questi parametri permettono di disattivare i controlli di sovra/sottotensione.
Questo può essere utile ad esempio se la tensione di rete ha una variazione superiore a –15% / +10% e l’applicazione non tollera deviazioni di frequenza
(il regolatore reagisce alle fluttuazioni di tensione di rete oltre la tolleranza nominale con delle variazioni della frequenza di uscita).
Quando i controlli non sono attivi si possono avere anomalie per sovra/sottotensione.
Il parametro P2.7.11 impostato al valore 2, attiva il chopper di frenatura in caso di caduta rete, consentendo l’arresto entro il tempo impostato in P2.1.12.
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G2.7.12 Anello chiuso
La regolazione ad anello chiuso del motore, cioè con retroazione da un encoder sull’albero motore (P2.7.1=2), consente di migliorare la precisione del controllo di tensione a basse velocità. La regolazione ad anello chiuso è basata su uno schema di controllo vettoriale di corrente con “orientamento di campo sul flusso di rotore”.
P2.7.12.1 Corrente magnetizzante del motore
La corrente magnetizzante coincide praticamente con la corrente a vuoto del motore. Può essere rilevata nel funzionamento in anello aperto a circa due terzi della velocità nominale. Normalmente, il valore varia dal 30% al 50% della corrente nominale. La corrente magnetizzante determina il rapporto tra la tensione a vuoto del motore e la frequenza.
P2.7.12.2 Guadagno proporzionale del regolatore di velocità
P2.7.12.3 Costante di tempo integrale del regolatore di velocità
Se l’inerzia del carico è grande può essere necessario aumentare il guadagno proporzionale. Aumentando la costante di tempo si migliora la stabilità ma si rende il regolatore troppo lento se il valore è eccessivo.
P2.7.12.4 Tempo a 0 Hz all’avviamento
P2.7.12.5 Tempo a 0 Hz all’arresto
Tempi di stabilizzazione a 0 Hz prima dell’avviamento e dopo l’arresto (se si utilizza arresto in rampa, P2.6.9 = 1).
P2.7.12.6 Guadagno proporzionale del regolatore di corrente
Il parametro può essere usato per migliorare la stabilità del regolatore di corrente impiegando motori speciali.
P2.7.12.7 Tempo filtro encoder
Il parametro può essere usato per impostare un filtraggio sul segnale encoder, riducendo eventuali disturbi.
P2.7.12.8 Correzione dello scorrimento
I parametri P2.1.3 e P2.1.4 definiscono lo scorrimento nominale del motore. Se lo scorrimento effettivo a carico nominale differisce dal valore ricavato dai dati di targa, con questo parametro si imposta il rapporto tra il valore effettivo e quello di targa. Questo comporta una stima più precisa dei parametri del modello vettoriale del motore e consente di migliorare la linearità della coppia e la precisione dell’orientamento di campo. Un effetto visibile della precisione di orientamento di campo è l’andamento della tensione a carico del motore. Se si osserva che all’aumentare del carico la tensione ai morsetti del motore (V1.7) aumenta sensibilmente, si aumenti il valore di P2.7.12.8. Viceversa, se la tensione a carico diminuisce rispetto al valore a vuoto, il parametro P2.7.12.8 deve essere diminuito.
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P2.7.12.9 Cedevolezza carico
La funzione consente di modificare la caratteristica coppia/velocità del motore, determinando una diminuzione dello scorrimento all’aumentare del carico, mediante riduzione della frequenza di comando; trova applicazione quando più motori vengono accoppiati rigidamente. Il parametro indica l’entità della variazione di velocità rispetto al valore nominale, in condizioni di frequenza e coppia nominale.
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4.8 Parametri protezioni G2.8
Codice
P2.8.1
P2.8.2
Parametro
Reazione guasto 4mA riferimento
Reazione guasto esterno
Supervisione fase in ingresso
Min Max Unità Default Note
P2.8.3
P2.8.4
P2.8.5
Reazione guasto da sottotensione
Supervisione fase in uscita
P2.8.6
P2.8.7
Protezione guasti di terra
Protezione termica del motore
P2.8.8 Fattore ambientale
P2.8.9
P2.8.10
Fattore raffreddamento motore a velocità 0
Costante temporale protezione termica motore
P2.8.11 Ciclo servizio motore
–100,0 100,0 %
0
0= Nessuna reazione
0,0
1= Allarme
2= Guasto
3= Guasto, stop inerzia
P2.8.12 Protezione da stallo
0
0
100
3
% 100
0
0= Nessuna reazione
1= Allarme
2= Guasto
3= Guasto, stop inerzia
P2.8.13
P2.8.14 Limite tempo di stallo
P2.8.15
Corrente di stallo 0,1 6000,0 A 10,0
1,00 120,00 s 15,00
Limite frequenza di stallo
P2.8.16
Protezione da sottocarico
0= Nessuna reazione
1= Allarme
2= Guasto
3= Guasto, stop inerzia
P2.8.17
P2.8.18
P2.8.19
Curva di sottocarico a frequenza nominale
Curva di sottocarico a frequenza 0
Limite temporale protezione da sottocarico
P2.8.20
P2.8.21
P2.8.22
Reazione guasto termistore
Reazione guasto bus di campo
Reazione guasto slot scheda
2
0= Nessuna reazione
1= Allarme
2= Guasto
3= Guasto, stop inerzia
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4.8.1 Descrizione parametri gruppo G2.8
P4.8.1 Reazione al guasto 4mA di riferimento
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
Si genera un allarme o un guasto se si utilizza il segnale riferimento 4…20 mA e il segnale scende sotto 3.5 mA per 5 secondi o sotto 0.5 mA per 0.5 secondi. Le informazioni si possono programmare anche nell'uscita digitale DO1 o nelle uscite relè RO1 e RO2.
P4.8.2 Reazione al guasto esterno
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
Si genera un allarme o un'azione e un messaggio di guasto dal segnale di guasto esterno negli ingressi digitali programmabili .
P4.8.3 Supervisione fasi in ingresso
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
P4.8.4 Reazione a guasto da sottotensione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
P4.8.5 Supervisione fasi in uscita
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
La supervisione delle fasi in uscita assicura che le fasi motore abbiano una corrente approssimativamente uguale.
P4.8.6 Protezione dai guasti di terra
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
La protezione dai guasti di terra assicura che la somma delle correnti delle fasi del motore sia pari a zero. La protezione da sovracorrente è sempre in funzione e protegge l'inverter da guasti di terra con correnti elevate.
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!
Parametri 2.8.7—2.8.11, Protezione termica del motore:
La protezione termica del motore serve a proteggere il motore dal surriscaldamento. Se il carico richiede una corrente superiore alla nominale, sussiste il rischio che il motore possa essere termicamente sovraccaricato. Alle basse frequenze, l'effetto di raffreddamento e la capacità del motore autoventilato si riducono. Se il motore è dotato di un ventilatore esterno, la riduzione del carico alle basse velocità è lieve. La protezione termica del motore si basa su un modello di calcolo e utilizza la corrente di uscita dell'azionamento per stabilire il carico sul motore.
La protezione termica del motore può essere regolata tramite i parametri seguenti
Lo stadio termico stimato del motore può essere monitorato sul display del pannello di comando.
ATTENZIONE! Il modello di calcolo non protegge il motore se il flusso
d'aria al motore è ridotto a causa di una presa d'aria ostruita.
P2.8.7 Protezione termica del motore
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
Se si seleziona il blocco, l'azionamento si ferma e si attiva la fase di guasto.
Disattivando la protezione, vale a dire parametro con valore 0, si ripristina la fase termica del motore a 0%.
P2.8.8 Protezione termica del motore: fattore ambientale
Il fattore si può impostare fra -100.0%—100.0%. Impostare valori positivi se l’ambiente in cui si trova il motore è molto caldo, oppure valori negativi se l’ambiente è refrigerato.
P2.8.9 Protezione termica del motore: corrente frequenza zero
La corrente può essere impostata fra 0—150.0% x In Motore. Questo parametro imposta il valore della corrente termica sopportabile alla frequenza zero. Il valore di default viene fissato presupponendo che non vi sia alcun ventilatore esterno atto al raffreddamento del motore. Se si utilizza invece detto ventilatore, il parametro può essere impostato a 90% (o a una percentuale addirittura superiore).
P2.8.10 Protezione termica motore: costante di tempo
Questo valore temporale può essere fissato tra 1 e 200 minuti.
Questa è la costante temporale termica del motore. Più grande è il motore, maggiore è la costante temporale. La costante temporale indica il tempo entro cui la fase termica calcolata ha raggiunto il 63% del suo valore finale.
Il tempo termico del motore è un fattore progettuale e varia tra diversi costruttori di motori. Mantenere il valore di default se non si conoscono dati precisi.
P2.8.11 Protezione termica del motore: ciclo servizio del motore
Definisce l'entità del ciclo di lavoro del motore applicato, con riferimento al carico nominale.
Il valore si può impostare a 0%…100%.
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Parametri 2.8.12—2.8.15, Protezione da stallo:
La protezione da stallo del motore protegge il motore da brevi episodi di sovraccarico. Il tempo di reazione della protezione da stallo può essere inferiore rispetto a quello della protezione termica. Lo stato di stallo viene definito tramite due parametri, P2.8.13 (Corrente di stallo) e P2.8.15 (Frequenza di stallo). Se la corrente supera il limite fissato e la frequenza di uscita è inferiore al limite stabilito, si verifica lo stato di stallo. La protezione da stallo è un tipo di protezione da sovracorrente.
P2.8.12 Protezione da stallo
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
Fissando il parametro a 0 si disattiva la protezione e si azzera il contatore del tempo di stallo.
P2.8.13 Limite corrente di stallo
Perché si verifichi una fase di stallo, la corrente deve avere superato questo limite.
Il valore è impostato come percentuale della corrente nominale del motore.
P2.8.14 Tempo di stallo
Questo tempo può essere impostato tra 1.0 e 120.0s.
Questo è il tempo massimo ammesso per una fase di stallo. Un contatore interno su/giù calcola il tempo di stallo. Se il valore del contatore del tempo di stallo supera questo limite, determinerà un blocco.
P2.8.15 Frequenza massima di stallo
Perché si verifichi uno stato di stallo, la frequenza di uscita deve essere rimasta al di sotto di questo limite.
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Parametri 2.8.16—2.8.19, Protezione da sottocarico:
La protezione da sottocarico del motore assicura che vi sia carico sul motore mentre l'azionamento è in marcia. Se il motore perde il suo carico, potrebbe verificarsi un problema nel processo, ad esempio rottura della cinghia o pompa asciutta.
Si può regolare la protezione da sottocarico del motore impostando la curva di sottocarico tramite i parametri P2.8.17 (carico in area di indebolimento campo) e
P2.8.18 (carico frequenza 0). La curva di sottocarico è una curva quadratica fissata tra la frequenza 0 e il punto di indebolimento campo. La protezione non è attiva al di sotto di 5Hz (il contatore del tempo di sottocarico viene fermato).
P2.8.16 Protezione da sottocarico
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
Se si seleziona il blocco, l'azionamento si ferma e si attiva la fase di guasto.
Disattivando la protezione, vale a dire valore del parametro pari a 0, si azzera il contatore del tempo di sottocarico.
P2.8.17 Protezione da sottocarico, carico area di indebolimento campo
Il limite della coppia si può impostare fra .0—150.0 % x Tn Motore.
Questo parametro indica il valore della coppia minima ammessa quando la frequenza di uscita è superiore al punto di indebolimento campo.
P2.8.18 Protezione da sottocarico, carico a frequenza 0
Il limite di coppia può essere impostato tra 5.0—150.0 % x T n Motore
.
Questo parametro indica il valore della coppia minima ammessa con frequenza 0.
P2.8.19 Tempo di sottocarico
Questo tempo può essere impostato tra 2.0 e 600.0 s.
Questo è il tempo massimo ammesso per uno stato di sottocarico. Un contatore interno su/giù calcola il tempo di sottocarico accumulato. Se il valore del contatore di sottocarico supera questo limite, la protezione determinerà un blocco secondo il parametro P2.8.16. Se l'azionamento viene fermato, il contatore di sottocarico viene azzerato.
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P2.8.20 Reazione ad un guasto del termistore
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
Impostare qui il modo reazione a seguito di segnalazione di sovratemperatura motore ottenuta da termistore.
P2.8.21 Reazione ad un guasto del bus di campo
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
Impostare qui il modo reazione a seguito di un guasto del bus di campo se viene utilizzata la scheda del bus di campo.
P2.8.22 Reazione ad un guasto di uno slot scheda
0 = Nessuna reazione
1 = Allarme
2 = Guasto, arresto in base a P2.6.9
3 = Guasto, arresto per inerzia
Impostare qui il modo reazione per un guasto di uno slot scheda, dovuto a scheda rotta o mancante.
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4.9 Parametri Riavvio Automatico G2.9
Codice
P2.9.1
Parametro
Tempo di attesa
Min
0,10
Max
10,00
Unità Default
s 0,50
Note
P2.9.3 Funzione Marcia 0 1 0
0=Rampa
1=Aggancio in velocità
P2.9.4
P2.9.5
P2.9.6
P2.9.7
P2.9.8
P2.9.9
Numero di tentativi dopo il blocco da sottotensione
Numero di tentativi dopo il blocco da sovratensione
Numero di tentativi dopo il blocco da sovracorrente
Numero di tentativi dopo il blocco da riferimento
Numero di tentativi dopo il blocco da guasto temperatura motore
Numero di tentativi dopo il blocco da guasto esterno
4.9.1 Descrizione parametri gruppo G2.9
P2.9.1 Tempo di attesa
Definisce il tempo dopo cui l'inverter cerca di riavviare automaticamente il motore una volta eliminato il guasto.
P2.9.2 Tempo tentativi
La funzione di Riavvio automatico riavvia l'inverter quando i guasti selezionati con i parametri da P2.9.4 a P2.9.10 sono stati eliminati ed è trascorso il tempo di attesa.
I parametri da P2.9.4 a P2.9.10 determinano il numero massimo di riavvii automatici che si possono effettuare durante il tempo di tentativo impostato dal parametro P2.9.2. Il calcolo del tempo parte dal primo riavvio automatico. Se il numero di guasti che si verificano durante il tempo di tentativo superano i valori dei parametri da P2.9.4 a P2.9.10, lo stato di guasto diventa attivo. Altrimenti, il guasto è cancellato dopo che il tempo di tentativo è trascorso e al successivo guasto il tempo di tentativo riparte nuovamente.
P2.9.3 Riavvio automatico, funzione marcia
La funzione Marcia per il Riavvio automatico viene selezionata tramite questo parametro. Il parametro definisce il modo Marcia:
0 = Avvio con rampa
1 = Aggancio in velocità
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P2.9.4 Numero di tentativi dopo un blocco da sottotensione
Questo parametro determina quanti riavvii automatici si possono effettuare durante il tempo di tentativo impostato dal parametro P2.9.2 dopo un blocco da sottotensione.
P2.9.5 Numero di tentativi dopo un blocco da sovratensione
Questo parametro determina quanti riavviamenti automatici si possono effettuare durante il tempo di tentativo impostato dal parametro P2.9.2 dopo un blocco da sovratensione.
P2.9.6 Numero di tentativi dopo un blocco da sovracorrente
NOTA! Anche il guasto temperatura IGBT è incluso)
Questo parametro stabilisce quanti riavviamenti automatici si possono effettuare durante il tempo di tentativo impostato dal parametro P2.9.2.
P2.9.7 Numero di tentativi dopo un blocco da guasto riferimento
Questo parametro stabilisce quanti riavviamenti automatici si possono effettuare durante il tempo di tentativo impostato dal parametro P2.9.2
.
P2.9.8 Numero di tentativi dopo un blocco da guasto temperatura motore
Questo parametro determina quanti riavviamenti automatici si possono effettuare durante il tempo di tentativo impostato dal parametro P2.9.2
.
P2.9.9 Numero di tentativi dopo un blocco da guasto esterno
Questo parametro determina quanti riavviamenti automatici si possono effettuare durante il tempo di tentativo impostato dal parametro P2.9.2
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V1.10
V1.11
V1.12
V1.13
V1.14
V1.15
V1.16
V1.17
V1.18
V1.19
V1.20
V1.21
V1.22
V1.23
V1.24
V1.25
V1.26
V1.27
V1.28
V1.29
V1.2
V1.3
V1.4
V1.5
V1.6
V1.7
V1.8
V1.30
5. VARIABILI DEL MENU MONITOR ( Menù M1)
Codice
V1.1
Nome
Frequenza di uscita
Riferimento di frequenza
Velocità motore
Corrente motore
Coppia motore
Potenza motore
Unità
Hz
Hz rpm
A
%
%
Frequenza al motore
Descrizione
Frequenza comandata al regolatore di velocità
Velocità motore calcolata
Corrente motore misurata
Coppia come % del valore nominale
Potenza come % del valore nominale
Tensione al motore
Tensione DC-link
V
V
Tensione di alimentazione del motore calcolata
Tensione misurata sul bus DC inverter Temperatura rilevata sul dissipatore
Temperatura motore %
Input analogico 1
Input analogico 2
DIN1,DIN2,DIN3
DIN4,DIN5,DIN6
D01,R01,R02
Uscita analogica
Uscita analogica 2 mA mA
Stato termico stimato
Segnale in tensione o corrente
Segnale in tensione o corrente
Stato input digitali gruppo 1
Stato input digitali gruppo 2
Stato output digitali
Corrente su uscita analogica
Corrente su uscita analogica
Velocità encoder
Modo controllo rpm
Velocità base %
Riferim velocità base Hz
Correzione velocità % %
Correzione velocità Hz
Set point PID
Valore attuale PID
%
%
Errore PID
Uscita PID
%
%
Correzione velocità PID Hz
Limite coppia motore % generatore
Valore di velocità misurata sull’encoder
Modo controllo attivo
Riferimento di velocità base in percentuale
Riferimento di frequenza per velocità base
Correzione di velocità percentuale
Correzione di velocità assoluta
Set point per regolatore PID
Valore attuale per regolatore PID
Errore in ingresso a regolatore PID
Valore dell’uscita del regolatore PID
Valore della correzione di velocità da PID
Coppia comandata al regolatore di coppia
Valore calcolato, o misurato esternamente, del diametro, come percentuale del diametro massimo
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6. CONTROLLO DA PANNELLO ( Menù M3)
Codice Parametro
P3.1 Postazione di controllo
Min
1
Max
3
Unità Default
1
Note
1 = Morsetti I/O
2 = Pannello di controllo
3 = Bus di campo
0 = Avanti
1 = Indietro
0=Funzione limitata del
P3.4 Tasto 1 1 tasto Arresto
1=Tasto Arresto sempre abilitato
P3.1 Postazione di controllo
La postazione di controllo attiva può essere modificata tramite questo parametro. Per ulteriori informazioni, fare riferimento al Manuale Utente Vacon NX, Capitolo 7.3.3.
Il riferimento di frequenza può essere regolato dal pannello tramite questo parametro.
P3.3 Direzione del pannello
0 Avanti: la rotazione del motore è in avanti quando il pannello è la postazione di controllo attiva.
1
Indietro: la rotazione del motore è all'indietro quando il pannello è la postazione di controllo attiva.
P3.4 Tasto Arresto attivato
Se si desidera che il tasto Arresto fermi sempre l'azionamento a prescindere dalla postazione di controllo selezionata, assegnare a questo parametro il valore 1.
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7. SCHEDE ESPANSIONE ( Menù M7)
Il Menù schede espansione consente all’utente di vedere quali schede espansione sono collegate alla scheda di controllo e reperire e modificare i parametri abbinati alla scheda espansione.
Si possono scorrere gli slots da A a E per individuare quali schede espansione sono collegate. Sulla riga più bassa del display si può vedere il numero di parametri abbinati alla scheda.
Alcune schede dispongono inoltre di un menu Monitor, utile per la diagnostica.
Codice Parametro Min Max Default Selezioni
P7.1.1.1 Modalità AI1 1 5 3
1=0…20 mA
2=4…20 mA
3=0…10 V
4=2…10 V
5=–10…+10 V
P7.1.1.2 Modalità AI2 1 5 1
P7.1.1.3 Modalità AO1 1 4 1
Si veda P7.1.1.1
1=0…20 mA
2=4…20 mA
3=0…10 V
4=2…10 V
PARAMETRI SCHEDA I/O BASE NXOPTA1.
Codice Parametro Min Max Default
P7.3.1.1 Impulsi/giro 1024
P7.3.1.2
P7.3.1.3
Inversione conteggio
Tempo lettura
0
0
1
4
0
1
0: No
1: Si
0: No
1: 1ms
2. 5ms
3: 10ms
4: 50ms
Selezioni
PARAMETRI SCHEDA ENCODER NXOPTA4.
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APITF031
VACON SPA
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42100 Reggio Emilia
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Tel: +39 0522 276811
Fax +39 0522 276890
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