Ferroli DIVAtop 60 F 32 Boiler Manuale del proprietario

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Ferroli DIVAtop 60 F 32 Boiler Manuale del proprietario | Manualzz

LIBRETTO MANUTENZIONE CALDAIE FERROLI DIVATOP: CODICI

ERRORE E MANUTENZIONE CALDAIA

Un'analisi dei codici di errore che la caldaia Ferroli Divatop comunica tramite display per richiamare precisi problematiche presenti sull'impianto. Procediamo con una descrizione dell'anomalia corrispondente al codice e con indicazioni utili alla risoluzione del guasto.

Codice Guasto A01

La Ferroli Divatop è interessata da un problema di accensione: la fiamma non si determina e il bruciatore non parte, oppure si spegne immediatamente dopo l'accensione. La causa è insita in un guasto dall'elettrodo di accensione, ad una rottura della valvolina di alimentazione del gas, ma anche in una possibile scarsa pressione del gas nell'impianto generale dell'appartamento.

Codice Guasto A02

Problema importante a livello di gestione della fiamma di combustione: il codice, infatti, avvisa della presenza della fiamma nonostante la caldaia non sia effettivamente in funzione. La causa dell'anomalia può risiedere o un guasto dell'elettrodo oppure in problemi di natura elettrica: un tecnico dove verificare i cablaggi dell'elettrodo o lo stato della scheda elettrica.

Codice Guasto A03

Questo codice identifica il determinarsi dell'entrata in funzione di un sistema di sicurezza interno: la protezione per sovratemperatura. All'interno della caldaia, il sensore preposto rileva un eccessivo innalzamento della temperatura che mette a rischio funzionamento e sicurezza generale. Ciò può essere dovuto a bassa pressione dell'acqua in circolo, a presenza di molta aria che limita il flusso dell'acqua, oppure si è verificato un guasto del sensore e rileva erroneamente la temperatura interna.

Un tecnico deve verificare la sonda, oppure il circolatore.

Codice Guasto F05

L'anomalia evidenziata dal codice F05 nella Ferroli Divatop indica un problema mirato al componente chiamato pressostato aria. Il problema esatto risiede nel fatto che il pressostato rimane in funzione sebbene il ventilatore dell'espulsione fumi inizi a girare, e questo genera uno scompenso. Un tecnico deve intervenire per verificare il cablaggio del pressostato, un'eventuale ostruzione della canna fumaria di scarico dei fumi, verificare il ventilatore.

Codice Guasto A06

La Ferroli Divatop mostra evidenti difficoltà ad accendersi o mantenere la fiamma regolare. Il codice indica una mancanza di fiamma dopo la fase di accensione il che è sintomo o di un guasto al circuito di alimentazione del gas o un problema di scarsa pressione del gas in entrata.

Codice Guasto F10

La segnalazione riguarda la prima sonda che controlla il flusso di mandata dell'acqua: vi è un problema che può essere rappresentato da vero e proprio guasto della sonda, dal collegamento saltato, oppure dal verificarsi di un corto che ha isolato la sonda. Occorrono, quindi, verifiche mirate sulla prima sonda.

Codice Guasto F11

Il codice segnala con precisione un guasto al sensore sanitario della Ferroli Divatop. Il sensore è danneggiato e deve essere sostituito, oppure si è determinato un corto circuito che lo ha isolato.

Altra possibilità e uno scollegamento dello stesso che non è più in grado di rilevare il flusso di acqua.

Codice Guasto F34

Questo codice indica un problema strettamente connesso all'alimentazione elettrica della Ferroli

Divatop: la tensione in entrata non è stabile o pari ai 170V richiesti per cui si determinano scompensi nel funzionamento. La causa non risiede nella caldaia, bensì nella tensione garantita dalla rete elettrica domestica.

Codice Guasto F35

Si sta verificando un problema di natura elettrico a livello della rete elettrica a cui la Ferroli Divatop

è collegata. Per cui è utile far eseguire verifiche sulla rete elettrica, non a livello di caldaia.

Codice Guasto F37

La Ferroli Divatop è interessata da un problema di pressione dell'acqua troppo bassa. Bisogna quindi intervenire per ripristinare la corretta pressione agendo sul rubinetto dell'acqua posto sotto la caldaia: la pressione deve essere compresa tra 0,6 e 1,5 bar controllabile da idrometro. Se, invece, l'impianto di presenta con la giusta pressione (da idrometro), il problema risiede nel sensore che rileva la pressione generale e che può essere danneggiato.

Codice Guasto F39

Il codice indica con esattezza un'anomalia a livello della sonda esterna la quale può essere danneggiata o può risultare scollegata a causa di un corto e del collegamento saltato.

Codice Guasto F40

Indicazione specifica sulla pressione della caldaia troppo elevata. La pressione non è corretta, quindi è richiesto un intervento per ridurla mediante espulsione di quantità di acqua in eccesso.

Codice Guasto A41

Questo codice indica un'eventuale distacco dal loro posizionamento dei sensori di riscaldamento che devono essere quindi verificati.

Codice Guasto F42

Il codice indica con esattezza un'anomalia o un guasto al sensore di riscaldamento che deve essere verificato nell'installazione e nel funzionamento.

Codice Guasto F47

Il sensore di controllo sulla pressione dell'acqua dell'impianto deve essere verificato poiché risulta sganciato.

DIVAtop 60 F 32

ISTRUZIONE PER L’USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE

INSTRUCCIONES DE USO, INSTALACIÓN Y MANTENIMIENTO

INSTRUÇÕES DE INSTALAÇÃO, UTILIZAÇÃO E MANUTENÇÃO

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DIVAtop 60 F 32

B • Leggere attentamente le avvertenze contenute in questo libretto di istruzioni in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, l’uso e la manutenzione.

• Il libretto di istruzioni costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto e deve essere conservato dall’utilizzatore con cura per ogni ulteriore consultazione.

• Se l’apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare, assicurarsi sempre che il libretto accompagni la caldaia in modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o dall’installatore.

• L’installazione e la manutenzione devono essere effettuate in ottemperanza alle norme vigenti, secondo le istruzioni del costruttore e devono essere eseguite da personale professionalmente qualificato.

• Un’errata installazione o una cattiva manutenzione possono causare danni a persone, animali o cose. È esclusa qualsiasi responsabilità del costruttore per i danni causati da errori nell’installazione e nell’uso e comunque per inosservanza delle istruzioni date dal costruttore stesso.

• Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione, disinserire l’apparecchio dalla rete di alimentazione agendo sull’interruttore dell’impianto e/o attraverso gli appositi organi di intercettazione.

• In caso di guasto e/o cattivo funzionamento dell’apparecchio, disattivarlo, astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione o di intervento diretto. Rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente qualificato. L’eventuale riparazione-sostituzione dei prodotti dovrà essere effettuata solamente da personale professionalmente qualificato utilizzando esclusivamente ricambi originali. Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza dell’apparecchio.

• Per garantire il buon funzionamento dell’apparecchio è indispensabile fare effettuare da personale qualificato una manutenzione periodica.

• Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all’uso per il quale è stato espressamente previsto.

Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso.

• Dopo aver rimosso l’imballaggio assicurarsi dell’integrità del contenuto. Gli elementi dell’imballaggio non devono essere lasciati alla portata di bambini in quanto potenziali fonti di pericolo.

• In caso di dubbio non utilizzare l’apparecchio e rivolgersi al fornitore.

• Le immagini riportate nel presente manuale sono una rappresentazione semplificata del prodotto. In questa rappresentazione possono esserci lievi e non significative differenze con il prodotto fornito.

B Questo simbolo indica “Attenzione” ed è posto in corrispondenza di tutte le avvertenze relative alla sicurezza. Attenersi scrupolosamente a tali prescrizioni per evitare pericolo e danni a persone, animali e cose.

A

Questo simbolo richiama l’attenzione su una nota o un’avvertenza importante

Dichiarazione di conformità

Il costruttore: FERROLI S.p.A.

Indirizzo: Via Ritonda 78/a 37047 San Bonifacio VR dichiara che questo apparecchio è conforme alle seguenti direttive CEE:

• Direttiva Apparecchi a Gas 90/396

• Direttiva Rendimenti 92/42

• Direttiva Bassa Tensione 73/23 (modificata dalla 93/68)

• Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336 (modificata dalla 93/68)

Presidente e Legale rappresentante

Cav. del Lavoro

Dante Ferroli cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

DIVAtop 60 F 32

1 Istruzioni d’uso ........................................................................................................................ 4

1.1 Presentazione ........................................................................................................................................4

1.2 Pannello comandi...................................................................................................................................4

1.3 Accensione e spegnimento ....................................................................................................................6

1.4 Regolazioni.............................................................................................................................................7

2 Installazione ........................................................................................................................... 12

2.1 Disposizioni generali ............................................................................................................................12

2.2 Luogo d’installazione............................................................................................................................12

2.3 Collegamenti idraulici ...........................................................................................................................12

2.4 Collegamento gas ................................................................................................................................13

2.5 Collegamenti elettrici ............................................................................................................................14

2.6 Condotti aria/fumi .................................................................................................................................15

3 Servizio e manutenzione ....................................................................................................... 20

3.1 Regolazioni...........................................................................................................................................20

3.2 Messa in servizio..................................................................................................................................22

3.3 Manutenzione.......................................................................................................................................23

3.4 Risoluzione dei problemi ......................................................................................................................25

4 Caratteristiche e dati tecnici ................................................................................................. 27

4.1 Dimensioni e attacchi ...........................................................................................................................27

4.2 Vista generale e componenti principali.................................................................................................28

4.3 Circuito idraulico...................................................................................................................................29

4.4 Tabella dati tecnici................................................................................................................................30

4.5 Diagrammi ............................................................................................................................................31

4.6 Schema elettrico...................................................................................................................................32

3 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

DIVAtop 60 F 32

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1. Istruzioni d’uso

1.1 Presentazione

Gentile cliente

La ringraziamo di aver scelto, una caldaia murale FERROLI di concezione avanzata, tecnologia d’avanguardia, elevata affidabilità e qualità costruttiva. La preghiamo di leggere attentamente il presente manuale perchè fornisce importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, uso e manutenzione.

DIVAtop 60 F 32 è un generatore termico per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria ad alto rendimento funzionante a gas naturale o GPL, dotato di bruciatore atmosferico ad accensione elettronica, camera stagna a ventilazione forzata, sistema di controllo a microprocessore.

L'apparecchio è a camera stagna ed è adatto all'installazione in interno o all'esterno in luogo parzialmente protetto (secondo EN 297/A6) con temperature fino a -10°C.

Integrato in caldaia un bollitore in acciaio inox ad accumulo rapido assicura un'abbondante produzione di acqua calda sanitaria.

1.2 Pannello comandi

12 1 14 2 19 15 5 16

7 9 10

11

13

27

26

24 ecomfort bar eco comfort e m r e s e t

3 25 23 4 22 21 20 18 17 fig. 1 - Pannello di controllo

6

Legenda

1 = Tasto decremento impostazione temperatura acqua calda sanitaria

2 = Tasto incremento impostazione temperatura acqua calda sanitaria

3 = Tasto decremento impostazione temperatura impianto riscaldamento

4 = Tasto incremento impostazione temperatura impianto riscaldamento

5 = Display

6 = Tasto selezione modalità Estate/Inverno

7 = Tasto selezione modalità Economy/Comfort

8 = Tasto Ripristino

9 = Tasto accensione/spegnimento apparecchio

10 = Tasto menù "Temperatura Scorrevole"

11 = Indicazione raggiungimento temperatura acqua calda sanitaria impostata

12 = Simbolo acqua calda sanitaria

13 = Indicazione funzionamento sanitario

14 = Impostazione / temperatura uscita acqua calda sanitaria

8

15 = Indicazione modalità Eco (Economy) o Comfort

16 = Temperatura sensore esterno (con sonda esterna opzionale)

17 = Compare collegando la Sonda esterna o il Cronocomando Remoto (opzionali)

18 = Temperatura ambiente (con Cronocomando Remoto opzionale)

19 = Indicazione bruciatore acceso e potenza attuale

20 = Indicazione funzionamento antigelo

21 = Indicazione pressione impianto riscaldamento

22 = Indicazione Anomalia

23 = Impostazione/temperatura mandata riscaldamento

24 = Simbolo riscaldamento

25 = Indicazione funzionamento riscaldamento

26 = Indicazione raggiungimento temperatura mandata riscaldamento impostata

27 = Indicazione modalità Estate

IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

DIVAtop 60 F 32

Indicazione durante il funzionamento

Riscaldamento

La richiesta riscaldamento (generata da Termostato Ambiente o Cronocomando Remoto) è indicata dal lampeggio dell'aria calda sopra il radiatore (part. 24 e 25 - fig. 1).

Le tacche di graduazione riscaldamento (part. 26 - fig. 1), si accendono man mano che la temperatura del sensore riscaldamento raggiunge il valore impostato.

eco bar eco comfort e m r e s e t fig. 2

Sanitario

La richiesta riscaldamento bollitore è indicata dal lampeggio dell'acqua calda sotto il rubinetto (part. 12 e 13 - fig. 1).

Le tacche di graduazione sanitario (part. 11 - fig. 1), si accendono man mano che la temperatura del sensore bollitore raggiunge il valore impostato.

eco bar eco comfort e m r e s e t fig. 3

Esclusione bollitore (economy)

Il riscaldamento/mantenimento in temperatura del bollitore può essere escluso dall'utente. In caso di esclusione, non vi sarà erogazione di acqua calda sanitaria.

Quando il riscaldamento del bollitore è attivo (impostazione di default), sul display è attivo il simbolo confort (part. 15 fig. 1), mentre quando è disinserito, sul display è attivo il simbolo eco (part. 15 - fig. 1).

Il bollitore può essere disattivato dall’utente (modalità ECO) premendo, il tasto modalità COMFORT premere nuovamente il tasto (part. 7 - fig. 1).

(part. 7 - fig. 1). Per attivare la

IT 5 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

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1.3 Accensione e spegnimento

Caldaia non alimentata elettricamente eco comfort e m r e s e t fig. 4 - Caldaia non alimentata elettricamente

B Togliendo alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio il sistema antigelo non funziona. Per lunghe soste durante il periodo invernale, al fine di evitare danni dovuti al gelo, è consigliabile scaricare tutta l’acqua della caldaia, quella sanitaria e quella dell’impianto; oppure scaricare solo l’acqua sanitaria e introdurre l’apposito antigelo nell’impianto di riscaldamento, conforme a quanto prescritto alla sez. 2.3.

Accensione caldaia

Fornire alimentazione elettrica all'apparecchio.

eco comfort e m r e s e t fig. 5 - Accensione caldaia

• Per i successivi 120 secondi il display visualizza FH che identifica il ciclo di sfiato aria dall'impianto riscaldamento.

• Durante i primi 5 secondi il display visualizza anche la versione software della scheda.

• Aprire il rubinetto del gas a monte della caldaia.

• Scomparsa la scritta FH, la caldaia è pronta per funzionare automaticamente ogni qualvolta si prelevi acqua calda sanitaria o vi sia una richiesta al termostato ambiente.

Spegnimento caldaia

Premere il tasto (part. 9 - fig. 1) per 1 secondo.

fig. 6 - Spegnimento caldaia cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00) eco comfort e m r e s e t

IT

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Quando la caldaia viene spenta, la scheda elettronica è ancora alimentata elettricamente.

È disabilitato il funzionamento sanitario e riscaldamento. Rimane attivo il sistema antigelo.

Per riaccendere la caldaia, premere nuovamente il tasto (part. 9 fig. 1) per 1 secondo.

eco bar eco comfort e m r e s e t fig. 7

La caldaia sarà immediatamente pronta per funzionare ogni qualvolta si prelevi acqua calda sanitaria o vi sia una richiesta al termostato ambiente.

1.4 Regolazioni

Commutazione Estate/Inverno

Premere il tasto (part. 6 - fig. 1) per 1 secondo.

eco bar eco comfort e m r e s e t

IT fig. 8

Il display attiva il simbolo Estate (part. 27 - fig. 1): la caldaia erogherà solo acqua sanitaria. Rimane attivo il sistema antigelo.

Per disattivare la modalità Estate, premere nuovamente il tasto (part. 6 - fig. 1) per 1 secondo.

Regolazione temperatura riscaldamento

Agire sui tasti riscaldamento (part. 3 e 4 - fig. 1) per variare la temperatura da un minimo di 30 °C ad un massimo di 85 °C; si consiglia comunque di non far funzionare la caldaia al di sotto dei 45 °C. eco bar fig. 9 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00) eco comfort e m r e s e t

7

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Regolazione temperatura sanitario

Agire sui tasti sanitario di 65°C.

(part. 1 e 2 - fig. 1) per variare la temperatura da un minimo di 10°C ad un massimo eco bar eco comfort e m r e s e t fig. 10

Regolazione della temperatura ambiente (con termostato ambiente opzionale)

Impostare tramite il termostato ambiente la temperatura desiderata all’interno dei locali. Nel caso non sia presente il termostato ambiente la caldaia provvede a mantenere l’impianto alla temperatura di setpoint mandata impianto impostata.

Regolazione della temperatura ambiente (con cronocomando remoto opzionale)

Impostare tramite il cronocomando remoto la temperatura ambiente desiderata all’interno dei locali. La caldaia regolerà l'acqua impianto in funzione della temperatura ambiente richiesta. Per quanto riguarda il funzionamento con cronocomando remoto, fare riferimento al relativo manuale d'uso.

Temperatura scorrevole

Quando viene installata la sonda esterna (opzionale) sul display del pannello comandi (part. 5 - fig. 1) è visualizzata l’attuale temperatura esterna rilevata dalla sonda esterna stessa. Il sistema di regolazione caldaia lavora con “Temperatura Scorrevole”. In questa modalità, la temperatura dell’impianto di riscaldamento viene regolata a seconda delle condizioni climatiche esterne, in modo da garantire un elevato comfort e risparmio energetico durante tutto il periodo dell’anno. In particolare, all’aumentare della temperatura esterna viene diminuita la temperatura di mandata impianto, a seconda di una determinata “curva di compensazione”.

Con regolazione a Temperatura Scorrevole, la temperatura impostata attraverso i tasti riscaldamento (part.

3 e 4 - fig. 1) diviene la massima temperatura di mandata impianto. Si consiglia di impostare al valore massimo per permettere al sistema di regolare in tutto il campo utile di funzionamento.

La caldaia deve essere regolata in fase di installazione dal personale qualificato. Eventuali adattamenti possono essere comunque apportati dall’utente per il miglioramento del comfort.

8 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

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Curva di compensazione e spostamento delle curve

Premendo una volta il tasto (part. 10 - fig. 1) viene visualizzata l’attuale curva di compensazione (fig. 11) ed è possibile modificarla con i tasti sanitario (part. 1 e 2 - fig. 1).

Regolare la curva desiderata da 1 a 10 secondo la caratteristica (fig. 13).

Regolando la curva a 0, la regolazione a temperatura scorrevole risulta disabilitata.

Premendo i tasti riscaldamento modificabile con i tasti sanitario fig. 11 - Curva di compensazione

(part. 3 e 4 - fig. 1) si accede allo spostamento parallelo delle curve (fig. 14),

(part. 1 e 2 - fig. 1).

fig. 12 - Spostamento parallelo delle curve

Premendo nuovamente il tasto (part. 10 - fig. 1) si esce dalla modalità regolazione curve parallele.

IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

9

10

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Se la temperatura ambiente risulta inferiore al valore desiderato si consiglia di impostare una curva di ordine superiore e viceversa. Procedere con incrementi o diminuzioni di una unità e verificare il risultato in ambiente.

90

85

80

70

60

50

40

30

20

20 10

10 9 8

0 -10

7 6

5

4

3

2

1

-20 fig. 13 - Curve di compensazione

30

20

50

40

70

60

90

85

80

OFFSET = 20

20 10

10

0

9 8

7

6

5

4

3

2

1

30

20

50

40

70

60

90

85

80

OFFSET = 40

10 9

20 10 0

8 7 6 5

4

3

2

1

-10 -20 -10 -20 fig. 14 - Esempio di spostamento parallelo delle curve di compensazione

Regolazioni da cronocomando remoto

A Se alla caldaia è collegato il Cronocomando Remoto (opzionale), le regolazioni descritte in precedenza vengono gestite secondo quanto riportato nella tabella 1. Inoltre, sul display del pannello comandi (part. 5 - fig. 1),

è visualizzata l'attuale temperatura ambiente rilevata dal Cronocomando Remoto stesso.

Tabella. 1

Regolazione temperatura riscaldamento

Regolazione temperatura sanitario

Commutazione Estate/Inverno

Selezione Eco/Comfort

Temperatura Scorrevole

La regolazione può essere eseguita sia dal menù del Cronocomando

Remoto sia dal pannello comandi caldaia.

La regolazione può essere eseguita sia dal menù del Cronocomando

Remoto sia dal pannello comandi caldaia.

La modalità Estate ha priorità su un'eventuale richiesta riscaldamento del

Cronocomando Remoto.

Disabilitando il sanitario dal menù del Cronocomando Remoto, la caldaia seleziona la modalità Economy. In questa condizione, il tasto 7 - fig. 1 sul pannello caldaia, è disabilitato.

Abilitando il sanitario dal menù del Cronocomando Remoto, la caldaia seleziona la modalità Comfort. In questa condizione, con il tasto 7 - fig. 1 sul pannello caldaia, è possibile selezionare una delle due modalità.

Sia il Cronocomando Remoto sia la scheda caldaia gestiscono la regolazione a Temperatura Scorrevole: tra i due, ha priorità la Temperatura Scorrevole della scheda caldaia.

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Regolazione pressione idraulica impianto

La pressione di caricamento ad impianto freddo, letta sull'idrometro caldaia, deve essere di circa 1,0 bar. Se la pressione dell'impianto scende a valori inferiori al minimo, la scheda caldaia attiverà l'anomalia F37 (fig. 15).

eco comfort e m r e s e t fig. 15 - Anomalia pressione impianto insufficiente

Agendo sul rubinetto di caricamento (Part.1 - fig. 16), riportare la pressione dell'impianto ad un valore superiore a 1,0 bar.

fig. 16 - Rubinetto di caricamento

A Una volta ripristinata la pressione impianto, la caldaia attiverà il ciclo di sfiato aria di 120 secondi identificato dal display con FH.

A fine operazione, richiudere sempre il rubinetto di caricamento (part. 1 - fig. 16)

IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

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2. Installazione

2.1 Disposizioni generali

L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA PERSONALE SPECIALIZZATO

E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MA-

NUALE TECNICO, ALLE DISPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZIONALI E

LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.

2.2 Luogo d’installazione

Il circuito di combustione dell’apparecchio è stagno rispetto l’ambiente di installazione e quindi l’apparecchio può essere installato in qualunque locale. L’ambiente di installazione tuttavia deve essere sufficientemente ventilato per evitare che si creino condizioni di pericolo in caso di, seppur piccole, perdite di gas. Questa norma di sicurezza è imposta dalla

Direttiva CEE n° 90/396 per tutti gli apparecchi utilizzatori di gas, anche per quelli cosiddetti a camera stagna.

L’apparecchio è idoneo al funzionamento in luogo parzialmente protetto secondo EN 297 pr A6, con temperatura minima di -10°C. Si consiglia di installare la caldaia sotto lo spiovente di un tetto, all’interno di un balcone o in una nicchia riparata.

Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiammabili o gas corrosivi.

La caldaia è predisposta per l’installazione pensile a muro ed è dotata di serie di una staffa di aggancio. Fissare la staffa al muro secondo le quote riportate alla sez. 4.1 ed agganciarvi la caldaia. È disponibile a richiesta una dima metallica per tracciare sul muro i punti di foratura. Il fissaggio alla parete deve garantire un sostegno stabile ed efficace del generatore.

A Se l’apparecchio viene racchiuso entro mobili o montato affiancato lateralmente, deve essere previsto lo spazio per lo smontaggio della mantellatura e per le normali attività di manutenzione

2.3 Collegamenti idraulici

La potenzialità termica dell’apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del fabbisogno di calore dell’edificio secondo le norme vigenti. L’impianto deve essere corredato di tutti i componenti per un corretto e regolare funzionamento. Si consiglia d’interporre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d’intercettazione che permettano, se necessario, d’isolare la caldaia dall’impianto.

B Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo di raccolta, per evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel circuito di riscaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse intervenire allagando il locale, il costruttore della caldaia non potrà essere ritenuto responsabile.

Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi elettrici.

Prima dell’installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell’impianto per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento dell’apparecchio.

Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno alla sez. 4.1 ed ai simboli riportati sull’apparecchio.

12 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

DIVAtop 60 F 32

Di serie sono forniti i kit di collegamento mostrati nella figura sottostante (fig. 17)

A B C D E F

A - Manicotto femmina

B - Nipplo in OT 58

C - Guarnizione OR

D - Anello d’arresto in OT 58

E - Rosetta in rame

F - Raccordo in OT 58

G - Rubinetto a sfera

A G

C D E F fig. 17 - Kit di collegamento

Caratteristiche dell’acqua impianto

In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr (1°F = 10ppm CaCO

3

), si prescrive l’uso di acqua opportunamente trattata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia. Il trattamento non deve comunque ridurre la durezza a valori inferiori a 15°F (DPR 236/88 per utilizzi d’acqua destinati al consumo umano). È indispensabile il trattamento dell’acqua utilizzata nel caso di impianti molto estesi o di frequenti immissioni di acqua di reintegro nell’impianto. Se in questi casi si rendesse successivamente necessario lo svuotamento parziale o totale dell’impianto, si prescrive di effettuare nuovamente il riempimento con acqua trattata.

Sistema antigelo, liquidi antigelo, additivi ed inibitori

La caldaia è equipaggiata di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscaldamento quando la temperatura dell’acqua di mandata impianto scende sotto i 6 °C. Il dispositivo non è attivo se viene tolta alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio. Qualora si renda necessario, è consentito l’uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo ed esclusivamente se il produttore di suddetti liquidi o additivi fornisce una garanzia che assicuri che i suoi prodotti sono idonei all’uso e non arrecano danni allo scambiatore di caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto. È proibito l’uso di liquidi antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all’uso in impianti termici e compatibili con i materiali di caldaia ed impianto.

2.4 Collegamento gas

B Prima di effettuare l’allacciamento, verificare che l’apparecchio sia predisposto per il funzionamento con il tipo di combustibile disponibile ed effettuare una accurata pulizia di tutte le tubature gas dell’impianto, per rimuovere eventuali residui che potrebbero compromettere il buon funzionamento della caldaia.

L’allacciamento gas deve essere effettuato all’attacco relativo (vedi fig. 30) in conformità alla normativa in vigore, con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile a parete continua in acciaio inox, interponendo un rubinetto gas tra impianto e caldaia. Verificare che tutte le connessioni gas siano a tenuta. La portata del contatore gas deve essere sufficiente per l’uso simultaneo di tutti gli apparecchi ad esso collegati. Il diametro del tubo gas, che esce dalla caldaia, non

è determinante per la scelta del diametro del tubo tra l’apparecchio ed il contatore; esso deve essere scelto in funzione della sua lunghezza e delle perdite di carico, in conformità alla normativa in vigore.

B Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici.

13 IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

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2.5 Collegamenti elettrici

Collegamento alla rete elettrica

B La sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente collegato ad un efficace impianto di messa a terra eseguito come previsto dalle vigenti norme di sicurezza. Far verificare da personale professionalmente qualificato l’efficienza e l’adeguatezza dell’impianto di terra, il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla mancanza di messa a terra dell’impianto. Far verificare inoltre che l’impianto elettrico sia adeguato alla potenza massima assorbita dall’apparecchio, indicata in targhetta dati caldaia.

La caldaia è precablata e dotata di cavo di allacciamento alla linea elettrica di tipo "Y" sprovvisto di spina. I collegamenti alla rete devono essere eseguiti con allacciamento fisso e dotati di un interruttore bipolare i cui contatti abbiano una apertura di almeno 3 mm, interponendo fusibili da 3A max tra caldaia e linea. E’ importante rispettare le polarità (LINEA: cavo marrone / NEUTRO: cavo blu / TERRA: cavo giallo-verde) negli allacciamenti alla linea elettrica. In fase di installazione o sostituzione del cavo di alimentazione, il conduttore di terra deve essere lasciato 2 cm più lungo degli altri.

B II cavo di alimentazione dell’apparecchio non deve essere sostituito dall’utente. In caso di danneggiamento del cavo, spegnere l’apparecchio e, per la sua sostituzione, rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente qualificato. In caso di sostituzione del cavo elettrico di alimentazione, utilizzare esclusivamente cavo

“HAR H05 VV-F” 3x0,75 mm2 con diametro esterno massimo di 8 mm.

Termostato ambiente (opzional)

B ATTENZIONE: IL TERMOSTATO AMBIENTE DEVE ESSERE A CONTATTI PULITI. COLLEGANDO 230 V.

AI MORSETTI DEL TERMOSTATO AMBIENTE SI DANNEGGIA IRRIMEDIABILMENTE LA SCHEDA ELET-

TRONICA.

Nel collegare cronocomandi o timer, evitare di prendere l'alimentazione di questi dispositivi dai loro contatti di interruzione. La loro alimentazione deve essere effettuata tramite collegamento diretto dalla rete o tramite pile, a seconda del tipo di dispositivo.

Accesso alla morsettiera elettrica

Dopo aver rimosso il pannello anteriore della caldaia (vedi fig. 28), è possibile accedere alla morsettiera per il collegamento della sonda esterna (part. 3 fig. 18), del termostato ambiente (part. 1 fig. 18) oppure del cronocomado remoto

(part. 2 fig. 18).

3

14

1 2 fig. 18 - Accesso alla morsettiera cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

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2.6 Condotti aria/fumi

Avvertenze

L’apparecchio è di “tipo C” a camera stagna e tiraggio forzato, l’ingresso aria e l’uscita fumi devono essere collegati ad uno dei sistemi di evacuazione/aspirazione indicati di seguito. L'apparecchio è omologato per il funzionamento con tutte le configurazioni camini Cxy riportate nella targhetta dati tecnici (alcune configurazioni sono riportate a titolo di esempio nel presente capitolo). E' possibile tuttavia che alcune configurazioni siano espressamente limitate o non consentite da leggi, norme o regolamenti locali. Prima di procedere con l'installazione verificare e rispettare scrupolosamente le prescrizioni in oggetto. Rispettare inoltre le disposizioni inerenti il posizionamento dei terminali a parete e/o tetto e le distanze minime da finestre, pareti, aperture di aerazione, ecc.

B Questo apparecchio di tipo C deve essere installato utilizzando i condotti di aspirazione e scarico fumi forniti dal costruttore secondo UNI-CIG 7129/92. Il mancato utilizzo degli stessi fa decadere automaticamente ogni garanzia e responsabilità del costruttore.

Dilatazione

A Nei condotti fumo di lunghezza superiore al metro, in fase di installazione deve essere tenuto conto della naturale dilatazione dei materiali durante il funzionamento.

Per evitare deformazioni lasciare ad ogni metro di condotto uno spazio di dilatazione di circa 2 ÷ 4 mm.

2 ÷ 4 mm fig. 19 - Dilatazione

Diaframmi

Per il funzionamento della caldaia è necessario montare i diaframmi forniti con l’apparecchio, secondo le indicazioni riportate nelle tabelle successive.

Prima di inserire il tubo di scarico fumi è quindi d’obbligo verificare che vi sia il corretto diaframma (quando questo sia da utilizzare) e che esso sia correttamente posizionato. Nelle caldaie è montato di serie il diaframma di diametro più piccolo. Per la sostituzione del diaframma, procedere come indicato in fig. 20.

IT fig. 20 - Sostituzione diaframma (A = Con caldaia non installata / B = Con caldaia e condotti fumo già installati) cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

15

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Collegamento con tubi coassiali

C

12

C

32

C

32

C

32

C

12

C

12 fig. 21 - Esempi di collegamento con tubi coassiali ( = Aria / = Fumi)

Per il collegamento coassiale montare sull'apparecchio uno dei seguenti accessori di partenza. Per le quote di foratura a muro riferirsi alla sez. 4.1. È necessario che eventuali tratti orizzontali dello scarico fumi siano mantenuti in leggera pendenza verso l'esterno per evitare che eventuale condensa rifluisca verso l’apparecchio.

125

80

100

60

010006X0 010014X0 010007X0 fig. 22 - Accessori di partenza per condotti coassiali

Prima di procedere con l’installazione, verificare con la tabella 2 il diaframma da utilizzare e che non sia superata la massima lunghezza consentita tenendo conto che ogni curva coassiale dà luogo alla riduzione indicata in tabella. Ad esempio un condotto Ø 60/100 composto da una curva 90° + 1 metro orizzontale ha una lunghezza tot. equivalente di

2 metri.

Tabella. 2 - Diaframmi per condotti coassiali

Massima lunghezza consentita

Fattore di riduzione curva 90°

Fattore di riduzione curva 45°

Diaframma da utilizzare

0 ÷ 2 m

2 ÷ 4 m

Coassiale 60/100

4 m

1 m

0.5 m

Ø 45 no diaframma

0 ÷ 3 m

3 ÷ 5 m

Coassiale 80/125

5 m

0.5 m

0.25 m

Ø 45 no diaframma

16 IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

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Collegamento con tubi separati

C

52

C

32

C

52

B

22

C

12 fig. 23 - Esempi di collegamento con tubi separati ( = Aria / = Fumi)

Per il collegamento dei condotti separati montare sull'apparecchio il seguente accessorio di partenza:

80

80

010011X0 fig. 24 - Accessorio di partenza per condotti separati

Prima di procedere con l’installazione, verificare il diaframma da utilizzare e che non sia superata la massima lunghezza consentita tramite un semplice calcolo:

1. Definire completamente lo schema del sistema di camini sdoppiati, inclusi accessori e terminali di uscita.

2. Consultare la tabella 4 ed individuare le perdite in m eq sizione di installazione.

(metri equivalenti) di ogni componente, a seconda della po-

3. Verificare che la somma totale delle perdite sia inferiore o uguale alla massima lunghezza consentita in tabella 3.

Tabella. 3 - Diaframmi per condotti separati

Massima lunghezza consentita

Condotti separati

45 m eq

Diaframma da utilizzare

0 - 10 m eq

10 - 30 m eq

30 - 40 m eq

40 - 45 m eq

Ø 45

Ø 47

Ø 50

No diaframma

IT 17 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

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Tabella. 4 - Accessori

Ø 80

Ø 100

TUBO 0.5 m M/F

1 m M/F

2 m M/F

CURVA 45° F/F

45° M/F

90° F/F

90° M/F

90° M/F + Presa test

TRONCHETTO con presa test per scarico condensa

TEE con scarico condensa

TERMINALE aria a parete fumi a parete con antivento

CAMINO Aria/fumi sdoppiato 80/80

Solo uscita fumi Ø80

RIDUZIONE da Ø80 a Ø100 da Ø100 a Ø80

TUBO 1 m M/F

CURVA 45° M/F

90° M/F

TERMINALE aria a parete fumi a parete antivento

1KWMA38A

1KWMA83A

1KWMA06K

1KWMA01K

1KWMA65A

1KWMA02K

1KWMA82A

1KWMA70U

1KWMA16U

1KWMA55U

1KWMA05K

1KWMA85A

1KWMA86A

1KWMA84U

1KWMA83U +

1KWMA86U

1KWMA03U

1KWMA08K

1KWMA03K

1KWMA04K

1KWMA14K

1KWMA29K

Aspirazione aria

-

-

-

0,2

-

-

2,0

1,2

2,0

1,5

1,5

0,5

1,0

2,0

1,2

Perdite in m eq

Scarico fumi

Verticale

0,5

1,0

2,0

Orizzontale

1,0

2,0

4,0

2,5

0,2

3,0

7,0

2,2

2,2

3,0

2,5

-

5,0

12,0

4,0

0,0

1,5

0,4

0,6

0,8

1,5

-

0,4

0,0

3,0

1,0

1,3

-

3,0

0,8

18 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

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Collegamento a canne fumarie collettive

C

42

C

82

C

42 fig. 25 - Esempi di collegamento a canne fumarie ( = Aria / = Fumi)

Se si intende collegare la caldaia DIVAtop 60 F 32 ad una canna fumaria collettiva o ad un camino singolo a tiraggio naturale, canna fumaria o camino devono essere espressamente progettati da personale tecnico professionalmente qualificato in conformità alle norme vigenti ed essere idonee per apparecchi a camera stagna dotati di ventilatore.

In particolare, camini e canne fumarie devono avere le seguenti caratteristiche:

• Essere dimensionati/e secondo il metodo di calcolo riportato nelle norme vigenti.

• Essere a tenuta dei prodotti della combustione, resistenti ai fumi ed al calore ed impermeabili alle condense.

• Avere sezione circolare o quadrangolare, con andamento verticale ed essere prive di strozzature.

• Avere i condotti che convogliano i fumi caldi adeguatamente distanziati o isolati da materiali combustibili.

• Essere allacciati ad un solo apparecchio per piano.

• Essere allacciati ad un’unica tipologia di apparecchi (o tutti e solo apparecchi a tiraggio forzato oppure tutti e solo apparecchi a tiraggio naturale).

• Essere privi di mezzi meccanici di aspirazione nei condotti principali.

• Essere in depressione, per tutto lo sviluppo, in condizioni di funzionamento stazionario.

• Avere alla base una camera di raccolta di materiali solidi o eventuali condense munita di sportello metallico di chiusura a tenuta d’aria.

IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

19

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3. Servizio e manutenzione

Tutte le operazioni di regolazione, trasformazione, messa in servizio, manutenzione descritte di seguito, devono essere effettuate solo da Personale Qualificato e di sicura qualificazione (in possesso dei requisiti tecnici professionali previsti dalla normativa vigente) come il personale del Servizio Tecnico Assistenza Clienti di Zona.

FERROLI declina ogni responsabilità per danni a cose e/o persone derivanti dalla manomissione dell’apparecchio da parte di persone non qualificate e non autorizzate.

3.1 Regolazioni

Trasformazione gas di alimentazione

L’apparecchio può funzionare con alimentazione a gas Metano o G.P.L. e viene predisposto in fabbrica per l’uso di uno dei due gas, come chiaramente riportato sull’imballo e sulla targhetta dati tecnici dell’apparecchio stesso. Qualora si renda necessario utilizzare l’apparecchio con gas diverso da quello preimpostato, è necessario dotarsi dell’apposito kit di trasformazione e operare come indicato di seguito:

1. Sostituire gli ugelli al bruciatore principale, inserendo gli ugelli indicati in tabella dati tecnici alla sez. 4.4, a seconda del tipo di gas utilizzato

2. Modificare il parametro relativo al tipo di gas:

• portare la caldaia in modo stand-by

• premere il tasto RESET (part. 8 - fig. 1) per 10 secondi: il display visualizza “TS“ lampeggiante

• premere il tasto RESET

• Premere i tasti sanitario

(part. 8 - fig. 1): il display visualizza “P01“.

(part. 1 e 2 - fig. 1) per impostare il parametro 00 (per il funzionamento a metano) oppure 01 (per il funzionamento a GPL).

• Premere il tasto RESET (part. 8 - fig. 1) per 10 secondi.

• la caldaia torna in modo stand-by

3. Regolare le pressioni minima e massima al bruciatore (rif. paragrafo relativo), impostando i valori indicati in tabella dati tecnici per il tipo di gas utilizzato

4. Applicare la targhetta adesiva contenuta nel kit di trasformazione vicino alla targhetta dei dati tecnici per comprovare l’avvenuta trasformazione.

Attivazione modalità TEST

Premere contemporaneamente i tasti riscaldamento (part. 3 e 4 - fig. 1) per 5 secondi per attivare la modalità

TEST. La caldaia si accende al massimo della potenza di riscaldamento impostata come al paragrafo successivo.

Sul display, i simboli riscaldamento (part. 24 - fig. 1) e sanitario (part. 12 - fig. 1) lampeggiano; accanto verranno visualizzate rispettivamente la potenza riscaldamento e la potenza d’accensione.

eco bar eco comfort e m r e s e t

20 fig. 26 - Modalità TEST (potenza riscaldamento = 100%)

Per disattivare la modalità TEST, ripetere la sequenza d’attivazione.

La modalità TEST si disabilità comunque automaticamente dopo 15 minuti.

cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

DIVAtop 60 F 32

Regolazione pressione al bruciatore

Questo apparecchio, essendo del tipo a modulazione di fiamma, ha due valori di pressione fissi: quello di minima e quello di massima, che devono essere quelli indicati in tabella dati tecnici in base al tipo di gas.

• Collegare un idoneo manometro alla presa di pressione “B” posta a valle della valvola gas.

• Scollegare il tubetto di compensazione pressione “N”.

• Togliere il cappuccio di protezione “D”.

• Far funzionare la caldaia in modo TESTfig. 1.

• Preregolare la pressione massima al valore di taratura, girando la vite “G” in senso orario per aumentare la pressione e in senso antiorario per diminuirla.

• Scollegare uno dei due faston "C" dal modureg "F" sulla valvola gas.

• Regolare la pressione minima al valore di taratura attraverso la vite "E", in senso orario per aumentarla ed in senso antiorario per diminuirla.

• Spegnere e accendere il bruciatore controllando che il valore della pressione minima rimanga stabile.

• Ricollegare il faston "C" staccato da modureg "F" sulla valvola gas

• Verificare che la pressione massima non sia cambiata

• Ricollegare il tubetto di compensazione pressione “N”.

• Rimettere il cappuccio di protezione “D”.

• Per terminare il modo TEST ripetere la sequenza d'attivazione oppure aspettare 15 minuti.

A Una volta effettuato il controllo della pressione o la regolazione della stessa è obbligatorio sigillare con vernice o apposito sigillo la vite di regolazione.

D

H F I

E

G

R S

C

F

L

B A

+

M

N

B fig. 27 - Valvola gas

IT

A Presa di pressione a monte

B Presa di pressione a valle

C Connessione elettrica Modureg

D Cappuccio di protezione

E Regolazione pressione minima

F Modureg

G Regolazione pressione massima

I

H Attacco Tubetto di compensazione

Connessione elettrica Valvola gas

L Camera stagna

M Manometro

N Tubetto di compensazione

R Uscita gas

S Entrata gas cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

21

DIVAtop 60 F 32

Regolazione della potenza riscaldamento

Per regolare la potenza in riscaldamento posizionare la caldaia in funzionamento TEST (vedi sez. 3.1). Premere i tasti riscaldamento (part. 3 e 4 - fig. 1) per aumentare o diminuire la potenza (minima = 00 - Massima = 100).

Premendo il tasto RESET entro 5 secondi, la potenza massima resterà quella appena impostata. Uscire dal funzionamento TEST (vedi sez. 3.1).

Regolazione della potenza di accensione

Per regolare la potenza di accensione posizonare la caldaia in funzionamento TEST (vedi sez. 3.1). Premere i tasti sanitario tasto

(part. 1 e 2 - fig. 1) per aumentare o diminuire la potenza (minima = 00 - Massima = 60). Premendo il

entro 5 secondi, la potenza di accensione resterà quella appena impostata. Uscire dal funzionamento

TEST (vedi sez. 3.1).

3.2 Messa in servizio

B Verifiche da eseguire alla prima accensione, e dopo tutte le operazioni di manutenzione che abbiano comportato la disconnessione dagli impianti o un intervento su organi di sicurezza o parti della caldaia:

Prima di accendere la caldaia

• Aprire le eventuali valvole di intercettazione tra caldaia ed impianti.

• Verificare la tenuta dell’impianto gas, procedendo con cautela ed usando una soluzione di acqua saponata per la ricerca di eventuali perdite dai collegamenti.

• Verificare la corretta precarica del vaso di espansione (rif. sez. 4.4)

• Riempire l’impianto idraulico ed assicurare un completo sfiato dell’aria contenuta nella caldaia e nell’impianto, aprendo la valvola di sfiato aria posta nella caldaia e le eventuali valvole di sfiato sull’impianto.

• Verificare che non vi siano perdite di acqua nell’impianto, nei circuiti acqua sanitaria, nei collegamenti o in caldaia.

• Verificare l’esatto collegamento dell’impianto elettrico e la funzionalità dell’impianto di terra

• Verificare che il valore di pressione gas per il riscaldamento sia quello richiesto

• Verificare che non vi siano liquidi o materiali infiammabili nelle immediate vicinanze della caldaia

Verifiche durante il funzionamento

• Accendere l’apparecchio come descritto nella sez. 1.3.

• Assicurarsi della tenuta del circuito del combustibile e degli impianti acqua.

• Controllare l’efficienza del camino e condotti aria-fumi durante il funzionamento della caldaia.

• Controllare che la circolazione dell’acqua, tra caldaia ed impianti, avvenga correttamente.

• Assicurarsi che la valvola gas moduli correttamente sia nella fase di riscaldamento che in quella di produzione d’acqua sanitaria.

• Verificare la buona accensione della caldaia, effettuando diverse prove di accensione e spegnimento, per mezzo del termostato ambiente o del comando remoto.

• Assicurarsi che il consumo del combustibile indicato al contatore, corrisponda a quello indicato nella tabella dati tecnici alla sez. 4.4.

• Assicurarsi che senza richiesta di riscaldamento il bruciatore si accenda correttamente all’apertura di un rubinetto dell’acqua calda sanitaria. Controllare che durante il funzionamento in riscaldamento, all’apertura di un rubinetto dell’acqua calda, si arresti il circolatore riscaldamento, e vi sia produzione regolare di acqua sanitaria.

• Verificare la corretta programmazione dei parametri ed eseguire le eventuali personalizzazioni richieste (curva di compensazione, potenza, temperature, ecc.).

22 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

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3.3 Manutenzione

Controllo periodico

Per mantenere nel tempo il corretto funzionamento dell’apparecchio, è necessario far eseguire da personale qualificato un controllo annuale che preveda le seguenti verifiche:

• I dispositivi di comando e di sicurezza (valvola gas, flussometro, termostati, ecc.) devono funzionare correttamente.

• Il circuito di evacuazione fumi deve essere in perfetta efficienza.

(Caldaia a camera stagna: ventilatore, pressostato, ecc. - La camera stagna deve essere a tenuta: guarnizioni, pressacavi ecc.)

(Caldaia a camera aperta: antirefoleur, termostato fumi, ecc.)

• I condotti ed il terminale aria-fumi devono essere liberi da ostacoli e non presentare perdite

• Il bruciatore e lo scambiatore devono essere puliti ed esenti da incrostazioni. Per l’eventuale pulizia non usare prodotti chimici o spazzole di acciaio.

• L'elettrodo deve essere libero da incrostazioni e correttamente posizionato.

• Gli impianti gas e acqua devono essere a tenuta.

• La pressione dell’acqua dell’impianto a freddo deve essere di circa 1 bar; in caso contrario riportarla a questo valore.

• La pompa di circolazione non deve essere bloccata.

• Il vaso d’espansione deve essere carico.

• La portata gas e la pressione devono corrispondere a quanto indicato nelle rispettive tabelle.

A L’eventuale pulizia del mantello, del cruscotto e delle parti estetiche della caldaia può essere eseguita con un panno morbido e umido eventualmente imbevuto con acqua saponata. Tutti i detersivi abrasivi e i solventi sono da evitare.

Controllo periodico bollitore

B Controllare periodicamente (almeno una volta all’anno) il grado di usura dell’anodo di magnesio. Qualora risultasse eccessivamente consumato, provvedere alla sua sostituzione.

Apertura del mantello

Per aprire il mantello della caldaia:

1. Svitare le viti A (vedi fig. 28).

2. Ruotare il mantello (vedi fig. 28).

3. Alzare il mantello.

B Prima di effettuare qualsiasi operazione all’interno della caldaia, disinserire l’alimentazione elettrica e chiudere il rubinetto gas a monte

IT

A

A fig. 28 - Apertura mantello cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

B

23

DIVAtop 60 F 32

Analisi della combustione

Nella parte superiore della caldaia sono stati previsti due punti di prelievo, uno per i fumi (rif. 1 fig. 29) e l'altro per l'aria

(rif. 2 fig. 29). Per poter effettuare i prelievi occorre:

1. Aprire il tappino di chiusura prese aria/fumi;

2. Introdurre le sonde fino al fermo;

3. Verificare che la valvola di sicurezza sia collegata ad un imbuto di scarico;

4. Attivare la modalità TEST;

5. Attendere 10 minuti per far giungere la caldaia in stabilità;

6. Effettuare la misura.

1 fig. 29 - Analisi combustione

2

24 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

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3.4 Risoluzione dei problemi

Diagnostica

La caldaia è dotata di un avanzato sistema di autodiagnosi. Nel caso di un’anomalia alla caldaia, il display lampeggia insieme al simbolo anomalia (part. 22 - fig. 1) indicando il codice dell’anomalia.

Vi sono anomalie che causano blocchi permanenti (contraddistinte con la lettera “A”): per il ripristino del funzionamento

è sufficiente premere il tasto RESET (part. 8 - fig. 1) per 1 secondo oppure attraverso il RESET del cronocomando remoto (opzionale) se installato; se la caldaia non riparte è necessario prima risolvere l’anomalia.

Altre anomalie causano blocchi temporanei (contraddistinte con la lettera “F”) che vengono ripristinati automaticamente non appena il valore rientra nel campo di funzionamento normale della caldaia.

Tabella. 5 - Lista anomalia

Codice anomalia

A01

A02

A03

F05

A06

F10

F11

F14

F34

F35

F37

Anomalia

Mancata accensione del bruciatore

Segnale fiamma presente con bruciatore spento

Intervento protezione sovratemperatura

Pressostato aria (non chiude i contatti entro 20 sec. dall’attivazione del ventilatore)

Mancanza fiamma dopo fase di accensione

Anomalia sensore di mandata 1

Anomalia sensore sanitario

Anomalia sensore di mandata 2

Tensione di alimentazione inferiore a 170V.

Frequenza di rete anomala

Pressione acqua impianto non corretta

Possibile causa Soluzione

Mancanza di gas

Anomalia elettrodo di rivelazione/accensione

Valvola gas difettosa

Controllare che l’afflusso di gas alla caldaia sia regolare e che sia stata eliminata l’aria dalle tubazioni

Controllare il cablaggio dell’elettrodo e che lo stesso sia posizionato correttamente e privo di incrostazioni

Verificare e sostituire la valvola a gas

Potenza di accensione troppo bassa

Anomalia elettrodo

Anomalia scheda

Sensore riscaldamento danneggiato

Mancanza di circolazione d’acqua nell’impianto

Regolare la potenza di accensione

Verificare il cablaggio dell’elettrodo di ionizzazione

Verificare la scheda

Controllare il corretto posizionamento e funzionamento del sensore di riscaldamento

Verificare il circolatore

Presenza aria nell’impianto Sfiatare l’impianto

Contatto pressostato aria aperto Verificare il cablaggio

Cablaggio al pressostato aria errato

Diaframma errato

Camino non correttamente dimensionato o ostruito

Bassa pressione nell’impianto gas

Taratura pressione minima bruciatore

Sensore danneggiato

Cablaggio in corto circuito

Cablaggio interrotto

Sensore danneggiato

Cablaggio in corto circuito

Cablaggio interrotto

Sensore danneggiato

Cablaggio in corto circuito

Cablaggio interrotto

Verificare il ventilatore

Verificare il pressostato

Sostituire il diaframma

Verificare la pressione dal gas

Verificare le pressioni

Verificare il cablaggio o sostituire il sensore

Verificare il cablaggio o sostituire il sensore

Verificare il cablaggio o sostituire il sensore

Problemi alla rete elettrica

Problemi alla rete elettrica

Pressione troppo bassa

Sensore danneggiato

Verificare l’impianto elettrico

Verificare l’impianto elettrico

Caricare impianto

Verificare il sensore

IT 25 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

DIVAtop 60 F 32

Codice anomalia

F39

F40

A41

F42

F47

F50

Anomalia

Anomalia sonda esterna

Pressione acqua impianto non corretta

Posizionamento sensori

Anomalia sensore riscaldamento

Anomalia sensore di pressione acqua impianto

Anomalia modureg

Possibile causa

Sonda danneggiata o corto circuito cablaggio

Sonda scollegata dopo aver attivato la temperatura scorrevole

Pressione troppo alta

Sensore mandata staccato dal tubo

Sensore danneggiato

Soluzione

Verificare il cablaggio o sostituire il sensore

Ricollegare la sonda esterna o disabilitare la temperatura scorrevole

Verificare l’impianto

Verificare la valvola di sicurezza

Verificare il vaso di espansione

Controllare il corretto posizionamento e funzionamento del sensore di riscaldamento

Sostituire il sensore

Cablaggio interrotto

Cablaggio interrotto

Verificare il cablaggio

Verificare il cablaggio

26 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

IT

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4. Caratteristiche e dati tecnici

4.1 Dimensioni e attacchi

107 493

440 600

20

590

550

200

100

20

50

270

1 2 3

4

5

28 78 148 52

590

162 74 48

IT

1 = Ingresso gas 1/2”

2 = Ingresso impianto 3/4”

3 = Uscita impianto 3/4”

4 = Uscita sanitario 1/2”

5 = Ingresso sanitario 1/2”

33 78 148 236 52.5

52.5

fig. 30 - Dimensioni e attacchi cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

27

DIVAtop 60 F 32

4.2 Vista generale e componenti principali

29 187 90 91

43

16

28

132

20

21

5

27

19

81

22

26

179

32

278

197

56

243

44

180

97

9

179

28

7 11 14a 221 40 197 130 10 74 8 246 151 fig. 31 - Vista generale

14b

5

7

Camera stagna

Entrata gas

8

9

Uscita acqua sanitaria

Entrata acqua sanitaria

10 Mandata impianto

11 Ritorno impianto

14a Valvola di sicurezza 3 bar (riscald.)

14b Valvola di sicurezza 9 bar (bollitore)

16 Ventilatore

19 Camera combustione

20 Gruppo bruciatori

21 Ugello principale

22 Bruciatore

26 Isolante camera di combustione

27 Scambiatore in rame

28 Collettore fumi

29 Collettore uscita fumi

32 Circolatore riscaldamento

40 Vaso espansione sanitario

43 Pressostato aria

44 Valvola gas

56 Vaso di espansione

74 Rubinetto di riempimento impianto

81 Elettrodo d’accensione e rilevazione

90 Presa di rilevazione fumi

91 Presa di rilevazione aria

97 Anodo di magnesio

130 Circolatore bollitore

132 Deflettore fumi

151 Rubinetto scarico bollitore

179 Valvola di non ritorno

180 Bollitore

187 Diaframma fumi

197 Sfiato aria manuale

221 By pass

243 Sensore

246 Trasduttore di pressione

278 Sensore doppio (Sicurezza + Riscaldamento)

IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

DIVAtop 60 F 32

4.3 Circuito idraulico

43

+ -

5

29-187

16

278

197

27

81

180

243

IT

56

20

44

179

130

14a

97

74

179

32

197

246

14b 151

11

7

221

10

179

5

7

8

Camera stagna

Entrata gas

Uscita acqua sanitaria

Entrata acqua sanitaria 9

10 Mandata impianto

11 Ritorno impianto

14a Valvola di sicurezza 3 bar (riscald.)

14b Valvola di sicurezza 9 bar (bollitore)

16 Ventilatore

20 Gruppo bruciatori

27 Scambiatore in rame

29 Collettore uscita fumi

32 Circolatore riscaldamento

40 Vaso espansione sanitario

43 Pressostato aria

44 Valvola gas

8 9 fig. 32 - Circuito idraulico

40

56 Vaso di espansione

74 Rubinetto di riempimento impianto

81 Elettrodo d’accensione e rilevazione

97 Anodo di magnesio

130 Circolatore bollitore

151 Rubinetto scarico bollitore

179 Valvola di non ritorno

180 Bollitore

187 Diaframma fumi

197 Sfiato aria manuale

221 By pass

243 Sensore

246 Trasduttore di pressione

278 Sensore doppio (Sicurezza + Riscaldamento)

29 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

30

DIVAtop 60 F 32

4.4 Tabella dati tecnici

Nella colonna a destra viene indicata l’abbreviazione utilizzata nella targhetta dati tecnici.

Dato

Portata termica max

Portata termica min

Potenza Termica max riscaldamento

Potenza Termica min riscaldamento

Potenza Termica max sanitario

Potenza Termica min sanitario

Ugelli bruciatore G20

Pressione gas alimentazione G20

Pressione max a valle valvola a gas (G20)

Pressione min a valle valvola a gas (G20)

Portata gas max G20

Portata gas min G20

Ugelli bruciatore G31

Pressione gas alimentazione G31

Pressione max a valle valvola a gas (G31)

Pressione min a valle valvola a gas (G31)

Portata gas max G31

Portata gas min G31 m 3 /h m

3

/h n° x Ø mbar mbar mbar kg/h kg/h

Unità kW kW kW kW kW kW n° x Ø mbar mbar mbar

Valore

33.3

10.7

31.0

9.2

31.0

9.2

16 x 1.30

20

12.0

1.5

3.52

1.13

16 x 0.77

37

35.0

5.0

2.60

0.84

Classe efficienza direttiva 92/42 EEC

Classe di emissione NOx

Pressione max esercizio riscaldamento

Pressione min esercizio riscaldamento

Temperatura max riscaldamento

Contenuto acqua riscaldamento

Capacità vaso di espansione riscaldamento

Pressione precarica vaso di espansione riscaldamento

Pressione max esercizio san.

Pressione min esercizio san.

Contenuto acqua san.

Capacità vaso di espansione san.

Pressione precarica vaso di esp. san.

Portata sanitaria Dt 30°C l/10min

Portata sanitaria Dt 30°C l/h

Grado protezione

Tensione di alimentazione

Potenza elettrica assorbita

Potenza elettrica assorbita sanitario

Peso a vuoto

Tipo di apparecchio

PIN CE

(Q)

(Q)

(P)

(P)

l/10min l/h

IP

V/Hz bar litri litri bar litri litri bar bar bar

bar

°C

W

W kg

3 (<150 mg/kWh)

3

0.8

90

5.5

10

3

9

0.25

60.0

2.0

3.0

210

950

X5D

230V/50Hz

140

140

62

C

12

-C

22

-C

32

-C

42

-C

52

-C

62

-

C

72

-C

82

-B

22

0461BL0466

(NOx)

(PMS)

(tmax)

IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

DIVAtop 60 F 32

4.5 Diagrammi

Diagrammi pressione - potenza

A

B

A GPL

B METANO

Perdite di carico / prevalenza circolatori

H [m H

2

O] 7

3

6

2

5

4

3

2

1

1

0

0 500

A Perdite di carico caldaia

1 - 2 - 3 Velocità circolatore

1.000

1.500

A

2.000

Q [l/h]

IT 31 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

DIVAtop 60 F 32

4.6 Schema elettrico

138

1 2

DSP05

LCD

X8

PROG

X10

32

DBM03B

130

44

16

32

T2

1

2

5

6

3

X4

4

3

2

X3

1

X11

X1

X2

L main N

L aux N TR1

X7

4

3

2

1

X9

6

5

4

3

2

1

5

4

3

2

1

7

6

X6

X5

12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

43

278

L N

230V

50Hz

81

246

243

72

139

47 fig. 33 - Schema elettrico

A Attenzione: Prima di collegare il termostato ambiente o il cronocomando remoto, togliere il ponticello sulla morsettiera.

Legenda

16 Ventilatore

32 Circolatore riscaldamento

43 Pressostato aria

44 Valvola gas

47 Modureg

72 Termoststo ambiente

81 Elettrodo d’accensione e rilevazione

130 Circolatore bollitore

138 Sonda esterna

139 Cronocomando remoto (OpenTherm)

243 Sensore di temperatura bollitore

246 Trasduttore di pressione

278 Sensore doppio (Sicurezza + Riscaldamento)

IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)

La presente garanzia convenzionale è valida per gli apparecchi destinati alla commercializzazione, venduti ed installati sul solo territorio italiano

La Direttiva Europea 99/44/CE ha per oggetto taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di consumo e regolamenta il rapporto tra venditore finale e consumatore. La direttiva in oggetto prevede che in caso di difetto di conformità del prodotto, il consumatore ha diritto a rivalersi nei confronti del venditore finale per ottenerne il ripristino senza spese, per un periodo di 24 mesi dalla data di acquisto.

Ferroli S.p.A., pur non essendo venditore finale nei confronti del consumatore, intende comunque supportare le responsabilità del venditore finale con una propria Garanzia Convenzionale, fornita tramite la propria rete di assistenza tecnica autorizzata alle condizioni riportate di seguito.

Oggetto della Garanzia e Durata

Con la presente garanzia convenzionale l'azienda produttrice garantisce da tutti i difetti di fabbricazione e di funzionamento gli apparecchi venduti per 24 mesi dalla data di consegna, documentata attraverso regolare documento di acquisto, purché avvenuta entro 3 anni dalla data di fabbricazione del prodotto. La messa in servizio del prodotto deve essere effettuata a cura della società installatrice. Entro 30 giorni dalla messa in servizio il Cliente può richiedere ad un Centro di Assistenza autorizzato il primo controllo gratuito. In questo caso i 2 anni di garanzia decorrono sempre dalla data di consegna ma sullo scambiatore principale viene esteso un ulteriore anno di garanzia (quindi 3 anni).

Modalità per far valere la presente Garanzia

In caso di guasto, il cliente deve richiedere entro il termine di decadenza di 30 giorni l’intervento del Centro Assistenza di zona, autorizzato Ferroli S.p.A.

I nominativi dei Centri Assistenza autorizzati sono reperibili:

• attraverso il sito internet dell’azienda costruttrice;

• attraverso il numero verde 800-59-60-40.

I costi di intervento sono a carico dell’azienda produttrice, fatte salve le esclusioni previste e riportate nella presente

Dichiarazione. Gli interventi in garanzia non modificano la data di decorrenza o la durata della stessa.

Esclusioni

Sono escluse dalla presente garanzia i guasti e gli eventuali danni causati da:

• trasporto non effettuato a cura dell’azienda;

• inosservanza delle istruzioni e delle avvertenze previste dall’azienda produttrice e riportate sui manuali di utilizzo a corredo del prodotto;

• errata installazione o inosservanza delle prescrizioni di installazione, previste dall’azienda produttrice e riportate sui manuali di installazione a corredo del prodotto;

• inosservanza di norme e/o disposizioni previste da leggi e/o regolamenti vigenti, in particolare per assenza o difetto di manutenzione periodica;

• anormalità o anomalie di qualsiasi genere nell’alimentazione degli impianti idraulici, elettrici, di erogazione del combustibile, di camini e/o scarichi;

• inadeguati trattamenti dell'acqua di alimentazione, trattamenti disincrostanti erroneamente effettuati;

• corrosioni causate da condensa o aggressività d'acqua;

• gelo, correnti vaganti e/o effetti dannosi di scariche atmosferiche;

• mancanza di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche;

• trascuratezza, incapacità d'uso, manomissioni effettuate da personale non autorizzato o interventi tecnici errati effettuati sul prodotto da soggetti estranei alla rete di assistenza autorizzata Ferroli;

• impiego di parti di ricambio non originali Ferroli;

• manutenzione inadeguata o mancante;

• parti soggette a normale usura di impiego (anodi, guarnizioni, manopole, lampade spia, ecc.);

• c a u s e d i f o r z a m a g g i o r e i n d i p e n d e n t i d a l l a v o l o n t à e d a l c o n t r o l l o d e l l ’ a z i e n d a p r o d u t t r i c e ;

• non rientrano nella garanzia le operazioni di pulizia e manutenzione ordinaria, né eventuali attività o operazioni per accedere al prodotto (smontaggio mobili o coperture, allestimento ponteggi, ecc.).

Responsabilità

Il personale autorizzato dalla azienda produttrice interviene a titolo di assistenza tecnica nei confronti del Cliente; l’installatore resta comunque l’unico responsabile dell’installazione che deve rispettare le prescrizioni di legge e le prescrizioni tecniche riportate sui manuali di installazione a corredo del prodotto.

Le condizioni di garanzia convenzionale qui elencate sono le uniche offerte da Ferroli Spa. Nessun terzo è autorizzato a modificare i termini della presente garanzia né a rilasciarne altri verbali o scritti.

Diritti di legge

• La presente garanzia si aggiunge e non pregiudica i diritti dell’acquirente previsti dalla direttiva 99/44/CEE e relativo decreto nazionale di attuazione.

FERROLI S.p.A. - Via Ritonda 78/a - 37047 San Bonifacio (Verona) Italy - tel. +39.045.6139411 - fax. +39.045.6100933 - www.ferroli.it

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