Unical T.it AQ Guida d'installazione

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Unical T.it AQ Guida d'installazione | Manualzz

T.it AQ 24_34

Id. modello: 00268625_00268627

ISTRUZIONI PER L’INSTALLATORE E IL MANUTENTORE

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Indice

Generalità ……….……………………………………………………….…………………………………………………………………

Avvertenze generali

..……………………………………………....………………………………………………………………………

Condizioni di garanzia

.………..………………………………………………..…………………………………………………………

Norme di sicurezza

.……………………………………………………..…………………………………………………………………

Installazione ………………………………………………….….…………………………………………………………………………

Avvertenze prima dell’installazione

..…………………………………………….…....…………………………………………………

Capacità di riscaldamento

……………………………....……………………………….………..……………………………………

Distanze minime di sicurezza

..……………………………………………….…………………………………………………………… .

Canna fumaria

..……………………..…………………………..……….…………………………………………………………………

Collegamenti idraulici

……………………………………………….…….…...…………………………………………………………

Collegamenti elettrici e controlli

…….……………………………………………..………………………………………………………..

Riempimento dell’impianto

...…………………………………………………………………………………………………………..

Ingombri e collegamenti

……………………………………………….………………………..…………………………………………

Schema elettrico

..……………………………………………..……..……..……………………………………………………………

Dati tecnici …………..

……………………………………………..…..………………………………….…………………………………

Uso …………………..………………………………………..…………………….……………………………………………………....

Pannello comandi

…………………………………………………………………………………………………………………………..

Preparazione accensione

…………………………………………………..……….…………………..…………………………………

Prima accensione

………………….…………………………………………….…..…………….…….…………………………………

Accensione

……………………………………………………………………….…..…………….…….…………………………………

Riscaldamento e regolazione

………………………………………………………....….…………….…………………………………

Raffreddamento

…………..……………………………………………..………………….………………………………………………

Stand-by

………...………………………………………………………………………………………...…………………………………

Modalità di funzionamento

…..………...………………………………………………………...…………………………………………

Menù utente

………………………..…………………………………………….…..…………….…….…………………………………

Errori di diagnostica

…………………………………………………………….…..…………….…….…………………………………

Manutenzione ordinaria ………………………………………………………………………………………………………………

Manutenzione mensile ………………………………………………………………………………………………………………

Manutenzione stagionale ………………………………………………………………………………………………………………

Ispezione dell’apparecchio ……………………………………………………………………………………………………………

Componenti principali ………………………………………………………………………………………………………………

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GENERALITÀ

AVVERTENZE

GENERALI

Le note ed istruzioni tecniche contenute in questo documento sono rivolte agli installatori per dar loro modo di effettuare una corretta installazione a regola d’arte.

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Il presente libretto è parte integrante ed essenziale del prodotto. Va conservato con cura dall’utente e dovrà sempre accompagnare la caldaia anche in caso di sua cessione ad altro proprietario o utente e/o di trasferimento su altro impianto.

Leggere attentamente le istruzioni e le avvertenze contenute nel presente libretto in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, d’uso e di manutenzione.

Le immagini riportate nel presente manuale sono solamente a titolo esplicativo e talvolta possono non rappresentare esattamente il prodotto.

Questo apparecchio serve a produrre acqua calda per riscaldamento domestico.

Deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento compatibilmente alle sue prestazioni ed alla sua potenza.

Far funzionare l’apparecchio solo con pellet di legna a norma.

In caso di rifornimento a stufa accesa, evitare che il sacco del pellet venga a contatto con superfici calde.

E’ vietata l’utilizzazione per scopi diversi da quanto specificato. Il costruttore non è considerato responsabile per eventuali danni derivanti da usi impropri, erronei ed irragionevoli o da un mancato rispetto delle istruzioni riportate sul presente libretto.

In Italia sulle installazioni degli impianti a biomassa inferiori a 35kW si fa riferimento al D.M.

37/08 ed ogni installatore qualificato che ne abbia i requisiti deve rilasciare il certificato di conformità dell’impianto installato. N.B. per impianto si intende Stufa+Camino+Presa d’aria.

L’installazione, la manutenzione e qualsiasi altro intervento devono essere effettuate nel rispetto delle norme vigenti e delle indicazioni fornite dal costruttore. Un’errata installazione può causare danni a persone, animali e cose per i quali l’azienda costruttrice non è responsabile.

Durante le fasi di prima accensione, manutenzione e di qualsiasi altro intervento tecnico, nell’ambiente dove è installata la caldaia e nelle immediate vicinanze, dovrà essere presente solamente personale qualificato.

La caldaia viene fornita in un imballo di legno e cartone, dopo aver tolto l’imballo assicurarsi dell’integrità dell’apparecchio e della completezza della fornitura. In caso di non corrispondenza rivolgersi al fornitore. Gli elementi di imballaggio (graffe, sacchetti in plastica, polistirolo espanso, legno ecc.) non devono essere lasciati alla portata dei bambini in quanto fonti di pericolo.

Assicurarsi che vi sia una sufficiente aerazione nell’ambiente di installazione durante l’esercizio.

In presenza di anomalie di funzionamento, l’apparecchio avvia il procedimento di spegnimento in automatico. Rimettere in funzione l’apparecchio solo dopo aver eliminato la causa dell’anomalia.

In caso di guasto e/o cattivo funzionamento spegnere l’apparecchio, e non tentare di ripararlo ma rivolgersi a personale qualificato.

L’eventuale accumulo di pellet incombusto nel bruciatore a seguito di “mancate accensioni” deve essere rimosso prima della successiva accensione.

L’esercizio della stufa a pellet può causare il forte riscaldamento della sua superficie, della maniglia, della canna fumaria e del vetro. Ad apparecchio acceso, toccare queste parti solo con indumenti di protezione o mezzi ausiliari adeguati. Fate dunque molta attenzione ed usate le dovute precauzioni, soprattutto in presenza di bambini, persone anziane, disabili.

Eventuali manifestazioni di rumorosità come ticchettii possono non costituire difetto bensì trattarsi di normali dilatazioni dei materiali sottoposti a stress termico.

A causa dello sviluppo di calore sul vetro, fare attenzione che nessuna persona che non sia pratica del funzionamento della stufa sosti nella zona di installazione.

Informare i bambini delle precauzioni da mantenere durante il funzionamento dell’apparecchio e controllare che non incorrano in situazioni di pericolo.

Mantenere al di fuori della zona di irraggiamento del focolare, e comunque alla distanza di almeno 1mt. dal blocco riscaldante tutti gli elementi di materiale combustibile o infiammabile quali: travature, arredi in legno, tendaggi, ecc...

Prima di ogni intervento nella caldaia, è necessario togliere la spina di alimentazione.

Eventuali riparazioni, effettuate utilizzando esclusivamente ricambi originali, devono essere eseguite solamente da tecnici qualificati. Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza dell’apparecchio e fa decadere ogni responsabilità del costruttore.

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CONDIZIONI DI

GARANZIA

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Nel caso di lavori o manutenzione di strutture poste nelle vicinanze dei condotti o dei dispositivi di scarico dei fumi e/o di aspirazione aria e loro accessori, spegnere l’apparecchio e a lavori ultimati far verificare l’efficienza dei condotti o dei dispositivi da personale tecnico qualificato.

Per la pulizia delle parti esterne spegnere la caldaia e la spina di alimentazione. Effettuare la pulizia con un panno umido imbevuto di acqua saponata. Non utilizzare detersivi aggressivi, prodotti tossici o insetticidi.

Il condotto scarico fumi, comignolo, canna fumaria, presa d’aria esterna, devono essere sempre liberi da ostruzioni, puliti e controllati periodicamente almeno due volte durante il periodo stagionale dall’avviamento dell’apparecchio e durante il suo utilizzo. Dopo un periodo di inattività far verificare quanto citato sopra.

Per ulteriori informazioni consultare lo spazzacamino.

Per garantire l’efficienza e il corretto funzionamento della caldaia è obbligatorio far eseguire la manutenzione programmata alle scadenze previste dalla normativa, da personale tecnico qualificato e provvedere alla compilazione del libretto di impianto come previsto dalla legge. (Vedi capitoli manutenzione)

La ditta garantisce il prodotto, ad esclusione degli elementi soggetti ad usura, per la durata di 2 (due) anni dalla data di acquisto che viene comprovata da:

Un documento probante (fattura e/o scontrino fiscale) che riporti il nominativo del venditore e la data in cui è stata effettuata la vendita;

L’inoltro del certificato di garanzia compilato entro 8 gg. dall’acquisto.

Per rendere valida ed operante la garanzia, l’installazione a regola d’arte e la messa in funzione dell’apparecchio devono essere effettuate esclusivamente da personale qualificato che nei casi previsti dovrà rilasciare all’utente una dichiarazione di conformità dell’impianto e di buon funzionamento del prodotto.

Si suggerisce di eseguire il collaudo funzionale del prodotto prima di effettuare il completamento con le relative finiture (rivestimenti, tinteggiature, ecc.)

Le installazioni non rispondenti alla norma vigente fanno decadere la garanzia del prodotto, così come l’uso improprio e la mancata manutenzione come prevista dal costruttore.

La garanzia è operante alla condizione che siano osservate le indicazioni e le avvertenze contenute nel presente manuale a corredo. La sostituzione dell’intero apparecchio o la riparazione di una sua parte componente non estendono la durata della garanzia che resta invariata.

Per garanzia si intende la sostituzione o la riparazione gratuita delle parti riconosciute difettose all’origine per vizi di fabbricazione.

Per usufruire della garanzia, in caso di manifestazione di difetto, l’acquirente dovrà conservare il certificato di garanzia ed esibirlo, unitamente al documento rilasciato al momento dell’acquisto, al Centro di Assistenza Tecnica autorizzato.

Sono esclusi dalla presente garanzia tutti i malfunzionamenti e/o i danni all’apparecchio che risultino dovuti alle seguenti cause:

Trasporto e/o movimentazione;

Negligenza o trascuratezza nell’uso, o manutenzione;

Installazione non conforme a norma o a quanto specificato dal produttore;

Errato dimensionamento rispetto all’uso o a difetti nell’installazione ovvero mancata adozione di accorgimenti necessari a garantire l’esecuzione a regola d’arte;

Surriscaldamento improprio dell’apparecchio, ossia utilizzo di combustibili non conformi ai tipi e alle quantità indicate sulle istruzioni in dotazione;

Ulteriori danni causati da erronei interventi dell’utente stesso o di personale non autorizzato nel tentativo di porre rimedio al guasto iniziale;

Aggravio dei danni causato dall’ulteriore utilizzo dell’apparecchio da parte dell’utente una volta che si è manifestato il difetto;

Eventuali corrosioni, incrostazioni o rotture provocate da correnti vaganti, condense, aggressività o acidità dell’acqua, trattamenti disincrostanti effettuati impropriamente, mancanza d’acqua, depositi di fango o calcare;

Inefficienza di camini, canne fumarie o parti dell’impianto da cui dipende l’apparecchio;

Manomissione dell’apparecchio;

Agenti atmosferici, calamità naturali, atti vandalici, scariche elettriche, incendi, difettosità dell’impianto elettrico e/o idraulico;

Mancata esecuzione della pulizia annuale

della stufa da parte di un tecnico autorizzato o da personale qualificato.

Sono inoltre esclusi dalla presente garanzia:

Le parti soggette a normale usura quali guarnizioni, vetri, rivestimenti, griglie in ghisa e bracieri, particolari verniciati cromati o dorati, le maniglie e i cavi elettrici, lampade, spie luminose manopole, tutte le parti asportabili dal focolare;

Le variazioni cromatiche delle parti verniciate e in ceramica/serpentino, nonché i cavilli della ceramica in quanto sono caratteristiche naturali del materiale e dell’uso del prodotto;

Opere murarie e particolari dell’impianto non forniti dal produttore.

CONDIZIONI DI

GARANZIA

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Nel caso di lavori o manutenzione di strutture poste nelle vicinanze dei condotti o dei dispositivi di scarico dei fumi e/o di aspirazione aria e loro accessori, spegnere l’apparecchio e a lavori ultimati far verificare l’efficienza dei condotti o dei dispositivi da personale tecnico qualificato.

Per la pulizia delle parti esterne spegnere la caldaia e la spina di alimentazione. Effettuare la pulizia con un panno umido imbevuto di acqua saponata. Non utilizzare detersivi aggressivi, prodotti tossici o insetticidi.

Il condotto scarico fumi, comignolo, canna fumaria, presa d’aria esterna, devono essere sempre liberi da ostruzioni, puliti e controllati periodicamente almeno due volte durante il periodo stagionale dall’avviamento dell’apparecchio e durante il suo utilizzo. Dopo un periodo di inattività far verificare quanto citato sopra.

Per ulteriori informazioni consultare lo spazzacamino.

Per garantire l’efficienza e il corretto funzionamento della caldaia è obbligatorio far eseguire la manutenzione programmata alle scadenze previste dalla normativa, da personale tecnico qualificato e provvedere alla compilazione del libretto di impianto come previsto dalla legge. (Vedi capitoli manutenzione)

La ditta garantisce il prodotto, ad esclusione degli elementi soggetti ad usura, per la durata di 2 (due) anni dalla data di acquisto che viene comprovata da:

Un documento probante (fattura e/o scontrino fiscale) che riporti il nominativo del venditore e la data in cui è stata effettuata la vendita;

L’inoltro del certificato di garanzia compilato entro 8 gg. dall’acquisto.

Per rendere valida ed operante la garanzia, l’installazione a regola d’arte e la messa in funzione dell’apparecchio devono essere effettuate esclusivamente da personale qualificato che nei casi previsti dovrà rilasciare all’utente una dichiarazione di conformità dell’impianto e di buon funzionamento del prodotto.

Si suggerisce di eseguire il collaudo funzionale del prodotto prima di effettuare il completamento con le relative finiture (rivestimenti, tinteggiature, ecc.)

Le installazioni non rispondenti alla norma vigente fanno decadere la garanzia del prodotto, così come l’uso improprio e la mancata manutenzione come prevista dal costruttore.

La garanzia è operante alla condizione che siano osservate le indicazioni e le avvertenze contenute nel presente manuale a corredo. La sostituzione dell’intero apparecchio o la riparazione di una sua parte componente non estendono la durata della garanzia che resta invariata.

Per garanzia si intende la sostituzione o la riparazione gratuita delle parti riconosciute difettose all’origine per vizi di fabbricazione.

Per usufruire della garanzia, in caso di manifestazione di difetto, l’acquirente dovrà conservare il certificato di garanzia ed esibirlo, unitamente al documento rilasciato al momento dell’acquisto, al Centro di Assistenza Tecnica autorizzato.

Sono esclusi dalla presente garanzia tutti i malfunzionamenti e/o i danni all’apparecchio che risultino dovuti alle seguenti cause:

Trasporto e/o movimentazione;

Negligenza o trascuratezza nell’uso, o manutenzione;

Installazione non conforme a norma o a quanto specificato dal produttore;

Errato dimensionamento rispetto all’uso o a difetti nell’installazione ovvero mancata adozione di accorgimenti necessari a garantire l’esecuzione a regola d’arte;

Surriscaldamento improprio dell’apparecchio, ossia utilizzo di combustibili non conformi ai tipi e alle quantità indicate sulle istruzioni in dotazione;

Ulteriori danni causati da erronei interventi dell’utente stesso o di personale non autorizzato nel tentativo di porre rimedio al guasto iniziale;

Aggravio dei danni causato dall’ulteriore utilizzo dell’apparecchio da parte dell’utente una volta che si è manifestato il difetto;

Eventuali corrosioni, incrostazioni o rotture provocate da correnti vaganti, condense, aggressività o acidità dell’acqua, trattamenti disincrostanti effettuati impropriamente, mancanza d’acqua, depositi di fango o calcare;

Inefficienza di camini, canne fumarie o parti dell’impianto da cui dipende l’apparecchio;

Manomissione dell’apparecchio;

Agenti atmosferici, calamità naturali, atti vandalici, scariche elettriche, incendi, difettosità dell’impianto elettrico e/o idraulico;

Mancata esecuzione della pulizia annuale

della stufa da parte di un tecnico autorizzato o da personale qualificato.

Sono inoltre esclusi dalla presente garanzia:

Le parti soggette a normale usura quali guarnizioni, vetri, rivestimenti, griglie in ghisa e bracieri, particolari verniciati cromati o dorati, le maniglie e i cavi elettrici, lampade, spie luminose manopole, tutte le parti asportabili dal focolare;

Le variazioni cromatiche delle parti verniciate e in ceramica/serpentino, nonché i cavilli della ceramica in quanto sono caratteristiche naturali del materiale e dell’uso del prodotto;

Opere murarie e particolari dell’impianto non forniti dal produttore.

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Eventuali interventi tecnici per l’eliminazione dei suddetti difetti e danni conseguenti dovranno perciò essere concordati con il Cento di Assistenza Tecnica, il quale si riserva di accettare o meno il relativo incarico e in ogni cado non saranno effettuati a titolo di garanzia, bensì di assistenza tecnica da prestare alle condizioni eventualmente e specificatamente concordate e secondo le tariffe in vigore per i lavori da effettuare.

Saranno poste inoltre a carico dell’utente le spese che si dovessero rendere necessarie per rimediare a suoi errati interventi, manomissioni o comunque fattori dannosi per l’apparecchio non riconducibili a difetti originari.

Fatti salvi i limiti imposti da leggi o regolamenti, riamane inoltre esclusa ogni garanzia di contenimento dell’inquinamento atmosferico e acustico.

La ditta declina ogni responsabilità per eventuali danni che possano, direttamente o indirettamente, derivare a persone, animali o cose in conseguenza della mancata osservanza di tutte le prescrizioni indicate nel manuale e concernenti specialmente le avvertenze in tema d’installazione, uso e manutenzione dell’apparecchio.

NORME DI SICUREZZA

Il mancato rispetto dell’avvertenza comporta il rischio di lesioni, anche gravi ed, in certi casi, anche mortali per le

persone

Il mancato rispetto dell’avvertenza comporta il rischio di danni, anche

gravi per l’apparecchio, gli oggetti, le piante, gli animali.

NORMA RISCHIO

Folgorazione per contatto con conduttori sottotensione.

Proteggere tubi e cavi di collegamento in modo da evitare il loro danneggiamento

Incendi o intossicazioni per perdita gas combusti dalle tubazioni danneggiate.

Allagamenti per perdita liquidi dalle tubazioni danneggiate.

Folgorazione per contatto con conduttori sotto tensione non correttamente installati.

Assicurarsi che l’ambiente di installazione e gli impianti a cui deve connettersi l’apparecchiatura siano conformi alle normative vigenti.

Incendi o intossicazioni per incorretta ventilazione scarico fumi.

Danneggiamento dell’apparecchio per condizioni di funzionamento improprie.

Adoperare utensili ed attrezzature manuali adeguati all’uso (in particolare assicurarsi che l’utensile non sia deteriorato e che il manico sia integro e correttamente fissato), utilizzarli correttamente, assicurarli da eventuali cadute dall’alto, riporli dopo l’uso.

Lesioni personali per proiezioni di schegge o frammenti, inalazione polveri, urti, tagli, punture, abrasioni

Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti circostanti per proiezione di schegge, colpi, incisioni.

Adoperare attrezzature elettriche adeguate all’uso (in particolare assicurarsi che il cavo e la spina di alimentazione siano integri e che le parti dotate di moto rotativo o alternativo siano correttamente fissate), utilizzarle correttamente, non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione, assicurarle da eventuali cadute dall’alto, scollegarle e riporle dopo l’uso.

Assicurarsi che le scale portatili siano stabilmente appoggiate, che siano appropriatamente resistenti, che i gradini siano integri e non scivolosi, che abbiano mancorrenti lungo la rampa e parapetti sul pianerottolo.

Assicurarsi che il luogo di lavoro abbia adeguate condizioni igienico sanitarie in riferimento all’illuminazione, all’aerazione, alla solidità

Lesioni personali per proiezioni di schegge o frammenti, inalazione polveri, urti, tagli, punture, abrasioni, rumore, vibrazioni.

Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti circostanti per proiezione di schegge, colpi, incisioni.

Lesioni personali per caduta all’alto o per cesoiamento

(scale doppie).

Lesioni personali per urti, inciampi, ecc.

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6

Movimentare l’apparecchio con le dovute protezioni e con la dovuta cautela.

Lesioni personali per urti, inciampi, ecc.

Proteggere con adeguato materiale l’apparecchio e le aree in prossimità del luogo di lavoro.

Indossare, durante le lavorazioni, gli indumenti e gli equipaggiamenti protettivi individuali

Organizzare la dislocazione del materiale e delle attrezzature in modo da rendere agevole e sicura la movimentazione, evitando cataste che possano essere soggette a cedimenti o crolli.

Le operazioni all’interno dell’apparecchio devono essere eseguite con la cautela necessaria ad evitare bruschi contatti con parti acuminate.

Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti circostanti per proiezione di schegge, urti, colpi, incisioni.

Lesioni personali per proiezioni di schegge o frammenti, inalazione polveri, urti, tagli, punture, abrasioni, rumore, vibrazioni.

Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti circostanti per urti, colpi, incisioni, schiacciamento.

Lesioni personali per tagli, punture, abrasioni.

Incendi o intossicazioni per perdita di gas combusti.

Ripristinare tutte le funzioni di sicurezza e controllo interessate da un intervento sull’apparecchio ed accertarne la funzionalità prima della rimessa in servizio.

Assicurarsi che i passaggi di scarico e ventilazione non siano ostruiti.

Danneggiamento o blocco dell’apparecchio per funzionamento fuori controllo

Incendi o intossicazioni per incorretta ventilazione o scarico fumi.

Assicurarsi che i condotti di scarico fumi non abbiano perdite. Intossicazioni per incorretto scarico fumi.

Svuotare i componenti che potrebbero contenere acqua calda, attivando eventuali sfiati, prima della loro manipolazione.

Lesioni personali per ustioni.

Effettuare la disincrostazione da calcare di componenti attenendosi a quanto specificato nella scheda di sicurezza del prodotto usato, aerando l’ambiente, indossando indumenti protettivi, evitando miscelazioni di prodotti diversi, proteggendo l’apparecchio e gli oggetti circostanti.

Nel caso si avverta odore di bruciato o si veda del fumo fuoriuscire dall’apparecchio, aprire le finestre ed avvisare il tecnico.

Lesioni personali per contatto di pelle o occhi con sostanze acide, inalazione o ingestione di agenti chimici nocivi.

Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti circostanti per corrosione da sostanze acide.

Lesioni personali per ustioni, inalazione fumi, intossicazioni.

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Movimentare l’apparecchio con le dovute protezioni e con la dovuta cautela.

Lesioni personali per urti, inciampi, ecc.

Proteggere con adeguato materiale l’apparecchio e le aree in prossimità del luogo di lavoro.

Indossare, durante le lavorazioni, gli indumenti e gli equipaggiamenti protettivi individuali

Organizzare la dislocazione del materiale e delle attrezzature in modo da rendere agevole e sicura la movimentazione, evitando cataste che possano essere soggette a cedimenti o crolli.

Le operazioni all’interno dell’apparecchio devono essere eseguite con la cautela necessaria ad evitare bruschi contatti con parti acuminate.

Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti circostanti per proiezione di schegge, urti, colpi, incisioni.

Lesioni personali per proiezioni di schegge o frammenti, inalazione polveri, urti, tagli, punture, abrasioni, rumore, vibrazioni.

Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti circostanti per urti, colpi, incisioni, schiacciamento.

Lesioni personali per tagli, punture, abrasioni.

Incendi o intossicazioni per perdita di gas combusti.

Ripristinare tutte le funzioni di sicurezza e controllo interessate da un intervento sull’apparecchio ed accertarne la funzionalità prima della rimessa in servizio.

Assicurarsi che i passaggi di scarico e ventilazione non siano ostruiti.

Danneggiamento o blocco dell’apparecchio per funzionamento fuori controllo

Incendi o intossicazioni per incorretta ventilazione o scarico fumi.

Assicurarsi che i condotti di scarico fumi non abbiano perdite. Intossicazioni per incorretto scarico fumi.

Svuotare i componenti che potrebbero contenere acqua calda, attivando eventuali sfiati, prima della loro manipolazione.

Lesioni personali per ustioni.

Effettuare la disincrostazione da calcare di componenti attenendosi a quanto specificato nella scheda di sicurezza del prodotto usato, aerando l’ambiente, indossando indumenti protettivi, evitando miscelazioni di prodotti diversi, proteggendo l’apparecchio e gli oggetti circostanti.

Nel caso si avverta odore di bruciato o si veda del fumo fuoriuscire dall’apparecchio, aprire le finestre ed avvisare il tecnico.

Lesioni personali per contatto di pelle o occhi con sostanze acide, inalazione o ingestione di agenti chimici nocivi.

Danneggiamento dell’apparecchio o di oggetti circostanti per corrosione da sostanze acide.

Lesioni personali per ustioni, inalazione fumi, intossicazioni.

INSTALLAZIONE

CAPACITA’ DI

RISCALDAMENTO

AVVERTENZE PRIMA

DELL’INSTALLAZIONE

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L’installazione e la prima accensione della caldaia devono essere effettuate da personale qualificato in conformità alle normative nazionali di installazione in vigore e ad eventuali prescrizioni delle autorità locali e di enti preposti alla salute pubblica pena la decadenza immediata della garanzia e la cessazione di ogni responsabilità del produttore per danni a persone o cose.

Durante le fasi di prima accensione, manutenzione e di qualsiasi altro intervento tecnico, nell’ambiente dove è installata la caldaia e nelle immediate vicinanze, dovrà essere presente solamente personale qualificato.

L’apparecchio serve a riscaldare l’acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione. Questo deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento dimensionato in base alle sue prestazioni ed alla sua potenza. (vedi dati tecnici).

Prima di collegare la caldaia è necessario:

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Effettuare un lavaggio accurato delle tubazioni dell’impianto per rimuovere eventuali residui di filettature, saldature o sporcizia che possano compromettere il corretto funzionamento dell’apparecchio.

-

Verificare la predisposizione dell’apparecchio per il funzionamento con il tipo di pellet disponibile (verificare la corrispondenza di quanto riportato sulla tabella di regolazione dei pellet con i dati caratteristici riportati sull’imballo del pellet da utilizzare).

-

Controllare che la canna fumaria non presenti strozzature e non vi siano collegati scarichi di altri apparecchi.

-

Controllare che, nel caso di raccordo su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite e non presentino scorie, in quanto l’eventuale distacco potrebbe ostruire il passaggio dei fumi, causando situazioni di pericolo.

-

Controllare che, nel caso di raccordo su canne fumarie non idonee, queste siano state intubate.

-

In presenza di acque con durezza particolarmente elevata, si avrà rischio di accumulo di calcare con conseguente diminuzione di efficienza dei componenti dell’apparecchio.

Al fine di evitare incidenti o danneggiamenti al prodotto, di seguito vengono elencate alcune raccomandazioni:

• le operazioni di disimballo e installazione devono essere eseguite da almeno due persone;

• ogni operazione di movimentazione deve essere effettuata con mezzi idonei e nel pieno rispetto delle normative vigenti in fatto di sicurezza;

• l’orientamento del prodotto imballato deve essere mantenuto conforme alle indicazioni fornite dai pittogrammi e dalle scritte presenti sull’imballo;

• se si adoperano funi, cinghie, catene, ecc. assicurarsi che siano adatte al peso da scaricare e siano in buone condizioni;

• nello spostamento dell’imballo eseguire movimenti lenti e continui per evitare strappi e scossoni;

• non inclinare eccessivamente al fine di evitare ribaltamenti;

• non sostare mai nel raggio d’azione dei mezzi di carico/scarico (carrelli elevatori, gru, ecc.);

Prima di procedere all’installazione provvedere ad una idonea attrezzatura del prodotto.

Sballare il prodotto prestando attenzione a non danneggiarlo o graffiarlo, estrarre dal focolare dell’apparecchio la confezione accessori ed eventuali pezzi di polistirolo o cartone utilizzati per bloccare parti rimovibili, ecc.

Si ricorda inoltre di non lasciare alla portata dei bambini parti dell’imballo (sacchetti di plastica, polistirolo, ecc.) che potrebbero essere potenziali fonti di pericolo. Smaltire tali parti secondo le leggi vigenti.

Verificare la capacità di riscaldamento dell’apparecchio confrontando la potenza nominale riportata al paragrafo “DATI TECNICI” e la potenza richiesta dagli ambienti da riscaldare. Il calcolo approssimativo del fabbisogno energetico si ottiene moltiplicando i metri quadrati per l’altezza del soffitto, il risultato viene moltiplicato per un coefficiente che dipende dal grado di isolamento del fabbricato, ovvero, da fattori interni e fattori esterni della abitazione: Fattori interni Tipologia di serramenti, spessore degli isolamenti e delle pareti, tipologia di materiali costruttivi, presenza di vani scale, pareti con ampie vetrate, soffitti elevati, ubicazione del volume da riscaldare rispetto ad altri volumi adiacenti riscaldati o non riscaldati, …. Fattori esterni

Esposizione ai punti cardinali, velocità del vento, latitudine, altitudine, temperatura media esterna,…

Per una corretta verifica e calcolo sul fabbisogno degli ambienti da riscaldare affidarsi ad un termotecnico (vedi “Normative di riferimento”). Esempio di calcolo approssimativo del fabbisogno energetico per riscaldare un determinato volume a 18/20° C:

Il coefficiente che normalmente viene usato si determina a seconda delle condizioni reali che di volta in volta si presentano.

- Da 0,04 a 0,05 kW per metro cubo in ambiente ben isolato.

- Da 0,05 a 0,06 kW per metro cubo in ambiente scarsamente coibentato.

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DISTANZE MINIME DI

SICUREZZA

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3 locali da 20mq X (H soffitto) 2,7m = 162 mc (volume) Nell’ipotesi di un ambiente con un buon grado di isolamento si può optare per un valore medio (coefficiente) di 0,045 kW 162

(volume) X 0,045 (kW) = 7,3 kW necessari (6300 kcal/h) Conversione 1kW = 860 kcal/h

La scelta del luogo d’installazione dell’apparecchio deve tenere conto dei seguenti requisiti:

- Essere posizionato in un luogo che ne consenta un sicuro e facile utilizzo ed una semplice manutenzione.

È vietata l’installazione dell’apparecchio a pellet nelle camere da letto, nei locali per bagno o doccia e nei locali dove ci sia un altro apparecchio da riscaldamento sprovvisto di un proprio adeguato afflusso di aria (caminetto, stufa, ecc.).

È vietato prelevare l’aria comburente (presa d’aria esterna) da locali adiacenti rispetto a quello d’installazione che siano adibiti ad autorimessa, a magazzino di materiale combustibile, ad attività con pericolo d’incendio.

È vietato utilizzare nello stesso ambiente due focolari, ad esempio: due stufe, un camino ed una stufa, una stufa e una cucina a legna, ecc... o di utilizzare un focolare in ambienti dove si trova un dispositivo di aerazione che possa mettere in depressione l’ambiente, poiché il tiraggio di uno potrebbe danneggiare il tiraggio dell’altro. È importante non creare una depressione dell’ambiente d’installazione rispetto all’ambiente esterno poiché questo per effetto del tiraggio contrario non lascerebbe evacuare liberamente i fumi prodotti dal focolare.

- Solo nei locali ad uso cucina è possibile l’utilizzo di dispositivi adatti alla cottura dei cibi con relative cappe senza estrattore.

- Sono ammesse apparecchiature a gas di tipo C (fare riferimento alle normative in vigore nel luogo di installazione).

È vietato l’utilizzo in presenza di apparecchi a gas di tipo B (fare riferimento alle normative in vigore nel luogo di installazione).

È vietato installare un apparecchio in ambiente destinato ad autorimessa, magazzino di materiale combustibile, ad attività con pericolo di incendio, anche se questi locali sono adiacenti.

È vietato l’utilizzo della stufa o del caminetto contemporaneamente con condotti di ventilazione di tipo collettivo con o senza estrattore, altri dispositivi, o altri apparecchi come: sistemi di aerazione forzata o altri sistemi di riscaldamento con l’utilizzo di ventilazione per il ricambio dell’aria. Questi possono mettere in depressione l’ambiente di installazione, anche se installati in ambienti attigui e comunicanti con il locale di installazione.

- Predisporre una presa di alimentazione collegata ad un impianto della messa a terra, tenendo in considerazione le distanze di rispetto per i corpi sensibili al calore. Fare riferimento al paragrafo “Collegamento elettrico”

- In caso d’installazione su solaio, è consigliato verificare la capacità portante facendo riferimento al peso del prodotto indicato nel paragrafo “Dati tecnici” nel libretto per l’utente.

Se il solaio non ha una idonea capacità portante, si devono prendere adeguate contromisure o rinforzando il solaio stesso con lavori strutturali o cercando di distribuire il carico utilizzando ad esempio una piastra in lamiera.

Prima di procedere con il montaggio, scegliere la posizione idonea di dove installare la stufa.

Verificare le distanze minime di sicurezza da materiali sensibili al calore o infiammabili, come da muri portanti e altre pareti, così come anche da elementi in legno, mobilio, ecc.

Nel caso di pavimentazione sensibile al calore o infiammabile è necessario usare una protezione in materiale isolante non combustibile, per esempio: lastra in lamiera di acciaio, marmo, piastrelle, ecc. Le distanze minime da rispettare dalla stufa sono: Il canale da fumo deve rispettare la distanza minima di 40 cm da elementi di costruzione sensibili al calore o da materiali infiammabili (rivestimento, travi o soffitti in legno, ecc,). Tenere qualsiasi prodotto infiammabile tipo: arredi in legno, tendaggi, tappeti, liquidi infiammabili, ecc. ben lontano dalla stufa durante il suo funzionamento (minimo 80 cm). Lateralmente alla stufa è consigliato mantenere una distanza superiore ai 20 cm indicati, per agevolare eventuali operazioni di manutenzione della stufa.

L’apparecchio deve disporre dell’aria necessaria per garantire il regolare funzionamento della combustione e per ripristinare l’aria usata dalla combustione stessa.

L’aria necessaria per il focolare si può ottenere nei differenti modi:

- tramite una griglia esterna diretta all’ambiente di installazione;

- con una canalizzazione tramite dei tubi diretti all’ambiente di installazione, maggiorando la sezione minima libera indicata di almeno il 15%;

- attraverso un foro comunicante da un locale adiacente al luogo di installazione, solo se tale flusso possa avvenire liberamente dall’esterno da aperture fisse;

- da un locale adiacente a quello di installazione solo se tale flusso possa avvenire liberamente attraverso aperture comunicanti con l’esterno.

Assicurarsi che nel locale dove viene installato il focolare sia installata una presa d’aria di dimensione pari o superiore al dato riportato al paragrafo “DATI TECNICI”. In caso di installazione di una griglia protettiva assicurarsi di non ostruire o ridurre la sezione minima della portata dell’aria. È vietato prelevare l’aria comburente (presa d’aria esterna) da locali adiacenti rispetto a quello d’installazione che siano adibiti ad autorimessa, a magazzino di materiale combustibile, ad attività con pericolo d’incendio.

DISTANZE MINIME DI

SICUREZZA

8

3 locali da 20mq X (H soffitto) 2,7m = 162 mc (volume) Nell’ipotesi di un ambiente con un buon grado di isolamento si può optare per un valore medio (coefficiente) di 0,045 kW 162

(volume) X 0,045 (kW) = 7,3 kW necessari (6300 kcal/h) Conversione 1kW = 860 kcal/h

La scelta del luogo d’installazione dell’apparecchio deve tenere conto dei seguenti requisiti:

- Essere posizionato in un luogo che ne consenta un sicuro e facile utilizzo ed una semplice manutenzione.

È vietata l’installazione dell’apparecchio a pellet nelle camere da letto, nei locali per bagno o doccia e nei locali dove ci sia un altro apparecchio da riscaldamento sprovvisto di un proprio adeguato afflusso di aria (caminetto, stufa, ecc.).

È vietato prelevare l’aria comburente (presa d’aria esterna) da locali adiacenti rispetto a quello d’installazione che siano adibiti ad autorimessa, a magazzino di materiale combustibile, ad attività con pericolo d’incendio.

È vietato utilizzare nello stesso ambiente due focolari, ad esempio: due stufe, un camino ed una stufa, una stufa e una cucina a legna, ecc... o di utilizzare un focolare in ambienti dove si trova un dispositivo di aerazione che possa mettere in depressione l’ambiente, poiché il tiraggio di uno potrebbe danneggiare il tiraggio dell’altro. È importante non creare una depressione dell’ambiente d’installazione rispetto all’ambiente esterno poiché questo per effetto del tiraggio contrario non lascerebbe evacuare liberamente i fumi prodotti dal focolare.

- Solo nei locali ad uso cucina è possibile l’utilizzo di dispositivi adatti alla cottura dei cibi con relative cappe senza estrattore.

- Sono ammesse apparecchiature a gas di tipo C (fare riferimento alle normative in vigore nel luogo di installazione).

È vietato l’utilizzo in presenza di apparecchi a gas di tipo B (fare riferimento alle normative in vigore nel luogo di installazione).

È vietato installare un apparecchio in ambiente destinato ad autorimessa, magazzino di materiale combustibile, ad attività con pericolo di incendio, anche se questi locali sono adiacenti.

È vietato l’utilizzo della stufa o del caminetto contemporaneamente con condotti di ventilazione di tipo collettivo con o senza estrattore, altri dispositivi, o altri apparecchi come: sistemi di aerazione forzata o altri sistemi di riscaldamento con l’utilizzo di ventilazione per il ricambio dell’aria. Questi possono mettere in depressione l’ambiente di installazione, anche se installati in ambienti attigui e comunicanti con il locale di installazione.

- Predisporre una presa di alimentazione collegata ad un impianto della messa a terra, tenendo in considerazione le distanze di rispetto per i corpi sensibili al calore. Fare riferimento al paragrafo “Collegamento elettrico”

- In caso d’installazione su solaio, è consigliato verificare la capacità portante facendo riferimento al peso del prodotto indicato nel paragrafo “Dati tecnici” nel libretto per l’utente.

Se il solaio non ha una idonea capacità portante, si devono prendere adeguate contromisure o rinforzando il solaio stesso con lavori strutturali o cercando di distribuire il carico utilizzando ad esempio una piastra in lamiera.

Prima di procedere con il montaggio, scegliere la posizione idonea di dove installare la stufa.

Verificare le distanze minime di sicurezza da materiali sensibili al calore o infiammabili, come da muri portanti e altre pareti, così come anche da elementi in legno, mobilio, ecc.

Nel caso di pavimentazione sensibile al calore o infiammabile è necessario usare una protezione in materiale isolante non combustibile, per esempio: lastra in lamiera di acciaio, marmo, piastrelle, ecc. Le distanze minime da rispettare dalla stufa sono: Il canale da fumo deve rispettare la distanza minima di 40 cm da elementi di costruzione sensibili al calore o da materiali infiammabili (rivestimento, travi o soffitti in legno, ecc,). Tenere qualsiasi prodotto infiammabile tipo: arredi in legno, tendaggi, tappeti, liquidi infiammabili, ecc. ben lontano dalla stufa durante il suo funzionamento (minimo 80 cm). Lateralmente alla stufa è consigliato mantenere una distanza superiore ai 20 cm indicati, per agevolare eventuali operazioni di manutenzione della stufa.

L’apparecchio deve disporre dell’aria necessaria per garantire il regolare funzionamento della combustione e per ripristinare l’aria usata dalla combustione stessa.

L’aria necessaria per il focolare si può ottenere nei differenti modi:

- tramite una griglia esterna diretta all’ambiente di installazione;

- con una canalizzazione tramite dei tubi diretti all’ambiente di installazione, maggiorando la sezione minima libera indicata di almeno il 15%;

- attraverso un foro comunicante da un locale adiacente al luogo di installazione, solo se tale flusso possa avvenire liberamente dall’esterno da aperture fisse;

- da un locale adiacente a quello di installazione solo se tale flusso possa avvenire liberamente attraverso aperture comunicanti con l’esterno.

Assicurarsi che nel locale dove viene installato il focolare sia installata una presa d’aria di dimensione pari o superiore al dato riportato al paragrafo “DATI TECNICI”. In caso di installazione di una griglia protettiva assicurarsi di non ostruire o ridurre la sezione minima della portata dell’aria. È vietato prelevare l’aria comburente (presa d’aria esterna) da locali adiacenti rispetto a quello d’installazione che siano adibiti ad autorimessa, a magazzino di materiale combustibile, ad attività con pericolo d’incendio.

CANNA FUMARIA

SI CONSIGLIA DI

INSTALLARE IL TUBO DI

EVACUAZIONE FUMI di

100 mm. DI DIAMETRO.

IL PIU’ VICINO

POSSIBILE ALL’USCITA

DELLA T

9

Ogni apparecchio deve essere collegato ad un camino.

Il camino è un condotto prevalentemente verticale la cui funzione è quella di scaricare all’esterno i fumi prodotti dalla combustione, mediante tiraggio naturale.

Il camino è composto da:

- Canna fumaria;

- Ispezione per la raccolta della fuliggine;

- Comignolo;

- Collegamento alla canna fumaria.

Una canna fumaria per essere idonea all’uso deve:

- rispettare le norme in vigore nel luogo d’installazione;

- essere a tenuta dei prodotti della combustione, impermeabile, adeguatamente isolata e coibentata, costruita con materiali resistenti alla corrosione dei fumi e alle sollecitazioni meccaniche; - essere collegata ad un solo apparecchio;

- essere correttamente dimensionata, di sezione interna costante libera, uguale o superiore al diametro del tubo di scarico fumi dell’apparecchio e di altezza non inferiore a

3,5 m; - essere prevalentemente di andatura verticale con una deviazione dall’asse non superiore a 45°;

- essere adeguatamente distanziata da materiali combustibili o infiammabili mediante intercapedine d’aria o opportuno isolante;

- avere eventuali curve regolari e senza discontinuità;

- essere di sezione interna uniforme e preferibilmente circolare: le sezioni quadrate o rettangolari devono avere spigoli arrotondati con raggio non inferiore a 20mm; avente un rapporto massimo tra i lati di 1,5;

- avere le pareti il più possibile lisce senza restringimenti e ostacoli.

- La canna fumaria deve essere dotata di una camera di raccolta di materiali solidi ed eventuali condense, situata sotto l’imbocco del raccordo, in modo da essere facilmente accessibile ed ispezionabile con uno sportello a tenuta d’aria.

- Le curve di collegamento alla canna fumaria devono essere dotate di ispezione che consentano: il controllo, la pulizia, e la manutenzione dell’impianto.

É consigliato far valutare ad uno spazzacamino professionista lo stato della canna fumaria.

È proibito collegare più di un dispositivo alla stessa canna fumaria o praticare aperture fisse o mobili per collegare apparecchi diversi da quello a cui è asservita. Se la canna fumaria dovesse essere male dimensionata o installata nella inosservanza di quanto citato sopra si declina ogni responsabilità ad un cattivo funzionamento del prodotto o al danneggiamento di cose, persone o animali. È vietato far transitare all’interno della canna fumaria, anche se sovradimensionata, altri canali di adduzione d’aria e tubazioni ad uso impiantistico.

In caso di inadeguatezza è consigliato rivolgersi ad uno spazzacamino professionista per verificare che sia completamente stagna. Questo perché i fumi, essendo in leggera pressione, potrebbero infiltrarsi in eventuali crepe della canna fumaria ed invadere gli ambienti abitati. Se ad ispezione avvenuta si riscontra che la canna fumaria non è perfettamente integra, è consigliato intubarla con materiale nuovo. Se la canna fumaria esistente è di ampie dimensioni, si consiglia l'inserimento di un tubo con diametro massimo di 150 mm; si consiglia inoltre di coibentare il condotto di scarico fumi. Il collegamento alla canna fumaria generalmente prevede l’attraversamento di muri o pareti ed è necessario considerare: - Se il raccordo deve attraversare elementi o pareti in materiali infiammabili sensibili al calore, o pareti portanti, creare un isolamento pari o superiore a 100 mm attorno al raccordo, utilizzando un isolante di derivazione minerale

(lana di roccia, fibra ceramica) con una densità nominale maggiore di 80 kg/m3;

- Se il raccordo passa attraverso murature o pareti non infiammabili creare un isolamento pari o superiore a 5 cm attorno al raccordo, utilizzando un isolante di derivazione minerale (lana di roccia, fibra ceramica) con una densità nominale maggiore di 80 kg/m3;

- Controllare che il collegamento alla canna fumaria sia effettuato in modo da garantire la tenuta ai fumi per le condizioni di funzionamento dell’apparecchio in leggera pressione;

- Controllare che il tubo non entri troppo all’interno della canna fumaria, creando una strozzatura al passaggio fumi. Le curve di collegamento alla canna fumaria devono essere dotate di ispezione che consentano: il controllo, la pulizia, e la manutenzione dell’impianto.

È proibito collegare più di un dispositivo alla stessa canna fumaria o praticare aperture fisse o mobili per collegare apparecchi diversi da quello a cui è asservita. Accertarsi che il tutto sia installato a regola d’arte.

Quando una canna fumaria non è presente o è inutilizzabile è necessario l’utilizzo di un condotto fumi esterno. E’ possibile utilizzare un condotto fumi esterno solo se risponde ai seguenti requisiti:

• devono essere utilizzati solo tubi isolati (doppia parete) in acciaio inox fissati all’edificio;

• Alla base del condotto ci deve essere una ispezione per seguire controlli e manutenzioni periodiche;

• Essere dotato di comignolo antivento e rispettare la distanza dal colmo dell’edificio come riportato al paragrafo “Comignolo”.

La canna fumaria deve essere dotata sulla sommità di un dispositivo, denominato comignolo, atto a facilitare la dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione.

Il comignolo dovrà rispondere ai seguenti requisiti:

- avere sezione e forma interna equivalente a quella della canna fumaria;

- avere sezione utile di uscita non minore del doppio di quella della canna fumaria;

- il tratto di canna fumaria che fuoriesce dal tetto o che rimane a contatto con l’esterno (per esempio nel caso di solaio aperto), deve essere rivestito con elementi in laterizio e comunque ben isolato;

- essere costruito in modo da impedire la penetrazione nella canna fumaria della pioggia,

9

10

COLLEGAMENTI

IDRAULICI

10

della neve, di corpi estranei ed in modo che in caso di venti da ogni direzione ed inclinazione sia comunque assicurato lo scarico dei prodotti della combustione (comignolo antivento).

Distanze ottimali per un corretto funzionamento del camino.

Per un buon funzionamento del camino a garanzia di un corretto tiraggio naturale, è consigliato rispettare come distanze minime i valori espressi nelle immagini a lato e sottostanti: eventuali fabbricati od altri ostacoli che superano l’altezza del comignolo non dovranno essere a ridosso del comignolo stesso;

- il comignolo deve essere posizionato in modo da garantire un’adeguata dispersione e diluizione dei prodotti della combustione e comunque al di fuori della zona di reflusso. Tale zona ha dimensioni e forme diverse in funzione dell’angolo di inclinazione della copertura, per cui risulta necessario adottare le altezze minime sotto riportate.

Si possono utilizzare tubi in acciaio alluminato verniciato (spessore minimo 1,5 mm), in acciaio inox (Aisi 316) o porcellanato (spessore minimo 0,5 mm) con diametro nominale 80 mm o 100 mm (per i tubi all’interno della canna fumaria max. 150 mm). I collari d’innesto maschio-femmina devono avere una lunghezza minima di 50 mm. Il diametro dei tubi dipende dalla tipologia dell’impianto; l’apparecchio è stato progettato per accogliere tubi 80 mm ma, come si vede in tabella 1, in alcuni casi è consigliato l’utilizzo del 100 mm a doppia parete. Le perdite di carico di una curva da 90° possono essere equiparate a quelle di 1 metro di tubo; il raccordo a T ispezionabile è da considerarsi come una curva da 90°.

INDICAZIONI del costruttore:

- evitare per quanto possibili tratti orizzontali

- vietato eseguire tratti in contropendenza

- usare massimo 2 curve con cambio di direzione minore di

90° (45°)

- non eseguire tratti orizzontali superiori a 3 metri dando una pendenza minima verso l'alto del 5%

- i condotti devono avere sezione costante; eventuali cambiamenti di sezione sono ammessi solo all'uscita dell'apparecchio mentre è vietata ogni riduzione all'innesto della stufa.

Questo apparecchio è stato progettato per riscaldare oltre che l’ambiente circostante il prodotto, anche acqua per il riscaldamento idraulico. Quando l’apparecchio funziona a regime produce acqua calda ad una temperatura necessariamente inferiore a quella di ebollizione è quindi necessario progettare l’impianto termico compatibilmente alle caratteristiche della macchina.

É obbligatorio affidarsi all’opera di un termoidraulico qualificato nei casi di:

- verifica di un impianto esistente;

- progettazione, realizzazione e verifica di un nuovo impianto.

Dimensionare l’impianto termico idraulico in rapporto alla potenza media dell’apparecchio e alle esigenze termiche richieste dell’ambiente (vedi Dati Tecnici alle Istruzioni Utente).

I punti di allacciamento della stufa all’impianto sono predisposti nella parte posteriore.

Per collegare:

- Collegare l’apparecchio all’impianto idraulico termico con l’ausilio di bocchettoni, tubi flessibili e Valvole di chiusura, facilitando le eventuali operazioni di manutenzioni e/o svuotamento dell’impianto termico.

- Collegare lo scarico di sicurezza termica dell’apparecchio ad un imbuto di scarico idoneo senza valvole di intercettazione.

In caso di intervento della valvola di scarico di sicurezza termica, l’acqua deve essere libera di defluire senza recare danno alle persone ed all’abitato.

L’apparecchio ad acqua funziona anche abbinato con una comune caldaia murale. È importante sapere che l’apparecchio non funziona in modo istantaneo come una comune caldaia, quindi considerare che la caldaia deve sempre ed esclusivamente essere abbinata in modo ausiliario, funzionando ad integrazione dell’apparecchio. La caldaia rimane in standby per il riscaldamento dell’acqua sanitaria. E’ opportuno ricordare che gli schemi qui proposti, pur rappresentando soluzioni d’impianto funzionali e correttamente progettate, sono da considerarsi di puro carattere indicativo. La valutazione di fattibilità d’intervento spetta sempre all’installatore, valutando tutti gli elementi specifici dell’impianto su cui andrà ad operare.

Si declina ogni responsabilità per danni causati a cose e/o persone provocati dall’impianto idraulico non installato a regola d’arte. E’ vietato utilizzare l’apparecchio per riscaldare acqua sanitaria in modo istantaneo se non con l’utilizzo di un serbatoio di accumulo.

Fare attenzione a non invertire la disposizione degli allacciamenti.

E’ consigliato collegarsi all’apparecchio tramite delle valvole di chiusura per eventuali manutenzioni all’apparecchio.

Non creare restrizioni di diametro delle tubazioni.

Evitare l’impiego di gomiti a piccolo raggio.

Installare appropriati disaeratori automatici per eliminare eventuali presenze di aria

COLLEGAMENTI

IDRAULICI

10

della neve, di corpi estranei ed in modo che in caso di venti da ogni direzione ed inclinazione sia comunque assicurato lo scarico dei prodotti della combustione (comignolo antivento).

Distanze ottimali per un corretto funzionamento del camino.

Per un buon funzionamento del camino a garanzia di un corretto tiraggio naturale, è consigliato rispettare come distanze minime i valori espressi nelle immagini a lato e sottostanti: eventuali fabbricati od altri ostacoli che superano l’altezza del comignolo non dovranno essere a ridosso del comignolo stesso;

- il comignolo deve essere posizionato in modo da garantire un’adeguata dispersione e diluizione dei prodotti della combustione e comunque al di fuori della zona di reflusso. Tale zona ha dimensioni e forme diverse in funzione dell’angolo di inclinazione della copertura, per cui risulta necessario adottare le altezze minime sotto riportate.

Si possono utilizzare tubi in acciaio alluminato verniciato (spessore minimo 1,5 mm), in acciaio inox (Aisi 316) o porcellanato (spessore minimo 0,5 mm) con diametro nominale 80 mm o 100 mm (per i tubi all’interno della canna fumaria max. 150 mm). I collari d’innesto maschio-femmina devono avere una lunghezza minima di 50 mm. Il diametro dei tubi dipende dalla tipologia dell’impianto; l’apparecchio è stato progettato per accogliere tubi 80 mm ma, come si vede in tabella 1, in alcuni casi è consigliato l’utilizzo del 100 mm a doppia parete. Le perdite di carico di una curva da 90° possono essere equiparate a quelle di 1 metro di tubo; il raccordo a T ispezionabile è da considerarsi come una curva da 90°.

INDICAZIONI del costruttore:

- evitare per quanto possibili tratti orizzontali

- vietato eseguire tratti in contropendenza

- usare massimo 2 curve con cambio di direzione minore di

90° (45°)

- non eseguire tratti orizzontali superiori a 3 metri dando una pendenza minima verso l'alto del 5%

- i condotti devono avere sezione costante; eventuali cambiamenti di sezione sono ammessi solo all'uscita dell'apparecchio mentre è vietata ogni riduzione all'innesto della stufa.

Questo apparecchio è stato progettato per riscaldare oltre che l’ambiente circostante il prodotto, anche acqua per il riscaldamento idraulico. Quando l’apparecchio funziona a regime produce acqua calda ad una temperatura necessariamente inferiore a quella di ebollizione è quindi necessario progettare l’impianto termico compatibilmente alle caratteristiche della macchina.

É obbligatorio affidarsi all’opera di un termoidraulico qualificato nei casi di:

- verifica di un impianto esistente;

- progettazione, realizzazione e verifica di un nuovo impianto.

Dimensionare l’impianto termico idraulico in rapporto alla potenza media dell’apparecchio e alle esigenze termiche richieste dell’ambiente (vedi Dati Tecnici alle Istruzioni Utente).

I punti di allacciamento della stufa all’impianto sono predisposti nella parte posteriore.

Per collegare:

- Collegare l’apparecchio all’impianto idraulico termico con l’ausilio di bocchettoni, tubi flessibili e Valvole di chiusura, facilitando le eventuali operazioni di manutenzioni e/o svuotamento dell’impianto termico.

- Collegare lo scarico di sicurezza termica dell’apparecchio ad un imbuto di scarico idoneo senza valvole di intercettazione.

In caso di intervento della valvola di scarico di sicurezza termica, l’acqua deve essere libera di defluire senza recare danno alle persone ed all’abitato.

L’apparecchio ad acqua funziona anche abbinato con una comune caldaia murale. È importante sapere che l’apparecchio non funziona in modo istantaneo come una comune caldaia, quindi considerare che la caldaia deve sempre ed esclusivamente essere abbinata in modo ausiliario, funzionando ad integrazione dell’apparecchio. La caldaia rimane in standby per il riscaldamento dell’acqua sanitaria. E’ opportuno ricordare che gli schemi qui proposti, pur rappresentando soluzioni d’impianto funzionali e correttamente progettate, sono da considerarsi di puro carattere indicativo. La valutazione di fattibilità d’intervento spetta sempre all’installatore, valutando tutti gli elementi specifici dell’impianto su cui andrà ad operare.

Si declina ogni responsabilità per danni causati a cose e/o persone provocati dall’impianto idraulico non installato a regola d’arte. E’ vietato utilizzare l’apparecchio per riscaldare acqua sanitaria in modo istantaneo se non con l’utilizzo di un serbatoio di accumulo.

Fare attenzione a non invertire la disposizione degli allacciamenti.

E’ consigliato collegarsi all’apparecchio tramite delle valvole di chiusura per eventuali manutenzioni all’apparecchio.

Non creare restrizioni di diametro delle tubazioni.

Evitare l’impiego di gomiti a piccolo raggio.

Installare appropriati disaeratori automatici per eliminare eventuali presenze di aria

COLLEGAMENTI

ELETTRICI E CONTROLLI

RIEMPIMENTO

DELL’IMPIANTO

11

dall’impianto ed evitare fastidiose vibrazioni.

Alla messa in funzione dell’apparecchio si consiglia un lavaggio a caldo dell’impianto idraulico per eliminare le impurità create durante l’installazione delle tubazioni e dei radiatori (oli, grassi, trucioli, ecc.) che rischierebbero di danneggiare il circolatore dell’acqua e le valvole.

Non inserire valvole termostatiche in tutti i radiatori.

Accertarsi che la pressione idraulica misurata dopo l’eventuale valvola di riduzione non sia superiore alla pressione di esercizio dell’apparecchio (vedi Dati Tecnici).

Durante il funzionamento la pressione dell’acqua contenuta nell’impianto di riscaldamento aumenta. Accertarsi che il suo valore corrisponda a quello di esercizio dell’apparecchio ed il suo valore massimo non superi il valore limite indicato nei Dati Tecnici.

Alla connessione della rete idrica installare un gruppo di caricamento automatico con manometro accessibile all’utenza.

Nell’installazione e durante il funzionamento tenete presente che deve essere garantito lo smaltimento della potenza minima erogata dall’apparecchio.

Assicurarsi che l’impianto idraulico termico sia provvisto di un ulteriore ed adeguato vaso di espansione chiuso opportunamente dimensionato.

Sono fortemente sconsigliate tutte le varianti che prevedono la disposizione in serie delle pompe caldaia o delle pompe dei circuiti con la pompa in dotazione all’apparecchio.

Il vaso di espansione inserito all’interno dell’apparecchio e precaricato alla pressione indicata in targhetta è sufficiente solo per compensare l’acqua della caldaia. Adeguare la pressione di precarica dei vasi di espansione alla pressione di esercizio dell’impianto termico.

È possibile regolare la portata d’acqua del circolatore su tre velocità, in funzione alla dimensione dell’impianto idraulico termico.

Suggeriamo l’adeguamento dell’impianto idraulico termico, proponendo indicazioni funzionali riportando qui di seguito alcuni schemi.

Tutti i collegamenti all’apparecchio sono nella parte posteriore.

Sono possibili i seguenti collegamenti esterni all’apparecchio: Cavo di alimentazione.

L’apparecchio viene fornito con un cavo di alimentazione che deve essere collegato ad una spina di corrente di 230V 50Hz. Per norma di legge l’impianto deve essere previsto di messa a terra e di interruttore differenziale.

Assicurarsi che il cavo di alimentazione elettrica, nella sua posizione definitiva, non venga in contatto con parti calde. Assicurarsi che la spina per il collegamento elettrico sia accessibile anche dopo l’installazione dell’apparecchio.

Depressione apparecchio

L’apparecchio è dotato di una presa esterna per la misurazione della depressione all’interno dell’apparecchio. Questa operazione di controllo e di verifica, va effettuata da personale autorizzato al momento dell’installazione.

Attenzione:

prima di effettuare gli allacciamenti di caldaia lavare accuratamente l’impianto termico (tubazioni, corpi scaldanti, ecc.) con appositi decapanti o disincrostanti in grado di rimuovere eventuali residui che potrebbero compromettere il buon funzionamento della caldaia.

Gli allacciamenti idraulici devono essere eseguiti in modo razionale utilizzando gli attacchi sulla dima della caldaia.

Lo scarico della valvola di sicurezza della caldaia deve essere collegato ad un imbuto di scarico. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse intervenire allagando il locale, il costruttore della caldaia non sarà responsabile.

Per il riempimento è stato inserito un apposito attacco da ½” (vedi figura a pag. 6), tappato con apposita calotta: si consiglia di effettuare su tale attacco il collegamento alla rete idrica con rubinetto manuale.

Si consiglia di riempire l’impianto ad una pressione di 1,2 - 1,5 bar (è possibile verificare la pressione interna alla caldaia all’interno del menù utente) la caldaia può comunque funzionare dai 0,5 ai 3,0 bar.

In caso di installazione in locali dove la temperatura può scendere sotto lo 0°C è consigliato inserire apposito antigelo all’impianto seppur la caldaia dal momento in cui rilevi una temperatura inferiore ai 5 gradi attiva la funzione antigelo.

11

INGOMBRI E

COLLEGAMENTI

12

PRESSOSTATO

13

14

14

DATI TECNICI

DATI TECNICI

Potenza termica MAX

Potenza termica rilasciata all’acqua MAX

Potenza termica rilasciata all’aria

MAX

Potenza termica rilasciata all’acqua MAX

*Prelievo sanitario Δ T 35°C

*Prelievo sanitario Δ T 25°C

*Prelievo sanitario Δ T 35°C

Tensione/frequenza di alimentazione

Potenza Max. elettrica assorbita

U.M.

kW kW kW mm

NPBW

18,5

18,5

16,2

/

NPBW

5,6

3,66/1,3

3,66/1,3

390

ARES

24,1

/

NPBW

6,2

5,5

92,5

5,5

92,5

4,9/1,3

390

NPBW

34,5

34,2

30

/

NPBW

9,2

7,8

92,5

7,8

92,5

400

6,9/1,9

48 48 48

NPW

18,5

T.it AQ

I.D.00268625

I.D.00268627

24

24

22

2,4

NPW

5,7

2,5

5,3

4,3

1

91,5

93,0

8

1

3

34

3,7/1.15

3 3

4,9 / 1,15 6,9 / 1,9

148

90

80

12

14,0

4,3 4,3 7,4

1,2

390

PEGASO

NPW

23,5

30,5

NPW

28

2,0

8,6

7,4

90,0

93,5

173

8

1

3

90

80

12

390

NPW

34,5

34,2

28,0

2,5

NPW

9,2

400

230 / 50 230 / 50

48

Pa

V/Hz

W

10

230/50

390

*solo con kit per acqua sanitaria (opzionale)

10

230/50

390

10

230/50

400

390

10

230/50

4

390

230/50

EN14785/2006 EN14785/2006

390

4

10

230/50

400

NOTA BENE: I DATI SOPRA INDICATI POSSONO VARIARE IN FUNZIONE DELLE

CARATTERISTICHE DEL PELLET UTILIZZATO.

NOTA BENE: I DATI SOPRA INDICATI POSSONO VARIARE IN FUNZIONE DELLE

CARATTERISTICHE DEL PELLET UTILIZZATO.

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DATI TECNICI

Descrizione

Potenza termica MAX

Potenza termica rilasciata all’acqua MAX

Potenza termica rilasciata all’aria

MAX

Potenza termica totale MIN

Potenza termica rilasciata all’acqua MIN

Potenza termica rilasciata all’aria

MIN

Rendimento portata termica MAX

Rendimento portata termica MIN

Consumo (MAX/MIN)

Temperatura fumi MAX

Capacità vaso espansione

Pressione di precarica vaso

Pressione max circuito riscaldamento

*Pressione Max. Sanitario

*Sanitario piastre

*Prelievo sanitario Δ T 25°C

*Prelievo sanitario Δ T 35°C

Temperatura max acqua

Diametro scarico fumi

Diametro condotto aspirazione

Tiraggio minimo

Tensione/frequenza di alimentazione

Potenza Max. elettrica assorbita

Normativa di riferimento

U.M.

kW kW kW kW kW kW

%

%

Kg/h

°C

Lt. bar bar bar nr lt. lt.

°C mm mm

Pa

V/Hz

W

NPBW

18,5

18,5

16,2

/

5,6

5,1

/

93,0 90,5 90,0

92,5 92,5 92,5

3,66/1,3 4,9/1,3 6,9/1,9

115

8

1

3

/

/

/

/

95

80

48

10

230/50

ARES

NPBW

23,5

24,1

21,3

/

6,2

5,5

/

143

8

1

3

8

15

13,8

9,3

95

80

48

10

230/50

NPBW

34,5

34,2

30

/

9,2

7,8

/

177

8

1

3

8

15

15,0

10,5

95

80

48

10

230/50

390 390 400

NPW

18,5

18

14,0

2,4

5,7

4,3

1

91,2

93,1

3,7/1.15 4,9/1,15 6,9/1,9

150

8

1

3

/

/

/

/

95

80

48

10

230/50

PEGASO

NPW

23,5

24,2

19,5

2,5

5,7

4,3

1

90,8

93,1

164

8

1

3

8

15

13,8

9,3

95

80

48

10

230/50

NPW

34,5

34,2

28,0

2,5

9,2

7,4

1,2

90,0

93,5

180

8

1

3

8

15

15,0

10,5

95

80

48

10

230/50

390 390 400

EN303-5 EN303-5 EN303-5 EN14785 EN14785 EN14785

*solo con kit per acqua sanitaria (opzionale)

NOTA BENE: I DATI SOPRA INDICATI POSSONO VARIARE IN FUNZIONE DELLE

CARATTERISTICHE DEL PELLET UTILIZZATO.

USO

PANNELLO COMANDI

15

Il presente apparecchio è corredato di una scheda elettronica con semplici comandi di controllo; una volta eseguite la normale procedura di “preparazione all’accensione” e aver compreso i tasti ed i simboli del display dal paragrafo

“pannello di controllo” le procedure da seguire sono estremamente semplici.

E’ importante sapere che l’apparecchio è stato progettato per funzionare con combustibile formato da pellet di legno; migliore è la qualità del pellet, maggiori saranno le sue performance. Le prestazioni indicate nelle tabelle dei dati tecnici della pagine 13 e 14 sono state ottenute in fase di omologazione con pellet di ottima qualità. Si ricorda, inoltre, che più scadente sarà la qualità del pellet, con più frequenza si dovranno eseguire le pulizie ordinarie dell’apparecchio.

L’apparecchio è dotato di sistema di sicurezza che rileva l’apertura accidentale o la non perfetta chiusura del portello anteriore tramite un microinterruttore posto sulla parte superiore del montante anteriore destro

1)

SET

: Utilizzato per entrare nel menu e confermare variazione dati durante la fase di impostazione.

2)

AUTO

: Permette di modificare da Automatico a Manuale il funzionamento della stufa.

3)

ON/OFF

: Accensione e Spegnimento della stufa. In caso di errore se premuto per qualche secondo esegue il reset dell'allarme.

Usato anche per uscire dai menu.

4)

TEMP+

: Tasto di aumento della temperatura desiderata. Usato anche per scorrere i menu e dati.

5)

TEMP-

: Tasto di diminuzione della temperatura desiderata. Usato anche per scorrere i menu e dati.

6) PROG+

: Tasto di aumento della programma o potenza funzionamento desiderata. Usato anche per scorrere i menu e dati.

7) PROG-

: Tasto di diminuzione della programma o potenza funzionamento desiderata. Usato anche per scorrere i menu e dati.

15

PREPARAZIONE ALLA

ACCENSIONE

16

Una volta eseguite tutte le operazioni d’installazione ed aver rispettato tutte le avvertenze riportate nei precedenti paragrafi si è in grado di poter accendere la caldaia.

Come prima necessità si dovrà fornire l’apparecchio di combustibile caricandolo nell’apposito vano; la massima capacità del serbatoio è di 45 kg.

In seguito, dovrà essere alimentato elettricamente l’apparecchio inserendo per prima cosa il cavo nella spina posta posteriormente all’apparecchio e poi l’altra estremità del cavo in una comune presa domestica.

Portando l’interruttore rosso in posizione ON si accenderà la luce-spia dello stesso, segno che l’apparecchio è correttamente alimentato; verificando sul pannello comandi, il display si sarà acceso indicando per qualche secondo la versione del software residente e successivamente lo stato della stufa che in prima accensione sarà

“Spenta, Inverno, Prog.Off”.

16

PRIMA ACCENSIONE

L’installazione e la prima accensione della caldai a devono essere effettuate da personale qualificato in conformità alle normative nazionali di installazione in vigore e ad eventuali prescrizioni delle autorità locali e di enti preposti alla salute pubblica, pena la decadenza immediata della garanzia e la cessazione di ogni responsabilità del produttore per danni a persone o cose.

Durante le fasi di prima accensione, manutenzione e di qualsiasi altro intervento tecnico, nell’ambiente dove è installata la caldaia

e nelle immediate vicinanze, dovrà essere presente solamente personale qualificato.

Tale paragrafo si rivolge quindi a tecnici qualificati:

In seguito alle operazioni descritte nel paragrafo “preparazione alla accensione” e dopo aver compreso il significato dei tasti e dei simboli del pannello comandi si può procedere alla prima accensione.

Se alla prima accensione la coclea di caricamento pellet è vuota si può effettuarne il caricamento nel menù TEST COMPONENTI accessibile tramite la pressione contemporanea e prolungata dei tasti SET e TEMP+. Premendo SET alla voce

test coclea

l’estrattore fumi e la coclea si attiveranno. Il tasto SET andrà rilasciato appena i primi pellet cadranno nel braciere avendo così cura che il braciere rimanga vuoto. Se così non fosse bisognerà procedere allo svuotamento e al corretto riposizionamento di tutte le parti così come descritto nel paragrafo “pulizia e manutenzione ordinaria”.

Nel caso in cui la coclea risulti vuota in seguito ad un precedente spegnimento per mancanza pellet la macchina aumenta automaticamente il tempo di pre-carica e per questo motivo non è necessario ma anzi, è sconsigliato, procedere come sopra descritto per la prima accensione.

L’avvio della macchina avviene tramite la pressione del tasto ON/OFF fino al segnale acustico e alla comparsa sul display della scritta “Accensione Riscaldamento in corso”.

Dopo aver effettuato alcuni controlli la centralina avvierà una pre-carica di pellet sufficientemente lunga da riempire il braciere per circa metà coprendo il foro d’ingresso dell’aria proveniente dalla candeletta di accensione. Se la quantità di pellet effettivamente scaricata sarà eccessiva o scarsa potrebbero verificarsi malfunzionamenti e mancate accensioni. In questa eventualità sarà quindi necessario aggiustare la tempistica di caricamento in base alla tipologia di pellet utilizzato.

Nel accensione immediatamente successiva ad una mancata accensione la macchina procederà con una modalità di carica diversa. Tale modalità definita proporzionale prevede la carica lenta e continua di pellet fino alla rilevazione dell’accensione. Questa modalità può allungare di molto i tempi di avvio.

Una volta rilevata la fiamma la macchina passa nella fase di salita temperatura in cui riprende la caduta del pellet e aumenta la velocità dell’estrattore fumi per ottenere le condizioni necessarie alla transizione in fase di riscaldamento.

PREPARAZIONE ALLA

ACCENSIONE

16

Una volta eseguite tutte le operazioni d’installazione ed aver rispettato tutte le avvertenze riportate nei precedenti paragrafi si è in grado di poter accendere la caldaia.

Come prima necessità si dovrà fornire l’apparecchio di combustibile caricandolo nell’apposito vano; la massima capacità del serbatoio è di 45 kg.

In seguito, dovrà essere alimentato elettricamente l’apparecchio inserendo per prima cosa il cavo nella spina posta posteriormente all’apparecchio e poi l’altra estremità del cavo in una comune presa domestica.

Portando l’interruttore rosso in posizione ON si accenderà la luce-spia dello stesso, segno che l’apparecchio è correttamente alimentato; verificando sul pannello comandi, il display si sarà acceso indicando per qualche secondo la versione del software residente e successivamente lo stato della stufa che in prima accensione sarà

“Spenta, Inverno, Prog.Off”.

PRIMA ACCENSIONE

L’installazione e la prima accensione della caldai a devono essere effettuate da personale qualificato in conformità alle normative nazionali di installazione in vigore e ad eventuali prescrizioni delle autorità locali e di enti preposti alla salute pubblica, pena la decadenza immediata della garanzia e la cessazione di ogni responsabilità del produttore per danni a persone o cose.

Durante le fasi di prima accensione, manutenzione e di qualsiasi altro intervento tecnico, nell’ambiente dove è installata la caldaia

e nelle immediate vicinanze, dovrà essere presente solamente personale qualificato.

Tale paragrafo si rivolge quindi a tecnici qualificati:

In seguito alle operazioni descritte nel paragrafo “preparazione alla accensione” e dopo aver compreso il significato dei tasti e dei simboli del pannello comandi si può procedere alla prima accensione.

Se alla prima accensione la coclea di caricamento pellet è vuota si può effettuarne il caricamento nel menù TEST COMPONENTI accessibile tramite la pressione contemporanea e prolungata dei tasti SET e TEMP+. Premendo SET alla voce

test coclea

l’estrattore fumi e la coclea si attiveranno. Il tasto SET andrà rilasciato appena i primi pellet cadranno nel braciere avendo così cura che il braciere rimanga vuoto. Se così non fosse bisognerà procedere allo svuotamento e al corretto riposizionamento di tutte le parti così come descritto nel paragrafo “pulizia e manutenzione ordinaria”.

Nel caso in cui la coclea risulti vuota in seguito ad un precedente spegnimento per mancanza pellet la macchina aumenta automaticamente il tempo di pre-carica e per questo motivo non è necessario ma anzi, è sconsigliato, procedere come sopra descritto per la prima accensione.

L’avvio della macchina avviene tramite la pressione del tasto ON/OFF fino al segnale acustico e alla comparsa sul display della scritta “Accensione Riscaldamento in corso”.

Dopo aver effettuato alcuni controlli la centralina avvierà una pre-carica di pellet sufficientemente lunga da riempire il braciere per circa metà coprendo il foro d’ingresso dell’aria proveniente dalla candeletta di accensione. Se la quantità di pellet effettivamente scaricata sarà eccessiva o scarsa potrebbero verificarsi malfunzionamenti e mancate accensioni. In questa eventualità sarà quindi necessario aggiustare la tempistica di caricamento in base alla tipologia di pellet utilizzato.

Nel accensione immediatamente successiva ad una mancata accensione la macchina procederà con una modalità di carica diversa. Tale modalità definita proporzionale prevede la carica lenta e continua di pellet fino alla rilevazione dell’accensione. Questa modalità può allungare di molto i tempi di avvio.

Una volta rilevata la fiamma la macchina passa nella fase di salita temperatura in cui riprende la caduta del pellet e aumenta la velocità dell’estrattore fumi per ottenere le condizioni necessarie alla transizione in fase di riscaldamento.

ACCENSIONE

RISCALDAMENTO E

REGOLAZIONE

RAFFREDDAMENTO

STAND-BY

17

Se durante tale periodo le condizioni prefissate non sono raggiunte la macchina andrà in allarme con codice errore 15 “mancata accensione”. Bisognerà procedere al reset errori tramite tasto ON/OFF e successivamente allo svuotamento del braciere si potrà rimuovere il messaggio “SVUOTA BRACIERE” tramite la pressione contemporanea e prolungata dei tasti SET e ON/OFF.

Leggere i paragrafi “pannello comandi” e “preparazione alla accensione” prima di procedere.

Per iniziare a far funzionare l’apparecchio, tenere premuto il tasto ON/OFF fino al segnale acustico e alla comparsa sul display della scritta “Accensione Riscaldamento in corso”

In questa fase la candeletta di riscaldamento, posta alla base del braciere, inizierà a riscaldare il pellets precedentemente scaricato; in alcuni minuti si potranno vedere scaturire dallo stesso pellets le prime fiammelle.

Il controller elettronico dell’apparecchio (tramite la apposita sonda) seguirà la temperatura dei fumi di scarico ed adatterà la velocità dell’estrattore fumi e la caduta del pellet nel braciere in modo automatico.

Se le impostazioni saranno corrette la fiamma si stabilizzerà e le temperature aumenteranno fino a raggiungere le condizioni ottimali per il passaggio alla fase di riscaldamento, ovvero la condizione normale di funzionamento.

Questa è la fase di lavoro normale della macchina. Sul display è visualizzata la temperatura dell’acqua di mandata (in questo caso 65 gradi) unitamente al simbolo di riscaldamento ON.

Sulla destra del display è visualizzato un piccolo grafico che indica, tramite una serie di “quadrati” che si anneriscono, la potenza di funzionamento (in questo caso 4).

Durante il riscaldamento la macchina può funzionare su 5 livelli di potenza. La selezione della potenza di funzionamento avviene in base alla differenza tra la temperatura attuale di mandata, mostrata dal display e la temperatura impostata dall’utente, modificabile tramite l’azionamento dei tasti

TEMP+

e

TEMP-

del pannello comandi.

Nello specifico, la potenza di combustione si regolerà sulla massima possibile all’accensione al fine di raggiungere rapidamente la temperatura impostata per poi ridursi al minimo necessario per mantenersi sul set point.

La temperatura impostata è un fattore diretto di regolazione dello scambio termico con l’ambiente tramite gli elementi terminali, (radiatori, ventilconvettori…) una sua modifica agisce direttamente sul bilancio energetico e quindi sul comfort: Aumentando la temperatura dell’acqua si controbilancia la maggiore dispersione termica nei giorni più freddi, riducendola si mantiene un giusto apporto nei periodi più miti.

La potenza massima di combustione è impostata di fabbrica sul livello 5. Durante il funzionamento è possibile ridurre la potenza di combustione manualmente tramite i tasti

PROG+

e

PROG-

tuttavia tale modifica non rimane salvata in memoria ed al successivo riavvio la macchina tornerà a potenza 5. Questa impostazione può essere modificata solamente da un tecnico qualificato accedendo ai parametri di funzionamento.

Durante la fase di riscaldamento, a cicli regolari, la macchina effettua una pulizia del braciere tramite l’aumento della velocità estrattore fumi e la riduzione dello scarico pellet per alcuni secondi. Tale procedura assicura una combustione ottimale anche lasciando la macchina accesa per lunghi periodi.

Al momento dello spegnimento, che sia esso manuale, tramite pressione prolungata del tasto

ON/OFF

, o a seguito di un comando elettronico interno od esterno, il display mostrerà la scritta “Attendere Raffreddamento in corso” e la scheda elettronica gestirà questa fase interrompendo lo scarico pellet e portando l’estrattore fumi alla velocità massima per consumare il combustibile presente nel crogiolo e raffreddare il sistema portando la temperatura fumi ad un valore di sicurezza.

Se durante il raffreddamento si procede ad una nuova accensione la macchina prima di avviarsi attenderà, con l’estrattore fumi al massimo, che la temperatura fumi abbia raggiunto comunque il valore di sicurezza.

Per svariati motivi può capitare che, seppur la macchina moduli a potenza minima, l’impianto non riesca a smaltire il calore prodotto. In questa evenienza la temperatura dell’acqua salirà oltre quella impostata. Se la temperatura supera di 15 gradi quella impostata (parametro di fabbrica modificabile da tecnico qualificato) la macchina andrà in Stand-By effettuando il raffreddamento.

Una volta che la temperatura sarà ritornata 10 gradi sotto quella impostata, la macchina, se in modalità Pronta, procederà di nuovo all’accensione.

17

MODALITA DI

FUNZIONAMENTO

MENÙ UTENTE

18

A seconda delle necessità, all’interno del menù utente, è possibile modificare la modalità di funzionamento della macchina per gestire la risposta ai comandi in ingresso come ad esempio programmatore settimanale (interno) o cronotermostato

(esterno).

SPENTA

: In questa modalità sia Estate che Inverno la stufa si accende solo manualmente. Nessun comando da programmatore o TA esterno viene accettato ai fini dell'accensione.

PRONTA INVERNO

: In questa modalità la stufa si accende per effetto dei vari comandi come TA esterno, ripresa da Stand-By, accensione manuale e programmatore settimanale, se abilitato.

PRONTA ESTATE

: In questa modalità la stufa si accende manualmente o per il programmatore settimanale, se abilitato.

A macchina ferma è possibile vedere dal display le impostazioni correnti riguardanti la modalità di funzionamento, l’attivazione o meno della programmazione settimanale interna (Prog. On/Off) o l’attesa di un cronotermostato esterno (Crono Ext).

È possibile accedere al menù utente premendo il tasto

SET

del pannello a display illuminato. Per uscirvi in ogni momento senza apportare modifiche premere il tasto

ON/OFF; in ogni caso, dopo circa un minuto in cui non viene pigiato alcun tasto il sistema uscirà automaticamente.

All’interno del menu, tramite i tasti

TEMP+

e

TEMP-

sarà possibile scorrere i vari campi riportati nella tabella seguente ed accedervi premendo

SET

.

18

MODALITÀ

PRONTA/SPENTA

REGOLAZIONE DATA E

ORA

MODALITÀ

ESTATE/INVERNO

SELEZIONE

CRONO

Impostazione del

Programmatore

Settimanale

Tale impostazione definisce la modalità di risposta della macchina ai segnali esterni o al programmatore settimanale interno. Vedi paragrafo “modalità di funzionamento”.

La modalità selezionata è riportata nel display a macchina ferma in modo da aver conferma che la macchina risponderà correttamente in caso di accensione programmate o termostati esterni.

In modalità pronta, la macchina si accende per effetto di tali comandi. In modalità spenta la macchina si accende solo manualmente.

Variare tale impostazione può risultare utile in caso si desideri evitare l’accensione della stufa come da programma settimanale o

TA esterno.

In questo campo è possibile modificare il giorno della settimana, l’ora e la data. Per spostarsi tra le variabili bisogna utilizzare i tasti

PROG+

e

PROG-

mentre per modificarle

TEMP+

e

TEMP-.

Per confermare le modifiche effettuate ed uscire premere

SET

.

La modifica di tale impostazione e consigliata solo a tecnici qualificati o competenti in quanto modifica la risposta della stufa a comandi di accensione.

In modalità inverno (e impostata su PRONTA) la stufa si accende per effetto dei vari comandi come TA esterno, ripresa da Stand-

By, accensione manuale e programmatore settimanale, se abilitato.

In modalità estate la stufa si accende manualmente o

per effetto del programmatore settimanale, se abilitato (e

PRONTA).

Questa funzione permette di scegliere se utilizzare il programmatore settimanale interno oppure utilizzare un comando esterno per accendere la stufa.

Impostando la modalità crono interno è possibile abilitare al funzionamento il programmatore settimanale interno del controllore elettronico che consente di impostare fasce orarie, potenze, temperature al variare del giorno.

Selezionando l’impostazione crono esterno sarà abilitato l’ingresso della schede che gestisce la comunicazione di accensione tramite un contatto pulito di un cronotermostato esterno o del modulo

MODALITA DI

FUNZIONAMENTO

MENÙ UTENTE

18

A seconda delle necessità, all’interno del menù utente, è possibile modificare la modalità di funzionamento della macchina per gestire la risposta ai comandi in ingresso come ad esempio programmatore settimanale (interno) o cronotermostato

(esterno).

SPENTA

: In questa modalità sia Estate che Inverno la stufa si accende solo manualmente. Nessun comando da programmatore o TA esterno viene accettato ai fini dell'accensione.

PRONTA INVERNO

: In questa modalità la stufa si accende per effetto dei vari comandi come TA esterno, ripresa da Stand-By, accensione manuale e programmatore settimanale, se abilitato.

PRONTA ESTATE

: In questa modalità la stufa si accende manualmente o per il programmatore settimanale, se abilitato.

A macchina ferma è possibile vedere dal display le impostazioni correnti riguardanti la modalità di funzionamento, l’attivazione o meno della programmazione settimanale interna (Prog. On/Off) o l’attesa di un cronotermostato esterno (Crono Ext).

È possibile accedere al menù utente premendo il tasto

SET

del pannello a display illuminato. Per uscirvi in ogni momento senza apportare modifiche premere il tasto

ON/OFF; in ogni caso, dopo circa un minuto in cui non viene pigiato alcun tasto il sistema uscirà automaticamente.

All’interno del menu, tramite i tasti

TEMP+

e

TEMP-

sarà possibile scorrere i vari campi riportati nella tabella seguente ed accedervi premendo

SET

.

MODALITÀ

PRONTA/SPENTA

REGOLAZIONE DATA E

ORA

MODALITÀ

ESTATE/INVERNO

SELEZIONE

CRONO

Impostazione del

Programmatore

Settimanale

Tale impostazione definisce la modalità di risposta della macchina ai segnali esterni o al programmatore settimanale interno. Vedi paragrafo “modalità di funzionamento”.

La modalità selezionata è riportata nel display a macchina ferma in modo da aver conferma che la macchina risponderà correttamente in caso di accensione programmate o termostati esterni.

In modalità pronta, la macchina si accende per effetto di tali comandi. In modalità spenta la macchina si accende solo manualmente.

Variare tale impostazione può risultare utile in caso si desideri evitare l’accensione della stufa come da programma settimanale o

TA esterno.

In questo campo è possibile modificare il giorno della settimana, l’ora e la data. Per spostarsi tra le variabili bisogna utilizzare i tasti

PROG+

e

PROG-

mentre per modificarle

TEMP+

e

TEMP-.

Per confermare le modifiche effettuate ed uscire premere

SET

.

La modifica di tale impostazione e consigliata solo a tecnici qualificati o competenti in quanto modifica la risposta della stufa a comandi di accensione.

In modalità inverno (e impostata su PRONTA) la stufa si accende per effetto dei vari comandi come TA esterno, ripresa da Stand-

By, accensione manuale e programmatore settimanale, se abilitato.

In modalità estate la stufa si accende manualmente o

per effetto del programmatore settimanale, se abilitato (e

PRONTA).

Questa funzione permette di scegliere se utilizzare il programmatore settimanale interno oppure utilizzare un comando esterno per accendere la stufa.

Impostando la modalità crono interno è possibile abilitare al funzionamento il programmatore settimanale interno del controllore elettronico che consente di impostare fasce orarie, potenze, temperature al variare del giorno.

Selezionando l’impostazione crono esterno sarà abilitato l’ingresso della schede che gestisce la comunicazione di accensione tramite un contatto pulito di un cronotermostato esterno o del modulo

ACCUMOLO ON/OFF

TEMPERATURA

ACCUMULO

PRESSIONE H20

19

GSM opzionale.

NOTA:

In questa modalità se la stufa viene spenta manualmente anche la riaccensione dovrà essere manuale

.

In caso di selezione Crono Interno, alla pressione del tasto

SET

comparirà l’opzione per abilitare o disabilitare il programmatore settimanale. Dopo aver scelto l’opzione desiderata tramite i tasti

PROG+

o

PROG-,

bisogna confermare tramite il tasto

SET

.

A questo punto si possono cominciare a modificare i programmi.

Per spostarsi tra le variabili bisogna utilizzare i tasti

PROG+

e

PROG-

mentre per modificarle

TEMP+

e

TEMP-

per confermare le modifiche effettuate e passare al programma successivo premere

SET

.

Ogni programma corrisponde ad un evento di accensione o spegnimento della macchina.

È possibile quindi impostare per ogni giorno una o più fasce orarie in cui la macchina rimane accesa.

Per generare un comando valido è necessario perciò impostare

il giorno della settimana, l’ora e l’azione

da fare (

accendi

o

spegni

) inoltre bisogna selezionare se il programma corrente è

abilitato oppure no

. Tale ultima opzione all’apparenza superflua può essere utile per variare rapidamente la programmazione in caso di necessità.

Per quanto riguarda il giorno della settimana è possibile impostare o il singolo giorno (Do,Lu,Ma,Me,Gi,Ve,Sa) oppure utilizzare il parametro LV (da lunedì a venerdì) o SD (sabato e domenica) per accorpare in un unico programma l’accensione o lo spegnimento della macchina tutti i giorni “lavorativi” oppure nel week-end.

Per maggiore chiarezza si riporta un esempio:

F01 Lu 06:00 Accendi Abilitata

F02 Lu 21:00 Spegni Abilitata

F03 Lu 15:00 Spegni Non Abilitata

F04 SD 09:00 Accendi Abilitata

F05 SD 15:00 Spegni Abilitata

Con le seguenti impostazioni, presupponendo attivato il programmatore settimanale (“Prog.On” e “Pronta” visibili sul display a macchina ferma) la macchina si accenderà lunedì mattina alle 6 e rimarrà accesa fino alle 9 di sera inoltre nel fine settimana si accenderà sia sabato che domenica alle ore 9 del mattino per spegnersi alle 3 del pomeriggio. La F03 non viene tenuta in considerazione perché non abilitata.

Se viene dato il comando di accensione mentre la stufa è già accesa questo verrà ignorato; analogo comportamento vale per lo spegnimento.

Questa modalità di funzionamento può essere modificata solamente da un tecnico qualificato o competente.

La modifica di questo parametro è consigliata solo in caso di necessità ed ha influenza solo nel caso in cui la macchina sia dotata di circuito sanitario istantaneo. Aumentando il valore della temperatura accumulo aumenta la temperatura dell’acqua sanitaria in uscita.

Questo campo mostra continuamente la pressione del fluido all’interno dell’impianto. Si consiglia di verificare che tale valore permanga tra 1.2 e 1.5 bar

19

20

20

PARAMETRI STUFA

LOG ERRORI

SELEZIONE LINGUA

ERRORI DI

DIAGNOSTICA

ERRORE 1

Allarme Termostato Acqua

ERRORE 2

Allarme Pressostato

ERRORE 3

Mancanza Pellet

Accedendo a questa voce del menù è possibile andare a modificare i parametri di funzionamento della macchina influenzando la combustione.

NOTA: Questa operazione può portare ad un miglioramento del funzionamento della macchina, se utilizzata con consapevolezza ma allo stesso modo

può provocare malfunzionamenti

o persino

generare situazioni pericolose

.

Se non avete dimestichezza e conoscenze adeguate

è necessario che vi rivolgiate ad un tecnico qualificato

.

Entrando con il tasto SET è possibile modificare due parametri:

Carico Pellet e Aspirazione Fumi.

Si può impostare una variazione da -50% a +50%.

Può capitare infatti che, modificando il tipo pellet oppure a causa dell’aumento di umidità contenuta nel pellet da lungo tempo in magazzino sia necessario andare a ritoccare il rapporto aria/combustibile generato nel braciere.

È sempre sconsigliato aumentare il carico pellet; la riduzione del aspirazione fumi ha il medesimo effetto sulla qualità della combustione ed è perciò la modifica consigliata. Allo stesso modo è sconsigliato effettuare una modifica di oltre il ±20% di ciascun parametro. Nel caso riteniate necessaria una modifica di tale entità rivolgetevi al centro d’assistenza autorizzato

.

La scheda elettronica registra in una memoria non volatile il giorno, l’ora e la tipologia di errore in cui la macchina incappa durante il funzionamento.

È possibile selezionare tramite i tasti

PROG+

e

PROG-

una lingua per i messaggi a display fra Italiano, Inglese, Francese, Tedesco,

Spagnolo, Olandese

Durante il funzionamento, se il sistema rileva un’anomalia, la stufa viene spenta seguendo il ciclo di raffreddamento; Sul display viene visualizzato un messaggio di errore che potrà essere resettato (anche se la stufa è in modalità automatica) solo manualmente tramite pressione prolungata del tasto ON/OFF.

Nella tabella sottostante sono riportati i principali messaggi di errore.

Se durante il funzionamento il termostato acqua inserito nel pozzetto sonde segnala il superamento della soglia di sicurezza il ciclo termina con errore e la macchina procede al raffreddamento.

Per poter riavviare la macchina sarà necessario oltre alla normale procedura di reset effettuare il riarmo del termostato nel modo seguente: Svitare il tappo nero (n.9 “schema connessioni”) di protezione posto posteriormente alla macchina immediatamente sotto la presa con l’interruttore, pigiare a fondo il tasto fino al “clic”, riposizionare il tappo. Se non percepite lo scatto è possibile che il termostato sia ancora caldo, attendere il raffreddamento.

Se il pressostato non si chiude per scarsa depressione o si apre in seguito ad una riduzione della stessa il ciclo viene interrotto con errore e il sistema procede al raffreddamento. Ciò può essere causato da un ostruzione dei condotti di aspirazione o evacuazione fumi.

Se durante il funzionamento la temperatura fumi scende al di sotto del limite previsto il ciclo termina con errore ed il sistema completa il raffreddamento. Ciò può essere dovuto ad un reale esaurimento del combustibile ma anche ad un blocco di erogazione dello stesso

20

PARAMETRI STUFA

LOG ERRORI

SELEZIONE LINGUA

ERRORI DI

DIAGNOSTICA

ERRORE 1

Allarme Termostato Acqua

ERRORE 2

Allarme Pressostato

ERRORE 3

Mancanza Pellet

Accedendo a questa voce del menù è possibile andare a modificare i parametri di funzionamento della macchina influenzando la combustione.

NOTA: Questa operazione può portare ad un miglioramento del funzionamento della macchina, se utilizzata con consapevolezza ma allo stesso modo

può provocare malfunzionamenti

o persino

generare situazioni pericolose

.

Se non avete dimestichezza e conoscenze adeguate

è necessario che vi rivolgiate ad un tecnico qualificato

.

Entrando con il tasto SET è possibile modificare due parametri:

Carico Pellet e Aspirazione Fumi.

Si può impostare una variazione da -50% a +50%.

Può capitare infatti che, modificando il tipo pellet oppure a causa dell’aumento di umidità contenuta nel pellet da lungo tempo in magazzino sia necessario andare a ritoccare il rapporto aria/combustibile generato nel braciere.

È sempre sconsigliato aumentare il carico pellet; la riduzione del aspirazione fumi ha il medesimo effetto sulla qualità della combustione ed è perciò la modifica consigliata. Allo stesso modo è sconsigliato effettuare una modifica di oltre il ±20% di ciascun parametro. Nel caso riteniate necessaria una modifica di tale entità rivolgetevi al centro d’assistenza autorizzato

.

La scheda elettronica registra in una memoria non volatile il giorno, l’ora e la tipologia di errore in cui la macchina incappa durante il funzionamento.

È possibile selezionare tramite i tasti

PROG+

e

PROG-

una lingua per i messaggi a display fra Italiano, Inglese, Francese, Tedesco,

Spagnolo, Olandese

Durante il funzionamento, se il sistema rileva un’anomalia, la stufa viene spenta seguendo il ciclo di raffreddamento; Sul display viene visualizzato un messaggio di errore che potrà essere resettato (anche se la stufa è in modalità automatica) solo manualmente tramite pressione prolungata del tasto ON/OFF.

Nella tabella sottostante sono riportati i principali messaggi di errore.

Se durante il funzionamento il termostato acqua inserito nel pozzetto sonde segnala il superamento della soglia di sicurezza il ciclo termina con errore e la macchina procede al raffreddamento.

Per poter riavviare la macchina sarà necessario oltre alla normale procedura di reset effettuare il riarmo del termostato nel modo seguente: Svitare il tappo nero (n.9 “schema connessioni”) di protezione posto posteriormente alla macchina immediatamente sotto la presa con l’interruttore, pigiare a fondo il tasto fino al “clic”, riposizionare il tappo. Se non percepite lo scatto è possibile che il termostato sia ancora caldo, attendere il raffreddamento.

Se il pressostato non si chiude per scarsa depressione o si apre in seguito ad una riduzione della stessa il ciclo viene interrotto con errore e il sistema procede al raffreddamento. Ciò può essere causato da un ostruzione dei condotti di aspirazione o evacuazione fumi.

Se durante il funzionamento la temperatura fumi scende al di sotto del limite previsto il ciclo termina con errore ed il sistema completa il raffreddamento. Ciò può essere dovuto ad un reale esaurimento del combustibile ma anche ad un blocco di erogazione dello stesso

ERRORE 4

Temperatura Acqua

ERRORE 6

Termostato Sicurezza

ERRORE 7

Anomalia Motore Fumi

ERRORE 9

Porta Aperta

ERRORE 12

Mancanza Tensione di rete

ERRORE 15

Mancata Accensione

ERRORE 19

Allarme Sovratemperatura

ERRORE 20

Allarme Pressione minima impianto

ERRORE 21

Allarme Pressione massima impianto

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dovuto ad inceppamento o rottura del sistema di carico. Scongiurate tali eventualità l’errore può essere generato anche da un errata regolazione.

Se durante il funzionamento la temperatura dell’acqua di mandata supera il valore impostato il ciclo viene interrotto con errore e il sistema va in raffreddamento.

Se durante il funzionamento la temperatura sul sistema di carico supera gli 85°C il termostato di sicurezza a riarmo automatico si apre e la macchina va in errore procedendo al raffreddamento.

Effettuare una pulizia accurata dell’intera macchina come descritto nel presente manuale e in caso l’errore si verifichi nuovamente

Chiamare Assistenza Tecnica.

Se durante il funzionamento il motore di aspirazioni fumi non mantiene la velocità di rotazione programmata il ciclo viene interrotto con errore ed il sistema procede al raffreddamento.

Effettuare una pulizia accurata dell’intera macchina come descritto nel presente manuale e in caso l’errore si verifichi nuovamente

Chiamare Assistenza Tecnica.

In qualunque fase di funzionamento si trovi la macchina, se il sensore del portello segnala l’errata chiusura, dopo 30 secondi scatta un allarme che interrompe il ciclo e porta il sistema in raffreddamento.

Se durante il funzionamento, in qualsiasi fase si trovi la macchina viene a mancare la tensione di alimentazione, al ritorno della stessa sarà segnalato l’allarme di mancanza alimentazione di rete e se la temperatura fumi è ancora alta il sistema procederà al raffreddamento.

Se al termine del ciclo di accensione la macchina non rileva una temperatura fumi sufficiente, il ciclo termina con errore ed il sistema procede ad un raffreddamento. Ciò potrebbe avvenire a causa di mancanza di combustibile, crogiolo sporco,errore nella precarica o accenditore difettoso. Prima di accendere nuovamente, attendere raffreddamento, svuotare e pulire il crogiolo.

Il sistema monitora anche la temperatura della centralina di controllo, se tale valore supera il limite di sicurezza, il sistema il ciclo termina e la macchina va in raffreddamento.

Un trasduttore di pressione rileva la pressione del fluido all’interno dell’impianto. Se il valore è troppo basso viene segnalato l’errore ed il sistema va in raffreddamento per evitare danni ai materiali.

Un trasduttore di pressione rileva la pressione del fluido all’interno dell’impianto. Se il valore supera il limite di sicurezza il ciclo viene interrotto con errore ed il sistema va in raffreddamento per evitare l’intervento della valvola di sicurezza.

21

22

22

APERTURA E PULIZIA DEL

BRACIERE E DEL VETRO

MANUTENZIONE ORDINARIA

Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione accertarsi che l’apparecchio, in tutte le sue parti, sia freddo e che la spina di alimentazione elettrica sia staccata.

Proteggersi con indumenti adeguati (guanti ecc) onde evitare lesioni personali.

Questa operazione è quella che si esegue con maggiore frequenza in quanto, come facilmente intuibile, il pellets, la fiamma e la cenere prodotta sono a diretto contatto con questi apparati.

E’ importante ricordare che utilizzando dei pellets di buona qualità la frequenza della pulizia è minore, in quanto questi ultimi rilasciano minori residui resinosi.

Procedere come segue:

1. Per aprire il portello anteriore ruotare la maniglia verso l’alto fino a sganciare i 3 punti di chiusura e tirare verso di se. (fig.1-2)

2. Prendere il cassetto cenere ed estrarlo tirandolo verso di se facendo attenzione a possibili cadute di residui.

3. Pulire il vano braciere ed il braciere estraendolo dalla sua sede (per ottimizzare questa operazione ci si può aiutare con un aspirapolvere e/o una spazzola) (fig. 5)

4. Eliminare tutti i residui di cenere negli angoli del vano ventilatore e dalla sede del cassetto aiutandosi con un aspirapolvere adatto.

5. Pulire il vetro con un panno od un po’ di carta assorbente da cucina (si può utilizzare del detergente non alcolico)

6. Una volta completate le precedenti operazioni si può procedere alla ricollocazione del cassetto e del braciere facendo ben attenzione a far aderire il cassetto alla camera di combustione: ricollocare il cassetto ed il braciere inadeguatamente provoca il malfunzionamento dell’apparecchio.

N.B. in caso di mancata pulizia del braciere si possono avere mancate accensioni.

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APERTURA E PULIZIA DEL

BRACIERE E DEL VETRO

MANUTENZIONE ORDINARIA

Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione accertarsi che l’apparecchio, in tutte le sue parti, sia freddo e che la spina di alimentazione elettrica sia staccata.

Proteggersi con indumenti adeguati (guanti ecc) onde evitare lesioni personali.

Questa operazione è quella che si esegue con maggiore frequenza in quanto, come facilmente intuibile, il pellets, la fiamma e la cenere prodotta sono a diretto contatto con questi apparati.

E’ importante ricordare che utilizzando dei pellets di buona qualità la frequenza della pulizia è minore, in quanto questi ultimi rilasciano minori residui resinosi.

Procedere come segue:

1. Per aprire il portello anteriore ruotare la maniglia verso l’alto fino a sganciare i 3 punti di chiusura e tirare verso di se. (fig.1-2)

2. Prendere il cassetto cenere ed estrarlo tirandolo verso di se facendo attenzione a possibili cadute di residui.

3. Pulire il vano braciere ed il braciere estraendolo dalla sua sede (per ottimizzare questa operazione ci si può aiutare con un aspirapolvere e/o una spazzola) (fig. 5)

4. Eliminare tutti i residui di cenere negli angoli del vano ventilatore e dalla sede del cassetto aiutandosi con un aspirapolvere adatto.

5. Pulire il vetro con un panno od un po’ di carta assorbente da cucina (si può utilizzare del detergente non alcolico)

6. Una volta completate le precedenti operazioni si può procedere alla ricollocazione del cassetto e del braciere facendo ben attenzione a far aderire il cassetto alla camera di combustione: ricollocare il cassetto ed il braciere inadeguatamente dell’apparecchio. provoca il malfunzionamento

N.B. in caso di mancata pulizia del braciere si possono avere mancate accensioni.

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APERTURA E PULIZIA

CONDOTTI FUMI SUPERIORI

MANUTENZIONE MENSILE

Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione accertarsi che che l’apparecchio, in tutte le sue parti, sia freddo e che la spina di alimentazione elettrica sia staccata.

Proteggersi con indumenti adeguati (guanti ecc) onde evitare lesioni personali.

Questa operazione è consigliato eseguirla con frequenza mensile; l’accurata pulizia dei condotti permette un maggiore scambio termico tra le parti e di conseguenza un maggior risparmio energetico.

E’ importante ricordare che utilizzando dei pellets di buona qualità, la frequenza della pulizia è minore, in quanto questi ultimi rilasciano minori residui resinosi e di cenere.

Procedere come segue:

1. Aprire la grata superiore (fig. 9).

2. Svitare le 2 viti del cappello fumi (fig. 10).

3. Rimuovere il cappello fumi facendo attenzione a non danneggiare né la guarnizione siliconica nera, né il materassino in materiale refrattario collocato all’interno dello stesso cappello. (fig. 11)

4. Pulire aiutandosi con un aspirapolvere la cassetta raccogli-impurità

(volendo la si può estrarre e versare il suo contenuto in un apposito contenitore). (fig. 12)

5. Dopo aver

sfilato

la cassetta raccogli-impurità (fig. 13) pulire le pareti della camera fumi raschiandole attraverso uno scovolo (fig. 14). Fare attenzione alle polveri che si possono creare.

6. Sfilare i turbolatori in acciaio posti lateralmente e pulirli, facendo attenzione a non modificare l’inclinazione delle alette. (fig. 15)

7. Pulire attraverso uno scovolo i due condotti. (fig. 16)

8. Effettuare la procedura di pulizia ordinaria descritta nel paragrafo precedente.

9. Una volta completate le precedenti operazioni si può procedere alla ricollocazione di tutti gli apparati nelle loro posizioni iniziali.

23

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APERTURA E PULIZIA

CONDOTTI FUMI

24

MANUTENZIONE STAGIONALE

Tale operazione deve essere effettuata solo da personale qualificato e/o centri di assistenza abilitati.

Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione accertarsi che l’apparecchio, in tutte le sue parti, sia freddo e che la spina di alimentazione elettrica sia staccata.

Proteggersi con indumenti adeguati (guanti ecc) onde evitare lesioni personali.

Questa operazione è da eseguire con frequenza annuale; il bicchiere raccoglicondensa della “t” posto dietro alla caldaia deve essere pulito dai residui catramosi che si possono depositare.

E’ importante ricordare che utilizzando dei pellets di buona qualità, la frequenza della pulizia è minore, in quanto questi ultimi rilasciano minori residui di combustione.

Procedere come segue:

1.

Posizionare un contenitore adatto (dove possono cadere i residui della combustione della canna fumaria) sotto il bicchiere. (fig. 17)

2.

Sfilare il bicchiere ruotandolo in entrambi i sensi e tirandolo verso il basso. (fig. 18)

3.

Pulire accuratamente con un panno umido e del detergente non alcolico.

4.

Sfilare il raccordo a “T”.

5.

Pulire il condotto aiutandosi eventualmente con un aspirapolvere debitamente attrezzato con un tubo possibilmente di gomma (onde evitare la rottura della sonda di temperatura fumi collocata nelle vicinanze dell’apertura).

6.

Ricollocare i condotti fumi a regola d’arte.

ISPEZIONE DELL’APPARECCHIO

APERTURA MANTELLI DI

PROTEZIONE LATERALE

Tale operazione deve essere effettuata solo da personale qualificato e/o centri di assistenza abilitati.

Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione accertarsi che l’apparecchio, in tutte le sue parti, sia freddo e che la spina di alimentazione elettrica sia staccata.

Proteggersi con indumenti adeguati (guanti ecc) onde evitare lesioni personali.

Procedere come segue:

1.

Svitare le viti posteriori di fissaggio. (fig. 21)

2.

Ruotare il mantello facendo in modo di non piegare le linguette di aggancio inserite nei montanti anteriori. (fig. 22)

APERTURA E PULIZIA

CONDOTTI FUMI

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MANUTENZIONE STAGIONALE

Tale operazione deve essere effettuata solo da personale qualificato e/o centri di assistenza abilitati.

Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione accertarsi che l’apparecchio, in tutte le sue parti, sia freddo e che la spina di alimentazione elettrica sia staccata.

Proteggersi con indumenti adeguati (guanti ecc) onde evitare lesioni personali.

Questa operazione è da eseguire con frequenza annuale; il bicchiere raccoglicondensa della “t” posto dietro alla caldaia deve essere pulito dai residui catramosi che si possono depositare.

E’ importante ricordare che utilizzando dei pellets di buona qualità, la frequenza della pulizia è minore, in quanto questi ultimi rilasciano minori residui di combustione.

Procedere come segue:

1.

Posizionare un contenitore adatto (dove possono cadere i residui della combustione della canna fumaria) sotto il bicchiere. (fig. 17)

2.

Sfilare il bicchiere ruotandolo in entrambi i sensi e tirandolo verso il basso. (fig. 18)

3.

Pulire accuratamente con un panno umido e del detergente non alcolico.

4.

Sfilare il raccordo a “T”.

5.

Pulire il condotto aiutandosi eventualmente con un aspirapolvere debitamente attrezzato con un tubo possibilmente di gomma (onde evitare la rottura della sonda di temperatura fumi collocata nelle vicinanze dell’apertura).

6.

Ricollocare i condotti fumi a regola d’arte.

ISPEZIONE DELL’APPARECCHIO

APERTURA MANTELLI DI

PROTEZIONE LATERALE

Tale operazione deve essere effettuata solo da personale qualificato e/o centri di assistenza abilitati.

Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione accertarsi che l’apparecchio, in tutte le sue parti, sia freddo e che la spina di alimentazione elettrica sia staccata.

Proteggersi con indumenti adeguati (guanti ecc) onde evitare lesioni personali.

Procedere come segue:

1.

Svitare le viti posteriori di fissaggio. (fig. 21)

2.

Ruotare il mantello facendo in modo di non piegare le linguette di aggancio inserite nei montanti anteriori. (fig. 22)

25

MONTAGGIO MANTELLATURA

1 2

4

x 8

A

26

C

B

n. 4 viti

4.2 x 9,5 x 8

3 4

E

D

n. 4 viti M5 n. 4 viti

4.2 x 9,5

Attaccare etichetta logo

(contenuta nella busta documenti) nella posizione indicata

MONTAGGIO MANTELLATURA MAIOLICA

1 2

4

PROFILO POSTERIORE

PER MAIOLICA

PROFILO

ANTERIORE

PER MAIOLICA

F n. 2 viti

4.2 x 9,5

PROFILO

INFERIORE

PER MAIOLICA

INCOLLARE 3

SPESSORI

SP. 6 mm

SU SUPPORTO

INFERIORE

MAIOLICA

3

4

\

n. 4 viti

4.2 x 9,5 x 4

PIEGARE CON LA PINZA

PER BLOCCARE LA MAIOLICA

8 DX + 8 SX n. 6 viti

4.2 x 9,5

J

GOMMINO

ADESIVO n. 4 viti M5

VISTA IN SEZIONE

PROFILO

POSTERIORE

B

C

B

C

D

PIASTRA RIVESTIMENTO

MAIOLICA ASIMMETRICA

D

PROFILO

ANTERIORE

PAGINA

APPOSIT

AMENTE LASCIA

TA BIANCA

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AG

S.p.A.

46033 casteldario - mantova - italia - tel. +39 0376 57001 - fax +39 0376 660556 [email protected] - [email protected] - www.unical.eu

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Si riserva altresì il diritto di apportare ai propri prodotti quelle modifiche che riterrà necessarie o utili, senza pregiudicarne le caratteristiche essenziali.

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