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LIBRETTO MANUTENZIONE CALDAIE FERROLI DIVATOP: CODICI
ERRORE E MANUTENZIONE CALDAIA
Un'analisi dei codici di errore che la caldaia Ferroli Divatop comunica tramite display per richiamare precisi problematiche presenti sull'impianto. Procediamo con una descrizione dell'anomalia corrispondente al codice e con indicazioni utili alla risoluzione del guasto.
Codice Guasto A01
La Ferroli Divatop è interessata da un problema di accensione: la fiamma non si determina e il bruciatore non parte, oppure si spegne immediatamente dopo l'accensione. La causa è insita in un guasto dall'elettrodo di accensione, ad una rottura della valvolina di alimentazione del gas, ma anche in una possibile scarsa pressione del gas nell'impianto generale dell'appartamento.
Codice Guasto A02
Problema importante a livello di gestione della fiamma di combustione: il codice, infatti, avvisa della presenza della fiamma nonostante la caldaia non sia effettivamente in funzione. La causa dell'anomalia può risiedere o un guasto dell'elettrodo oppure in problemi di natura elettrica: un tecnico dove verificare i cablaggi dell'elettrodo o lo stato della scheda elettrica.
Codice Guasto A03
Questo codice identifica il determinarsi dell'entrata in funzione di un sistema di sicurezza interno: la protezione per sovratemperatura. All'interno della caldaia, il sensore preposto rileva un eccessivo innalzamento della temperatura che mette a rischio funzionamento e sicurezza generale. Ciò può essere dovuto a bassa pressione dell'acqua in circolo, a presenza di molta aria che limita il flusso dell'acqua, oppure si è verificato un guasto del sensore e rileva erroneamente la temperatura interna.
Un tecnico deve verificare la sonda, oppure il circolatore.
Codice Guasto F05
L'anomalia evidenziata dal codice F05 nella Ferroli Divatop indica un problema mirato al componente chiamato pressostato aria. Il problema esatto risiede nel fatto che il pressostato rimane in funzione sebbene il ventilatore dell'espulsione fumi inizi a girare, e questo genera uno scompenso. Un tecnico deve intervenire per verificare il cablaggio del pressostato, un'eventuale ostruzione della canna fumaria di scarico dei fumi, verificare il ventilatore.
Codice Guasto A06
La Ferroli Divatop mostra evidenti difficoltà ad accendersi o mantenere la fiamma regolare. Il codice indica una mancanza di fiamma dopo la fase di accensione il che è sintomo o di un guasto al circuito di alimentazione del gas o un problema di scarsa pressione del gas in entrata.
Codice Guasto F10
La segnalazione riguarda la prima sonda che controlla il flusso di mandata dell'acqua: vi è un problema che può essere rappresentato da vero e proprio guasto della sonda, dal collegamento saltato, oppure dal verificarsi di un corto che ha isolato la sonda. Occorrono, quindi, verifiche mirate sulla prima sonda.
Codice Guasto F11
Il codice segnala con precisione un guasto al sensore sanitario della Ferroli Divatop. Il sensore è danneggiato e deve essere sostituito, oppure si è determinato un corto circuito che lo ha isolato.
Altra possibilità e uno scollegamento dello stesso che non è più in grado di rilevare il flusso di acqua.
Codice Guasto F34
Questo codice indica un problema strettamente connesso all'alimentazione elettrica della Ferroli
Divatop: la tensione in entrata non è stabile o pari ai 170V richiesti per cui si determinano scompensi nel funzionamento. La causa non risiede nella caldaia, bensì nella tensione garantita dalla rete elettrica domestica.
Codice Guasto F35
Si sta verificando un problema di natura elettrico a livello della rete elettrica a cui la Ferroli Divatop
è collegata. Per cui è utile far eseguire verifiche sulla rete elettrica, non a livello di caldaia.
Codice Guasto F37
La Ferroli Divatop è interessata da un problema di pressione dell'acqua troppo bassa. Bisogna quindi intervenire per ripristinare la corretta pressione agendo sul rubinetto dell'acqua posto sotto la caldaia: la pressione deve essere compresa tra 0,6 e 1,5 bar controllabile da idrometro. Se, invece, l'impianto di presenta con la giusta pressione (da idrometro), il problema risiede nel sensore che rileva la pressione generale e che può essere danneggiato.
Codice Guasto F39
Il codice indica con esattezza un'anomalia a livello della sonda esterna la quale può essere danneggiata o può risultare scollegata a causa di un corto e del collegamento saltato.
Codice Guasto F40
Indicazione specifica sulla pressione della caldaia troppo elevata. La pressione non è corretta, quindi è richiesto un intervento per ridurla mediante espulsione di quantità di acqua in eccesso.
Codice Guasto A41
Questo codice indica un'eventuale distacco dal loro posizionamento dei sensori di riscaldamento che devono essere quindi verificati.
Codice Guasto F42
Il codice indica con esattezza un'anomalia o un guasto al sensore di riscaldamento che deve essere verificato nell'installazione e nel funzionamento.
Codice Guasto F47
Il sensore di controllo sulla pressione dell'acqua dell'impianto deve essere verificato poiché risulta sganciato.
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ISTRUZIONE PER L’USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE
INSTRUCCIONES DE USO, INSTALACIÓN Y MANTENIMIENTO
INSTRUÇÕES DE INSTALAÇÃO, UTILIZAÇÃO E MANUTENÇÃO
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B • Leggere attentamente le avvertenze contenute in questo libretto di istruzioni in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, l’uso e la manutenzione.
• Il libretto di istruzioni costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto e deve essere conservato dall’utilizzatore con cura per ogni ulteriore consultazione.
• Se l’apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare, assicurarsi sempre che il libretto accompagni la caldaia in modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o dall’installatore.
• L’installazione e la manutenzione devono essere effettuate in ottemperanza alle norme vigenti, secondo le istruzioni del costruttore e devono essere eseguite da personale professionalmente qualificato.
• Un’errata installazione o una cattiva manutenzione possono causare danni a persone, animali o cose. È esclusa qualsiasi responsabilità del costruttore per i danni causati da errori nell’installazione e nell’uso e comunque per inosservanza delle istruzioni date dal costruttore stesso.
• Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione, disinserire l’apparecchio dalla rete di alimentazione agendo sull’interruttore dell’impianto e/o attraverso gli appositi organi di intercettazione.
• In caso di guasto e/o cattivo funzionamento dell’apparecchio, disattivarlo, astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione o di intervento diretto. Rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente qualificato. L’eventuale riparazione-sostituzione dei prodotti dovrà essere effettuata solamente da personale professionalmente qualificato utilizzando esclusivamente ricambi originali. Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza dell’apparecchio.
• Per garantire il buon funzionamento dell’apparecchio è indispensabile fare effettuare da personale qualificato una manutenzione periodica.
• Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all’uso per il quale è stato espressamente previsto.
Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso.
• Dopo aver rimosso l’imballaggio assicurarsi dell’integrità del contenuto. Gli elementi dell’imballaggio non devono essere lasciati alla portata di bambini in quanto potenziali fonti di pericolo.
• In caso di dubbio non utilizzare l’apparecchio e rivolgersi al fornitore.
• Le immagini riportate nel presente manuale sono una rappresentazione semplificata del prodotto. In questa rappresentazione possono esserci lievi e non significative differenze con il prodotto fornito.
B Questo simbolo indica “Attenzione” ed è posto in corrispondenza di tutte le avvertenze relative alla sicurezza. Attenersi scrupolosamente a tali prescrizioni per evitare pericolo e danni a persone, animali e cose.
A
Questo simbolo richiama l’attenzione su una nota o un’avvertenza importante
Dichiarazione di conformità
Il costruttore: FERROLI S.p.A.
Indirizzo: Via Ritonda 78/a 37047 San Bonifacio VR dichiara che questo apparecchio è conforme alle seguenti direttive CEE:
• Direttiva Apparecchi a Gas 90/396
• Direttiva Rendimenti 92/42
• Direttiva Bassa Tensione 73/23 (modificata dalla 93/68)
• Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336 (modificata dalla 93/68)
Presidente e Legale rappresentante
Cav. del Lavoro
Dante Ferroli cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
IT
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1 Istruzioni d’uso ........................................................................................................................ 4
1.1 Presentazione ........................................................................................................................................4
1.2 Pannello comandi...................................................................................................................................4
1.3 Accensione e spegnimento ....................................................................................................................6
1.4 Regolazioni.............................................................................................................................................7
2 Installazione ........................................................................................................................... 12
2.1 Disposizioni generali ............................................................................................................................12
2.2 Luogo d’installazione............................................................................................................................12
2.3 Collegamenti idraulici ...........................................................................................................................12
2.4 Collegamento gas ................................................................................................................................13
2.5 Collegamenti elettrici ............................................................................................................................14
2.6 Condotti aria/fumi .................................................................................................................................15
3 Servizio e manutenzione ....................................................................................................... 20
3.1 Regolazioni...........................................................................................................................................20
3.2 Messa in servizio..................................................................................................................................22
3.3 Manutenzione.......................................................................................................................................23
3.4 Risoluzione dei problemi ......................................................................................................................25
4 Caratteristiche e dati tecnici ................................................................................................. 27
4.1 Dimensioni e attacchi ...........................................................................................................................27
4.2 Vista generale e componenti principali.................................................................................................28
4.3 Circuito idraulico...................................................................................................................................29
4.4 Tabella dati tecnici................................................................................................................................30
4.5 Diagrammi ............................................................................................................................................31
4.6 Schema elettrico...................................................................................................................................32
3 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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1. Istruzioni d’uso
1.1 Presentazione
Gentile cliente
La ringraziamo di aver scelto, una caldaia murale FERROLI di concezione avanzata, tecnologia d’avanguardia, elevata affidabilità e qualità costruttiva. La preghiamo di leggere attentamente il presente manuale perchè fornisce importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, uso e manutenzione.
DIVAtop 60 F 32 è un generatore termico per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria ad alto rendimento funzionante a gas naturale o GPL, dotato di bruciatore atmosferico ad accensione elettronica, camera stagna a ventilazione forzata, sistema di controllo a microprocessore.
L'apparecchio è a camera stagna ed è adatto all'installazione in interno o all'esterno in luogo parzialmente protetto (secondo EN 297/A6) con temperature fino a -10°C.
Integrato in caldaia un bollitore in acciaio inox ad accumulo rapido assicura un'abbondante produzione di acqua calda sanitaria.
1.2 Pannello comandi
12 1 14 2 19 15 5 16
7 9 10
11
13
27
26
24 ecomfort bar eco comfort e m r e s e t
3 25 23 4 22 21 20 18 17 fig. 1 - Pannello di controllo
6
Legenda
1 = Tasto decremento impostazione temperatura acqua calda sanitaria
2 = Tasto incremento impostazione temperatura acqua calda sanitaria
3 = Tasto decremento impostazione temperatura impianto riscaldamento
4 = Tasto incremento impostazione temperatura impianto riscaldamento
5 = Display
6 = Tasto selezione modalità Estate/Inverno
7 = Tasto selezione modalità Economy/Comfort
8 = Tasto Ripristino
9 = Tasto accensione/spegnimento apparecchio
10 = Tasto menù "Temperatura Scorrevole"
11 = Indicazione raggiungimento temperatura acqua calda sanitaria impostata
12 = Simbolo acqua calda sanitaria
13 = Indicazione funzionamento sanitario
14 = Impostazione / temperatura uscita acqua calda sanitaria
8
15 = Indicazione modalità Eco (Economy) o Comfort
16 = Temperatura sensore esterno (con sonda esterna opzionale)
17 = Compare collegando la Sonda esterna o il Cronocomando Remoto (opzionali)
18 = Temperatura ambiente (con Cronocomando Remoto opzionale)
19 = Indicazione bruciatore acceso e potenza attuale
20 = Indicazione funzionamento antigelo
21 = Indicazione pressione impianto riscaldamento
22 = Indicazione Anomalia
23 = Impostazione/temperatura mandata riscaldamento
24 = Simbolo riscaldamento
25 = Indicazione funzionamento riscaldamento
26 = Indicazione raggiungimento temperatura mandata riscaldamento impostata
27 = Indicazione modalità Estate
IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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Indicazione durante il funzionamento
Riscaldamento
La richiesta riscaldamento (generata da Termostato Ambiente o Cronocomando Remoto) è indicata dal lampeggio dell'aria calda sopra il radiatore (part. 24 e 25 - fig. 1).
Le tacche di graduazione riscaldamento (part. 26 - fig. 1), si accendono man mano che la temperatura del sensore riscaldamento raggiunge il valore impostato.
eco bar eco comfort e m r e s e t fig. 2
Sanitario
La richiesta riscaldamento bollitore è indicata dal lampeggio dell'acqua calda sotto il rubinetto (part. 12 e 13 - fig. 1).
Le tacche di graduazione sanitario (part. 11 - fig. 1), si accendono man mano che la temperatura del sensore bollitore raggiunge il valore impostato.
eco bar eco comfort e m r e s e t fig. 3
Esclusione bollitore (economy)
Il riscaldamento/mantenimento in temperatura del bollitore può essere escluso dall'utente. In caso di esclusione, non vi sarà erogazione di acqua calda sanitaria.
Quando il riscaldamento del bollitore è attivo (impostazione di default), sul display è attivo il simbolo confort (part. 15 fig. 1), mentre quando è disinserito, sul display è attivo il simbolo eco (part. 15 - fig. 1).
Il bollitore può essere disattivato dall’utente (modalità ECO) premendo, il tasto modalità COMFORT premere nuovamente il tasto (part. 7 - fig. 1).
(part. 7 - fig. 1). Per attivare la
IT 5 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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1.3 Accensione e spegnimento
Caldaia non alimentata elettricamente eco comfort e m r e s e t fig. 4 - Caldaia non alimentata elettricamente
B Togliendo alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio il sistema antigelo non funziona. Per lunghe soste durante il periodo invernale, al fine di evitare danni dovuti al gelo, è consigliabile scaricare tutta l’acqua della caldaia, quella sanitaria e quella dell’impianto; oppure scaricare solo l’acqua sanitaria e introdurre l’apposito antigelo nell’impianto di riscaldamento, conforme a quanto prescritto alla sez. 2.3.
Accensione caldaia
Fornire alimentazione elettrica all'apparecchio.
eco comfort e m r e s e t fig. 5 - Accensione caldaia
• Per i successivi 120 secondi il display visualizza FH che identifica il ciclo di sfiato aria dall'impianto riscaldamento.
• Durante i primi 5 secondi il display visualizza anche la versione software della scheda.
• Aprire il rubinetto del gas a monte della caldaia.
• Scomparsa la scritta FH, la caldaia è pronta per funzionare automaticamente ogni qualvolta si prelevi acqua calda sanitaria o vi sia una richiesta al termostato ambiente.
Spegnimento caldaia
Premere il tasto (part. 9 - fig. 1) per 1 secondo.
fig. 6 - Spegnimento caldaia cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00) eco comfort e m r e s e t
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Quando la caldaia viene spenta, la scheda elettronica è ancora alimentata elettricamente.
È disabilitato il funzionamento sanitario e riscaldamento. Rimane attivo il sistema antigelo.
Per riaccendere la caldaia, premere nuovamente il tasto (part. 9 fig. 1) per 1 secondo.
eco bar eco comfort e m r e s e t fig. 7
La caldaia sarà immediatamente pronta per funzionare ogni qualvolta si prelevi acqua calda sanitaria o vi sia una richiesta al termostato ambiente.
1.4 Regolazioni
Commutazione Estate/Inverno
Premere il tasto (part. 6 - fig. 1) per 1 secondo.
eco bar eco comfort e m r e s e t
IT fig. 8
Il display attiva il simbolo Estate (part. 27 - fig. 1): la caldaia erogherà solo acqua sanitaria. Rimane attivo il sistema antigelo.
Per disattivare la modalità Estate, premere nuovamente il tasto (part. 6 - fig. 1) per 1 secondo.
Regolazione temperatura riscaldamento
Agire sui tasti riscaldamento (part. 3 e 4 - fig. 1) per variare la temperatura da un minimo di 30 °C ad un massimo di 85 °C; si consiglia comunque di non far funzionare la caldaia al di sotto dei 45 °C. eco bar fig. 9 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00) eco comfort e m r e s e t
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Regolazione temperatura sanitario
Agire sui tasti sanitario di 65°C.
(part. 1 e 2 - fig. 1) per variare la temperatura da un minimo di 10°C ad un massimo eco bar eco comfort e m r e s e t fig. 10
Regolazione della temperatura ambiente (con termostato ambiente opzionale)
Impostare tramite il termostato ambiente la temperatura desiderata all’interno dei locali. Nel caso non sia presente il termostato ambiente la caldaia provvede a mantenere l’impianto alla temperatura di setpoint mandata impianto impostata.
Regolazione della temperatura ambiente (con cronocomando remoto opzionale)
Impostare tramite il cronocomando remoto la temperatura ambiente desiderata all’interno dei locali. La caldaia regolerà l'acqua impianto in funzione della temperatura ambiente richiesta. Per quanto riguarda il funzionamento con cronocomando remoto, fare riferimento al relativo manuale d'uso.
Temperatura scorrevole
Quando viene installata la sonda esterna (opzionale) sul display del pannello comandi (part. 5 - fig. 1) è visualizzata l’attuale temperatura esterna rilevata dalla sonda esterna stessa. Il sistema di regolazione caldaia lavora con “Temperatura Scorrevole”. In questa modalità, la temperatura dell’impianto di riscaldamento viene regolata a seconda delle condizioni climatiche esterne, in modo da garantire un elevato comfort e risparmio energetico durante tutto il periodo dell’anno. In particolare, all’aumentare della temperatura esterna viene diminuita la temperatura di mandata impianto, a seconda di una determinata “curva di compensazione”.
Con regolazione a Temperatura Scorrevole, la temperatura impostata attraverso i tasti riscaldamento (part.
3 e 4 - fig. 1) diviene la massima temperatura di mandata impianto. Si consiglia di impostare al valore massimo per permettere al sistema di regolare in tutto il campo utile di funzionamento.
La caldaia deve essere regolata in fase di installazione dal personale qualificato. Eventuali adattamenti possono essere comunque apportati dall’utente per il miglioramento del comfort.
8 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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Curva di compensazione e spostamento delle curve
Premendo una volta il tasto (part. 10 - fig. 1) viene visualizzata l’attuale curva di compensazione (fig. 11) ed è possibile modificarla con i tasti sanitario (part. 1 e 2 - fig. 1).
Regolare la curva desiderata da 1 a 10 secondo la caratteristica (fig. 13).
Regolando la curva a 0, la regolazione a temperatura scorrevole risulta disabilitata.
Premendo i tasti riscaldamento modificabile con i tasti sanitario fig. 11 - Curva di compensazione
(part. 3 e 4 - fig. 1) si accede allo spostamento parallelo delle curve (fig. 14),
(part. 1 e 2 - fig. 1).
fig. 12 - Spostamento parallelo delle curve
Premendo nuovamente il tasto (part. 10 - fig. 1) si esce dalla modalità regolazione curve parallele.
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Se la temperatura ambiente risulta inferiore al valore desiderato si consiglia di impostare una curva di ordine superiore e viceversa. Procedere con incrementi o diminuzioni di una unità e verificare il risultato in ambiente.
90
85
80
70
60
50
40
30
20
20 10
10 9 8
0 -10
7 6
5
4
3
2
1
-20 fig. 13 - Curve di compensazione
30
20
50
40
70
60
90
85
80
OFFSET = 20
20 10
10
0
9 8
7
6
5
4
3
2
1
30
20
50
40
70
60
90
85
80
OFFSET = 40
10 9
20 10 0
8 7 6 5
4
3
2
1
-10 -20 -10 -20 fig. 14 - Esempio di spostamento parallelo delle curve di compensazione
Regolazioni da cronocomando remoto
A Se alla caldaia è collegato il Cronocomando Remoto (opzionale), le regolazioni descritte in precedenza vengono gestite secondo quanto riportato nella tabella 1. Inoltre, sul display del pannello comandi (part. 5 - fig. 1),
è visualizzata l'attuale temperatura ambiente rilevata dal Cronocomando Remoto stesso.
Tabella. 1
Regolazione temperatura riscaldamento
Regolazione temperatura sanitario
Commutazione Estate/Inverno
Selezione Eco/Comfort
Temperatura Scorrevole
La regolazione può essere eseguita sia dal menù del Cronocomando
Remoto sia dal pannello comandi caldaia.
La regolazione può essere eseguita sia dal menù del Cronocomando
Remoto sia dal pannello comandi caldaia.
La modalità Estate ha priorità su un'eventuale richiesta riscaldamento del
Cronocomando Remoto.
Disabilitando il sanitario dal menù del Cronocomando Remoto, la caldaia seleziona la modalità Economy. In questa condizione, il tasto 7 - fig. 1 sul pannello caldaia, è disabilitato.
Abilitando il sanitario dal menù del Cronocomando Remoto, la caldaia seleziona la modalità Comfort. In questa condizione, con il tasto 7 - fig. 1 sul pannello caldaia, è possibile selezionare una delle due modalità.
Sia il Cronocomando Remoto sia la scheda caldaia gestiscono la regolazione a Temperatura Scorrevole: tra i due, ha priorità la Temperatura Scorrevole della scheda caldaia.
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Regolazione pressione idraulica impianto
La pressione di caricamento ad impianto freddo, letta sull'idrometro caldaia, deve essere di circa 1,0 bar. Se la pressione dell'impianto scende a valori inferiori al minimo, la scheda caldaia attiverà l'anomalia F37 (fig. 15).
eco comfort e m r e s e t fig. 15 - Anomalia pressione impianto insufficiente
Agendo sul rubinetto di caricamento (Part.1 - fig. 16), riportare la pressione dell'impianto ad un valore superiore a 1,0 bar.
fig. 16 - Rubinetto di caricamento
A Una volta ripristinata la pressione impianto, la caldaia attiverà il ciclo di sfiato aria di 120 secondi identificato dal display con FH.
A fine operazione, richiudere sempre il rubinetto di caricamento (part. 1 - fig. 16)
IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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2. Installazione
2.1 Disposizioni generali
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA PERSONALE SPECIALIZZATO
E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MA-
NUALE TECNICO, ALLE DISPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZIONALI E
LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
2.2 Luogo d’installazione
Il circuito di combustione dell’apparecchio è stagno rispetto l’ambiente di installazione e quindi l’apparecchio può essere installato in qualunque locale. L’ambiente di installazione tuttavia deve essere sufficientemente ventilato per evitare che si creino condizioni di pericolo in caso di, seppur piccole, perdite di gas. Questa norma di sicurezza è imposta dalla
Direttiva CEE n° 90/396 per tutti gli apparecchi utilizzatori di gas, anche per quelli cosiddetti a camera stagna.
L’apparecchio è idoneo al funzionamento in luogo parzialmente protetto secondo EN 297 pr A6, con temperatura minima di -10°C. Si consiglia di installare la caldaia sotto lo spiovente di un tetto, all’interno di un balcone o in una nicchia riparata.
Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiammabili o gas corrosivi.
La caldaia è predisposta per l’installazione pensile a muro ed è dotata di serie di una staffa di aggancio. Fissare la staffa al muro secondo le quote riportate alla sez. 4.1 ed agganciarvi la caldaia. È disponibile a richiesta una dima metallica per tracciare sul muro i punti di foratura. Il fissaggio alla parete deve garantire un sostegno stabile ed efficace del generatore.
A Se l’apparecchio viene racchiuso entro mobili o montato affiancato lateralmente, deve essere previsto lo spazio per lo smontaggio della mantellatura e per le normali attività di manutenzione
2.3 Collegamenti idraulici
La potenzialità termica dell’apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del fabbisogno di calore dell’edificio secondo le norme vigenti. L’impianto deve essere corredato di tutti i componenti per un corretto e regolare funzionamento. Si consiglia d’interporre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d’intercettazione che permettano, se necessario, d’isolare la caldaia dall’impianto.
B Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo di raccolta, per evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel circuito di riscaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse intervenire allagando il locale, il costruttore della caldaia non potrà essere ritenuto responsabile.
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi elettrici.
Prima dell’installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell’impianto per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento dell’apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno alla sez. 4.1 ed ai simboli riportati sull’apparecchio.
12 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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Di serie sono forniti i kit di collegamento mostrati nella figura sottostante (fig. 17)
A B C D E F
A - Manicotto femmina
B - Nipplo in OT 58
C - Guarnizione OR
D - Anello d’arresto in OT 58
E - Rosetta in rame
F - Raccordo in OT 58
G - Rubinetto a sfera
A G
C D E F fig. 17 - Kit di collegamento
Caratteristiche dell’acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr (1°F = 10ppm CaCO
3
), si prescrive l’uso di acqua opportunamente trattata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia. Il trattamento non deve comunque ridurre la durezza a valori inferiori a 15°F (DPR 236/88 per utilizzi d’acqua destinati al consumo umano). È indispensabile il trattamento dell’acqua utilizzata nel caso di impianti molto estesi o di frequenti immissioni di acqua di reintegro nell’impianto. Se in questi casi si rendesse successivamente necessario lo svuotamento parziale o totale dell’impianto, si prescrive di effettuare nuovamente il riempimento con acqua trattata.
Sistema antigelo, liquidi antigelo, additivi ed inibitori
La caldaia è equipaggiata di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscaldamento quando la temperatura dell’acqua di mandata impianto scende sotto i 6 °C. Il dispositivo non è attivo se viene tolta alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio. Qualora si renda necessario, è consentito l’uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo ed esclusivamente se il produttore di suddetti liquidi o additivi fornisce una garanzia che assicuri che i suoi prodotti sono idonei all’uso e non arrecano danni allo scambiatore di caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto. È proibito l’uso di liquidi antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all’uso in impianti termici e compatibili con i materiali di caldaia ed impianto.
2.4 Collegamento gas
B Prima di effettuare l’allacciamento, verificare che l’apparecchio sia predisposto per il funzionamento con il tipo di combustibile disponibile ed effettuare una accurata pulizia di tutte le tubature gas dell’impianto, per rimuovere eventuali residui che potrebbero compromettere il buon funzionamento della caldaia.
L’allacciamento gas deve essere effettuato all’attacco relativo (vedi fig. 30) in conformità alla normativa in vigore, con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile a parete continua in acciaio inox, interponendo un rubinetto gas tra impianto e caldaia. Verificare che tutte le connessioni gas siano a tenuta. La portata del contatore gas deve essere sufficiente per l’uso simultaneo di tutti gli apparecchi ad esso collegati. Il diametro del tubo gas, che esce dalla caldaia, non
è determinante per la scelta del diametro del tubo tra l’apparecchio ed il contatore; esso deve essere scelto in funzione della sua lunghezza e delle perdite di carico, in conformità alla normativa in vigore.
B Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici.
13 IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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2.5 Collegamenti elettrici
Collegamento alla rete elettrica
B La sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente collegato ad un efficace impianto di messa a terra eseguito come previsto dalle vigenti norme di sicurezza. Far verificare da personale professionalmente qualificato l’efficienza e l’adeguatezza dell’impianto di terra, il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla mancanza di messa a terra dell’impianto. Far verificare inoltre che l’impianto elettrico sia adeguato alla potenza massima assorbita dall’apparecchio, indicata in targhetta dati caldaia.
La caldaia è precablata e dotata di cavo di allacciamento alla linea elettrica di tipo "Y" sprovvisto di spina. I collegamenti alla rete devono essere eseguiti con allacciamento fisso e dotati di un interruttore bipolare i cui contatti abbiano una apertura di almeno 3 mm, interponendo fusibili da 3A max tra caldaia e linea. E’ importante rispettare le polarità (LINEA: cavo marrone / NEUTRO: cavo blu / TERRA: cavo giallo-verde) negli allacciamenti alla linea elettrica. In fase di installazione o sostituzione del cavo di alimentazione, il conduttore di terra deve essere lasciato 2 cm più lungo degli altri.
B II cavo di alimentazione dell’apparecchio non deve essere sostituito dall’utente. In caso di danneggiamento del cavo, spegnere l’apparecchio e, per la sua sostituzione, rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente qualificato. In caso di sostituzione del cavo elettrico di alimentazione, utilizzare esclusivamente cavo
“HAR H05 VV-F” 3x0,75 mm2 con diametro esterno massimo di 8 mm.
Termostato ambiente (opzional)
B ATTENZIONE: IL TERMOSTATO AMBIENTE DEVE ESSERE A CONTATTI PULITI. COLLEGANDO 230 V.
AI MORSETTI DEL TERMOSTATO AMBIENTE SI DANNEGGIA IRRIMEDIABILMENTE LA SCHEDA ELET-
TRONICA.
Nel collegare cronocomandi o timer, evitare di prendere l'alimentazione di questi dispositivi dai loro contatti di interruzione. La loro alimentazione deve essere effettuata tramite collegamento diretto dalla rete o tramite pile, a seconda del tipo di dispositivo.
Accesso alla morsettiera elettrica
Dopo aver rimosso il pannello anteriore della caldaia (vedi fig. 28), è possibile accedere alla morsettiera per il collegamento della sonda esterna (part. 3 fig. 18), del termostato ambiente (part. 1 fig. 18) oppure del cronocomado remoto
(part. 2 fig. 18).
3
14
1 2 fig. 18 - Accesso alla morsettiera cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
IT
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2.6 Condotti aria/fumi
Avvertenze
L’apparecchio è di “tipo C” a camera stagna e tiraggio forzato, l’ingresso aria e l’uscita fumi devono essere collegati ad uno dei sistemi di evacuazione/aspirazione indicati di seguito. L'apparecchio è omologato per il funzionamento con tutte le configurazioni camini Cxy riportate nella targhetta dati tecnici (alcune configurazioni sono riportate a titolo di esempio nel presente capitolo). E' possibile tuttavia che alcune configurazioni siano espressamente limitate o non consentite da leggi, norme o regolamenti locali. Prima di procedere con l'installazione verificare e rispettare scrupolosamente le prescrizioni in oggetto. Rispettare inoltre le disposizioni inerenti il posizionamento dei terminali a parete e/o tetto e le distanze minime da finestre, pareti, aperture di aerazione, ecc.
B Questo apparecchio di tipo C deve essere installato utilizzando i condotti di aspirazione e scarico fumi forniti dal costruttore secondo UNI-CIG 7129/92. Il mancato utilizzo degli stessi fa decadere automaticamente ogni garanzia e responsabilità del costruttore.
Dilatazione
A Nei condotti fumo di lunghezza superiore al metro, in fase di installazione deve essere tenuto conto della naturale dilatazione dei materiali durante il funzionamento.
Per evitare deformazioni lasciare ad ogni metro di condotto uno spazio di dilatazione di circa 2 ÷ 4 mm.
2 ÷ 4 mm fig. 19 - Dilatazione
Diaframmi
Per il funzionamento della caldaia è necessario montare i diaframmi forniti con l’apparecchio, secondo le indicazioni riportate nelle tabelle successive.
Prima di inserire il tubo di scarico fumi è quindi d’obbligo verificare che vi sia il corretto diaframma (quando questo sia da utilizzare) e che esso sia correttamente posizionato. Nelle caldaie è montato di serie il diaframma di diametro più piccolo. Per la sostituzione del diaframma, procedere come indicato in fig. 20.
IT fig. 20 - Sostituzione diaframma (A = Con caldaia non installata / B = Con caldaia e condotti fumo già installati) cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
15
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Collegamento con tubi coassiali
C
12
C
32
C
32
C
32
C
12
C
12 fig. 21 - Esempi di collegamento con tubi coassiali ( = Aria / = Fumi)
Per il collegamento coassiale montare sull'apparecchio uno dei seguenti accessori di partenza. Per le quote di foratura a muro riferirsi alla sez. 4.1. È necessario che eventuali tratti orizzontali dello scarico fumi siano mantenuti in leggera pendenza verso l'esterno per evitare che eventuale condensa rifluisca verso l’apparecchio.
125
80
100
60
010006X0 010014X0 010007X0 fig. 22 - Accessori di partenza per condotti coassiali
Prima di procedere con l’installazione, verificare con la tabella 2 il diaframma da utilizzare e che non sia superata la massima lunghezza consentita tenendo conto che ogni curva coassiale dà luogo alla riduzione indicata in tabella. Ad esempio un condotto Ø 60/100 composto da una curva 90° + 1 metro orizzontale ha una lunghezza tot. equivalente di
2 metri.
Tabella. 2 - Diaframmi per condotti coassiali
Massima lunghezza consentita
Fattore di riduzione curva 90°
Fattore di riduzione curva 45°
Diaframma da utilizzare
0 ÷ 2 m
2 ÷ 4 m
Coassiale 60/100
4 m
1 m
0.5 m
Ø 45 no diaframma
0 ÷ 3 m
3 ÷ 5 m
Coassiale 80/125
5 m
0.5 m
0.25 m
Ø 45 no diaframma
16 IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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Collegamento con tubi separati
C
52
C
32
C
52
B
22
C
12 fig. 23 - Esempi di collegamento con tubi separati ( = Aria / = Fumi)
Per il collegamento dei condotti separati montare sull'apparecchio il seguente accessorio di partenza:
80
80
010011X0 fig. 24 - Accessorio di partenza per condotti separati
Prima di procedere con l’installazione, verificare il diaframma da utilizzare e che non sia superata la massima lunghezza consentita tramite un semplice calcolo:
1. Definire completamente lo schema del sistema di camini sdoppiati, inclusi accessori e terminali di uscita.
2. Consultare la tabella 4 ed individuare le perdite in m eq sizione di installazione.
(metri equivalenti) di ogni componente, a seconda della po-
3. Verificare che la somma totale delle perdite sia inferiore o uguale alla massima lunghezza consentita in tabella 3.
Tabella. 3 - Diaframmi per condotti separati
Massima lunghezza consentita
Condotti separati
45 m eq
Diaframma da utilizzare
0 - 10 m eq
10 - 30 m eq
30 - 40 m eq
40 - 45 m eq
Ø 45
Ø 47
Ø 50
No diaframma
IT 17 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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Tabella. 4 - Accessori
Ø 80
Ø 100
TUBO 0.5 m M/F
1 m M/F
2 m M/F
CURVA 45° F/F
45° M/F
90° F/F
90° M/F
90° M/F + Presa test
TRONCHETTO con presa test per scarico condensa
TEE con scarico condensa
TERMINALE aria a parete fumi a parete con antivento
CAMINO Aria/fumi sdoppiato 80/80
Solo uscita fumi Ø80
RIDUZIONE da Ø80 a Ø100 da Ø100 a Ø80
TUBO 1 m M/F
CURVA 45° M/F
90° M/F
TERMINALE aria a parete fumi a parete antivento
1KWMA38A
1KWMA83A
1KWMA06K
1KWMA01K
1KWMA65A
1KWMA02K
1KWMA82A
1KWMA70U
1KWMA16U
1KWMA55U
1KWMA05K
1KWMA85A
1KWMA86A
1KWMA84U
1KWMA83U +
1KWMA86U
1KWMA03U
1KWMA08K
1KWMA03K
1KWMA04K
1KWMA14K
1KWMA29K
Aspirazione aria
-
-
-
0,2
-
-
2,0
1,2
2,0
1,5
1,5
0,5
1,0
2,0
1,2
Perdite in m eq
Scarico fumi
Verticale
0,5
1,0
2,0
Orizzontale
1,0
2,0
4,0
2,5
0,2
3,0
7,0
2,2
2,2
3,0
2,5
-
5,0
12,0
4,0
0,0
1,5
0,4
0,6
0,8
1,5
-
0,4
0,0
3,0
1,0
1,3
-
3,0
0,8
18 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
IT
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Collegamento a canne fumarie collettive
C
42
C
82
C
42 fig. 25 - Esempi di collegamento a canne fumarie ( = Aria / = Fumi)
Se si intende collegare la caldaia DIVAtop 60 F 32 ad una canna fumaria collettiva o ad un camino singolo a tiraggio naturale, canna fumaria o camino devono essere espressamente progettati da personale tecnico professionalmente qualificato in conformità alle norme vigenti ed essere idonee per apparecchi a camera stagna dotati di ventilatore.
In particolare, camini e canne fumarie devono avere le seguenti caratteristiche:
• Essere dimensionati/e secondo il metodo di calcolo riportato nelle norme vigenti.
• Essere a tenuta dei prodotti della combustione, resistenti ai fumi ed al calore ed impermeabili alle condense.
• Avere sezione circolare o quadrangolare, con andamento verticale ed essere prive di strozzature.
• Avere i condotti che convogliano i fumi caldi adeguatamente distanziati o isolati da materiali combustibili.
• Essere allacciati ad un solo apparecchio per piano.
• Essere allacciati ad un’unica tipologia di apparecchi (o tutti e solo apparecchi a tiraggio forzato oppure tutti e solo apparecchi a tiraggio naturale).
• Essere privi di mezzi meccanici di aspirazione nei condotti principali.
• Essere in depressione, per tutto lo sviluppo, in condizioni di funzionamento stazionario.
• Avere alla base una camera di raccolta di materiali solidi o eventuali condense munita di sportello metallico di chiusura a tenuta d’aria.
IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
19
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3. Servizio e manutenzione
Tutte le operazioni di regolazione, trasformazione, messa in servizio, manutenzione descritte di seguito, devono essere effettuate solo da Personale Qualificato e di sicura qualificazione (in possesso dei requisiti tecnici professionali previsti dalla normativa vigente) come il personale del Servizio Tecnico Assistenza Clienti di Zona.
FERROLI declina ogni responsabilità per danni a cose e/o persone derivanti dalla manomissione dell’apparecchio da parte di persone non qualificate e non autorizzate.
3.1 Regolazioni
Trasformazione gas di alimentazione
L’apparecchio può funzionare con alimentazione a gas Metano o G.P.L. e viene predisposto in fabbrica per l’uso di uno dei due gas, come chiaramente riportato sull’imballo e sulla targhetta dati tecnici dell’apparecchio stesso. Qualora si renda necessario utilizzare l’apparecchio con gas diverso da quello preimpostato, è necessario dotarsi dell’apposito kit di trasformazione e operare come indicato di seguito:
1. Sostituire gli ugelli al bruciatore principale, inserendo gli ugelli indicati in tabella dati tecnici alla sez. 4.4, a seconda del tipo di gas utilizzato
2. Modificare il parametro relativo al tipo di gas:
• portare la caldaia in modo stand-by
• premere il tasto RESET (part. 8 - fig. 1) per 10 secondi: il display visualizza “TS“ lampeggiante
• premere il tasto RESET
• Premere i tasti sanitario
(part. 8 - fig. 1): il display visualizza “P01“.
(part. 1 e 2 - fig. 1) per impostare il parametro 00 (per il funzionamento a metano) oppure 01 (per il funzionamento a GPL).
• Premere il tasto RESET (part. 8 - fig. 1) per 10 secondi.
• la caldaia torna in modo stand-by
3. Regolare le pressioni minima e massima al bruciatore (rif. paragrafo relativo), impostando i valori indicati in tabella dati tecnici per il tipo di gas utilizzato
4. Applicare la targhetta adesiva contenuta nel kit di trasformazione vicino alla targhetta dei dati tecnici per comprovare l’avvenuta trasformazione.
Attivazione modalità TEST
Premere contemporaneamente i tasti riscaldamento (part. 3 e 4 - fig. 1) per 5 secondi per attivare la modalità
TEST. La caldaia si accende al massimo della potenza di riscaldamento impostata come al paragrafo successivo.
Sul display, i simboli riscaldamento (part. 24 - fig. 1) e sanitario (part. 12 - fig. 1) lampeggiano; accanto verranno visualizzate rispettivamente la potenza riscaldamento e la potenza d’accensione.
eco bar eco comfort e m r e s e t
20 fig. 26 - Modalità TEST (potenza riscaldamento = 100%)
Per disattivare la modalità TEST, ripetere la sequenza d’attivazione.
La modalità TEST si disabilità comunque automaticamente dopo 15 minuti.
cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
IT
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Regolazione pressione al bruciatore
Questo apparecchio, essendo del tipo a modulazione di fiamma, ha due valori di pressione fissi: quello di minima e quello di massima, che devono essere quelli indicati in tabella dati tecnici in base al tipo di gas.
• Collegare un idoneo manometro alla presa di pressione “B” posta a valle della valvola gas.
• Scollegare il tubetto di compensazione pressione “N”.
• Togliere il cappuccio di protezione “D”.
• Far funzionare la caldaia in modo TESTfig. 1.
• Preregolare la pressione massima al valore di taratura, girando la vite “G” in senso orario per aumentare la pressione e in senso antiorario per diminuirla.
• Scollegare uno dei due faston "C" dal modureg "F" sulla valvola gas.
• Regolare la pressione minima al valore di taratura attraverso la vite "E", in senso orario per aumentarla ed in senso antiorario per diminuirla.
• Spegnere e accendere il bruciatore controllando che il valore della pressione minima rimanga stabile.
• Ricollegare il faston "C" staccato da modureg "F" sulla valvola gas
• Verificare che la pressione massima non sia cambiata
• Ricollegare il tubetto di compensazione pressione “N”.
• Rimettere il cappuccio di protezione “D”.
• Per terminare il modo TEST ripetere la sequenza d'attivazione oppure aspettare 15 minuti.
A Una volta effettuato il controllo della pressione o la regolazione della stessa è obbligatorio sigillare con vernice o apposito sigillo la vite di regolazione.
D
H F I
E
G
R S
C
F
L
B A
+
M
N
B fig. 27 - Valvola gas
IT
A Presa di pressione a monte
B Presa di pressione a valle
C Connessione elettrica Modureg
D Cappuccio di protezione
E Regolazione pressione minima
F Modureg
G Regolazione pressione massima
I
H Attacco Tubetto di compensazione
Connessione elettrica Valvola gas
L Camera stagna
M Manometro
N Tubetto di compensazione
R Uscita gas
S Entrata gas cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
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Regolazione della potenza riscaldamento
Per regolare la potenza in riscaldamento posizionare la caldaia in funzionamento TEST (vedi sez. 3.1). Premere i tasti riscaldamento (part. 3 e 4 - fig. 1) per aumentare o diminuire la potenza (minima = 00 - Massima = 100).
Premendo il tasto RESET entro 5 secondi, la potenza massima resterà quella appena impostata. Uscire dal funzionamento TEST (vedi sez. 3.1).
Regolazione della potenza di accensione
Per regolare la potenza di accensione posizonare la caldaia in funzionamento TEST (vedi sez. 3.1). Premere i tasti sanitario tasto
(part. 1 e 2 - fig. 1) per aumentare o diminuire la potenza (minima = 00 - Massima = 60). Premendo il
entro 5 secondi, la potenza di accensione resterà quella appena impostata. Uscire dal funzionamento
TEST (vedi sez. 3.1).
3.2 Messa in servizio
B Verifiche da eseguire alla prima accensione, e dopo tutte le operazioni di manutenzione che abbiano comportato la disconnessione dagli impianti o un intervento su organi di sicurezza o parti della caldaia:
Prima di accendere la caldaia
• Aprire le eventuali valvole di intercettazione tra caldaia ed impianti.
• Verificare la tenuta dell’impianto gas, procedendo con cautela ed usando una soluzione di acqua saponata per la ricerca di eventuali perdite dai collegamenti.
• Verificare la corretta precarica del vaso di espansione (rif. sez. 4.4)
• Riempire l’impianto idraulico ed assicurare un completo sfiato dell’aria contenuta nella caldaia e nell’impianto, aprendo la valvola di sfiato aria posta nella caldaia e le eventuali valvole di sfiato sull’impianto.
• Verificare che non vi siano perdite di acqua nell’impianto, nei circuiti acqua sanitaria, nei collegamenti o in caldaia.
• Verificare l’esatto collegamento dell’impianto elettrico e la funzionalità dell’impianto di terra
• Verificare che il valore di pressione gas per il riscaldamento sia quello richiesto
• Verificare che non vi siano liquidi o materiali infiammabili nelle immediate vicinanze della caldaia
Verifiche durante il funzionamento
• Accendere l’apparecchio come descritto nella sez. 1.3.
• Assicurarsi della tenuta del circuito del combustibile e degli impianti acqua.
• Controllare l’efficienza del camino e condotti aria-fumi durante il funzionamento della caldaia.
• Controllare che la circolazione dell’acqua, tra caldaia ed impianti, avvenga correttamente.
• Assicurarsi che la valvola gas moduli correttamente sia nella fase di riscaldamento che in quella di produzione d’acqua sanitaria.
• Verificare la buona accensione della caldaia, effettuando diverse prove di accensione e spegnimento, per mezzo del termostato ambiente o del comando remoto.
• Assicurarsi che il consumo del combustibile indicato al contatore, corrisponda a quello indicato nella tabella dati tecnici alla sez. 4.4.
• Assicurarsi che senza richiesta di riscaldamento il bruciatore si accenda correttamente all’apertura di un rubinetto dell’acqua calda sanitaria. Controllare che durante il funzionamento in riscaldamento, all’apertura di un rubinetto dell’acqua calda, si arresti il circolatore riscaldamento, e vi sia produzione regolare di acqua sanitaria.
• Verificare la corretta programmazione dei parametri ed eseguire le eventuali personalizzazioni richieste (curva di compensazione, potenza, temperature, ecc.).
22 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
IT
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3.3 Manutenzione
Controllo periodico
Per mantenere nel tempo il corretto funzionamento dell’apparecchio, è necessario far eseguire da personale qualificato un controllo annuale che preveda le seguenti verifiche:
• I dispositivi di comando e di sicurezza (valvola gas, flussometro, termostati, ecc.) devono funzionare correttamente.
• Il circuito di evacuazione fumi deve essere in perfetta efficienza.
(Caldaia a camera stagna: ventilatore, pressostato, ecc. - La camera stagna deve essere a tenuta: guarnizioni, pressacavi ecc.)
(Caldaia a camera aperta: antirefoleur, termostato fumi, ecc.)
• I condotti ed il terminale aria-fumi devono essere liberi da ostacoli e non presentare perdite
• Il bruciatore e lo scambiatore devono essere puliti ed esenti da incrostazioni. Per l’eventuale pulizia non usare prodotti chimici o spazzole di acciaio.
• L'elettrodo deve essere libero da incrostazioni e correttamente posizionato.
• Gli impianti gas e acqua devono essere a tenuta.
• La pressione dell’acqua dell’impianto a freddo deve essere di circa 1 bar; in caso contrario riportarla a questo valore.
• La pompa di circolazione non deve essere bloccata.
• Il vaso d’espansione deve essere carico.
• La portata gas e la pressione devono corrispondere a quanto indicato nelle rispettive tabelle.
A L’eventuale pulizia del mantello, del cruscotto e delle parti estetiche della caldaia può essere eseguita con un panno morbido e umido eventualmente imbevuto con acqua saponata. Tutti i detersivi abrasivi e i solventi sono da evitare.
Controllo periodico bollitore
B Controllare periodicamente (almeno una volta all’anno) il grado di usura dell’anodo di magnesio. Qualora risultasse eccessivamente consumato, provvedere alla sua sostituzione.
Apertura del mantello
Per aprire il mantello della caldaia:
1. Svitare le viti A (vedi fig. 28).
2. Ruotare il mantello (vedi fig. 28).
3. Alzare il mantello.
B Prima di effettuare qualsiasi operazione all’interno della caldaia, disinserire l’alimentazione elettrica e chiudere il rubinetto gas a monte
IT
A
A fig. 28 - Apertura mantello cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
B
23
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Analisi della combustione
Nella parte superiore della caldaia sono stati previsti due punti di prelievo, uno per i fumi (rif. 1 fig. 29) e l'altro per l'aria
(rif. 2 fig. 29). Per poter effettuare i prelievi occorre:
1. Aprire il tappino di chiusura prese aria/fumi;
2. Introdurre le sonde fino al fermo;
3. Verificare che la valvola di sicurezza sia collegata ad un imbuto di scarico;
4. Attivare la modalità TEST;
5. Attendere 10 minuti per far giungere la caldaia in stabilità;
6. Effettuare la misura.
1 fig. 29 - Analisi combustione
2
24 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
IT
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3.4 Risoluzione dei problemi
Diagnostica
La caldaia è dotata di un avanzato sistema di autodiagnosi. Nel caso di un’anomalia alla caldaia, il display lampeggia insieme al simbolo anomalia (part. 22 - fig. 1) indicando il codice dell’anomalia.
Vi sono anomalie che causano blocchi permanenti (contraddistinte con la lettera “A”): per il ripristino del funzionamento
è sufficiente premere il tasto RESET (part. 8 - fig. 1) per 1 secondo oppure attraverso il RESET del cronocomando remoto (opzionale) se installato; se la caldaia non riparte è necessario prima risolvere l’anomalia.
Altre anomalie causano blocchi temporanei (contraddistinte con la lettera “F”) che vengono ripristinati automaticamente non appena il valore rientra nel campo di funzionamento normale della caldaia.
Tabella. 5 - Lista anomalia
Codice anomalia
A01
A02
A03
F05
A06
F10
F11
F14
F34
F35
F37
Anomalia
Mancata accensione del bruciatore
Segnale fiamma presente con bruciatore spento
Intervento protezione sovratemperatura
Pressostato aria (non chiude i contatti entro 20 sec. dall’attivazione del ventilatore)
Mancanza fiamma dopo fase di accensione
Anomalia sensore di mandata 1
Anomalia sensore sanitario
Anomalia sensore di mandata 2
Tensione di alimentazione inferiore a 170V.
Frequenza di rete anomala
Pressione acqua impianto non corretta
Possibile causa Soluzione
Mancanza di gas
Anomalia elettrodo di rivelazione/accensione
Valvola gas difettosa
Controllare che l’afflusso di gas alla caldaia sia regolare e che sia stata eliminata l’aria dalle tubazioni
Controllare il cablaggio dell’elettrodo e che lo stesso sia posizionato correttamente e privo di incrostazioni
Verificare e sostituire la valvola a gas
Potenza di accensione troppo bassa
Anomalia elettrodo
Anomalia scheda
Sensore riscaldamento danneggiato
Mancanza di circolazione d’acqua nell’impianto
Regolare la potenza di accensione
Verificare il cablaggio dell’elettrodo di ionizzazione
Verificare la scheda
Controllare il corretto posizionamento e funzionamento del sensore di riscaldamento
Verificare il circolatore
Presenza aria nell’impianto Sfiatare l’impianto
Contatto pressostato aria aperto Verificare il cablaggio
Cablaggio al pressostato aria errato
Diaframma errato
Camino non correttamente dimensionato o ostruito
Bassa pressione nell’impianto gas
Taratura pressione minima bruciatore
Sensore danneggiato
Cablaggio in corto circuito
Cablaggio interrotto
Sensore danneggiato
Cablaggio in corto circuito
Cablaggio interrotto
Sensore danneggiato
Cablaggio in corto circuito
Cablaggio interrotto
Verificare il ventilatore
Verificare il pressostato
Sostituire il diaframma
Verificare la pressione dal gas
Verificare le pressioni
Verificare il cablaggio o sostituire il sensore
Verificare il cablaggio o sostituire il sensore
Verificare il cablaggio o sostituire il sensore
Problemi alla rete elettrica
Problemi alla rete elettrica
Pressione troppo bassa
Sensore danneggiato
Verificare l’impianto elettrico
Verificare l’impianto elettrico
Caricare impianto
Verificare il sensore
IT 25 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
DIVAtop 60 F 32
Codice anomalia
F39
F40
A41
F42
F47
F50
Anomalia
Anomalia sonda esterna
Pressione acqua impianto non corretta
Posizionamento sensori
Anomalia sensore riscaldamento
Anomalia sensore di pressione acqua impianto
Anomalia modureg
Possibile causa
Sonda danneggiata o corto circuito cablaggio
Sonda scollegata dopo aver attivato la temperatura scorrevole
Pressione troppo alta
Sensore mandata staccato dal tubo
Sensore danneggiato
Soluzione
Verificare il cablaggio o sostituire il sensore
Ricollegare la sonda esterna o disabilitare la temperatura scorrevole
Verificare l’impianto
Verificare la valvola di sicurezza
Verificare il vaso di espansione
Controllare il corretto posizionamento e funzionamento del sensore di riscaldamento
Sostituire il sensore
Cablaggio interrotto
Cablaggio interrotto
Verificare il cablaggio
Verificare il cablaggio
26 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
IT
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4. Caratteristiche e dati tecnici
4.1 Dimensioni e attacchi
107 493
440 600
20
590
550
200
100
20
50
270
1 2 3
4
5
28 78 148 52
590
162 74 48
IT
1 = Ingresso gas 1/2”
2 = Ingresso impianto 3/4”
3 = Uscita impianto 3/4”
4 = Uscita sanitario 1/2”
5 = Ingresso sanitario 1/2”
33 78 148 236 52.5
52.5
fig. 30 - Dimensioni e attacchi cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
27
DIVAtop 60 F 32
4.2 Vista generale e componenti principali
29 187 90 91
43
16
28
132
20
21
5
27
19
81
22
26
179
32
278
197
56
243
44
180
97
9
179
28
7 11 14a 221 40 197 130 10 74 8 246 151 fig. 31 - Vista generale
14b
5
7
Camera stagna
Entrata gas
8
9
Uscita acqua sanitaria
Entrata acqua sanitaria
10 Mandata impianto
11 Ritorno impianto
14a Valvola di sicurezza 3 bar (riscald.)
14b Valvola di sicurezza 9 bar (bollitore)
16 Ventilatore
19 Camera combustione
20 Gruppo bruciatori
21 Ugello principale
22 Bruciatore
26 Isolante camera di combustione
27 Scambiatore in rame
28 Collettore fumi
29 Collettore uscita fumi
32 Circolatore riscaldamento
40 Vaso espansione sanitario
43 Pressostato aria
44 Valvola gas
56 Vaso di espansione
74 Rubinetto di riempimento impianto
81 Elettrodo d’accensione e rilevazione
90 Presa di rilevazione fumi
91 Presa di rilevazione aria
97 Anodo di magnesio
130 Circolatore bollitore
132 Deflettore fumi
151 Rubinetto scarico bollitore
179 Valvola di non ritorno
180 Bollitore
187 Diaframma fumi
197 Sfiato aria manuale
221 By pass
243 Sensore
246 Trasduttore di pressione
278 Sensore doppio (Sicurezza + Riscaldamento)
IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
DIVAtop 60 F 32
4.3 Circuito idraulico
43
+ -
5
29-187
16
278
197
27
81
180
243
IT
56
20
44
179
130
14a
97
74
179
32
197
246
14b 151
11
7
221
10
179
5
7
8
Camera stagna
Entrata gas
Uscita acqua sanitaria
Entrata acqua sanitaria 9
10 Mandata impianto
11 Ritorno impianto
14a Valvola di sicurezza 3 bar (riscald.)
14b Valvola di sicurezza 9 bar (bollitore)
16 Ventilatore
20 Gruppo bruciatori
27 Scambiatore in rame
29 Collettore uscita fumi
32 Circolatore riscaldamento
40 Vaso espansione sanitario
43 Pressostato aria
44 Valvola gas
8 9 fig. 32 - Circuito idraulico
40
56 Vaso di espansione
74 Rubinetto di riempimento impianto
81 Elettrodo d’accensione e rilevazione
97 Anodo di magnesio
130 Circolatore bollitore
151 Rubinetto scarico bollitore
179 Valvola di non ritorno
180 Bollitore
187 Diaframma fumi
197 Sfiato aria manuale
221 By pass
243 Sensore
246 Trasduttore di pressione
278 Sensore doppio (Sicurezza + Riscaldamento)
29 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
30
DIVAtop 60 F 32
4.4 Tabella dati tecnici
Nella colonna a destra viene indicata l’abbreviazione utilizzata nella targhetta dati tecnici.
Dato
Portata termica max
Portata termica min
Potenza Termica max riscaldamento
Potenza Termica min riscaldamento
Potenza Termica max sanitario
Potenza Termica min sanitario
Ugelli bruciatore G20
Pressione gas alimentazione G20
Pressione max a valle valvola a gas (G20)
Pressione min a valle valvola a gas (G20)
Portata gas max G20
Portata gas min G20
Ugelli bruciatore G31
Pressione gas alimentazione G31
Pressione max a valle valvola a gas (G31)
Pressione min a valle valvola a gas (G31)
Portata gas max G31
Portata gas min G31 m 3 /h m
3
/h n° x Ø mbar mbar mbar kg/h kg/h
Unità kW kW kW kW kW kW n° x Ø mbar mbar mbar
Valore
33.3
10.7
31.0
9.2
31.0
9.2
16 x 1.30
20
12.0
1.5
3.52
1.13
16 x 0.77
37
35.0
5.0
2.60
0.84
Classe efficienza direttiva 92/42 EEC
Classe di emissione NOx
Pressione max esercizio riscaldamento
Pressione min esercizio riscaldamento
Temperatura max riscaldamento
Contenuto acqua riscaldamento
Capacità vaso di espansione riscaldamento
Pressione precarica vaso di espansione riscaldamento
Pressione max esercizio san.
Pressione min esercizio san.
Contenuto acqua san.
Capacità vaso di espansione san.
Pressione precarica vaso di esp. san.
Portata sanitaria Dt 30°C l/10min
Portata sanitaria Dt 30°C l/h
Grado protezione
Tensione di alimentazione
Potenza elettrica assorbita
Potenza elettrica assorbita sanitario
Peso a vuoto
Tipo di apparecchio
PIN CE
(Q)
(Q)
(P)
(P)
l/10min l/h
IP
V/Hz bar litri litri bar litri litri bar bar bar
bar
°C
W
W kg
3 (<150 mg/kWh)
3
0.8
90
5.5
10
3
9
0.25
60.0
2.0
3.0
210
950
X5D
230V/50Hz
140
140
62
C
12
-C
22
-C
32
-C
42
-C
52
-C
62
-
C
72
-C
82
-B
22
0461BL0466
(NOx)
(PMS)
(tmax)
IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
DIVAtop 60 F 32
4.5 Diagrammi
Diagrammi pressione - potenza
A
B
A GPL
B METANO
Perdite di carico / prevalenza circolatori
H [m H
2
O] 7
3
6
2
5
4
3
2
1
1
0
0 500
A Perdite di carico caldaia
1 - 2 - 3 Velocità circolatore
1.000
1.500
A
2.000
Q [l/h]
IT 31 cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
DIVAtop 60 F 32
4.6 Schema elettrico
138
1 2
DSP05
LCD
X8
PROG
X10
32
DBM03B
130
44
16
32
T2
1
2
5
6
3
X4
4
3
2
X3
1
X11
X1
X2
L main N
L aux N TR1
X7
4
3
2
1
X9
6
5
4
3
2
1
5
4
3
2
1
7
6
X6
X5
12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
43
278
L N
230V
50Hz
81
246
243
72
139
47 fig. 33 - Schema elettrico
A Attenzione: Prima di collegare il termostato ambiente o il cronocomando remoto, togliere il ponticello sulla morsettiera.
Legenda
16 Ventilatore
32 Circolatore riscaldamento
43 Pressostato aria
44 Valvola gas
47 Modureg
72 Termoststo ambiente
81 Elettrodo d’accensione e rilevazione
130 Circolatore bollitore
138 Sonda esterna
139 Cronocomando remoto (OpenTherm)
243 Sensore di temperatura bollitore
246 Trasduttore di pressione
278 Sensore doppio (Sicurezza + Riscaldamento)
IT cod. 3540M332 - 09/2008 (Rev. 00)
La presente garanzia convenzionale è valida per gli apparecchi destinati alla commercializzazione, venduti ed installati sul solo territorio italiano
La Direttiva Europea 99/44/CE ha per oggetto taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di consumo e regolamenta il rapporto tra venditore finale e consumatore. La direttiva in oggetto prevede che in caso di difetto di conformità del prodotto, il consumatore ha diritto a rivalersi nei confronti del venditore finale per ottenerne il ripristino senza spese, per un periodo di 24 mesi dalla data di acquisto.
Ferroli S.p.A., pur non essendo venditore finale nei confronti del consumatore, intende comunque supportare le responsabilità del venditore finale con una propria Garanzia Convenzionale, fornita tramite la propria rete di assistenza tecnica autorizzata alle condizioni riportate di seguito.
Oggetto della Garanzia e Durata
Con la presente garanzia convenzionale l'azienda produttrice garantisce da tutti i difetti di fabbricazione e di funzionamento gli apparecchi venduti per 24 mesi dalla data di consegna, documentata attraverso regolare documento di acquisto, purché avvenuta entro 3 anni dalla data di fabbricazione del prodotto. La messa in servizio del prodotto deve essere effettuata a cura della società installatrice. Entro 30 giorni dalla messa in servizio il Cliente può richiedere ad un Centro di Assistenza autorizzato il primo controllo gratuito. In questo caso i 2 anni di garanzia decorrono sempre dalla data di consegna ma sullo scambiatore principale viene esteso un ulteriore anno di garanzia (quindi 3 anni).
Modalità per far valere la presente Garanzia
In caso di guasto, il cliente deve richiedere entro il termine di decadenza di 30 giorni lintervento del Centro Assistenza di zona, autorizzato Ferroli S.p.A.
I nominativi dei Centri Assistenza autorizzati sono reperibili:
attraverso il sito internet dellazienda costruttrice;
attraverso il numero verde 800-59-60-40.
I costi di intervento sono a carico dellazienda produttrice, fatte salve le esclusioni previste e riportate nella presente
Dichiarazione. Gli interventi in garanzia non modificano la data di decorrenza o la durata della stessa.
Esclusioni
Sono escluse dalla presente garanzia i guasti e gli eventuali danni causati da:
trasporto non effettuato a cura dellazienda;
inosservanza delle istruzioni e delle avvertenze previste dallazienda produttrice e riportate sui manuali di utilizzo a corredo del prodotto;
errata installazione o inosservanza delle prescrizioni di installazione, previste dallazienda produttrice e riportate sui manuali di installazione a corredo del prodotto;
inosservanza di norme e/o disposizioni previste da leggi e/o regolamenti vigenti, in particolare per assenza o difetto di manutenzione periodica;
anormalità o anomalie di qualsiasi genere nellalimentazione degli impianti idraulici, elettrici, di erogazione del combustibile, di camini e/o scarichi;
inadeguati trattamenti dell'acqua di alimentazione, trattamenti disincrostanti erroneamente effettuati;
corrosioni causate da condensa o aggressività d'acqua;
gelo, correnti vaganti e/o effetti dannosi di scariche atmosferiche;
mancanza di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche;
trascuratezza, incapacità d'uso, manomissioni effettuate da personale non autorizzato o interventi tecnici errati effettuati sul prodotto da soggetti estranei alla rete di assistenza autorizzata Ferroli;
impiego di parti di ricambio non originali Ferroli;
manutenzione inadeguata o mancante;
parti soggette a normale usura di impiego (anodi, guarnizioni, manopole, lampade spia, ecc.);
c a u s e d i f o r z a m a g g i o r e i n d i p e n d e n t i d a l l a v o l o n t à e d a l c o n t r o l l o d e l l a z i e n d a p r o d u t t r i c e ;
non rientrano nella garanzia le operazioni di pulizia e manutenzione ordinaria, né eventuali attività o operazioni per accedere al prodotto (smontaggio mobili o coperture, allestimento ponteggi, ecc.).
Responsabilità
Il personale autorizzato dalla azienda produttrice interviene a titolo di assistenza tecnica nei confronti del Cliente; linstallatore resta comunque lunico responsabile dellinstallazione che deve rispettare le prescrizioni di legge e le prescrizioni tecniche riportate sui manuali di installazione a corredo del prodotto.
Le condizioni di garanzia convenzionale qui elencate sono le uniche offerte da Ferroli Spa. Nessun terzo è autorizzato a modificare i termini della presente garanzia né a rilasciarne altri verbali o scritti.
Diritti di legge
La presente garanzia si aggiunge e non pregiudica i diritti dellacquirente previsti dalla direttiva 99/44/CEE e relativo decreto nazionale di attuazione.
FERROLI S.p.A. - Via Ritonda 78/a - 37047 San Bonifacio (Verona) Italy - tel. +39.045.6139411 - fax. +39.045.6100933 - www.ferroli.it
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Table of contents
- 6 1 Istruzioni d’uso
- 6 1.1 Presentazione
- 6 1.2 Pannello comandi
- 8 1.3 Accensione e spegnimento
- 9 1.4 Regolazioni
- 14 2 Installazione
- 14 2.1 Disposizioni generali
- 14 2.2 Luogo d’installazione
- 14 2.3 Collegamenti idraulici
- 15 2.4 Collegamento gas
- 16 2.5 Collegamenti elettrici
- 17 2.6 Condotti aria/fumi
- 22 3 Servizio e manutenzione
- 22 3.1 Regolazioni
- 24 3.2 Messa in servizio
- 25 3.3 Manutenzione
- 27 3.4 Risoluzione dei problemi
- 29 4 Caratteristiche e dati tecnici
- 29 4.1 Dimensioni e attacchi
- 30 4.2 Vista generale e componenti principali
- 31 4.3 Circuito idraulico
- 32 4.4 Tabella dati tecnici
- 33 4.5 Diagrammi
- 34 4.6 Schema elettrico