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ISTRUZIONI DI MONTAGGIO DEL PAVIMENTO A TRE

STRATI NEL SISTEMA 5G SENZA USO DI COLLA.

PRIMA DI PROCEDERE AL MONTAGGIO DEL PAVIMENTO OCCORRE LEGGERE ATTENTAMENTE IL

PRESENTE LIBRETTO D’ISTRUZIONI. INSTALLATORE /ESECUTORE È L’ULTIMO CONTROLLORE DI

QUALITÀ E NON DEVE POSARE LE TAVOLE CON DIFFETTI VISIBILI O ALTRI PRO BLEMI. SE L’AC

QUIRENTE RICHIEDE LA POSA DI UN PAVIMENTO NON IDONEO AL POSATORE , TALE AZIONE

DETERMINERA ’ LA PERDITA DI GARANZIA . LA CONSEGUENZA DEL MANCATO RISPETTO DELLE

RACCOMANDAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE LIBRETTO D’ISTRUZIONI PER L’USO SARÀ LA

PERDITÀ DEI DIRITTI DI GARANZIA.

Importante!

Il pavimento a tre strati va coservato in posizione orizzontale, in luogo asciutto, su una superficie piana.

Prima di procedere al montaggio del pavimento a tre strati è necessario conservarlo per 48 ore nell’imballaggio chiuso in fabbrica. E’ consigliabile anche scomporre il pallet per facilitare acclimatazione dei pacchi nell’ambiente in cui sarà installato nel sistema 5G il pavimento a tre strati. Il pavimento dovrà essere installato ed utilizzato con le condizioni di umidità relativa del 35-60% e di temperatura compresa fra i 18°-24°C.

Il produttore consiglia di montare il pavimento a tre strati in modo flottante, è ammessa anche l’installazione incollata del pavimento, ma le tavole non possono avere nessun contatto diretto con elementi verticali dell’edificio (muri e pareti). Nelle strutture di costruzione recente il montaggio del pavimento va eseguito come ultimo lavoro di finitura. Tutti gli altri lavori d’installazione/e finitura devono essere terminati prima. I locali vanno asciugati (il montaggio delle porte può essere eseguito dopo l’installazione del pavimento, se previsto).

Base di appogio

Il pavimento a tre strati può essere montato su una base rigida: calestruzzo, anidrite, vecchio pavimento in legno, piastrelle ceramiche, PVC, ecc. Le basi morbide (moquette) vanno rimosse. La base per pavimentazione dev’essere uniforme, liscia, secca e priva di elementi mobili (frammentati). Il dislivello del pavimento non può superare +/-2mm su un tratto di 2 m. Per la compensazione dei dislivelli della base non si devono mai usare materiali morbidi (spugna e simili)! Nel caso che la base non sia sufficientemente compatta oppure emetta polvere, occorre applicare un consolidante o effettuare idonei lavori di ripristino.

Se le tavole di pavimento a tre strati saranno montate su un pavimento vecchio, occorre montarle perpendicolarmente alle assi del pavimento già esistente.

Tutte le basi di tipo calcestruzzo, legno, ceramica, ecc. devono essere secche conformemente a quanto segue:

Base in legno umidità dell’8% circa, con il 50% di umidità relativa dell’aria e la temperatura di 20-23°C umidità massima dovrebbe essere <2%CM massima dovrebbe essere <0,5%CM (valore ideale è <0,3%

Base in calcestruzzo

Base in gesso

CM). (%CM = contenuto di umidità misurato con il metodo a carburo).

Prima di procedere al montaggio del pavimento a tre strati è assolutamente necessario controllare e documentare l’umidita del massetto di appoggio.

Tutti i tipi di base in cemento, anidrite e ceramica richiedono l’applicazione di una barriera isolante dall’umidità. Le basi quali compensato, trucciolato, ecc. possono caratterizzarsi di una umidità più alta durante il loro montaggio. Al fine di proteggere il pavimento a tre strati dalla penetrazione di umidità dalla base, è necessario stendere sulla base una guaina in polietilene resistente all’invecchiamento dallo spessore di 0,20 mm, sormontando con risvolti larghi al minimo 200 mm. La guaina va stesa fino alle pareti, all’altezza dei battiscopa previsti. Sulla guaina occorre mettere un materiale insonorizzante come pannelli, sottopavimenti, stuoie in sughero, schiuma (di spessore compreso fra 2-3 mm e dal peso specifico minimo di 30kg/m3). Questi materiali devono essere montati “a contatto” oppure in modo consigliato dal loro produttore, sempreché il produttore abbia previsto un sistema diverso.

Riscaldanteto a pavimento

Installando il pavimento a tre strati su un riscaldamento a pavimento è necessario soddisfare le seguenti esigenze:

• la temperatura massima sulla superficie del pavimento non può superare in qualsiasi punto i 27°C, il sistema di riscaldamento dev’essere dotato di un sistema di controllo e riduzione d’incremento di temperatura della superficie riscaldata,

• la struttura della base deve avere incorporato uno strato di materiale distribuente il calore in modo omogeneo a tutto il pavimento al fine di evitare la formazione di aree con temperatura localmente più alta,

è inamissibile il montaggio continuo del pavimento a tre strati su una base che solo in parte è dotata di riscaldamento a pavimento. Tali superfici del pavimento a tre strati devono essere separate da uno spazio di dilatazione,

• la base con il sistema riscaldante va eseguita conformemente alle indicazioni del produttore.

L’installatore deve eseguire una permanenza della base e consegnare all’utente dell’abitazione il relativo verbale.

Attenzione!

Per il montaggio sul riscaldamento a pavimento non si deve utilizzare il pavimento a tre strati il cui strato esteriore è fatto di faggio, acero, jatoba, badi e tali.

Osservazione 1

Una buona soluzione per ottenere il miglior effetto termico è incollare la tavola a tre strati alla base.

L’incollaggio va eseguita da un montatore qualificato, usando una colla idonea al montaggio. Informazioni dettagliate in materia sono reperibili presso il produttore del pavimento a tre strati o dal rivenditore.

Osservazione 2

In funzione di oscillazioni naturali di umidità del pavimento in legno e a causa di bassa umidità in prossimità della superficie dello stesso, è impossibile evitare la formazione di fessure tra le tavole del pavimento a tre strati. La formazione delle fessure nei pavimenti non è considerata un loro difetto.

Attrezzi e strumenti per il montaggio

Gli attrezzi necessari per l’installazione sono: cunei distanziali, blocchetto di montaggio, sega manuale o elettrica, matita, metro a nastro, angolare, scalpello, martello e trapano.

Preparazioni al montaggio

In ambienti lunghi e stretti (corridoi, p.es.) le tavole a tre strati vanno montati secondo la loro lunghezza, cioè lungo il locale. Se possibile, si consiglia anche che il senso delle tavole a tre strati sia conforme alla direzione dei raggi della sorgente principale di luce. Indipendentemente dal modo di montaggio del pavimento (flottante o incollato alla base) negli ambienti lunghi / larghi fino a 6m) occorre mantenere sempre circa 10 mm di distanza (fessura di dilatazione) tra i bordi esterni del pavimento e gli elementi fissi del fabbricato (pareti, porte, soglie, tubazioni, ecc.). In caso di ambienti più grandi bisogna:

• aumentare gli spazi dilatazione di 1,5 mm per ogni metro lineare del pavimento, pavimenti con la superficie superiore ai 100 m2 e/o i 10 m di lunghezza/larghezza vanno separati praticando uno spazio inserendo un giunto di dilatazione (fig. 3), il cui spazio superior va poi coperto dal coprigiunto superiore,

• in caso dei pavimenti che sono posati su più ambienti, il pavimento dev’essere suddiviso lasciando spazi di dilatazione, soglie, ecc. Nello stesso modo si procede negli ambienti a forma complicata, per esempio a forma delle lettere L, H, T, F, U.

Prima di procedere al montaggio, occorre prendere le misure dell’ambiente. Può rendersi indispensabile una correzione di larghezza della prima o dell’ultima fila (o di tutte e due) – la loro larghezza minima non può essere inferiore a 5 cm.

Montaggio

Fig.1

Iniziare il montaggio dall’angolo sinistro del locale tenendo il profilo – il maschio verso l’interno del locale.

Occorre ricordarsi di lasciare le distanze necessarie da elementi fissi dell’edificio. Al limite le giuste dilatazioni possono stabilirsi dopo il montaggio di tre prime file di tavole.

Fig.2

Accostare al massimo la tavola successiva in fila a quella precedente, e abbassarla lentamente. Spingere il lato corto (estremità) della tavola montata. Un “clic” segnala la chiusura completa del giunto 5G. Finire il montaggio della prima fila di tavole. L’ultima tavola dovrebbe essere lunga almeno 30 cm (non dimenticarsi di lasciare spazi di dilatazione). Se così non è, accorciare la prima tavola.

Fig.3, 4

Cominciare a montare la fila successiva dal montaggio della tavola rimasta dalla fila precedente. La tavola dovrebbe essere lunga almeno 50 cm. Se è più corta, occorre tagliare una nuova tavola a metà. Montando le tavole successive occorre verificare se la distanza fra i loro lati più corti sia almeno di 40cm.

Fig.5

Accostare sott’angolo di 20° la successiva tavola nella fila montata al lato lungo della tavola della fila precedente, e il più vicino possibile al lato corto (estremità) della tavola precedente.

Fig.6

Premere verso il basso la tavola mettendola nello stesso tempo completamente in piano. Si può usare il martello il che faciliterà la chiusura dell’incastro. Il “clic” segnala la chiusura completa del giunto 5G.

Fig.7, 8, 9, 10, 11, 12

Dopo aver finito il montaggio di tre file di tavole occorre stabilire definitivamente la loro distanza dalle pareti. Se la dista za non fosse corretta o se la parete dalla quale si comincia il montaggio non è diritta, togliere i cunei distanziali, accostare il pavimento alla parete e tracciare il suo profilo sulle tavole della prima fila. Occorre prendere in considerazione la larghezza della prima fila di tavole.

Smontare la parte del pavimento già montata. A tal fine occorre disgiungere la fila di tavole montata ultimamente prendendole dalla parte frontale, alzando in su e premendo o dando un leggero colpetto nel posto di giunzione al lato opposto. Lo smontaggio delle estremità avviene scostando le tavole in direzioni opposte senza alzarle oppure usando un attrezzo dedicato all’operazione. In questo caso occorre inserire l’attrezzo nella fessura del giunto e successivamente, premendo la tavola sinistra contro la base, alzare in alto quella di destra. Tagliare le tavole della prima fila lungo il profilo tracciato della parete e montarle di nuovo. Rimettere i cunei distanziali fra la parete e il pavimento.

Fig.13

Installando il pavimento intorno ai tubi di riscaldamento centrale, per esempio, tenere presente che il diametro delle forature per i tibi dev’essere più grande almeno di 20 mm del diametro dei tubi.

Fig.14, 15

L’ultima fila – con una porta. Tagliare il bordo inferiore della porta all’altezza necessaria. Con lo scalpello eliminare una parte del giunto a incastro del lato lungo della tavola montata nella penultima fila e spalmare la colla sulla parte rimanente del giunto. Inserire la tavola sotto l’infisso, poggiarla e unire le parti del giunto.

Fig.16

L’ultima fila - senza la porta. Tavola a tavola, posare un’intera fila di plance con sistema 5G. Tagliare un pezzo idoneo di plancia prendendo in considerazione la larghezza minima della tavola e la distanza di dilatazione dalla parete. Montare tutta la fila di tavole incollando i loro lati corti. Inserire i cunei distanziali e rimuoverli dopo che la colla si sarà essicata.

Completamento di montaggio

È possibile utilizzare il pavimento immediatamente dopo il montaggio, tuttavia non si devono calpestare i posti dove è stata usata la colla finoché essa non si è asciugata. Dopo aver terminato il montaggio bisogna rimuovere i cunei distanziali, e successivamente si può procedere al montaggio dei battiscopa. Durante questo lavoro occorre ricordarsi che i battiscopa non si devono fissare al pavimento.

ISTRUZIONI PER LA MANUTENZIONE

Utilizzo e manutenzione

Azioni preventive

Zerbini – da installare assolutamente. La miscela di acqua e sabbia insieme con un intenso calpestio del pavimento fanno lo stesso effetto di strofinamento del pavimento con carta abrasiva.

Assicurasi che gli zerbini effettivamente eliminino la sabbia e l’acqua, e mantenerli puliti.

Adoperare piedini protettivi fatti in materiale artificiale morbido incollate al basso delle gambe di sedie e mobili proteggono la superficie del pavimento dalle graffiature. Occorre accertarsi che i feltrini che avete comperato siano progettate specialmente per la protezione di pavimenti in legno.

I feltrini destinati alla protezione di pavimenti in PVC distruggono la superficie del pavimento in legno.

Si deve evitare il contatto del pavimento con l’acqua. L’acqua versata casualmente sul pavimento va

• immediatamente raccolta e il pavimento si deve asciugare.

L’umidità richiesta nell’ambiente in cui viene montato e successivamente usato il pavimento a tre strati dev’essere del circa 35-60% (utilizzo di un efficace sistema di umidificazione dell’aria permette di mantenere l’umidità dell’aria al livello necessario nei periodi di riscaldamento, quando essa diminuisce e il pavimento rischia di essere eccessivamente essicato).

Pavimenti verniciati

Uno strato superficiale, molto resistente di vernice UV costituisce sempre la prima e la più importante difesa dello strato ligneo utile del pavimento. È per questo motivo che bisogna curarlo in modo tale da mantenerlo sempre nelle migliori condizioni possibili.

Pulizia e cura

La pulizia quotidiana comprende la spolveratura e la spazzatura; ogni pavimento in legno deve essere regolarmente pulito con uno straccio umido ben strizzato, con l’aggiunta di un appropriato preparato protettivo.

I pavimenti verniciati vanno curati applicando preparati di cura per pavimenti verniciati, attenendosi strettamente alle istruzioni d’uso riportatate sulle loro etichette.

Si consiglia di eseguire la pulizia e la manutenzione di pavimenti verniciati usando preparati protettivi PER

PAVIMENTI VERNICIATI DELA LINEA BALTIC PROTECT SYSTEM.

Pavimenti oliati

Il pavimento con rifinitura ad olio conferisce al locale un particolare clima naturale. Per godere a lungo di questo tipo di pavimento, bisogna prendersene cura nel modo giusto sin dal primo momento del suo utilizzo. Il pavimento diventa col tempo sempre più resistente all’usura, poiché le operazioni di manutenzione lasciano formare un sottile strato protettivo che lo rende resistente alla sporcizia.

Pulizia e cura

I pavimenti con rifinitura ad olio vanno curati applicando preparati protettivi per pavimenti rifiniti ad olio. È vietato usare preparati che contengano detergenti agressivi, e in particolare si consiglia di eseguire la pulizia e la manutenzione di pavimenti usando preparati protettivi PER PAVIMENTI FINITI AD OLIO DELA

LINEA BALTIC PROTECT SYSTEM, seguendo strettamente le indicazioni per l’uso di questi preparati riportate sulle etichette dei prodotti consigliati.

Le informazioni dettagliate relative alla cura e alla pulizia (dosaggio e uso di idonei prodotti) si trovano sulle etichette di singoli prodotti.

Reclami

È indispensabile controllare attentamente le tavole prima di iniziare il loro montaggio. Nel caso siano montate le tavole con difetti visibili, esse non sono soggette a reclami (non sono coperte di obblighi di garanzia del produttore). Non si accettano reclami su materiale montato. I danni che fossero successi durante il trasporto si devono denunciare al fornitore entro 7 giorni dalla data di consegna e prima dell’inizio di montaggio del pavimento. Il produttore non accetta il materiale non utilizzato.

Il produttore si riserva il diritto di apportare le modifiche.

VERLEGUNGSANWEISUNG FÜR EINEN

DREISCHICHTEN-PARKETTBODEN IM KLEBEFREIEN

VERFAHREN 5G.

VOR BEGINN DER ARBEITEN BITTE DIE VORLIEGENDE ANWEISUNG SORGFÄLTIG DURCHLESEN!

DER AUSFÜHRER GILT ALS DER LETZTE QUALITÄTSPRÜFER. ES IST UNTERSAGT, DIELEN MIT

SICHTBAREN MÄNGELN BZW. ANDEREN QUALITÄTS FEHLERN, DIE DURCH DEN BAUHERRN

AUSSORTIERT WURDEN, ZU VERLEGEN. ANDERENFALS ERLISCHT DIE GARANTIE DES HERSTELERS!

NICHTBEACHTUNG DER ANWEISUNGEN IN DER VORLIEGENDEN VERLEGEANWEISUNG HAT DAS

ERLÖSCHEN DER GARANTIE ZUR FOLGE!

Wichtig!

Der Dreischichten-Parkettboden ist in horizontaler Lage an einem trockenen Ort und auf ebenem

Untergrund zu lagern. Vor Beginn der Verlegung des Dreischichten-Parkettbodens ist er in einer originell geschlossenen Verpackung mind. 48 Stunden zu konditionieren. Es ist auch ratsam, die Palette einzeln zu stellen, um die Klimatisierung von Paketen innerhalb der Palette zu ermöglichen. Die Umgebungsbedingungen im Raum, in dem der Dreischichten-Parkettboden in einem 5G-Verlegeverfahren zu verlegen ist, sollten bei dessen Lagerung, Verlegung und Nutzung 35-60% Luftfeuchtigkeit sowie 18°-24°C betragen.

Es wird vom Hersteller empfohlen, Dreischichten-Parkettboden in einem schwimmenden Verfahren zu verlegen. Es ist auch zulässig, das Klebeverfahren anzuwenden. Es ist aber keinesfalls zulässig, dass die

Dielen senkrechte Gebäudeteile berühren. In Neugebäuden ist die Verlegung des Parkettbodens als die letzte Ausbauarbeit durchzuführen. Sämtliche Installationsarbeiten müssen vorher fertig gestellt werden und die Räume sind trocken zu stellen (die Türmontage kann nach der Verlegung des Dreischichten-Parkettbodens erfolgen, wenn es aufgrund der Montageanweisung der Tür erforderlich ist).

Untergrund

Der Dreischichten-Parkettboden ist auf festem Untergrund zu verlegen, wie Beton, Anhydrit, alter

Holzboden, Keramikbelag, PCV und dgl. Weiche Untergründe (Bodenbeläge) sind vorher zu entfernen.

Der Untergrund muss eben, glatt, trocken und frei von mürben Teilen sein. Die zulässige Unebenheit darf

+/-2mm auf einem Abschnitt von 2m nicht überschreiten. Es ist untersagt, weiche Stoffe (Schaumstoff,

Schwamm u.dgl.) zum Ausgleichen des Untergrundes einzusetzen! Ist der Untergrund nicht genug fest bzw. entsteht an seiner Oberfläche Staub, ist ein Primer zu verwenden. Sollten die Dielen auf einem alten

Holzfußboden verlegt werden, so sind sie senkrecht zu dem alten Holzfußboden zu verlegen.

Sämtliche Untergründe wie Beton, Holz, Keramikbelag u.dgl. müssen die u.a. Anforderungen entsprechend erfüllen:

Holzfußboden

Feuchtigkeit ca. 8%, bei 50% relativer Luftfeuchtigkeit und Temperatur von 20-23°C

Betonuntergrund

max. Feuchtigkeit sollte betragen <2%CM

Gipsuntergrund

max. Feuchtigkeit sollte betragen <0,5%CM (Idealer Wert <0,3%CM).

(%CM = Feuchtigkeitsgehalt gem. dem Karbidverfahren)

Vor Beginn der Verlegung ist unbedingt die Feuchtigkeit des Untergrundes zu prüfen und zu dokumentieren.

Sämtliche Zement-, Anhydrit- und Keramikbelagsuntergründe bedürfen einer Feuchteschutz-Barriere.

Untergründe wie Sperrholz, Holzspanplatte u.dgl. können auch einen höheren Feuchtigkeitsgehalt während deren Einbau aufweisen. Um den Dreischichten-Parkettboden vor der Einwirkung der Feuchtigkeit aus dem

Untergrund zu schützen, ist eine alterungsbeständige Polyethylen-Folie mit einer Dicke von 0,20 mm, mit

Überlappungen von mind. 200 mm Breite, zu verlegen. Die Folie ist auch an die Wände, entsprechend der

Höhe von Fußleisten, zu verlegen. Auf die Folie ist ein trittschalldämmendes Material zu verlegen, wie z.B.

Holzspanplatte, Korkmatte, Schaumstoff (Dicke 2-3mm und Naturalgewicht von mind. 30kg/m

3 zu verlegen.

). Dieses

Material ist ‚auf Stoß‘ zu verlegen bzw. in eine andere, durch den jeweiligen Hersteller vorgesehene Weise

Fußbodenheizung

Bei der Verlegung des Dreischichten-Parkettbodens auf einer Fußbodenheizung ist Folgendes zu beachten: max. zulässige Fußbodentemperatur darf an keiner Stelle 27 o

C überschreiten, das Heizsystem muss eine Überwachungs- und Regelvorrichtung zur Beschränkung des Temperaturanstiegs der beheizten Fläche besitzen,

D er Untergrund muss derart aufgebaut werden, dass er eine Schicht zur gleichmäßigen Wärmeverteilung hat, um Entstehung von örtlichen Temperaturanstiegen zu vermeiden,

E s ist untersagt den Dreischichten-Parkettboden durchgängig auf einem Untergrund zu verlegen, der nur teilweise mit einer Fußbodenheizung ausgestattet ist. Ist es der Fall, so ist ein Dilatationsabsatz vorzusehen,

U ntergrund mit einem Heizsystem ist gem. den Anweisungen des jeweiligen Herstellers auszuführen. Der

Ausführer hat den Untergrund zu erwärmen und das entsprechende Protokoll dem Benutzer zum Nachweis zu übergeben.

Wichtig!

Folgende Dreischichten-Parkettböden eignen sich nicht zur Verlegung auf einer Fußbodenheizung: mit Oberfläche Buche, Ahorn, Jatoba, Badi sowie Tali.

TIP 1

Um einen besseren Heizeffekt zu erzielen, wäre es angebracht, die Dielen an den Untergrund zu kleben. Das

Kleben sollte durch einen Verlegungsfachmann mit einem entsprechenden Montagekleber ausgeführt werden. Detaillierte Informationen sind beim Hersteller des Dreischichten-Parkettbodens bzw. bei seinem

Vertriebspartner erhältlich.

TIP 2

Je nach naturbedingten Schwankungen von Feuchtigkeit eines Holzbodens sowie aufgrund von geringer

Luftfeuchtigkeit in der Nähe von der Fußbodenoberfläche ist die Entstehung von Spalten zwischen den

Dielen des Dreischichten-Parkettbodens unvermeidlich. Die Entstehung von Spalten gilt nicht als Mängel.

Werkzeuge und Zubehör

Zur Montage sind folgende Werkzeuge erforderlich: Distanzkeile, Montageklotz, Hand- bzw. Elektrosäge,

Bleistift, Messband, Anschlagwinkel, Meißel, Hammer, Bohrmaschine.

Vorbereitungen vor der Verlegung

In langen und schmalen Räumen (wie z.B. Korridors) sind die Dielen auf die Länge, d.h. längs des jeweiligen Raumes zu verlegen. Je nach Möglichkeit wird es auch empfohlen, dass die Verlegungsrichtung mit der Richtung der Lichthauptquelle übereinstimmt. Ungeachtet des Verlegeverfahrens (schwimmendes

Verfahren bzw. Klebeverfahrens) sind in Räumen von ca. 6 m Breite/Länge immer Dilatationslücke von ca.

10mm zwischen den äußeren Fußbodenkanten und festen Gebäudeteilen (Wände, Türen, Schwellen,

Rohre u.dgl.) erforderlich. Bei größeren Räumen ist Folgendes zu beachten:

Dilatationslücke um 1,5 mm je einen laufenden Meter des Fußbodens vergrößern,

Fußboden, deren Fläche 100m2 und/oder 10 laufende Meter auf Breite/Länge überschreiten, sind mit einer

Dilatationslücke zu trennen (Abb. 3), und die Dehnung ist mit einer Leiste zu überdecken,

Bei Fußböden, die sich über mehrere Räume erstrecken, ist der Fußboden mit Dilatationslücke, Schwellen u.dgl. zu teilen. Dieselbe Vorgehensweise ist bei Räumen mit komplizierter Form anzuwenden (wie Buchstabe L, H, T, F, U).

Vor der Verlegung ist der Raum zu vermessen. Es kann sich als erforderlich erweisen, dass die erste bzw. die letzte Verlegereihe (bzw. 2) auf der Breites korrigiert werden müssen. Die Mindestbreite darf aber 5 cm nicht unterschreiten.

Verlegung

Abb. 1

Die Verlegung von der linken Raumecke beginnen - mit der Nut zum Raum. Erforderliche Abstände von festen Gebäudeteilen einhalten! Die erforderliche Dilatation kann nach der Verlegung von drei Dielereihen endgültig korrigiert werden.

Abb. 2

Die nächste Diele möglichst nah an der vorher verlegten Diele anlegen und langsam an den Untergrund legen. Die kurze Seite der zu verlegenden Diele andrücken. Ein „Click” bedeutet, dass die 5G-Verbindung eingerastet ist. Die erste Reihe bis zum Ende verlegen. Die letzte Diele muss eine Länge von mind. 30cm haben (Dilatation einhalten!). Ist es nicht der Fall, so die erste Diele ablängen.

Abb. 3, 4

Die nächste Reihe ist mit der Verlegung der Diele zu beginnen, die aus der vorheriger Reihe übrig geblieben ist. Die Diele sollte mind. 50 cm lang sein. Ist eine Diele kürzer, so ist eine neue Diele in die

Hälfte zu schneiden. Bei der Verlegung folgender Diele ist zu prüfen, ob der Abstand zwischen den kürzeren

Seiten mind. 40cm beträgt.

Abb. 5

Eine weitere Diele in der zu verlegenden Reihe an die lange Seite der Diele in der vorherigen Reihe unter einem Winkel von 20° legen, und zwar möglichst nah an der kürzeren Seite der vorher verlegten Diele.

Abb. 6

Diele andrücken, indem es völlig gelegt wird. Mann kann sich dabei mit einem Hammer verhelfen, um den

Schließvorgang zu erleichtern. Die kurze Seite der zu verlegenden Diele andrücken. Ein „Click” bedeutet, dass die 5G-Verbindung eingerastet ist.

Abb. 7, 8, 9, 10, 11, 12

Nach der Verlegung von drei Reihen ist der Abstand zur Wand endgültig einzustellen. Ist die Wand, an der mit der Verlegung begonnen wurde, nicht eben, so sind Distanzkeile zu entfernen, der Fußboden an die

Wand zu schieben und ihre Kontur an der ersten Dielenreihe nachzuzeichnen. Die Mindestbreite der ersten

Dielenreihe ist einzuhalten!

Den bereits verlegten Boden wieder auseinander nehmen. Dazu die zuletzt verlegte Dielenreihe von vorne anfassen und anheben, indem zugleich die Verbindung an der langen Seite gedrückt bzw. leicht gestoßen wird. Die Demontage an den kurzen Seiten erfolgt durch das Auseinanderschieben von Dielen, ohne sie jedoch dabei anzuheben, bzw. mit einem entsprechenden Werkzeug. Hierzu ist das Werkzeug in die Öffnung an der Verbindung einzuschieben und dann die rechte Diele anzuheben, indem die linke Diele mit der Hand gedrückt wird. Die Dielen der ersten Verlegereihe gem. der gezeichneten Wandkontur zuschneiden und wieder verlegen. Distanzkeile zwischen Lamintboden und Wand erneut einsetzen.

Abb. 13

Bei der Verlegung rund um Rohre der Zentralheizung ist zu beachten, dass der Durchmesser der Öffnung für das Rohr um 20 mm größer als der Durchmesser des Rohres sein muss.

Abb. 14, 15

Letzte Verlegereihe - hinter der Tür. Die untere Türkante auf entsprechende Höhe abfeilen. Mit Meißel einen

Teil der Verbindung an der langen Seite der verlegten Diele entfernen (vorletzte Reihe) Kleber auf den

übrigen Teil auftragen. Anschließend Diele unter den Türrahmen einschieben, auf den Untergrund legen und die Verbindung einrasten lassen.

Abb. 16

Die letzte Reihe - ohne Türen. Legen Sie eine ganze Reihe Brett für Brett im 5G System. Falls erforderlich, schneiden Sie das richtige Stück ab, mit Berücksichtigung einer minimalen Breite der Diele und Dehnungsfugen und legen Sie die Reihe. In diesem Fall empfohlen ist die kurze Seiten aufzukleben, um die

Verbindung zu stärken. Etablieren Sie die Abstandshalterkeile und entfernen Sie die erst nachdem der Leim getrocknet ist.

Schlussanweisungen

Der verlegte Parkettboden ist sofort gebrauchsfähig, es ist jedoch das Begehen an geklebten Stellen zu vermeiden, bis der Kleber ausgehärtet ist. Nach dem Abschluss der Montage sind die Distanzkeile zu entfernen. Anschließend kann mit der Montage von Fussleisten begonnen werden. Es ist aber dabei zu beachten, dass die Leisten den Parkettboden nicht andrücken. Es ist auch unzulässig, die Fussleisten an den

Parkettboden zu befestigen.

PFLEGEANWEISUNGEN

Benutzung und Pflege

Vorbeugende Schutzmaßnahmen

Fußmatten sind wärmstens empfohlen! Die Mischung aus Wasser und Sand führt im Falle einer intensiven Nutzung zu demselben Effekt, wie eine Behandlung mit Schleifpapier. Es sind solche

Fußmatten zu wählen, die das Wasser und den Sand von Schuhen wirksam entfernen. Die

Fußmatten sind sauber zu halten!

Schutzunterlagen einsetzen – Unterlagen aus weichem Stoff, geklebt an Stuhlbeinen und

Möbelfüßen, schützen die Oberfläche des Parkettbodens vor Zerkratzen. Vor dem Anbringen ist

• sicherzustellen, dass die jeweiligen Unterlagen speziell zum Schutz von Holzböden vorgesehen sind.

Unterlagen zum Schutz von PCV –Belägen sind nicht für Holzböden geeignet und tragen deren

Verschleiß bei.

Parkettboden unbedingt vor Wasser schützen! Verschüttetes Wasser ist sofort trocken abzuwischen.

Erforderliche Feuchtigkeit im Raum, in dem der Dreischichten-Parkettboden zu verlegen ist sowie in dem er auch dann genutzt wird, beträgt 35-60% (der Einsatz von einem effektiven

Luftanfeuchtungssystem lässt den erforderlichen Feuchtigkeitsgehalt in der Heizperiode, wenn die

Luftfeuchtigkeit sinkt und der Parkett-boden der Gefahr der Durchtrocknung ausgesetzt ist, einhalten).

Fußboden mit Lackbeschichtung

Die Deckschicht aus einem sehr beständigen UV-Lack ist die erste und wichtigste Schutzschicht der

Holzschicht eines Fußbodens. Aus diesem Grund ist sie entsprechend zu behandeln, um sie möglichst lang in einem einwandfreien Zustand zu halten.

Reinigen und Pflegen

Zur täglichen Reinigung gehören Staubsaugen und Kehren. Jeder Holzboden sollte regelmäßig mit einem gut ausgewrungenen Spültuch unter Zugabe eines entsprechenden Pflegemittels abgewischt werden.

Fußböden mit Lackbeschichtung sind unter Zugabe von Pflegemittel für lackbeschichtete Fußböden unter

Einhaltung der jeweiligen Anwendungshinweisen abzuwischen. Es wird empfohlen, zum Reinigen und

Pflegen von LACK BESCHICHTETEN FUßBÖDEN Pflegemittel BALTIC PROTECT SYSTEM einzusetzen.

Geölte Fußböden

Ölbehandelte Fußböden schaffen ein einzigartiges Ambiente im Raum. Um es lange genießen zu können, ist es erforderlich, bereits vom Anfang an sie richtig zu behandeln. Der Boden wird mit der Zeit immer beständiger gegen Verschleiß, denn die Pflegemaßnahmen lassen einen Schutzfilm an der Oberfläche des

Fußbodens entstehen, die ihn vor Schmutz schützt.

Reinigen und Pflegen

Ölbehandelte Fußböden sind mit Pflegemitteln für ölbehandelte Fußböden zu pflegen. Es ist unzulässig, aggressive Reinigungsmittel, darunter insbesondere alkalische bzw. saure Mittel, einzusetzen. Es wird empfohlen, zum Reinigen und Pflegen von ÖLBEHANDELTEN FUßBÖDEN Pflegemittel BALTIC PROTECT

SYSTEM, Freshmaker unter Einhaltung der jeweiligen Anwendungshinweisen einzusetzen.

Detaillierte Informationen betreffend Reinigungs- und Pflegemaßnahmen (Dosierung und Anwendung entsprechender Pflegemittel) sind den Produktaufklebern jeweiliger Produkte zu entnehmen.

Beanstandungen

Vor der Verlegung sind die Dielen sorgfältig visuelle zu prüfen. Werden Dielen mit sichtbaren Mängeln verlegt, so werden sie aus dem Garantieschutz ausgeschlossen. Jegliche Transportschäden sind dem

Lieferanten innerhalb von 7 Tagen ab der Lieferung und vor Beginn der Verlegung anzumelden. Das

überschüssige (nicht verbrauchte) Material wird vom Hersteller nicht zurückgenommen.

Der Hersteller behält sich das Recht vor, Änderungen vorzunehmen.

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