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Istruzioni per l'uso
R6000
Regolatore a 8 canali
Z307D
19/07.09
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R6000–2
GMC-I Messtechnik GmbH
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R6000–3
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R6000–5
1 Messa in servizio
Prima di usare il regolatore, leggere attentamente e integralmente le presenti istruzioni per l'uso. Osservarle e seguirle in tutti i punti.
Nota
Nel testo, i nomi dei parametri sono stampati in grassetto, i
valori di impostazione
in corsivo.
Mettere le istruzioni per l'uso a disposizione di tutti gli addetti.
1.1
Istruzioni di sicurezza
Il regolatore è costruito e collaudato in conformità alle norme di sicurezza IEC 61010-1 / EN 61010-1 / VDE 0411 parte 1.
Se lo strumento viene impiegato in conformità alla destinazione d'uso è garantita la sicurezza dell'operatore e dello strumento stesso.
!
Attenzione!
Prima di mettere in funzione il regolatore, controllare che la tensione di alimentazione corrisponda a quella nominale, vedi frontalino.
Durante le operazioni di cablaggio, assicurarsi che i cavetti di collegamento siano in condizioni perfette e non sotto tensione.
Quando si deve presumere che il funzionamento sicuro non sia più garantito, il regolatore deve essere messo fuori servizio
(staccare l'alimentazione ausiliaria, se necessario!). La sicurezza di funzionamento, in ogni caso, non è garantita quando l'apparecchio presenta dei danni visibili.
La rimessa in servizio dell'apparecchio è ammessa solo dopo aver fatto eseguire un'accurata ricerca guasti presso il nostro stabilimento o uno dei nostri centri di assistenza con successiva riparazione e collaudo finale.
Qualsiasi intervento sullo strumento aperto e sotto tensione deve essere eseguito solo da una persona esperta, a conoscenza dei relativi pericoli.
I condensatori interni possono essere ancora caricati anche quando lo strumento è stato staccato da tutte le sorgenti di tensione.
Per tutti i lavori devono essere osservate le prescrizioni della norma VDE 0100.
1.2
Installazione del regolatore
L'installazione del regolatore deve avvenire in conformità alle Istruzioni per l'installazione separate.
Accertarsi che l'identificazione del regolatore, in base al n° articolo, corrisponda a tutti i criteri previsti per installazione/montaggio, collegamenti elettrici e messa in servizio.
1.3
Controllo del regolatore attraverso interfaccia
Interfaccia bus
Il completo scambio di dati con il regolatore può avvenire attraverso l'interfaccia bus.
Funzionalità, interfaccia e modalità di trasmissione dati sono descritti nei capitoli seguenti.
Interfaccia di servizio
A questo scopo è previsto il software R6KONFIG per PC, che si può scaricare gratuitamente dal sito della GMC-I Messtechnik GmbH
(http://www.gossenmetrawatt.com).
Software R6KONFIG
Il software R6KONFIG per PC permette di gestire facilmente tutti i parametri, di salvare dei set parametri sul PC e di scaricarli sul regolatore. I valori di misura attuali (dati ciclo) possono essere visualizzati.
Requisiti del sistema:
IBM-PC o compatibile con processore Pentium > 300 MHz o superiore
Windows 95, 98, Windows NT 4.0 o Windows 2000
64 MB di RAM per Windows 95 / 98, 128 MB RAM per Windows NT 4.0 / 2000 / XP spazio sul disco rigido ca. 5 MB
Le istruzioni per l’uso di questo software sono disponibili sul nostro sito Internet.
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R6000–6
2 Impostazioni del regolatore
Al termine dell'installazione, l'R6000 deve essere configurato e parametrizzato in funzione del compito da svolgere, p. es. con il software R6KONFIG. La configurazione di fabbrica prevede il funzionamento come
regolatore a 8 canali a valore fisso con azione PDPI a 3 punti
con
termocoppie tipo J
(configurazione standard).
2.1
Configurazione base come regolatore a valore fisso a 2 o 3 punti
2.1.1
Configurazione degli ingressi di temperatura
Gli 8 ingressi di temperatura sono abbinati agli 8 canali di regolazione.
Il tipo di sensore si può selezionare liberamente per ogni ingresso.
• Selezione del tipo sensore tramite dip-switch:
La selezione si effettua in fase di installazione. Per ogni canale dev'essere impostato il tipo sensore tramite il relativo dip-switch sul lato sinistro dello strumento. Ingressi non utilizzati sono impostati su termocoppia.
DIP-switch in su = termocoppia
Canale 1 2 3 4 5 6 7 8
DIP-switch in giù = Pt100
• Selezione del sensore con il parametro tipo sensore :
Versione sensore di temperatura (codice B1) Versione 20 mA (B2)
4
5
2
3
Parametro Tipo sensore
N° Tipo
0
1
J
L
S
R
K
B
Inizio del campo di misura
°C °F
0
0
0
0
0
0
32
32
32
32
32
32
6
7
N
E
0
0
32
32
8
9
10
11
12
13
14
15
16
T
U lineare
Pt100
Ni100
Ni120
—
1) resistenza
C
0
0
–200
–50
–50
—
0
0 mV
0
1)
scalabile come temperatura, vedi, cap. 2.3.9 a pag. 13!
32
32
–328
–58
–58
—
32
Fine del campo di misura
°C °F
900
900
1652
1652
1300
1800
1750
1750
2372
3272
3182
3182
1300
700
400
600
2372
1292
752
1112
50 mV
600
250
250
—
1112
482
482
—
330
2300 3276,7
DIPswitch in su in giù in su
Parametro Tipo sensore
N° Tipo
0, 2
1, 3
4
5
0...20mA
4...20mA
0...20mA
2)
4...20mA
2)
2)
linearizzazione Pt100
Nella configurazione standard tutti gli ingressi di temperatura sono impostati su tipo sensore
termocoppia tipo J
ovvero 0 ... 20 mA.
Per stabilire se i valori di temperatura verranno trasmessi all'interfaccia (bus) in °C o °F, si usa il parametro Controllo apparecchio . Internamente tutte le temperature vengono registrate in °C.
Anche i parametri relativi alla variabile controllata (banda proporzionale riscaldamento e raffreddamento, zona morta, isteresi) vengono registrati in °C, cioè indipendentemente dal sensore scelto.
2.1.2
Configurazione dei canali di regolazione
Nella configurazione standard, i canali di regolazione sono impostati sul modo di regolazione
regolatore a valore fisso
e sul tipo regolatore
PDPI
. Il funzionamento, come regolatore a 2 o 3 punti, passo-passo o continuo, viene determinata dalla configurazione uscita .
Per i canali senza sensore collegato e per i canali non utilizzati, il tipo regolatore dovrà essere impostato su
non usato
, in modo da evitare messaggi di errore.
Nella configurazione di fabbrica non è ancora attivata nessuna funzione di regolazione , cioè le uscite di regolazione sono inattive.
Per attivarle è necessario settare il bit regolatore on per ogni canale da utilizzare.
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R6000–7
2.1.3
Configurazione delle uscite di regolazione
Gli ingressi e le uscite binari e le uscite continue si possono assegnare liberamente ai segnali di regolazione e ad altre funzioni input/output.
Un canale di regolazione diventa regolatore a 2 punti, quando un'uscita binaria viene configurata come uscita riscaldamento con il numero canale corrispondente.
Un regolatore a 3 punti si ottiene configurando, oltre all'uscita riscaldamento, un'altra uscita binaria come uscita raffreddamento, con il relativo numero canale.
Nel caso di un'uscita binaria, gli 8 bit della configurazione uscita hanno il seguente significato:
Bit n° Valore Significato
0
1
2 ... 4
5
6
7
0
1
0 ... 7
0 / 1
0
0
Configurazione come uscita
Canale singolo
Numero canale
Rriscaldamento / raffreddamento
Modalità
Segnale di regolazione
Per le uscite non utilizzate, la configurazione uscita dovrà essere settata su 0.
Nella configurazione standard, le uscite 1... 8 sono configurate come uscite riscaldamento dei canali 1... 8, le uscite 9... 16 invece come uscite di raffreddamento, cosicché tutti gli 8 canali funzionano come regolatori a 3 punti in commutazione.
2.2
Configurazione delle uscite di regolazione e degli attuatori
2.2.1
Regolatore a 2 punti, a 3 punti, continuo, passo-passo
È possibile combinare liberamente diversi attuatori per le funzioni riscaldamento e raffreddamento di ogni canale di regolazione.
Il funzionamento in uscita, p. es. come regolatore a 2 o 3 punti, continuo, passo-passo o combinato, viene definita dall'assegnazione delle uscite, con la configurazione uscita .
Bit n°
0
1
2 ... 4
5
6
7
Valore
0
1
0 ... 7
0 / 1
0 / 1
0
Significato per uscita in commutazione configurazione come uscita canale singolo numero canale riscaldamento / raffreddamento più / meno segnale di regolazione
I bit 5 e 6 della configurazione uscita definiscono l'attuatore.
Attuatore per riscaldamento Configurazione prima uscita riscaldamento
Nessun attuatore riscaldamento
SSR, contattore per regolazione in commutazione
–– uscita binaria
Attuatore proporzionale (continuo)
Attuatore motorizzato per regolazione passo-passo uscita continua uscita binaria bit 5 = "riscald." = 0 bit 6 = "più" = 0 bit 5 = "riscald." = 0 bit 5 = "riscald." = 0 bit 6 = "più" = 0
Significato per uscita continua zero morto/vivo
Configurazione seconda uscita riscaldamento
––
––
–– uscita binaria bit 5 = "riscald." = 0 bit 6 = "meno" = 1
Attuatore per raffreddamento
Nessun attuatore raffreddamento
SSR, contattore per regolazione in commutazione
Attuatore proporzionale (continuo)
Attuatore motorizzato per regolazione passo-passo
Configurazione prima uscita raffreddamento
–– uscita binaria bit 5 = "raffredd." = 1 bit 6 = "più" = 0 uscita continua uscita binaria
Configurazione seconda uscita raffreddamento
––
–– bit 5 = "raffredd." = 1 –– bit 5 = "raffredd." = 1 bit 6 = "più" = 0 uscita binaria bit 5 = "raffredd." = 1 bit 6 = "meno" = 1
• Gli attuatori per riscaldamento e raffreddamento vengono selezionati indipendentemente (in questo modo è possibile p. es. la combinazione regolatore passo-passo per riscaldamento e anche per raffreddamento).
• Se l'applicazione richiede una regolazione a 2 punti, non è ammesso configurare, per il canale interessato, sia un'uscita riscaldamento sia un'uscita raffreddamento.
• Per comandare separatamente più attuatori attraverso una sola uscita del regolatore è possibile assegnare più uscite dello stesso tipo alla stessa uscita del regolatore.
• Se per riscaldamento (o raffreddamento) vengono configurate contemporaneamente sia uscite continue che uscite in commutazione, il canale si comporterà come un regolatore continuo, le uscite in commutazione sono inattive.
• Se per riscaldamento (o raffreddamento) viene erroneamente configurata solo un'uscita "meno", questa resta inattiva.
• Se non viene configurata né un'uscita per riscaldamento né un'uscita per raffreddamento, il canale sarà un regolatore continuo split range. La variabile di controllo è disponibile via bus (PI = B6h).
• Le impostazioni sono liberamente combinabili con modo di regolazione e tipo regolatore .
R6000–8
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2.2.2
Raffreddamento ad acqua
Settando il bit raffreddamento ad acqua nella configurazione regolatore, il segnale di regolazione per raffreddamento verrà trasmesso in modo modificato per tener conto del raffreddamento sovraproporzionale causato dall'evaporazione dell'acqua.
2.2.3
Metà tempo derivativo nella regolazione a 3 punti
Nei sistemi di regolazione dove il raffreddamento ha un migliore contatto termico del riscaldamento è possibile migliorare il comportamento di regolazione in un punto di lavoro raffreddamento, settando il bit metà componente D in raffreddamento nella configurazione estesa del regolatore (PI = 23h).
Internamente verrà dimezzato il tempo derivativo e integrale.
Nel raffreddamento ad acqua questo comportamento viene impostato automaticamente.
2.2.4
Regolazione canale caldo
Settando il bit canale caldo nella configurazione regolatore il segnale di regolazione verrà trasmesso in rapida successione, al fine di prevenire, in fase di avviamento, surriscaldamenti locali in cartucce riscaldanti igroscopiche e variazioni di temperatura all'interno dei sistemi
2.2.5
Controllo di contattori
Se dalla determinazione dei parametri di regolazione (modalità manuale o auto-ottimizzazione) risulta un tempo ciclo significativamente inferiore a quello consigliabile per la durata di vita dei contattori stessi, è possibile aumentare il tempo ciclo fino al limite di regolabilità del sistema, settando il bit contattore nella configurazione estesa del regolatore (PI = 23h). Se il bit viene settato prima di avviare la funzione di auto-ottimizzazione, questa provvederà a impostare il tempo ciclo sul valore più alto possibile.
2.2.6
Limitazione di potenza
Se, in vista del carico elettrico, non è ammissibile o consigliabile tener acceso contemporaneamente i riscaldamenti di tutti gli otto loop di regolazione, è possibile usare il parametro limitazione di potenza (PI = 3Ah) per costringere il regolatore ad attivare solo un numero predefinito di uscite di regolazione allo stesso tempo.
Se devono essere accesi p. es. solo 5 riscaldamenti contemporaneamente, la limitazione di potenza dovrà essere impostata su 62%
(ca. 5/8). L’impostazione 0% disattiva la funzione di limitazione.
Il regolatore gestisce automaticamente le variabili di controllo dei canali configurati come uscite di riscaldamento in funzione della limitazione di potenza predefinita. I segnali di controllo dei singoli canali verranno sincronizzati in modo da ottenere un riscaldamento sfasato.
Le correnti reali che fluiscono (se conosciute per mezzo del monitoraggio della corrente di riscaldamento) non vengono prese in considerazione da questa funzione.
Questa funzione è attiva anche con l’impostazione 100%, cosicché, in fase di avviamento, tutti gli otto canali funzionano in pieno riscaldamento, mentre nel punto di lavoro si ottiene una ripartizione più equa del carico elettrico, onde prevenire i picchi di potenza.
tempo ciclo di regolazione non verrà determinato dall’auto-ottimizzazione.
È necessario impostare, prima, un adeguato tempo ciclo di regolazione per i loop interessati dalla limitazione di potenza, oppure eseguire l’auto-ottimizzazione senza limitazione di potenza.
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R6000–9
2.3
Gestione di setpoint e valori reali
2.3.1
Rampe per setpoint, secondo setpoint, limitazione del setpoint
• La rampa per il setpoint viene attivata
– all’applicazione della tensione ausiliaria / dopo ogni reset;
– a seguito di una modifica del setpoint / dell’attivazione del secondo setpoint;
– al passaggio dallo stato off al funzionamento manuale o automatico.
• Le rampe sono inattive durante l’auto-ottimizzazione.
• I valori limite relativi si riferiscono al setpoint di arrivo, non alla rampa.
• Quando le rampe sono attive, sono settati i bit corrispondenti nello stato regolatore .
Variabile di controllo del canale partner solo per regolatore slave
Setpoint massimo
Innalzamento del setpoint
(boost)
Setpoint di avviamento
Setpoint
Rampa per setpoint in salita / discesa
Valore reale guida
Controllo a valore reale
Setpoint attuale
Setpoint di arrivo t
Adattamento
Secondo setpoint
Secondo setpoint attivo
Modalità di avviamento
Setpoint minimo
Setpoint di arrivo
"congelato
Fig. 1 Processazione del setpoint
2.3.2
Valore reale esterno
Quando è settato il bit valore reale esterno nella configurazione estesa del regolatore (PI = 23h), verrà utilizzato il valore reale esterno (PI=27h), ricevuto dall’interfaccia, invece del valore reale misurato dallo strumento stesso. In tal caso non sono possibili né lo scalamento né la correzione con fattore valore reale e correzione valore reale.
2.3.3
Correzione adattativa del valore di misura per la determinazione del valore reale
Quando un loop di regolazione viene disturbato da un’interferenza periodica sul valore reale, è possibile migliorare la regolazione attivando la correzione adattativa del valore di misura. In questo modo si riesce a sopprimere l’interferenza periodica, senza ridurre la facoltà del regolatore di rispondere agli scostamenti del sistema. Questo avviene adeguando la correzione in modo adattativo all’ampiezza dell’interferenza, inoltrando al regolatore solo il valore medio della stessa.
La correzione adattativa del valore di misura viene attivata con il bit 14 nella configurazione del regolatore .
L’adeguamento della correzione all’interferenza (adattamento) avviene in accordo con la dinamica di regolazione, senza richiedere altri parametri.
Premesse per il miglioramento della regolazione:
• l’ampiezza dell’interferenza è costante o lentamente variabile;
• il periodo dell’oscillazione è inferiore alla metà del tempo di ritardo del sistema (v. PI = 14h).
Dato che la correzione interviene fortemente sulla determinazione del valore reale, la qualità di regolazione può anche peggiorare , p. es. quando
• le deviazioni del valore di misura sono irregolari;
• ci sono aberrazioni isolate del valore di misura;
• la variazione non è di tipo periodico;
• l’interferenza è aleatoria.
R6000–10
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2.3.4
Soppressione di interferenze periodiche
Se al valore di misura è sovrapposta una forte oscillazione periodica, provocata p. es. da un ciclico prelievo di energia dal loop di regolazione, la variabile di controllo può oscillare tra i suoi valori estremi, compromettendo il risultato della regolazione.
Se il periodo è costante, sarà possibile filtrare tale oscillazione impostando il periodo nel parametro filtro oscillazioni (PI = 25h). In tal caso la componente del segnale con il periodo prefissato verrà filtrato in banda stretta e sottratta dal segnale di misura ai fini della regolazione. I valori reali da visualizzare non vengono influenzati.
il cui periodo è superiore alla metà del tempo di ritardo.
È possibile impostare periodi tra 0,3 s e 25 s. In caso di valori diversi (0 s ... 0,2 s o maggiori a 25 s) il filtro è inattivo.
Dato che questo filtro influisce sulla dinamica di regolazione, sarà necessario effettuare la determinazione dei parametri di regolazione, tramite ottimizzazione manuale o auto-ottimizzazione, con il filtro oscillazioni attivato.
2.3.5
Correzione del valore reale per sensori di temperatura
In caso di collegamento diretto di un sensore di temperatura (cioè tipo sensore non impostato su
lineare
) è possibile utilizzare i parametri correzione valore reale e fattore valore reale per correggere gli scostamenti tra temperatura misurata e temperatura da visualizzare.
Con il fattore valore reale, la temperatura viene modificata proporzionalmente al valore misurato. Con fattore valore reale = 100,0 % non avviene alcun cambiamento (impostazione standard).
Il valore impostato per il parametro correzione valore reale viene sommato al valore di temperatura misurato (modificato con il fattore valore reale , se previsto). In questo modo vengono corretti anche i valori troppo grandi forniti da termoresistenze e dal collegamento a due fili.
Per il calcolo generico dei parametri sono necessari due punti di misura (valore di misura è la temperatura prima della correzione, valore indicato è la temperatura dopo la correzione): valore indicato 1 – valore indicato 2
Fattore valore reale = –––––––––––––––––––––––––––––––––
100 %
valore di misura 1 – valore di misura 2
Correzione valore reale
valore di misura
fattore valore reale dimensione = °
C
100 %
(valore di misura – 32 °F)
fattore valore reale
Correzione valore reale = (valore indicato – 32,0 °F) – ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– con dimensione =
°F
100 %
Esempio
In un riscaldamento utensile esiste una differenza di temperatura tra il sistema di riscaldamento e la superficie dell’utensile. La temperatura misurata (nel riscaldamento stesso) è 375 °C (valore di misura 1), la temperatura sulla superficie dell’utensile da visualizzare è allora
245 °C (valore indicato 1). Con temperatura ambiente (cioè riscaldamento utensile spento), il valore di misura non dovrà essere cambiato (valore di misura 2 = valore indicato 2 = 23,0 °C).
Soluzione:
245 °C – 23 °C
Fattore valore reale = –––––––––––––––
100 % = 63,1 %
375 °C – 23 °C
23 °C
63,1 %
Correzione valore reale = 23 °C – –––––––––––––– = 8,5 °C
100 %
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R6000–11
2.3.6
Scalamento degli ingressi 20 mA
Nella versione con ingressi 20 mA, lo scalamento delle variabili controllate per ciascun canale avviene tramite i parametri fattore valore reale e correzione valore reale . Il parametro dimensione (°C / °F) è senza funzione.
Il fattore valore reale è il campo di indicazione che corrisponde al campo di misura (0(4)...20 mA).
Al fine di ottenere una buona risoluzione dei valori misurati, il fattore valore reale viene scalato internamente nel campo 2000 ... 20000.
Il valore impostato per il parametro correzione valore reale viene sommato al valore da indicare (dopo la moltiplicazione con il fattore valore reale ).
Per il calcolo generico dei parametri sono necessari due punti di misura (valori di misura in mA):
valore indicato 1 – valore indicato 2
Fattore valore reale = ––––––––––––––––––––––––––––––––
campo di misura
valore di misura 1 – valore di misura 2 valore di misura – inizio campo di misura
Correzione valore reale = valore indicato – fattore valore reale
––––––––––––––––––––––––––––––––––– campo di misura
Esempio
Un trasmettitore di pressione fornisce un segnale 0 ... 20 mA per 0 ... 50 bar. Per usare la funzione di monitoraggio sensore guasto, l’ingresso del regolatore è configurato nel campo 4...20 mA. Il valore di misura dovrà essere processato con una risoluzione di 0,01 bar.
Soluzione:
50,00 bar – 0,00 bar
Fattore valore reale = ––––––––––––––––––––––––––––
16 mA = 40 bar
20 mA – 0 mA
Il campo di misura interno sarà allora 4000
0,01 bar.
Tutte le altre variabili e tutti gli altri parametri si riferiscono a questa rappresentazione.
0 mA – 4 mA
Correzione valore reale = 0,00 bar – 40,00 bar
–––––––––––––– = 10,00 bar = 1000
0,01 bar
16 mA
Attenzione
La rappresentazione interna del regolatore è senza punto decimale. Nel tool di configurazione, il punto decimale viene posizionato tenendo conto del fattore valore reale .
2.3.7
Linearizzazione pH con ingresso 20 mA
• Se è settato il bit regolazione pH nella configurazione estesa del regolatore
(PI = 23h), il calcolo dello scostamento prende in considerazione la curva di titolazione.
• Lo scalamento deve corrispondere al valore pH, il campo 0 ... 14 viene linearizzato al massimo.
• Con valore di misura esterno, il campo numerico è 0 ... 14000, corrispondente a tre cifre decimali.
2.3.8
Linearizzazione Pt100 con ingresso 20mA
• Impostando il tipo sensore a 4 o 5, il valore indicato viene linearizzato in base alla caratteristica del Pt100.
• Il valore indicato ha una risoluzione di 0,1K, se lo span (fattore valore reale) è 200...1000K.
• Il passaggio a °F
non
è possibile.
R6000–12
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2.3.9
Uso dell’ingresso TC come ingresso lineare
Selezionando l’ingresso lineare ( tipo sensore =
lineare
) viene impiegato l’ingresso termocoppie, però senza considerare il giunto di riferimento.
Il monitoraggio sensore guasto, in caso di sorgenti a resistenza elevata, influenza il valore di misura: spostamento: attenuazione: ca. + 1,2 mV / k
ca. 0,5 % / k
I due parametri correzione valore reale e fattore valore reale servono allo scalamento della grandezza di misura.
La grandezza di misura scalata viene trattata dal regolatore come una temperatura, poiché la dimensione dei diversi parametri di regolazione (p. es. setpoint o banda proporzionale) è specificata in °C o °F. Nella regolazione o nel monitoraggio di grandezze diverse dalla temperatura, dopo lo scalamento non si dovrà più cambiare la dimensione della variabile controllata, in quanto lo scalamento viene convertito per °C / °F
Il fattore valore reale è il campo di indicazione che corrisponde al campo di ingresso 0 ... 50 mV.
Il valore 0 mV viene indicato come 0,0 °C o 32,0 °F, finché correzione valore reale = 0.
Il valore impostato per il parametro correzione valore reale viene sommato al valore da indicare.
Per il calcolo generico dei parametri sono necessari due punti di misura (valori di misura in mV):
Fattore valore reale = valore indicato 1 – valore indicato 2
–––––––––––––––––––––––––––––––––
50 mV valore di misura 1 – valore di misura 2 valore di misura
fattore valore reale
Correzione valore reale = valore indicato – –––––––––––––––––––––––––––––––
50 mV valore di misura
fattore valore reale
Correzione valore reale = (valore indicato – 32,0 °F) – –––––––––––––––––––––––––––––––
50 mV con dimensione = °
C
con dimensione =
°F
Esempio
Oltre alla regolazione di temperatura in °F è richiesto un monitoraggio della pressione. Con una pressione pari a 100 bar, il segnale in ingresso è 44 mV, 0 bar corrispondono a 0 mV. Il valore di misura dovrà essere trasmesso attraverso l’interfaccia con una risoluzione di
0,01 bar.
Soluzione:
Nell’interpretazione di tutti i valori di temperatura, la risoluzione 0,1 °F va sostituita con 0,01 bar.
100,00 bar – 0,00 bar
Fattore valore reale = ––––––––––––––––––––
50 mV = 113,64 bar
44 mV – 0 mV
113,64 bar
0 mV
Correzione valore reale = (0,00 bar – 3,20 bar) – ––––––––––––––––– = – 3,20 bar
50 mV corrispondente a 1136,4 °F corrispondente a – 32,0 °F
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R6000–13
2.4
Configurazione del comportamento di regolazione
2.4.1
TIpo regolatore
Il tipo regolatore determina come viene trattato lo scostamento.
Le modalità per l’emissione della variabile di controllo (cioè gli attuatori utilizzati) ne sono indipendenti.
L’impostazione si può liberamente combinare con tutte le altre configurazioni.
Tipo regolatore
Non usato (tipo = 0)
Misura (tipo = 1)
Attuatore (tipo = 2)
Trasmettitore limite (tipo = 3)
Regolatore PDPI (tipo = 4, 5)
Elemento proporzionale (tipo = 6)
Impiego
Questa configurazione è prevista per i canali non utilizzati.
Si rileva solo il valore reale, cioè senza monitoraggio, messaggi d’errore ecc.
Questa configurazione è prevista per il monitoraggio della temperatura.
È possibile configurare il monitoraggio di valori limite, in tal caso lo scostamento non viene utilizzato per altri scopi.
Come tipo di regolatore =
misura
.
Inoltre viene trasmesso il rapporto di regolazione dell’attuatore con il ciclo di regolazione.
Viene trasmesso il rapporto di regolazione massimo, se valore reale < setpoint attuale.
Viene trasmesso il rapporto di regolazione minimo, se valore reale > (setpoint attuale più zona morta).
È possibile impostare l’isteresi di commutazione, cambiamenti di stato sono possibili dopo ogni ciclo di regolazione.
Il tempo ciclo di regolazione viene usato come costante di tempo per un filtro d’ingresso addizionale.
L’algoritmo PDPI garantisce una regolazione rapida senza sovraelongazioni.
Il ciclo di regolazione è uguale o superiore al valore impostato.
La zona morta sopprime l’alternarsi di "riscaldamento" e "raffreddamento" in assenza di scostamento permanente.
La selezione tra tipo regolatore
4
o
5
viene effettuata dal regolatore stesso, a prescindere dell’impostazione effettuata;
5
sta per
regolatore passo-passo PDPI
puro, 4 per tutte le altre combinazioni di attuatori.
La variabile di controllo è proporzionale allo scostamento; è possibile impostare una zona morta statica sul lato raffreddamento.
Il tempo ciclo di regolazione viene usato come costante di tempo per un filtro d’ingresso addizionale.
Questo tipo non è previsto per la regolazione, in quanto gli manca la dinamica per ottenere una regolazione senza sovraelongazioni.
2.4.2
Modi di regolazione
Il modo di regolazione determina come vengono usate le grandezze d’ingresso: valore reale e setpoint.
L’impostazione si può liberamente combinare con tutte le altre configurazioni.
Modo di regolazione Impiego
Regolatore a valore fisso (modo = 0)
Lo scostamento è la differenza tra setpoint e valore reale.
Regolatore differenziale (modo = 1)
Viene regolata la differenza dei valori reali (= valore reale del canale del regolatore differenziale meno valore reale del canale partner).
Data la sequenza di campionamento, nei circuiti veloci il canale partner dovrà precedere quello del regolatore differenziale.
Regolatore master
(modo = 2)
Il monitoraggio del valore limite si riferisce alla differenza dei valori reali e non ai due valori reali singolarmente.
Siccome al regolatore master (normalmente) non sono assegnate delle uscite, è necessario configurarlo come tale, in modo che venga calcolata una variabile di controllo adatta per il regolatore slave.
Regolatore slave
(modo = 3)
Regolatore commutatore (modo = 4)
La dinamica di regolazione è attenuata, affinché la variabile di controllo usata come setpoint delta non risulti troppo instabile.
Il tempo ciclo di regolazione viene usato come costante di tempo per un filtro d’ingresso addizionale.
La variabile di controllo viene sommata, dal regolatore slave, direttamente come setpoint delta.
1% della variabile di controllo corrisponde sempre a 1 °C del setpoint delta (indipendentemente dalla dimensione °C / °F).
Al setpoint viene sommata la variabile di controllo del canale partner, ma solo se il canale partner è un regolatore master.
1% della variabile di controllo corrisponde sempre a 1 °C del setpoint delta.
L’eventuale spostamento del setpoint dipende dalla limitazione della variabile di controllo del regolatore master e perciò non supera ± 100 °C.
Passando al secondo setpoint, il canale diventa
regolatore a valore fisso
, al secondo setpoint non viene sommato niente.
Tutte le funzioni riguardanti i setpoint, come rampe, limitazione e avviamento, vengono applicate alla somma dei setpoint.
Se un loop di regolazione presenta un solo attuatore, ma due sensori, dei quali si dovrà utilizzare, a seconda dello stato operativo, o l’uno o l’altro, il regolatore commutatore può effettuare la regolazione in combinazione con un regolatore a valore fisso, usato come canale partner.
Configurazione
Il canale, al quale sono collegati il primo sensore e l’attuatore, viene configurato come regolatore a valore fisso (modo = 0).
Il canale, al quale è collegato il secondo sensore (e nessun attuatore), viene configurato come regolatore commutatore (modo = 4), e il canale del primo sensore viene specificato come canale partner.
Se la commutazione deve avvenire tramite ingresso binario, il relativo ingresso verrà assegnato al regolatore a valore fisso, con selezione di funzione = 4 (regolatore commutatore attivo).
Regolatore di rapporto (modo = 5)
Funzione
Finché non è settato il bit regolatore commutatore attivo nella funzione regolatore del regolatore a valore fisso, è attivo il regolatore a valore fisso con il primo sensore, e il regolatore commutatore con il secondo sensore rimane inattivo.
Se è settato il bit regolatore commutatore attivo del regolatore a valore fisso, quest’ultimo è inattivo; il regolatore commutatore è attivo e usa il setpoint (compresi i relativi limiti e il secondo setpoint) del regolatore a valore fisso nonché le sue uscite di regolazione.
Gli stati interni del regolatore inattivo vengono congelati, in modo da permettere una commutazione bumpless in ambedue le direzioni.
Il bit regolatore on nella funzione regolatore del regolatore a valore fisso viene usato anche per il relativo regolatore commutatore. In questo modo i due canali correlati verranno sempre accesi e spenti insieme. Il bit regolatore on del regolatore commutatore non può essere cambiato.
I valori limite 1 vengono monitorati solo da parte del regolatore attivo, i valori limite 2 sempre da ambedue.
Due variabili controllate vengono regolate in modo da ottenere il rapporto prefissato: la grandezza guida viene calcolata dal prodotto del setpoint, in per mille, per il valore reale del canale partner. La rampa setpoint, se attivata, agisce sulla grandezza guida. Il modo di regolazione del canale partner può essere scelto indipendentemente, p. es. regolazione a valore fisso.
R6000–14
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Regolazione a valore fisso
Setpoint
Setpoint 2
Ingresso 1
Val. di misura
S
M
Regolatore 1 regolatore a valore fisso
H
K
Variabile di controllo
Regolazione differenziale
Setpoint
Setpoint 2
Ingresso 2
Val. di misura
S
M
Regolatore 2 regolatore a valore fisso
H
K
Variabile di controllo
Setpoint
Setpoint 2
Ingresso 3
–
+
Val. di misura
S
M
Regolatore 3 regolatore differenziale partner = 2
H
K
Variabile di controllo
Regolazione in cascata
Setpoint
Setpoint 2
Ingresso 4
Val. di misura
S
M
Regolatore 4 regolatore master
H
Variabile di controllo
K
Setpoint
Setpoint 2
+
Ingresso 5
+
Val. di misura
S
M
Regolatore 5 regolatore slave partner = 4
H
Variabile di controllo
K
Regolazione in commutazione
Regolatore commutatore attivo
Setpoint
Setpoint 2
Ingresso 6
Val. di misura
S
M
Regolatore 6 regolatore a valore fisso
H
Variabile di controllo
K
Setpoint
Setpoint 2
Ingresso 7
Val. di misura
S
M
Regolatore 7 regolatore commutatore partner = 6
H
K
Variabile di controllo
Regolazione di rapporto
Setpoint
Setpoint 2
Ingresso 4
Val. di misura
S
M
Regolatore 4 regolatore a valore fisso
H
K
Variabile di controllo
Setpoint
Setpoint 2
Ingresso 8
Val. di misura
S
M
Regolatore 8 regolatore di rapporto partner = 4
H
K
Variabile di controllo
R6000–15
2.5
Impostazione delle funzioni del regolatore
Con il byte funzione regolatore si possono controllare otto funzioni, via interfaccia oppure attraverso ingresso binario. Per poter gestire simultaneamente più canali, è possibile la formazione di gruppi.
2.5.1
Formazione di gruppi
I singoli canali di regolazione si possono assegnare a uno di tre gruppi, selezionando un
numero di gruppo
valido (1...3) per il parametro gruppo della configurazione regolatore . In questo modo i canali appartenenti allo stesso gruppo possono partecipare alla regolazione a valore reale , alle modifiche selettive (tramite ingresso binario) della funzione regolatore
(vedi cap. 2.5.2 a pag. 16) oppure al raggruppa-
mento degli allarmi specifici di canali in allarmi di gruppo
2.5.2
Impostazione delle funzioni del regolatore via ingresso binario
I bit della funzione regolatore , usati per attivare le singole funzioni via interfaccia (bus), possono essere manipolati anche attraverso gli ingressi binari. In tal caso l’ingresso binario ha la precedenza sull’interfaccia. Per ogni funzione è richiesto un ingresso; i comandi possono riferirsi a canali singoli, a un gruppo (1
3) o a tutti gli otto canali.
Per l’impostazione di un singolo canale, la configurazione uscita dell’ingresso è la seguente:
Bit n° Valore Significato
0
1
2 ... 4
5 ... 7
1
1
0 ... 7
0 ... 7
Configurazione come ingresso
Impostazione singolo canale
Numero canale
Selezione della funzione
Per l’impostazione collettiva (gruppi/tutti i canali), la configurazione uscita dell’ingresso è la seguente:
Bit n° Valore Significato
0
1
2, 3
4 ... 6
7
1
0
Configurazione come ingresso
Impostazione collettiva
0 / 1 ... 3 Tutti gli 8 canali / numero del gruppo
0 ... 7 Selezione della funzione
0 ––
Selezione della funzione:
Valore Significato
6
7
4
5
2
3
0
1
Secondo setpoint attivo
Circuito di avviamento
Controllo feed-forward
Innalzamento temporaneo del setpoint (boost)
Regolatore commutatore attivo
Cancellazione errore
Regolatore on
Start adattamento
Nota
2.5.3
Modalità manuale / regolatore off
Il bit regolatore on nella funzione regolatore attiva il canale di regolazione (modalità automatica); le uscite del regolatore funzionano allora secondo quanto stabilito nella configurazione del regolatore.
Se il canale di regolazione non è attivato ( regolatore on =
0
), il comportamento delle uscite dipenderà dal bit manuale invece di off nella configurazione regolatore :
" Manuale invece di off " non settato Le uscite sono disattivate (stato off). Nel regolatore PDPI si elimina la componente integrale, cioè la temperatura deve di nuovo stabilizzarsi quando viene riattivato.
" Manuale invece di off " settato Il regolatore trasmette l’ultima variabile di controllo attiva, che può essere modificata tramite il rapporto di regolazione manuale (modalità manuale). Nel regolatore PDPI, la componente integrale non viene eliminata, ma preimpostata sull’ultima variabile di controllo (eventualmente modificata), in modo da non avere dei salti alla riattivazione.
Questo permette, ad esempio, di "congelare" temporaneamente la variabile di controllo o di raggiungere gradualmente, senza scatti, un altro punto di lavoro.
Qualora i due stati regolatore off e funzionamento manuale fossero richiesti indipendenti tra loro, si dovrà settare, nella configurazione estesa del regolatore, il bit manuale invece di boost ; manuale invece di off non viene settato.
Il comportamento è controllato dai bit regolatore on e boost nella funzione regolatore : uscite off regolatore on non settato: regolatore on settato e boost non settato: regolatore on e boost settati: funzionamento automatico funzionamento manuale
R6000–16
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2.5.4
Controllo feed-forward
Nella configurazione come
regolatore PDPI
, la qualità della regolazione in presenza di variazioni brusche del carico si può migliorare notevolmente con il controllo feed-forward.
Settando il bit controllo feed-forward nella funzione regolatore, il rapporto di regolazione (componente integrale) del regolatore viene incrementato del valore rapporto di regolazione feed-forward ; se il bit controllo feed-forward viene cancellato, verrà decrementato dello stesso valore.
Il controllo feed-forward non è attivo durante l’auto-ottimizzazione.
Dopo un reset dello strumento il bit controllo feed-forward non è (più) settato.
Il controllo feed-forward è attivo anche nel funzionamento manuale e in caso di errore sensore.
Esempio
Se il sistema di riscaldamento di una macchina, in fase di produzione, richiede mediamente il 70 % della potenza riscaldante, ma solo il 10 % nei periodi di inattività, la differenza del rapporto di regolazione feed-forward va impostata su 60 % ed il bit controllo feed-forward viene settato solo durante la produzione.
2.6
Regolazione canale caldo
Settando il bit canale caldo nella configurazione regolatore , il segnale di regolazione verrà trasmesso in rapida successione, cioè il tempo ciclo di regolazione è 0,1 s, indipendentemente dall’impostazione del parametro tempo ciclo di regolazione .
La modalità di avviamento e l’innalzamento temporaneo del setpoint funzionano anche con il bit canale caldo
non
settato.
2.6.1
Modalità di avviamento
Settando il bit modalità di avviamento nella funzione regolatore si abilita la modalità di avviamento.
La modalità di avviamento viene attivata solo con tipo regolatore =
PDPI
, per gli altri tipi non è prevista nessuna funzione di avviamento.
Azzerando il bit di avviamento, l’eventuale operazione di avviamento in corso verrà subito terminata.
L’operazione di avviamento inizia, se, dopo l’applicazione della tensione ausiliaria (reset) o dopo il termine dello stato di OFF, il valore reale risulta inferiore di oltre 2 °C al setpoint di avviamento , o se, una volta conclusa l’operazione di avviamento oppure durante il tempo di sosta, il valore reale risulta inferiore di oltre 40 °C al setpoint di avviamento .
L’avviamento continua, finché il valore reale supera il setpoint di avviamento diminuito di 2 °C.
La variabile di controllo viene limitata al rapporto di regolazione in avviamento .
Se il segnale della variabile di controllo deve essere trasmesso in rapida successione, sarà necessario configurare il canale come canale caldo ( configurazione regolatore ).
Poi inizia il tempo di sosta, il quale viene impostato con tempo di sosta .
Il regolatore regola la temperatura in modo da ottenere il setpoint di avviamento.
L’operazione di avviamento è finita, quando è scaduto il tempo di sosta.
Da quel momento il regolatore regola la temperatura in funzione del setpoint previsto.
Se il setpoint attuale, rispetto a quello di avviamento, è impostato su un valore talmente basso da non poter raggiungere la condizione per terminare l’operazione di avviamento, questa non finirà mai. In tal caso sarebbe più opportuna una limitazione della variabile di controllo con il rapporto di regolazione massimo .
Lo stato (avviamento, tempo di sosta) viene segnalato dai relativi bit dello stato regolatore .
2.6.2
Innalzamento temporaneo del setpoint (boost)
L’innalzamento temporaneo del setpoint serve, p. es. nella regolazione canale caldo, per liberare gli ugelli otturati da residui di materiale
"congelato".
L’operazione viene avviata tramite il bit 3 della funzione regolatore , da impostare via interfaccia o ingresso binario. Il boost termina quando il relativo bit viene resettato a 0, oppure automaticamente, allo scadere del tempo di boost massimo.
Lo stato è accessibile nel bit 10 dello stato regolatore.
L’innalzamento relativo è memorizzato per ogni canale nel parametro innalzamento setpoint (PI = 08), la sua durata massima è memorizzata nel parametro durata boost (PI = 09).
Il boost interviene solo sul setpoint o sul secondo setpoint, e non sul setpoint di avviamento o sulla funzione rampa.
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R6000–17
2.6.3
Controllo a valore reale, riscaldamento sincronizzato
Lo scopo è di ridurre le tensioni termiche all’interno di un gruppo di canali di regolazione, minimizzando le differenze dinamiche dei valori reali.
Per raggiungere questo scopo, il loop più lento del gruppo stabilisce la salita del setpoint per tutti gli altri loop presenti nel gruppo. La funzionalità può comprendere anche più unità. Le rampe prestabilite e la modalità di avviamento vengono rispettate.
Dopo aver settato il bit Controllo a valore reale e specificato il gruppo (0 … 3) nella configurazione regolatore , i canali appartenenti a questo gruppo partecipano al controllo a valore reale. A questo scopo è necessario che il tipo regolatore dei canali coinvolti sia impostato su regolatore PDPI e che la regolazione sia attivata, cioè
regolatore on
o
adattamento avviato
devono essere settati nella funzione regolatore. I relativi bit nello stato regolatore
Si determina il valore reale più basso presente nel gruppo, il quale può essere trasmesso via bus, come valore reale guida , anche ad altre unità. Se al regolatore è stato inviato il valore reale guida dello stesso gruppo di un altro regolatore, verrà preso in considerazione anche quel valore. In questo modo è possibile realizzare il riscaldamento sincronizzato non solo per otto, ma per un elevato numero di canali;
è sufficiente che tutti i regolatori coinvolti si passino i loro valori reali guida in circuito chiuso, cioè unità 1
unità 2, unità 2
unità 3,
..., unità ultima
unità 1. Nei sistemi CANopen, questo può avvenire in modo automatico, tramite PDO, negli altri sistemi la gestione è affidata al master.
Quando tutti i canali del gruppo hanno raggiunto il loro setpoint, il valore reale guida verrà settato su 1800 °C per segnalare questo stato.
Il comportamento di regolazione in funzione del valore reale guida è diverso, a seconda dello stato del bit canale caldo nella configurazione del regolatore :
Nella regolazione canale caldo , il valore reale guida pilota i setpoint di tutti i canali del gruppo, in modo da ridurre al minimo le differenze di temperatura. Se, all’inizio dell’avviamento, è stato attivato l’adattamento, p. es. perché si usa un nuovo utensile con parametri di regolazione ancora sconosciuti, le zone verranno gestite con parametri standard, e il processo di adattamento verrà influenzato in modo da evitare notevoli differenze di temperatura anche in fase di adattamento.
Zona 1 (lento)
Zona 2 (veloce)
Tempo di sosta 2 min
Ottimizzazione in corso
Durata boost 2 min
Ingresso binario per boost attivo
Avviamento con auto-ottimizzazione, gestione gruppo a valore reale, modalità di avviamento 30% senza parametri di regolazione utili
Nella regolazione a due punti, a tre punti o passo-passo senza bit canale caldo settato, il valore reale guida non viene usato. Si ricorre invece ai parametri di regolazione per determinare il gradiente di rampa ottimale per tutti i canali del gruppo, in modo che tutte le temperature salgano con la stessa velocità; in tal caso l’auto-ottimizzazione non prende in considerazione il controllo a valore reale.
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2.7
Determinazione dei parametri di regolazione
Per ottenere una dinamica di regolazione ottimale, è necessario determinare i parametri banda proporzionale riscaldamento / raffreddamento (Xpl / Xpll) , il ritardo (Tu) del sistema e il tempo ciclo di regolazione .
In base a questi parametri il regolatore calcola internamente i valori appropriati per l’amplificazione, per il tempo derivativo e integrale e per l’intervallo di campionamento del misurando.
2.7.1
Auto-ottimizzazione (adattamento)
L’auto-ottimizzazione determina e sovrascrive i parametri banda proporzionale riscaldamento / raffreddamento (Xpl / Xpll), ritardo (Tu) e tempo ciclo di regolazione .
Preparativi
• Prima di avviare l’auto-ottimizzazione, il regolatore dev’essere stato completamente configurato.
• Il setpoint dev’essere impostato sul valore richiesto dopo l’auto-ottimizzazione.
• Il bit errore di adattamento, se settato, deve essere cancellato prima.
Start
• L’auto-ottimizzazione viene attivata settando il bit adattamento on nella funzione regolatore , ma solo se è settato anche il bit regolatore on .
• Il comando di start viene accettato solo se il tipo regolatore è impostato su
regolatore PDPI
, al canale sono assegnate delle uscite e la limitazione della variabile di controllo non è inferiore al 10 %.
Se l’avviamento non può essere accettato, verrà settato il bit errore di avviamento nello stato di errore canali del canale interessato
(vedi dati evento ).
• L’auto-ottimizzazione rimane attivata anche se il bit adattamento on viene di nuovo azzerato.
Sequenza
• Il setpoint attivo al momento dell’avviamento resta valido; eventuali cambiamenti sono senza effetto in questa fase.
(regolatore slave: un cambiamento del setpoint delta resta senza effetto.)
• L’attivazione o la disattivazione del secondo setpoint non diventa efficace.
• Eventuali rampe non vengono prese in considerazione.
• Se l’avviamento avviene in corrispondenza del punto di lavoro (valore reale ca. uguale al setpoint) non sarà possibile evitare delle sovraelongazioni.
• Nei regolatori a 3 punti, all’intervento del valore limite superiore verrà attivato il raffreddamento per prevenire il surriscaldamento.
L’auto-ottimizzazione effettua allora una prova di oscillazione intorno al setpoint.
• I 4 bit meno significativi dello stato regolatore indicano la fase di ottimizzazione.
• Al termine dell’auto-ottimizzazione viene resettato il bit adattamento on .
• Se l’auto-ottimizzazione viene avviata attraverso un ingresso binario, questo dev’essere disattivato prima che finisca l’autoottimizzazione, perché altrimenti l’auto-ottimizzazione verrebbe riavviata non appena conclusa. Non è possibile interrompere l’autoottimizzazione attraverso l’ingresso binario.
Interruzione
• L’auto-ottimizzazione può essere interrotta in qualsiasi momento azzerando il bit regolatore on .
• Se durante l’auto-ottimizzazione si verifica un errore, il regolatore non trasmette più alcun segnale di regolazione e setta il bit errore adattamento nello stato di errore canali del canale interessato (nei dati evento ). Questo succede in caso di guasto al sensore oppure quando la configurazione o la parametrizzazione del canale viene modificata in maniera tale da non poter più continuare utilmente l’auto-ottimizzazione.
• In caso d’errore è necessario azzerare il bit errore adattamento dello stato errore di canale, prima di riprendere il funzionamento regolare.
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2.7.2
Ottimizzazione manuale
Nell’ottimizzazione manuale vengono determinati i parametri banda proporzionale riscaldamento, banda proporzionale raffreddamento, ritardo e tempo ciclo . A questo scopo si esegue una prova di avviamento o di oscillazione.
Preparativi per la prova di avviamento o di oscillazione
• Il regolatore dev’essere completamente configurato e parametrizzato per l’impiego previsto.
• Gli attuatori dovrebbero essere disattivati ( regolatore on =
0
nella funzione regolatore ).
• Al sensore viene collegato un registratore opportunamente configurato in funzione della dinamica del loop e del setpoint.
Nel caso di un regolatore differenziale si dovrà registrare la differenza dei valori reali.
• Per i regolatori a 3 punti occorre registrare i tempi attivi e inattivi dell’uscita riscaldamento (p. es. con un ulteriore canale del registratore o con un cronometro).
• Impostare il tipo regolatore su
trasmettitore limite
.
• Impostare il tempo ciclo sul minimo (
0,1 s
).
• Disattivare qualsiasi limitazione del rapporto di regolazione, se possibile.
• Abbassare (o innalzare) il setpoint, in modo che sovraelongazioni e sottoelongazioni non raggiungano dei valori inammissibili.
Esecuzione della prova di avviamento
• Zona morta =
span del campo di misura
impostazione per regolatori a 3 punti (il raffreddamento non deve intervenire).
Zona morta =
0
impostazione per regolatori passo-passo (l’uscita "meno" deve intervenire).
• Mettere in funzione il registratore.
• Attivare gli attuatori ( regolatore on =
1).
• Registrare due sovraelongazioni e due sottoelongazioni. Per i regolatori a 2 punti, la prova di avviamento finisce qui.
Per i regolatori a 3 punti, continuare nel modo seguente:
• Impostare zona morta =
0
, per registrare altre oscillazioni con l’uscita di raffreddamento attivata; attendere due sovraelongazioni e due sottoelongazioni.
• Registrare il tempo attivo T
I
ed il tempo inattivo T
II
dell’uscita riscaldamento per l’ultima oscillazione.
t
x
P
Zona morta =
span
x ss
Zona morta =
0
(solo regolatore a 3 punti)
T
I
T
II
Fig. 2 Curva caratteristica durante la prova di avviamento
Valutazione della prova di avviamento
• Tracciare la tangente alla curva nel punto di intersezione P tra valore reale e setpoint (punto di disattivazione dell’uscita).
• Misurare il tempo
t.
• Misurare l’ampiezza di oscillazione x ss
, nel regolatore passo-passo la sovraelongazione
x.
Parametro
Ritardo (Tu)
Tempo ciclo
Banda proporzionale riscaldamento (XpI)
Banda proporzionale raffreddamento (XpII)
1)
Ty = tempo di regolazione motore
Regolatore a 2 punti
– x ss
Regolatore a 3 punti
1,5
t
Valori dei parametri
Regolatore continuo
Tu / 12
XpI
(T
I
/ T
II
)
2
x ss
–
Regolatore passo-passo
1)
t – ( Ty / 4)
Ty / 100
0,5
x
–
Se era impostata una limitazione del rapporto di regolazione, è necessario correggere la banda proporzionale:
XpI moltiplicare con100 % / rapporto di regolazione massimo
XpII moltiplicare con –100 % / rapporto di regolazione minimo
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Esecuzione della prova di oscillazione
Qualora non fosse possibile eseguire una prova di avviamento, p. es. quando il valore reale viene influenzato troppo da loop vicini o quando è richiesto un raffreddamento attivo per mantenere il valore reale (punto di lavoro del raffreddamento) o se l’ottimizzazione comunque dev’essere effettuata direttamente sul setpoint, i parametri di regolazione possono essere determinati tramite una prova di oscillazione prolungata. In tal caso però, i valori calcolati per il ritardo risulteranno eventualmente troppo grandi.
L’esecuzione della prova è possibile anche senza registratore, osservando il valore reale e misurando i tempi con un cronometro.
• Impostare zona morta =
0
.
• Attivare gli attuatori ( regolatore on =
1) e
mettere in funzione il registratore, se presente. Registrare varie oscillazioni finché abbiano la stessa entità.
• Misurare l’ampiezza di oscillazione x ss
.
• Registrare il tempo attivo T
I
ed il tempo inattivo T
II
dell’uscita riscaldamento per le oscillazioni.
x ss
T
I
T
II
Fig. 3 Andamento delle oscillazioni
Valutazione della prova di oscillazione
Parametro
Ritardo (Tu)
Tempo ciclo
2)
Regolatore a 2 punti Regolatore a 3 punti
0,3 (T
I
T
II
)
Tu / 12
Valori dei parametri
Regolatore continuo
Banda proporzionale riscaldamento (XpI)
Banda proporzionale raffreddamento (XpII) x ss
— x ss
T
(T
I
T
II
II
)
XpI
(T
I
/ T
II
)
1)
Ty = tempo di regolazione motore
2) Se uno dei tempi T
I
o T
II
è notevolmente più grande dell’altro, si ottiene un valore troppo grande per Tu.
2
x
— ss
Correzione in caso di limitazione del rapporto di regolazione:
XpI moltiplicare con 100 % / rapporto di regolazione massimo
XpII moltiplicare con –100 % / rapporto di regolazione minimo
Regolatore passo-passo
1)
0,2 (T
I
+ T
II
– 2 Ty )
Ty / 100
0,5
x ss
—
Correzione per regolatore passo-passo, se uno dei tempi T
I
o T
II
risulta inferiore a Ty :
XpI moltiplicare con
Ty
T
I
Ty
T
I
, se T
I
è il valore minore, con
Ty
Ty
T
II
T
II
, se T
II
è il valore minore.
In tal caso il valore di Tu sarà molto impreciso e avrà bisogno di essere ulteriormente ottimizzato durante il funzionamento regolare.
Funzionamento regolare
Al termine dell’ottimizzazione manuale si passa al funzionamento regolare.
• Impostare il tipo regolatore su
PDPI
.
– Impostare il setpoint sul valore richiesto.
– Nei regolatori a 3 punti e passo-passo, la zona morta può essere ingrandita partendo da zona morta =
0
, qualora lo stato delle uscite di riscaldamento e raffreddamento (o "più" e "meno") cambiasse troppo velocemente, p. es. a causa dell’instabilità del valore reale.
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R6000–21
2.8
Funzioni di monitoraggio
Il risultato delle diverse funzioni di monitoraggio è contenuto nei bit dei dati evento , che si possono acquisire attraverso l’interfaccia (bus) o trasmettere selettivamente alle uscite binarie.
2.8.1
Riepilogo degli allarmi specifici dei canali
Questi allarmi sono raggruppati, per ogni canale, nella parola di stato errore canali.
4
5
2
3
Bit n° Significato
0 Rottura sensore
1
Sup. in difetto del 1° val. lim. inf.
Sup. in difetto del 2° val. lim. inf.
Causa
Cavo interrotto
Inversione di polarità
Inversione di polarità della TC o
Pt100 non correttamente collegato
Sup. in eccesso del 2° val. lim. sup.
Temperatura troppo alta
Sup. in eccesso del 1° val. lim. sup.
Temperatura troppo bassa
6 Parametro non ammesso
Rimedio
Verificare collegamenti e sensori
Controllare gli attuatori
Confermare l’allarme in caso di memorizzazione allarmi
Comportamento del canale
Dipende dalla configurazione, p. es.
adozione del rapporto di regolazione in caso di sensore guasto
Nessun’influenza sulla regolazione, tranne per la configurazione come
Il valore di parametro trasmesso non rientra nei limiti; il valore non è stato accettato
Trasmettere un valore di parametro corretto
Nessun’influenza sulla regolazione
Nota
confermare l’allarme
7
8
Corrente di riscaldamento non off con segnale di regolaz. disattivato
Corrente di riscaldamento troppo piccola con segnale di regol. attivo
Attuatore in cortocircuito
Attuatore / fusibile interrotto
Controllare attuatore / circuito della corrente riscaldamento
Nessun’influenza sulla regolazione
9
10
11
12
13
Errore circuito di riscaldamento
Errore all’avvio dell’adattamento
Errore durante l’adattamento e interruzione
Corrente di riscaldamento troppo grande con segnale di regol. attivo
Errore giunto freddo
Sensore non misura correttamente, circuito corrente di risc. interrotto
Controllare sensore / attuatore / circuito corrente di riscaldamento
Regolatore non attivato, regolatore non correttamente configurato, regolatore non adattabile
Errore del sensore, configurazione modificata durante l’adattamento in corso
Dispersione sull’attuatore, valore nom. della corrente troppo piccolo
Nessun segnale di regolazione finché l’errore non viene confermato
Nessun’influenza sulla regolazione
confermare l’allarme
Configurare il regolatore correttamente
Canale viene disattivato; raffreddamento sforzato in caso di superamento di uno dei valori limite superiori, fino alla conferma dell’errore
confermare l’allarme
Controllare attuatore / circuito della corrente di riscaldamento; impostare un valore corretto per la corrente nominale
Nessun’influenza sulla regolazione
2.8.2
Riepilogo degli allarmi specifici dell’apparecchio
Questi allarmi sono raggruppati nella parola di stato errore apparecchio.
1
2
Bit n° Significato
0 Errore elemento analogico
3
Sovraccarico corrente di riscald. 2
Sovraccarico corrente di riscald. 3
Errore elemento analogico
4
6
7
8
9
10
13
Sovraccarico tensione di riscald.
Errore giunto freddo
Errore EEPROM
Errore uscita cumulativo
Errore di mapping
Errore parametro
Errore CRC
Causa
Apparecchio guasto
Rimedio
Riparazione
Comportamento dell’apparecchio Nota
Tutti i canali sono disattivati LED di errore acceso
Corrente di riscaldamento secondaria maggiore a 1,2 A, tensione esterna
Tensione di riscaldamento secondaria maggiore a 60 V, tensione esterna
Collegamento del giunto freddo remoto interrotto o cortocircuitato
Giunto freddo difettoso
Usare un altro trasformatore; il secondario del trasformatore deve essere a potenziale zero
Nessun’influenza sulla regolazione
Usare un altro trasformatore; il secondario del trasformatore deve essere a potenziale zero
Verificare i collegamenti
Sostituire il giunto freddo
La regolazione continua con una temperatura assunta del giunto freddo di 30
C; comportamento come con sensore guasto
Ripristinare le impostazioni di fabbrica e impostare i parametri
Riparazione
Tutte le uscite sono low
Valori di parametro non plausibili in memoria
Memoria parametri difettosa
Uscita inattiva ha segnale high (> 14 V) oppure uscita attiva ha segnale low (< 7 V)
Difetto dell’uscita
Sensore e riscaldamento appartengono a canali diversi
Errore nell’esecuzione del programma
Set parametri non corretto (DB100) trasmesso dalla CPU al regolatore
Eliminare l’errore di cablaggio o il cortocircuito
La regolazione continua
Riparazione
Adattare i collegamenti o la configurazione
Misure EMC
Tutte le variabili di controllo off, finché l’errore non è stato confermato
Valore del parametro viene corretto dalla memoria parametri
Scaricare il set parametri dal regolatore o dal tool di configurazione alla
CPU
Set parametri non è stato accettato dal regolatore
LED di errore acceso
confermare l’allarme
LED di errore acceso
confermare l’allarme confermare l’errore
R6000–22
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2.8.3
Monitoraggio dei valori limite
Isteresi
Setpoint
Valore reale
Valore limite inferiore
Valore limite superiore
Per valori limite relativi
Valore limite inferiore
Valore limite superiore
Per valori limite assoluti
Fig. 4 Schema del monitoraggio dei valori limite
Soppressione d’allarme in avviamento
La soppressione d’allarme in fase in avviamento (bit soppressione in avviamento nella configurazione valori limite ) resta attiva finché la temperatura supera per la prima volta il valore limite inferiore. Durante il raffreddamento, la soppressione è attiva finché la temperatura scende per la prima volta sotto il valore limite superiore.
La funzione viene attivata nelle seguenti condizioni: applicazione della tensione ausiliaria, modifica del setpoint attuale o attivazione del secondo setpoint; passaggio da tipo regolatore = "non usato" a un altro tipo di regolatore oppure attivazione del monitoraggio con valore limite diverso da zero.
Memorizzazione allarmi
Con la memorizzazione allarmi attiva (bit memorizzazione allarmi nella configurazione valori limite settato), un bit settato nello stato di errore dei canali rimane settato finché non viene cancellato.
2.8.4
Limitatore
Se il regolatore dovrà essere disattivato al superamento di un valore limite nel loop di regolazione, il canale deve essere configurato come limitatore. In tal caso si comporterà esattamente come se non fosse settato il bit regolatore on nella funzione regolatore (PI = 20h)
(vedi cap. 2.5.3, Modalità manuale).
Il limitatore può essere combinato con tutti i tipi di regolatore e modi di regolazione .
• Per attivare la funzione di limitatore si deve settare il bit limitatore nel parametro funzione valori limite (PI = 36h).
• Il limitatore reagisce ai secondi valori limite (PI = 04h e 05h), che dovranno essere impostati e configurati in modo appropriato (vedi
• Il regolatore viene disattivato al superamento di un secondo valore limite, cioè quando viene settato uno dei bit 2 o 5 nello stato di errore dei canali . Quando questi bit non sono più settati, il regolatore viene riattivato.
• Se il regolatore, dopo il superamento di un valore limite, deve rimanere disattivato, si dovrà settare il bit allarme 2 memorizzazione attiva nel parametro funzione valori limite (PI = 36h).
• In tal caso è necessario azzerare i bit 2 e 5 dello stato di errore dei canali per riattivare il regolatore.
• Questo è possibile anche tramite la funzione cancellazione errore
, attraverso un ingresso binario (vedi cap. 2.5.2).
2.8.5
Monitoraggio del circuito di riscaldamento
• Il monitoraggio del circuito di riscaldamento viene attivato tramite il bit monitoraggio circuito di riscaldamento nella configurazione valori limite .
• Il regolatore dev’essere configurato come tipo regolatore
PDPI
, con riscaldamento in commutazione o continuo, e rapporto di regolazione massimo
20 %
.
• Il monitoraggio non è attivo durante l’auto-ottimizzazione.
• Siccome la funzione di monitoraggio utilizza i parametri ritardo Tu e banda proporzionale riscaldamento Xpl , questi devono essere correttamente ottimizzati. In caso di ottimizzazione manuale o se i parametri di regolazione sono stati modificati in un secondo tempo, si deve rispettare un limite inferiore per Tu . Tale limite è: min. Tu = 2
Xpl / (
x /
t)
x /
t = aumento massimo di temperatura all’avviamento con tempo attivo = 100 %.
In caso di riscaldamento continuo, il limite corrisponde alla metà.
• Un messaggio d’errore viene emesso dopo ca. 2 volte Tu, se l’aumento di temperatura misurato, con il riscaldamento funzionante ininterrottamente, è troppo basso oppure immediatamente di fronte a una caduta di temperatura che non sarebbe possibile in circostanze normali. Cause possibili:
– inversione di polarità o cortocircuito del sensore;
– sensore non montato, uscito dalla sua sede o installato in posizione sbagliata;
– circuito della corrente di riscaldamento interrotto o non attivato;
– attuatore guasto.
• In caso d’errore verranno disattivate le uscite e verrà settato il bit errore circuito di riscaldamento dello stato errore canali (v. dati evento ).
• Il canale di regolazione resta disattivato finché non viene azzerato il bit errore circuito di riscaldamento .
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R6000–23
2.8.6
Monitoraggio della corrente di riscaldamento
Collegamenti
• È possibile collegare da 1 a 3 trasformatori di corrente sommatori esterni dello stesso tipo (per tutti gli 8 canali contemporaneamente). Gli ingressi di corrente del regolatore sono progettati per 1 A/ 50 / 60 Hz.
Nel parametro rapporto del trasformatore di corrente sommatore si deve impostare la corrente che dà 1 A dal lato secondario.
• Per compensare le variazioni della tensione di riscaldamento si può collegare un trasformatore di tensione o un trasformatore.
• Il monitoraggio comprende tutti i canali le cui correnti sono condotte attraverso i trasformatori.
Parametrizzazione
• I valori di corrente (somme di 1 ... 3 fasi) da monitorare vanno definiti, per ogni canale da sorvegliare, tramite il parametro valore nominale corrente di riscaldamento. I canali non monitorati devono essere impostati su 0,0 A.
• Per attivare la compensazione è necessario impostare, con il parametro tensione secondaria del trasformatore di tensione riscaldamento , la tensione a vuoto applicata con tensione nominale di riscaldamento primaria. Un valore inferiore a 10.0 V disattiva la compensazione.
• La regolazione automatica dei valori nominali della corrente di riscaldamento e della tensione di riscaldamento secondaria può essere attivata settando il parametro controllo apparecchio (PI=32h) su 55h.
Scrittura
Bit n°
0 ... 7
Lettura
Codice Bit N°
55h
—
4 ... 7
Significato
Valore
5h
0h
Determinazione valori nom. corrente di risc.avviare / in corso terminata
Verranno determinati i valori nominali della corrente di riscaldamento per tutti i canali che hanno una uscita riscaldamento in commutazione, con l’attivazione del monitoraggio.
Se per la tensione di riscaldamento secondaria non viene misurato un valore superiore a 10.0 V, il valore rimane a 0.0 V, la compensazione è dunque inattiva.
La misurazione interrompe per ca. 1 s il normale processo di regolazione. Visto che un’auto-ottimizzazione in corso verrebbe compromessa da questa interruzione, la misurazione non viene comunque effettuata finché c’è ancora almeno un canale in fase di auto-ottimizzazione.
Funzione
• Se il monitoraggio della corrente di riscaldamento è attivato per almeno un canale, il regolatore provvede a creare ciclicamente (in funzione del parametro ritardo Tu) le seguenti condizioni: a) solo il riscaldamento di uno dei canali sorvegliati attivo (tutti gli altri off); b) tutti i riscaldamenti off. Questo permette di rilevare le correnti di riscaldamento dei singoli canali attraverso i trasformatori di corrente sommatori. Il ciclo di misura è adattato perfettamente al loop, se il parametro ciclo di campionamento corrente di riscaldamento è impostato su 0 = auto.
• Il ciclo di misura si può specificare anche con il parametro ciclo di campionamento corrente di riscaldamento .
• Se il valore impostato per la tensione di riscaldamento secondaria è compreso tra 10.0 V e 50.0 V, i valori di corrente misurati vengono compensati: corrente misurata
tensione di riscaldamento secondaria corrente monitorata =
tensione misurata
Così si può realizzare un monitoraggio più preciso, p. es. nel caso di riscaldamenti collegati in parallelo.
• Il monitoraggio e le eventuali segnalazioni di errore riguardano gli stati:
Riscaldamento off e presenza di corrente
errore: corrente di riscaldamento non off
Riscaldamento on e corrente troppo debole
Riscaldamento on e corrente troppo grande
errore: corrente di riscaldamento troppo grande
• La segnalazione corrente di riscaldamento troppo piccola si ha quando la corrente di riscaldamento risulta oltre il 20% ( compensazione della tensione di riscaldamento inattiva) oppure oltre il 5% (compensazione della tensione di riscaldamento attiva) inferiore al valore nominale. Per corrente di riscaldamento troppo grande valgono gli stessi limiti.
• Se il parametro soglia di monitoraggio viene impostato a un valore diverso da zero, si applica il valore impostato, invece del 20% o
5%.
R6000–24
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Monitoraggio di 16/24 canali
• Attraverso ingressi e uscite binari si possono interconnettere fino a 3 regolatori così da sorvegliare tutte le loro correnti di riscaldamento con la funzione di monitoraggio del 1° regolatore. Questo è utile, per esempio, quando per ogni regolatore si devono monitorare solo poche correnti di riscaldamento.
• Per sincronizzare la misura, i regolatori vengono interconnessi attraverso ingressi e uscite binari appositamente configurati:
Dati 2° regolatore
Dati 3° regolatore
Ciclo
Conferma
70h 74h 78h FDh
1° regolatore
DDh EDh 7Ch
2° regolatore k l
TA
Fig. 5 Schema di collegamento con valori della configurazione uscita
DDh EDh 7Ch
3° regolatore
• La parametrizzazione dei valori nominali delle correnti di riscaldamento di tutti e 3 i regolatori si effettua sul 1° regolatore. La determinazione automatica (vedi sopra) avviene per tutti e 3 i regolatori, se gli ingressi e le uscite binari sono correttamente configurati e collegati. L’eventuale parametrizzazione delle correnti di riscaldamento sul 2° e 3° regolatore è senza effetto.
• Sul 1° regolatore
si deve
inoltre impostare il ciclo di campionamento corrente di riscaldamento . Il valore ottimale per una rapida identificazione di errori è circa la metà del ritardo Tu, cosicché il ciclo di campionamento corrente di riscaldamento dovrà essere impostato sul valore minore tra quelli che i canali monitorati presentano come metà del ritardo.
• La segnalazione di errore avviene nello stato di errore del canale corrispondente del regolatore interessat o
.
Svantaggi del monitoraggio di 16/24 canali
• La funzione di monitoraggio è soggetta a limitazioni metrologiche, se la corrente di riscaldamento più piccola non corrisponde a una quota rilevante (ca. 2%) della corrente primaria del trasformatore. Questo può succedere anche facilmente, in quanto la corrente cumulativa dei 16/24 canali è superiore a quella di 8 canali.
• I valori nominali della corrente di riscaldamento per il 2° e il 3° apparecchio sono limitati al 25 % del rapporto del trasformatore di corrente sommatore.
• L’errore corrente di riscaldamento troppo grande NON viene rilevato per il 2° e il 3° regolatore.
• L’impostazione automatica dei valori nominali della corrente di riscaldamento per il 2° e il 3° apparecchio avviene solo se tutti i canali stanno riscaldando in quel momento.
2.8.7
Reazione in caso di sensore guasto
In caso di rottura sensore oppure inversione di polarità della termocoppia / cortocircuito del Pt100 viene settato il bit rottura sensore o il bit inversione di polarità dello stato di errore canali .
Le uscite di regolazione reagiscono nel modo seguente:
• Con tipo regolatore
off
,
misura
e
attuatore
non ci sono reazioni.
• Con tipo regolatore
trasmettitore limite
,
regolatore passo-passo PDPI
(tipo = 5) o
elemento proporzionale,
nella modalità automatica verrà trasmesso il rapporto di regolazione con sensore guasto .
• Con tipo regolatore
= regolatore PDPI
(=4) il comportamento dipende dal rapporto di regolazione con sensore guasto :
– rapporto di regolazione con sensore guasto = 0% o rapporto di regolazione minimo (–100%) o massimo (100%): viene trasmesso il rapporto di regolazione con sensore guasto.
– rapporto di regolazione con sensore guasto = altro valore:
Se l’anello di regolazione è a regime, verrà trasmesso un rapporto di regolazione "plausibile", che dovrebbe mantenere la temperatura vicina al setpoint.
Se l’anello di regolazione non è ancora a regime (in fase di avviamento, dopo reset), verrà trasmesso il rapporto di regolazione con sensore guasto.
Se il regolatore è configurato come regolatore di canale caldo, il rapporto di regolazione "plausibile" viene determinato come media, al fine di livellare le fluttuazioni del ciclo di iniezione.
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R6000–25
2.8.8
Monitoraggio delle uscite binarie
Tutte le uscite binarie, che non sono configurate come ingressi, vengono permanentemente sorvegliate per riconoscere eventuali cortocircuiti o anomalie. L’ errore uscita contiene 2 volte 24 bit che vengono settati se l’uscita è attiva senza segnale applicato al terminale (cortocircuito) o se l’uscita è inattiva con segnale applicato (cioè quando l’uscita viene impegnata da un difetto di cablaggio o simile). Da questo monitoraggio di uscite sono escluse solo le uscite di errore cumulativo corrente di lavoro , in modo da poterle collegare in parallelo attraverso più apparecchi.
2.8.9
Errori dell’apparecchio
Nello stato di errore dell’apparecchio vengono settati i bit appropriati e il LED di errore sul lato frontale si illumina, se
• il sistema di misura non funziona,
• è stato individuato un errore nell’hardware digitale,
• è stato scoperto un errore nella memoria parametri, oppure
• si è verificato un errore nel monitoraggio uscite.
Inoltre vengono settati dei bit in caso di
• sovraccarico degli ingressi per il monitoraggio della corrente di riscaldamento,
• interruzione o cortocircuito del giunto freddo.
2.8.10 Cancellazione dei bit di errore
Alcuni bit dello stato di errore dei canali e dello stato di errore dell’apparecchio devono essere azzerati esplicitamente, in quanto non vengono mai cancellati dal regolatore stesso (tranne in caso di reset ). La cancellazione può avvenire sovrascrivendo le parole di stato di
errore attraverso l’interfaccia, come descritto capitolo 8.4.3.
I seguenti bit dello stato di errore dei canali possono essere cancellati anche attraverso un ingresso binario, impostando la selezione di
funzione del regolatore (vedi 2.5.2) su
cancellazione errore
:
• errore di valore limite in caso di memorizzazione allarmi
• errore circuito di riscaldamento
• errore all’avvio dell’adattamento
• errore in fase di adattamento
Gli errori che si verificano successivamente non vengono soppressi.
Il segnale deve essere applicato all’ingresso binario per almeno 100 ms.
2.8.11 Trasmissione di allarmi per canali specifici
Per ogni canale esiste un’apposita maschera di errore , che permette di selezionare, dallo stato di errore dei canali, gli errori da trasmettere
L’uscita da utilizzare per questa funzione deve presentare la seguente configurazione uscita:
Bit n°
0
1
2 ... 4
5
6
7
Valore
0
1
0 ... 7
0
0 / 1
1
Significato
Configurazione come uscita
Canale singolo
Numero canale
––
Corrente di lavoro / corrente di riposo
Configurazione come uscita di allarme
2.8.12 Trasmissione di allarmi cumulativi o dell’allarme "auto-ottimizzazione in corso"
È possibile programmare otto maschere di errore cumulativo , che permettono di selezionare, dall’errore cumulativo, gli errori da trasmet-
Gli allarmi di gruppo vengono generati dagli allarmi specifici dei canali, combinando con funzioni "or" gli allarmi di tutti i canali apparte-
nenti allo stesso gruppo (vedi anche cap. 2.5.1 a pag. 16).
L’uscita da utilizzare per la trasmissione di allarmi cumulativi, allarmi di gruppo o dell’allarme di auto-ottimizzazione in corso o non corretta, deve presentare la seguente configurazione uscita :
Bit n°
0
1
2 ... 6
7
Valore
0
0
1 ... 8
9
10 ... 13
0 / 1
Significato
Configurazione come uscita
Errore cumulativo
Errore cumulativo 0 ... 7,
Auto-ottimizzazione in corso o non corretta
Errore di gruppo 0 ... 3
Corrente di lavoro / corrente di riposo
R6000–26
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2.9
Funzioni speciali
2.9.1
Data logger
Il data logger memorizza fino a 3600 campionamenti di valori reali e di controllo per tutti gli 8 canali.
La registrazione ricomincia ad ogni reset del regolatore; i dati andranno persi quando viene interrotta l’alimentazione ausiliaria.
Quando la memoria è piena, le registrazioni più recenti sovrascrivono quelle più vecchie.
Il ciclo di campionamento del logger (PI = 92h) può essere configurato nel campo da 0,1 a 300,0 secondi, corrispondente a una durata di registrazione tra 0,1 e 300 ore (da 6 minuti a 12 giorni).
Per non sovrascrivere i dati memorizzati è possibile interrompere la registrazione in corso via ingresso binario (configurazione uscita =
CDh) o attraverso l’interfaccia (controllo logger (PI=93h) = 1).
Il numero dei campionamenti da leggere si può richiedere con PI = 98h.
La lettura dei valori campionati avviene separatamente per valori reali e valori di controllo e viene gestita dal parametro inizio lettura valori campionati (PI = 94h per valori reali, PI = 95h per valori di controllo).
L’inizio lettura rappresenta la marcatura di un campionamento (valori reali e di controllo), dove iniziare la prossima lettura dei valori campionati. Dopo un reset viene marcato il primo campionamento in assoluto.
L’inizio lettura indica quanti campionamenti del recente passato, fino al momento attuale, possono essere letti. Gli inizi lettura vengono incrementati con ogni nuovo campionamento memorizzato.
Il valore non può superare il numero dei campionamenti (PI = 98h).
La lettura dei valori campionati si effettua con PI = 96h per i valori reali, e con PI = 97h per i valori di controllo. La lettura non modifica il contenuto della memoria.
Nella lettura dei valori campionati via interfaccia di servizio o via bus RS-485 (protocollo EN60870 o Modbus), ogni operazione di lettura decrementa automaticamente l’inizio lettura in modo tale che la richiesta di lettura successiva fornisca i campionamenti successivi.
Se gli inizi di lettura non vengono manipolati attraverso l’interfaccia, è dunque possibile acquisire in continuo tutti i valori campionati, effettuando le letture ad opportuni intervalli (prima che i valori più vecchi vengano sovrascritti ). Si possono richiedere max. 120 valori
(15 campionamenti x 8 canali) oppure 8 x "valori di inizio lettura".
Nei sistemi CANopen vengono lette max. 8 parole alla volta, l’inizio lettura non viene ridotto automaticamente, ma scrivendo il valore
-1 sull’inizio lettura.
Le lettura dei valori via Profibus DP è descritta nel cap. 6.3.5.
I valori campionati si possono leggere anche con PI = 9Ah. In tal caso si leggono 8 valori reali campionati, i relativi 8 valori di controllo campionati nonché 1 parola di messaggio corrispondente. Controllo tramite inizio lettura valori reali campionati (non per Profibus DP e
CANopen).
Il momento dell’ultimo campionamento si può richiedere con PI = 99h.
Esempio
• Il ciclo di campionamento del logger è impostato su 10 secondi (PI = 92h: 100), la durata totale di registrazione è quindi 10 ore.
• La tensione di alimentazione del regolatore è stata attivata ca. 3 ore fa, e da quel momento non sono stati richiesti valori di campionati. L’interrogazione delle variabili "inizio lettura valori reali campionati" (PI = 94h), "inizio lettura valori di controllo campionati" (PI =
95h) e "numero campionamenti" fornisce per ognuna di loro ca. 1080 = 3 x 60 x 60 / 10.
• Si dovranno leggere solo i campionamenti degli 8 valori reali degli ultimi 15 minuti. A questo scopo "l’inizio lettura valori reali campionati" (PI = 94h) deve essere impostato su 90 = 15 x 60 / 10.
• Adesso è possibile acquisire con PI = 96h i 90 x 8 valori reali campionati.
• Al termine dell’operazione "l’inizio lettura valori reali campionati" (PI = 94h) assume il valore zero.
• "L’inizio lettura valori di controllo campionati" (PI = 95h) invece non cambia.
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R6000–27
2.9.2
Verifica dell’associazione tra sensori e riscaldamento (mapping)
Questa funzione serve a verificare il corretto cablaggio del riscaldamento e/o dei sensori.
Un sistema di raffreddamento, se presente, non viene preso in considerazione, in quanto la funzione viene attivata tipicamente prima di procedere al riscaldamento iniziale, quando le zone sono ancora fredde.
!
Attenzione: questa funzione è intesa per facilitare i test preliminari e non può prevenire danni da surriscaldamento, causati da errori di cablaggio. Se necessario, si dovrà provvedere a un monitoraggio indipendente delle temperature effettive.
Preparativi
• Il tipo regolatore dei loop da verificare deve essere impostato su
regolatore PDPI
. Per i canali diversamente configurati il mapping non verrà verificato.
• Il tempo richiesto per eseguire la verifica dei singoli canali dipende dal parametro ritardo . Se l’ottimizzazione dei parametri di regolazione è già avvenuta, non è necessario modificare il tempo di ritardo, in quanto il valore è già ottimale. Altrimenti il tempo di ritardo dovrebbe essere scelto in modo da corrispondere circa all’intervallo entro il quale la temperatura della zona interessata, dopo l’accensione del riscaldamento, aumenta di qualche grado.
• In base al tempo di ritardo si calcola per ogni canale un tempo di verifica . Il valore è pari al doppio del tempo di ritardo , comunque non inferiore a 10 secondi e non superiore a 5 minuti.
!
Attenzione: con un tempo di verifica troppo lungo si rischia un riscaldamento eccessivo nel caso non fosse possibile associare nessun sensore. Questo succede, per esempio, quando il sensore è cortocircuitato o collegato a un altro regolatore.
Svolgimento
• La verifica dell’associazione sensore/riscaldamento può essere avviata da qualsiasi stato, inviando il codice Code AAh al parametro controllo apparecchio (PI = 32h).
Scrittura
0 ... 7 AAh
AAh
Lettura
4 ... 7 Ah
0h
Significato
Verifica associazione sensore/riscaldam. avviare / in corso stop / terminata
• Nella prima fase (di stabilizzazione) si accerta che le temperature non salgano quando tutte le uscite dei canali da verificare sono inattive. La durata della fase di stabilizzazione corrisponde al valore massimo tra i tempi di verifica.
• Nella seconda fase si effettua la verifica dell’associazione per i vari canali, singolarmente e in successione. A questo scopo si attiva il riscaldamento del canale in esame, e si osservano tutti i valori di temperatura che presentano una variazione di oltre 5 gradi. La limitazione del rapporto di regolazione o la modalità di avviamento, se previste, vengono considerate.
• Al più tardi alla scadenza del tempo di verifica, il riscaldamento viene di nuovo disattivato, e si passa al canale successivo.
• Se non è stato rilevato alcun errore, il regolatore ritorna infine alla modalità operativa impostata in precedenza.
• Se è stato rilevato un errore, viene settato il bit errore di mapping nello stato di errore dell’apparecchio e tutte le uscite di riscaldamento e raffreddamento di tutti i canali rimangono disattivati finché il bit errore di mapping non viene azzerato.
Interruzione
• La verifica si può interrompere in qualsiasi momento, inviando il codice AAh al parametro controllo apparecchio .
• La verifica termina prematuramente e il bit errore di mapping nello stato di errore dell’apparecchio viene settato, se il valore di temperatura di un qualsiasi canale sale in modo sproporzionato. La relativa soglia è di 20 gradi nella fase di stabilizzazione e di 50 gradi nella seconda fase. In tal caso verrà omessa la verifica dei canali successivi.
• Quanto sopra vale anche se la temperatura, a causa dell’inversione di polarità del sensore, dovesse scendere oltre il limite inferiore del campo di misura.
Valutazione
Il risultato della verifica viene evidenziato nello stato regolatore e nello stato di errore dei canali :
• L’ indirizzo mapping nello stato regolatore specifica l’indirizzo del sensore che ha reagito al riscaldamento. L’indirizzo mapping è valido solo se è settato il bit mapping completato dello stato regolatore
Il bit errore di mapping nello stato di errore dell’apparecchio risulta settato nei seguenti casi:
• L’ indirizzo mapping non coincide con il numero del canale.
Causa: sensore o riscaldamento scambiato oppure interferenze termiche molto forti.
• Se il bit mapping completato dello stato regolatore non risulta settato, benché il canale sia stato verificato, non è stata rilevata nessuna variazione di temperatura prima dello scadere del tempo di verifica.
Causa: il tempo di verifica era troppo breve, cioè il valore specificato per il tempo di ritardo è troppo piccolo, o il riscaldamento non
è attivo o il sensore è cortocircuitato o il sensore e/o il riscaldamento sono collegati a un altro regolatore.
• Se è stata rilevata una variazione negativa della temperatura, risulta settato il bit inversione di polarità nello stato di errore canali relativo a quel canale che presenta la variazione negativa della temperatura.
Causa: inversione di polarità del sensore.
• Se la verifica è terminata prematuramente, perché c’è stato un aumento di temperatura sproporzionato, risulta settato il bit rottura sensore nello stato di errore canali relativo a quel canale che presenta l’aumento di temperatura.
Causa: il sensore appartiene a un altro regolatore oppure il riscaldamento viene controllato da un altro regolatore oppure ci sono forti interferenze termiche con il riscaldamento di un altro regolatore.
• I bit rottura sensore e inversione di polarità rimangono settati, finché l’errore di mapping non viene confermato.
R6000–28
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2.9.3
Storico allarmi
Lo storico allarmi può contenere fino a 100 registrazioni dello stato di errore con data e ora.
Ogni volta che cambia almeno un bit dell’intero stato di errore (vedi PI = 21h e dati evento) viene memorizzato lo stato di errore completo, con la marca temporale.
La registrazione ricomincia ad ogni reset del regolatore; i dati andranno persi quando viene interrotta l’alimentazione ausiliaria.
Quando la memoria è piena, le registrazioni più recenti sovrascrivono quelle più vecchie.
Il numero delle voci nello storico allarmi si può richiedere con PI = 2Fh.
La lettura delle voci viene controllata tramite il valore inizio lettura storico allarmi (PI = 2Dh).
Il valore dell’inizio lettura indica quante voci del passato, fino al momento attuale, possono essere lette. Il valore non può superare il numero delle voci (PI = 2Fh).
L’inizio lettura rappresenta la marcatura della voce dove iniziare la prossima lettura. Dopo un reset viene marcata la prima voce in assoluto. Il valore dell’inizio lettura viene incrementato con ogni nuova voce memorizzata.
La marca temporale proviene da un semplice contatempo e non da un orologio in tempo reale, cioè dopo un reset del regolatore il contatempo comincia di nuovo dal 1° gennaio 00, ore 0:00:00. Per mettere il contatempo in relazione al tempo reale, è possibile impostare con PI = 90h data e ora attuale.
Le voci dello storico allarmi vengono lette con PI = 2Eh. La lettura non modifica il contenuto della memoria. Il formato delle voci è
descritto nel cap. 8.4.9 a pag. 74.
Nella lettura delle voci via interfaccia di servizio o bus RS-485 (protocollo EN60870 o Modbus), ogni operazione di lettura decrementa automaticamente l’inizio lettura in modo tale che la richiesta di lettura successiva fornisca la voce successiva.
Attenzione: questo vale anche se non vengono richieste tutte le 15 parole alla volta.
Se l’inizio di lettura non viene manipolato attraverso l’interfaccia, è dunque possibile acquisire in continuo tutte le voci registrate, effettuando le letture ad opportuni intervalli (prima che i valori più vecchi vengano sovrascritti).
Siccome nei sistemi CANopen non è possibile leggere tutte le 15 parole alla volta, l’inizio lettura non viene ridotto automaticamente, ma scrivendo il valore -1 sull’inizio lettura.
Le lettura dei valori via Profibus DP è descritta nel cap. 6.3.5.
2.9.4
Controllo degli ingressi/delle uscite binari
Lo stato attuale degli ingressi e delle uscite binari
si può acquisire in qualsiasi momento con PI = E0h (vedi cap. 8.10 a pag. 78).
A seconda della configurazione degli ingressi/delle uscite, lo stato può cambiare ogni 10ms.
Le uscite binarie non utilizzate per funzioni del regolatore possono essere configurate come ingressi o uscite liberi e sono dunque disponibili per funzioni di controllo indipendenti.
Per un ingresso libero la configurazione uscita (PI = 37h) deve essere impostata sul valore 81h, per evitare un messaggio di errore I/O.
Per un’ uscita libera la configurazione uscita (PI = 37h) deve essere impostata sul valore 40h, in modo che l’uscita possa essere control-
parola di messaggio come stato regolatore (PI = 24h).
2.9.5
Controllo delle uscite continue
Lo stato attuale delle uscite continue
si può acquisire in qualsiasi momento con PI = E1h (vedi cap. 8.10 a pag. 78). Il campo valori
0 ... 1000 corrisponde a 0 ... 20 mA o 0 ... 10 V.
Le uscite continue non utilizzate per funzioni del regolatore possono essere configurate come uscite libere e sono dunque disponibili per funzionalità indipendenti.
A questo scopo la configurazione uscita (PI = 37h) deve essere impostata sul valore 40h, in modo che l’uscita possa essere controllata
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–29
2.10 Set di parametri
Nella memoria non-volatile esistono tre set parametri.
Il regolatore funziona sempre con il set parametri attuale, qualsiasi modifica di un parametro riguarda solo questo set.
Gli altri due set parametri possono essere sovrascritti con quello attuale oppure caricati in quello attuale. In questo modo è possibile passare facilmente da un’applicazione all’altra o salvare configurazioni provvisorie in fase di sperimentazione.
Il set parametri della configurazione standard (di fabbrica) è salvato nel firmware in modo da poterlo ripristinare in qualsiasi momento, sovrascrivendo quello attuale.
Il parametro controllo apparecchio (PI = 32h) controlla le operazioni di trasferimento
Bit n°
0 ... 7
Valore
0Fh
1Eh
1Fh
2Eh
2Fh
Significato
Caricare impostazioni standard di fabbrica nel set parametri attuale
Salvare il set parametri attuale nel set parametri 1
Caricare il set parametri 1 nel set parametri attuale
Salvare il set parametri attuale nel set parametri 2
Caricare il set parametri 2 nel set parametri attuale
Nota readback non possibile
ad eccezione delle configurazioni interfaccia (PI = A0h e A1h).
R6000–30
GMC-I Messtechnik GmbH
Riepilogo di tutti i parametri e configurazioni
I parametri sotto riportati vengono memorizzati in una EEPROM che li mantiene anche in caso di guasto alla rete elettrica. Altre variabili
Dimens.
Formato Campo di regolazione Standard Nota PI Denominazione del parametro
Parametri di temperatura
00h Setpoint
01h Primo valore limite superiore
02h Primo valore limite inferiore
03h Secondo setpoint
04h Secondo valore limite superiore
05h Secondo valore limite inferiore
06h Setpoint minimo
07h Setpoint massimo
08h Innalzamento setpoint (boost)
09h Durata boost
0Ah Setpoint di avviamento
0Bh Tempo di sosta
0Ch Correzione valore reale
0Dh Fattore valore reale
0Eh Rampa per setpoint, salita
0Fh Rampa per setpoint, discesa
Parametri di regolazione
10h Banda proporzionale riscaldamento
11h Banda proporzionale raffreddamento
12h Zona morta
14h Ritardo del sistema
15h Tempo ciclo di regolazione
16h Rapporto di regolazione attuatore
17h Rapporto di regolazione in avviamento
18h Tempo di regolazione motore
19h Rapporto di regolazione feed-forward
1Ch Rapporto di regolazione minimo
1Dh Rapporto di regolazione massimo
1Eh Rapporto di regolazione con sensore guasto
1Fh Isteresi di commutazione
0,1 s
%
%
%
%
0,1°
0,1°
0,1°
0,1°
0,1 s
0,1 s
%
%
0,1°
0,1°
15 bit setpoint minimo ... massimo
0,0 ° = off, –span ... +span
*)
15 bit 0,0 ° = off, –span ... +span
0,1°
0,1°
0,1°
0,1°
0,1°
0,1°
15 bit come primo valore limite superiore
15 bit come setpoint
15 bit come primo valore limite superiore
15 bit come primo valore limite superiore
15 bit i.c.m. ... setpoint massimo
–span ... setpoint massimo
*)
15 bit
0,0 °C o 32,0 °F = off, i.c.m. ... f.c.m.
setpoint minimo ... f.c.m. setpoint minimo ... span
*)
0,1°
0,1 s
0,1°
0,1 s
15 bit –span ... +span
15 bit 0,0 ... 3000,0 s
15 bit come setpoint
15 bit 0,0 ... 3000,0 s
0,1°
‰ / 0,1°
15 bit –span ... +span
15 bit 10,0 ... 1800,0 ‰ / °C
0,1° / min
15 bit 0,0 ° = off, 0,1 ° ... span
0,1° / min
15 bit 0,0 ° = off, 0,1 ° ... span
*)
*)
*)
15 bit 0,0 ° ... span
15 bit 0,0 ° ... span
15 bit 0,0 ° ... span
15 bit 0,0 ... 3000,0 s
15 bit 0,1 ... 300,0 s
*)
*)
*)
7 bit rapporto di regolazione min. ... max.
7 bit rapporto di regolazione min. ... max.
15 bit 1,0 ...600,0 s
7 bit rapporto di regolazione min. ... max.
7 bit –100 ... 0 %
7 bit 0 ... +100 %
7 bit rapporto di regolazione min. ... max.
15 bit 0,0 ° ... span
*)
0,0 °C
0,0 ° per valore limite relativo per v. lim. assoluto e reg. differenziale per v. lim. assoluto e reg. a val. assoluto
0,0 °
0,0 °C
0,0 °
0,0 °
0,0 °C
600,0 °C per regolatore a valore assoluto per regolatore differenziale per regolatore a valore assoluto per regolatore differenziale
0,0 °
0,0 s
0,0
0,0
0,0 °C
0,0 s
0,0 °
100,0 %
50,0 °
50,0 °
0,0 ° non per regolatore a 2 punti
50,0 s
1,0 s
0 %
100 %
60,0 s per regolatore passo-passo
0 %
–100 % non per regolatore passo-passo
100 % non per regolatore passo-passo
0 %
4,0 ° per monitoraggio valori limite e trasmettitore limite
Istruzioni di controllo (altri PI in cap. 8.4 a pag. 71)
20h Funzione regolatore
22h Configurazione regolatore
23h Configurazione estesa del regolatore
25h Filtro oscillazioni
29h Maschera di errore canale
2Ah Maschera di errore cumulativo
Specifiche dell’apparecchio (altri PI in cap. 8.5 a pag. 75)
32h Controllo apparecchio
33h Tipo sensore
36h Configurazione valori limite
37h Configurazione uscita I/O 1 ... 16 continuo 1 ... 4
3Ah Limitazione potenza
Monitoraggio corrente di riscaldamento
60h Valore nominale della corrente di riscaldamento
61h Valore nominale corrente di riscald., 2° regolatore
62h Valore nominale corrente di riscald., 3° regolatore
64h Rapporto del trasformatore di corrente sommatore
67h Ciclo di campionamento corrente di riscaldamento
68h Soglia di monitoraggio
69h Tensione di riscaldamento secondaria
Data logger (altri PI in cap. 8.7 a pag. 77)
92h Ciclo di campionamento logger
Interfacce (non via Profibus)
A0h
A1h
Configurazione interfacce
Baud rate CAN bit bit bit
0,1 s bit bit bit
— bit bit
%
0,1 A
0,1 A
0,1 A
0,1 A
0,1 s
%
0,1 V
0,1 s bit bit
8 bit
8 bit
8 bit
8 bit
8 bit
8 bit
7 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
± 15 bit
8 bit
8 bit
16 bit
8 bit
0,0 = off, 0,3 ... 25,0 s
16 bit
16 bit
vedi cap. 8.5.3 a pag. 75 vedi cap. 8.5.2 a pag. 75 vedi cap. 8.5.4 a pag. 75
0 ... +100 %
0,0 = off, 0,1 ... 1000,0 A
0,0 = off, 0,1 ... 250,0 A
0,0 = off, 0,1 ... 250,0 A
0,0 ... 1000,0 A
0,0 = auto, 0,1 ... 3000,0 s
0 = default, 1...100
0,0 = off, 10,0 ... 50,0 V
0,1 ... 300,0 s
vedi cap. 8.8.2 a pag. 78 vedi cap. 8.8.3 a pag. 78
*) i.c.m
= inizio del campo di misura, f.c.m.
= fine del campo di misura, span = ampiezza del campo di misura
0 = off
1 = PDPI
0
0,0 s
0 = nessuna vedi cap. 2.8.11 a pag. 26
0 = nessuna vedi cap. 2.8.12 a pag. 26
0 = °C
0 = tipo J vedi cap. 2.1.1 a pag. 7
0 = nessuna vedi cap. 2.8.3 a pag. 23
8 canali
3 punti
0 = off
0 = off
0 = off
0 = off
100,0 A
0 = auto
0=default
0 = off
1,0 s
2=19,2kB
4 =125 kB even p.
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–31
3 Interfaccia RS-232, protocollo secondo EN 60870
3.1
Generalità
Il collegamento dell’interfaccia è descritto nelle Istruzioni per l’installazione (opuscolo separato).
3.1.1
Dati dell’interfaccia
L’interfaccia seriale del regolatore presenta le seguenti caratteristiche:
• Modalità RS-232 e RS-485 (2 fili)
• Baud rate
• Formato
4800, 9600, 19200 Bd (selezionabile via interfaccia)
8 bit di dati, 1 bit di parità, 1 bit di stop
• Parità even, odd, space, none (selezionabile via interfaccia)
L’indirizzo per la comunicazione (0 ... 254) attraverso il bus RS-485 viene impostato tramite il DIP-switch su lato frontale. Una modifica dell’indirizzo diventa operativa solo dopo aver spento e riattivato il regolatore.
3.1.2
Protocollo di comunicazione
Per la comunicazione tra il centro di controllo e gli apparecchi di campo si adotta il protocollo di trasmissione secondo EN 60870.
Nel regolare viene utilizzato solo un sottoinsieme delle funzioni ivi definite.
3.1.3
Principio di funzionamento
Si tratta di un protocollo master/slave con un master (computer di controllo) e fino a 255 slave (apparecchi).
La comunicazione avviene nella modalità half-duplex, cioè l’apparecchio collegato al computer di controllo diventa attivo (risponde) solo se
• riceve un messaggio valido destinato al proprio indirizzo,
• è decorso il ritardo di risposta minimo specificato (t av), in modo che il master abbia il tempo necessario per prepararsi alla ricezione.
Successivamente, il master può ridiventare attivo solo se
• riceve, dallo slave interrogato, un messaggio di risposta valido e se è decorso il tempo di attesa specificato dopo la fine del messaggio di risposta (t aw);
• è decorso il ritardo di risposta massimo specificato (t av);
• è decorso il ritardo di intercarattere specificato (t zvs = pausa tra 2 caratteri trasmessi). Questo tempo di attesa si applica anche in presenza di risposte non valide o incomplete!
3.1.4
Temporizzazione
Pronto a trasmettere/ricevere dopo l’attivazione
Ritardo di intercarattere (regolatore trasmette)
Ritardo di intercarattere (master)
Ritardo di risposta (regolatore trasmette)
Attesa dopo risposta del regolatore (master) t ber ca. 5 s t zvs < 3 ms t zvm < 100 ms t av 10 ... 100 ms t aw > 10 ms t ber ca. 5 s
Master trasmette t av
10 ...
100 ms
Slave risponde
Master trasmette
< 3 ms t zvs t aw t zvm
> 10 ms < 100 ms
Figura 6 Schema di temporizzazione
Tempo
R6000–32
GMC-I Messtechnik GmbH
3.2
Tipo e struttura dei messaggi
Tutti i messaggi, sia di richiesta che di risposta, sono costituiti da una di 3 sequenze che si distinguono per la loro struttura. L’uso delle sequenze è definito per ogni funzione interfaccia messa a disposizione dal regolatore e viene descritto nei paragrafi seguenti.
3.2.1
Sequenza breve
Le sequenze brevi si usano: dal lato richiesta:
• per trasmettere agli slave dei comandi brevi (del tipo "reset", ecc. )
• per richiedere in modo abbreviato dei dati importanti agli slave (p. es. risultati, ecc. ) dal lato risposta:
• come messaggio di riscontro per chiamate che non richiedono dati di risposta.
Struttura della sequenza breve
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h Carattere di start
2
3
Campo funzione
Indirizzo dell’apparecchio
4
5 16h
Checksum
Carattere di stop
(SZK)
(FF)
(GA)
(PS)
(EZ)
Nota
vedi cap. 3.2.4 a pag. 34 vedi cap. 3.2.4 a pag. 34
3.2.2
Sequenza di controllo
Le sequenze di controllo vengono usate solo dal lato richiesta. Esse servono per acquisire dagli apparecchi tutti i dati che non possono essere richiesti con la sequenza breve, in quanto necessitano di una specifica più dettagliata.
Struttura della sequenza di controllo
Carattere n° Contenuto Significato
1 68h Carattere di start
2
3
Lunghezza
Lunghezza (ripetizione)
68h
6
7
4
5
Carattere di start (ripetizione)
Campo funzione
Indirizzo dell’apparecchio
Indice parametri
8
9
10
8 o 11
9 o 12
00h
16h
Dal canale
Al canale
Numero ricetta
Checksum
Carattere di stop
(bK)
(RN)
(PS)
(EZ)
(FF)
(GA)
(PI)
(vK)
(SZ1)
(L1)
(L2)
(SZ2)
Nota
Totale dei caratteri, dal campo funzione fino a checksum (escluso)
vedi cap. 3.2.4 a pag. 34 vedi cap. 3.2.4 a pag. 34 vedi cap. 3.2.4 a pag. 34
Omesso con alcuni indici di parametri del gruppo principale 3
3.2.3
Sequenza lunga
Le sequenze lunghe si usano:
• per trasmettere comandi e parametri all’apparecchio;
• per acquisire dati e parametri dall’apparecchio.
Struttura della sequenza lunga
Carattere n° Contenuto Significato
1 68h Carattere di start
2 Lunghezza senza SZ1, L1, L2, SZ2,
PS, EZ
5
6
3
4 68h
Lunghezza (ripetizione)
Carattere di start (ripetizione)
Campo funzione
Indirizzo dell’apparecchio
7
8
9
10
L1 + 5
L1 + 6
00h
16h
Indice parametri
Dal canale
Al canale
Numero ricetta n caratteri di dati applicativi
Checksum
Carattere di stop
(SZ1)
(L1)
(PI)
(vK)
(bK)
(RN)
(L2)
(SZ2)
(FF)
(GA)
(PS)
(EZ)
Nota
Totale dei caratteri, dal campo funzione fino a checksum (escluso)
vedi cap. 3.2.4 a pag. 34 vedi cap. 3.2.4 a pag. 34 vedi cap. 3.2.4 a pag. 34
Omesso con alcuni indici di parametri del gruppo principale 3
Omesso nella risposta dati ciclo e dati evento
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–33
3.2.4
Funzione e campo valori dei caratteri di formato
Indirizzo dell’apparecchio (GA)
Ind. bus in su = high in giù = low
1 2 3 4 5 6 7 8
Bit meno significativo Bit più significativo
Figura 7 Esempio: indirizzo bus = 3
• 0 ... 254 Campo per l’indirizzo dell’apparecchio, selezionabile tramite i DIP-switch sul frontalino del regolatore
• 255 Consente di inviare un messaggio simultaneamente a tutti gli apparecchi collegati. I dati e comandi inviati a questo indirizzo vengono ricevuti da tutti gli apparecchi, senza che venga trasmesso un messaggio di riscontro al master.
Lunghezza (L1, L2)
L’indicazione della lunghezza (L1 = L2), usata solo nelle sequenze di controllo o lunghe, si riferisce al totale dei caratteri, dal campo funzione (FF) fino al checksum (PS) escluso. L1, L2 dipendono dall’uso di vK, bK, RN e dal numero (n) dei dati applicativi.
Di conseguenza, L1 e L2 possono assumere i seguenti valori:
• nelle sequenze di controllo: 3 o 6
• nelle sequenze lunghe: n + 3 oppure n + 6
Campo funzione (FF)
Il campo funzione contiene
• nella sequenza breve: l’informazione applicativa vera e propria; la sua funzione, predefinita bit per bit, è diversa in direzione richiesta e risposta.
• nella sequenza di controllo e nella sequenza lunga: le informazioni di direzione e di controllo per i dati applicativi trasmessi.
Codifica del campo funzione in direzione richiesta
Controllo richiesta Codice
Normalizzare il livello di collegamento dei dati (DLL) 40h
Resettare l’apparecchio
Interrogazione "Apparecchio ok?"
44h
49h
Richiedere dati evento
Richiedere dati ciclo
Richiedere correnti di riscaldamento
Trasmettere dati al regolatore
Richiedere dati al regolatore
7Ah
7Bh
7Eh
73h
7Bh
Sequenza
Sequenza breve
Sequenza lunga
Nota
Il regolatore processa solo i codici riportati; ai codici non validi risponde con un messaggio d’errore.
Codifica del campo funzione in direzione risposta bit n° Funzione
0 ... 3 Risposta
4
5
6
7
Riscontro per il comando
Richiesta intervento operatore bit direzionale
––
Valore Significato
0
1
B
ACK: riscontro positivo
NACK: riscontro negativo; messaggio non accettato
Risposta all’interrogazione "Apparecchio ok?"
8
0
1
0
1
Sequenza breve
Trasmissione di dati
Comando eseguito; apparecchio pronto
Apparecchio non pronto per questo comando; ripetere il comando, se necessario
Nessun errore
Errore rilevato (richiedere i dati evento)
Sequenza lunga
0
0
R6000–34
GMC-I Messtechnik GmbH
Indice parametri (PI)
L’indice parametri definisce il tipo dei dati da trasmettere. Il carattere "PI" viene interpretato nel modo seguente: bit 7 ... 4
0 ... Fh
Numero di selezione per il gruppo parametri principale bit 3 ... 0
0 ... Fh
Numero di selezione per parametri speciali
Nei gruppi parametri principali sono riassunti dei dati o parametri funzionalmente affini di un apparecchio. Sono accessibili solo gli indici
parametri descritti al cap. 8 a pag. 68, per tutti gli altri verrà emesso un messaggio d’errore.
Selezione del canale e della ricetta (vK, bK, RN)
Siccome il regolatore è uno strumento multicanale, occorre specificare con
"Dal canale"
"Al canale" vK bK da quali canali devono essere trasmessi i valori richiesti. Con vK = 0 e bK = 0 si ottengono i dati di tutti i canali.
Con il numero ricetta RN è possibile richiedere i dati di diversi set parametri. Nell’R6000 esiste solo la ricetta RN = 0.
Checksum (PS)
Il checksum, per tutte le sequenze, viene calcolato sommando (senza riporto) tutti i byte dal campo funzione (FF) fino a checksum (PS) escluso.
Esempio: Sequenza breve: PS = FF + GA
Lunghezza e struttura del blocco con i dati applicativi
Lunghezza e struttura sono variabili e dipendono da PI, vK, bK.
La struttura dei valori trasmessi può basarsi sulle unità byte o word; i formati usati sono:
7bit
15 bit
Rappresentazione in complemento a 2
8 / 16 bit Byte meno significativo in testa
Numero con segno
Byte meno significativo in testa, rappresentazione in complemento a 2 Numero con segno
Campo di bit
3.2.5
Criteri per la validità di un messaggio di richiesta
Il regolatore risponde con i dati richiesti, se sono soddisfatte le condizioni seguenti.
• Nessun errore di parità nel messaggio di richiesta o nei messaggi di risposta di altri nodi del bus.
• Sequenza breve:
Carattere Contenuto Significato Nota
1 10h SZK
2
40h
44h
49h
7Ah
7Bh
7Eh
FF Codice di funzione valido:
Normalizzare il livello di collegamento dei dati
Reset
Apparecchio ok?
Evento
Ciclo
Correnti di riscaldamento
3
4
5
0 ... 255
(GA) + (FF)
16h
GA
PS
EZ
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–35
• Sequenza di controllo e sequenza lunga:
Carattere
1
2
3
4
5
6
7
...
L1 + 5° carattere
L1 + 6° carattere 16h
Contenuto Significato Nota
68h SZ1
L1
68h
73h
7Bh
0 ... 255
L1
L2
SZ2
FF
GA
PI
Scrittura
Lettura
Indirizzo interfaccia
Valore valido
Dati
PS
EZ
Somma da FF fino a Dati (incluso)
Eccezioni, nessuna risposta in caso di:
• sequenza breve "reset"
• GA = 255 (indirizzo broadcast)
Se dal master arrivano dei valori non corretti per FF, PI o PS, l’R6000 trasmette come risposta una sequenza breve con il riscontro negativo NACK.
Se nell’R6000 si è verificato un errore (uno dei bit di errore settato), l’R6000 trasmette come risposta una sequenza breve con il bit
"richiesta intervento operatore" settato.
3.3
Contenuto dei messaggi
3.3.1
Reset apparecchio
L’apparecchio che riceve questa richiesta, effettua un reset hardware, come se venisse brevemente interrotta l’alimentazione ausiliaria.
Esempio: indirizzo dell’apparecchio = 2
Richiesta (sequenza breve):
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h SZK
2
3
44h
02h
FF (reset apparecchio)
GA
4
5
46h
16h
PS
EZ
Risposta:
Nessuna, poiché effettua il reset.
3.3.2
Richiesta: apparecchio ok?
L’apparecchio che riceve la richiesta fornisce solo il campo funzione.
Esempio: indirizzo dell’apparecchio = 3
Richiesta (sequenza breve):
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h SZK
2
3
49h
03h
FF (Apparecchio ok?)
GA
4
5
4Ch
16h
PS
EZ
R6000–36
GMC-I Messtechnik GmbH
Risposta (sequenza breve):
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h SZK
2
3
0Bh
03h
FF (p. es. nessun errore rilevato)
GA
4
5
0Eh
16h
PS
EZ
3.3.3
Dati ciclo
I dati ciclo contengono in un pacchetto di dati i valori di misura e di uscita più importanti del regolatore. In questo modo è possibile acquisire periodicamente in forma compatta (sequenza breve) tali valori.
Esempio: indirizzo dell’apparecchio = 3
Richiesta (sequenza breve):
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h SZ
2
3
7Bh
03h
FF
GA
4
5
7Eh
16h
PS
EZ
Risposta (sequenza lunga):
Carattere n° Contenuto
1 69h
2
3
2Ch
2Ch
4
5
6
7, 8
68h
08h
03h
...
21, 22
23
...
30
31, 32
...
45, 46
47, 48
49
50 16h
Significato Unità
SZ1
L1
L2
SZ2
FF
GA
0,1 °
0,1 °
0,1 °
%
%
%
0,1 A
0,1 A
0,1 A
0,1 V
PS
EZ
Formato Nota
Totale dei caratteri 5 ... 48
15 bit
15 bit
7 bit
...
7 bit
15 bit
15 bit
15 bit
(p. es. nessun errore)
Variabile controllata attuale, canale 1
...
Variabile controllata attuale, canale 8
Variabile di controllo attuale, canale 1
...
Variabile di controllo attuale, canale 8
Corrente di riscaldamento attuale, canale 1
...
Corrente di riscaldamento attuale, canale 8
Tensione di riscaldamento attuale
3.3.4
Dati delle correnti di riscaldamento
I dati relativi alle correnti di riscaldamento del 2° e del 3° regolatore vengono trasmessi in un pacchetto di dati
(vedi cap. 2.8.6 a pag. 24, monitoraggio di 16/24 canali).
Esempio: indirizzo dell’apparecchio = 3
Richiesta (sequenza breve):
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h SZ
2
3
7Eh
03h
FF
GA
4
5
81h
16h
PS
EZ
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–37
Risposta (sequenza lunga):
Carattere n° Contenuto
1 69h
2
3
22h
22h
4
5
6
7, 8
68h
08h
03h
...
21, 22
23, 24
...
37, 38
39
40 16h
Significato Unità
SZ1
L1
L2
SZ2
FF
GA
0,1 A
0,1 A
0,1 A
0,1 A
0,1 A
0,1 A
PS
EZ
Formato Nota numero dei caratteri dal carattere 5 ... 38
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
(p. es. nessun errore) corrente riscald. attuale canale 1, 2° regolatore
... corrente riscald. attuale canale 8, 2° regolatore corrente riscald. attuale canale 1, 3° regolatore
...
corrente riscald. attuale canale 8, 3° regolatore
3.3.5
Dati evento
I dati evento contengono tutti i messaggi d’errore e d’allarme dell’apparecchio e possono essere richiesti (con una sequenza breve) per identificare un errore o allarme specifico, p. es. quando nel campo funzione (FF) di un messaggio di risposta precedente è stato settato il bit BA (= errore collettivo).
Esempio: indirizzo dell’apparecchio = 3:
Richiesta (sequenza breve):
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h SZ
2
3
7Ah
03h
FF
GA
4
5
7Dh
16h
PS
EZ
Risposta (sequenza lunga):
Carattere n° Contenuto
1 68h
2
3
1Ah
1Ah
4
5
6
7, 8
68h
28h
03h
...
21. 22
23, 24
25
...
30
31
32 16h
Significato Unità
SZ1
L1
L2
SZ2
FF
GA bit bit bit bit bit bit bit
PS
EZ
Formato Nota
Totale dei caratteri 5 ... 48
16 bit
16 bit
16
bit
8 bit
...
8 bit
(p. es. bit 6 = 1 uno o più errori)
Stato di errore canale 1
...
Stato di errore canale 8
Stato di errore apparecchio
Errore uscita 1
...
Errore uscita 6
R6000–38
GMC-I Messtechnik GmbH
3.3.6
Richiedere dati al regolatore
Questo tipo di comunicazione consente di acquisire tutti i valori, parametri, configurazioni, stati, identificazioni ecc.
Richiesta di una specifica dell’apparecchio
L’indice parametri appartiene al gruppo principale 3. Per alcuni indici parametri, dunque, la sequenza di controllo e la sequenza lunga non contengono i caratteri "Da canale / A canale" e "Numero ricetta".
Esempio: acquisire la caratteristica dell’apparecchio n° 3
Richiesta (sequenza di controllo senza vK, bK, RN):
Carattere n° Contenuto Significato
1 68h SZ1
2
3
03h
03h
L1
L2
6
7
4
5
8
9
68h
7Bh
03h
31h
AFh
16h
SZ2
FF (p. es. = 7Bh: leggere dati)
GA (p. es. = 3)
PI (p. es. = 31h: caratteristica dell’apparecchio)
PS
EZ
Risposta (sequenza lunga senza vK, bK, RN):
Carattere n° Contenuto Significato
1 68h SZ1
2
3
04h
04h
L1
L2
6
7
4
5
68h
08h
03h
31h
SZ2
FF (p. es. = 08h: nessun errore rilevato)
GA
PI
8
9
10
08h
44h
16h
Caratteristica dell’apparecchio = 08h
PS
EZ
Esempio per la richiesta di un parametro di regolazione
L’indice parametri non appartiene al gruppo principale 3, perciò i caratteri "Da canale / a canale" e "Numero ricetta" sono compresi nella sequenza di controllo e nella sequenza lunga.
Esempio: acquisire il rapporto di regolazione con sensore guasto dall’apparecchio n° 3, canale 1 (valore = 20 %)
Richiesta (sequenza di controllo):
Carattere n° Contenuto Significato
1 68h SZ1
2
3
06h
06h
L1
L2
6
7
4
5
68h
7Bh
03h
1Eh
SZ2
FF (p. es. = 7Bh: leggere)
GA (p. es. = 3)
PI (p. es. = 1Eh: rapporto di regolazione con sensore guasto)
8
9
10
11
12
01h
01h
00h
9Eh
16h vK bK
RN
PS
EZ
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–39
Risposta (sequenza lunga):
Carattere n° Contenuto Significato
1 68h SZ1
2
3
07h
07h
L1
L2
6
7
4
5
68h
08h
03h
1Eh
SZ2
FF (p. es. = 08h: = nessun errore)
GA (p. es. = 3)
PI (p. es. = 1Eh: rapporto di regolazione con sensore guasto)
8
9
10
11
12
13
01h
01h
00h
14h
3Fh
16h vK bK
RN
Campo d’informazione con n = 1 carattere
PS
EZ
3.3.7
Trasmettere dati al regolatore
Questo tipo di comunicazione consente di impostare tutti i parametri, configurazioni e stati operativi. I dati sono accessibili singolar-
L’R6000 confronta il valore trasmesso con il campo di impostazione. Valori che non rientrano nei limiti previsti non verranno salvati. In tal caso viene settato il bit "errore parametro" nello stato di errore, e nel campo funzione della sequenza breve di riscontro viene settato il bit "richiesta intervento operatore".
Tener presente che il regolatore dev’essere completamente configurato, prima di impostare dei parametri, in quanto la configurazione si ripercuote sull’uso e sul campo di impostazione dei singoli "parametri di temperatura".
Trasmissione di una specifica dell’apparecchio
L’indice parametri appartiene al gruppo principale 3. Per alcuni indici parametri, dunque, la sequenza lunga non contiene i caratteri "Da canale / A canale" e "Numero ricetta".
R6000–40
GMC-I Messtechnik GmbH
Esempio: impostare l’unità della variabile controllata nell’apparecchio n° 3 su °F
Richiesta (sequenza lunga):
Carattere n° Contenuto Significato
1 68h SZ1
2
3
04h
04h
L1
L2
6
7
4
5
68h
73h
03h
32h
SZ2
FF (leggere dati)
GA (= 3)
PI
8
9
10
01h
A9h
16h
Valore
PS
EZ
Risposta (sequenza breve):
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h SZK
2
3
00h
03h
FF (nessun errore rilevato)
GA
4
5
03h
16h
PS
EZ
Esempio per la trasmissione di un parametro di temperatura
L’indice parametri (PI) non appartiene al gruppo principale 3, perciò i caratteri "Da canale / a canale" e "Numero ricetta" sono compresi nella sequenza lunga.
Esempio: trasmettere il setpoint = 25,0 ° all’apparecchio n° 3, canale 3
Richiesta (sequenza lunga):
Carattere n° Contenuto Significato
1 68h SZ1
2
3
08h
08h
L1
L2
6
7
4
5
68h
73h
03h
00h
SZ2
FF (p. es. = 73h: trasmettere dati)
GA (p. es. = 3)
PI (p. es. = 00h: setpoint)
8
9
10
11, 12
13
14
03h
03h
00h
FAh, 00h
72h
16h vK bK
RN
Campo d’informazione con n = 2 caratteri, formato
15 bit bit meno significativo in testa
PS
EZ
Risposta (sequenza breve):
Carattere n° Contenuto Significato
1 10h SZ
2
3
10h
03h
FF (p. es. apparecchio non pronto per il comando)
GA
4
5
13h
16h
PS
EZ
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–41
4 Interfaccia Modbus
4.1
Generalità
Il collegamento dell'interfaccia è descritto nelle Istruzioni per l'installazione (opuscolo separato).
4.1.1
Dati dell'interfaccia
L'interfaccia seriale del regolatore presenta le seguenti caratteristiche:
• Modalità RS-232 e RS-485 (a 2 fili)
• Baud rate
• Formato
19200 bd
8 bit di dati, 1 bit di parità, 1 bit di stop
• Parità even
L'impostazione dell'indirizzo stazione (1 ... 255) per la comunicazione RS-485 avviene tramite il dip-switch sul lato frontale. Una modifica dell'indirizzo diventa operativa solo dopo aver spento e riattivato il regolatore.
4.1.2
Protocollo di comunicazione
Per lo scambio di dati tra centro di controllo e gli apparecchi di campo si adotta il protocollo di comunicazione Modbus.
Si utilizzano la modalità RTU e la classe di conformità 0 (lettura e scrittura di parole).
4.1.3
Principio di funzionamento
Si tratta di un protocollo master/slave con un master (computer di controllo) e fino a 255 slave (apparecchi).
La comunicazione avviene in modalità half-duplex, cioè l'apparecchio collegato al computer di controllo diventa attivo (risponde) solo se
• riceve un messaggio valido destinato al proprio indirizzo,
• è decorso il ritardo di risposta minimo specificato (t av), in modo che il master abbia il tempo necessario per prepararsi alla ricezione.
Successivamente, il master può ridiventare attivo solo se
• riceve, dallo slave interrogato, un messaggio di risposta valido e se è decorso il tempo di attesa specificato dopo la fine del messaggio di risposta (t aw);
• è decorso il ritardo di risposta massimo specificato (t av);
• è decorso il ritardo di intercarattere specificato (t zvs = pausa tra 2 caratteri trasmessi). Questo tempo di attesa si applica anche in presenza di risposte non valide o incomplete!
4.1.4
Temporizzazione
Pronto a trasmettere/ricevere dopo l'attivazione
Ritardo di intercarattere (regolatore)
Ritardo di intercarattere (master)
Ritardo di risposta (regolatore)
Attesa di richiesta dopo risposta (master) t ber ca. 5 s t zvs < 3,5 t z t zvm < 3,5 t z t av 10 ... 100 ms t aw > 10 ms
(2 ms a 19,2 kbd)
(2 ms a 19,2 kbd)
Master trasmette
Slave risponde
Master trasmette t ber ca. 5 s t av
10 ...
100 ms t zvs
< 3,5 t z t aw
> 10 ms < 3,5 t z t zvm
Fig. 8 Schema di temporizzazione
Tempo carattere = tempo per la trasmissione di un carattere t z 0,57 ms a 19,2 kbd
Tempo
R6000–42
GMC-I Messtechnik GmbH
4.2
Tipo e struttura dei messaggi
4.2.1
Struttura generica
Numero caratteri
1
1 n
1
1
(4)
Significato
Indirizzo slave (0 ... 255)
Codice di funzione
Dati
Error check (CRC-16) low byte)
Error check (CRC-16) high byte)
Tempo di attesa, nessuna trasmissione di caratteri
Nota indirizzo apparecchio (non 0)
0 = a tutti (solo con codice di funzione = 5, 16)
vedi cap. 4.2.4 a pag. 43 e cap. 4.2.6 a pag. 44
vedi cap. 4.2.5 a pag. 43 vedi cap. 4.2.2 a pag. 43
4.2.2
Tempo di attesa
• Il tempo di attesa corrisponde al tempo richiesto per la trasmissione di quattro caratteri.
• Il tempo di attesa serve a segnare l'inizio e la fine del messaggio, in quanto lo stesso non contiene alcun riferimento esplicito alla sua lunghezza.
• Un messaggio si considera finito, quando è decorso il tempo di attesa.
• Se, per un qualunque motivo, la trasmissione del messaggio viene interrotta per un tempo superiore al tempo di attesa, tale messaggio si considera finito. Il primo carattere successivo all'interruzione viene considerato il primo carattere di un nuovo messaggio. (Di conseguenza, ambedue le parti del messaggio non verranno accettate, per l'error check mancante).
4.2.3
Codice di funzione
Vengono supportati i seguenti codici di funzione (FC):
Codice di funzione
3
5
7
16
Significato
Leggere parole
Scrivere singolo bit
Leggere stato
Scrivere parole
Uso lettura di valori e parametri solo per reset dell'apparecchio interrogazione "Apparecchio ok" scrittura di parametri
4.2.4
Dati
Per i dettagli del campo dati nel messaggio vedi cap. 4.2.6 a pag. 44 e cap. 4.3 a pag. 47.
• Nel protocollo Modbus, i dati sono sempre delle parole da 16 bit.
La trasmissione avviene iniziando con l'high byte.
• I valori numerici vengono rappresentati in complemento a due.
• Grandezze del formato
7 bit vengono convertite nel formato
15 bit con segno.
• I campi di bit nel formato 8 bit vengono completati di un high byte = 0.
4.2.5
Error check
La corretta trasmissione del messaggio viene verificata con il codice CRC-16 (cyclic redundancy check). I due caratteri del CRC-16 vengono generati da tutti i caratteri del messaggio (dall'indirizzo slave fino all'ultimo byte di dati), nel modo seguente:
1 Caricamento di un registro a 16 bit (registro CRC-16) con FFFFh.
2 Operazione XOR tra il low byte del registro CRC-16 e il carattere del messaggio.
Risultato nel registro CRC-16.
3 Shift a destra di un bit del registro CRC-16.
Uno 0 viene aggiunto all'inizio, il bit meno significativo (LSB) uscito viene spinto fuori.
4 Se LSB = 0, si continua dal punto 5.
Se LSB = 1, operazione XOR tra il registro CRC-16 e A001h.
5 I passi 3 e 4 vanno ripetuti fino ad aver completato 8 shift a destra.
Al termine è stato processato un carattere del messaggio.
6 Ripetere i passi da 2 a 5 per ogni ulteriore carattere del messaggio.
7 Quando sono stati processati tutti i caratteri del messaggio, il contenuto del registro CRC-16 verrà appeso al messaggio, iniziando con il low byte.
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–43
Esempio di programmazione in linguaggio C:
/* -----------------------------------------------------------------crc_16() calculate the crc_16 error check field
Input parameters: buffer: string to calculate CRC
length: bytes number of the string
Return value: CRC value.
------------------------------------------------------------------ */ unsigned int crc_16 (unsigned char *buffer, unsigned int length) {
unsigned int i, j, lsb, tmp, crc = 0xFFFF;
for ( i = 0; i < length; i++ ) {
tmp = (unsigned char) *buffer++;
crc ^= tmp;
for ( j = 0; j < 8; j++ ) {
lsb = crc & 0x0001;
crc >>= 1;
if ( lsb != 0 ) crc ^= 0xA001;
}
}
return (crc);
}
4.2.6
Messaggi di supporto
Leggere parole (FC = 3)
Richiesta dal master:
Carattere n° Significato
1 Indirizzo slave (non 0)
2
3
FC = 3
Indirizzo parola (high byte)
6
7
4
5
8
Indirizzo parola (low byte)
Numero parole (high byte)
Numero parole (low byte)
CRC-16 (low byte)
CRC-16 (high byte)
Risposta dallo slave:
Carattere n° Significato
1 Indirizzo slave
2
3
FC = 3
Numero caratteri (n)
4
...
...
4 + n
5 + n
Parola dati (n/2 parole) sempre prima l'high byte
...
CRC-16 (low byte)
CRC-16 (high byte)
Se l'indirizzo di parola non esistesse nel regolatore o se il totale delle parole fosse troppo grande, il regolatore trasmetterà una "risposta
di errore" con il codice di errore corrispondente (vedi cap. 4.2.7 a pag. 46).
R6000–44
GMC-I Messtechnik GmbH
Reset (FC = 5)
Richiesta dal master:
Carattere n° Significato
1 Indirizzo slave
2
3
FC = 5
Indirizzo bit (high byte) = 0
6
7
4
5
8
Indirizzo bit (high byte) = 0
Indirizzo bit (high byte) = 0
Indirizzo bit (high byte) = 0
CRC-16 (low byte)
CRC-16 (high byte)
Risposta dallo slave:
Nessuna possibile
L'istruzione a tutti (indirizzo slave = 0) è possibile.
La funzione 'scrivere singolo bit' viene utilizzata esclusivamente per il restart dell'apparecchio.
Se l'indirizzo bit non è 0 o se il bit non viene cancellato, il regolatore trasmetterà una "risposta di errore" con il codice di errore
corrispondente (vedi cap. 4.2.7 a pag. 46).
Interrogazione "Apparecchio ok" (FC = 7)
Richiesta dal master:
Carattere n° Significato
1 Indirizzo slave (non 0)
2
3
4
FC = 7
CRC-16 (low byte)
CRC-16 (high byte)
Risposta dallo slave:
Carattere n° Significato
1 Indirizzo slave
2
3
FC = 7
Stato
4
5
CRC-16 (low byte)
CRC-16 (high byte)
Nello stato risulta settato il bit 4 se in questo momento un'istruzione di scrittura (FC = 16) non è possibile; il bit 5 è settato in presenza di un errore (richiesta intervento operatore, leggere stato di errore); gli altri bit sono 0.
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–45
Scrivere parole (FC = 16)
Istruzione dal master:
Carattere n° Significato
1 Indirizzo slave
2
3
FC = 16
Indirizzo parola (high byte)
6
7
4
5
Indirizzo parola (low byte)
Numero parole (high byte)
Numero parole (low byte)
Numero caratteri (n)
8
...
...
8 + n
9 + n
Parola dati (n/2 parole) sempre prima l'high byte
...
CRC-16 (low byte)
CRC-16 (high byte)
Risposta dallo slave:
Carattere n° Significato
1 Indirizzo slave (non 0)
2
3
FC = 16
Indirizzo parola (high byte)
6
7
4
5
8
Indirizzo parola (low byte)
Numero parole (high byte)
Numero parole (low byte)
CRC-16 (low byte)
CRC-16 (high byte)
L'istruzione a tutti (indirizzo slave = 0) è possibile, in tal caso non si ha nessuna risposta da parte degli slave.
Se l'indirizzo di parola non esistesse nel regolatore, se il totale delle parole fosse troppo grande o se il contenuto dei dati non è valido,
4.2.7
Gestione errori
Se l'indirizzo slave non è corretto, se si è verificato un errore di parità, se l'error check non ha dato esito positivo (CRC-16 non corretto) o se il codice di funzione non viene supportato, lo slave non trasmetterà nessuna risposta.
Se il messaggio è formalmente corretto, il regolatore però non è in grado di eseguire l'istruzione, esso trasmetterà una risposta di errore, la quale contiene nel codice di errore (carattere 3) il motivo della mancata esecuzione.
Una risposta di errore si riconosce dal codice di funzione ritrasmesso, nel quale risulta settato il bit più significativo.
Risposta di errore Codice di errore
Carattere n° Significato
1 Indirizzo slave (non 0)
2
3
FC + 80h
Codice di errore
4
5
CRC-16 (low byte)
CRC-16 (high byte)
Valore
2
3
6
9
10
Significato
Indirizzo non valido
Contenuto dati non valido
Istruzione di scrittura attualmente non possibile
Numero troppo grande di parole
Scrittura non consentita
R6000–46
GMC-I Messtechnik GmbH
4.3
Lettura e scrittura di dati
4.3.1
Indirizzamento
Tutti i parametri e dati sono riuniti in gruppi funzionali. In combinazione con i dati di ciclo (valori di misura) e con i dati di evento (errori e allarmi) è possibile la completa gestione del regolatore via interfaccia bus.
I gruppi di parametri vengono indirizzati tramite un indice parametri, il quale viene usato come high byte dell'indirizzo parola. La lista
completa di tutti gli indici parametri è riportata nel capitolo "Parametri del regolatore" pag. 68.
Il più delle volte, per ogni indice parametri esistono diverse grandezze (normalmente quelle degli 8 canali). La selezione si effettua con il low byte dell'indirizzo parola.
4.3.2
Scrivere parametri
Esempio
Impostare a 20 % i rapporti di regolazione in avviamento dei primi 3 canali del regolatore con l'indirizzo 3.
Istruzione dal master (le grandezze a
7 bit vengono completate a
15 bit):
12
13
16
17
8
9
10
11
Carattere n°
1
2
3
6
7
4
5
00h
14h
DFh
7Eh
00h
14h
00h
14h
Valore
03h
10h
17h
00h
00h
03h
06h
Significato indirizzo apparecchio codice di funzione = scrivere parole indirizzo parola (high byte) = indice parametri indirizzo parola (low byte) = 1° canale numero parole = 3 numero caratteri = 2 x 3 rapporto di regolazione in avviamento, canale 1 rapporto di regolazione in avviamento, canale 2 rapporto di regolazione in avviamento, canale 3
CRC-16
Risposta dello slave (nessun errore)
Carattere n°
1
2
3
6
7
4
5
8
Valore
03h
10h
17h
00h
00h
03h
84h
5Eh
Significato indirizzo apparecchio codice di funzione = scrivere parole indirizzo parola (high byte) = indice parametri indirizzo parola (low byte) = 1° canale numero parole = 3
CRC-16
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–47
4.3.3
Leggere parametri
Esempio:
Leggere la configurazione delle 4 uscite continue del regolatore con l'indirizzo 3.
Richiesta dal master:
Carattere n°
1
2
3
6
7
4
5
8
Valore
03h
03h
37h
10h
00h
04h
4Ah
5Ah
Significato indirizzo apparecchio codice di funzione = leggere parole indirizzo parola (high byte) = indice parametri indirizzo parola (low byte) = AO nr. 17 numero parole = 4
CRC-16
Risposta dello slave (nessun errore)
Carattere n°
1
2
3
6
7
4
5
8
9
10
11
12
13
00h
4Ah
00h
4Eh
D4h
46h
Valore
03h
03h
08h
00h
42h
00h
46h
Significato indirizzo apparecchio codice di funzione = leggere parole numero caratteri = 2 x 4 configurazione uscita AO nr. 17 = riscaldamento canale 1 zero vivo configurazione uscita AO nr. 18 = riscaldamento canale 2 zero vivo configurazione uscita AO nr. 19 = riscaldamento canale 3 zero vivo configurazione uscita AO nr. 20 = riscaldamento canale 4 zero vivo
CRC-16
Indirizzo
0008h
...
000Fh
0010h
...
0017h
0018h
...
001Fh
0020h
0021h
...
0028h
0029h
...
0030h
4.3.4
Dati ciclo
Questi contengono, in un pacchetto di dati, i valori di misura e di uscita più importanti del regolatore.
L'acquisizione ciclica di tali valori in forma compatta è possibile tramite indirizzamento continuo.
Sono valori di sola lettura.
Unità Valore
0,1 ° variabile controllata attuale, canale 1
...
0,1 °
...
variabile controllata attuale, canale 8
%
...
%
0,1 A variabile di controllo attuale, canale 1
...
variabile di controllo attuale, canale 8 corrente di riscaldamento attuale, canale 1
...
0,1 A
0,1 V
0,1 A
...
0,1 A
0,1 A
...
0,1 A
...
corrente di riscaldamento attuale, canale 8 tensione di riscaldamento attuale corrente di riscaldamento attuale, canale 1, 2° regolatore
...
corrente di riscaldamento attuale, canale 8, 2° regolatore corrente di riscaldamento attuale, canale 1, 3° regolatore
...
corrente di riscaldamento attuale, canale 8, 3° regolatore
Nota vedi PI = B1h vedi PI = B7h vedi PI = 6Ch vedi PI = 6Fh vedi PI = 6Dh vedi PI = 6Eh
R6000–48
GMC-I Messtechnik GmbH
4.3.5
Configurazione del regolatore
...
2217h
2218h
...
221Fh
2220h
...
2227h
Indirizzo
2200h
...
2207h
2208h
...
220Fh
2210h
2228h
...
222Fh
Per agevolare la programmazione dei terminali, i gruppi di bit nella configurazione del regolatore (PI = 22h) sono accessibili (lettura e scrittura) anche sotto forma di parole.
Valore Valore campo di bit Configurazione regolat. canale 1
...
campo di bit
0 ...7
...
...
Tipo regolatore
...
canale 8 canale 1
0 ... 7
0 ... 7
...
0 ... 7
Modo di regolaz.
...
canale 8 canale 1 canale 8 canale 1 0 ...7
...
...
0 ... 3
Canale partner
...
0 ... 7
0 ... 3 Numero del gruppo
...
canale 8 canale 1 canale 8 canale 1 campo di bit Bit di configurazione
...
...
campo di bit canale 8
Nota
vedi PI = 22h cap. 8.4.4 a pag. 73
vedi PI = 22h, bit 0 ... 2 vedi PI = 22h, bit 3 ... 5 vedi PI = 22h, bit 6 ... 8 vedi PI = 22h, bit 9 ,10 vedi PI = 22h, bit 11... 15 e PI = 23h, bit 0 ... 7
Bit di configurazione
5
6
3
4
Bit n°
0
1
2
7 ... 10
11
12
13
14
15
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
Valore
0/1
0/1
0/1
0/1
0/1
0/1
0/1
Significato
Valore reale interno / esterno
Uscita di regolazione normale / speciale per contattori
Manuale invece di boost off / on
Regolatore PDPI / PI
Regolazione – / pH
Normale / nessun raffreddamento con 2° setpoint
Metà componente D per raffreddamento
Nota
non usato
Controllo a valore reale
Canale caldo off / on off / on
Raffreddamento ad acqua off / on
Correzione adattativa del valore di misura off / on
Manuale invece di off off / on
4.3.6
Stato regolatore
.
Il gruppo di bit Fase di ottimizzazione e leggibile separatamente:
Indirizzo
2400h
...
2407h
2408h
2409h
...
2410h
Valore Valore campo di bit Stato regolatore
...
campo di bit
...
canale 1 campo di bit Parola di messaggio
0 ... 15 Fase di ottimizzazione canale 1
...
0 ... 15
...
canale 8 canale 8
Nota
vedi PI = 24h cap. 8.4.6 a pag. 73
vedi PI = 24h, canale 9 vedi PI = 24h, Bit 0 ... 3
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–49
5 Interfaccia HB-THERM
Con estensioni rispetto al documento O8099-D0105 di HB-THERM
.
5.1
Generalità
Il collegamento dell'interfaccia è descritto nelle Istruzioni per l'installazione (opuscolo separato).
5.1.1
Dati dell'interfaccia
L'interfaccia seriale del regolatore presenta le seguenti caratteristiche:
• Modalità RS-232 e RS-485 (a 2 fili)
• Baud rate
• Formato
19200 bd
8 bit di dati, 1 bit di parità, 1 bit di stop
• Parità even
L'impostazione dell'indirizzo di stazione (1 ... 9) per la comunicazione RS-485 avviene tramite il dip-switch sul lato frontale. Una modifica dell'indirizzo diventa operativa solo dopo aver spento e riattivato il regolatore.
5.1.2
Protocollo di comunicazione
Per lo scambio di dati tra centro di controllo e gli apparecchi di campo si adotta il protocollo di comunicazione HB-THERM.
Il protocollo è stato esteso per quanto riguarda i tipi di messaggio.
5.1.3
Principio di funzionamento
Si tratta di un protocollo master/slave con un master (computer di controllo) e fino a 15 slave (apparecchi).
La comunicazione avviene in modalità half-duplex, cioè l'apparecchio collegato al computer di controllo diventa attivo (risponde) solo se
• riceve un messaggio valido destinato al proprio indirizzo,
• è decorso il ritardo di risposta minimo specificato (t av), in modo che il master abbia il tempo necessario per prepararsi alla ricezione.
Successivamente, il master può ridiventare attivo solo se
• riceve, dallo slave interrogato, un messaggio di risposta valido e se è decorso il tempo di attesa specificato dopo la fine del messaggio di risposta (t aw);
• è decorso il ritardo di risposta massimo specificato (t av);
• è decorso il ritardo di intercarattere specificato (t zvs = pausa tra 2 caratteri trasmessi). Questo tempo di attesa si applica anche in presenza di risposte non valide o incomplete!
5.1.4
Temporizzazione
Pronto a trasmettere/ricevere dopo l'attivazione
Ritardo di intercarattere (regolatore)
Ritardo di intercarattere (Master)
Ritardo di risposta (regolatore)
Attesa di richiesta dopo risposta (master) t ber ca. 5 s t zvs < 3 ms t zvm < 50 ms t av 10 ... 100 ms t aw > 10 ms t ber ca. 5 s
Master trasmette t av
10 ...
100 ms
Slave risponde
Master trasmette
< 3 ms t zvs t aw
> 10 ms < 50 ms t zvm
Fig. 9 Schema di temporizzazione
Tempo
R6000–50
GMC-I Messtechnik GmbH
5.2
Struttura del messaggio
5.2.1
Struttura generica
Carattere n°
1
Contenuto
Indirizzo
(apparecchi monocanali)
Nota indirizzo canale i 3 bit meno significati sono l'indirizzo del canale (0 ... 7), i 5 bit più significativi contengono l'indirizzo dell'apparecchio (1 ... 9).
2 ... 4
5
6 ... n n+1, n+2
Lunghezza blocco numero binario dei byte dell'intero messaggio
Tipo di messaggio
setpoint e dati reali, con indirizzo di canale vedi cap. 5.3.1
eseguire reset, si effettua un restart messaggio vuoto cancellare tutti gli errori, errori di canale e dell'apparecchio vengono cancellati messaggi vuoti leggere parametri scrivere parametri
Messaggio
Checksum scrittura parametri impossibile, risposta in caso di valore non ammesso o
EEPROM attiva messaggio vuoto messaggio non capito, risposta in caso di lunghezza blocco, tipo di messaggio o checksum errata messaggio vuoto setpoint, valore reale, variabile di controllo stato indice parametri parametro o vuoto low byte della somma di tutti i caratteri
Formato
30h + indirizzo high bit settato come identificazione messaggio macchina
apparecchio
B8h ... FFh
38h ... 7Fh a 3 cifre, pseudo ASCII 3 x 30h ... 3Fh binario binario
41h
44h binario binario binario binario binario a 4 cifre, BCD binario a 2 cifre, pseudo ASCII a 4 cifre, pseudo ASCII
Campo valori
49h
51h
61h
69h
7Fh
2Dh, 30h ... 39h
00h ... 7Fh
2 x 30h ... 3Fh
4 x 30h ... 3Fh a 2 cifre, pseudo ASCII 2 x 30h ... 3Fh
5.2.2
Formati
Pseudo ASCII
Per la trasmissione della lunghezza blocco, della checksum e dei parametri viene usata una base esadecimale.
Le cifre esadecimali vengono convertite in ASCII, quelle superiori a 9 (A ... F) vengono rappresentate come 3Ah ... 3Fh. Valori negativi vengono rappresentati in complemento a due (p. es. –100
3Fh, 3Fh, 39h, 3Ch).
BCD
Setpoint di temperatura, valori reali e variabili di controllo vengono trasmessi nel messaggio 41h in formato BCD.
Valori negativi sono preceduti dal segno meno (p. es. –100
2Dh, 31h, 30h, 30h).
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–51
5.3
Contenuto dei messaggi
5.3.1
Setpoint e valore reale, stato (41h)
Master trasmette (macchina
apparecchio, lunghezza blocco 14)
Carattere n°
6 ... 9
Contenuto
Setpoint in 0,1 °C
Nota
-99,9 °C ...
999,9 °C
10
11
12
Riserva
Comando di controllo
Riserva
Valore
2Dh, 39h, 39h, 39h ...
39h, 39h, 39h, 39h
60h
'B' ... 't' (42h ... 74h)
20h
Slave risponde (apparecchio
macchina, lunghezza blocco 19)
Carattere n°
6 ... 9
10 ... 13
14
15
16
17
Contenuto
Valore reale in 0,1 °C
Variabile di controllo in %
Parola di stato
Allarme 1:
Allarme 2:
Riscontro
Nota
-99,9 °C ...
999,9 °C
-100 ...
100 bit 0 bit 1 bit 2 bit 3 bit 4 bit 5,6,7 remote = macchina sensore = interno ricevuto setpoint non ammesso riserva allarme cumulativo (senza allarmi di canale)1) codice fisso low byte stato di errore canali (PI = 21h) high byte stato di errore canali (PI = 21h) comando di controllo
1)
1)
1)
1) diverso dal protocollo originale oppure estensione
Valore
2Dh, 39h, 39h, 39h ...
39h, 39h, 39h, 39h
2Dh, 31h, 30h, 30h ...
30h, 31h, 30h, 30h
0
1
0 / 1
0
0 / 1
1, 1, 0
'B' ... 't' (42h ... 74h)
5.3.2
Comandi di controllo, riscontri
Nel protocollo HB-THERM gli stati (riscontro) dei regolatori sono univoci e vengono cambiati in modo univoco tramite i comandi di controllo.
L'R6000 può avere più stati contemporaneamente, le cui combinazioni sono utili o necessarie (p. es. regolatore on + avviamento + auto-ottimizzazione).
Per la regolazione canale caldo vengono combinati cinque stati (bit della funzione regolatore, PI = 20h): regolatore on, adattamento avviato, avviamento attivato, abbassamento (scambio setpoint) e boost.
Inoltre si distingue tra "regolatore off" e "modalità manuale".
Comando di controllo / riscontro
Regolatore on
Modalità manuale con regolatore off
Avviamento
Adattamento
Abbassamento (scambio setpoint)
Boost x settato
— non settato
?
qualsiasi
—
?
?
p
—
—
?
—
?
?
x
?
m
—
—
—
— r x
?
— x
—
— o x
?
—
— x
— t x
?
—
—
— x b x
?
—
—
—
—
?
x
R x x
—
—
?
x
O x
— x
—
?
x
T x
—
— x
?
x
B x
R6000–52
GMC-I Messtechnik GmbH
5.3.3
Leggere parametri (51h)
Nell'R6000 i parametri di un tipo vengono trasmessi insieme per tutti gli 8 canali (o 20 I/O o 4 gruppi ...).
Cioè la trasmissione non avviene in modo specifico dei canali, ma specifico dell'apparecchio. Questo si riflette nell'uso degli indici parametri.
Nell'indirizzo perciò non vengono considerati i 3 bit meno significativi (indirizzo canale), e si indirizza l'apparecchio.
Master trasmette (macchina
apparecchio, lunghezza blocco 9)
Carattere n°
6 ... 7
Contenuto
Indice parametri (PI)
Nota
Valore
30h, 30h ... 3Eh, 32h
Slave risponde (apparecchio
macchina, lunghezza blocco 13...89)
Carattere n°
6 ... 7
8 ...
7 + 4 x n
Contenuto
Indice parametri (PI) n parametri
Nota
Valore
30h, 30h ... 3Eh, 32h n volte 4 cifre, pseudo ASCII n volte
30h, 30h, 30h, 30h ...
3Fh, 3Fh, 3Fh, 3Fh
5.3.4
Scrivere parametri (61h)
Indirizzamento e contenuti vedi cap. 5.3.3 a pag. 53
Master trasmette (macchina
apparecchio, lunghezza blocco 13...89)
Carattere n°
6 ... 7
8 ...
7 + 4 x n
Contenuto
Indice parametri (PI) n parametri
Nota
Valore
30h, 30h ... 3Eh, 32h n volte 4 cifre, pseudo ASCII n volte
30h, 30h, 30h, 30h ...
3Fh, 3Fh, 3Fh, 3Fh
Slave risponde (apparecchio
macchina, lunghezza blocco 7)
• Se i parametri sono stati accettati, il regolatore risponderà con 61h e messaggio vuoto.
• Se il valore del parametro non è ammesso o se l'accesso alla memoria in questo momento non è possibile, l'apparecchio risponderà con 69h e messaggio vuoto.
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–53
5.4
Esempi
5.4.1
Esempi per setpoint e valori reali
Scambio dati 1° canale dell'apparecchio 1
Dati desiderati:setpoint comando
95 °C regolare
Macchina trasmette:
B8h
30h, 30h, 3Eh
41h
30h, 39h, 35h, 30h
60h
72h
35h, 37h
Apparecchio risponde:
38h
30h, 31h, 33h
41h
30h, 39h, 35h, 30h
30h, 30h, 32h, 33h
62h
00h, 00h
72h
37h, 34h
Dati reali: val. reale 95 °C var. di controllo 23% disturbo nessuno riscontro regolare indirizzo canale = B0h + 1 x 8 + 0 (apparecchio 1, canale 0) lunghezza blocco = 14 ident. setpoint, comando setpoint 95,0 °C riserva regolare checksum = (3)57h indirizzo canale = 30h + 1 x 8 + 0 (apparecchio 1, canale 0) lunghezza blocco = 19 ident. valori reali, stato valore reale 95,0 °C var. di controllo 23 % stato nessun allarme di canale regolare checksum = (3)74h
5.4.2
Esempio per scrivere parametri
I valori limite superiori 1 degli otto canali dell'R6000 con l'indirizzo apparecchio 3 vengono impostati a 10 °C.
Macchina trasmette:
C8h ( ... CFh)
30h, 32h, 39h
61h
30h, 31h
30h, 30h, 36h, 34h,
30h, 30h, 36h, 34h,
30h, 30h, 36h, 34h,
30h, 30h, 36h, 34h,
30h, 30h, 36h, 34h,
30h, 30h, 36h, 34h,
30h, 30h, 36h, 34h,
30h, 30h, 36h, 34h
37h, 35h ( ... 37h, 3Ch) indirizzo canale = B0h + 3 x 8 ( + 0 ... 7), apparecchio viene indirizzato lunghezza blocco = 41 ident. = scrivere parametri indice parametri = 01h canale 1: 0064h = 100 corrispondente a 10,0° canale 8: checksum = 875h ... 87Ch
Apparecchio risponde:
48h ( ... 4Fh)
30h, 30h, 37h
61h
34h, 30h ( ... 34h, 37h) indirizzo canale = 30h + 3 x 8 ( + 0 ... 7), apparecchio viene indirizzato lunghezza blocco = 7 ident. = scrivere parametri, istruzione eseguita checksum = 140h ... 147h
R6000–54
GMC-I Messtechnik GmbH
6 Interfaccia Profibus-DP, protocollo secondo EN 50170
6.1
Generalità
Il collegamento dell'interfaccia è descritto nelle Istruzioni per l'installazione (opuscolo separato).
6.1.1
Dati dell'interfaccia
Per la comunicazione con un computer di controllo, PLC, ecc. l'R6000 è dotato di un'interfaccia seriale RS-485 secondo EN 50170
(Profibus-DP) che supporta velocità di trasmissione fino a 12 MBit/s.
L'indirizzo per la comunicazione attraverso il Profibus viene impostato tramite il DIP-switch sul lato frontale. Una modifica dell'indirizzo diventa operativa solo dopo aver spento e riattivato il regolatore.
L'impostazione dell'indirizzo via Profibus (SetSlaveAdress) non viene supportata.
6.1.2
Protocollo di comunicazione
Per lo scambio di dati tra il centro di controllo e gli apparecchi di campo si adotta il protocollo di trasmissione secondo EN 50170.
6.1.3
File GMC_059D.gsd
Il file richiesto per la configurazione del Profibus DP "GSD Mehrkanalregler PROFIBUS-DP" si può scaricare gratuitamente dal sito della
GMC-I Messtechnik GmbH (http://www.gossenmetrawatt.com).
6.1.4
Scambio di dati
Lo scambio di dati avviene come nell'R355, cioè si possono usare gli HTB tenendo conto dell'interfacciamento Profibus.
Struttura generica dei dati di uscita nel messaggio di richiesta Data_Exchange (Profibus Master
R6000)
Offset indir.
Contenuto Formato
0 FF 8 bit
1
2, 3
BL
CS
8 bit
16 bit
4 ... 11
12 ... 13
14 ... 27
8 bit
Contenuto campo funzione numero di blocco checksum dati stati desiderati I/O binari 1 ... 16 non usato
Struttura generica dei dati in entrata nel messaggio di risposta Data_Exchange (R6000
Profibus Master)
Offset indir.
Contenuto Formato
0 FF 8 bit
1
2, 3
BL
CS
8 bit
16 bit
4 ... 11
12 ... 13
14 ... 27
8 bit
Contenuto campo funzione numero di blocco checksum dati stati reali I/O binari 1 ... 16 non usato
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–55
6.2
Scambio di dati I/O binari
• Lo scambio degli I/O binari avviene continuamente, gli stati vengono acquisiti e aggiornati ogni 10 ms (ciclo interno dell'R6000).
• Il modulo di regolazione con I/O consente dunque il readback degli stati I/O reali e il controllo di uscite libere.
• Nel modulo senza I/O vengono letti i segnali di regolazione binari da inoltrare agli attuatori, il controllo di funzioni di regolazione è possibile.
Controllo degli I/O liberi Profibus Master
R6000
Offset indir.
Unità
12 bit
13 bit
Formato
8 bit
8 bit
Contenuto stati desiderati I/O binari 1 ... 8 stati desiderati I/O binari 9 ... 16
Gli stati desiderati vengono acquisiti solo se le uscite sono configurate come uscite libere (PI = 37h: valore = 40h).
Lettura degli stati I/O R6000
Profibus Master
Offset indir.
Unità
12 bit
13 bit
Formato
8 bit
8 bit
Contenuto stati reali I/O binari 1 ... 8 stati reali I/O binari 9 ... 16
Vengono trasmessi gli stati I/O reali.
Gli I/O binari possono essere usati come ingressi liberi solo se appositamente configurati.
(PI = 37h: valore = 81h), altrimenti verrebbero segnalati degli errori I/O.
6.3
Scambio di valori di misura, parametri e configurazioni
Per lo scambio mirato dei vari dati, per gli 8 canali di regolazione e il modulo stesso, vengono usati i primi due indirizzi (campo di funzione e numero di blocco) per gestire la trasmissione.
I dati vengono acquisiti o forniti solo se viene scritta la richiesta di scrittura o lettura (toggle bit).
Scambio di dati Profibus Master
R6000
0
1
Offset indir.
Contenuto
FF
BL
2, 3
4 ... 11
CS
Formato Contenuto
8 bit
8 bit campo funzione numero di blocco
16 bit word checksum su offset indir. 0, 4... 10 dati da scrivere
Scambio di dati R6000
Profibus Master
0
1
Offset indir.
Contenuto
FF
BL
2, 3
4 ... 11
CS
Formato Contenuto
8 bit
8 bit campo funzione numero di blocco
16 bit word checksum su offset indir. 0, 4... 10 dati letti
Generalità
• Le variabili vengono selezionate per mezzo del numero di blocco.
Per ogni blocco sono riunite 4 variabili di un canale (o dell'apparecchio).
Le variabili sono nel formato a 16 bit (salvo alcune eccezioni), quelle a 8 bit sono opportunamente ampliate.
• Nell'operazione di lettura, l'R6000 propone i più recenti blocchi dati da leggere.
• Il readback dei dati da scrivere avviene come nell'operazione di scrittura, con richiesta di lettura nel campo di funzione (bit 2 = 1).
• La comunicazione viene avviata scrivendo sul blocco FFh. Verranno scritti l'ora, i canali che dovranno comunicare nonché un byte di comando.
Il regolatore invia allora l'ID del set parametri e la versione (blocco FFh).
Con byte di comando = 1 seguiranno poi tutti i parametri dei canali che possono comunicare affinché i moduli dati ricevano le impostazioni del regolatore.
• Scrittura e lettura dei set parametri vengono controllate tramite i blocchi FEh e FDh; l'operazione trasmette la completa configurazione e parametrizzazione di un modulo.
R6000–56
GMC-I Messtechnik GmbH
6.3.1
Campo funzione
Il campo di funzione controlla l'operazione di lettura e scrittura. L'R6000 reagisce solo quando cambia il bit di toggle lettura/scrittura.
Ciò significa che il numero di blocco e i dati devono essere sempre scritti per primi, e il campo di funzione per ultimo.
Campo di funzione (offset indirizzo 0)
4
5
2
3
6
7
Bit
0, 1
Funzione
FC codice di funzione richiesta
— acknowledge
—
S-toggle conferma L-toggle
Profibus Master
R6000
Valore Significato
0
1
2, 3 nessuna funzione scambio di dati riservato
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
1 = richiesta di lettura invece di richiesta di scrittura non usato
1 = dati da leggere accettati non usato quando cambia lo stato, sono disponibili nuovi dati da scrivere se lo stato è lo stesso di quello dell'ingresso di periferia e se il bit di acknowledge è settato, i dati di lettura sono stati accettati, il che costituisce contemporaneamente una richiesta all'R6000 di mettere a disposizione nuovi dati da leggere
Campo di funzione (offset indirizzo 0)
2
3
4
5
6
Bit
0, 1
7
Funzione
FC codice di funzione richiesta
— acknowledge
— conferma S-toggle
L-toggle
R6000
Profibus Master
Valore Significato
0
1
2, 3 nessuna funzione scambio di dati riservato
0 / 1
0 / 1
0 / 1 valore come Profibus Master -> R6000 non usato
1 = dati da scrivere accettati
0 = dati da scrivere non accettati, nessuna conferma S-toggle
0 / 1
0 / 1
0 / 1 non usato se lo stato è lo stesso di quello dell'uscita periferia, i dati sono stati acquisiti dall'R6000 quando cambia lo stato, sono disponibili nuovi dati da leggere dall'R6000
6.3.2
Numero di blocco
• Il contenuto dei blocchi da scrivere può essere stabilito da parte dell'utente, sotto forma di una tabella con 52 indici parametri per i blocchi di canale e 44 per i blocchi di apparecchio. L'indice parametri PI = FFh alla prima posizione di un blocco definisce la fine dei blocchi, e viene seguito da parole vuote nelle posizioni due, tre e quattro.
• Quando si scrive su blocchi il cui contenuto è definito tramite indici parametri, i parametri verranno controllati in relazione ai loro limiti di impostazione. Se il parametro non viene accettato, verrà settato il bit di errore "Parametro non ammesso". Questo bit deve essere azzerato nello stato di errore.
• Il contenuto dei blocchi da leggere e dei blocchi destinati al controllo del processo (blocco n° FXh) è prestabilito.
6.3.3
Checksum
Per verificare l'integrità della trasmissione, nella parola di periferia con offset 2 viene inserito il checksum (operazione EXOR) calcolato sulle parole di periferia 0, 4, 6, 8 e 10. Se il checksum non è corretto, il lato ricevente cancella il bit di acknowledge, senza cambiare il bit di toggle.
6.3.4
Formato del blocco dati
Le variabili da trasmettere vengono trasmesse sempre in una parola (16 bit). La disposizione dipende dall'indice parametro (PI).
Formato
8 bit
Interpretazione
Campo di bit, numero positivo
± 7 bit Numero
16 bit Campo di bit
± 15 bit Numero
BCD 2 numeri BCD
Campo valori
0 ... 255
–128 ... 127
(0 ... 65535)
–32768 ... 32767
2 volte 0 ... 99
MSB
0 esteso in segno
—
—
—
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–57
6.3.5
Blocchi predefiniti
Blocchi canale
• I 4 bit superiori del numero di blocco sono il numero di canale.
• I blocchi X0 e X1 vengono solo letti. Il blocco X0 viene aggiornato ogni 100 ms per ogni canale.
Il blocco X1 viene aggiornato solo quando cambia il contenuto o all'inizio della comunicazione.
• Sui contenuti contrassegnati con "fisso" non è possibile mappare altre variabili.
• Il blocco X4 viene inviato automaticamente al termine dell'auto-ottimizzazione. I blocchi funzionali (handling blocks) dovrebbero tenerne conto, per non sovrascrivere i valori individuati.
• Lo stesso vale per il blocco che contiene il valore nominale della corrente di riscaldamento (p. es. X7) dopo aver avviato la determinazione automatica dei valori nominali della corrente di riscaldamento.
Blocco Indirizzo Fisso Indice Valore
1X...8X
solo lettura
X0 10
12
X B1
B7 valore reale attuale rapporto di regolazione attuale
X1
X2
14
16
18
20
22
24
X
X
X
X
X
21
24
20
B0
6C
B6 stato di errore (reale) stato regolatore funzione regolatore (reale) setpoint attuale valore reale della corrente di riscald.
variabile di controllo continuo scrittura funzione regolatore (desid.)
X3
26
28
30
32
X
X
X
20
00
21
03 setpoint stato di errore (conferma) secondo setpoint rapporto di regolazione manuale
X4
34
36
38
40
28
27
07
06 valore reale esterno setpoint massimo setpoint minimo banda proporzionale riscaldamento (XpI)
X5
42
44
46
48
X
X
X
X
10
11
14
15 banda proporzionale raffredd. (XpI) ritardo del sistema (Tu) tempo ciclo primo valore limite superiore
X6
50
52
54
56
01
02
04
05 primo valore limite inferiore secondo valore limite superiore secondo valore limite inferiore rampa setpoint in salita
X7
58
60
62
64
0E
0F
12
1F rampa setpoint in discesa zona morta isteresi di commutazione rapporto di regolazione massimo
X8
66
68
70
72
1D
1C
18
60 rapporto di regolazione minimo tempo di regolazione motore valore nominale corrente di riscald.
rapporto di regolazione attuatore
X9
74
76
78
80
16
17
19
1E rapporto di regolazione in avviamento rapporto di regolazione feed-forward rapporto di regolazione con sens. guasto innalzamento setpoint (boost)
XA
82
84
86
88
08
09
0A
0B durata boost setpoint di avviamento tempo di sosta nell'avviamento tipo sensore
XB
90
92
94
96
33
0C
0D
25 correzione valore reale fattore valore reale filtro oscillazioni configurazione regolatore 98
100
102
104
22
23
29
36 configurazione estesa del regolatore maschera errore canale configurazione valori limite
R6000–58
GMC-I Messtechnik GmbH
Blocchi apparecchio
• Nel remapping dei blocchi apparecchio si deve tener presente che gli indici parametro con più parole si trovano sempre all'inizio del blocco e riempiono il blocco in modo consecutivo.
• La configurazione di uscita non è inclusa con i blocchi come elemento standard.
• Per l'impostazione dell'ora si usa il blocco FFh.
• I blocchi di lettura 90 e 91 vengono aggiornati solo quando cambia il contenuto o all'inizio della comunicazione.
• Sui contenuti contrassegnati con "fisso" non è possibile mappare altre variabili.
97
98
99 82
84
86
88
74
76
78
80
66
68
70
72
58
60
62
64
Blocco Indirizzo Fisso Indice Valore solo lettura
90 10
12
X
X
21
21 stato di errore apparecchio (reale) errore I/O
91
92
93
14
16
18
20
22
24
26
28
30
32
34
36
38
40
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
21
21
26
26 errore I/O errore I/O valore reale guida valore reale tensione di riscaldamento temperatura giunto freddo gruppo 0 gruppo 1
6F
B3
21
32
32
FF
3F
3F
3F scrittura stato di errore apparecchio (conferma) controllo apparecchio (solo comandi) controllo apparecchio (solo impostazioni)
—
ID del set parametri in BCD s, min h, d mon, y
31/35 caratteristica apparecchio / versione firmware
94
95 50
52
54
56
42
44
46
48
64
69
67
3A
30
35
92
93 identificazione apparecchio versione software ciclo di campionamento logger controllo logger rapporto del trasformatore di corrente sommatore tensione di riscaldamento secondaria ciclo di campionamento corrente di riscaldamento limitazione potenza
96
FF
FF
FF
FF
26
26
FF
FF
2A
2A
2A
2A
2A
2A
2A
2A
—
—
—
—
—
— maschera errore cumulativo A
B
C
D maschera errore cumulativo E
F
G
H valore reale guida gruppo 0 gruppo 1
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–59
Blocco Indirizzo Fisso Indice Valore
9A 90
92
94
96
X
X
X
X
—
—
— scrittura e lettura indirizzo comandi di controllo riserva
— / 9A — / data logger
9B 98
100
102
104
X
X
X
X solo lettura
2F/98 numero voci
2C/99 marca temporale s/min
2C/99 marca temporale h/d
9C 106
108
110
112
X
X
X
X
2C/99 marca temporale mon/y
2E/9A dati storico allarmi / logger
2E/9A dati storico allarmi / logger
2E/9A dati storico allarmi / logger
9D 114
116
118
120
X
X
X
X
2E/9A dati storico allarmi / logger
2E/9A dati storico allarmi / logger
2E/9A dati storico allarmi / logger
2E/9A dati storico allarmi / logger
9E 122
124
126
128
X
X
X
X
2E/9A dati storico allarmi / logger
2E/9A dati storico allarmi / logger
2E/9A dati storico allarmi / logger
2E/9A dati storico allarmi / logger
9F 130
132
134
136
X
X
X
X
2E/9A dati storico allarmi / logger
— / 9A — / data logger
— / 9A — / data logger
— / 9A — / data logger
— / 9A — / data logger
I blocchi 9Ah ... 9Fh servono alla trasmissione di volumi di dati più grandi. Attualmente alla lettura dello storico allarmi (fino a 3 kB) e del data logger (fino a 120 kB).
3600 ...
4196 ...
1
–1
4097
4095 registrazione logger da leggere registrazione logger successiva storico allarmi da leggere (100 ... 1 +4096) registrazione successiva ( –1 +4096)
Il controllo dell'operazione di lettura avviene tramite i bit 0 ... 3 della 2a parola del blocco 9Ah.
1
2
Bit
0
3
Funzione richiesta di lettura
Profibus Master
R6000
1 = richiesta di lettura
R6000
Profibus Master
0 = richiesta di lettura processata conferma di lettura 0 = conferma per richiesta di lettura 1 = dati richiesti trasmessi nessuna registrazione 0 = conferma per richiesta di lettura 1 = non ci sono dati da trasmettere indirizzo errato 0 = conferma per richiesta di lettura 1 = indirizzo errato
R6000–60
GMC-I Messtechnik GmbH
Blocco di start
• Per avviare la comunicazione si scrive il blocco FFh.
Contemporaneamente è possibile impostare "l'ora attuale" (PI = 90h).
• La sequenza di bit nell'abilitazione canali (byte 6) definisce i canali da leggere.
Se non è abilitato alcun canale (byte 6 = 0), verranno letti i canali che non sono configurati come tipo regolatore = "non usato".
• Il blocco di lettura fornisce l'ID del set parametri e la caratteristica dell'apparecchio, in modo da poter riconoscere la sostituzione di un modulo di regolazione.
• Con il codice di comando = 1 (byte 7) verranno letti tutti i blocchi parametro abilitati, in modo che i moduli dati possano ricevere le impostazioni del regolatore.
Blocco Parola Fisso Indice Valore solo lettura
FF 0
1
X
X
3F
3F
ID del set parametri in BCD s, min h, d
FF
2
3
0
1
2
3
X
X
X
X
X
X
3F mon, y
31 / 35 caratteristica apparecchio / versione firmware
90
90
90
-solo scrittura data/ora attuale in BCD byte 6: byte 7: s, min h, d mon, y abilitazione canali
0 -> vengono inviati solo blocchi di lettura
1 -> vengono inviati tutti i blocchi di scrittura
6.3.6
Trasmissione di set parametri
• Un set parametri completo comprende 768 (300h) byte.
I primi 640 (280h) byte contengono la completa configurazione e parametrizzazione del modulo, gli ultimi 2 byte vengono usati per la verifica CRC16.
I 44 byte successivi contengono i blocchi apparecchio definiti, e i seguenti 52 byte quelli dei canali. Gli ultimi 32 byte sono riservati.
• La scrittura nell'R6000 può avvenire in qualsiasi ordine.
I dati di configurazione e parametrizzazione (byte 0...639) scritti verranno attivati e trasferiti nell'EEPROM interno, non appena è stato scritto il 639° byte e il controllo CRC16 ha dato esito positivo.
I parametri ricevuti non vengono verificati in merito ai relativi limiti di impostazione. La verifica è affidata al controllo CRC16, in quanto garantisce che il set parametri proviene da un regolatore oppure dal tool di configurazione.
• La definizione dei blocchi di apparecchio e blocchi canale (640 ... 767) viene adottata non appena è stato scritto l'ultimo byte.
• La lettura del set parametri viene avviata scrivendo sul blocco FDh.
Per ottenere le impostazioni attuali, è necessario effettuare la lettura dall'indirizzo 0.
L'R6000 fornirà allora 128 blocchi (768 byte) del set parametri attivo.
Blocco Parola Fisso Indice Valore solo scrittura
FD 0
1
X
X
—
— indirizzo dati iniziale (normale = 0) non usato
FE
2
3
X
X
—
— non usato non usato lettura e scrittura indirizzo dati
2
3
0
1
X
X
X
X
—
—
—
— contenuto set parametri contenuto set parametri contenuto set parametri
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–61
7 CAN-Bus, protocollo CANopen
7.1
Generalità
Il collegamento dell'interfaccia è descritto nelle Istruzioni per l'installazione (opuscolo separato).
Per maggiori dettagli sul funzionamento dell'interfaccia CAN si rinvia alla norma CAN/CANopen.
7.1.1
Dati dell'interfaccia
• Collegamento: Si devono collegare solo le due linee di segnale e la massa. L'alimentazione positiva esterna opzionale non è prevista.
• Baud rate: Vengono supportati i baud rate CANopen, da 10 Kbit/s fino a 1 Mbit/s. L'impostazione del baud rate è possibile attraverso l'interfaccia di servizio (PI = A1h).
• Node-ID: L'indirizzo di nodo viene impostato con gli interruttori da 1 a 7 del dip-switch "Indir. bus" sul lato frontale.
7.1.2
Principio di funzionamento
Scambio di dati
• Secondo CANopen lo scambio di dati avviene tramite SDO (service data objects) e PDO (process data objects). Per la descrizione
si rimanda ai capitoli 7.2 e 7.3.
• Con gli SDO il master può accedere a tutti i parametri, alle configurazioni e ai dati degli altri nodi del bus. La comunicazione avviene secondo il principio master/slave, cioè il nodo risponde a ogni richiesta.
• I PDO servono al continuo scambio di dati tra i nodi del bus. Dopo un reset dell'R6000, essi devono essere configurati dal master tramite SDO e diventeranno attivi solo quando l'R6000 è stato settato in "operational mode". Le trasmissioni non hanno risposta.
Gestione della rete
CANopen definisce una varietà di oggetti per garantire il buon funzionamento della rete. Per maggiori dettagli si rinvia alla norma
CANopen; gli elementi specifici dell'R6000 sono descritti nel capitolo 7.4.
Struttura del messaggio
La struttura del messaggio è affidata all'hardware. Qui di seguito si delinea solo la struttura generica:
• Come primo viene trasmesso il campo di arbitraggio, il quale contiene il COB-ID (identificatore del messaggio, 11 bit).
Più basso è il COB-ID, più alta è la priorità del messaggio.
• Segue un campo di controllo, il quale contiene il numero dei byte di dati trasmessi (LEN, 4 bit). Il numero può essere compreso tra
0 e 8.
• Il successivo campo di dati contiene max. 8 byte di dati, la cui funzione varia a seconda del messaggio.
• Al termine viene il campo CRC e acknowledge (non menzionato nei capitoli seguenti).
7.1.3
File ESD
Il file ESD richiesto per la progettazione si può scaricare dal sito www.gossenmetrawatt.com.
7.2
Service data objects (SDO)
Con gli SDO il master può accedere in qualsiasi momento a tutti i parametri, alle configurazioni e ai dati dell'R6000. È possibile anche l'accesso ai dati trasmessi con i PDO.
Struttura del messaggio
COB-ID
Byte Valore
600h + node-ID
580h + node-ID
8 LEN
Command
Indice
Sottoindice
Dati netti
1
2, 3
4
5 ... 8
1 ... n
0
1 ... 4 byte di dati
0
Significato richiesta dal master risposta dello slave sempre 8 byte di dati modo di trasmissione
selezione del parametro (vedi elenco oggetti cap. 7.7 a pag. 67)
se l'oggetto ha più di un valore (p. es. numero di canale) se l'oggetto ha un solo valore o se si chiede il numero dei valori dell'oggetto per scrittura dal master o risposta su richiesta per richiesta dal master o risposta su scrittura
Esempio scrittura: impostare a 195,0 °C il setpoint del canale 3 dell'R6000 con indirizzo bus 5
195,0 °C => 1950 = 079Eh il setpoint ha l'indice 2000h
Master:
R6000:
COB-ID
605h
585h
LEN
8
8
Com
2Bh
60h
00h
00h
Indice
20h
20h
Sottoindice Dati
03h 9Eh
03h 00h
07h
00h
00h
00h
00h
00h
R6000–62
GMC-I Messtechnik GmbH
Esempio lettura: lettura della configurazione uscita della 2a uscita continua dell'R6000 con l'indirizzo bus 11
2a uscita continua = uscita n° 18 => sottoindice 17 = 11h la configurazione uscita ha l'indice 2037h
Master:
R6000:
COB-ID
60Bh
58Bh
LEN
8
8
Com
40h
47h
37h
37h
Indice
20h
20h
Sottoindice Dati
11h 00h
11h 32h
00h
00h configurazione uscita = 32h = variabile di controllo raffreddamento del canale 4, zero vivo
00h
00h
00h
00h
7.3
Process data objects (PDO)
I PDO servono al continuo scambio di dati tra i nodi del bus. I PDO vengono trasmessi o accettati quando l'R6000 è in "operational mode".
Diversamente da quanto vale per gli SDO, nei PDO tutti gli 8 byte vengono usati per dati netti. Il contenuto dei PDO è stabilito tramite un PDO mapping, che nell'R6000 non può essere cambiato.
L'R6000 supporta 4 PDO di trasmissione, p. es. per trasmettere al master i valori reali attuali, e inoltre 4 PDO di ricezione, con i quali l'R6000 può ricevere p. es. dei nuovi setpoint.
7.3.1
Configurazione del PDO
La configurazione dei PDO avviene tramite SDO. Con questi si stabilisce se il PDO è abilitato e se reagirà in sincrono o asincrono.
COB-ID
Byte Valore
600h + node-ID
580h + node-ID
8 LEN
Command
Indice
Sottoindice
Dati
1
2, 3
4
5 ... 8
1400h
1401h
1402h
1403h
1800h
1801h
1802h
1803h
1
2 configurazione
Significato richiesta dal master risposta dello slave sempre 8 byte di dati modo di trasmissione
1° PDO di ricezione
2° PDO di ricezione
3° PDO di ricezione
4° PDO di ricezione
1° PDO di trasmissione
2° PDO di trasmissione
3° PDO di trasmissione
4° PDO di trasmissione definizione COB-ID e abilitazione definizione sincrono o asincrono vedi tabella
Configurazione:
Sottoindice
1
2
00000000h + COB-ID
80000000h + COB-ID
00h
01h ... F0h = n
FFh
Significato il COB-ID del PDO non deve necessariamente corrispondere al valore di default il bit più significativo è settato se il PDO è disabilitato sincrono, non ciclico (cioè solo in caso di cambio del contenuto) sincrono, trasmissione ciclica dopo ogni ennesimo segnale SYNC asincrono
7.3.2
Temporizzazione dei PDO
• I PDO di trasmissione asincroni vengono trasmessi (subito), appena cambia il loro contenuto.
•
• Il contenuto dei PDO di ricezione asincroni diventa attivo nell'R6000 immediatamente dopo la ricezione.
• Il contenuto dei PDO di ricezione sincroni viene acquisito dall'R6000 solo alla ricezione di un SYNC.
7.3.3
Struttura di messaggio del PDO
COB-ID
LEN
Dati
Byte
1 ... 8
Valore valore di default:
180h + node-ID
...
480h + node-ID valore di default:
200h + node-ID
...
500h + node-ID
8 dati utili
Significato
1° PDO di trasmissione
...
4° PDO di trasmissione
1° PDO di ricezione
...
4° PDO di ricezione sempre 8 byte di dati
il "PDO mapping" è fisso, vedi capitolo 7.3.4 e 7.3.5
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–63
7.3.4
Contenuto dei PDO di trasmissione
Il formato "fixed-point" è il formato "Int16", il valore è espresso in 1/10 dell'unità fisica.
COB-ID
LEN
Dati
Byte Valore
180h + node-ID
8
Formato Significato
1° PDO di trasmissione
1, 2
3, 4
5, 6
7. 8 fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point valore reale del 1° canale valore reale del 2° canale valore reale del 3° canale valore reale del 4° canale indice 2100h
COB-ID
LEN
Dati
Byte
1, 2
3, 4
5, 6
7. 8
Valore
280h + node-ID
8
Formato fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point
Significato
2° PDO di trasmissione
Il 3° PDO di trasmissione dipende dal bit 1 del controllo apparecchio.
Con il bit 1 del controllo apparecchio settato "con PDO guida":
COB-ID
LEN
Dati
Byte Valore
380h + node-ID
8
Formato Significato
3° PDO di trasmissione
1, 2
3, 4
5, 6
7. 8 fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point valore reale guida 0° gruppo valore reale guida del 1° gruppo valore reale guida del 2° gruppo valore reale guida del 3° gruppo
Con il bit 1 del controllo apparecchio azzerato:
COB-ID
LEN
Dati
Byte Valore
380h + node-ID
8
Formato
7
8
5
6
3
4
1
2
Int8
Int8
Int8
Int8
Int8
Int8
Int8
Int8 valore reale del 5° canale valore reale del 6° canale valore reale del 7° canale valore reale del 8° canale
Significato
3° PDO di trasmissione variabile di controllo del 1° canale variabile di controllo del 2° canale variabile di controllo del 3° canale variabile di controllo del 4° canale variabile di controllo del 5° canale variabile di controllo del 6° canale variabile di controllo del 7° canale variabile di controllo del 8° canale indice 2100h indice 2026h indice 2101h
COB-ID
LEN
Dati
Byte Valore
480h + node-ID
8
Formato Significato
4° PDO di trasmissione
7
8
5
6
3
4
1
2 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 stato (compresso) del 1° canale stato (compresso) del 2° canale stato (compresso) del 3° canale stato (compresso) del 4° canale stato (compresso) del 5° canale stato (compresso) del 6° canale stato (compresso) del 7° canale stato (compresso) del 8° canale indice 2121h
Una interrogazione diretta dell'errore di canale o il resettaggio di un determinato bit di errore avvengono tramite SDO, usando l'indice
2021, sottoindici da 1 a 8 (vedi anche cap. 8.4.3 a pag. 72).
I bit dello stato compresso di canale hanno il seguente significato:
5
6
3
4
7
Bit n°
0
1
2
Significato sensore guasto o inversione di polarità
1° o 2° valore limite superiore - superamento in eccesso
1° o 2° valore limite inferiore - superamento in difetto errore monitoraggio corrente di riscaldamento errore circuito di riscaldamento errore in fase di adattamento regolatore on adattamento in corso
R6000–64
GMC-I Messtechnik GmbH
7.3.5
Contenuto dei PDO di ricezione
Il formato "fixed-point" è il formato "Int16", il valore è espresso in 1/10 dell'unità fisica. Diversamente da quanto accade nella scrittura di un setpoint con un SDO, i setpoint non vengono trasferiti nella memoria parametri (EEPROM). Se è settato il bit 'secondo setpoint' nella funzione regolatore, il valore ricevuto non verrà usato come secondo setpoint, ma depositato nella RAM come (primo) setpoint.
COB-ID
LEN
Dati
Byte Valore
200h + node-ID
8
Formato Significato
1° PDO di ricezione indice 2000h 1, 2
3, 4
5, 6
7. 8 fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point setpoint del 1° canale setpoint del 2° canale setpoint del 3° canale setpoint del 4° canale
COB-ID
LEN
Dati
Byte
1, 2
3, 4
5, 6
7. 8
Valore
300h + node-ID
8
Formato fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point
Significato
2° PDO di ricezione setpoint del 5° canale setpoint del 6° canale setpoint del 7° canale setpoint del 8° canale indice 2000h
COB-ID
LEN
Dati
Byte Valore
400h + node-ID
8
Formato Significato
3° PDO di ricezione
7
8
5
6
3
4
1
2 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 funzione regolatore del 1° canale funzione regolatore del 2° canale funzione regolatore del 3° canale funzione regolatore del 4° canale funzione regolatore del 5° canale funzione regolatore del 6° canale funzione regolatore del 7° canale funzione regolatore del 8° canale indice 2020h
Il 4° PDO di ricezione dipende dal bit 1 del controllo apparecchio. Con il bit 1 del controllo apparecchio settato "con PDO guida":
COB-ID
LEN
Dati
Byte Valore
500h + node-ID
8
Formato Significato
4° PDO di ricezione indice 2026h 1, 2
3, 4
5, 6
7. 8 fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point valore reale guida 0° gruppo valore reale guida del 1° gruppo valore reale guida del 2° gruppo valore reale guida del 3° gruppo
Con il bit 1 del controllo apparecchio azzerato:
COB-ID
LEN
Dati
Byte Valore
500h + node-ID
8
Formato
7
8
5
6
3
4
1
2 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8
Significato
4° PDO di ricezione maschera per funzione regolatore del 1° canale indice 2120h maschera per funzione regolatore del 1° canale maschera per funzione regolatore del 3° canale maschera per funzione regolatore del 4° canale maschera per funzione regolatore del 5° canale maschera per funzione regolatore del 6° canale maschera per funzione regolatore del 7° canale maschera per funzione regolatore del 8° canale
I bit modificati nella funzione regolatore vengono applicati solo se sono settati i corrispondenti bit del byte "maschera per funzione regolatore". I bit modificati vengono salvati nell'EEPROM.
Se il 4° PDO di ricezione contiene i valori reali guida, nel byte "maschera per funzione regolatore" sono settati tutti i bit.
5
6
3
4
7
Bit n°
0
1
2
Significato secondo setpoint attivo modalità di avviamento controllo feed-forward innalzamento setpoint (boost) regolatore commutatore attivo cancellazione errore regolatore on start adattamento
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–65
7.4
Oggetto SYNC
I PDO sincroni vengono processati o trasmessi dall'R6000 a seguito di un messaggio SYNC. L'R6000 deve essere in "operational mode" e i PDO devono essere configurati per modalità sincrona. Il messaggio SYNC del master è destinato a tutti i nodi della rete e ha una priorità molto alta. Il messaggio non contiene dati:
COB-ID
LEN
Valore
080h
0
Significato
SYNC senza dati
7.5
Oggetto emergenza
In presenza di un "errore di apparecchio" (vedi indice 2021, sottoindice 9), l'R6000 trasmette un messaggio EMCY. Quando tutti gli errori sono stati eliminati, l'R6000 trasmette un messaggio EMCY error reset.
Byte
COB-ID
LEN
Emergency error code
Error register
Dati
1, 2
3
4 ... 8
Valore
080h + node-ID
8
FFxxh
0000h
21h
00h
0
Significato
EMCY un nuovo errore è apparso un errore è stato eliminato errore (ancora) presente (generic + device specific error) non ci sono più errori non usato
Nel low byte dell'emergency error code è inserito l'errore di apparecchio (compresso in un byte):
5
6
3
4
7
Bit n°
0
1
2
Significato errore elemento analogico sovraccarico monitoraggio corrente di riscaldamento combinazione caratteristiche non valida errore giunto di riferimento errore EEPROM, errore parametro errore uscita cumulativo errore mapping
--
Nell'oggetto 1003h si può interrogare lo storico errori. Il sottoindice 0 contiene il numero degli errori memorizzati, dal sottoindice 1 si possono leggere gli emergency error codes i cui low byte contengono l'errore di apparecchio (compresso).
Un'interrogazione dettagliata dell'errore di apparecchio o il resettaggio di un determinato bit di errore avvengono tramite SDO, usando
l'indice 2021, sottoindice 9 (vedi anche cap. 8.4.3 a pag. 72).
7.6
Oggetto NMT
Con il network management, il master controlla gli slave della rete CANopen. L'R6000 supporta i command specifier (CS) riportati:
COB-ID
LEN
CS
NODE-ID
Byte
1
2
Valore
000h
2
01h
02h
80h
81h
82h
00h
01h ... 7Fh
Significato
NMT enter operational mode stop remote enter pre operational mode reset nodo reset comunicazione per tutti solo per il nodo specificato
I singoli comandi si riferiscono al comportamento dell'R6000 nella rete CANopen e non hanno alcuna influenza sulle funzioni del regolatore.
Eccezione: CS = 81h esegue un reset dell'R6000 (come in caso di interruzione dell'alimentazione ausiliaria).
R6000–66
GMC-I Messtechnik GmbH
7.7
Elenco oggetti
Il presente capitolo tratta solo quella parte dell'elenco oggetti che è specifica del prodotto (indice da 2000h a 5FFFh).
indicato nella colonna Tipo è il formato "Int16", il valore è espresso in 1/10 dell'unità fisica.
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
202A
202D
202E
202F
2010
2011
2012
2014
2015
2016
2017
2018
2019
201C
201D
201E
201F
Indice
(esadecimale)
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
200A
200B
200C
200D
200E
200F
2031
2032
2033
2036
2037
203A
2060
2061
2062
2064
2067
2069
2090
2092
2093
2094
2095
2096
2097
2098
20A0
20B0
20E0
20E1
2100
2101
2102
2103
2120
2121
Oggetto array[8] array[12] array[8] array[8] array[9] array[8] array[4] array[8] array[8] array[8] array[8] var array[15] var array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] array[8] var var array[8] array[8] array[20] var array[8] array[8] array[8] var var var array[3] var var var var array[8] array[8] var var array[8] array[2] array[4] array[8] array[8] array[24] var array[8] array[8]
Nome
Parametri di temperatura setpoint primo valore limite superiore primo valore limite inferiore secondo setpoint secondo valore limite superiore secondo valore limite inferiore setpoint minimo setpoint massimo innalzamento setpoint (boost) durata boost setpoint di avviamento tempo di sosta nell'avviamento correzione valore reale fattore valore reale rampa setpoint in salita rampa setpoint in discesa
Parametri di regolazione banda proporzionale riscaldamento banda proporzionale raffreddamento zona morta ritardo del sistema tempo ciclo rapporto di regolazione attuatore rapporto di regolazione in avviamento tempo di regolazione motore rapporto di regolazione feed-forward rapporto di regolazione minimo rapporto di regolazione massimo rapporto di regolazione con sensore guasto isteresi di commutazione
Istruzioni di controllo funzione regolatore stato di errore configurazione regolatore configurazione estesa del regolatore stato regolatore, parola di messaggio filtro oscillazioni valore reale guida valore reale esterno rapporto di regolazione manuale maschera errore canale maschera errore cumulativo inizio lettura storico allarmi storico allarmi numero voci storico allarmi
Specifiche dell'apparecchio caratteristica apparecchio dimensione / controllo apparecchio tipo sensore configurazione valori limite configurazione uscita limitazione potenza
Monitoraggio corrente di riscaldamento valore nominale della corrente di riscaldamento valore nominale corrente di riscaldam. 2° regolatore valore nominale corrente di riscaldam. 3° regolatore rapporto del trasformatore di corrente sommatore ciclo di campionamento corrente di riscaldamento tensione secondaria trasformatore tensione riscald.
Data logger ora attuale ciclo di campionamento logger controllo logger inizio lettura valori reali campionati inizio lettura valori di controllo campionati valori reali campionati valori di controllo campionati numero campionamenti
Interfaccia configurazione interfaccia RS-232 / RS485
Valori temporanei setpoint attuale stato I/O binari stato uscite continue valore reale attuale rapporto di regolazione attuale corrente di riscaldamento attuale corrente di riscaldamento attuale maschera per funzione regolatore stato di canale (compresso)
Tipo fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point
Int8
Int8 fixed-point
Int8
Int8
Int8
Int8 fixed-point unsigned8 unsigned16 unsigned16 unsigned8 unsigned16
Int8 fixed-point fixed-point
Int8 unsigned16 unsigned16
Int16 unsigned16
Int16 fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 unsigned8 fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point fixed-point unsigned16 fixed-point unsigned8
Int16
Int16 fixed-point fixed-point
Int16 unsigned8 fixed-point unsigned16 unsigned16 fixed-point
Int8 fixed-point fixed-point unsigned8 unsigned8
Attributo
RW
RW
RW
RW
RO
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
R0
RO
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RO
RW
RW
RO
RO
RO
RO
RW
RO
RW
RW
RW
RW
RW
RO
RO
RO
RO
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RW
RO
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–67
8 Parametri del regolatore
8.1
Riepilogo
Variabili specifici dei canali
Gruppo principale
0
Indice parametri
Valore
1
2
3
6
B
B7
B8
B9
BA
B0
B1
B2
B6
20
21
22
23
24
25
27
28
29
1C
1D
1E
17
18
19
1F
10
11
12
14
15
16
06
07
08
09
0A
0B
0C
0D
0E
0F
00
01
02
03
04
05
33
36
60
6C
Formato
Setpoint
Primo valore limite superiore
Primo valore limite inferiore
Secondo setpoint
Secondo valore limite superiore
Secondo valore limite inferiore
Parametri di temperatura
Setpoint minimo
Setpoint massimo
Innalzamento setpoint (boost)
Durata boost
Setpoint di avviamento
Tempo di sosta nell'avviamento
Correzione valore reale
Fattore valore reale
Rampa setpoint in salita
Rampa setpoint in discesa
Parametri di regolazione
Banda proporzionale riscaldamento (XpI)
Banda proporzionale raffreddamento (XpI)
Zona morta
Ritardo del sistema (Tu)
Tempo ciclo
Rapporto di regolazione attuatore
Rapporto di regolazione in avviamento
Tempo di regolazione motore
Rapporto di regolazione feed-forward
Rapporto di regolazione minimo
Rapporto di regolazione massimo
Rapporto di regolazione con sensore guasto
Isteresi di commutazione
Istruzioni di controllo
Funzione regolatore
Stato di errore
Configurazione regolatore
Configurazione estesa del regolatore
Stato regolatore, parola di messaggio
Filtro oscillazioni
Valore reale esterno
Rapporto di regolazione manuale
Maschera errore canale
Specifiche dell'apparecchio
Tipo sensore
Configurazione valori limite
8 bit
8 bit
Monitoraggio corrente di riscaldamento
Valore nominale della corrente di riscaldamento
15 bit
Valore reale della corrente di riscaldamento
15 bit
Valori di lettura
Setpoint attuale
Valore reale attuale
Scostamento attuale
Variabile di controllo continuo
Rapporto di regolazione attuale
Setpoint attuale (gradi interi)
Valore reale attuale (gradi interi)
Scostamento attuale (gradi interi)
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
8 bit
16 bit
16 bit
8 bit
16 bit
8 bit
15 bit
7 bit
16 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
7 bit
7 bit
15 bit
7 bit
7 bit
7 bit
7 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit vK, bK, PN
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
Numero Nota
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
9
8
8
12
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8 specifiche del canale sono le parole 1 ... 8 solo lettura solo lettura non via interfaccia seriale solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura
R6000–68
GMC-I Messtechnik GmbH
Variabili specifici dell'apparecchio
Gruppo principale
2
PI Valore
3
6
A
B
69
6D
6E
6F
61
62
64
67
68
30
31
32
35
37
21
26
2A
3A
3F
A0
A1
B3
Formato
Istruzioni di controllo
Stato di errore
Valore reale guida
Maschera errore cumulativo
16 Bit
15 bit
16 bit
Specifiche dell'apparecchio
Identificazione apparecchio
Caratteristica apparecchio
Controllo apparecchio
8 bit
8 bit
8 bit
Versione software
Configurazione uscita I/O 1 ... 16 uscita continua 1 ... 4
8 bit
8 bit
Limitazione potenza
ID set parametri
7 bit
16 bit
Monitoraggio corrente di riscaldamento
Valore nominale corrente di riscaldam. 2° regolatore
15 bit
Valore nominale corrente di riscaldam. 3° regolatore
Rapporto del trasformatore di corrente sommatore
Ciclo di campionamento corrente di riscaldamento
Soglia di monitoraggio
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
Tensione secondaria trasformatore tensione riscald.
Valore reale corrente di riscaldam. 2° regolatore
Valore reale corrente di riscaldam. 3° regolatore
Valore reale tensione di riscaldamento
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
Interfacce
Configurazione interfacce 8 bit
CAN baud rate 8 bit
Valori di lettura
Temperatura giunto freddo
15 bit vK, bK, PN
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
Numero Nota
12
4
8
1
1
1
1
20
1
3
1
1
1
1
8
8
1
1
1
1
8
8 specifiche del canale sono le parole 9 ... 12 solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura non via Profibus non per CANopen solo lettura
Funzioni speciali
Gruppo principale
2
Indice parametri
2C
2D
2E
2F
9
95
96
97
98
99
90
92
93
94
E
E0
E1
E2
Valore
Storico allarmi, marca temporale
Istruzioni di controllo
Inizio lettura storico allarmi
Storico allarmi
Numero voci storico allarmi
Data logger
Ora attuale
Ciclo di campionamento logger
Controllo logger
Inizio lettura valori reali campionati
Inizio lettura valori di controllo campionati
Valori reali campionati
Valori di controllo campionati
Numero campionamenti
Momento ultimo campionamento
Funzioni di controllo
Stato I/O binari
Stato uscite continue
Valore segnalazione
Formato
16 bit
15 bit
16 bit
15 bit
16 bit
15 bit
8 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
16 bit
16 bit
16 bit
16 bit vK, bK, PN
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
✓
Numero Nota
3
1
15/12
1 solo lettura, non via interfaccia seriale solo lettura solo lettura
3
1
1
1 non in tempo reale
1
(1 ... 15) x 8 solo lettura
(1 ... 15) x 8 solo lettura
1
3 solo lettura non in tempo reale
2
4
1
Tutti i parametri e dati sono riuniti in gruppi funzionali. In combinazione con i dati di ciclo e con i dati di evento è possibile la completa gestione del regolatore via interfaccia bus.
Con l'interfaccia Profibus DP vengono sempre trasmessi tutti i parametri di un indice parametri, con le altre interfacce è possibile selezionare anche parametri di singoli canali.
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–69
8.2
Gruppo principale 0: Parametri di temperatura
8.2.1
Tabella degli indici parametri (PI)
Indice Denominazione
00h Setpoint
01h Primo valore limite superiore
Unità
0,1°
0,1°
Formato Numero Campo di impostazione
15 bit 8 setpoint minimo ... massimo
0 ° = off, –span ... +span
*)
15 bit 8
0 ° = off, –span ... +span
0 °C / 32 °F = off, i.c.m. ... f.c.m.
02h Primo valore limite inferiore
03h Secondo setpoint
04h Secondo valore limite superiore
05h Secondo valore limite inferiore
06h Setpoint minimo
0,1°
0,1°
0,1°
0,1°
0,1°
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
07h Setpoint massimo 0,1°
15 bit
08h
09h
0Ah
0Bh
Innalzamento setpoint (boost)
Durata boost
Setpoint di avviamento
Tempo di sosta nell'avviamento
0,1°
0,1 s
0,1°
0,1 s
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
0Ch
0Dh
0Eh
Correzione valore reale
Fattore valore reale
Rampa setpoint in salita
0Fh Rampa setpoint in discesa
0,1°
‰ / 0,1°
15 bit
0,1° / min
15 bit
0,1° / min
*) i.c.m = inizio del campo di misura, f.c.m. = fine del campo di misura
15 bit
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8 come PI = 01h come PI = 00h come PI = 01h come PI = 01h i.c.m. ... setpoint massimo
–span ... setpoint massimo setpoint minimo ... f.c.m. setpoint minimo ... span
–span ... +span
0,0 ... 3000,0 s come PI = 00h
0 ... 30000
–span ... +span
10,0 ... 1800,0 ‰ / °C
0 = off, 1 ... span
0 = off, 1 ... span
*)
*)
*)
*)
*)
Nota per valore limite relativo v.l. assoluto e regolatore differenziale v.l. assoluto e regolatore a valore assoluto come PI = 01h come PI = 00h come PI = 01h come PI = 01h per regolatore a valore assoluto per regolatore differenziale per regolatore a valore assoluto per regolatore differenziale come PI = 00h
8.2.2
Unità e campo di impostazione
Unità e campi di impostazione dei parametri di temperatura dipendono
• dalla dimensione selezionata per la variabile controllata (PI = 32h);
• dal tipo sensore configurato (PI = 33h).
Versione per sensori di temperatura
9
10
11
12
7
8
5
6
3
4
1
2
Parametro
Tipo sensore
Valore
0
Tipo
J
B
S
L
K
13
14
15
16
E
T
R
N
U lineare
1)
Pt100
Ni100
Ni120
— resistenza
C
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Inizio del campo di misura
°C
0
°F
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
0 mV
–200
–50
–50
—
0
0
–328
–58
–58
—
32
Fine del campo di misura
°C
900
°F
1652
900
1300
1800
1750
1652
2372
3272
3182
1750
1300
700
400
3182
2372
1292
752
600
50 mV
1112
600
250
1112
482
250 482
— —
2300
330
3276,7
1)
scalabile come temperatura, vedi cap. 2.3.9 a pag. 13!
2)
a seconda della resistenza di linea.
3) linearizzazione Pt100
Invers. polarità / cortocircuito
°C
–20
°F
–4
–20
–20
–20
–20
–4
–4
–4
–4
–20
–20
–20
–20
–20
–220
–5 mV
–364
–60
–60
—
–76
–76
—
0
–20 –4
–4
–4
–4
–4
–4
Rottura sensore
°C °F
942,3 1728,1
900 1652
1366,7 2492,1
1802,3 3276,1
1768,1 3214,6
1768,1 3214,6
1300 2372
715,3 1319,5
400 752
600 1112
700
2)
60 mV
1292
2)
250
250
482
482
—
412,3
—
2320 3276,7
Le unità delle rampe per i setpoint dipendono dalla dimensione: °C / min o °F / min.
Versione 20 mA
Parametro
Tipo sensore
Valore
0, 2
1, 3
4
3)
5
3)
Tipo
0 ... 20 mA
4 ... 20 mA
0 ... 20 mA
4 ... 20 mA
Campo di misura
Min
–2 mA
2,4 mA
–2 mA
2,4 mA
Max
22 mA
21,6 mA
22 mA
21,6 mA
R6000–70
GMC-I Messtechnik GmbH
8.3
Gruppo principale 1: Parametri di regolazione
8.3.1
Tabella degli indici parametri (PI)
Indice Denominazione
10h Banda proporzionale riscaldamento
11h Banda proporzionale raffreddamento
12h Zona morta
14h Ritardo del sistema
15h Tempo ciclo
16h Rapporto di regolazione attuatore
17h Rapporto di regolazione in avviamento
18h Tempo di regolazione motore
19h Rapporto di regolazione feed-forward
1Ch Rapporto di regolazione minimo
1Dh Rapporto di regolazione massimo
1Eh Rapporto di regolazione con sensore guasto
1Fh Isteresi di commutazione
*)
span = ampiezza del campo di misura
8.4
Gruppo principale 2: Istruzioni di controllo
8.4.1
Tabella degli indici parametri (PI)
0,1 s
%
%
%
%
0,1°
Unità
0,1°
0,1°
0,1°
0,1 s
0,1 s
%
%
Formato
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
7 bit
7 bit
15 bit
7 bit
7 bit
7 bit
7 bit
15 bit
8
8
8
8
8
8
Numero Campo di impostazione
8 0 ... span
8
8
0 ... span
0 ... span
8
8
8
8
0 ... 30000
1 ... 3000 rapp. di regolazione min. ... max.
rapp. di regolazione min. ... max.
*)
*)
*)
10 ... 6000 rapp. di regolazione min. ... max.
–100 ... 0
0 ... +100 rapp. di regolazione min. ... max.
0 ... span
*)
Nota
Indice Denominazione
20h Funzione regolatore
21h Stato di errore canali
Stato di errore apparecchio
Errore uscita
Stato di errore canali salvato
Stato di errore apparecchio salvato
Errore uscita salvato
22h Configurazione regolatore
23h Configurazione estesa del regolatore
24h Stato regolatore, parola di messaggio
25h Filtro oscillazioni
26h Valore reale guida
27h Valore reale esterno
28h Rapporto di regolazione manuale
29h Maschera errore canale
2Ah Maschera errore cumulativo
2Ch Storico allarmi, marca temporale
2Dh Inizio lettura storico allarmi
2Eh Storico allarmi
Marca temporale, solo via interfaccia servizio
Stato di errore canali
Stato di errore apparecchio
Errore uscita
2Fh Numero voci storico allarmi
1) per una descrizione dettagliata vedi cap. 2.9.3 a pag. 29
Unità bit bit
–
– bit bit bit
0,1 s
0,1°
0,1°
% bit bit
–
–
16 bit
8 bit
16 bit
8 bit
15 bit
15 bit
7 bit
16 bit
16 bit
16 bit
15 bit
Formato Numero Campo di impostazione
8 bit 8
16 bit
16 bit
8 bit
16 bit
16 bit
8 bit
6
8
8
1
1
6
9
8
8
8
vedi cap. 8.4.4 a pag. 73 vedi cap. 8.4.5 a pag. 73 vedi cap. 8.4.6 a pag. 73
0,0 = off, 0,3 ... 25,0 s
4
8
8
8
8
3
1
rapp. di regolazione min. ... max.
vedi cap. 8.4.7 a pag. 74 vedi cap. 8.4.8 a pag. 74 vedi cap. 8.4.9 a pag. 74
1 ... 100
16 bit
16 bit
16 bit
8 bit
15 bit
3
8
1
6
1 1 ... 100
Nota vedi dati evento solo lettura solo in modalità manuale
1)
solo lettura, non via interfaccia servizio
1)
1)
solo lettura
1)
solo lettura
8.4.2
Funzione regolatore
PI = 20h o selezione della funzione via ingresso binario
Bit n°
0
1
2
3
6
7
4
5
Significato
Secondo setpoint attivo
Modalità di avviamento
Controllo feed-forward
Nota
1)
Innalzamento temporaneo del setpoint (boost)
1)
Regolatore commutatore attivo
Cancellazione errore
Regolatore on
Start adattamento
1)
il reset dell'apparecchio cancella il bit
1)
1)
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–71
8.4.3
Stato di errore
PI = 21h
Il contenuto dei dati è identico a quello dei dati evento.
L'indicazione "Da canale a canale" si riferisce alle parole composte da 16 bit, cioè canale 1 ... 8 stato di errore canali 1 ... 8 canale 9 stato di errore apparecchio canale 10 ... 12 errore uscita
Alcuni errori devono essere tacitati (v. tabelle):
A questo scopo si deve azzerare il bit di errore corrispondente. Le parole contenenti lo stato di errore (loop di regolazione, apparecchio) vengono combinate con quelle presenti nel regolatore stesso tramite l'operatore logico AND, in modo da poter cancellare dei singoli bit, quando gli errori vengono eliminati l'uno dopo l'altro. Nello stesso modo non vengono cancellati gli errori che si verificano durante l'invio del messaggio.
Affinché i messaggi di errore non salvabili non vadano persi, tutti i bit di errore delle 12 parole di errore verranno salvati e non saranno mai cancellati. Queste parole possono essere lette specificando "da canale 13 a canale 24" e cancellate sovrascrivendole con zeri.
Significato dei bit nello stato di errore canali
5
6
3
4
Bit n°
0
1
2
Significato
Rottura sensore
Inversione polarità
Superam. in eccesso del 2° val. lim. sup.
Superam. in eccesso del 1° val. lim. sup.
Superam. in difetto del 1° val. lim. inf.
Superam. in difetto del 2° val. lim. inf.
Parametro non ammesso
Nota
1) 3)
1) 3)
1) 3)
1) 3)
2)
7
8
Corrente di riscaldamento non off con segnale di regolazione disattivato
Corrente di riscaldamento troppo bassa con segnale di regolazione attivo
9
10
Errore circuito di riscaldamento
Errore all'avviamento dell'adattamento
2) 3)
2) 3)
11
12
Errore in fase di adattam. o interruzione
Corrente di riscaldamento troppo alta con segnale di regolazione attivo
Errore giunto di riferimento
2) 3)
13 con termocoppia attiva
1)
2)
3) deve essere confermato in caso di memorizzazione allarmi deve essere confermato può essere confermato via ingresso binario
Significato dei bit nello stato di errore apparecchio
5
6
3
4
Bit n°
0
1
2
7
8
9
10
2) deve essere confermato
Significato
Errore elemento analogico
Sovraccarico corrente di riscaldamento 1
Sovraccarico corrente di riscaldamento 2
Sovraccarico corrente di riscaldamento 3
Sovraccarico tensione di riscaldamento
—
Errore giunto freddo
Errore EEPROM
Errore uscita cumulativo
Errore mapping
Errore parametro
Nota
LED di errore acceso
2)
/ LED di errore acceso
LED di errore acceso
2)
2)
Significato dei bit negli errori uscita 1 ... 3
I bit sono settati se l'uscita è in cortocircuito, cioè uscita attiva senza segnale applicato al terminale.
Bit n°
0
7
Errore uscita 1
Uscita
1
8
Bit n°
0
7
Errore uscita 2
Uscita
9
16
Bit n°
0
3
4
7
Errore uscita 3
Uscita
17
20
—
Significato dei bit negli errori uscita 4 ... 6
I bit sono settati se l'uscita è inattiva con un segnale applicato al terminale.
Bit n°
0
7
Errore uscita 4
Uscita
1
8
Bit n°
0
7
Errore uscita 5
Uscita
9
16
Bit n°
0
3
4
7
Errore uscita 6
Uscita
17
20
—
R6000–72
GMC-I Messtechnik GmbH
8.4.4
Configurazione regolatore
PI = 22h
Bit n°
0 ... 2
3 ... 5
6 ... 8
9, 10
11
12
13
14
15
3
4, 5
6
7
0
1
2
0
1
2
3
4
5
6 ... 7
0 ... 7
0
1 ... 3
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
Valore Significato
Tipo regolatore
Canale non usato
Misura
Attuatore
Trasmettitore limite
Regolatore PDPI
Elemento proporzionale
Riservato
Modo di regolazione
Regolatore a valore fisso
Regolatore differenziale
Regolatore master
Regolatore slave
Regolatore commutatore
Regolatore di rapporto
Riservato
Canale partner
Gruppo
Nessun gruppo
Numero del gruppo
Regolazione valore reale off / on
Canale caldo off / on
Raffredd. ad acqua off / on
Correzione adattativa del valore di misura off / on
Manuale invece di off off / on
Nota per regolatori differenziali, slave e commutatori
8.4.5
Configurazione estesa del regolatore
PI = 23h
5
6
3
4
7
Bit n°
0
1
2
Valore
0/1
0/1
0/1
0/1
0/1
0/1
0/1
0/1
Significato
Valore reale interno / esterno
Uscita di regolazione normale / speciale per contattori
Manuale invece di boost off / on
Regolatore PDPI / PI
Regolazione – / pH
Normale / nessun raffreddamento con 2° setpoint
Metà comp. D per raffreddamento
Riscaldamento di induzione
Nota
8.4.6
Stato regolatore, parola di messaggio
PI = 24h
10
11
12 ... 14
15
0
...
7
8 ... 15
8
9
6
7
Bit n°
0 ... 3
4
5
0/1
0
0 ... 7
0/1
0/1
...
0/1
0
Valore Significato
0, 1 ... 15 Fase di ottimizzazione 0: nessuna ottimizzazione
0/1
0/1
– / Rampa in salita
– / Rampa in discesa
0/1
0/1
0/1
0/1
– / Rapporto di regolazione in avviamento attivo
– / Tempo di sosta attivo
Controllo a valore reale inattivo/attivo
1: canale più lento del gruppo con controllo a v. reale
Boost inattivo/attivo
Non usato
Indirizzo mapping
Mapping completato
Stato degli ingressi di segnalazione
Scrivibile con PI = E2h
Nota stato regolatore (canale 1 ... 8) parola di messaggio (canale 9)
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–73
8.4.7
Maschera errore canale
PI = 29h
9
10
7
8
11
12
13
14, 15
5
6
3
4
Bit n°
0
1
2
Significato
Rottura sensore
Inversione polarità
Superamento in eccesso del secondo valore limite superiore
Superamento in eccesso del primo valore limite superiore
Superamento in difetto del primo valore limite inferiore
Superamento in difetto del secondo valore limite inferiore
Parametro non ammesso
Corrente di riscaldam. non off con segnale di regolazione disattivato
Corrente di riscaldam. troppo bassa con segnale di regolazione attivo
Errore circuito di riscaldamento
Errore all'avviamento dell'adattamento
Errore in fase di adattamento o interruzione
Corrente di riscaldamento troppo alta
Errore giunto freddo
––
8.4.8
Maschera errore cumulativo
PI = 2Ah
11
12
13
14
15
7
8
9
10
5
6
3
4
Bit n°
0
1
2
Significato
Rottura sensore
Inversione polarità
Superamento in eccesso del secondo valore limite superiore
Superamento in eccesso del primo valore limite superiore
Superamento in difetto del primo valore limite inferiore
Superamento in difetto del secondo valore limite inferiore
Parametro non ammesso
Errore monitoraggio corrente di riscaldamento
Errore circuito di riscaldamento
Errore in fase di adattamento
Errore elemento analogico
Sovraccarico monitoraggio corrente di riscaldamento
—
Errore giunto freddo
Errore EEPROM, errore parametro
Errore uscita cumulativo, errore 24 V
8.4.9
Storico allarmi
PI = 2Eh
Le prime tre parole contengono la marca temporale (non in tempo reale!) relativa al momento in cui è cambiato lo stato di errore; il contenuto delle ultime 12 parole è identico a quello dello stato di errore (PI = 21h).
L'indicazione "Da canale a canale" si riferisce alle parole composte da 16 bit, cioè canale 1 ... 3 marca temporale canale 4 ... 11 stato di errore canali 1 ... 8 canale 12 stato di errore apparecchio canale 13 ... 15 errore uscita
Siccome attraverso il Profibus vengono trasmesse solo 12 parole, la marca temporale può essere letta con PI = 2Ch, mentre con PI =
2Eh si ottiene solo lo stato di errore (come con PI = 21h).
Formato della marca temporale (PI = 2Eh/2Ch) o dell'ora attuale (PI = 90h):
Parola / canale
1
Carattere Significato Campo valori Nota
2
3 low byte high byte low byte high byte low byte high byte secondi minuti ore giorno mese anno
0 ... 59
0 ... 59
0 ... 23
1 ... 31
1 ... 12
0 ... 99
R6000–74
GMC-I Messtechnik GmbH
8.5
Gruppo principale 3: Specifiche dell'apparecchio
8.5.1
Tabella degli indici parametri (PI)
Indice Denominazione
30h Identificazione apparecchio
31h Equipaggiamento
32h Controllo apparecchio
33h Tipo sensore
35h Versione software
36h Configurazione valori limite
37h Configurazione uscita I/O 1 ... 16 uscita continua 1 ... 4
3Ah Limitazione potenza
3Fh ID set parametri
8.5.2
Equipaggiamento
PI = 31h
Bit n°
0
1, 2
3 ... 4
5
6, 7
Valore
0
1
0
1
2, 3
0
1
2
0
1
0
1
2
Versione
% bit
Protocollo dell'interfaccia
RS-232/RS-485
Interfaccia bus
Codice A bit bit bit bit
Unità bit bit bit
Formato Numero Campo di impostazione
8 bit 1 60h
8 bit
8 bit
1
1
vedi cap. 8.5.2 a pag. 75 vedi cap. 8.5.3 a pag. 75
8 bit
8 bit
8 bit
8 bit
8
1
8
20
(p. es. 57h = V5.7)
7 bit
16 bit
1
3
0 = off, 12 ... 100% vedi cap. 8.5.6 a pag. 76
Significato
Versione di serie
Versione OEM hardware (ingressi 20mA)
EN 60870
Modbus
HB-Therm solo RS-485
CAN
Profibus DP
8 canali
4 canali
16 ingressi/uscite binari
20 ingressi/uscite binari
16 ingressi/uscite binari, 4 uscite continue
Nota solo lettura solo lettura solo lettura
Nota codice B1 codice B2 codice F1, F2, F4 codice F3, F6 codice F7 codice F3, F4, F7 codice F1 codice F2, F6 codice A0 codice A1 codice A2
8.5.3
Controllo apparecchio
PI = 32h
Viene scritta una parola codice, comprendente tutti gli 8 bit, che avvia (oppure interrompe) l'operazione e imposta il parametro. Gli 8 bit letti contengono nei 4 bit superiori l'informazione sull'operazione in corso, mentre i 4 bit inferiori contengono dei parametri.
Significato
Bit n°
0
1
2
3
0 ... 7
Scrittura
Codice / Valore Bit n°
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0Fh
1Eh
0
1
2
3
4 ... 7
1Fh
2Eh
2Fh
3Eh
0 ... 7
3Fh
33h
66h
99h
BBh
CCh
55h
—
AAh
AAh
4 ... 7
Lettura
Valore
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1 readback non possibile
5h
0h
Ah
0h dimensione variabile controllata °C / °F senza / con PDO guida corrente di riscald. con raffreddamento = 0 / valore nominale
– / non salvare il funzione di regolatore caricare impostazioni standard di fabbrica nel set parametri attuale salvare il set parametri attuale nel set parametri 1 caricare il set parametri 1 nel set parametri attuale salvare il set parametri attuale nel set parametri 2 caricare il set parametri 2 nel set parametri attuale copiare il set parametri attuale nel buffer di trasferimento caricare il buffer di trasferimento nel set parametri attuale riservato inviare il set parametri al master Profibus inviare blocchi al master Profibus cancellare logger reset apparecchio determinazione valori nominali corrente di risc. avviare/in corso terminata terminare / terminata
8.5.4
Funzione valori limite e monitoraggio del circuito di riscaldamento
PI = 36h
5
6
3
4
7
Bit n°
0
1
2
Valore
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
0 / 1
Significato
Allarme 1: impostazione relativa/assoluta rispetto al setpoint
Allarme 1: soppressione in avviamento inattiva/attiva
Allarme 2: impostazione relativa/assoluta rispetto al setpoint
Allarme 2: soppressione in avviamento inattiva/attiva
Monitoraggio circuito di riscaldamento attivo/inattivo
Limitatore inattivo/attivo
Allarme 1: memorizzazione inattiva/attiva
Allarme 2: memorizzazione inattiva/attiva
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–75
8.5.5
Configurazione uscita
PI = 37h
• Se tutti i bit sono azzerati, l'uscita è inattiva e non funziona neanche da ingresso.
• Per le uscite continue la configurabilità si limita alla trasmissione della variabile di controllo.
Configurazione uscita di un'uscita per configurazione normale (bit 0 = 0, bit 1 = 1)
Bit n°
0
1
2 ... 4
5
6
7
Valore
0
1
0 ... 7
0 / 1
0 / 1
0 / 1
Uscita in commutazione, variab. di controllo riscaldamento / raffreddamento più / meno
0 = variabile di controllo
Uscita in commutazione, allarme uscita normale numero canale
– / – corrente di lavoro / corrente di riposo
1 = allarme
Configurazione uscita di un'uscita per configurazione speciale (bit 0 = 0, bit 1 = 0)
Bit n°
0
1
2 ... 6
7
Valore
0
0
0 ... 31
0 / 1
Uscita in commutazione
funzione uscita (vedi pag. 76)
corrente di lavoro / corrente di riposo uscita speciale
Uscita continua emissione di zero / riservato zero morto / vivo
Configurazione uscita di un ingresso per configurazione normale (bit 0 = 1, bit 1 = 1)
Bit n°
0
1
2 ... 4
5 ... 7
Valore
1
1
0 ... 7
0 ... 7
Uscita in commutazione ingresso numero canale
funzione ingresso (vedi pag. 76)
Uscita continua uscita, inversa normale identico alla configurazione come uscita, emissione inversa
Configurazione uscita di un ingresso per configurazione speciale (bit 0 = 1, bit 1 = 0)
Bit n°
0
1
2, 3
4 ... 7
Valore
1
0
0 ... 3
0 ... 15
Uscita in commutazione ingresso numero del gruppo
funzione ingresso (vedi pag. 76)
Uscita continua uscita, inversa speciale identico alla configurazione come uscita, emissione inversa
Funzione uscita
Valore
0
1 ... 8
9
10 ... 13
14, 15
16
17 ... 27
28
29
30
31
Significato
Uscita disattivata
Errore cumulativo 1 ... 8
Adattamento in corso o errore nell'adattamento
Errore di gruppo 0 ... 3
Riservato
Uscita controllabile indipendentemente
Riservato
Dati 3° regolatore
Dati 2° regolatore
Ciclo
Conferma
Nota anche per uscite continue monitoraggio esterno corrente di riscaldamento solo con corrente di lavoro
Funzione ingresso
7
8
...
15
8 ... 11
12
13
14
15
Valore
0
1
2
5
6
3
4
Significato
Secondo setpoint attivo
Modalità di avviamento
Controllo feed-forward
Innalzamento temporaneo del setpoint (boost)
Regolatore commutatore attivo
Cancellazione errore
Regolatore on
Start adattamento
Bit 0 della parola di messaggio (stato regolatore canale 9) viene settato
...
Bit 7 della parola di messaggio (stato regolatore canale 9) viene settato
—
Stop logger
Dati
Ciclo monitoraggio esterno corrente di riscaldamento monitoraggio esterno corrente di riscaldamento
Nota controllo canale o controllo gruppo ingresso di segnalazione numero di gruppo = 0 numero di gruppo = 3
Uscita continua riscaldamento / raffreddamento zero morto / vivo variabile di controllo
8.5.6
ID set parametri
PI = 3Fh
L'ID del set parametri consiste di 3 parole e può essere letto e scritto. Esso fa parte di ogni set parametri (byte 19Ah...19Fh). Il formato
è libero, sono ammessi valori qualsiasi.
R6000–76
GMC-I Messtechnik GmbH
8.6
Gruppo principale 6: Monitoraggio corrente di riscaldamento
8.6.1
Tabella degli indici parametri (PI)
Indice Denominazione
60h Valore nominale della corrente di riscaldamento
Unità
0,1 A
61h Valore nominale corrente di riscaldam. 2° regolatore 0,1 A
62h Valore nominale corrente di riscaldam. 3° regolatore 0,1 A
64h Rapporto del trasformatore di corrente sommatore
67h Ciclo di campionamento corrente di riscaldamento
68h Soglia di monitoraggio
69h Tensione secondaria trasformatore tensione riscald.
0,1 A
0,1 s
%
0,1 V
6Ch Valore reale della corrente di riscaldamento
6Dh Valore reale corrente di riscaldam. 2° regolatore
6Eh Valore reale corrente di riscaldam. 3° regolatore
6Fh Valore reale tensione di riscaldamento
0,1 A
0,1 A
0,1 A
0,1 V
Formato Numero Campo di impostazione
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
8
8
8
1
1
1
1
8
8
8
1
0 = off, 1 ... 10000
0 = off, 1 ... 2500
0 = off, 1 ... 2500
0 ... 10000
0 = auto, 1 ... 30000
0 = default, 1...100
0, 100 ... 500
8.7
Gruppo principale 9: Data logger
Per una descrizione dettagliata delle variabili vedi cap. 2.9.1 a pag. 27.
8.7.1
Tabella degli indici parametri (PI)
Indice Denominazione
90h Ora attuale (non in tempo reale)
92h Ciclo di campionamento logger
93h Controllo logger
94h Inizio lettura valori reali campionati
95h Inizio lettura valori di controllo campionati
96h Valori reali campionati
97h Valori di controllo campionati
98h Numero campionamenti
99h Momento ultimo campionamento
1) Per una descrizione dettagliata vedi cap. 2.9.1 a pag. 27
Unità
—
0,1 s bit
—
—
0,1 °
%
—
—
Formato
16 bit
± 15 bit
8 bit
Numero
3
1
1
Campo di impostazione
0,1 ... 300,0 s
0/1 = logger run / stop
128 cancellare logger
± 15 bit
± 15 bit
1
1
1 ... 3600
1 ... 3600
± 15 bit (1 ... 15) x 8 i.c.m. ... f.c.m.
± 15 bit (1 ... 15) x 8 –100 ... 100
± 15 bit
16 bit
1
3
0 ... 3600 come PI = 90h
Nota solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura
Nota
— solo scrittura solo lettura
1) solo lettura
1) solo lettura
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–77
8.8
Gruppo principale A: Interfacce
Questa funzione permette di impostare i parametri di interfaccia, però non via Profibus.
Le modifiche diventano efficaci solo dopo il reset.
8.8.1
Tabella degli indici parametri (PI)
Indice Denominazione
A0h Configurazione interfacce
A1h CAN baud rate
Unità bit bit
Formato Numero Campo di impostazione
8 bit 1
8 bit 1
8.8.2
Configurazione interfacce
Bit n°
0 ... 3
4 ... 6
Valore
0
1
2
3
0
1
2
Significato
Baud rate
4800
9600
19,2 k
Parità even ddd none space
8.8.3
CAN baud rate
Bit n°
0 ... 3
Valore
4 ... 6
5
6
3
4
7
8
0
1
2
0
Significato
Baud rate (kB)
10
20
50
100
125
250
500
800
1000 non usato
8.9
Gruppo principale B: Valori di lettura
8.9.1
Tabella degli indici parametri (PI)
Indice Denominazione
B0h Setpoint attuale
B1h Valore reale attuale
B2h Scostamento attuale
B3h Temperatura attuale giunto freddo
B6h Variabile di controllo continuo
B7h Rapporto di regolazione attuale
B8h Setpoint attuale
B9h Valore reale attuale
BAh Scostamento attuale
Unità
0,1 °
0,1 °
0,1 °
0,1 °
0,1 %
%
1 °
1 °
1 °
Formato Numero Campo di impostazione
15 bit 8
15 bit
15 bit
8
8
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
15 bit
1
8
8
8
8
8
8.10 Gruppo principale E: Funzioni di controllo
Indice Denominazione
E0 Stato I/O binari
E1 Stato uscite continue
E2 Parola di messaggio
Unità bit
0,1% bit
Formato
16 bit
16 bit
16 bit
Numero
2
4
1
Campo di impostazione
2)
0 ... 1000
1)
2)
Se l'uscita è configurata come "uscita controllabile indipendentemente", lo stato può essere anche scritto.
I bit 0 ... 15 della parola 0 corrispondono agli ingressi/alle uscite 1 ... 16, i bit 0 ... 3 della parola 1 corrispondono agli ingressi/alle uscite 17 ... 20 con codice A1
Nota
Nota solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura solo lettura
Nota
1)
1) high byte scrivibile
R6000–78
GMC-I Messtechnik GmbH
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–79
9 Indice
Numerics
50 mV . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
A
Adattamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10
Algoritmo PDPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
Allarme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .76
Allarme dell’apparecchio . . . . . . . . . . . .38
Allarmi di gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . .26
Allarmi specifici dei canali . . . . . . . . . . .26
Ampiezza di oscillazione . . . . . . . . 20
Associazione sensore/riscaldamento. . .28
Attesa di richiesta . . . . . . . . . . . . . 42
Attesa dopo risposta . . . . . . . . . . . . . . .32
Attuatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Attuatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8
Auto-ottimizzazione. . . . . . . . . . . . 10
B
Banda proporzionale . . . . . . . . . . . . . . . .7
Baud rate . . . . . . . . . 32
Bit di dati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
C
Cablaggio corretto . . . . . . . . . . . . . . . .28
Campi di impostazione . . . . . . . . . . . . .70
Campo dati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .43
Campo di funzione . . . . . . . . . . . . . . . .34
Canale non usato . . . . . . . . . . . . . . . . .14
Canali di regolazione . . . . . . . . . . . . . . .16
Cancellazione errore . . . . . . . . . . . . . . .26
CANopen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Checksum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .35
Ciclo di misura . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24
Classe di conformità 0. . . . . . . . . . . . . .42
Codice di errore . . . . . . . . . . . . . . . . . .46
Codice di funzione. . . . . . . . . . . . . . . . .43
Collegamento a 2 fili . . . . . . . . . . . . . . .11
Comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
Configurazione standard . . . . . . . . . . . .30
Contattore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
contattore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .49
Controlle delle uscite continue. . . . . . . .29
Controllo a valore reale . . . . . . . . . . . . .18
Controllo canale . . . . . . . . . . . . . . . . . .76
Controllo feed-forward . . . . . . . . . . . . .17
Controllo gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . .76
Controllo ingressi/uscite binari. . . . . . . .29
Corrente di riscaldamento non off . . . . .22
Corrente di riscaldamento troppo grande .
Corrente di riscaldamento troppo piccola .
Correnti di riscaldamento del 2° e del 3° re-
golatore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .37
Correzione adattativa . . . . . . . . . . . . . .10
Correzione del valore di misura . . . . . . .10
Costante di tempo . . . . . . . . . . . . . . . .14
CRC-16 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .43
Cyclic redundancy check . . . . . . . . . . .43
D
Data logger . . . . . . . . . . . . . . . 27
Dati ciclo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .47
Dati evento . . . . . . . . . . . . . . . 38
Dati in entrata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .55
Dati in uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .55
Determinazione valore reale. . . . . . . . . .10
Differenza dei valori reali . . . . . . . . . . . .14
Differenza di temperatura . . . . . . . . . . . 18
Differenze dei valori reali . . . . . . . . . . . . 18
DIP-switch . . . . . . . . . 7
Durata di registrazione . . . . . . . . . . . . . 27
E
EEPROM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
EN 50170 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
EN 60870 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
Errore all’avvio dell’adattamento . . . . . . 22
Errore circuito di riscaldamento. . . . . . . 22
Errore cumulativo . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
Errore di adattamento . . . . . . . . . . . . . . 22
Errore di apparecchio . . . . . . . . . . . . . . 66
Errore di mapping . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Errore EEPROM . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Errore elemento analogico . . . . . . . . . . 22
Errore giunto freddo . . . . . . . . . . . . . . . 22
Errore parametro . . . . . . . . . . . . . 22
Errore uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
Errori e allarmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
Error-LED . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Evaporazione dell'acqua . . . . . . . . . . . . . 9
F
File ESD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
Filtro d’ingresso . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Fine del campo di misura . . . . . . . . 7
Formazione di gruppi . . . . . . . . . . . . . . 16
Funzione regolatore . . . . . . . . . . . . . . . 65
Funzioni di controllo . . . . . . . . . . . 69
Funzioni di monitoraggio . . . . . . . . . . . . 22
G
Gradiente rampa. . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Grandezza di misura . . . . . . . . . . . . . . . 13
Grandezze non di temperatura . . . . . . . 13
Gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Gruppo di canali di regolazione . . . . . . . 18
I
Impostazione collettiva . . . . . . . . . . . . . 16
Impostazione di un singolo canale. . . . . 16
Impostazioni standard di fabbrica . . . . . . 7
Indice parametri . . . . . . . . . . . 35
Indice parametri (PI) . . . . . . . . . . . . . . . 47
Indirizzo apparecchio . . . . . . . . . . . . . . 34
Indirizzo di nodo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
Indirizzo parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
Indirizzo slave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Indirizzo stazione . . . . . . . 32
Ingressi di corrente . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Ingressi di temperatura . . . . . . . . . . . . . . 7
Ingresso binario . . . . . . . . . . . 14
Inizio del campo di misura. . . . . . . . 7
Innalzamento temporaneo del setpoint . 17
Interfacce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Interfaccia CAN. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
Interferenza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Interferenza periodica . . . . . . . . . . . . . . 10
Interrogazione "Apparecchio ok" . . . . . . 45
Interrogazione „Apparecchio ok?“ . . . . . 34
Inversione di polarità . . . . . . . . . . . . . . . 22
Isteresi di commutazione . . . . . . . . . . . . 7
Istruzioni di controllo . . . . . . . . 31
L
LED di errore . . . . . . . . . . . . . 22
Leggere parole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
Linearizzazione pH . . . . . . . . . . . . . . . . 12
M
Marca temporale . . . . . . . . . . . . . .29
Maschera per funzione regolatore. . . . . 65
Master (bus) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Memoria non-volatile . . . . . . . . . . . . . . 30
Memorizzazione allarmi. . . . . . . . . . . . . 23
meno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Messaggi d’errore . . . . . . . . . . . . . . . . 38
Metà componente D. . . . . . . . . . . . . . . . 9
Modalità automatica . . . . . . . . . . . . . . . 16
Modalità di avviamento . . . . 9
Modalità half-duplex . . . . . . . . 32
Modalità manuale . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Modalità RTU . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
Monitoraggio circuito di riscaldamento . 23
Monitoraggio corrente di riscaldamento . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Monitoraggio della temperatura . . . . . . 14
Monitoraggio uscite . . . . . . . . . . . . . . . 26
Monitoraggio valori limite . . . . . . . .14
mV . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7
N
Non usato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
O
Oscillazione periodica . . . . . . . . . . . . . . 11
Oscillazione prolungata. . . . . . . . . . . . . 21
Ottimizzazione manuale . . . . . . . . .20
P
Parametri di regolazione . . . . . . . . .31
Parametri di temperatura . . . . 31
Parametro non ammesso . . . . . . . . . . . 22
Parità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
Parola dello stato di errore . . . . . . . . . . 38
Parole dello stato di errore . . . . . . . . . . 72
PDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18
più . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Process data objects . . . . . . . . . . . . . . 62
Processazione setpoint . . . . . . . . . . . . 10
Processo di adattamento . . . . . . . . . . . 18
Profibus DP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
Protocollo HB-THERM . . . . . . . . . . . . . 50
Protocollo Modbus . . . . . . . . . . . . . . . . 42
Prova di avviamento . . . . . . . . . . . . . . . 20
Prova di oscillazione . . . . . . . . . . . .19
Punto di lavoro del raffreddamento . . . . 21
R
Raffreddare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Rampa setpoint . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Regolatore a 2 punti . . . . . . . . . 8
Regolatore a 3 punti . . . . . . . . . 8
Regolatore commutatore . . . . . . . . . . . 14
Regolatore continuo . . . . . . . . . 8
Regolatore differenziale . . . . . . . . . . . . 14
Regolatore master . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Regolatore passo-passo . . . . . 8
Regolatore slave. . . . . . . . . . . . . . .10
Regolazione a 2 punti . . . . . . . . . . . . . . 18
Regolazione a 3 punti . . . . . . . . . . . . . . 18
Regolazione a valore fisso . . . . . . . . . . 15
Regolazione canale caldo . . . . . . . .17
Regolazione di rapporto . . . . . . . . . . . . 15
Regolazione differenziale . . . . . . . . . . . 15
Regolazione in cascata. . . . . . . . . . . . . 15
R6000–80
GMC-I Messtechnik GmbH
Regolazione passo-passo . . . . . . . . . . 18
Regolazione senza sovraelongazioni . . 14
Reset . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
Reset dell’apparecchio. . . . . . . . . . . . . 34
Reset hardware . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
Richiedere correnti di riscaldamento. . . 34
Richiedere dati al regolatore . . . . . . . . . 34
Richiedere dati ciclo . . . . . . . . . . . . . . . 34
Richiedere dati evento . . . . . . . . . . . . . 34
Riscaldamenti collegati in parallelo . . . . 24
Riscaldare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Ritardo di intercarattere . . . . . 32
Ritardo di risposta . . . . . . . . . 32
Rottura sensore . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
RS-232 . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
RS-485 . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
S
Scalamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Scostamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Scostamento permanente . . . . . . . . . . 14
Scrivere parole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
SDO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
Secondo valore limite . . . . . . . . . . . . . . 23
Segnali di regolazione . . . . . . . . . . . . . . 8
Selezione della funzione . . . . . . . . . . . . 71
Sensore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Sensore di temperatura . . . . . . . . . . . . 11
Sequenza breve . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
Sequenza di controllo. . . . . . . . . . . . . . 33
Sequenza lunga . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
Service data objects. . . . . . . . . . . . . . . 62
Set parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
Setpoint . . . . . . . . . . . . . . 14
Setpoint attuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Soppressione allarme. . . . . . . . . . . . . . 23
Soppressione in avviamento. . . . . . . . . 23
Sovraccarico tensione di riscaldamento 22
Sovraelongazione. . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Specifiche dell'apparecchio . . . . . . 68
Specifiche dell’apparecchio . . . . . . . . . 31
Stato di errore . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Stato di errore (compresso) . . . . . . . . . 64
Stato off . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Storico allarmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Surriscaldamento . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
T
Temperatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Tempo derivativo e integrale. . . . . . . . . 19
Tempo di regolazione motore. . . . . . . . 20
Tempo di sosta . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Tempo di verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Tensione di riscaldamento . . . . . . . . . . 24
Tensione secondaria trasformatore di ten-
sione riscaldamento . . . . . . . . . . . . . . . 24
Tensioni termiche . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Termocoppia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Termoresistenza. . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Tipo sensore . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Titolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Trasformatore di corrente sommatore . 24
Trasformatore di tensione. . . . . . . . . . . 24
Trasmettere dati al regolatore. . . . . . . . 34
U
Unità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70
Uscita continua . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
Uscita in commutazione . . . . . . . . . . . . 76
Uscita raffreddamento . . . . . . . . . . . . . . 8
Uscita regolatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Uscita riscaldamento . . . . . . . . . . . . . . . 8
Uscite binarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
V
Valore di lettura . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
Valore di misura . . . . . . . . . . . .11
Valore indicato . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Valore reale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Valore reale esterno . . . . . . . . .10
Valore reale guida . . . . . . . . . .10
Valori campionati . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
Valori di lettura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
Valori di misura e di uscita . . . . . . . . . . 37
Valori limite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Variabile di controllo. . . . . . . . .14
Variazione del carico . . . . . . . . . . . . . . 17
Variazioni della tensione di riscaldamento.
Z
Zero vivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Zona morta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–81
10 Indice dei Parametri
A
Adattamento on . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Allarme 2 memorizzazione attiva . . . . . . . . . . . 23
Allarme di gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16, 26
Associazione sensore/riscaldamento . . . . . . . . 75
Attuatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Avviamento attivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Banda proporzionale . . . . . . . . . . . 19, 20, 21, 23
Banda proporzionale raffreddamento 31, 67, 68, 71
Banda proporzionale riscaldamento 31, 67, 68, 71
Baud rate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78
Baud rate CAN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Boost . . . . . . . . . . 10, 17, 31, 67, 68, 70, 71, 76
CAN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
CAN baud rate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69, 78
Canale caldo . . . . . . . . . . . . . . 9, 17, 18, 49, 73
Canale non usato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Canale partner . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10, 14, 73
Cancellazione errore . . . . . . . . . . . . . . 23, 71, 76
Caratteristica apparecchio . . . . . . . . . . . . . 67, 69
Ciclo di campionamento corrente di riscaldamento
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24, 25, 31, 67, 69, 77
Ciclo di campionamento logger 27, 31, 67, 69, 77
Ciclo di regolazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Codice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
Configurazione estesa del regolatore . . . 9, 10, 31,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .67, 68, 71, 73
Configurazione interfacce . . . . . . . . . . 31, 69, 78
Configurazione regolatore . . . . . . . . 9, 10, 16, 17,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18, 31, 67, 68, 71
Configurazione uscita . . . . . . . . . 7, 8, 16, 26, 31,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .67, 69, 75, 76
Configurazione valori limite . . . 23, 31, 67, 68, 75
Controllo a valore reale . . . . . . . . . . . . . . . .18, 49
Controllo a valore reale inattivo/attivo . . . . . . . . 73
Controllo apparecchio . . . . 24, 28, 30, 31, 69, 75
Controllo feed-forward . . . . . . . . . . . . 17, 71, 76
Controllo logger . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 69, 77
Corrente di riscaldamento attuale . . . . . . . . . . 67
Corrente di riscaldamento non off . . . . 24, 72, 74
Corrente di riscaldamento troppo alta. . . . . 72, 74
Corrente di riscaldamento troppo bassa . . . 72, 74
Corrente di riscaldamento troppo grande . . 24, 25
Corrente di riscaldamento troppo piccola . . . . . 24
Correzione adattativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
Correzione adattativa del valore di misura. . . . . 73
Correzione valore reale 10, 11, 13, 31, 67, 68, 70
D
Dati evento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19, 22, 23
Dimensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Dimensione / controllo apparecchio . . . . . . . . . 67
Dimensione variabile controllata. . . . . . . . . . . . 75
Dimensione variabile controllata /
controllo apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Durata boost. . . . . . . . . . . . . . 17, 31, 67, 68, 70
Elemento proporzionale . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
EN 60870 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
Equipaggiamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
Errore all'avviamento dell'adattamento . . . . 72, 74
Errore circuito di riscaldamento . . . . . . 23, 72, 74
Errore di adattamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Errore di avviamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Errore di mapping . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Errore EEPROM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72, 74
Errore elemento analogico . . . . . . . . . . . . . 72, 74
Errore giunto freddo . . . . . . . . . . . . . . . . . 72, 74
Errore in fase di adattamento . . . . . . . . . . . . . . 74
Errore in fase di adattamento o interruzione . . . 72
Errore mapping . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72
Errore parametro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72, 74
Errore uscita . . . . . . . . . . . . . . . . 26, 71, 72, 74
Fase di ottimizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Fattore valore reale . . . 10, 11, 13, 31, 67, 68, 70
Filtro oscillazioni . . . . . . . . . . . . . . 11, 31, 67, 68
Funzione regolatore . . . . . . 7, 16, 17, 19, 20, 31,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 68, 71
Funzione valori limite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16, 18, 73
ID set parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
Identificazione apparecchio . . . . . . . . . . . . 69, 75
Impostazione relativa/assoluta . . . . . . . . . . . . . 75
Impostazioni standard di fabbrica . . . . . . . . . . . 75
Indirizzo mapping . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28, 73
Ingresso di segnalazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
Ingresso libero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Inizio lettura storico allarmi . . . . . . 29, 67, 69, 71
Inizio lettura valori campionati . . . . . . . . . . . . . 27
Inizio lettura valori di controllo campionati . . . . 67,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69, 77
Inizio lettura valori reali campionati . . . 67, 69, 77
Innalzamento setpoint . . . . 10, 17, 31, 67, 68, 70
Innalzamento temporaneo del setpoint . 17, 71, 76
Inversione di polarità . . . . . . . . . . . . . . . . . 25, 28
Inversione polarità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72, 74
Isteresi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Isteresi di commutazione . . . . . 14, 31, 67, 68, 71
Limitatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Limitazione potenza. . . . . . . . . . 9, 31, 67, 69, 75
M
Manuale invece di off . . . . . . . . . . . . . 16, 49, 73
Mapping . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Mapping completato . . . . . . . . . . . . . . . . . 28, 73
Marca temporale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29, 71
Maschera errore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Maschera errore canale . . . . . . . . . 31, 67, 68, 71
Maschera errore cumulativo. . . 26, 31, 67, 69, 71
Maschera per funzione regolatore . . . . . . . . . . 67
Memorizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
Memorizzazione allarmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Metà componente D . . . . . . . . . . . . . . . . . 49, 73
Metà componente D in raffreddamento. . . . . . . . 9
Misura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Modalità di avviamento . . . . . . . . . . . . 17, 71, 76
Modbus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
Modo di regolazione . . . . . . . . . . . . . . . 7, 14, 73
Momento ultimo campionamento . . . . . 27, 69, 77
Monitoraggio circuito di riscaldamento . . . . 23, 75
Numero campionamenti. . . . . . . . . 27, 67, 69, 77
Numero voci nello storico a allarmi . . . . . . . . . . 29
Numero voci storico allarmi . . . . . . . . . 67, 69, 71
Ora attuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 69, 77
Parametro non ammesso . . . . . . . . . . . . . . 72, 74
Parità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78
Parola dello stato di errore canali . . . . . . . . . . . 22
Parola di messaggio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
PDPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7, 17, 21, 23
Primo valore limite inferiore . . . . . . 31, 67, 68, 70
Primo valore limite superiore . . . . . 31, 67, 68, 70
Profibus DP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
Raffreddamento ad acqua . . . . . . . . . . . 9, 49, 73
Rampa attiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Rampa per setpoint, discesa. . . . . . . . . . . . . . . 31
Rampa per setpoint, salita . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Rampa setpoint . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Rampa setpoint in discesa . . . . . . . . . . 67, 68, 70
Rampa setpoint in salita . . . . . . . . . . . . 67, 68, 70
Rapporto del TA sommatore . . . . . . 24, 31, 69, 77
Rapporto di regolazione attuale. . . . . . . 67, 68, 78
Rapporto di regolazione attuatore . . . . 14, 31, 67,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68, 71
Rapporto di regolazione con sensore guasto 25, 31,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 68, 71
Rapporto di regolazione feed-forward . 17, 31, 67,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68, 71
Rapporto di regolazione in avviamento. 17, 31, 67,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68, 71
Rapporto di regolazione manuale . . 16, 67, 68, 71
Rapporto di regolazione massimo . 17, 20, 21, 31,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 68, 71
Rapporto di regolazione minimo . . 20, 21, 31, 67,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68, 71
Rapporto TA sommatore. . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
Regolatore a valore fisso . . . . . . . . . . . . 7, 14, 73
Regolatore commutatore . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Regolatore commutatore attivo . . . . . . . . . . 71, 76
Regolatore di rapporto . . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Regolatore differenziale . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Regolatore master . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Regolatore on . . . . . . . . 7, 14, 16, 20, 21, 71, 76
Regolatore PDPI. . . . . . . . . . . . . . . 14, 18, 19, 73
Regolatore PI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49, 73
Regolatore slave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Regolazione a valore reale . . . . . . . . . . . . . . . . 16
Regolazione pH . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12, 49, 73
Regolazione valore reale. . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
Ritardo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20, 21, 23, 24, 28
Ritardo del sistema . . . . . . 10, 19, 31, 67, 68, 71
Rottura sensore . . . . . . . . . . . . . . . 25, 28, 72, 74
RS-485 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
S
Scostamento attuale . . . . . . . . . . . . . . . . . 68, 78
Secondo setpoint . . . . . 10, 14, 31, 67, 68, 70, 76
Secondo setpoint attivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71
Secondo valore limite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Secondo valore limite inferiore . . . . 31, 67, 68, 70
Secondo valore limite superiore . . . 31, 67, 68, 70
Set parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
Setpoint . . . . . . . . . . . . . . 10, 23, 31, 67, 68, 70
Setpoint attuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 68, 78
Setpoint di avviamento . . . . 10, 17, 31, 67, 68, 70
Setpoint massimo . . . . . . . . . . 10, 31, 67, 68, 70
Setpoint minimo. . . . . . . . . . . . 10, 31, 67, 68, 70
R6000–82
GMC-I Messtechnik GmbH
Soglia di monitoraggio . . . . . . . . . 24, 31, 69, 77
Soppressione allarme in avviamento . . . . . . . . 23
Soppressione in avviamento . . . . . . . . . . . . . . 75
Sovraccarico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
Sovraccarico corrente di riscaldamento . . . . . . 72
Sovraccarico tensione di riscaldamento . . . . . . 72
Start adattamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71, 76
Stato attuale delle uscite continue . . . . . . . . . . 29
Stato di canale (compresso) . . . . . . . . . . . . . . 67
Stato di errore . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 68, 69
Stato di errore apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . 71
Stato di errore canali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71
Stato di errore, apparecchio . . . . . . . . 22, 26, 28
Stato di errore, canali . . . . . . . 19, 23, 25, 26, 28
Stato I/O binari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 69, 78
Stato ingressi/uscite binari . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Stato regolatore . . . . . . . . 10, 17, 18, 19, 28, 73
Stato regolatore, parola di messaggio . 67, 68, 71
Stato uscite continue . . . . . . . . . . . . . 67, 69, 78
Storico allarmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 69, 71
Storico allarmi, marca temporale. . . . . . . . 69, 71
Temperatura attuale giunto freddo. . . . . . . . . . 78
Temperatura giunto freddo . . . . . . . . . . . . . . . 69
Tempo ciclo . . . . . . . . . . . . . . . 9, 20, 67, 68, 71
Tempo ciclo di regolazione . . . . . . . 14, 17, 19, 31
Tempo di regolazione motore . . . . 31, 67, 68, 71
Tempo di ritardo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Tempo di sosta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17, 31
Tempo di sosta nell'avviamento. . . . . . 67, 68, 70
Tensione di riscaldamento attuale . . . . . . . . . . 67
Tensione di riscaldamento secondaria . . . . 24, 31
Tipo regolatore. . . . . . . . . . 7, 14, 17, 18, 19, 20,
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21, 23, 28, 73
Tipo sensore . . . . . . . . 7, 11, 13, 31, 67, 68, 75
Trasmettitore limite . . . . . . . . . . . . . . . . . 14, 73
Tu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19, 20, 21, 23, 68
Ty . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
U
Uscita libera. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Uscite libere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
V
Valore limite superato in difetto . . . . . . . . . 72, 74
Valore limite superato in eccesso . . . . . . . 72, 74
Valore limite superiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Valore nominale corrente di riscaldam.
2° regolatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 69, 77
Valore nominale corrente di riscaldam.
3° regolatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67, 69, 77
Valore nominale corrente di riscaldamento
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24, 25, 31, 67, 75, 77
Valore nominale corrente di riscaldamento,
2° regolatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Valore nominale corrente di riscaldamento,
3° regolatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Valore nominale della corrente di riscaldamento 68
Valore reale attuale . . . . . . . . . . . . . . 67, 68, 78
Valore reale corrente di riscaldam. 2° regolatore 69
Valore reale corrente di riscaldam. 3° regolatore 69
Valore reale della corrente di riscaldamento 68, 77
Valore reale esterno . . . . . . . . . . . 10, 67, 68, 71
Valore reale guida . . . . . . . . . . . . 18, 67, 69, 71
Valore reale tensione di riscaldamento. . . . 69, 77
Valori campionati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
Valori di controllo campionati . . . . . . . 67, 69, 77
Valori limite assoluti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Valori limite relativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Valori reali campionati. . . . . . . . . . . . . 67, 69, 77
Variabile di controllo continuo . . . . . . . . . . 68, 78
Versione software . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69, 75
Voci nello storico allarmi . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
X
XpI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20, 21, 68
XpII . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20, 21, 68
Xpl. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19, 23
Xpll . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19
Z
Zona morta . . . . . . . . 14, 20, 21, 31, 67, 68, 71
GMC-I Messtechnik GmbH
R6000–83
11 Servizio riparazioni e ricambi, locazione strumenti
Rivolgersi a:
GMC-I Service GmbH
Service-Center
Thomas-Mann-Straße 20
90471 Nürnberg • Germany
Telefono +49 911 8602-0
Telefax +49 911 8602-253
E-mail [email protected]
Questo indirizzo vale solo per la Germania.
All'estero sono a Vostra disposizione le nostre rappresentanze e filiali.
12 Product Support
Rivolgersi a:
GMC-I Messtechnik GmbH
Hotline Product Support
Telefono +49 911 8602-500
Telefax +49 911 8602-340
E-mail [email protected]
13 Formazione
Per questo prodotto offriamo un seminario interessante con esercitazioni pratiche; inoltre si rinvia al tema
"Regolatori digitali, versioni e applicazioni".
Saremo lieti di inviarvi il calendario dei seminari.
GMC-I Messtechnik GmbH
Servizio Formazione
Telefono +49 911 8602-406
Telefax +49 911 8602-724
E-mail [email protected]
Redatto in Germania • Con riserva di modifiche • Una versione PDF è disponibile via Internet
GMC-I Messtechnik GmbH
Südwestpark 15
90449 Nürnberg • Germany
Telefono+49 911 8602-111
Telefax +49 911 8602-777
E-mail [email protected]
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Indice
- 6 Messa in servizio
- 6 Istruzioni di sicurezza
- 6 Installazione del regolatore
- 6 Controllo del regolatore attraverso interfaccia
- 7 Impostazioni del regolatore
- 7 Configurazione base come regolatore a valore fisso a 2 o 3 punti
- 7 Configurazione degli ingressi di temperatura
- 7 Configurazione dei canali di regolazione
- 8 Configurazione delle uscite di regolazione
- 8 Configurazione delle uscite di regolazione e degli attuatori
- 8 Regolatore a 2 punti, a 3 punti, continuo, passo-passo
- 9 Raffreddamento ad acqua
- 9 Metà tempo derivativo nella regolazione a 3 punti
- 9 Regolazione canale caldo
- 9 Controllo di contattori
- 9 Limitazione di potenza
- 10 Gestione di setpoint e valori reali
- 10 Rampe per setpoint, secondo setpoint, limitazione del setpoint
- 10 Valore reale esterno
- 10 Correzione adattativa del valore di misura per la determinazione del valore reale
- 11 Soppressione di interferenze periodiche
- 11 Correzione del valore reale per sensori di temperatura
- 12 Scalamento degli ingressi 20 mA
- 12 Linearizzazione pH con ingresso 20 mA
- 12 Linearizzazione Pt100 con ingresso 20mA
- 13 Uso dell’ingresso TC come ingresso lineare
- 14 Configurazione del comportamento di regolazione
- 14 TIpo regolatore
- 14 Modi di regolazione
- 16 Impostazione delle funzioni del regolatore
- 16 Formazione di gruppi
- 16 Impostazione delle funzioni del regolatore via ingresso binario
- 16 Modalità manuale / regolatore off
- 17 Controllo feed-forward
- 17 Regolazione canale caldo
- 17 Modalità di avviamento
- 17 Innalzamento temporaneo del setpoint (boost)
- 18 Controllo a valore reale, riscaldamento sincronizzato
- 19 Determinazione dei parametri di regolazione
- 19 Auto-ottimizzazione (adattamento)
- 20 Ottimizzazione manuale
- 22 Funzioni di monitoraggio
- 22 Riepilogo degli allarmi specifici dei canali
- 22 Riepilogo degli allarmi specifici dell’apparecchio
- 23 Monitoraggio dei valori limite
- 23 Limitatore
- 23 Monitoraggio del circuito di riscaldamento
- 24 Monitoraggio della corrente di riscaldamento
- 25 Reazione in caso di sensore guasto
- 26 Monitoraggio delle uscite binarie
- 26 Errori dell’apparecchio
- 26 Cancellazione dei bit di errore
- 26 Trasmissione di allarmi per canali specifici
- 26 Trasmissione di allarmi cumulativi o dell’allarme "auto-ottimizzazione in corso
- 27 Funzioni speciali
- 27 Data logger
- 28 Verifica dell’associazione tra sensori e riscaldamento (mapping)
- 29 Storico allarmi
- 29 Controllo degli ingressi/delle uscite binari
- 29 Controllo delle uscite continue
- 30 Set di parametri
- 32 Interfaccia RS-232, protocollo secondo EN
- 32 Generalità
- 32 Dati dell’interfaccia
- 32 Protocollo di comunicazione
- 32 Principio di funzionamento
- 32 Temporizzazione
- 33 Tipo e struttura dei messaggi
- 33 Sequenza breve
- 33 Sequenza di controllo
- 33 Sequenza lunga
- 34 Funzione e campo valori dei caratteri di formato
- 35 Criteri per la validità di un messaggio di richiesta
- 36 Contenuto dei messaggi
- 36 Reset apparecchio
- 36 Richiesta: apparecchio ok?
- 37 Dati ciclo
- 37 Dati delle correnti di riscaldamento
- 38 Dati evento
- 39 Richiedere dati al regolatore
- 40 Trasmettere dati al regolatore
- 42 Interfaccia Modbus
- 42 Generalità
- 42 Dati dell'interfaccia
- 42 Protocollo di comunicazione
- 42 Principio di funzionamento
- 42 Temporizzazione
- 43 Tipo e struttura dei messaggi
- 43 Struttura generica
- 43 Tempo di attesa
- 43 Codice di funzione
- 43 Error check
- 44 Messaggi di supporto
- 46 Gestione errori
- 47 Lettura e scrittura di dati
- 47 Indirizzamento
- 47 Scrivere parametri
- 48 Leggere parametri
- 48 Dati ciclo
- 49 Configurazione del regolatore
- 49 Stato regolatore
- 50 Interfaccia HB-THERM
- 50 Generalità
- 50 Dati dell'interfaccia
- 50 Protocollo di comunicazione
- 50 Principio di funzionamento
- 50 Temporizzazione
- 51 Struttura del messaggio
- 51 Struttura generica
- 51 Formati
- 52 Contenuto dei messaggi
- 52 Setpoint e valore reale, stato (41h)
- 52 Comandi di controllo, riscontri
- 53 Leggere parametri (51h)
- 53 Scrivere parametri (61h)
- 54 Esempi
- 54 Esempi per setpoint e valori reali
- 54 Esempio per scrivere parametri
- 55 Interfaccia Profibus-DP, protocollo secondo EN
- 55 Generalità
- 55 Dati dell'interfaccia
- 55 Protocollo di comunicazione
- 55 File GMC_059D.gsd
- 55 Scambio di dati
- 56 Scambio di dati I/O binari
- 56 Scambio di valori di misura, parametri e configurazioni
- 57 Campo funzione
- 57 Numero di blocco
- 57 Checksum
- 57 Formato del blocco dati
- 58 Blocchi predefiniti
- 61 Trasmissione di set parametri
- 62 CAN-Bus, protocollo CANopen
- 62 Generalità
- 62 Dati dell'interfaccia
- 62 Principio di funzionamento
- 62 File ESD
- 62 Service data objects (SDO)
- 63 Process data objects (PDO)
- 63 Configurazione del PDO
- 63 Temporizzazione dei PDO
- 63 Struttura di messaggio del PDO
- 64 Contenuto dei PDO di trasmissione
- 65 Contenuto dei PDO di ricezione
- 66 Oggetto SYNC
- 66 Oggetto emergenza
- 66 Oggetto NMT
- 67 Elenco oggetti
- 68 Parametri del regolatore
- 68 Riepilogo
- 70 Gruppo principale 0: Parametri di temperatura
- 70 Tabella degli indici parametri (PI)
- 70 Unità e campo di impostazione
- 71 Gruppo principale 1: Parametri di regolazione
- 71 Tabella degli indici parametri (PI)
- 71 Gruppo principale 2: Istruzioni di controllo
- 71 Tabella degli indici parametri (PI)
- 71 Funzione regolatore
- 72 Stato di errore
- 73 Configurazione regolatore
- 73 Configurazione estesa del regolatore
- 73 Stato regolatore, parola di messaggio
- 74 Maschera errore canale
- 74 Maschera errore cumulativo
- 74 Storico allarmi
- 75 Gruppo principale 3: Specifiche dell'apparecchio
- 75 Tabella degli indici parametri (PI)
- 75 Equipaggiamento
- 75 Controllo apparecchio
- 75 Funzione valori limite e monitoraggio del circuito di riscaldamento
- 76 Configurazione uscita
- 76 ID set parametri
- 77 Gruppo principale 6: Monitoraggio corrente di riscaldamento
- 77 Tabella degli indici parametri (PI)
- 77 Gruppo principale 9: Data logger
- 77 Tabella degli indici parametri (PI)
- 78 Gruppo principale A: Interfacce
- 78 Tabella degli indici parametri (PI)
- 78 Configurazione interfacce
- 78 CAN baud rate
- 78 Gruppo principale B: Valori di lettura
- 78 Tabella degli indici parametri (PI)
- 78 Gruppo principale E: Funzioni di controllo
- 80 Indice
- 82 Indice dei Parametri
- 84 locazione strumenti
- 84 Product Support
- 84 Formazione